Quando le tessere ci sono tutte, il mosaico è uno spettacolo, di Elena Ferroni

La stesura del progetto base per l’undicesimo campo riabilitativo dell’I.Ri.Fo.R. di Siena ha preso le mosse da una pagina contenuta nel libro “Ciò che inferno non è” di Alessandro D’Avenia, dove padre Pino Puglisi per invitare il diciassettenne Federico ad aiutarlo in estate a Brancaccio gli dice: “Sai quante tessere ci sono nei mosaici del duomo di Monreale?” “No.” risponde Federico. “ “Neanche io. – riprende padre Pino – Nessuno ha mai avuto il coraggio di contarle. Eppure è la superficie di mosaico più vasta del mondo. E ogni tessera, per quanto piccola, è importante. Allora ti aspetto”.
Così abbiamo iniziato dal primo pezzo del mosaico, la scrittura del progetto, in equipe con Nadia una nuova giovane socia, con gli operatori ormai consolidati negli anni e con la segreteria U.I.C.I. di Siena. Seconda tessera la conferma della struttura che ci ospita da anni, terza e quarta il coinvolgimento di due nuove figure, una geologa e guida ambientale escursionistica ed un musicoterapeuta. Poi è arrivato anche il cofinanziamento di I.Ri.Fo.R. nazionale e la possibilità di partecipare al progetto NET. IN Campus, che ci ha stimolato a dare il massimo quando ormai l’avvio del campo era alle soglie.
Si aggiungono ora le tessere fondamentali, i partecipanti e veri protagonisti. Per i più piccoli accanto a loro un po’ timide e arretrate si sono affacciate anche le famiglie, che accompagnano e tornano a prendere i figli a fine giornata. Insostituibili pezzi del mosaico sono stati i volontari in servizio civile e non, i quali hanno facilitato gli spostamenti, aiutato a servire a tavola, si sono impastati le mani con noi e ci hanno fatto ballare.
Quindi come in un volo veloce, sono passati i giorni, tra foglie, semi e rocce da toccare ed annusare, odori da riconoscere, tra scrittura di segnaposto in braille dove hanno avuto spazio i nomi di ognuno, tra sonorità diverse di strumenti e ritmi che hanno fatto dire molto alla musica, specie a chi riesce meno con le parole. Abbiamo immerso cucchiai e dita tra biscotti, latte, panna e nutella, facendo scoppiare la magia della cucina, osservando chi ha più esperienza “pasticciera” farsi tutor di chi ha più paura, perché lo scopo del dolce è farlo insieme più che mangiarlo. Con la tessera regalata dai ragazzi dell’Associazione sportiva Quarto Tempo di Firenze abbiamo corso dietro ad una palla sonora, provato a passarcela e tirato addirittura qualche rigore; tutto è accaduto con serenità, mentre chi non può correre dietro a quella palla non ha fatto mancare incitamenti e tifo ai provetti calciatori non vedenti ed ipovedenti, oltre a operatori e volontari con la mascherina sugli occhi che hanno sperimentato un vero calcio alla cieca. Abbiamo versato succhi e tagliato frutta per preparare cocktail analcolici, fino a che l’ultimo giorno ci siamo ritrovati tutti in cerchio sul palco del Laboratorio e ciascuno ha tirato di nuovo fuori la sua musica, il suo suono più bello: il suono nato dalla propria voce, dalle mani, da un tamburo, una chitarra, una tastiera o un ocean drum, suoni cresciuti per accordarsi con note e ritmi degli altri, dando volume a 3 improvvisazioni di gruppo colme di grinta e vita.
Per concludere l’esperienza insieme, che quest’anno non ha coinvolto i politici e le istituzioni di Siena come nostro solito, perché la città stava vivendo il momento delle elezioni comunali, abbiamo lasciato raccontare il campo alle parole dette da ogni presente, poi scritte su un grande cartoncino, ritagliate e consegnate perché ciascuno potesse portare via una tessera di quell’opera d’arte che ha contribuito a modellare. Allora, per me che non ho mai visto i mosaici del Duomo di Monreale di cui accenna D’Avenia nel suo romanzo, parole come “strumenti”, “intraprendente”, “armonia”, “dinamico”, “crescita”, “goal!”, “movimento”, “emozionante”, “musicale” ed “intenso”, insieme al ricordo dei giorni trascorsi, dipingono nella mia immaginazione un disegno che è uno spettacolo! Con un grazie gigantesco per operatori e volontari che tengono in piedi questa esperienza preziosa, ci auguro di replicarla anche il prossimo anno.

