Incontri per genitori di bambini e ragazzi con disabilità visiva

Incontri per genitori di bambini e ragazzi con disabilità visiva
Medici, psicologi, educatori insieme per sostenere le famiglie

Essere genitore è sempre una sfida delicata: ogni bambino è un universo irripetibile, che va compreso e accompagnato con modalità diverse, secondo un rapporto da reinventare ogni giorno. In presenza di una disabilità visiva, il compito di “spiegare il mondo” ai figli diventa ancora più arduo: specialmente all’inizio, ci si sente impreparati e disorientati. Quando poi, con l’adolescenza, i figli iniziano a rivendicare per sé una progressiva autonomia, si aprono nuove prospettive, ma anche nuovi problemi. E’ per questo che l’I.Ri.Fo.R. (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione) di Torino, grazie a un progetto approvato a livello nazionale, ha organizzato un ciclo di incontri dedicati ai genitori di bambini e ragazzi con disabilità visiva.
Per l’occasione, una squadra composta da psicologi, educatori e medici farà il punto sulle ultime ricerche in ambito scientifico e riabilitativo. «Ma l’obiettivo – spiega Franco Lepore, presidente UICI I.Ri.Fo.R. Torino – è anche quello di offrire ai genitori uno spazio di confronto, in un ambiente sereno, nel quale sentirsi accolti, ascoltati e consigliati. Ci auguriamo che questa iniziativa possa fornire alcuni strumenti utili per migliorare la capacità di comunicazione e affrontare le fatiche del quotidiano».
A partire dal 20 gennaio, presso la sede torinese dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (c.so Vittorio Emanuele II, 63) si terranno quattro appuntamenti con cadenza quindicinale, durante i quali verranno approfonditi diversi aspetti del rapporto genitori-figli in relazione alla disabilità visiva. Si parlerà, tra l’altro, di ricerche in campo genetico, di strategie per esplorare il mondo, di come gestire il rischio dell’iperprotezione e indirizzare i ragazzi verso una piena conoscenza di sé, compresi gli aspetti legati alla sessualità. Introduzione e conclusioni saranno a cura del Comitato Genitori UICI Torino. Terminata questa fase, per chi lo desidera sarà possibile intraprendere un percorso individualizzato, rivolto al singolo genitore o alla coppia genitoriale. Per iscriversi è necessario contattare la segreteria UICI Torino telefonando al numero 011535567 entro lunedì 16 gennaio.
Ufficio Stampa: Lorenzo Montanaro: 333 447 99 48 – ufficio.stampa@uictorino.it – lorenzo.montanaro@gmail.com

Irifor – Nuovi LEA e riabilitazione visiva: è ancora “tabù”, di Gianluca Rapisarda

