Servizio Civile – Garanzia Giovani al Museo Tattile Statale Omero di Ancona: 4 posti disponibili, Redazionale

Autore: Redazionale

Il Museo Omero aderisce al Bando di Servizio Civile emesso dalla Regione Marche, rivolto ai giovani dai 18 ai 28 anni residenti in Italia, che non siano già impegnati in attività lavorative e/o formazione e/o di studio (NEET).
Il progetto “Comunicare il museo: innovazione, accessibilità, creatività” si attiverà a maggio 2015, presso il Museo Tattile Statale Omero. I posti disponibili sono 4.
I giovani interessati a dedicare 12 mesi della propria vita a se stessi e agli altri, formandosi, acquisendo conoscenze ed esperienze e maturando una propria coscienza civica attraverso l’agire concreto all’interno di un progetto di comunicazione ed educazione culturale, che siano in possesso dei requisiti richiesti dal bando e dal progetto, possono presentare domanda direttamente al Museo Omero.
Le domande di partecipazione, in formato cartaceo e compilate elettronicamente, devono pervenire entro e non oltre le ore 14:00 del 23 febbraio 2015 presso la Segreteria del Museo Tattile Statale Omero, Mole Vanvitelliana, Banchina Giovanni da Chio 28, 60121 Ancona (orari apertura della segreteria dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.00, martedì e giovedì anche dalle 15.00 alle 17.00).

NOTA BENE: prima di presentare domanda di servizio civile è necessario aver aderito a Garanzia Giovani e sottoscritto il Patto di Attivazione con uno dei Servizi Competenti – GG già individuati dalla Regione Marche. Il requisito va posseduto alla data della domanda.

Si può presentare domanda per un solo progetto tra quelli inseriti nel bando regionale.

Per conoscere questa opportunità e conoscere le volontarie che stanno già facendo un’esperienza di Servizio civile con il Museo Tattile Statale Omero, partecipa all’incontro del 10 febbraio 2015 alle ore 17 presso l’Informagiovani di Ancona, p.zza Roma (underground).

Per ulteriori informazioni visita il nostro sito
http://www.museoomero.it/main?p=attivita_garanzia_giovani

Prorogata la mostra Dirà l’argilla al 15 marzo 2015, Redazionale

Autore: Redazionale

DIRA’ L’ARGILLA la mano, la terra, il sacro Mostra di Paolo Annibali PROROGATA al 15 MARZO 2015 A cura di Fliaminio Gualdoni Museo Tattile Statale Omero, Mole Vanvitelliana Domenica 15 febbraio alle ore 17 è prevista una visita guidata gratuita a cura dell’artista.

Sulla spinta del crescente successo e dell’apprezzamento del pubblico, e per rispondere alle specifiche richieste da parte di accademie, gruppi, associazioni, il Museo Tattile Statale Omero proroga fino al 15 Marzo 2015 la mostra “DIRÀ L’ARGILLA” di Paolo Annibali.

Particolare l’allestimento che mette in dialogo le 20 grandi sculture in terracotta dell’artista con gli ampi spazi della Mole Vanvitelliana: partecipare alla mostra è come entrare in un antico tempio ricco di suggestioni contemporanee. Un racconto che sorprende per le infinite possibilità di lettura, offrendo spunti sempre nuovi: numerosi i visitatori che hanno deciso di ritornare. Completano le opere in argilla, tutte da toccare, anche 21 splendidi disegni e numerosi schizzi e bozzetti.

Domenica 15 febbraio alle ore 17 è prevista una visita guidata gratuita a cura dell’artista, e ogni sabato visite guidate condotte delle volontarie del Servizio Civile Regionale (partenza alle ore 17).

La mostra è promossa dal Museo Tattile Statale Omero, con il Patrocinio della Regione Marche, in collaborazione con l’Associazione Per il Museo Omero Tattile Statale Omero ONLUS.

Info mostra
Museo Tattile Statale Omero — Mole Vanvitelliana Banchina Giovanni da Chio, 28 — 60121 Ancona
Sito: www.museoomero.it
Email: info@museoomero.it
Telefono 071.2811935
Sito vocale 800.202220

Orario dal giovedì al sabato ore 16-19; domenica e festivi ore 10-13 e 16-19.
Apertura straordinaria per gruppi e scuole.
Ingresso: libero.
Visite guidate e laboratori didattici a cura dei Servizi educativi del Museo Omero. Prenotazione obbligatoria. Costo: euro 3,70 per gruppi e scuole (esclusi docenti); euro 4,00 per singoli e famiglie. Gratuito disabili e accompagnatori, bambini 0 – 4 anni. Tel.0712811935, e-mail: didattica@museoomero.it

Messaggio 417/2015 dell’INPS: pensione anticipata piena dal 1 gennaio 2015

Autore: Avv. Paolo Colombo

L’INPS ha recepito quanto previsto dalla Legge di Stabilità 2015 e dall’1 gennaio 2015, ha eliminato la decurtazione dell’1% o 2% alla pensione anticipata prevista a decorrere da quest’anno per coloro che maturano il requisito contributivo pieno entro la fine del 2017. L’istituto previdenziale lo ha comunicato con il messaggio 417/2015, applicando quindi la novità introdotta dalla manovra in attesa che vengano diramate istruzioni operative.

Si rende operativa una modifica alla Riforma Fornero introdotta dalla Legge di Stabilità 2015, ovvero del comma 113 che prevede appunto che le pensioni anticipate decorrenti a partire dal 2015 non abbiano più la riduzione prevista dalla Legge Fornero (articolo 24, comma 10, Dl 201/2011), purchè maturino il requisito pieno di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2017. Prima di questa disposizione, quindi fino allo scorso 31 dicembre 2014, la Riforma Fornero prevedeva un taglio dell’assegno previdenziale pari all’1% per ogni anno di anticipo rispetto all’età minima (62 anni), e del 2% per ogni anno prima dei 60 anni. La norma si applica solo a chi sceglie il pensionamento anticipato e si ritira prima dei 62 anni avendo però almeno 42 anni e sei mesi per gli uomini e 41 anni e sei mesi per le donne.

Lavoratori precoci

In realtà, c’era già una disposizione di legge, l’art. 6 comma 2 quater , del decreto –legge 216/2011, che toglieva questa decurtazione,  anche se non operava per tutti.  Esso  prevedeva di non applicare il taglio dell’1% o 2% ai cosiddetti lavoratori precoci, ovvero coloro che avevano tutti i contributi derivanti esclusivamente da prestazione effettiva di lavoro. Si potevano conteggiare anche i periodi di maternità, infortunio, malattia, congedi parentali, permessi per assistere un parente in condizione di handicap grave, assolvimento degli obblighi di leva, cassa integrazione guadagni ordinaria, ma includeva  altre tipologie di contributi (ad esempio, il riscatto della laurea, o eventuali periodi di contribuzione volontaria).

