Evento formativo nazionale per Fisioterapisti e altre professioni, a cura di Mirella Gavioli

Autore: a cura di Mirella Gavioli

(componente del comitato tecnico scientifico nazionale massofisioterapisti e fisioterapisti UICI
“Nonostante la disabilità: tra il voler star bene del malato e il desiderio di curare dell’operatore…per la possibile guarigione dalla sofferenza”. –
Si svolgerà a Tirrenia (PISA), nei giorni 18 19 20 ottobre e 28 29 novembre 2014,
un evento formativo accreditato nell’ambito del Programma nazionale di Educazione Continua in medicina (E.C.M.) dal titolo “Nonostante la disabilità: tra il voler star bene del malato e il desiderio di curare dell’operatore…per la possibile guarigione dalla sofferenza”.
L’iniziativa proposta dal Comitato tecnico scientifico nazionale Fisioterapisti e Massofisioterapisti dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e sostenuta da I.RI.FO.R CENTRALE, è rivolta a tutti i Fisioterapisti e Massofisioterapisti, nonché agli operatori sanitari come medici, psicologi, infermieri, operatori socio-sanitari, assistenti sociali, docenti, educatori, e a quanti, per formazione professionale o personale, intendano acquisire competenze nell’ambito della Logoterapia ed Analisi Esistenziale secondo la scuola di Viktor Frankl, (discente diretto di Freud), al fine di migliorare la propria capacità di costruire la Relazione d’Aiuto.
L’evento è articolato in due stage distinti per la durata complessiva di 40 ore formative residenziali, presso il Centro Studi e riabilitazione “G. Fucà – Le Torri” di Tirrenia (PI).
L’iscrizione al Corso prevede il versamento di una quota di Euro 100,00 per i soci U.I.C.I. in regola con il tesseramento 2014 e di Euro 150,00 per i non soci, oltre alle spese di viaggio, vitto e alloggio che saranno a carico dei singoli partecipanti.
La quota comprende la partecipazione alle attività di formazione, la fornitura del materiale didattico in formato accessibile, i coffee break e il conseguimento dei crediti E.C.M. previsti per le professioni sanitarie accreditate.
Il Corso ha lo scopo di proporre l’acquisizione del quadro teorico di riferimento della Logoterapia ed è finalizzato a individuarne i possibili campi di applicazione in ambito sanitàrio, educativo e della comunicazione.
La formazione nell’ambito dell’Educazione Terapeutica del Paziente, sull’impostazione clinica, metodologica e di pensiero derivante dal Logo Counseling, in particolare, è infatti finalizzata ad  aiutare i pazienti in ri-abilitazione clinica ed esistenziale a ri-affrontare al meglio, tanto le abilità residue, quanto il tempo presente e futuro, per poter godere della migliore qualità di vita possibile per se e per chi vi ruota attorno.
Il Saper comunicare per “lavorare meglio”, conoscere le competenze e le dinamiche relazionali nell’equipe inter-professionale, conoscere ed approfondire il Logo Counseling e le potenzialità da esso derivanti, saper gestire positivamente lo stress professionale e prevenire la sindrome del Burn out, sono aspetti di fondamentale importanza per chi opera in ambito sanitario o sociale, a contatto con la disabilità e la sofferenza altrui.
Oltre alla formazione di tipo frontale, i discenti avranno a disposizione un tutor per l’approfondimento personale e saranno indicati alcuni testi di particolare interesse circa le tematiche affrontate.
La docenza è affidata al Prof. Paologiovanni Monformoso, Psicologo ed esperto Counselor clinico, Logoterapeuta e Logo Analista Esistenziale, docente per le scuole di alta formazione in Psicoterapia Esistenziale, docente universitario per il personale sanitario.
In qualità di Codocente / tutor clinico interverrà il Dott. Stefano Maria Gasseri, Sociologo, formatore e Counselor clinico, Co-moderatore dell’Istituto per il LogoCounseling.
Al termine del secondo stage verrà rilasciato un attestato di partecipazione, che sarà propedeutico ad un ulteriore corso formativo per Logo Educatore assistenziale che si svolgerà, auspicabilmente, nel 2015.

Per maggiori informazioni e per inviare le iscrizioni che dovranno pervenire all’I.Ri.Fo.R. entro il 3 ottobre 2014, si può consultare il comunicato I.RI.FO.R n 14 del 28/07/2014 oppure contattare la responsabile del progetto all’indirizzo e-mail mirella.gavioli@gmail.com
Si potranno altresì acquisire anche la scheda di iscrizione, i riferimenti teorici del Logo Counseling e la sintesi dell’offerta alberghiera.
Considerati i molteplici “valori” legati alla formazione, all’aggregazione ed al confronto interprofessionale riconducibili a questo “evento”, oltre ad una “sana dose di divertimento” che certamente non mancherà, per non trascurare l’importanza della condivisione delle “questioni” di interesse specifico dei masso e fisioterapisti soci dell’UICI che avranno l’opportunità di ritrovarsi per l’assemblea nazionale di categoria che si terrà nella mattinata della domenica 30 novembre, si invitano tanto i singoli quanto le strutture potenzialmente interessate, a dare alla presente proposta la massima considerazione, diffusione e a favorirne la partecipazione.

Mirella Gavioli

Una risposta ai quesiti, a cura di Vitantonio Zito

Autore: a cura di Vitantonio Zito

D1- E’ possibile una sintesi delle attività dell’ I.Ri.Fo.R. utili ai non vedenti e agli ipovedenti?
R1- L’ I.Ri.Fo.R., da oltre 23 anni e quindi dalla sua “creazione”, opera, come è noto, con specifica competenza e con efficacia nel campo della ricerca, della formazione e della riabilitazione dei minorati della vista al fine di offrire loro l’autonomia e l’inserimento, con pari opportunità, nel contesto sociale e produttivo del paese.
L’istituto organizza corsi di alfabetizzazione informatica; di formazione ed aggiornamento per gli insegnanti di sostegno; corsi di mobilità; di preparazione agli studi musicali; corsi per l’attività motoria e sportiva; e di avviamento al lavoro con particolare riferimento alle nuove professioni;.
L’attività dell’ I.Ri.Fo.R. si sviluppa maggiormente presso le sedi regionali e provinciali dell’Unione per coinvolgere più facilmente i ciechi e gli ipovedenti di tutto il territorio nazionale.