Autore: Gianluca Rapisarda

Il 2016 stava per volgere al termine e, proprio in “extremis”, hanno avuto la luce i tanto agognati nuovi LEA.
Infatti, qualche settimana fa, le Commissioni Sanità del Senato e Affari Sociali della Camera hanno finalmente formulato i loro Pareri sullo schema di Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri riguardante la definizione e l’aggiornamento dei LEA Sanitari (Livelli Essenziali di Assistenza).
In pratica, , il decreto definisce i criteri dei nuovi Livelli essenziali di assistenza in 3 ambiti: “prevenzione collettiva”, “assistenza distrettuale” e “assistenza ospedaliera”.
Una delle principali novità rispetto al vecchio decreto è rappresentata dal nuovo nomenclatore sull’assistenza protesica, insieme all’aggiornamento degli elenchi delle malattie croniche e delle patologie rare. Aggiornamenti, tutti questi, che gli utenti attendevano “spasmodicamente” e con una certa ansia, poiché il vigente decreto risale al 1999 (D.M. n. 332) e, da allora, tanti sono stati i progressi in ambito protesico-tecnologico, medico e scientifico.
Un provvedimento “innovativo” ed importante, dunque, che tuttavia non soddisfa assolutamente le Associazioni di e per disabili (FISH e FAND), in quanto, a loro modo di vedere, dalla sua redazione le principali organizzazioni delle persone con disabilità sono state escluse.
E non è che sia andata meglio a noi disabili visivi.
Infatti, la questione dell’inserimento della riabilitazione visiva nei LEA continua a rimanere un “tabù” anche nel nuovo Decreto appena partorito.
E ciò è veramente “desolante”, se si pensa che già l’art. 26 della legge n.833 del 1978, istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale, prevedeva che a carico delle nascenti Unità Socio-Sanitarie Locali ci fosse la riabilitazione sensoriale.
E tuttavia, la sopraccitata Legge 833 è restata “lettera morta” finchè, nel 1997, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti con la legge n. 284, ha ottenuto dallo Stato lo stanziamento di 5.000 milioni delle vecchie lire per la creazione e il potenziamento dei cosiddetti Centri di Educazione e Riabilitazione Visiva per Ipovedenti (CERVI).
Oltre alla “sacrosanta” legge 284 del 1997, in soccorso della riabilitazione visiva giungeva un’importante nota del Ministero della Salute del 28 Aprile 2003, (Circolare Sirchia). Con tale nota l’allora Ministro Girolamo Sirchia invitava le Asl e gli Enti Locali a voler tener conto, nella programmazione e organizzazione del sistema integrato di interventi sanitari e sociali in favore delle persone con minorazioni visive, di un ampliamento della concezione della riabilitazione identificata da contenuti meramente sanitari, ad una concezione più “moderna” e flessibile, estesa anche al recupero sociale.
Ciò avrebbe dovuto implicare da parte delle Aziende Sanitarie e degli Enti Locali un impegno a sostenere a loro carico interventi a favore delle persone con disabilità visiva, attraverso l’attivazione di corsi specifici di orientamento e mobilità (OM), per l’autonomia personale e domestica (AP), di formazione informatica e per linserimento lavorativo mirato, con l’avviamento alle professioni tipiche dei minorati della vista.
Ma, a parte qualche “oasi felice” disseminata qua e là sul nostro territorio nazionale, tutte le nostre speranze di “vedere” la riabilitazione visiva (intesa nella sua nuova e più adeguata accezione di “autonomia” a 360°) a carico del SSN, svanivano nel nulla.
A ciò si aggiunga che i finanziamenti della legge 284 sono stati regolarmente erogati dalle Regioni fino al 2013 per un importo complessivo di 41 milioni di euro. Però, dal 2013 abbiamo subito una drastica decurtazione di tale contributo, che si è ridotto a soli 400 mila euro annui.
La morale di questa triste storia è che in Italia, dal 1997 ad oggi, sono nati ben 85 CERVI, dotati tra l’altro di strumentazione all’avanguardia, ma che attualmente, a causa dei recenti pesanti tagli, riescono a mala pena ad erogare le prestazioni riabilitative agli utenti disabili visivi ed a garantire lo stipendio ai loro dipendenti.
Questo è l’attuale ed “ingessato” stato dell’arte. Ciò che potrebbe sbloccarlo, è certamente l’inclusione della riabilitazione visiva all’interno delle tariffe ambulatoriali (i cosiddetti LEA, Livelli Essenziali di Assistenza), evitando ai nostri Centri di Educazione e Riabilitazione Visiva e soprattutto ai minorati della vista tante sofferenze ed ingenti sacrifici anche economici.
Infatti, fintanto che le stesse attività di riabilitazione visiva non saranno ricomprese nei LEA, sicuramente la riduzione dei finanziamenti ai Centri, con drastica contrazione dell’erogazione dei fondi negli ultimi anni, continuerà a rappresentare un forte elemento di criticità.
Eppure, prima dei pareri parlamentari sul Decreto definitivo sui nuovi LEA dello scorso Dicembre, grazie all’impegno ed alla determinazione del Presidente Nazionale dell’UICI MarioBarbuto, la conclusione positiva della “vexata quaestio” sembrava a nostra portata di mano.
Ed invece no… E ciò in “barba” alla Legge 833 del 1978, alla Legge 284 del 1997, alla Circolare Sirchia del 2003 e, specialmente, alla Convenzione ONU sui diritti dei disabili ed ai continui e “pressanti richiami dell’OMS agli Stati membri a voler inserire nei LEA anche le prestazioni di riabilitazione visiva.
Ora la palla torna al Ministero della Salute e al Governo per la definizione del testo finale che potrà o meno accogliere i citati pareri delle Commissioni Parlamentari.
Naturalmente, l’auspicio dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e del suo Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione (I.Ri.Fo.R.) e della sua Agenzia per la Prevenzione della Cecità (IAPB), particolarmente interessati alla problematica, è che, in sede ministeriale, si possa intervenire, emendando l’attuale testo del Decreto, inserendo finalmente e giustamente nei nuovi LEA la riabilitazione visiva.
Soltanto così, l’annuncio in un tweet della ministra Lorenzin dello scorso 21 dicembre: “Appena firmati i nuovi Lea e il Nomenclatore delle protesi. Un risultato importante per la salute dei cittadini” potrà valere anche per la tutela del diritto alla riabilitazione visiva di noi ciechi ed ipovedenti italiani.