Caserta – Autonomia e cooperazione, tutto è pronto: si parte!!!!

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (U.I.C.I.) partner dell’Istituto per la ricerca, la formazione e la riabilitazione (I.Ri.Fo.R.) oggi daranno inizio ad una esperienza del tutto nuova, capi scout, operatori, psicologi e volontari supporteranno i dieci ragazzi (ciechi ed ipovedenti) in un viaggio sensoriale, cognitivo e di fatica, un viaggio chiamato: “autonomia e cooperazione 2018″.
Il progetto prevede come location il bellissimo borgo di Monteverde (AV), dove l’amministrazione oltre ad aver avviato un processo di accessibilità di tutto il paese, con l’installazione di un percorso tattile-plantare-vocale (L-V-E), per il 21 e 22 luglio ha organizzato due giornate dedicate all’accoglienza e alla convivialità per tutte le disabilità e non solo.
Tante saranno le attività del campo educativo e riabilitativo che sarà svolto completamente in stile scout, infatti, dichiara il presidente U.I.C.I. Caserta, avv. Giulia Antonella Cannavale: il punto di forza e l’innovazione del campo educativo e riabilitativo di Caserta è proprio lo stile di attività che i ragazzi faranno in questi dieci giorni, attività completamente svolte in stile scout, con i capi scout del gruppo di Aversa 1 e di Capodrise. Ogni giorno impareranno a conoscere se stessi, a lavorare in gruppo e soprattutto a conoscere le potenzialità che hanno dentro di se”.
il direttore I.Ri.Fo.R. della Campania, Vincenzo del Piano: “sono consapevole che dieci giorni non sono molti, ma sicuramente sarà l’inizio di un processo di presa di coscienza delle proprie capacità e potenzialità, risorse che in nostri ragazzi impegneranno quotidianamente per il raggiungimento di una maggiore e sempre più costante autonomia”.

Il responsabile commissione U.I.C.I. Caserta
Comunicazione e sistemi informatici
(Vincenzo del Piano)

PROGRAMMA

ATTIVITA’ SPECIFICHE
IL campo si svolgerà sulla base della presa incarico di tutte le esigenze materiali, quali: cucina, installazione, servizi generali, lavori ecc.
I partecipanti impareranno a campeggiare, a diventare dei vecchi campeggiatori: il campeggiare è palestra dove si alle­nano e sviluppano le virtù, specialmente la fermezza del carattere e la forza di volontà, viste in funzione della comunità.

PROGRAMMA PER LA SENSORIALITA’
I partecipanti, Acquisite tutte le informazioni sensoriali, sia a livello quantitativo che qualitativo, acquisteranno una capacità di analisi dei dati, affinché essi possano essere utilizzati per il riconoscimento dell’ambiente circostante, sia a livello visivo che di schematizzazione mentale.
PROGRAMMA PER LE ATTIVITA’ COGNITIVE
I partecipanti, acquisite le informazioni tradotte in dati saranno in grado di stabilire la collocazione nello spazio tempo tra gli oggetti, orientandosi, grazie alla comprensione degli stimoli esterni e la manipolazione delle immagini in schemi mentali, all’interno della struttura del campo e non solo.
PROGRAMMA PER LA FATICA
I partecipanti, una volta che avranno acquisito tutte le informazioni utili alla loro autonomia, saranno in grado di avviare le attività fisiche idonee alla costruzione degli ambienti costituenti il campo. Relativamente al lavoro svolto, essi avranno una piena conoscenza dell’utilità dei luoghi e delle tecniche e strategie del loro impiego sia dal punto di vista di efficienza ed efficacia che della sicurezza degli strumenti e di tutti gli attori coinvolti.
Nello specifico, i programmi operativi prevedranno le seguenti attività, dettagliatamente illustrate con il seguente prospetto:

I GIORNO
Arrivo dei partecipanti, ospitati in una struttura con ambiente protetto, dove soggiorneranno, fino a quando non saranno trasferiti completamente nel campo. Gli operatori trasmetteranno le informazioni sensoriali presenti, insieme ai partecipanti analizzeranno i dati, costruiranno schemi mentali per lo spazio tempo per l’individuazione degli oggetti, ambienti, servizi, ecc., garantendo così una propria autonomia nella gestione della quotidianità, dell’igiene personale e della privacy.
La fase successiva prevedrà la presentazione informativa dell’organizzazione delle attività del campo e della sua struttura ambientale. Attraverso la presentazione tattile di modellini che riprodurranno gli ambienti del campeggio, Si trasferiranno le conoscenze dell’area del campo e della sua suddivisione in relazione agli ambienti che saranno successivamente realizzati dai partecipanti per vivere a pieno il campo.