Requisito contributivo viene ampliato

Con la Legge di Stabilità, invece, si estende la possibilità della pensione piena a tutti i lavoratori che maturano il requisito contributivo, indipendentemente dalla tipologia di contributi versati. Pertanto l’INPS, in attesa di più precise istruzioni operative, anche in ordine alla corretta interpretazione del coordinamento di tutte le regole sopra citate, ha deciso di applicare subito la modifica contenuta nella manovra, pagando quindi la pensione anticipata piena a chi si ritira con il requisito contributivo nel 2015.

Segue in calce il testo del messaggio dell’Istituto di Previdenza.

Caserta, 4 febbraio 2014.

Avv. Paolo Colombo

 

Messaggio Inps 417/2015

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 300 del 29 dicembre 2014, Supplemento ordinario n. 99, è stata pubblicata la legge 23 dicembre 2014, n. 190, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015)”.

L’articolo 1, comma 113, della citata legge così dispone: “Con effetto sui trattamenti pensionistici decorrenti dal 1º gennaio 2015, il secondo periodo del comma 2-quater dell’articolo 6 del decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 febbraio 2012, n. 14, e successive modificazioni, è sostituito dal seguente: «Le disposizioni di cui all’articolo 24, comma 10, terzo e quarto periodo, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, in materia di riduzione percentuale dei trattamenti pensionistici, non trovano applicazione limitatamente ai soggetti che maturano il previsto requisito di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2017»”.

Com’è noto, l’articolo 24, comma 10, terzo e quarto periodo, del decreto legge n. 201 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 2011, ha stabilito che, a decorrere dal 1° gennaio 2012, nei confronti dei soggetti che accedono alla pensione anticipata ad un’età inferiore a 62 anni si applica, sulla quota di trattamento pensionistico calcolata secondo il sistema retributivo, una riduzione pari ad 1 punto percentuale per ogni anno di anticipo nell’accesso al pensionamento rispetto all’età di 62 anni; tale percentuale annua è elevata a 2 punti percentuali per ogni anno ulteriore di anticipo rispetto a due anni. Nel caso in cui l’età al pensionamento non sia intera la riduzione percentuale è proporzionale al numero di mesi (vedi circolari n. 35, punto 2 e n. 37, punto 8, del 2012).

Inoltre, l’articolo 6, comma 2-quater, del decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 febbraio 2012, n. 14, così come modificato dalla legge del 30 ottobre 2013, n. 125, di conversione del decreto legge 31 agosto 2013, n. 101 e dalla legge 27 dicembre 2013 n. 147, ha stabilito che le disposizioni di cui al citato articolo 24, comma 10, terzo e quarto periodo, non trovano applicazione limitatamente ai soggetti che maturano il previsto requisito di anzianità contributiva per il diritto alla pensione anticipata entro il 31 dicembre 2017, qualora la predetta anzianità contributiva derivi esclusivamente da prestazione effettiva di lavoro, includendo i periodi di astensione obbligatoria per maternità, per l’assolvimento degli obblighi di leva, per infortunio, per malattia e di cassa integrazione guadagni ordinaria, nonché per la donazione di sangue e di emocomponenti, come previsto dall’articolo 8, comma 1, della legge 21 ottobre 2005, n. 219, e per i congedi parentali di maternità e paternità previsti dal testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, nonché i congedi e i permessi concessi ai sensi dell’articolo 33 della legge 5 febbraio 1992, n. 104 (vedi messaggi n. 219, punto 5, del 4 gennaio 2013 e n. 5280 dell’11 giugno 2014).

Ciò posto, in attesa che vengano diramate le istruzioni operative relative all’applicazione della norma in oggetto, con effetto sulle pensioni anticipate nel sistema misto decorrenti dal 1º gennaio 2015, limitatamente ai soggetti che maturano il previsto requisito di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2017, le Sedi avranno cura di non applicare le disposizioni in materia di riduzione percentuale della pensione anticipata di cui ai citati articolo 24, comma 10, terzo e quarto periodo, e articolo 6, comma 2-quater.

Roma- Il welfare sociale in Italia

Autore: Redazionale

Martedì 10 febbraio 2015,

ore 16,00, presso la Fandango Incontro,

Via dei Prefetti 11, Roma

 

Investire in welfare, investire meglio

Quali politiche nazionali per un nuovo welfare locale?

Relazione introduttiva

Cristiano Gori, Docente di Politica sociale Università Cattolica di Milano

Ne discutono

Luigi Bobba, Sottosegretario Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Giovanni Battista Sgritta, Professore ordinario presso la Facoltà di Scienze Statistiche de La Sapienza Università di Roma

Raffaele Tangorra, Direttore Generale per l’inclusione e i diritti sociali al Ministero del Lavoro e Politiche Sociali

Stefano Tassinari, Coordinatore Consulta Welfare Forum Nazionale del Terzo Settore

Conduce l’incontro

Pietro Barbieri, Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore

L’incontro è occasione della presentazione del libro, C. Gori, V. Ghetti, G. Rusmini, R. Tidoli, Il welfare sociale in Italia. Realtà e prospettive, Carocci Editore, 2014

E’ previsto uno spazio per brevi interventi dal pubblico.

Porteranno il loro contributo i coordinatori dei gruppi di lavoro della Consulta Welfare del Forum Nazionale del Terzo Settore.

Per confermare la propria partecipazione scrivere alla mail: forum@forumterzosettore.it

Scheda del libro

Cristiano Gori, Valentina Ghetti,

Giselda Rusmini, Rosemarie Tidoli

Il welfare sociale in Italia

Realtà e prospettive

EDIZIONE: 2014

COLLANA: Studi Superiori (947)

ISBN: 9788843073252

Pagine 288

Prezzo € 21,00

In breve

Qual è l’attuale situazione del welfare sociale in Italia? Quali ipotesi si prospettano per il suo futuro? Il libro affronta queste domande cruciali riguardanti la realtà e le prospettive degli interventi rivolti perlopiù ad anziani non autosufficienti, persone con disabilità, famiglie in povertà e prima infanzia. La Parte prima presenta i principali tratti che contraddistinguono oggi il welfare sociale nel nostro Paese per poi esaminare gli interventi (tanto quelli realizzati quanto le azioni mancate) che hanno contribuito a determinarli. La Parte seconda, invece, mette a fuoco le diverse strade che il welfare sociale italiano potrebbe intraprendere nei prossimi anni, nella direzione di un arretramento oppure in quella dello sviluppo, e discute le opzioni che determineranno quale verrà effettivamente scelta.

Gli autori Cristiano Gori insegna Politica sociale all’Università Cattolica di Milano; nella stessa città è consulente scientifico dell’Istitutto per la Ricerca sociale. E’ Visiting Senior Fellow presso la London School of Economics.

Valentina Ghetti svolge attività di ricerca, formazione e consulenza sulla programmazione e realizzazione di politiche e servizi in ambito sociale all’Istituto per la Ricerca Sociale di Milano Giselda Rusmini, sociologa, svolge attività di ricerca e consulenza in ambito sociale e sociosanitario all’Istituto per la Ricerca sociale di Milano.