Irifor del Trentino – gennaio 2017

Irifor e Coro Pasubio
“La Bottega dei Sogni” il 13 gennaio a Trento
La Cooperativa Sociale IRIFOR del Trentino Onlus e il Coro Pasubio invitano la popolazione alla presentazione del cd del Coro Pasubio “La Bottega dei Sogni”, contenente una raccolta di brani inediti del Maestro Ivan Cobbe.
L’evento si terrà venerdì 13 gennaio alle 20.30 presso la Sala Filarmonica di Via Verdi a Trento.

Corso facilitatori e lettori
Apertura pre-iscrizioni per l’edizione 2017 del tradizionale percorso formativo
Da lunedì 2 gennaio a venerdì 20 gennaio 2017 (entro le ore 12.00), I.Ri.Fo.R. del Trentino apre lepre-iscrizionial “Corso di formazione base per Facilitatori della Comunicazione e dell’Integrazione Scolastica e Lettori a Domicilio 2017”.

Comunicato – Albo Nazionale dei docenti informatici per minorati della vista e Albo Nazionale degli esperti delle problematiche dell’accessibilità – reinserimenti e nuove abilitazioni

In data 19 dicembre 2016 sono state esaminate le richieste di reinserimento nell’albo nazionale dei docenti informatici e degli esperti delle problematiche dell’accessibilità e sono stati reintegrati i seguenti nominativi:
* Enzo Gueli (albo nazionale docenti informatici per soli ciechi assoluti)
* Rosario Gueli (albo nazionale docenti informatici per entrambe le categorie)
* Barbara Leporini (albo nazionale docenti informatici per soli ciechi assoluti e albo esperti delle problematiche dell’accessibilità).
Si trasmettono di seguito gli elenchi completi:
Albo Nazionale degli esperti delle problematiche dell’accessibilità
* Baldi Alessandro
* Broccoli Vainer
* Contestabile Gaetano
* Dalmaso Simone
* Davanzo Luca
* De Rosa Sabato
* Esposito Nunziante
* Fedele Giuseppe
* Ferrando Nicola
* Finocchiaro Nicolò
* Fornaro Giuseppe
* Lenzi Alessio
* Leporini Barbara
* Martines Massimiliano
* Piovani Alberto
* Pizzuti Simonetta
* Rubano Vincenzo
* Vincenzo Zoccano
Albo Nazionale dei docenti informatici per minorati della vista
Docenti abilitati all’insegnamento per soli ciechi assoluti:
1. Arlotta Gerardo
2. Baldi Alessandro
3. Barbaro Anna
4. Barbera Maria Lucia
5. Battaglia Gabriele
6. Brasca Vincenzo
7. Bruno Antonio
8. Burceni Roberto
9. Camodeca Angelo
10. Cascio Vanessa
11. Colantonio Gabriele
12. Condidorio Marco
13. Corti Massimo
14. Cusati Francesco
15. Esposito Nunziante
16. Dal Maso Simone
17. Davanzo Luca
18. De Angelis Antonio
19. De Cola Giuseppe
20. De Gianni Angelo
21. De Rosa Sabato
22. Domenicali Luciano
23. Dongiovanni Davide
24. Fani Sauro
25. Fassero Pietro
26. Ferrazza Antonio
27. Fornaro Giuseppe
28. Frittelli Giuliano
29. Fumanti Patrizio
30. Giampieri Armando
31. Ginex Salvatore
32. Grasso Luca
33. Gueli Enzo
34. Improta Antonietta
35. La Ferla Nicolo’
36. La Francesca Vincenzo
37. Lanzillo Giuseppe
38. Latini Alessandro
39. Leporini Barbara
40. Lenzi Alessio
41. Lisi Franco
42. Mancusi Domenico
43. Marchetto Gaetano
44. Minichini Sandra
45. Onori Patrizia
46. Orsini Marco
47. Pagoni Giulia
48. Piersimoni Francesca
49. Piovani Alberto
50. Pronello Marco
51. Rigoldi Daniele Camillo
52. Romano Salvatore
53. Samaritani Fabio
54. Scarfia Valter
55. Serranti Marco
56. Servidio Giuseppe
57. Vettoretti Massimo
58. Vitale Giuseppantonio
59. Vittori Cristiano
60. Zoccano Vincenzo
Docenti abilitati all’insegnamento per soli ipovedenti
* Casarola Daniele
* Fedele Giuseppe
* Fratti Massimo
* Martines Massimiliano
* Naccarato Massimiliano
Docenti abilitati all’insegnamento per ipovedenti e ciechi assoluti
61. Alafaci Maurizio
62. Arnone Ciro
63. Bizzarrini Annalisa
64. Braschi Monica
65. Capuano Rosario
66. Cavallini Ivana
67. Cervelli Massimo
68. Corradetti Adoriano
69. Cotroneo Antonino
70. De Bonis Anna Rita
71. Di Dino Luca
72. Ferrazzano Beatrice
73. Florio Luciano
74. Fontana Ignazio
75. Gabelli Maurizio
76. Gennarini Lucio
77. Gueli Rosario
78. Ingrà Liboria
79. Irrera Pietro
80. Joniez Federico
81. Lacorte Maria Natalizia
82. Marchetti Fabio
83. Marras Renato
84. Martucci Savino
85. Melina Gianluigi
86. Meloni Marco
87. Palmitessa Valentina Rita
88. Pariscenti Antonio
89. Parisi Giovanni
90. Pasqualini Christian
91. Patti Roberto
92. Pirro Carmela
93. Pizi Pasqualino
94. Pizzuti Simonetta
95. Pupo Daniela
96. Ricciardi Emanuele
97. Rossi Giovan Battista
98. Rossini Giuseppe
99. Russi Vittorio
100. Sapori Enrico
101. Segatori Luca
102. Sordi Fabrizio