II GIORNO
Avviate le attività di risveglio, si esamineranno i materiali che costituiranno il primo oggetto da realizzare, ovvero la tenda. Acquisite le nozioni, i partecipanti si avvieranno al montaggio della tenda.
Definite le fasi di montaggio, l’attività si concluderà con la verifica delle conoscenze trasmesse in relazione ai materiali, la loro forma, consistenza e dimensioni, l’esatta ubicazione all’interno del perimetro, le funzioni ad esse attribuite, ecc.
Successivamente saranno presentati ulteriori materiali, quali corde, cordini, pali di legno, gavette, ecc.

III GIORNO
Avviate le attività di risveglio, consolidato che i partecipanti sulla base delle informazioni ricevute e della loro trasformazione in dati oggettivi, saranno impegnati nella costruzione di un nuovo ambiente, ovvero la cambusa (cucina/refettorio). Riesaminati i materiali, acquisite le nozioni, i partecipanti si avvieranno al montaggio del suddetto ambiente.
Definite le fasi di montaggio, l’attività si concluderà con la verifica delle conoscenze trasmesse in relazione ai materiali, la loro forma, consistenza e dimensioni, l’esatta ubicazione all’interno del perimetro, le funzioni ad esse attribuite, ecc.

IV GIORNO
Avviate le attività di risveglio, i partecipanti inizieranno a prendere il pieno possesso delle aree del campo, nello specifico si sistemeranno nelle tende. La sistemazione avverrà sulla base delle conoscenze acquisite sullo spazio tempo e sulla collocazione degli oggetti, in piena autonomia. Essi saranno gestori dello spazio a loro assegnato, non solo per il pernottamento, bensì anche per l’autonoma gestione del proprio vestiario, accessori, ausili, ecc.

V GIORNO
Avviate le attività di risveglio, i partecipanti riesamineranno gli ambienti e la loro messa a punto. Avviato il processo di presa incarico della struttura del campo, in autonomia attraverso l’uso delle attrezzature, si occuperanno di organizzare il servizio di ristoro e vettovagliamento, sia per il pranzo che per la cena, puntando al massimo impiego della struttura attraverso l’assegnazione dei ruoli e dei compiti. In contemporanea si inizierà la costruzione della cucina da campo e di un sistema idrico utile alla pulizia degli ambienti, delle attrezzature e dell’igiene personale.

VI GIORNO
Avviate le attività di risveglio, i partecipanti completeranno la struttura adibita a cucina, con la messa a punto dell’attivazione della stessa con l’uso dei fuochi. La giornata sarà basata sulla suddivisione dei ruoli e dei compiti assegnati con la responsabilizzazione delle attività e dei loro fini.

VII GIORNO
Avviate le attività di risveglio, i partecipanti saranno coinvolti nell’espletamento di Giochi tipici scout, quale momento educativo in cui, attraverso l’avventura, l’impegno e la scoperta, essi svilupperanno creativamente tutte le proprie doti, cogliendo meglio limiti e capacità personali, imparando a riconoscere le regole e a rispettarle con lealtà. Il tutto si configurerà in una costante e progressiva esperienza della comune aspirazione alla gioia, disponendo i partecipanti all’entusiasmo, al senso del gratuito, all’apertura al nuovo, alla ripresa fiduciosa dopo ogni insuccesso, all’accettazione e al completamento reciproco.

VIII GIORNO
Avviate le attività di risveglio, le attività saranno svolte al di fuori del campo e nello specifico saranno organizzate due tipologie di escursioni: la prima nell’area naturalistica e la seconda nel percorso storico e religioso del borgo. per entrambe le escursioni i partecipanti saranno impegnati nell’uso del bastone bianco. Attraverso le guide naturali e i percorsi tattili (L-V-E). per il percorso naturalistico saranno predisposte schede informative per la flora e la fauna, mentre, per il percorso storico e religioso saranno utilizzati grafici a rilievo.

IX GIORNO
Avviate le attività di risveglio, i partecipanti saranno indirizzati alla conoscenza e all’impiego di:
tecniche di accensione e gestione del fuoco: il fuoco è uno degli elementi che nella vita scautista non manca mai, considerata la sua forza, in completa sicurezza e solo dopo aver acquisito a pieno le nozioni di sicurezza, gestione ed impiego, i partecipanti in maniera assistita sperimenteranno il suo uso.
Pronto intervento: il primo soccorso è da sempre considerato uno dei capisaldi nella gestione della salute, per questo l’intervento in caso di infortuni deve essere basato sul concetto della sua efficacia. I partecipanti attraverso la conoscenza di ausili e del loro uso, acquisiranno nozioni per l’applicazione di una serie di manovre o più semplicemente delle fasi che devono essere applicate  nel caso una persona abbia un malore e/o un incidente, così preservando la vita di un infortunato o comunque di migliorarne le condizioni generali o evitarne il peggioramento.