Rosemarie Tidoli, assistente legale, svolge attività di consulenza, ricerca e progettazione sociale e coordina l’area anziani di www.Lombardiasociale.it

Indice

Introduzione

Parte prima La realtà attuale

  1. Fotografie. Il welfare sociale in Italia

La filiera istituzionale/La rete del welfare territoriale/Alcuni punti nevralgici

  1. Così uguali e così diverse. Le aree del Paese a confronto

I servizi per la prima infanzia/Gli interventi per gli anziani non autosufficienti/Conclusioni

  1. L’innovazione difficile. Le politiche regionali

Introduzione/Le riforme regionali per le persone anziane non autosufficienti/Le politiche regionali di contrasto

alla povertà e all’esclusione sociale/Le politiche regionali dei servizi alla prima infanzia

  1. Riformismi incompiuti. Le politiche nazionali

Introduzione/Le riforme nazionali mancanti/La riforma nazionale decisa ma di scarso impatto/Le prospettive

delle riforme nazionali/Lo sviluppo carente

  1. Le ragioni di uno sviluppo carente. Perché non abbiamo investito nel welfare sociale

Introduzione/L’assenza del welfare sociale tra le priorità politiche/La prevalenza degli interessi “particolari” nel

processo decisionale italiano/Lo scenario sfavorevole: l’epoca delle non riforme/Superare le criticità del

passato: la sfida chiave per il futuro

Parte seconda Le prospettive future

  1. La mappa dei rischi per la prima infanzia

Premessa. Una bussola per il welfare davanti a noi/I servizi socio-educativi alla prima infanzia/Si riducono i

posti e i servizi/I servizi diventano sempre più costosi/Diminuisce la qualità dell’offerta/Il quadro complessivo

  1. La mappa dei rischi per le famiglie con anziani non autosufficienti

Si riducono prestazioni, servizi e beneficiari/Si arretra sul presidio pubblico nel percorso di assistenza/

Aumentano i costi dei servizi, per gestori e famiglie/Diminuisce la qualità dell’offerta

  1. La mappa dei rischi per le persone povere e a rischio di emarginazione

Quote maggiori di popolazione scivolano verso la povertà/Peggiorano le condizioni di dipendenza dei

giovani/Si aggrava il carico di cura per le donne

  1. Una visione d’insieme. I rischi per il sistema di welfare sociale

L’utenza: a rischio qualità ed equità del welfare/Gli operatori: condizioni e dignità del lavoro sociale a rischio di

arretramento/Il sistema: a rischio il mercato e la visione del welfare/Il quadro complessivo

  1. Le scelte possibili. Il finanziamento

Il nodo delle risorse/Le forme organizzate di finanziamento privato/Il finanziamento autonomo di singoli

individui o famiglie/L’efficientamento dei servizi a titolarità pubblica/La ricerca di maggiori risorse pubbliche:

l’unica via contro il precoce declino del welfare sociale/Le scelte necessarie quando è più complicato

compierle

  1. Le scelte possibili. Le politiche e gli interventi

Politiche nazionali, riforme nazionali/Dal nazionale al locale/Conclusioni

Bibliografia

Gli autori

Incontro internazionale ad Ancona al Museo Omero Montenegro e Italia per la cultura dell’accessibilita’. Una realtà della Macroregione Adriatico Ionicalità

Autore: Redazionale

ANCONA – E’ un viaggio strettamente culturale quello che l’Ufficio Internazionale dell’Unione Italiana Ciechi di Roma ha organizzato per una Delegazione dell’Unione Ciechi del Montenegro, con alcune esclusive tappe. Oggi, mercoledì 4 febbraio, è la volta di Ancona con la visita al Museo Tattile Statale Omero alla Mole Vanvitelliana.

Incontro cordiale con scambi di informazioni e con realistiche ipotesi di future collaborazioni. Accoglienza curata direttamente dal presidente Aldo Grassini, che ha condotto la Delegazione Montenegrina in una lunga e dettagliata visita alle varie Sezioni e alla collezione di arte contemporanea. La dottoressa Laura Capozucca dell’Assessorato alla Cultura della Regione Marche ha sottolineato l’importanza dell’incontro considerando il ruolo del Montenegro nell’ambito della progettazione della Macroregione Adriatico Ionica. Presente anche Stefania Terrè Vicepresidente della sezione di Ancona dell’UIC.

Sollecitato dagli ospiti, tra i quali Bozidar Denda (Presidente dell’Unione dei Ciechi del Montenegro), Veselin Joketic (Presidente dell’Associazione dei Ciechi di Bar e Ulcinj), Goran Macanovic (Direttore Responsabile dell’Unione dei Ciechi del Montenegro), Aldo Grassini ha ricordato come anche grazie agli oltre venti anni e di ricerca e sperimentazione del Museo Omero sia oggi possibile per i non vedenti godere dell’esperienza artistica attraverso la percezione tattile.

La dimensione culturale e sociale è certamente un valido volano per riconsolidare rapporti anche economici, vista la tradizionale vicinanza e amicizia tra Italia e Montenegro, un paese multiculturale e multietnico già nella Macroregione Adriatico Ionica avviato ad entrare nell’Unione Europea.

Economia & cultura di Gabriella Papini info@gabriellapapini.com

Monica Bernacchia – Museo Tattile Statale Omero tel. 0712811935 email monica.bernacchia@museoomero.it

SINTESI DEI LAVORI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL 20 novembre 2014, di Gianluca Rapisarda

Autore: Gianluca Rapisarda

Come da avviso n.605 del 5 novembre 2014 e n.627 del 14 novembre 2014, il giorno 20 novembre 2014 alle ore 15,00 presso l’Istituto dei Ciechi – Via Vivaio n. 7 – Milano, si è riunito il Consiglio di Amministrazione della Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi.

Alle ore 15,15 constatata la presenza dei Consiglieri Michele Borra, Claudio Cassinelli,  Gianluca Rapisarda, Mario Barbuto e Hubert Perfler, il Presidente Rodolfo Masto dichiara aperta e valida la seduta. Risulta assente giustificato il Consigliere Raffaele Ciambrone.

Verbalizza i lavori il Segretario Generale Antonella Cenfi. Sono presenti il Presidente del Centro Regionale S. Alessio Dottor Amedeo Piva e l’Architetto Innocenzo Fenici.

1 – Approvazione verbale della seduta del 26 settembre 2014.

Il verbale viene approvato all’unanimità.

2 – Eventuale ratifica delle Ordinanze adottate in via d’urgenza dalla Presidenza.

Il punto non viene trattato non essendo stata adottata alcuna ordinanza.

3 – Comunicazioni del Presidente.

Il Presidente chiede al consigliere Mario Barbuto se lo svolgimento del prossimo Premio Braille potrà essere l’occasione idonea per la consegna al Professor Tommaso Daniele della medaglia d’oro “Augusto Romagnoli”. Il Consigliere Mario Barbuto informa di non aver ancora pensato al programma e che comunque la presenza del Professor Daniele non è certa.