La Giornata della disabilità per “suggellare” l’attualità del Braille, di Gianluca Rapisarda

Lo scorso 3 Dicembre si è celebrata la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità 2016. La Giornata è un appuntamento che è stato istituito nel 1981, in occasione dell’Anno Internazionale delle Persone Disabili, con lo scopo di promuovere una più diffusa e approfondita conoscenza sui temi della disabilità, sostenere la piena inclusione delle persone con disabilità in ogni ambito della vita e allontanare ogni forma di discriminazione e violenza.
La giornata del 3 Dicembre ha costituito senza dubbio per tutti i movimenti italiani di e per i disabili un’opportunità importante per organizzare convegni e riflettere sullo stato dell’arte della qualità dei nostri diritti, ma anche un’occasione per praticare la cultura dell’inclusione, attraverso iniziative concrete.
A tal proposito, la Federazione Nazionale Delle Istituzioni Pro Ciechi ha inaugurato lo scorso 12 Novembre in Roma, presso lo Spazio Fontana del Palazzo delle Esposizioni di via Milano 13, la mostra multisensoriale “Sensi Unici”. Unitamente alla mostra, infatti, saranno organizzati e realizzati anche attività didattiche rivolte alle scuole e alle famiglie, laboratori aperti sul tema della scrittura braille e sui libri tattili, nonché due eventi speciali, di cui il primo proprio in occasione della recentissima Giornata internazionale delle persone con disabilità.
Tale evento è consistito in un laboratorio gratuito per grandi e piccini, con inizio alle ore 16,00 e chiusura alle 18,00. Abbiamo ottenuto un grande successo, con più di 50 prenotazioni, tra bambini, ragazzi, genitori ed adulti disabili visivi e pure “normovedenti”.
Il nostro obiettivo è stato quello di sensibilizzare tutta la cittadinanza sull’importanza, sull’utilità e, soprattutto, sull’attualità del sistema Braille.
Infatti, nonostante i molteplici benefici recati ai minorati della vista dal sistema di lettura e scrittura Braille, ideato da uno di loro, appositamente per loro, purtroppo ancora molti manifestano una forte ostilità nei suoi confronti. Da molti genitori di ragazzi con disabilità visiva, ad esempio, il braille è considerato emarginante e stigmatizzante. In qualche modo, l’apprendimento del braille è identificato con il riconoscimento definitivo della cecità del figlio: occorre rispetto per il sentire di ognuno, ma noi abbiamo l’obbligo di far sapere che nel contesto sociale attuale, l’analfabetismo crea enormi difficoltà. L’autentica emarginazione deriva dall’impossibilità di risolvere problemi, non già dagli strumenti con i quali i problemi si risolvono.
Consapevoli di ciò, il motivo principale che ci ha ispirato nell’organizzazione del laboratorio di cui sopra sta nel fatto che molte volte abbiamo sentito dire che il Braille è ormai superato e che non serve più. Lo dicono anche troppi insegnanti per il sostegno che, particolare tutt’altro che trascurabile, non solo non conoscono adeguatamente il Braille che dovrebbero insegnare agli alunni affidati alle loro cure, ma che non di rado rifiutano anche di impararlo, relegando i malcapitati bambini alla condizione di analfabeti strumentali.
A tali criticità, la Federazione Nazionale Delle Istituzioni Pro Ciechi ha sempre cercato e cerca costantemente di ovviare, promuovendo in giro per l’Italia innumerevoli e molteplici laboratori ludico-didattici sui libri tattili illustrati ed, ovviamente, sul metodo Braille, da destinare a tutti i pubblici di ogni età ed abilità.
In tal senso, per la ricorrenza della Giornata della disabilità, la mostra “Sensi Unici” del Palazzo delle Esposizioni di Roma è diventata lo spunto per tutta una serie di attività laboratoriali pensate per consentire ai visitatori di tutte le età ed abilità di giocare e di interagire tra loro, grazie al Braille. Si è trattato di attività funzionali all’esperienza mostra, organizzate sotto forma di laboratori ludico- creativi, in cui i materiali e la libertà interpretativa nell’uso del Braille hanno creato interessanti momenti di confronto tra bambini, ragazzi, genitori ed insegnanti non vedenti, ipovedenti e vedenti: un luogo innanzitutto di divertimento, di esperienza e di condivisione dei valori.
Lo spazio LABORATORIO come luogo d’incontro educativo e di formazione, a quindi avuto come unico protagonista il linguaggio tattile.
Tutti i partecipanti sono stati introdotti al mondo dell’illustrazione multisensoriale e al linguaggio braille attraverso un’esposizione teorica e la creazione di piccoli progetti artistici guidati dagli operatori della Federazione Pro Ciechi Stefano Alfano e Pietro Vecchiarelli.
Insomma, a chi ci dice superficialmente che il metodo Braille è obsoleto e che è uno “stigma”, noi della Pro ciechi rispondiamo con i fatti ed in modo concreto, con i nostri laboratori, dimostrando invece come esso sia capace di abbattere ogni barriera linguistica, culturale e di abilità e, soprattutto, di rappresentare ancora un “modernissimo” e fondamentale “strumento” d’inclusione.