D2- Quali sono gli effetti essenziali della legge 68/1999 sul diritto al lavoro dei disabili?
R2- La legge 68/1999, la più completa sul collocamento obbligatorio, dopo quindici anni dal varo non è stata ancora interamente applicata. Essa introduce nel nostro ordinamento un nuovo regolamento per il diritto al lavoro dei disabili, cambiando il sistema di collocamento obbligatorio. Al contempo favorisce la promozione dell’inserimento lavorativo dei minorati mediante servizi di sostegno al collocamento mirato; ed in particolare:
* l’introduzione di nuovi criteri per le assunzioni obbligatorie, prevedendo la chiamata nominativa da parte dei datori di lavoro quando le aziende occupano da 15 a 35 dipendenti;
* l’istituzione delle convenzioni, al fine di favorire l’inserimento mirato;
* la possibilità di consentire alle cooperative sociali la stipula di convenzioni utili all’integrazione dei disabili;
* la creazione di un nuovo sistema sanzionatorio e di un fondo regionale per il finanziamento dei programmi d’inserimento lavorativo e dei relativi servizi,
* il diritto di partecipazione ai concorsi per il pubblico impiego mediante l’ausilio delle nuove tecnologie informatiche necessarie per lo svolgimento degli esami al fine di poter concorrere in condizione di parità con i normodotati.
La legge 68/1999 risponde perciò ai criteri essenziali che congiungono l’integrazione lavorativa e le inclinazioni alle professionalità dei minorati visivi.
D3- A che punto è l’iter della proposta di legge relativa alle modifiche della legge 113/1985 ?
R3- Le modifiche della legge 113/1985 sono state affidate ad un comitato ristretto della Commissione lavoro della Camera dei Deputati. A quanto è dato sapere tale comitato, l’ultima volta (dal momento in cui scriviamo) si è riunito il 28 maggio. Speriamo di poter dare informazioni migliori in avvenire.
D4- Quali modifiche sono state proposte al parlamento nella legge 113/85 concernente l’assunzione obbligatoria dei centralinisti telefonici ed il loro inquadramento professionale?
R4- La necessità di modificare la legge 113/1985, riguardante specificatamente i non vedenti e gli ipovedenti, è motivata da molteplici fattori di ordine legislativo e sociale, si pensi alla recente classificazione delle minorazioni visive delineata dalla legge 138/2001 e alle nuove figure professionali configuratesi a causa dell’evoluzione tecnologica che caratterizza il nostro tempo, nonché al nuovo contesto legislativo in materia di collocamento al lavoro dei disabili in cui primeggia la legge 68/1999, che nel ridefinire gli istituiti del collocamento obbligatorio, ha espressamente fatto salva, fra le altre, la legge 113/1985.
Il carattere di specialità di tale provvedimento, però, impone ancora più energicamente una modifica della disciplina dettata, per mantenerla al passo coi tempi e per non svilire la considerazione che il legislatore ha più volte mostrato nei confronti delle problematiche specifiche dei minorati visivi.
Nel corso della sua storia, infatti, la legge 113/85, ha consentito il collocamento al lavoro nel tempo a circa 15 mila centralinisti telefonici con reciproca soddisfazione dei lavoratori e dei datori di lavoro, a riprova della bontà di un metodo di collocamento mirato generalizzato, in seguito, dall’art. 2 della legge 68/1999.
L’opportunità delle proposte di modifica di una legge che ha ben operato in passato, al punto che la stessa legge 68/1999 ha ritenuto di farla salva insieme alle altre leggi speciali per i non vedenti ed ipovedenti, risiede in diversi fattori.
In primo luogo, il continuo progresso tecnologico in questo settore ha richiesto radicali modificazioni alle postazioni dei centralini telefonici, che, in molti casi, hanno visto scomparire i tradizionali posto- operatore a vantaggio di dispositivi passanti o, comunque, di collegamento automatico.
In secondo luogo, l’estendersi del sistema concorrenziale fra i vari gestori di telefonia, ha reso praticamente nulla quella importante disposizione che prevede precisi obblighi di segnalazione e di intervento da parte dell’azienda di stato per i servizi telefonici in favore del collocamento dei centralinisti non vedenti ed ipovedenti.
La proposta di legge in esame tiene conto di tutti i fattori indicati e infatti, laddove si parlava di “centralinista non vedente”, si parla, nel nuovo testo, di “operatore della comunicazione minorato della vista con le qualifiche equipollenti”. Ciò armonizza la disciplina con il dettato del Decreto del Ministro del lavoro 10 gennaio 2000 che, come è noto, ha individuato nuove qualifiche professionali equipollenti a quella di centralinista telefonico, ai sensi del disposto dell’art. 45 comma 12, della legge 144/1999.
Quella che può immediatamente sembrare una differenza nominale, rivela invece da un lato la coscienza di una realtà in cui le qualifiche e le tipologie di attività richieste vengono prepotentemente influenzate dal progresso tecnologico in atto ed in continua e costante evoluzione, e dall’altro la consapevolezza che la minorazione visiva, pur nelle sue diverse gradazioni, è sempre di un’estrema gravità.
Il nuovo testo dell’art. 3 della legge 113/85 rappresenta invece la volontà di superare i fraintendimenti causati dalla normativa ancora vigente. Ed infatti, da un lato gli obblighi ivi previsti riguardano tutti i datori di lavoro pubblici e privati, superando in tal modo le distinzioni indicate dalla normativa vigente; dall’altro è di fondamentale importanza il fatto che nuovi criteri che hanno contrassegnato gli obblighi dei datori di lavoro tengano anche conto dell’evoluzione tecnologica del settore e prevedano la possibilità che la quota di riserva sia calcolata, in assenza di un tradizionale centralino telefonico provvisto di posto operatore, anche facendo riferimento a dispositivi passanti o ai derivati interni così come al numero degli operatori di call-center o di strutture similari.
Naturalmente viene confermato l’obbligo di computare i lavoratori assunti in base a tali principi nella quota di riserva fissata dal sistema generale del collocamento obbligatorio disciplinato dalla citata legge 68/1999.
Infine la proposta prevede una riformulazione dell’articolo 9 della legge 113/85 che assume un particolare rilievo.
Infatti, in armonia con le riforme in materia previdenziale, viene attuato il beneficio di 4 mesi di contribuzione figurativa per ogni anno di servizio effettivamente svolto per quanto concerne gli effetti in tema di calcolo per il trattamento pensionistico, sia con il sistema contributivo che con quello misto.
Tale misura, non comporta alcun aggravio di spesa, giacché, essa beneficia del vigente finanziamento della legge 113/85 la quale già garantisce adeguata copertura finanziari come confermato dalla circolare del Dipartimento della funzione pubblica del 18 settembre 1985 e dal decreto del Ministero del Tesoro del 4 aprile 1991.
D5- La riduzione dei posti di lavoro per i centralinisti telefonici e per i fisioterapisti ciechi ed ipovedenti diventa sempre più preoccupante. Come è possibile affrontarla?
R5- Per attenuare il disagio causato dalla riduzione dei posti di lavoro per i minorati della vista è necessario soprattutto accentuare la ricerca di nuove fonti di lavoro attraverso specifici studi di fattibilità, tuttavia per un risultato più proficuo, e soprattutto più immediato, sarà utile realizzare dei progetti operativi anche con la collaborazione dell’ I.Ri.Fo.R.
D6- Quali sonio gli obiettivi che l’ agenzia per la promozione del lavoro dei ciechi e degli ipovedenti si prefigge di realizzare?
R6- L’agenzia si prefigge di ottenere il riconoscimento di nuove figure professionali a livello regionale, fondate su specifici corsi di formazione e riqualificazione professionale come:
* perito fonico in ambito forense;
* Web developer;
* Archivista;
* Addetto al protocollo elettronico.
L’agenzia si propone inoltre di favorire la formazione continua da svolgersi sul posto di lavoro, o anche a distanza, soprattutto per quelle discipline che si prestano a tale modalità d’insegnamento.
Un altro obiettivo dell’agenzia è quello di avviare una più concreta collaborazione con le associazioni imprenditoriali, come la confindustria, la confartigianato, confcommercio, ecc., per un confronto concreto e costruttivo ai fini dell’ampiamento dello spettro occupazionale dei minorati della vista.