Su invito del Presidente, l’Architetto Innocenzo Fenici riferisce sulla realizzazione della targa, commissionata dall’Unione, che verrà consegnata a Papa Francesco in occasione dell’udienza programmata per il giorno 13 dicembre p.v.

In ottemperanza a quanto deciso dal Consiglio, il Presidente Rodolfo Masto informa di aver richiesto all’Istituto banchiere la migliore offerta per la proroga del servizio che, per l’anno 2015, sarà solo di cassa e non più di tesoreria. Le condizioni proposte dall’Istituto cassiere rimangono quelle praticate nell’anno precedente. Il Consiglio prende atto e autorizza il Presidente a procedere al rinnovo per sei mesi.

Area ricerca

Il Presidente prega il Vicepresidente Hubert Perfler di riferire sull’incontro tenutosi a Trieste propedeutico alla presentazione e alla realizzazione di progetti in ambito europeo.

Il Vicepresidente Hubert Perfler informa che il giorno 11 novembre scorso, con la partecipazione di n.9 Istituzioni, del Comune di Trieste, dell’Università di Trieste e dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale di Trieste, si è svolta la Giornata dedicata alle “Procedure per la presentazione di progetti in ambito europeo a favore delle persone con disabilità visiva”. Al termine dell’incontro è stato inviato alle istituzioni partecipanti un questionario che dovrà essere restituito entro il 15 gennaio 2015.

Su invito del Presidente, il Consigliere Michele Borra riferisce sullo svolgimento, a Bologna, della tappa della mostra “A spasso con le dita” tenutasi nel mese di ottobre. La mostra, ospitata presso la Prefettura della città, ha riscosso un considerevole successo di pubblico.

Il Presidente informa che l’Architetto Innocenzo Fenici è in contatto con i referenti del Planetario di Torino, anch’essi interessati ad ospitare la mostra.

L’Istituto di Genova ha programmato per il giorno 19 dicembre il Convegno “Occhio della mente”. Il Consigliere Claudio Cassinelli, oltre ad invitare il Presidente a presenziare alla sessione inaugurale, ha chiesto il patrocinio della Federazione. Il Consiglio concede il patrocinio mentre il Presidente informa che, per impegni precedentemente assunti, non potrà essere presente.

Il Presidente comunica che il Centro di Consulenza Tiflodidattica di Assisi ha avuto un problema al software che ha richiesto l’intervento urgente del dipendente Lucio Zito.

Il Presidente Rodolfo Masto informa che è pervenuta una richiesta di adesione alla Federazione da parte dell’IRIFOR di Trento. Il Consiglio richiamato il regolamento, recentemente approvato, accerta che l’ente richiedente non è in possesso dei requisiti richiesti e dà mandato al Presidente di informare Ferdinando Ceccato, Presidente dell’Ente in questione.

4 – Aggiornamenti relativi alla questione del “Centro Polifunzionale sperimentale di alta specializzazione per la ricerca tesa all’integrazione sociale e scolastica dei ciechi pluriminorati”.

Il Presidente riferisce dei contatti avuti con l’Avvocato Angelo Clarizia, incaricato di verificare, sotto il profilo giuridico, il corretto comportamento tenuto dalla Federazione nei confronti del Ministero dell’Interno. Il Presidente riferisce che l’Avvocato Angelo Clarizia, dall’esame della documentazione, ritiene che la Federazione abbia agito con correttezza nei confronti del Ministero. Pur dichiarandosi pronto a difendere la Federazione davanti al TAR o al Consiglio di Stato, il professionista invita a mettere in atto ogni iniziativa per evitare il contezioso. Infine, il Presidente conferma che l’Avvocato Angelo Clarizia ritiene opportuna la presenza del notaio in occasione dell’insediamento del Comitato di Coordinamento del Centro.

5 – Prima informativa del Consigliere Claudio Cassinelli relativa all’incarico di individuare un immobile da acquisire e da destinare ad unica sede della Federazione.

Il Consigliere Claudio Cassinelli riferisce di aver visitato, insieme all’Architetto Innocenzo Fenici, alcuni locali che però non si sono rivelati idonei alle necessità della Federazione. Informa inoltre della vendita all’asta di un immobile, di grande metratura, sito in Via Pollio, vicino a Via Mirri. Il Consiglio chiede al Consigliere Claudio Cassinelli di approfondire la questione, verificando le possibilità di acquisizione del fabbricato.

Il Dottor Amedeo Piva chiede di poter intervenire sull’argomento informando sulla disponibilità di locali presso l’Istituto San Michele, di proprietà della Regione, situato nei pressi del Centro Regionale S. Alessio. Il Consiglio chiede al Consigliere Claudio Cassinelli e all’Architetto Innocenzo Fenici di prendere contatti e di verificare se esistono i presupposti per un eventuale trasferimento della Federazione.

6 – Primi adempimenti in merito all’adozione della nuova contabilità.

Il Presidente riferisce che in data 19 novembre, il Dottor Giovannucci, Commercialista della Federazione, e il Responsabile della Ditta Dis che gestisce il software della contabilità dell’Ente, hanno avuto un incontro tecnico al fine di verificare l’effettiva agibilità del programma, già in uso alla Federazione, per poter iniziare ad avviare la nuova contabilità riferita alle Onlus per l’esercizio 2015. Il Presidente ricorda che, per l’anno in corso, la nuova contabilità affiancherà la preesistente.

7 – Informativa del Consigliere Gianluca Rapisarda circa lo sviluppo dei progetti in essere.

Il Consigliere Gianluca Rapisarda relaziona sui progetti attualmente in essere ed in particolare: del progetto Tiflopedia, del percorso multisensoriale ubicato nei Giardini Vaticani, della realizzazione di n. 9.000 targhette nero/braille da applicare alle paline del servizio di trasporto pubblico romano. Il Consigliere Gianluca Rapisarda informa altresì dei contatti avuti con il Consigliere Raffaele Ciambrone al fine di ottenere l’accreditamento della Federazione come ente di formazione presso il MIUR e della possibilità di accedere ai fondi per l’editoria speciale.

 4 a) – Presa d’atto delle diverse designazioni espresse dagli Enti previsti ai sensi del comma 2, art.1 della Legge n. 278 del 28 dicembre 2005.

Il Presidente Masto informa che dopo le varie designazioni il Comitato previsto ai sensi del comma 2 – art. 2 della legge n. 278/2005, risulta così composto:

Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi: Cassinelli Claudio;

Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti: Gelmini Luigi;

Regione Lazio: Piva Amedeo;

Fish: Falabella Vincenzo;

Fand: Ventura Annita.

Il Presidente informa che il Comitato di cui sopra si riunirà per la costituzione ufficiale, alla presenza di un notaio, il giorno 26 novembre 2014 alle ore 15.00 presso il Centro di Produzione della Federazione di Via Mirri n. 2 in Roma.

8 – Varie ed eventuali.