L’I.Ri.Fo.R., a supporto dei genitori dei disabili visivi, di Gianluca Rapisarda

Autore: Gianluca Rapisarda

Fare il genitore è un “mestiere” insieme bellissimo e difficile: ogni bambino è unico e diverso da tutti gli altri e ogni madre, ogni padre devono inventare, giorno per giorno, il proprio rapporto con lui e affrontare dubbi e problemi sempre nuovi, con modi e tempi calibrati sulle particolarità del figlio, sulla sua età e fase di crescita.
La presenza del deficit visivo può rendere più difficile e delicato il compito di “spiegare il mondo” ai figli e di trovare un modo per parlare con loro, anche della disabilità; può portare inoltre il genitore a doversi districare tra le istanze di autonomia o dipendenza dei suoi figli.
Trovare la propria posizione di genitore, e non di esperto o di terapista, può rappresentare a volte uno dei passi più complessi che si possono affrontare. Tale tensione, unita alle continue richieste di efficienza ed efficacia, può far sentire il genitore non ascoltato nelle proprie necessità e richieste che, seppure sopite per bisogni superiori, non sono mai assenti.
Per sostenere i genitori nel loro difficile compito, l’I.Ri.Fo.R. (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione), nelle sedute del CDAN del 21 Ottobre e del 24 Novembre u.s., ha approvato decine di progetti su tutto il territorio nazionale, con i quali intende offrire cicli di incontri di approfondimento e confronto delle esperienze tra genitori di bambini e ragazzi con disabilità visiva.
Gli incontri, fortemente voluti dal Presidente Mario Barbuto e dal Vice Presidente Massimo Vita, saranno condotti da uno psicologo dell’Età Evolutiva, coadiuvato dalla figura del consulente tiflologo o da operatori che rappresentino un riferimento per i genitori e possano farli sentire accolti e a loro agio.
Si ricorrerà pure all’intervento di relatori esperti (oculista e genetista) che faranno il punto sulle conoscenze e sulla ricerca in campo medico, genetico e riabilitativo per alcune patologie visive più significative o rappresentative, rendendosi disponibili a discutere insieme le domande dei genitori e i dubbi concernenti aspetti comuni e condivisibili nel gruppo.
A seguito degli incontri di gruppo, su richiesta dei partecipanti, ma soprattutto sulla base dell’individuazione del bisogno da parte degli esperti, potranno essere svolti cicli di quattro incontri di assessment e supporto con il singolo genitore o con la coppia genitoriale.
Avvalendosi degli strumenti di cui sopra, l’I.Ri.Fo.R. ritiene di poter offrire ai genitori un’adeguata ed efficace occasione per accrescere in modo consapevole la propria competenza genitoriale ed accompagnarli nell’affrontare le difficoltà della relazione educativa attraverso la riflessione, l’ascolto, il confronto e il coinvolgimento personale.
Gli incontri di gruppo si svolgeranno con cadenza quindicinale o mensile secondo cicli di 3-4 appuntamenti in presenza, della durata di 3 ore ciascuno. Si potrà prevedere un solo ciclo o repliche fino a un massimo di tre cicli in un anno. Gli incontri saranno attivati per un minimo di 10 genitori fino a un massimo di 30 genitori partecipanti.
Potranno essere offerti da due a quattro incontri di assessment e supporto al singolo genitore o coppia genitoriale, della durata di un’ora ciascuno, per un monte ore massimo disponibile di 60 ore.
I cicli di incontri si svolgeranno presso le sedi provinciali e Regionali dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) destinatarie dei finanziamenti e prenderanno avvio nelle prossime settimane. La conclusione deve avvenire entro i tre mesi successivi dall’inizio dei progetti.
Ovviamente, l’obiettivo non è quello di fornire risposte esaustive, né tanto meno soluzioni “preconfezionate”, ma quello di valorizzare le risorse e le potenzialità di ogni genitore nel rapporto con i propri figli con disabilità visiva per consentire di migliorare in modo attivo e graduale la capacità di comunicare e di affrontare le difficoltà quotidiane.