Il M.I.U.R. individua l’i.Ri.Fo.R. quale Ente di riferimento per la formazione tiflopedagogica, di Luciano Paschetta

Autore: Luciano Paschetta

SOTTOSCRITTA LA CONVENZIONE TRA IL MINISTERO E L’ISTITUTO DI RICERCA E FORMAZIONE FONDATO OLTRE 20 ANNI FA DALL’U.I.C.I.
E’ stata firmata una importante convenzione tra il Ministero dell’istruzione, delluniversità e della ricerca e l’I.Ri.Fo.R., l’istituto di ricerca, formazione e riabilitazione, voluto oltre vent’anni fa dalla nostra associazione.
“Ho sottoscritto la convenzione con particolare soddisfazione – dice il neo presidente dell’I.Ri.Fo.R. – e dell’U.I.C.I. , Mario Barbuto,- perché essa testimonia un lavoro in comune fatto in questi ultimi anni dai tre Enti che si era concretizzato, tra l’altro, nell’intesa tra lo stesso I.Ri.Fo.R., la Federazione delle istituzioni pro ciechi e la Biblioteca per i ciechi Regina Margherita per la formazione a distanza del personale educativo e docente, da questi sottoscritta nel 2013.”
Una convenzione che – conclude il presidente Barbuto – , dà nuova forza operativa all’intesa tra i tre enti che insieme rappresentano una “autority” della tiflopsicopedagogia.”
In essa viene detto che: “La DG Studente individua l’IRIFOR quale Ente competente di riferimento per la pianificazione e l’attuazione di attività di formazione del personale della scuola in riferimento alle tematiche relative all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità visiva. E si impegna a diffondere, attraverso i propri canali di comunicazione, le iniziative di formazione proposte dall’IRIFOR.”
A sua volta l’I.Ri.Fo.R. “si impegna a collaborare alle iniziative di formazione rivolte al personale della scuola sulle tematiche inerenti la tiflopedagogia e la tiflodidattica nonché sull’accessibilità digitale, ed a fornire la propria consulenza nel settore ai Funzionari degli Uffici della DG Studente;” a mettere “a disposizione sulla propria piattaforma, senza oneri di spesa per l’Amministrazione, garantendo l’accesso gratuito a Dirigenti Scolastici, docenti e personale ATA, il corso per la formazione di base di tutto il personale della scuola, sulle tematiche inerenti la tiflodidattica, sul sistema di scrittura Braille, sull’uso dei sussidi didattici e delle nuove tecnologie per gli alunni con disabilità visiva.”
Ed infine “provvede, senza oneri per l’Amministrazione, alla formazione di un gruppo di esperti (almeno uno per Provincia) in tiflopedagogia e tiflodidattica, disponibili alla collaborazione con i CTS per la consulenza a scuole e famiglie sulle specifiche tematiche inerenti l’educazione dei disabili visivi, anche d’intesa con la Federazione nazionale delle Istituzioni pro ciechi e la Biblioteca italiana per ciechi Regina Margherita.”
La convenzione rappresenta un “potente strumento” per la formazione sulle tematiche tiflodidattiche e tiflopedagogiche messo a disposizione dal MIUR, dall’I.Ri.Fo.R. e dagli enti ad esso collegati per soddisfare la domanda di formazione specifica che proviene dalle scuole per poter migliorare il processo di inclusione degli alunni con disabilità visiva.

Luciano Paschett

IL MEDIATORE CIVILE: UNA PROFESSIONE IN CRESCITA, di Luciano Paschetta

Autore: Luciano Paschetta

Come è noto l’Istituto  per la Ricerca la Formazione e la Riabilitazione – I.Ri.Fo.R.,  nell’ambito della ricerca di nuove opportunità lavorative per i disabili visivi,  ha realizzato  l’anno scorso , con la società DECONFLIT (già Bridge mediation italy) il primo corso per “Mediatore Civile e Commerciale” per persone con disabilità visiva, purtroppo però, contemporaneamente allo svolgimento del  corso, una sentenza di anticostituzionalità ,  che annullava l’obbligatorietà della mediazione,  ne aveva reso ancor più difficile   il suo affermarsi nel contesto socioculturale italiano, smorzando così  anche gli entusiasmi di quel gruppo di giovani che aveva visto in questa professione una nuova occasione di inclusione sociale.

.  Dopo il ripristino dell’obbligatorietà avvenuta nello scorso autunno, però, stiamo ora  assistendo ad un vero boom della mediazione.

Il Sole 24 Ore di Lunedi 10 marzo , scriveva  che le 26.000 domande di mediazione depositate nell’ultimo trimestre del 2013, rappresentano il 66% in più rispetto al resto dell’anno, grazie alla nuova disciplina introdotta dal D.L.69/2013 (“Decreto del Fare”, che va a modificare il D.lgs.28/2010 che aveva introdotto in prima battuta la disciplina della mediazione obbligatoria).  Una nuova normativa  che prevede un’obbligatorietà mitigata, ovvero limitata al primo incontro informativo gratuito, e l’assistenza obbligatoria dei legali durante tutto il procedimento, ma tuttavia sufficiente a far crescere il numero di coloro che, comprendendone l’efficacia, scelgono la mediazione in alternativa alla causa. Questo forse anche in forza del fatto che la nuova disciplina tra l’altro prevede l’automatica esecutività dell’accordo di mediazione sottoscritto anche dai legali delle parti, senza l’obbligo di ulteriore vaglio del Presidente del Tribunale, semplificando la procedura e con un ulteriore risparmio di  alcune decine di  euro e di tempo  per le parti.
L’articolo evidenzia poi come, nelle procedure ove si registra l’adesione della parte invitata in mediazione, e quindi si svolge materialmente la procedura, il tasso di raggiungimento di un accordo è molto elevato, e si attesta sul 42.4%.

Consideriamo tutto questo motivo di nuova speranza per il gruppo di giovani laureati ciechi che ha accettato di mettersi in gioco per dimostrare che quella del mediatore è una nuova , importante occasione di lavoro per i disabili visivi.

Manuale di linguistica forense, Redazionale

Autore: Redazionale

Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS

Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione ONLUS

Senato della Repubblica
Palazzo Giustiniani – Sala Zuccari
Via della Dogana Vecchia, 29
Roma, 3 aprile 2014
Ore 16.30-19.30

“A tutti coloro che vivono con entusiasmo, curiosità, voglia di esplorare e di lasciarsi contaminare…”
TAVOLA ROTONDA

presentazione del primo
MANUALE DI LINGUISTICA FORENSE
dalle lezioni del Corso sperimentale in “Perito fonico – Trascrittore forense”
realizzato dall’I.Ri.Fo.R. e dall’Università della Calabria
Introduce:
PIETRO GRASSO, Presidente del Senato della Repubblica
Presentano l’opera:
PIERO SANDULLI
Professore di Diritto Processuale Civile nell’Università di Teramo
Avvocato abilitato al patrocinio innanzi alle Giurisdizioni Superiori
GASPARE STURZO
Magistrato GIP Tribunale di Roma
Interverranno:
GIUSEPPE TERRANOVA
Vice Presidente Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
LUCIANO PASCHETTA
Direttore Centrale dell’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione
Sarà presente LUCIANO ROMITO, Professore di Linguistica Generale e Direttore
del Laboratorio di Fonetica, Università della Calabria, curatore del “Manuale di linguistica forense”
Modera:
PIETRO PASQUETTI, Vice Direttore TGR RAI
L’accesso alla sala è consentito fino al raggiungimento della capienza massima, la SV è pregata di dare conferma
dell’adesione entro e non oltre lunedì 31 marzo 2014 via e-mail a segreteria@irifor.eu o via fax al 06/45440744.
Agli uomini è richiesto di indossare giacca e cravatta.