Il punto n. 8 all’o.d.g. non viene trattato.

Alle ore 16,45 circa, avendo esaurito i punti posti all’o.d.g., il Presidente dichiara chiuso il Consiglio d’Amministrazione.

Centro di Documentazione Giuridica: Legge Stabilità 2015 – Norme di interesse per le persone disabili, a cura di Paolo Colombo

Autore: a cura di Paolo Colombo

Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 300 del 29 dicembre 2014 la Legge di Stabilità 2015, contenente “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato”.
La legge consta di un unico articolo e 735 commi, è entrata in vigore il 1 gennaio 2015, fatte salve le specifiche decorrenze previste dalle singole norme.
Anche se non ancora si è usciti dalla situazione di grave congiuntura economica che continua a penalizzare maggiormente le fasce più deboli e in particolare i disabili, la legge di stabilità 2015, rispetto agli scorsi anni, ha mostrato una maggiore attenzione alle politiche sociali.
Essa tuttavia presenta anche per il 2015 la sua debolezza nel contrastare l’impoverimento e la diminuzione delle diseguaglianze. Ancora non sufficienti sono stati gli interventi per favorire l’aumento del  potere di acquisto delle famiglie e dei consumi interni. Il cuneo fiscale è stato ridotto solo per le aziende (confidando in un aumento dell’occupazione) mentre a favore dei singoli contribuenti, in particolare per quelli a reddito più basso, per le famiglie numerose, per gli anziani  e i disabili in particolare, la situazione di fatto è rimasta inalterata rispetto all’anno passato.
Finanziamento all’U.I.C.I.
Comma 191
Con viva gioia, prima di procedere ad un breve excursus delle norme di interesse, segnaliamo il comma 191 che ha previsto uno stanziamento in favore del nostro Ente, negli anni passati fortemente penalizzato dai tagli di bilancio.
Esso autorizza “una spesa di 6,5 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2015 da assegnare all’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti di cui alla legge 3 agosto 1998, n. 282, alla legge 12 gennaio 1996, n. 24, e alla legge 23 settembre 1993, n. 379. 242.
Inoltre per il 2015, sono stati stanziati 400 milioni di euro per il Fondo per la non autosufficienza, 300 milioni per le politiche sociali, 112 milioni per il fondo per gli interventi a favore della famiglia, 20 milioni per il diritto al lavoro dei disabili.
Di seguito gli accennati interventi ed altri di rilievo previsti dalla legge di stabilità.
Patronato
commi 309 e ss
Nei commi 309 e ss. compare una riduzione degli specifici stanziamenti iscritti nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali per il finanziamento degli istituti di Patronato (legge 30 marzo 2001, n. 152) che sono complessivamente ridotti di 35 milioni di euro, comunque meno di quanto previsto inizialmente.
È anche previsto che i medesimi istituti possono svolgere senza scopo di lucro in favore di soggetti privati e pubblici, attività di sostegno, informative, di consulenza, di supporto, di servizio e di assistenza tecnica in materia di: previdenza e assistenza sociale, diritto del lavoro, sanità, diritto di famiglia e delle successioni, diritto civile e legislazione fiscale, risparmio, tutela e sicurezza sul lavoro. Lo schema di convenzione che definisce le modalità di esercizio delle predette attività sarà approvato con decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, da emanare entro il 30 giugno 2015.
Il comma 312, a seguito della entrata in vigore della riforma complessiva degli istituti di patronato, anche con riferimento alle attività diverse che possono svolgere e dei relativi meccanismi di finanziamento, nell’ambito della legge di bilancio per il triennio 2016-2018, prevede che siano rimodulate, nel rispetto degli obiettivi di finanza pubblica, le modalità di sostegno degli istituti di patronato e di assistenza sociale.
Fondi
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Nella Tabella C è previsto lo stanziamento di 12.992.666 di Euro nel 2015 (leggermente decrescente nel 2016-7) Fondo da ripartire per le politiche sociali (4.5 – cap. 3671) ex Art. 20, comma 8, Legge n. 328 del 2000.
Inoltre, nel comma 158 lo stanziamento del medesimo Fondo nazionale per le politiche sociali è incrementato di 300 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2015.
Il comma 159 prevede che lo stanziamento del Fondo per le non autosufficienze, di cui all’articolo 1, comma 1264, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, anche ai fini del finanziamento degli interventi a sostegno delle persone affette da sclerosi laterale amiotrofica, è incrementato di 400 milioni di euro per l’anno 2015 e di 250 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2016.
MEF
comma 200
Il comma 200 prevede che nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze è istituito un Fondo per far fronte ad esigenze indifferibili che si manifestano nel corso della gestione, con la dotazione di 27 milioni di euro per l’anno 2015 e di 25 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2016. Il Fondo è ripartito annualmente con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze. Il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato ad apportare le occorrenti variazioni di bilancio. Non sono indicate nel dettaglio le finalizzazioni delle somme stanziate.
Lavoro
Dotazione del Fondo per il diritto al lavoro dei disabili – comma 160 e 161
La dotazione del Fondo per il diritto al lavoro dei disabili di cui all’articolo 13, comma 4, della legge 12 marzo 1999, n. 68, è incrementata di 20 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2015.
Attribuzioni all’INAIL di competenze in materia di reinserimento e di integrazione lavorativa di persone disabili – comma 166
Il comma 166 attribuisce all’INAIL le competenze in materia di reinserimento e di integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro, da realizzare con progetti personalizzati mirati alla conservazione del posto di lavoro o alla ricerca di nuova occupazione, con interventi formativi di riqualificazione professionale, con progetti per il superamento e per l’abbattimento delle barriere architettoniche sui luoghi di lavoro, con interventi di adeguamento e di adattamento delle postazioni di lavoro.
TFR in busta paga – comma 26 e ss
Inoltre, per i lavoratori del settore privato che ne fanno richiesta ai commi 26 e ss. è prevista l’anticipazione del Tfr in busta paga in via sperimentale nel periodo 1° marzo 2015-30 giugno 2018. Per quel che riguarda il regime fiscale delle quote erogate si prevede la tassazione ordinaria senza quindi la più favorevole tassazione separata prevista sulle liquidazioni erogate a fine carriera. È poi innalzata dall’11,5 al 17% l’aliquota sulla rivalutazione del trattamento di fine rapporto.
Terzo Settore
Autorizzazione di spesa – comma 187
Per la riforma del terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale il comma 187 autorizza la spesa di 50 milioni di euro per l’anno 2015, di 140 milioni di euro per l’anno 2016 e di 190 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2017.
In particolare relativamente al servizio civile nel 2015 saranno avviati oltre 46.000 ragazzi a fronte dei 15.000 del 2014. Un obiettivo importante ottenuto sommando le risorse derivanti dal Fondo per il servizio civile e una parte di quelle del programma Garanzia Giovani. Inoltre, grazie alla stipula di quattro protocolli di intesa siglati con il ministero dei Beni Culturali, con il ministero dell’Ambiente, con l’Agenzia nazionale anticorruzione e con il Ministero dell’Interno, sempre nel 2015 verranno ingaggiati oltre 2.600 ragazzi ai quali bisogna aggiungerne altri 1.400 grazie ai bandi autofinanziati. Infine, sempre nel 2015, sarà emanato il bando straordinario per l’accompagnamento dei grandi invalidi e dei ciechi civili per circa mille volontari.
Pensionistica
Pagamento dei trattamenti pensionistici – comma 302