X GIORNO
la famiglia porta con sé una forza rigenerante capace di superare ogni stanchezza, affrontando le difficoltà nella piena condivisione e supporto reciproco, per questo come atto finale è previsto il coinvolgimento dei genitori e dei fratelli e sorelle come collante per il continuo della crescita delle conoscenze e delle competenze acquisite da parte dei partecipanti. Per una volta si capovolgeranno i ruoli, saranno i partecipanti a servizio, attraverso l’organizzazione di un sistema di accoglienza e di assistenza.
Come attività finale dell’esperienza del campo, i partecipanti, insieme alle proprie famiglie e alla comunità locale, parteciperanno alla santa messa nella chiesa di Santa maria di Nazareth.

Irifor – Autonomia e cooperazione, campo estivo educativo e riabilitativo, di Vincenzo Massa

L’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Caserta dal 13 al 22 luglio saranno impegnati in un progetto sperimentale e nel contempo innovativo che vedrà impegnati dieci ragazzi dai 20 ai 35 anni, in attività sensoriali, cognitive e di fatica, per il raggiungimento di una autonomia personale.

Il presidente U.I.C.I. di Caserta, l’avv. Giulia Antonella Cannavale spiega: “il campo educativo e riabilitativo dei nostri ragazzi avrà come location il comune di Monteverde (AV), uno tra i borghi più belli d’Italia, non solo per la sua bellezza, ma anche per la sua accessibilità. Basta pensare che nelle vie della città sono stati installati circa quattro kilometri di percorsi L-V-E (loges-vet-evolution), un percorso tecnologicamente avanzato, considerato che il percorso tattile oltre a garantire una mobilità sicura, attraverso i futuri sistemi informatici, integrati permetterà di ottenere tutte le informazioni inerenti al borgo e ai suoi servizi alla persona”.
Conclude Cannavale: “per questo ringrazio l’intera amministrazione di Monteverde per aver patrocinato l’iniziativa e del supporto logistico che ci sta dando”.

Data la sua struttura, il progetto è un progetto sperimentale e innovativo, unico nel suo genere, si può pensare che a livello nazionale che a livello europeo sia il primo campo educativo e riabilitativo per disabili visivi con particolari caratteristiche: un campo completamente stile scout.
Attraverso lo stile scout i partecipanti saranno impegnati a riconoscere l’ambiente circostante, acquisendo le informazioni, elaborando e trasformando dette informazioni in mappe mentali. Dopo questa fase essi potranno lavorare sulla cognizione dello spazio tempo, comprendendo così la collocazione di oggetti e strutture, strutture del campo: come tende, refettorio, cucina, ecc., che saranno realizzate dai partecipanti stessi, attraverso il programma della fatica, ovvero della manualità e del movimento.

Il presidente regionale della U.I.C.I. della Campania, il Dott. Vincenzo Massa: “il progetto di Caserta è un progetto sperimentale con una formula del tutto nuova, sono sicuro che i nostri ragazzi potranno raggiungere una autonomia personale che esercitata quotidianamente, gli consentirà di capacitarsi delle proprie potenzialità, ma a questo si otterrà un valore aggiunto, la gestione di qualsiasi attività al di fuori delle proprie mura domestiche”.

Quando la politica opera per la comunità, si creano realtà accoglienti non solo per i cittadini cosiddetti normodotati, ma si danno le stesse opportunità anche ai cittadini con disabilità, permettendo di poter vivere a pieno la propria città in tutti i suoi ambiti.
Ancora una volta l’amministrazione di Monteverde dimostra grande sensibilità, in occasione della conclusione del campo organizza una due giorni di turismo sociale, aperto a tutte le disabilità di tutto il territorio regionale e nazionale, due giorni speciali: il 21 e il 22 luglio dove l’intero paese sarà vivo e vissuto senza limitazioni!.