Museo Tattile Statale Omero – Il Natale dei burattini al Museo Omero I semini di Natale Uno spettacolo sull’amore per la natura tutto da vivere e raccontare

Ancona
Lunedì 26 dicembre alle ore 17

ANCONA – Lunedì 26 dicembre alle ore 17 tornano al Museo Tattile Statale Omero di Ancona i burattini del magnifico Teatrino Pellidò con una delicata storia dal titolo “I semini di Natale”. Il piccolo Rumilio nella sua letterina chiede a Babbo Natale una sorpresa e riceve un sacchetto di semini raccolti nel bosco; all’inizio rimane molto male, ma poi grazie al nonno imparerà ad apprezzare, poco alla volta e a lungo, il suo dono. La storia che mira e infondere nei bambini l’amore per la natura, fonte di vita, è scritta da Agostino Gamba e Vincenzo Di Maio; quest’ultimo unico artefice e abile manovratore dei suoi burattini e pupazzi all’interno della baracca-castello Bruter Teatret. Finito lo spettacolo i bambini potranno partecipare al concorso itinerante Storie da musei, archivi e biblioteche promosso da MAB – Marche componendo un pensierino e un disegno sul “prendersi cura”, tema del concorso. In premio la pubblicazione in un’antologia Ebook attraverso la piattaforma StreetLib Selfpublish e molto altro. Appuntamento per tutti i bambini (consigliato da 4 a 10 anni) alle ore 17 al Museo Omero. Prenotazione obbligatoria (telefono 071 28 11 93 5 e-mail didattica@museoomero.it). Costo: 4,00 euro a persona; gratuito: bambini 0 – 4 anni, disabili e rispettivi accompagnatori. L’iscrizione al concorso è gratuita e avverrà al momento dell’arrivo al Museo Tattile Statale Omero.

LINK http://www.museoomero.it/main?p=news_id_5505

https://www.facebook.com/Teatrino-Pellid%C3%B2-593104354079844/

Monica Bernacchia
Comunicazione
Museo Tattile Statale Omero
Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni da Chio 28, 60121 Ancona
tel. 071.2811935 fax 071.2818358
www.museoomero.it
email: redazione@museoomero.it
#museoomero – seguici su: Facebook, Twitter, Instagram, Youtube, Google+

Musei da toccare – visite tattili

Iniziativa didattica
Museo Carlo Bilotti
20 Dicembre 2016
L’accessibilità museale come superamento delle barriere architettoniche e sensoriali. Visita guidata gratuita su prenotazione in cui è proposta l’esplorazione tattile di sei opere selezionate dalla collezione permanente del museo.

Musei da toccare – visite tattili
Iniziativa didattica
Galleria d’Arte Moderna
21 Dicembre 2016
L’accessibilità museale come superamento delle barriere architettoniche e sensoriali.
Visite guidate gratuite su prenotazione in cui è proposta l’esplorazione tattile di sei opere selezionate dalle collezioni permanenti del museo. Per ogni opera sono state elaborate schede storico-descrittive che potranno essere consultate e scaricate online.