Il comma 302 prevede che, a decorrere dal 1° gennaio 2015, al fine di razionalizzare e uniformare le procedure e i tempi di pagamento delle prestazioni previdenziali corrisposte dall’INPS, i trattamenti pensionistici, gli assegni, le pensioni e le indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili, nonché le rendite vitalizie dell’INAIL saranno posti in pagamento il giorno 10 di ciascun mese o il giorno successivo se festivo o non bancabile, con un unico pagamento, ove non esistano cause ostative, nei confronti dei beneficiari di più trattamenti.
Eliminazione delle penalizzazioni in caso di accesso alla pensione anticipata – comma 113
Inoltre, con una modifica introdotta già alla Camera, il comma 113 esclude dalla riduzione percentuale dei trattamenti pensionistici prevista dalla “riforma Fornero” i soggetti che maturano il previsto requisito di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2017. Pertanto, sulla quota di trattamento relativa alle anzianità contributive maturate antecedentemente il 1° gennaio 2012 di tali soggetti non si applicano la riduzione percentuale pari ad 1 punto percentuale per ogni anno di anticipo nell’accesso al pensionamento rispetto all’età di 62 anni e di 2 punti percentuali per ogni anno ulteriore di anticipo rispetto a due anni.
Utilizzo delle informazioni relative ai rapporti finanziari – comma 314
Il comma 314 dispone che le informazioni comunicate dagli operatori finanziari sono utilizzate dall’Agenzia delle entrate per le analisi del rischio di evasione. Le medesime informazioni, inclusive del valore medio di giacenza annuo di depositi e conti correnti bancari e postali, sono altresì utilizzate ai fini della semplificazione degli adempimenti dei cittadini in merito alla compilazione della dichiarazione ISEE, nonché in sede di controllo sulla veridicità dei dati dichiarati nella medesima dichiarazione.
Limitazioni della quota retributiva e tetto massimo alle cd. pensioni d’oro – commi 707, 708 e 709
Il comma 707 prevede che, in ogni caso, l’importo complessivo del trattamento pensionistico non può eccedere quello che sarebbe stato liquidato con l’applicazione delle regole di calcolo (retributivo) vigenti prima della data di entrata in vigore del decreto-legge n. 201 del 2011, computando, ai fini della determinazione della misura del trattamento, l’anzianità contributiva necessaria per il conseguimento del diritto alla prestazione, integrata da quella eventualmente maturata fra la data di conseguimento del diritto e la data di decorrenza del primo periodo utile per la corresponsione della prestazione stessa.
Resta in ogni caso fermo il termine di 24 mesi per la liquidazione dei trattamenti di fine servizio, comunque denominati, per i lavoratori che accedono al pensionamento a età inferiore a quella corrispondente ai limiti di età.
Scuola
Fondo la buona scuola – comma 4 e 5
Per quanto concerne la scuola in generale i commi 4 e 5 istituiscono il fondo denominato «Fondo “La buona scuola”», con la dotazione di 1.000 milioni di euro per l’anno 2015 e di 3.000 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2016. Tale Fondo è finalizzato a dotare il Paese di un sistema d’istruzione scolastica che si caratterizzi per un rafforzamento dell’offerta formativa e della continuità didattica, per la valorizzazione dei docenti e per una sostanziale attuazione dell’autonomia scolastica, con prioritario riferimento alla realizzazione di un piano straordinario di assunzioni, al potenziamento dell’alternanza scuola-lavoro e alla formazione dei docenti e dei dirigenti.
Inoltre, nelle restanti norme (commi 325 e ss.) vi sono delle riduzioni di spesa in generale sul capitolo del MIUR.
comma 331 334 335
Il comma 331 prevede che, salve le ipotesi di collocamento fuori ruolo e delle prerogative sindacali ai sensi della normativa vigente, il personale appartenente al comparto scuola non può essere posto in posizione di comando, distacco, fuori ruolo o utilizzazione comunque denominata, presso le pubbliche amministrazioni, nonché le autorità indipendenti, ivi inclusa la Commissione nazionale per le società e la borsa (CONSOB), ovvero enti, associazioni e fondazioni.
Il comma 334 prevede che con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro sessanta giorni, in considerazione di un generale processo di digitalizzazione e incremento dell’efficienza dei processi e delle lavorazioni, si procede alla revisione dei criteri e dei parametri previsti per la definizione delle dotazioni organiche del personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola, in modo da conseguire, a decorrere dall’anno scolastico 2015/ 2016, a) una riduzione nel numero dei posti pari a 2.020 unità; b) una riduzione nella spesa di personale pari a 50,7 milioni di euro annui a decorrere dall’anno scolastico 2015/2016.
Il comma 335 prevede una autorizzazione di spesa di 10 milioni di euro per le attività di digitalizzazione dei procedimenti amministrativi affidati alle segreterie scolastiche, al fine di aumentare l’efficacia e l’efficienza delle interazioni con le famiglie, gli alunni e il personale dipendente.
Criteri composizione commissioni d’esame – comma 350
Il comma 350 stabilisce che con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, da adottare entro sessanta giorni, sono disciplinati, con effetto dall’anno 2015, i nuovi criteri per la definizione della composizione delle commissioni d’esame delle scuole secondarie di secondo grado. Ciò al fine di razionalizzare il sistema di valutazione degli alunni tenendo conto dell’esigenza di valorizzare i princìpi dell’autonomia scolastica e della continuità didattica, assicurando la coerenza degli standard valutativi e garantendo uno sviluppo ottimale della professione di docente in termini di conoscenze, competenze e approcci didattici e pedagogici e di verifica dell’efficacia delle pratiche educative.
Fisco
Stabilizzazione del bonus di 80 euro – comma 12
Il comma 12 rende strutturale il credito d’imposta IRPEF in favore dei lavoratori dipendenti e dei percettori di taluni redditi assimilati (cd. “bonus 80 euro”), originariamente introdotto per il solo anno 2014.
In particolare la somma spettante è pari:
– a 960 euro, se il reddito complessivo non è superiore a 24.000 euro;
– a 960 euro, se il reddito complessivo è superiore a 24.000 euro ma non a 26.000 euro.
Resta fermo che il credito spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 26.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 2.000 euro.
Buoni pasto – comma 16 e 17
I commi 16 e 17 modificano il Testo unico delle imposte dei redditi elevando, a decorrere dal 1° luglio 2015, la quota non sottoposta a tassazione dei buoni pasto da 5,29 euro a 7 euro, nel caso in cui essi siano di formato elettronico.
TFR in busta paga – comma 26 e 34
I commi 26 e ss. dispongo, in via sperimentale, in relazione ai periodi di paga dal 1° marzo 2015 al 30 giugno 2018, che i lavoratori dipendenti del settore privato (esclusi i lavoratori domestici e i lavoratori del settore agricolo) possano richiedere di percepire la quota maturanda del trattamento di fine rapporto (TFR), compresa quella eventualmente destinata ad una forma pensionistica complementare, tramite liquidazione diretta mensile.
Erogazioni liberali alle Onlus – commi 137 e 138
I commi 137 e 138 incrementano a 30.000 euro annui (da 2.065,83 euro) il limite massimo delle erogazioni liberali, per le quali spetta la detrazione di imposta ai fini IRPEF del 26% nonché la deduzione IRES nei limiti del 2 per cento del reddito di impresa, effettuate a favore delle ONLUS, delle iniziative umanitarie, religiose o laiche, gestite da fondazioni, associazioni, comitati ed enti individuati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, nei Paesi non appartenenti all’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE). Si dispone che le nuove norme trovino applicazione a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014.
a cura di Paolo Colombo (coordinatore del Centro di Documentazione Giuridica)
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Centro di Documentazione Giuridica: La Giustizia amministrativa condiziona il diritto allo studio dei disabili alla disponibilità economica, a cura di Paolo Colombo