La ricerca I.Ri.Fo.R. sull’i.Po.P. Un Davide tra tanti Golia, di Luciano Paschetta

Autore: Luciano Paschetta

Sabato 15 marzo si sono spente le luci sul Congresso Internazionale dell’American Academy of Orthopaedic Surgeon, nel corso del quale nella Academy Hall è stato esposto e presentato in tutti e cinque i giorni di Congresso il Poster della ricerca sul nuovo metodo I.Po.p. (Idrostimolazione polisensoriale psicomotoria), si tratta di un innovativo metodo riabilitativo sperimentale per persone disabili visive con gravissime disabilità aggiuntive, sviluppato dalla ricerca I.Ri.Fo.R. di cui l’istituto ha l’esclusiva. Al Congresso, iniziato martedì 11 erano presenti l’ideatore del metodo, il dott. Mirco Fava, ed il suo curatore scientifico, il dott. Luca Labianca, a loro alcune domande:
Dott. Fava come avveniva la presentazione?
“Al poster è stato abbinato dall’AAOS un codice QR tramite il quale i partecipanti hanno potuto approfondire, servendosi del loro iPhone o del proprio iPad, l’intera ricerca. Inoltre, all’interno del poster abbiamo inserito altri codici QR dai quali i congressisti hanno potuto scaricare i video descrittivi del lavoro da noi svolto”.
Quale l’interesse dimostrato dalla comunità scientifica al vostro lavoro?
“Notevole quello della rappresentanza italiana che, per ovvii motivi, ha visitato il nostro lavoro e chiesto approfondimenti, ma più importante, è il particolare interessamento venuto proprio dai responsabili della commissione video dell’AAOS che hanno visitato il poster insieme a me e al dott. Fava chiedendo ulteriori approfondimenti e manifestando un reale interesse al nostro lavoro”.
Quindi è stato importante esserci?
“La partecipazione ad un Congresso scientifico di tale portata – continua Mirco Fava – che speriamo possa essere seguita dalla nostra presenza ad altri futuri simili eventi, oltre che essere un importante riconoscimento del lavoro che l’I.Ri.Fo.R. ha svolto, ha portato l’istituto stesso in evidenza tra gli enti di ricerca internazionali: diverse società scientifiche hanno infatti chiesto delucidazioni e approfondimenti sul nostro istituto”.
Come vi siete sentiti in quei momenti?
“Come un Davide in mezzo a tanti Golia – spiega il dott. Labianca – Gli enti di ricerca presenti erano importanti università e aziende multinazionali, pertanto la nostra presenza veniva notata con un certo stupore. Nel corso delle cene con i responsabili dell’AAOS, alle quali ho avuto modo di partecipare ed in quelle svolte con i professori della Sapienza, in considerazione dei lusinghieri traguardi raggiunti, siamo stati incoraggiati a presentare il nostro lavoro, considerato assolutamente innovativo, in altri importanti Congressi internazionali”.
Concretamente cosa significa ciò?
“Questo ha significato per noi – concludono i due ricercatori – trovare il tempo, durante la permanenza a New Orleans, per elaborare un nuovo abstract che abbiamo presentato alla International Society of Physical and Rehabilitation Medicine che organizza il proprio Congresso mondiale dall’1 al 5 giugno 2014 a Cancun.

Gli studi analoghi finora condotti a livello mondiale sono pochissimi e quantitativamente confusi. Le nostre ricerche pertanto possono vantare di essere, al momento, un importante riferimento internazionale e il nostro istituto ne detiene la leadership. Naturalmente occorrono ancora molti studi e un lungo lavoro che ci auguriamo possa continuare proficuo e duraturo nel tempo”.

A noi, mentre ringraziamo il dott. Mirco Fava ed il dott. Luca Labianca per il grande lavoro che stanno facendo, non resta che augurarci che la ricerca dell’I.Ri.Fo.R. continui a trovare apprezzamento e nuovi riconoscimenti dalla comunità scientifica internazionale nella consapevolezza che ciò impegna l’I.Ri.Fo.R. a sostenere questo lavoro di ricerca per il raggiungimento di un importante obiettivo: migliorare la qualità della vita delle persone, in maggior modo dei bambini con disabilità plurime. A loro vogliamo dedicare questo primo importante successo.

Luciano Paschetta

I.Ri.Fo.R. Macerata – Formazione, ricerca e riabilitazione, di Mirko Montecchiani e Bruna Giampieri