Irifor del Trentino – Guida al Buio

Uso dei sensi vicarianti e focus sull’attenzione al volante

Un pomeriggio davvero insolito quello che hanno vissuto oggi, 10 luglio 2018, i camerieri ciechi e ipovedenti degli eventi al buio che la Cooperativa IRIFOR propone nelle scuole e in occasione di fiere ed eventi sul suolo provinciale e nazionale.
Grazie al prezioso supporto del Gruppo ITAS Assicurazioni, di Activa BMW Unica concessionaria a Trento e provincia e della Scuola di guida sicura Drive OK di Ravina, una quindicina di persone dello staff delle celebri cene al buio ha potuto vivere un’esperienza senza dubbio indimenticabile: guidare un’automobile con le precise indicazioni degli istruttori della scuola Patentando che promuove, appunto, la Guida al Buio.
Per i ciechi e gli ipovedenti che si sono cimentati alla guida delle autovetture Bmw è stato un modo di sperimentare i propri punti di forza derivanti dall’utilizzo degli altri sensi. I tre testimonial di eccezione che si sono messi alla prova, gli assessori comunali Stanchina e Gilmozzi e il comandante della polizia locale Giacomoni, lo hanno fatto per sensibilizzare il pubblico dei vedenti: sempre più spesso infatti gli incidenti sono dovuti alla distrazione, legata per lo più all’uso dei cellulari, che porta la gente a guidare come se fosse davvero al buio. Va prestata la massima attenzione quando si è al volante, anche impiegando gli altri sensi che i non vedenti presenti al circuito allestito a Ravina hanno utilizzato al meglio per provare l’ebbrezza della guida.
Una riuscitissima sorpresa per lo staff del sapore del buio e una grande soddisfazione per il direttore IRIFOR Ceccato, artefice dell’iniziativa, che dichiara “Per noi l’utilizzo degli altri sensi è fondamentale. Questo test di oggi vuole dimostrare quanto possiamo lavorare sulla sensibilizzazione della popolazione sia nei confronti della disabilità visiva sia in termini di utilizzo dei sensi vicarianti”.

Resoconto CdA del 28 Giugno 2018, di Massimo Vita

Il Consiglio di Amministrazione dell’I.Ri.Fo.R. Nazionale si è riunito lo scorso 28 Giugno in modalità telefonica e ha preso decisioni significative.
Dopo aver approvato all’unanimità dei presenti il verbale della seduta precedente, sono stati affrontati i seguenti argomenti:

Personale
Sono state esaminate alcune posizioni contrattuali relative al nuovo organigramma che il CDA ha approvato in una riunione precedente, razionalizzando i compiti in rapporto alla collaborazione strutturale con gli uffici dell’U.I.C.I.

Lavoro
Si è discusso su come sostenere il bando dell’U.I.C.I. sulla promozione del lavoro e su proposta del Presidente, si è deciso, all’unanimità dei presenti, di raddoppiare i premi del bando e di partecipare alla commissione esaminatrice dei progetti.

Intervento precoce
In merito a questo bando si è deciso di approfondire il monitoraggio dei progetti in svolgimento e solo a conclusione degli stessi valutare l’opportunità di riproporre il bando.

Privacy
Abbiamo nominato il responsabile interno per i dati personali per adeguarci alla nuova normativa e abbiamo evidenziato la necessità di supportare le sedi territoriali su questa materia.

Comitato Scientifico
Il Vice Presidente ha illustrato le difficoltà nel far funzionare questo organo e ha evidenziato come all’istituto serva un Comitato Scientifico più operativo e più tecnico ma che sia anche comitato etico. Dopo una breve discussione si è deciso di avviare una riflessione e affrontare il problema in sede di modifica dello Statuto per l’adeguamento alla nuova normativa sul terzo settore.

Formazione culturale
In materia abbiamo fatto nostro il corso del Museo Anteros “Toccare e creare le forme del pensiero. Educazione estetica in presenza di minorazione visiva e funzioni conoscitive del tatto”.  Ai partecipanti sarà rilasciato attestato dalla Presidenza Nazionale.

Nuove attività lavorative
Il CDA, per dare impulso alle nuove professioni, ha deciso di sostenere il corso per periti fonici forensi, dando mandato al Vice Presidente di verificare la necessità di supportare economicamente lo svolgimento di un corso di formazione, in collaborazione con la Commissione Nuove Attività Lavorative dell’UICI e con l’istituto sant’Alessio.
Appena il corso sarà bandito, l’Istituto porrà in essere iniziative volte a favorire la partecipazione con i mezzi più idonei.

Bandi campi riabilitativi
In materia abbiamo preso atto delle rimodulazioni di alcuni campi e si sono riviste le modalità di presa visione delle varie iniziative da parte dei dirigenti dell’Istituto.