Musei da toccare – visite tattili
Iniziativa didattica
Museo Pietro Canonica
22 Dicembre 2016
L’accessibilità museale come superamento delle barriere architettoniche e sensoriali.Visite guidate gratuite su prenotazione in cui è proposta l’esplorazione tattile di sei opere selezionate dalle collezioni permanenti del museo
Contatti
Ufficio Didattica MACRO – Progetti Speciali
Francesca Fiorucci 06.671070425
francesca.fiorucci@comune.roma.it
Simonetta Baroni 06.671070423
simonetta.baroni@comune.roma.it

Linee guida per i corsi formativi dell’I.Ri.Fo.R., compatibili con la “Carta del prof” 2016-17, di Gianluca Rapisarda

Autore: Gianluca Rapisarda

Premessa
L’attuale formazione dei docenti scolastici rende indispensabile la realizzazione di un percorso formativo di qualificazione e aggiornamento per l’insegnamento agli alunni con disabilità visiva.
La legge 107/2015, meglio conosciuta come la Buona Scuola, prevede la Carta del Prof, una speciale carta elettronica che assegna ad ogni docente di ruolo un budget di 500,00 € annui per sostenere le proprie spese utili all’aggiornamento e alla formazione permanente. Per quest’anno scolastico, il “bonus” di 500 Euro sarà erogato a seguito di registrazione on line da parte dei professori in servizio e di loro acquisizione della cosiddetta ID (Identità Digitale) e la “carta del prof” rappresenterà una sorta di “borsellino elettronico”.
Per poter offrire formazione a pagamento ai docenti, gli enti interessati devono essere accreditati presso il MIUR ed inseriti nell’apposito nuovo Portale della “card del docente”.
L’I.Ri.Fo.R. Ha rinnovato tale accreditamento lo scorso 1 Dicembre e di conseguenza è riconosciuto dal MIUR come riferimento per la formazione dei docenti sulle tematiche tiflodidattiche e tiflopedagogiche. Pertanto è questa un’occasione unica da non perdere.
Nell’invitarvi ad organizzare presso le vostre sedi corsi di aggiornamento nell’ambito della ”Carta del Prof”, da offrire ad insegnanti curricolari e di sostegno di ruolo, questa sede centrale dell’I.Ri.Fo.R. riporta di seguito lo schema indicativo contenente i requisiti minimi per l’approvazione dei progetti di corsi formativi.
2. Destinatari dell’attività formativa
Il corso dovrà essere previsto per un minimo di 15 ed un massimo di 30 docenti (curricolari o di sostegno)
3. Sede del corso
Il corso sarà erogato in presenza, nella sede operativa dell’IRIFOR o in sede scelta dalla stessa struttura.

4. Periodo di svolgimento
Le sedi  locali possono organizzare liberamente le attività formative di seguito proposte che potranno avere luogo nel periodo dal 30 novembre 2016 al 28 maggio 2017.
5. Obiettivi formativi generali
Fornire ai partecipanti competenze didattiche fondamentali da mettere in campo in presenza di alunni con disabilità visiva, concernenti, nello specifico:
la valutazione delle esigenze formative dell’alunno,
la valutazione delle sue risorse personali e delle esperienze vissute,
l’individuazione degli strumenti e delle modalità più efficaci per il conseguimento dei risultati migliori nell’ambito del suo percorso didattico.

6. Metodologia di svolgimento del corso
I tempi, gli orari e le frequenze saranno stabiliti dal Coordinatore del corso.
Il corso dovrà essere di un numero minimo di 20 ore; sarà costruito in moduli didattici, la cui scelta e combinazione dovrà essere determinata dalle specifiche esigenze emerse dal territorio.
7. Unità didattiche
I corsi saranno costruiti liberamente dalle sezioni, nel rispetto della obbligatorietà delle unità didattiche previste, in combinazione con una o più moduli facoltativi. I contenuti delle singole unità didattiche vengono di seguito espressi in forma generale, in modo da consentire al docente di programmare le attività secondo le proprie modalità di lavoro.
Unità 1 (obbligatoria): Aspetti generali della minorazione visiva.
Ore: 2/4.
Unità 2 (obbligatoria): Normativa italiana e europea sull’inclusione scolastica
Ore: 1/2

Unità 3: Diagnosi funzionale, PEI e PDF
Ore: 2/4
Unità 4: Cecità e ipovisione in età evolutiva
Ore: 3/6
Unità 5: Strumenti per l’inclusione di alunni con disabilità visiva
Ore: 5/10

Unità 6: Codice di lettura e scrittura Braille
Ore: 10/20

Unità 7: Didattica delle lingue straniere ai disabili visivi
Ore: 6/12
Unità 8: Tecnologia informatica assistiva
Ore: 6/12
Unità 9: Didattica della musica
Ore: 6/12
Unità 10: Orientamento e mobilità in ambito scolastico
Ore: 4/8
Unità 11: Attività motoria e disabilità visiva
Ore: 4/8

8. Suggerimenti per la budgettizzazione delle attività formative.
Il corso di formazione dovrà essere finanziato unicamente attraverso le quote di iscrizione dei partecipanti. Non sarà dunque necessario inviare relativa documentazione di rendiconto spese all’IRIFOR Centrale.
Compenso suggerito per docenza frontale: 42,00 € lorde.
Compenso suggerito per assistenti e tutor: 25,00 € lorde:
Suggeriamo di calcolare la quota di iscrizione per partecipante non solo sulla base delle unità didattiche (e quindi delle ore di docenza e tutoraggio), ma anche tenendo conto della relativa necessità di acquisire materiale didattico utile allo svolgimento delle stesse.