Autore: Mirko Montecchiani e Bruna Giampieri

Corso di tiflologia per l’inclusione scolastica
EDIZIONE 2014BIS
Data di pubblicazione del bando: 23 maggio 2013
Link QR alla versione digitale
Articolo 1: Attivazione del corso
La sede operativa di Macerata dell’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione
(IRIFOR), visto lo Statuto Nazionale IRIFOR, attiva l’edizione 2014BIS
del corso di formazione
e aggiornamento professionale in Tiflologia per l’inclusione scolastica con percorso
formativo di 600 ore complessive.
Data di inizio del corso: 9 giugno 2014.
Data di termine del corso: 20 dicembre 2014.
Codice del corso: AS014BIS
Modalità: Formazione a distanza (FAD)
La Segreteria Amministrativa del corso è stabilita presso la sede operativa di Macerata sita
all’indirizzo: via Lauro Rossi, 59 62100
Macerata. Telefono 0733230669. Email:
segreteria@iriformc.it. Sito web: www.iriformc.it.
L’originale del presente bando è depositato presso codesta Segreteria Amministrativa.
Articolo 2: Obiettivi del corso, figura professionale e
validità del titolo
Il corso ha l’obiettivo di fornire una preparazione completa e di carattere estremamente pratico in
merito all’individuazione e all’utilizzo di strumenti tiflodidattici e tiflotecnici volti a favorire
l’inclusione di alunni ciechi e ipovedenti nel contesto scolastico.
Si rivolge pertanto alle seguenti figure:
? Docenti di sostegno e docenti curriculari che intendono perfezionare le loro
conoscenze in materia di tiflologia per l’inclusione scolastica.
? Educatori (assistenti scolastici e domiciliari) che intendono lavorare come assistenti
scolastici o domiciliari di alunni con disabilità visiva.
? Genitori di alunni con disabilità visiva.
? Volontari dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti che intendono prestare
servizio nella sfera dell’istruzione.
? Qualsiasi utente che per ragioni professionali o personali è interessato ad approfondire le
tematiche del corso.
L’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione è ente accreditato presso il MIUR
(vedere www.iriformc.it/presentazione2/
accreditamentiecertificazioni)
? pertanto, l’attestazione
rilasciata avrà valenza a livello nazionale e i docenti in servizio che frequenteranno il corso,
avranno diritto a tutti i benefici previsti dalla legge.
Il corso si conclude con un esame finale il cui superamento darà diritto al rilascio del certificato
attestante le competenze acquisite, utilizzabile in ambito professionale secondo i criteri
stabiliti dal MIUR.
In aggiunta, gli studenti idonei verranno inseriti nel database delle persone da segnalare alla
Provincia di Macerata per svolgere il servizio di assistenza scolastica e domiciliare (per
maggiori informazioni visitare www.uicmc.it). Per informazioni circa l’eventuale equivalente
validità del titolo in province diverse da quella di Macerata, si prega di contattare la locale sede
dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti (elenco sedi raggiungibile all’indirizzo
www.uiciechi.it/organizzazione/regioni/indiceregioni.asp).
Il superamento della prova finale accrediterà gli studenti per l’accesso gratuito alla piattaforma
di ricerca dell’IRIFOR di Macerata (attualmente in fase di progettazione).
Articolo 3: Percorso formativo
Sessione di benvenuto
? Presentazione della piattaforma e fornitura della guida rapida all’utilizzo
? Completamento del proprio profilo personale
? Presentazione di studenti, assistenti e tutor
? Checklist materiale didattico
? Assegnazione gruppi di lavoro
Modulo 1 – Panoramica storica sull’integrazione dei ciechi e degli
ipovedenti nello Stato Italiano dal 1918 ad oggi
1. Promozione dell’autotutela dei ciechi e rivendicazione del diritto all’istruzione
2. Istituzione delle scuole speciali per ciechi
3. Augusto Romagnoli
4. Il diritto al lavoro
5. Processo di inserimento degli alunni ciechi e ipovedenti nella scuola comune
6. La situazione odierna e le nuove sfide
SSD: MPED/
03 – Ore di lezione: 30
Data di inizio: 16 giugno 2014
Modulo 2 Caratteristiche
generali della minorazione visiva
1. Definizione legale di cecità in Italia
2. Principali cause della minorazione visiva in età infantile
3. Parametri e strumenti per la valutazione della funzionalità visiva
4. Considerazioni sulla cecità e ull’ipovisione in rapporto agli interventi educativi
SSD: MED/30 – Ore di lezione: 30
Data di inizio: 23 giugno 2014
Modulo 3 Panoramica
legislativa in materia di inclusione
scolastica
1. Normativa scolastica per le politiche inclusive ed integrative degli alunni con disabilità
visiva
2. Normativa che disciplina l’assistenza scolastica e domiciliare a favore delle persone con
disabilità visiva
3. Normativa e prassi per la fornitura di ausili da parte del Servizio Sanitario Nazionale
4. Agevolazioni fiscale per l’acquisto di ausili tiflologici
SSD: IUS/09 – Ore di lezione: 30
Data di inizio: 30 giugno 2014
Modulo 4 Cecità
e ipovisione in età evolutiva
1. Aspetti psicologici generali relativi allo sviluppo del bambino con disabilità visiva
2. La conoscenza dell’ambiente, degli spazi e delle cose
3. Sviluppo e funzioni dei sensi vicari
4. La condivisione dell’esperienza percettiva
5. L’interazione comunicativa e relazionale
6. Imitazione e gioco simbolico
7. Presa di coscienza della propria minorazione visiva
SSD: MPSI/
04 – Ore di lezione: 60
Data di inizio: 7 luglio 2014
Modulo 5 Codice
di lettura e scrittura Braille
1. Struttura del codice Braille base a 6 punti
2. Struttura del codice Braille informatico a 8 punti
3. Lettura del codice Braille da parte delle persone vedenti
4. Strumenti e tecniche per la scrittura Braille: tavoletta, dattilobraille e stampante Braille
5. Esercitazioni di scrittura con metodologia ibrida (seriale e fonetica): alfabeto, numeri,
punteggiatura e notazione matematica
6. Strutturazione del layout della pagina
7. Propedeutica e didattica del Braille
SSD: MPED/
03 Ore
di lezione: 160
Data di inizio: 21 luglio febbraio 2014
Modulo 6 Strumenti
per l’inclusione di alunni con disabilità visiva
1. Attività didattiche inclusive e attività didattiche speciali
2. Strumenti operativi e strumenti per l’apprendimento
3. Ausili e strategie didattiche per la rappresentazione grafica
4. Ausili e strategie didattiche per lo studio della matematica
5. Ausili e strategie didattiche per lo studio della geografia
6. Tavole tattili
7. Utilizzo della plastilina in ambito didattico
SSD: MPED/
03 Ore
di lezione: 30
Data di inizio: 15 settembre 2014
Modulo 7 Tecnologia
informatica assistiva per la disabilità visiva
1. Tecnologia informatica assistiva di base: lettore di schermo, sintesi vocale e display
Braille
2. Dispositivi di input e didattica della tastiera
3. Strumenti e tecniche per il trattamento testi
4. Strumenti e tecniche per la scrittura della matematica
5. Strumenti e tecniche per la creazione di audiolibri
6. Sistema OCR
7. Strumenti e tecniche per la fruibilità delle risorse web e delle opere multimediali
8. Strumenti per la gestione del diario scolastico
SSD: INF/01, MPED/
03 Ore
di lezione: 170
Data di inizio: 22 settembre 2014
Modulo 8 Orientamento
e mobilità
1. Percezione dello spazio nella persona non vedente e ipoevdente
2. Esigenze specifiche di mobilità in ambiente scolastico
3. Ausili per la mobilità
4. Techiche di educazione all’orientamento e alla mobilità
5. Progettazione degli spazi educativi
6. Strumenti e tecniche di progettazione di interventi educativi individualizzati
SSD: MPED/
03 Ore
di lezione: 30
Data di inizio: 3 novembre 2014
Modulo 9 Trascrizione
e adattamento di testi scolastici
1. Premessa: dal testo cartaceo al testo digitale
2. Contesti della trascrizione da parte dell’insegnante o dell’assistente scolastico
3. La redazione tiflodidattica
4. La trascrizione in Braille
5. La trascrizione in nero: layout di pagina, adattamento del testo e delle immagini
6. Impaginazione del testo trascritto
SSD: INF/01, MPED/
03 Ore
di lezione: 30
Data di inizio: 10 novembre 2014
Modulo 10 Enti
per la documentazione tiflologica
7. La Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi
8. L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
9. La Biblioteca per i Ciechi Regina Margherita
10. Centri di consulenza tiflodidattica
11. Biblioteche digitali online
12. Musei e risorse culturali
SSD: MPED/
03, IUS/09 Ore
di lezione: 30
Data di inizio: 24 novembre 2014
Articolo 4: Lezioni, attività e materiale didattico
Il corso verrà svolto interamente online, attraverso gli strumenti didattici di cui è dodata la
piattaforma elearning
della sede operativa I.Ri.For. di Macerata.
Per informazioni dettagliate sulla piattaforma elearning
visitare:
www.iriformc.it/insegnamenti/infoelearning/
Ogni modulo è strutturato come segue:
? parte teorica, le cui lezioni verranno espletate attraverso contenuti testuali, illustrazioni,