Museo tattile statale Omero – Sensi d’Estate 2018

Sensi d’Estate -XVII edizione
Tutti i giovedì dal 12 luglio al 16 agosto 2018 alle ore 21,30
Corte della Mole Vanvitelliana, Ancona
Anche quest’anno torna Sensi d’Estate, la rassegna culturale estiva organizzata dal Museo Tattile Statale Omero giunta alla XVII edizione; l’appuntamento è ogni giovedì dal 12 luglio al 16 agosto alle ore 21,30 presso la corte della Mole Vanvitelliana.
CONCERTI E SPETTACOLI
Giovedì 12 luglio ore 21,30 TUTTO QUESTO E’ FADO
Una prima internazionale, un concerto di brani dell’antica tradizione del fado di Lisbona. Special guest Jorge Fernando (voce e chitarra), Marco Poeta (guitarra portuguesa), Maria Mazzotta (voce), Paolo Galassi (basso acustico). In collaborazione con FIDAPA BPW Italy.
Giovedì 19 luglio ore 21,30 NELLA GIUNGLA DELLE CITTA’. L’IRRUZIONE DEL REALE / 3. LA PORTA
Spettacolo finale del progetto MigrArti 2018 della Compagnia Malte, con i protagonisti di Jungle People Lab e la partecipazione di Carla Manzon. Testo e regia di Sonia Antinori.
Giovedì 26 luglio ore 21,30 CONCERTO SPETTACOLO DELLA GIACOMO MEDICI TANGO ORCHESTRA
Il baritono Giacomo Medici e la sua orchestra, che ospiterà il bandoneonista Gianni Iorio, propongono un percorso musicale dal tango della prima metà del ‘900 ai compositori più celebri di questo genere. Interverranno i ballerini Paolo Persi e Flamina Candelori, Alessandro Esposto e Sara Porfiri.
Giovedì 2 agosto ore 21,30 LIRICA E DINTORNI
In collaborazione con gli Amici della Lirica “Franco Corelli” di Ancona, il consueto concerto prevede un cast d’eccezione per una serata all’insegna delle più celebri arie d’opera. Soprano Marta Torbidoni, tenore Matteo Mezzaro, pianoforte Silvia Ercolani.
Giovedì 9 agosto ore 21,30 VIVA LA VIDA!
Testo di Pino Cacucci e regia di Antonio Lovascio. L’attrice Stefania Terrè porterà in scena la passione e la follia di Frida Kahlo, la sua immane sofferenza e il suo smisurato amore per la vita. Un grazie particolare a Eugenia Morosanu.
Giovedì 16 agosto ore 21,30 UN SOLDINO PER IL JUKEBOX, LE CALDI ESTATI DEGLI ANNI ’60
Spettacolo di teatro-canzone ideato e diretto da Piero Cesanelli, con MUSICULTURA. L’ensemble musicale La Compagnia presenta un viaggio attraverso la canzone negli anni ’60, sulle note di brani che sono stati la colonna sonora delle indimenticabili estati di quegli anni.
INFO
Gli spettacoli si svolgeranno all’aperto e i posti a sedere saranno limitati (si accettano prenotazioni soltanto per persone con disabilità); in caso di maltempo gli eventi si terranno al Teatro Sperimentale L. Arena, via Redipuglia 59, Ancona.
Il 12 e il 19 luglio alle ore 21 sono previsti incontri con esperti per parlare di vista e prevenzione in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti – sezione di Ancona.
Come negli anni scorsi il nostro pubblico potrà sostenere l’Associazione “Per il Museo Tattile Statale Omero Onlus”; le donazioni raccolte durante la serata del 16 agosto saranno devolute all’AIDO Associazione Italiana per la Donazione di Organi tessuti e cellule – sezione provinciale Ancona.
La rassegna Sensi d’Estate è realizzata dal Museo Tattile Statale Omero in collaborazione con il Comune di Ancona – La Mole Ancona, Opera Società Cooperativa, Associazione “Per il Museo Tattile Statale Omero Onlus” e con il supporto dei volontari del Servizio Civile Nazionale.
Durante la rassegna il Museo Tattile Statale Omero e la mostra Forme Sensibili (7 luglio – 16 settembre) saranno visitabili anche ogni giovedì dalle 21 alle 24.
Per ulteriori informazioni consultare la pagina http://www.museoomero.it/main?p=news_id_5776
Eventi estivi