Autore: a cura di Paolo Colombo

La Giustizia Amministrativa mette in discussione il diritto allo studio dei disabili con una clamorosa inversione di tendenza rispetto agli orientamenti giurisprudenziali degli ultimi anni che si rifacevano in toto ai principi costituzionali della consulta.
Le due sentenze del Tar Sicilia e del Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione Siciliana di fatto sovvertono il principio del diritto allo studio per i disabili.  Giustificare la riduzione delle ore di sostegno per ragioni di bilancio  equivale in sostanza a mettere in discussione  lo stesso principio del diritto allo studio, che si riteneva definitivamente sancito dalla Corte Costituzionale.
Infatti prima il Tar Sicilia con sentenza n.369  del 2014, nega il risarcimento del danno patrimoniale e non  alle famiglie dei disabili a cui il sostegno scolastico era stato negato. Poi il  Consiglio di Giustizia Amministrativa (CGA) della Regione Siciliana con sentenza n. 617 del 17 novembre 2014 che confermando  l’indirizzo del TAR non solo nega il diritto al risarcimento per danni, ma mette in dubbio anche l’assolutezza del diritto costituzionale all’istruzione.
Nella Sentenza del CGA della Sicilia si legge “come periodicamente ribadito anche dalla giurisprudenza, che la ‘educazione ed istruzione’, piuttosto che la ‘salute’ quale ‘diritto fondamentale dell’individuo’ […], specie se riferiti […] alla cura dei minori handicappati, costituiscono altrettanti diritti personali e sociali oggetto di tutela rafforzata, è anche vero che la tutela c.d. ‘incondizionata’ della salute, ribadita dal primo Giudice per concedere il sostegno nella misura richiesta dai genitori – depurata dalla forte caratura ideologica che ne ha accompagnato la sua rappresentazione politica e giuridica (anche nella cit. sentenza n. 80/2010 della Corte Costituzionale), oltre che mai realizzata nei fatti, sia in termini di prevenzione che di cura – non può per altro verso non subire oscillazioni, specialmente in tempi di crisi finanziaria acuta, come accade per la stagione attuale di finanza pubblica, che inevitabilmente si riverberano sulle scelte dell’Amministrazione, ogni qualvolta questa è chiamata a dover ponderarne la misura”.
Anche omettendo di valutare le gravissime considerazioni che la CGA formula nei riguardi della Corte costituzionale (“forte caratura ideologica che ne ha accompagnato la sua rappresentazione politica e giuridica”), molto grave è che l’organo giudicante nella sostanza dichiara alcuni diritti non “indiscutibili”, ma condizionati nella loro esigibilità dalla crisi finanziaria. Aprendo concretamente la possibilità alle amministrazioni di limitare il sostegno scolastico a causa della crisi finanziaria.
Inoltre quando scive: “[…] l’assistenza pubblica ai minori, in tutte le forme con cui questa può essere prestata, è da reputare in via di principio ‘sussidiaria’, o, comunque, non sostitutiva rispetto agli obblighi di assistenza ed educazione che prioritariamente incombono sui genitori che su di essi esercitano la potestà”di fatto attribuisce alle famiglie il carico materiale ed economico del sostegno scolastico ritenendo che lo stato se ne debba invece occupare in modo sussidiario.
Certamente tali sentenze avranno non poche ripercussioni, in una fase di delicato equilibrio finanziario a molti studenti disabili sarà negato il diritto allo studio con una sensibile riduzione delle ore di sostegno perchè condizionate alle ridotte disponibilità economiche delle P.A.
a cura di Paolo Colombo (coordinatore del Centro di Documentazione Giuridica)

Biennale ArteInsieme 2015 – Cultura e culture senza barriere VI edizione, Redazionale

Autore: Redazionale

Testimonial: Giuliano Vangi e Carmela Remigio.

 

La Biennale ArteInsieme 2015 – Cultura e culture senza barriere, è promossa da TACTUS – Centro per le Arti contemporanee, la Multisensorialità e l’Interculturalità del Museo Tattile Statale Omero, in collaborazione il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, lo Sferisterio – Macerata Opera Festival, l’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche.

 

L’iniziativa, nata nel 2003, Anno Europeo del Disabile, ha lo scopo di favorire l’integrazione scolastica e sociale delle persone con disabilità e di quelle svantaggiate per provenienza da culture altre e per condizione sociale, attraverso la valorizzazione della cultura e dell’espressione artistica contemporanea come risorse per l’educazione e la crescita personale di tutti.

 

La manifestazione, caratterizzata da un alto valore educativo e di sensibilizzazione, intende inoltre promuovere iniziative volte ad agevolare l’accessibilità al patrimonio culturale e museale alle persone con minorazione visiva, nonché a favorire nei giovani la crescita di una coscienza attenta alle questioni della “diversità” e la conoscenza dei principali protagonisti e dei molteplici linguaggi dell’arte contemporanea.

 

La biennale si rivolge al mondo della scuola e ai musei, in particolare di arte contemporanea, con un calendario di iniziative (visite guidate nei musei per pubblico con disabilità, mostre, concerti, happening, convegno) previste nei mesi di maggio – giugno 2015.

 

Per il mondo della scuola, sono invitati a partecipare alla manifestazione, i Licei Artistici, le Accademie di Belle Arti con ArteInsieme Arti Figurative, i Licei Musicali e Coreutici, gli Istituti Superiori e i Conservatori con ArteInsieme Musica.