slides, podcast, chat, forum ed altri strumenti di comunicazione?
? parte pratica, attraverso cui lo studente potrà fare esperienza diretta dei concetti
acquisiti, attraverso strumenti quali wiki, simulatori, esercitatori e materiale didattico
spedito successivamente alla conferma dell’iscrizione.
La quota di iscrizione include la fornitura delle seguenti risorse:
1. kit per la scrittura del Braille,
2. 24 tavole didattiche per l’autoapprendimento del Braille,
3. simulatore dattilobraille (sviluppato da IRIFOR Macerata),
4. demo dei software trattati durante il corso,
5. servizio di booksharing
(lo studente non dovrà acquistare materiale o testi aggiuntivi),
6. credenziali di accesso all’area didattica della piattaforma elearning,
7. costante assistenza da parte di tecnici, tutor e docenti, per tutti gli aspetti relativi
all’utilizzo della piattaforma elearning.
Articolo 5: Modalità di valutazione, prova finale e
rilascio dell’attestato
L’attestato relativo alla certificazione delle competenze acquisite verrà rilasciato agli studenti che
raggiungeranno una valutazione finale complessiva uguale o superiore a 60/100.
La valutazione complessiva è determinata dei criteri illustrati nella seguente tabella:
Tipologia Descrizione della prova Valutazione
Online: 1. Valutazione complessiva della partecipazione
alle attività formative della piattaforma: non verrà
valutato lo svolgimento delle singole attività, ma la
partecipazione dello studente all’insieme delle attività
formative proposte in piattaforma. 25
Prova in presenza: 2. Test di lettura e scrittura Braille.
3. Prova pratica sull’utilizzo delle tecnologie
informatiche assistive trattate nel corso
4. Simulazione di consulenza tiflodidattica
25
25
25
Date e luoghi per la prova finale in Presenza:
? Roma 12
gennaio 2015 Inizio
ore 8:45
Sede provvisoria: Casa Giovanni Paolo II Via
della Camilluccia, 120
? Macerata 27
gennaio 2015 Inizio
ore 8:45
Sede provvisoria: Università degli Studi di Macerata – Aula Gialla – Polo didattico
Pantaleoni – Via della Pescheria Vecchia
Le date sopra indicate potrebbero subire variazioni di qualche giorno e potranno essere
considerate definitive al 31 ottobre 2014.
Gli studenti potranno iscriversi ad una delle due prove, attraverso gli strumenti che verranno
messi a disposizione nella piattaforma elearning.
Se gli studenti non potranno prendere parte alla prova finale in una delle due date, potranno
prenotarsi per le sessioni d’esame successive (generalmente luglio e gennaio di ogni anno).
Sulla base del numero e della provenienza degli studenti, IRIFOR Macerata si riserva la
possibilità di istituire ulteriori date per la prova finale, in luoghi diversi da Macerata, senza tuttavia
cancellare le precedenti.
La prova finale verrà svolta in accordo con il seguente programma:
? Ore 8.45: Arrivo e sistemazione in aula.
? Ore 9.00: Checkin.
? Ore 9.30: Inizio test di lettura e scrittura Braille (60 minuti).
? Ore 10.30: Consegna test di lettura e scrittura Braille.
? La prova pratica di tecnologia informatica assistiva e il colloquio orale verranno svolti
singolarmente, a partire dalle ore 11.00, secondo l’ordine che verrà pubblicato sulla
piattaforma 7 giorni prima dell’inizio della prova (estrazione a sorte). I candidati verranno
esaminati ad oltranza sino alle ore 19.00.
Il programma è stato predisposto in modo tale da concludere la prova entro il giorno stabilito?
tuttavia, nel caso si verificassero gravi ed imprevedibili situazioni, alcuni candidati potrebbero
essere esaminati nel giorno seguente, a partire dalla ore 9.00.
Donne incinte e persone con disabilità avranno la priorità nello svolgimento della suddette prove,
previa presentazione di adeguata documentazione sanitaria durante la fase del checkin.
Per la prova finale gli studenti saranno tenuti a portare con sé la tavoletta Braille fornita da
IRIFOR Macerata con la quota di iscrizione del presente corso.
La comunicazione del risultato finale e l’invio dell’eventuale attestato avverrà a mezzo posta
ordinaria, entro il 30 agosto 2014, all’indirizzo specificato per la spedizione del materiale
didattico. Eventuali richieste di variazione del proprio indirizzo dovranno essere comunicate alla
segreteria IRIFOR di Macerata al seguente indirizzo di posta elettronica: segreteria@iriformc.it.
L’attestato riporterà i seguenti contenuti:
? Dati anagrafici dello studente.
? Nominazione legale del corso.
? Temi trattati e dettagliata certificazione delle competenze acquisite.
? Accreditamenti IRIFOR.
? Giudizio finale.
Gli studenti che dovessero risultare insufficienti potranno ripetere la prova nelle edizioni successive del corso.
Articolo 6: Prerequisiti e incompatibilità
I candidati dovrebbero possedere tutti i seguenti requisiti:
1. Conoscenze informatiche di base,
2. Disporre di un accesso a Internet,
3. Disporre di un PC con sistema operativo Microsoft Windows,
4. Predisposizione a lavorare in gruppo,
5. Predisposizione a lavorare per favorire l’inclusione di alunni con disabilità.
Il corso non presenta alcuna incompatibilità con altre attività formative.
Articolo 7: Iscrizione e selezione
La quota di iscrizione è pari a 325,00 € (omnicomprensiva, vedere articolo 4)
La procedura di iscrizione e selezione viene seguita automaticamente dal moderno sistema di
gestione degli utenti della piattaforma elearning,
in accordo con le seguenti disposizioni:
Data apertura iscrizioni al corso: 24 marzo 2014
Data di scadenza per l’iscrizione: 3 giugno 2014
Per effettuare l’iscrizione, seguire questa procedura:
1. Collegarsi al link: formazione.iriformc.it
2. Premere il pulsante Crea un account
3. Immettere i dati richiesti e seguire le semplici istruzioni di convalida
Una volta effettuata l’iscrizione, è possibile pagare sia attraverso bonifico bancario, sia attraverso
carta di credito con sistema di pagamento sicuro Paypal.
Per pagare con carta di credito o sistema Paypal, è sufficiente cliccare sul titolo del corso e
seguire la procedura automatica di pagamento. Lo studente sarà iscritto dopo 15 minuti dalla
transazione.
Per pagare tramite bonifico bancario, utilizzare i seguenti estremi:
Codice IBAN: IT 47 S060 5513 4010 0000 0021 655 (presso Banca Marche Macerata).
Clausola: AS014 + codice fiscale dello studente (si prega di non inserire dati aggiuntivi).
Importo: 325,00 €
L’iscrizione avverrà automaticamente entro 24 ore dalla ricezione del bonifico. Il corsista sarà
avvisato tramite email all’indirizzo fornito in fase di iscrizione alla piattaforma.
Non è possibile suddividere in rate la quota.
Articolo 8: Richiesta di rimborso
La richiesta di rimborso della quota di iscrizione va presentata alla segreteria del corso ed è
prevista nei seguenti casi:
1. Dopo 7 giorni dell’inizio del corso, senza bisogno di presentare giustificazioni (verrà
rimborsato il 75% della quota versata),
2. Per gravi disservizi che impediscono la totale fruizione al corso (100% della quota
versata, incluse commissioni bancarie).
3. Qualora lo studente dimostri l’esistenza di un corso di pari livello ad un importo inferiore
(100% dell’importo, incluse commissioni per la transazione). Vedere regolamento su:
www.iriformc.it/insegnamenti/garanziadiqualita.
Articolo 9: Staff
Organo di direzione:
? Mirko Montecchiani (Direttore)
? Giuseppe Giampieri
? Mariangela Barlotti
Docenti:
? Giuseppe Giampieri (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti)
? Mirko Montecchiani (Università degli Studi di Macerata)
? Francesca Piccardi (Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi)
? Emanuela Storani (ANIOMAP)
? Riccardo Zappelli (ASUR Marche)
Tutor didattici:
? Anna Attanasio
? Mariangela Barlotti
Segreteria amministrativa:
? Mariangela Barlotti
Per ulteriori informazioni visitare www.iriformc.it/staff
Articolo 10: Trattamento dei dati personali
I dati personali dei partecipanti al corso di formazione oggetto del presente bando saranno trattati
secondo le informazioni riportate al seguente link: www.iriformc.it/provacydegliutenti.
Articolo 11: Informazioni aggiuntive
Sono da considerare informazioni integrative, tutti i contenuti pubblicato sul sito istituzionale di
IRIFOR Macerata? www.iriformc.it? in particolare:
? FAQ sulle attività di formazione
raggiungibile al link: www.iriformc.it/insegnamenti/faqa,
? Panoramica elearning
raggiungibile al link? www.iriformc.it/insegnamenti/infoelearning,
? Guida all’utilizzo della piattaforma elearning
raggiungibile al link: www.iriformc.it/wpcontent/
uploads/guidaelearning.
pdf,
? Note legali sui contenuti di IRIFOR Macerata
raggiungibili al link: www.iriformc.it/13262.
Articolo 12: Norme finali
Per quanto non contemplato nel presente bando si rinvia alla normativa vigente.
Presidente I.Ri.For. Macerata
Mirko Montecchiani
Consigliere delagato I.Ri.For. Macerata
Bruna Giampieri