Sensi d’estate 2018 – locandina

Museo tattile statale Omero – Mostre FORME SENSIBILI

Paolo Annibali, Egidio Del Bianco, Giuliano Giuliani, Rocco Natale, Valerio Valeri
Inaugurazione sabato 7 luglio ore 18
Museo Tattile Statale Omero, Mole Vanvitelliana, ANCONA
7 luglio – 16 settembre 2018
A cura di Nunzio Giustozzi
Cinque artisti marchigiani a significare, nell’originalità delle loro poetiche, gli orientamenti della scultura contemporanea.
Quasi quaranta le opere – tra sculture, disegni e bozzetti frutto delle ricerche più recenti – fatte di diversi materiali cui si riconosce una sorta di “vocazione formale”, un’anima sensibile.
L’argilla dipinta, il legno, il travertino, i metalli lavorati o assemblati, ma anche carte, stoffe, spaghi di un’inedita qualità tattile offrono, tra figurazione e astrazione, sviluppi espressivi inattesi e forma e materia si modulano vicendevolmente, raggiungendo una mirabile sintesi.
Mostra promossa e organizzata dal Museo Tattile Statale Omero e TACTUS Centro del Museo Tattile Statale Omero per le arti contemporanee, la multisensorialità e l’interculturalità. Con il patrocinio della Regione Marche e la collaborazione del Comune di Ancona – La Mole Ancona, Opera Società Cooperativa, Associazione per il Museo Tattile Statale Omero Onlus, Servizio Civile Nazionale.
Ingresso libero.
ORARIO
Luglio e agosto: dal mercoledì al sabato 17-20; domenica e festivi 10-13 e 17-20. I giovedì dal 12 luglio al 16 agosto durante la rassegna Sensi d’Estate anche 21-24.
Settembre: dal mercoledì al sabato 16-19; domenica e festivi 10-13 e 16-19.
Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura.
Altre info http://www.museoomero.it/main?p=mostre-2018_forme-sensibili
email info@museoomero.it tel. 071 2811935 #museoomero

Forme sensibili – locandina

Museo tattile statale Omero – Nuovo numero della rivista Aisthesis, scoprire l’arte con tutti i sensi

E’ ora disponibile il numero 5 di “Aisthesis, scoprire l’arte con tutti i sensi”, la rivista vocale e online del Museo Tattile Statale Omero che intende condividere ricerche e iniziative nell’ambito dell’accessibilità, con una particolare attenzione al settore dei beni culturali, coinvolgendo personalità con specifiche professionalità ed esperienze.
In questo numero Gabriella Cetorelli del Mibact interviene riflettendo sul cambio epocale di mentalità che implica l’applicazione del concetto di accessibilità anche al patrimonio culturale; Massimiliano Trubbiani mette in luce la rilevanza didattica della collezione del Museo Omero, accolta nella splendida Mole settecentesca; Fabio Fornasari ci illustra la nascita e le caratteristiche del Museo Tolomeo di Bologna; Barbara Leporini del CNR fa il punto della situazione della tecnologia a supporto della visita museale per non vedenti ma non solo, indicando criticità e prospettive.
“Aisthesis, scoprire l’arte con tutti i sensi” è un periodico a carattere scientifico pubblicato dal Museo Tattile Statale Omero. Direttore Aldo Grassini; direttrice responsabile Gabriella Papini. In redazione Monica Bernacchia e Andrea Sòcrati; elaborazione suono Massimiliano Trubbiani.
Il nuovo numero della rivista è scaricabile in formato pdf al link http://www.museoomero.it/uploads/File/rivista/n.5/Rivista_AISTHESIS_n.5.pdf
o consultabile al link http://www.museoomero.it/main?pp=rivista_aisthesis con articoli disponibili anche in mp3.
Il cd audio è inviato a non vedenti e ipovedenti ed è disponibile su richiesta.
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Museo Omero – Rivista Aisthesis. Esce il nuovo numero

È ora disponibile il numero 5 di “Aisthesis, scoprire l’arte con tutti i sensi”, la rivista vocale e online del Museo Tattile Statale Omero che intende condividere ricerche e iniziative nell’ambito dell’accessibilità, con una particolare attenzione al settore dei beni culturali, coinvolgendo personalità con specifiche professionalità ed esperienze.

In questo numero Gabriella Cetorelli del Mibact interviene riflettendo sul cambio epocale di mentalità che implica l’applicazione del concetto di accessibilità anche al patrimonio culturale; Massimiliano Trubbiani mette in luce la rilevanza didattica della collezione del Museo Omero, accolta nella splendida Mole settecentesca; Fabio Fornasari ci illustra la nascita e le caratteristiche del Museo Tolomeo di Bologna; Barbara Leporini del CNR fa il punto della situazione della tecnologia a supporto della visita museale per non vedenti ma non solo, indicando criticità e prospettive.