9. Convalida delle attività formative e rilascio della certificazione
Al termine del corso, dovrà essere rilasciata una certificazione attestante la frequenza, da parte di IRIFOR Centrale, ai sensi dell’art. 29 dell’O.M. 169 del  1996. Certificazioni rilasciate dalle sedi operative non saranno valide ai fini della Carta del Prof.
Si ricorda che affinché l’attività possa essere riconosciuta dal MIUR, la sede IRIFOR che organizza il corso dovrà rispettare tutti i seguenti requisiti:
Presentazione del progetto alla sede Centrale per il nulla osta;
Rilasciare regolare ricevuta della quota di iscrizione.
Compilare il registro delle presenze.
Si raccomanda alle strutture territoriali di assumere quali docenti i professionisti iscritti agli albi IRIFOR: qualora non ve ne fossero sul territorio, chiedere comunque la disponibilità ai docenti iscritti agli albi e in caso di assenza di disponibilità reperire docenti con curricula adeguati.

10. Attivazione del corso.
Per ottenere l’approvazione del progetto e quindi il nulla osta allo svolgimento del corso di formazione, occorre che il progetto rispetti il seguente schema:
dati della struttura territoriale;
dati del Coordinatore del corso;
titolo completo del corso;
obiettivi formativi (per esteso);
unità didattiche di cui si compone il corso;
data di inizio;
data di termine;
Modalità di iscrizione;
sede di svolgimento;
calendario didattico (per esteso);
Personale docente.
Il corso potrà partire solo dopo il nulla osta dell’IRIFOR Centrale, a cui al termine dovrà essere inviata una breve relazione sull’andamento del corso stesso, l’elenco completo dei partecipanti e i registri presenze per il rilascio dell’attestato.
Per le sedi territoriali che volessero presentare progetti, si raccomanda di inviare una mail all’indirizzo segreteria@irifor.eu
Per ulteriori informazioni e chiarimenti sui corsi dell’I.Ri.Fo.R. relativi alla “carta del prof”, si prega di contattare gli indirizzi mencarinimaria@gmail.com oppure direttorescientifico@irifor.eu
Infine, per i preziosi consigli e l’importante contributo si ringraziano vivamente il Vicepresidente Massimo Vita, il Consigliere Maria Mencarini ed i dipendenti Valeria Liberti e Sabino Memeo.

MIUR Direttiva n.170/2016 – accreditamento I.Ri.Fo.R.

Siamo lieti di comunicare che l’I.Ri.Fo.R. risulta accreditato dal MIUR ai sensi della Direttiva n.170/2016.
Nei giorni scorsi, infatti, il MIUR ha pubblicato l’elenco degli enti accreditati secondo la citata direttiva, elenco che può essere consultato al seguente link:
http://archivio.pubblica.istruzione.it/dg_pers_scolastico/enti_accreditati.shtml
L’accreditamento nazionale riguarda tutte le strutture territoriali dell’Istituto che possono, quindi, organizzare corsi di formazione e aggiornamento per docenti di scuole di ogni ordine e grado facendo ricorso alla cd. Carta del docente.
La “Carta del docente” è un borsellino elettronico che i docenti di ruolo possono utilizzare generando buoni da spendere per acquistare, tra gli altri, corsi organizzati da enti accreditati.
Le strutture interessate possono pertanto inviare le iniziative di formazione e aggiornamento che, se rispondenti ai criteri minimi già indicati, saranno autorizzati dalla Sede nazionale I.Ri.Fo.R.
I docenti genereranno buoni del valore del corso e si iscriveranno consegnando alla struttura territoriale organizzatrice il buono relativo; la struttura territoriale, a sua volta, invierà all’Amministrazione della Sede nazionale I.Ri.Fo.R. i buoni raccolti ai fini della riscossione degli importi previsti.
Si tratta di una buona occasione per informare e formare i docenti sulle necessità degli studenti con disabilità visiva e per far conoscere le competenze tiflodidattiche delle strutture territoriali, competenze di cui la scuola ha estremamente bisogno.
I responsabili sezionali potranno chiedere informazioni e chiarimenti agli uffici della Struttura nazionale I.Ri.Fo.R. o direttamente alla consigliera Maria Mencarini.