Opportunità lavorative per i disabili visivi nella società postindustriale: l’impegno dell’I.Ri.Fo.R. nella ricerca di nuove prospettive di lavoro per i nostri giovani, di Luciano Paschetta

Autore: Luciano Paschetta

Il mercato del lavoro caratterizzato, fino alla fine degli anni 80, dallo sviluppo industriale e da una costante crescita occupazionale, ma tutto sommato in lenta trasformazione sul piano dell’organizzazione del lavoro e dove la “popolazione” dei disabili visivi presentava una maggior percentuale di ciechi assoluti, è entrata in crisi e la figura dell’operatore telefonico, dopo aver garantito l’occupazione dei disabili visivi per oltre mezzo secolo, rischia di scomparire.
Con il profilo professionale, oggi risulta inadeguato anche il modello formativo di quegli anni mirato ad “addestrare” allo svolgimento di professioni “standardizzate”.
Nell’attuale contesto lavorativo sempre più complesso, in veloce e costante evoluzione e mutamento, con professioni che si concretizzano applicando modalità operative e procedure in continua evoluzione che, a seconda dei contesti, possono realizzarsi in condizioni molto diversificate tra loro e dove l’impiego delle nuove tecnologie è determinante, non si tratta tanto di individuare percorsi formativi riferiti a specifici profili professionali, occorre innanzitutto rendere il disabile visivo capace di “muoversi” in questo contesto, fornendogli le competenze di base necessarie: una buona autonomia personale nel muoversi e nell’utilizzo degli “strumenti” per il lavoro, lo sviluppo di capacità di relazioni positive e una buona conoscenza e competenza nell’uso delle nuove tecnologie.
Queste ultime, che pervadono ormai ogni professione, hanno ampliato a dismisura la possibilità di “accesso” ed elaborazione dei documenti e possono consentire oggi ai non vedenti una operatività “alla pari”, in lavori prima impensabili permettendone l’inserimento in molteplici “situazioni di lavoro”.

Si tratta di cercare la possibilità di inserimento in “situazioni” e non “in nuove professioni”: è in questo che sta la profonda differenza nell’inserimento dei disabili visivi nella nuova organizzazione del lavoro nella società postindustriale, tranne rarissime eccezioni, non si tratta più di individuare specifici profili professionali “di massa” e di predisporne i percorsi di formazione, ma piuttosto della ricerca di quelle “situazioni operative” nelle quali il disabile visivo che abbia i titoli di studio e/o accademici previsti per l’esercizio della professione, possieda le competenze e le capacità di base sopra indicate possa esprimere appieno le sue capacità lavorative.
È questa la modalità di approccio al problema adottata dall’I.Ri.Fo.R. nella ricerca di nuove opportunità di lavoro per i disabili visivi. Questo modello operativo, che muove dalla valutazione delle capacità individuali, se è vero che apre nuove opportunità lavorative ai ciechi assoluti ,è ancor più vero che è l’unica idonea a favorire il collocamento degli ipovedenti, categoria, questa, percentualmente sempre più numerosa tra i disabili visivi e ancora troppo spesso dimenticata. Vale la pena di ricordare che, in questi anni, a questi nostri amici, essendo impedito l’accesso a causa dell’elevato residuo visivo ai corsi per centralinisti e fisioterapisti, spesso è stata preclusa ogni possibilità di lavoro, mentre, al contrario, per loro le situazioni di lavoro nelle quali essi potrebbero essere “lavoratori alla pari” dei normovedenti, sono decisamente superiori, in particolare nell’ambito delle professioni a non elevata specializzazione.
Questa modalità operativa fondata sull’attenzione allo sviluppo e sulla valorizzazione delle capacità individuali mirata alla individuazione delle “situazioni operative” che possano rappresentare una specifica opportunità di lavoro per l’individuo, potrà anche incrementare il numero dei “collocamenti mirati” per quei soggetti che, oltre alla disabilità visiva, abbiano anche qualche difficoltà aggiuntiva e per i quali, quasi mai vi sono state prospettive concrete di inserimento lavorativo.
Per questo era necessario “guardare oltre”, senza continuare a “crogiolarsi” sui successi di un passato, anche se “glorioso”, e superare quei” modelli formativi” che non sono più idonei per rispondere ai bisogni occupazionali di oggi, operando una vera e propria “rivoluzione copernicana” nel metodo di ricerca. Non partire più dallo studio di specifici profili professionali sui quali sviluppare percorsi formativi coi quali preparare i disabili visivi all’inserimento lavorativo, ma, muovendo da un “bilancio delle competenze” del soggetto, svilupparne le capacità e prepararlo a “potersi adattare” alla situazione lavorativa nella quale concretamente si esplica una determinata professione e per far ciò con successo, per procedere alla ricerca e individuazione delle situazioni lavorative idonee al collocamento, occorre operare in stretta collaborazione tra associazioni di disabili e con le associazioni datoriali, le organizzazioni sindacali, gli ordini professionali ed in sinergia con i servizi sociali ed i centri per l’impiego e le Società per il lavoro interinale del territorio.
È questo il metodo applicato dall’I.Ri.Fo.R. nella sua ricerca di nuove opportunità lavorative di nicchia ad alta qualificazione da offrire ai giovani laureati con disabilità visiva. In collaborazione con l’Associazione italiana di fonetica forense, un gruppo di periti e alcuni laboratori di fonetica operanti per diversi tribunali e l’Università della Calabria, per primi nel nostro paese dove le intercettazioni telefoniche ed ambientali sono trascritte da persone prive di preparazione specifica, abbiamo formato il primo gruppo di giovani laureati a svolgere il lavoro del “Tecnico dell’analisi e trascrizione di segnali fonici e di gestione della perizia di trascrizione in ambito forense”,: questa la denominazione data alla qualifica dalla regione Toscana all’atto del suo riconoscimento. Allo stesso modo, collaborando con la prima Società di mediazione iscritta nell’elenco degli enti riconosciuti per la mediazione civile istituito nel 2010 presso il Ministero della Giustizia e con il loro Ente di formazione, abbiamo preparato all’esercizio della nuova professione di “mediatore civile e commerciale” un altro gruppo di laureati con disabilità visiva.
Infine per fornire nuove opportunità ai nostri giovani, in stretta collaborazione con una società “sviluppatrice” di questo prodotto in Italia, stiamo valutando l’accessibilità digitale di una “piattaforma” per help desk così da consentire anche ai disabili visivi lo svolgimento di questa nuova professione .

Con la stessa metodologia di lavoro “in rete “, con il progetto “Occhio allo svantaggio” realizzato con i finanziamenti del P.O.R. Sardegna, abbiamo realizzato una sperimentazione per tentare il reinserimento di un gruppo di disabili visivi adulti con bassa scolarizzazione collaborando con le associazioni datoriali e gli EELL e le aziende pubbliche e private della provincia del Medio Campidano. Con essi abbiamo sviluppato un percorso di formazione di base utile a reinserire nel mondo del lavoro alcuni disabili visivi ultra quarantenni di quel territorio e privi di specializzazione e a bassa scolarizzazione.
Questo nostro impegno tuttavia, stante il particolare momento di crisi, non ha prodotto gli effetti sperati: nonostante la preparazione dei disabili visivi e l’individuazione delle “situazioni di lavoro” possibili, gli ostacoli al loro effettivo inserimento lavorativo non mancano, oltre alle difficoltà generali derivanti dalla attuale “depressione” dell’offerta lavorativa, causa questa della difficoltà di inserimento degli amici sardi, vi sono state specifiche cause per il permanere di difficoltà negli inserimenti lavorativi.
In particolare per i tecnici trascrittori forensi, il maggior ostacolo è rappresentato dalla mancata istituzione (voluta) da parte del Ministero della Giustizia di uno specifico elenco di Periti tecnici forensi da mettere a disposizione dei tribunali dal quale i giudici debbano attingere per poter disporre di “esperti qualificati” all’interpretazione delle intercettazioni e dalla “non accessibilità” di alcuni sofware normalmente utilizzati per l’analisi e l’elaborazione dei segnali audio.
Per i neo mediatori civili la recente obbligatorietà della mediazione civile e la sua successiva eliminazione avvenuta nel 2012da parte della CC, a causa di un ricorso alla Corte Costituzionale e ripristinata solo da agosto 2013, interrompendo il diffondersi e lo sviluppo nel ricorso a questa modalità di risoluzione delle controversie, ne sta ritardando l’occupazione.
Il maggior ostacolo al concreto inserimento dei disabili visivi, che mette a rischio il loro inserimento socio-lavorativo, non ha nulla a che fare con la crisi occupazionale, ma dipende unicamente dalla mancanza di una cultura dell’accessibilità digitale, cosa che in una organizzazione del lavoro basata sull’utilizzo delle nuove tecnologie, ne impedisce l’accesso a molte “situazioni di lavoro” resta a prescindere dalle capacità e competenza dei singoli individui.
La non “accessibilità digitale” di molti sofware gestionali e delle piattaforme digitali utilizzati nei processi di lavoro e nella gestione dei servizi aziendali, preclude di fatto ai disabili visivi professioni quali il “recupero crediti”, la “gestione ed analisi dati”, l’operatore di help desk , solo per ricordarne alcune e questo solo perché i prodotti informatici utilizzati continuano ad essere progettati senza rispettare le norme sull’accessibilità digitale.
Luciano Paschetta