 

ARTEINSIEME ARTI FIGURATIVE

Gli studenti dei licei Artistici e delle Accademie delle Belle Arti sono invitati a partecipare realizzando un’opera la cui fruizione possa avvenire anche attraverso il senso del tatto. L’opera dovrà essere ispirata alla poetica dell’artista testimonial Giuliano Vangi, come descritto nel relativo bando.

Una commissione qualificata selezionerà i dieci migliori lavori, i quali verranno esposti congiuntamente ad alcune creazioni dell’artista testimonial presso il Museo Omero di Ancona nel periodo maggio – giugno 2015.

 

ARTEINSIEME MUSICA

Gli studenti dei Licei musicali e artistici, dei Conservatori e delle Accademie sono invitati a partecipare all’evento, sviluppando la tematica della soffitta de “La Bohème” (rifugio giovanile, luogo di incontro di giovani artisti, etc.), in un elaborato musicale/scenografico/drammatico-teatrale, che dovrà anche favorire l’accessibilità dell’opera a un pubblico non vedente e/o non udente. Testimonial d’eccezione Carmela Remigio.

Una commissione qualificata selezionerà i migliori elaborati, i quali verranno ospitati temporaneamente presso la collezione del Museo e presso lo Sferisterio durante la stagione lirica 2015.

 

ARTEINSIEME MUSEI

I Musei sono invitati a promuovere, nel periodo maggio – luglio 2015, attività finalizzate a favorire la partecipazione del pubblico disabile e a pubblicizzare e condividere tutte le azioni eventualmente già in atto, volte a superare ogni possibile barriera e discriminazione.

Tutte le iniziative e le azioni promosse dai musei aderenti saranno pubblicate sul sito del Museo Omero e comunicate alle sezioni della Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti del territorio nazionale e quindi alle scuole di ogni ordine e grado che vedono la frequenza di alunni con minorazione visiva.

 

SCARICA I BANDI:

http://www.museoomero.it/main?pp=arteinsieme-2015

Scadenza: 15 febbraio 2015

 

INFO

Museo Tattile Statale Omero

Mole Vanvitelliana – Banchina Giovanni da Chio 28 tel. 0712811935

email: arteinsieme@museoomero.it

sito: www.museoomero.it

 

La Federazione strizza l’occhio all’Europa, di Gianluca Rapisarda

Autore: Gianluca Rapisarda

La quasi totale chiusura del “rubinetto” dei contributi pubblici sta mettendo a dura prova la nostra Unione e tutti gli Enti ad essa collegati, “costringendoci” all’affannosa ma ormai indifferibile ricerca di nuove forme di “fundraising” e, perché no, a strizzare finalmente l’occhio anche all’Unione Europea per finanziare nuovi progetti ed idee.
Perfettamente consapevole di ciò, il nuovo c.d.a. della Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi, con la delibera n. 12, assunta nell’adunanza del 23-24 maggio 2014, ha deciso di promuovere lo svolgimento di attività tese al finanziamento comunitario di progetti in ambito nazionale, europeo ed internazionale a favore delle persone con disabilità visiva.
Lo stesso c.d.a., con la delibera n. 15 del 17 Luglio 2014, ha altresì stipulato una convenzione con l’Istituto Regionale Rittmeyer per i Ciechi di Trieste, individuando codesta Istituzione quale LeadPartner del medesimo programma.
Tale scelta è stata fortemente voluta dal Presidente Nazionale dell’UICI, Dott. Mario Barbuto e dal Presidente della Federazione, Cav. Rodolfo Masto, in quanto l’Istituto triestino, grazie alla lungimiranza ed alla caparbietà del suo Presidente Hubert Perfler (che è anche Vice Presidente della Pro Ciechi), ha ormai intrapreso da parecchi anni e con notevoli successi la “strada” della progettazione europea.
Tutte le Istituzioni che aderiscono alla Federazione hanno la facoltà di accedere alle richieste di benefici di cui alla sopracitata convenzione previa informazione alla Federazione ed all’Istituto.
In particolare il programma di attività prevede la costituzione di un gruppo di lavoro formato da un rappresentante per ogni Istituzione coinvolta ed il cui coordinamento è demandato all’Istituto triestino.
Lo scorso 11 Novembre 2014, presso l’Istituto Rittmeyer, s’è tenuto il primo incontro operativo di tale “gruppo di lavoro”. Erano presenti:
l’Istituto dei ciechi di Milano, l’Istituto Configliachi di Padova, l’Istituto Rittmeyer di Trieste, l’Istituto Cavazza di Bologna, Villa Masieri di Tricesimo (Ud), la IAPB, la BIC di Monza, la Stamperia Regionale Braille di Catania, l’Istituto Martuscelli di Napoli.
Hanno inoltre collaborato, apportando il loro prezioso contributo e mettendo la loro consolidata esperienza nel settore a disposizione dei partecipanti, alcuni qualificati addetti ai lavori tra i quali:
il Prof. Agostini, il Dott. Righi e la Dott.ssa Santoro del Dipartimento di Scienze della vita dell’Università degli Studi di Trieste e l’Ing. Persoglia, componente il Consiglio d’amministrazione dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica sperimentale.
Dalla tavola rotonda è emerso il seguente quadro riepilogativo:
La necessità dello sviluppo di un piano strategico di attività per la progettazione a livello europeo ed internazionale;
* La presentazione per ogni anno di quattro idee progettuali il cui sviluppo è legato all’adesione di almeno quattro Istituzioni Federate italiane di cui una al nord, una al centro, una al sud ed una per le isole;
* Svolgimento di un incontro e di una conferenza per ogni anno: le attività saranno coordinate dall’Istituto Rittmeyer;
* Predisposizione di percorsi formativi per operatori tesi all’acquisizione dei fondamenti dell’attività di progettazione e di sviluppo di idee progettuali, anche a seguito di compilazione di appositi questionari: le relative spese di viaggio, vitto ed alloggio sono a carico degli Enti partecipanti.
La riunione di Trieste è stata estremamente proficua e costruttiva, avendo favorito tra tutti gli intervenuti lo scambio di informazioni e conoscenze ed accresciuto pertanto il loro bagaglio culturale.
La convenzione tra la Federazione e l’Istituto Rittmeyer scadrà il 31.12.2016.
Per le Istituzioni che vi aderiranno in un momento successivo, essa ha decorrenza dalla data della stipula e comunque fino al 31.12.2016.
La convenzione può essere rinnovata per ulteriori periodi triennali: in tal caso si procederà alla sottoscrizione di appositi atti aggiuntivi da parte della Federazione e delle Istituzioni interessate
Infine, la Federazione metterà a disposizione la somma pari ad € 10.000,00 per il periodo 2014-2016.
La gestione di tali fondi è demandata all’Istituto di Trieste.
I responsabili della convenzione sono:
per la Federazione: Sig.ra Antonella Cenfi;
per l’Istituto: Dott. Elena Weber.
Sono convinto che questo progetto della Federazione possa rappresentare un modello operativo di „buona pratica“ da esportare, anche in ambito associativo, a tante nostre Sezioni Provinciali UICI in un momento di così grave congiuntura economica!