“Aisthesis, scoprire l’arte con tutti i sensi” è un periodico a carattere scientifico pubblicato dal Museo Tattile Statale Omero. Direttore Aldo Grassini; direttrice responsabile Gabriella Papini. In redazione Monica Bernacchia e Andrea Sòcrati; elaborazione suono Massimiliano Trubbiani.

Il nuovo numero della rivista è scaricabile in formato pdf al link http://www.museoomero.it/uploads/File/rivista/n.5/Rivista_AISTHESIS_n.5.pdf

o consultabile al link http://www.museoomero.it/main?pp=rivista_aisthesis con articoli disponibili anche in mp3.

Il cd audio è inviato a non vedenti e ipovedenti ed è disponibile su richiesta.

Torino – Lavoro: protocollo d’intesa tra Unione Ciechi e Abile Job. Obiettivo: facilitare l’inserimento delle persone con disabilità visiva

Una sfida, un’idea innovativa, un ponte lanciato verso il futuro. In tempi difficili, segnati da una generale crisi del mercato del lavoro, garantire un futuro occupazionale alle persone con disabilità visiva è un’impresa ardua. Le cosiddette “professioni storiche” (come quella del centralinista e del fisioterapista) devono fare i conti con un mondo molto trasformato e talvolta le aziende non rispettano gli obblighi di legge sulle assunzioni obbligatorie. Però ci sono anche scenari inediti e promettenti, in gran parte possibili grazie all’apporto delle nuove tecnologie.  Intende lavorare proprio su queste potenzialità il protocollo d’intesa, sottoscritto nei giorni scorsi, tra l’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) di Torino, la corrispondente sezione I.Ri.Fo.R. (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione) e la società Abile Job. L’accordo punta a favorire l’inserimento lavorativo di ciechi e ipovedenti gravi, attraverso la legge 68/1999 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”.

Abile Job è una realtà molto attiva nella realizzazione di progetti sociali e offre numerosi servizi volti all’inclusione lavorativa di persone svantaggiate: grazie a una fitta rete imprenditoriale si pone nel mercato del lavoro come realtà di facilitazione per l’inserimento delle persone con disabilità. Dal canto suo l’UICI, anche attraverso l’I.Ri.Fo.R., lavora da quasi un secolo per garantire diritti, parità e integrazione alle persone cieche e ipovedenti, potendo vantare una notevole esperienza maturata “sul campo”. Realtà differenti, ma capaci di incontrarsi e condividere le proprie specifiche competenze in nome di un obiettivo comune: il diritto al lavoro delle persone con disabilità.

Il protocollo d’intesa interessa molti ambiti: dall’individuazione del lavoratore più adatto rispetto al profilo richiesto dalle aziende all’assistenza durante il percorso dell’inserimento, dai corsi di formazione sulle specifiche mansioni richieste fino ai percorsi di orientamento e mobilità, per consentire alle persone disabili di raggiungere agevolmente il posto di lavoro. Sono previsti anche momenti di formazione e sensibilizzazione dedicati alle aziende.

«Abile Job nasce per cercare di migliorare le possibilità di impiego delle persone con disabilità – afferma Renzo Marcato, cofondatore e amministratore della società – puntando sulle competenze e uscendo da un ambito assistenzialistico che, negli ultimi decenni, ha generato ulteriori difficoltà sul fronte occupazionale delle categorie protette. Il protocollo d’intesa sottoscritto con UICI e I.Ri.Fo.R. Torino è significativo, non solo per la valenza umana e sociale ma, in particolare, per gli aspetti di sostegno e di valorizzazione delle risorse attraverso percorsi sostenibili e auspicabili dal punto di vista delle persone e delle imprese»

«Oggi il collocamento mirato attraverso i canali pubblici è in grossa difficoltà – sottolinea Franco Lepore, presidente UICI e I.Ri.Fo.R. Torino – Con la sottoscrizione di questo protocollo d’intesa vogliamo offrire alle persone con disabilità visiva un’opportunità in più. L’UICI e l’I.RI.FO.R. metteranno a disposizione la loro esperienza e la loro competenza per favorire condizioni e processi virtuosi che permettano a ciechi e ipovedenti di inserirsi nel contesto aziendale e di mantenere nel tempo il posto di lavoro. Ricordiamo che i disabili visivi, se messi nelle giuste condizioni e supportati da ausili idonei, possono lavorare al pari degli altri lavoratori e possono essere una risorsa per le aziende».