Milano – I.Ri.Fo.R. Lombardia avviato il progetto nivalis: percorsi integrati di sostegno alla crescita di bambini affetti da deficit visivo e/o disabilità aggiuntive, di Massimiliano Penna

Autore: Massimiliano Penna

Con l’inaugurazione tenutasi giovedì 7 novembre presso Villa Mirabello a Milano, ha preso ufficialmente il via il progetto NIVALIS, realizzato dall’I.RI.FO.R. (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione) della Lombardia) in collaborazione con Istituto dei Ciechi di Milano, Fondazione Villa Mirabello, Fondazione Archè e con il prezioso contributo da parte di Fondazione Cariplo. Esso è rivolto a bambini da 0 a 6 anni affetti da deficit visivo ed eventuali disabilità aggiuntive, nonché alle loro famiglie.
Rifacendosi alla filosofia ispiratrice del progetto “Intervento precoce” già attivo da diversi anni a Brescia, NIVALIS ha l’obiettivo di offrire ai bambini e ai loro genitori percorsi riabilitativi multidisciplinari, improntati al recupero e alla massima valorizzazione delle potenzialità presenti nel bimbo nonostante la disabilità.
L’infanzia è un periodo fondamentale per ognuno di noi; è in questa fase, infatti, che ha inizio quel processo interiore attraverso il quale si forma in noi tutto quell’insieme di atteggiamenti, modi di fare e di pensare che caratterizzeranno la nostra persona per tutta la vita.
Purtroppo, per le famiglie nelle quali è presente un bimbo con disabilità visiva il tutto è reso più difficile dal disorientamento, dallo sgomento e dalla disperazione che, soprattutto nei primi mesi di vita, spesso attanagliano i genitori.
In un mondo “a misura di vedente”, tutto appare loro ostile, e pensando al futuro del loro figlio vedono solo ostacoli insormontabili.
Con il progetto NIVALIS, che ha preso il via il 7 novembre e proseguirà fino al mese di giugno 2014, ai genitori verrà garantito, grazie alla presenza costante di figure altamente qualificate, un percorso che li guidi verso una piena presa di coscienza delle limitazioni oggettive che la disabilità visiva comporta, ma anche delle abilità residue che, se sfruttate appieno, permetteranno ai loro bambini di essere in futuro adulti autonomi e pronti ad intraprendere quel lungo cammino verso la piena integrazione sociale, ciascuno secondo le proprie possibilità. 
L’intervento proposto è di tipo “precoce”, perché solo così è possibile limitare al massimo quel ritardo nello sviluppo psicomotorio che spesso è presente in bambini con deficit visivo o con pluridisabilità. Partendo dal presupposto che in ogni bambino, al di là della minorazione visiva, ci sono delle potenzialità di sviluppo, l’obiettivo è quello di far emergere queste ultime nel quadro di un’attività costante fatta di stimolazioni visive, psicomotorie e di stimolazione basale. Vi saranno anche momenti dedicati all’attività di gioco, all’autonomia personale, all’orientamento e alla mobilità, alla musicoterapia e alle abilità motorie, orali e di alimentazione.
Gli scopi perseguiti possono essere individuati sia a breve che a lungo termine. La finalità, infatti, è la creazione delle migliori condizioni per far sì che il bambino abbia uno sviluppo psico-emotivo equilibrato, e per raggiungere l’obiettivo vengono proposte attività volte a potenziare l’uso dei sensi, a valorizzare pienamente le abilità minime per l’autonomia, e che facciano apprendere i requisiti fondamentali per l’organizzazione spaziale sia motoria che concettuale. Così facendo il bambino viene indotto con naturalezza ad assumere un atteggiamento di apertura fiduciosa verso il mondo esterno.
Un buon livello di autonomia può essere raggiunto solo integrando le abilità acquisite nei vari ambiti; proprio per questo i percorsi proposti sono personalizzati, in quanto vengono elaborati tenendo conto delle peculiarità, delle esigenze e delle abitudini quotidiane di ogni nucleo famigliare.
I genitori sono costantemente coinvolti, poiché solo seguendo in prima persona le attività svolte dal bambino possono fornirgli nella vita di tutti i giorni quell’apporto fondamentale che, appunto, solo un genitore può dare.
Verranno infine favoriti i momenti di confronto fra gli stessi genitori, in quanto solo tramite il confronto e la condivisione reciproca delle rispettive esperienze si potrà lenire quel senso di pesante solitudine che troppo spesso grava su di loro nell’affrontare le difficoltà di tutti i giorni.
Il servizio attualmente consta di quattro percorsi riabilitativi paralleli: stimolazioni visive, stimolazioni basali, fisioterapia e supporto psicologico. E’ inoltre previsto il supporto tiflo-pedagogico da parte dell’istituto dei Ciechi di Milano.
Per maggiori informazioni, I.RI.FO.R. Lombardia: tel. 02.76011893 – e-mail segreteria_irifor@uicilombardia.org.

 

Smart Braille: l’eccellenza di I.Ri.Fo.R. ancora una volta al servizio dei più deboli, di Luciano Paschetta

Autore: Luciano Paschetta

Domenica 27 ottobre ha avuto inizio il primo percorso di formazione per insegnare ad una signora sordo-cieca ad utilizzare l’I-phone: si tratta del progetto Smart Braille una innovativa iniziativa dell’I.Ri.Fo.R..
L’Istituto di Via del Tritone, da sempre attento ai bisogni dei più deboli, ha dapprima preparato una “pattuglia” di formatori capaci di insegnare, a persone affette da sordo cecità, l’uso dell’I-phone. Come si sa questo smartphone nasce già con inserito una modalità d’uso che lo rende accessibile ai disabili visivi attraverso la vocalizzazione dello schermo, ma qui si trattava di permetterne l’uso a chi, oltre a non vedere , non sente.
Il Centro ricerche scientifiche dell’U.I.C.I., in collaborazione con i tecnici Apple, ha sviluppato una tabella braille di output e di input con la rappresentazione standard dei caratteri, che è stata presa a modello dalla casa produttrice per permettere di utilizzare i propri prodotti con una vasta gamma di terminali braille. Ciò ha reso possibile interfacciare all’I-phone, in collegamento bluetooth, un tastierino con display braille con il quale il sordo cieco può dialogare con lo smartphone.
Ovviamente questo non potrà essere usato da lui come telefono, ma per tutte le sue altre molte funzioni e potrà avere “sotto mano” la possibilità di essere in contatto con il mondo intero e, in particolare, potrà essere partecipe di tutto ciò che in esso accade.

Luciano Paschetta