Irifor – Resoconto riunione CdAN Irifor del 21 settembre 2017, di Massimo Vita

Autore: Massimo Vita

Il Consiglio di Amministrazione Nazionale dell’I.Ri.Fo.R., riunitosi a Roma il 21 settembre u.s., ha preso alcune importanti decisioni.
Abbiamo accolto la proposta del NIS network sull’inclusione scolastica per la realizzazione di un Corso di formazione per docenti e assistenti alla comunicazione e per questo è stato costituito un gruppo tecnico che predisporrà il piano operativo dei corsi per farli partire all’inizio del nuovo anno.
Abbiamo voluto ascoltare le richieste del territorio e impegnare delle risorse per corsi di orientamento e mobilità su tutto il territorio nazionale, escludendo solo le zone che hanno già questo servizio assicurato dagli enti pubblici.
Sarà emesso un bando per consentire l’individuazione dei soggetti che potranno frequentare questi corsi.
Abbiamo poi deliberato la partecipazione ad Handimatica, al Convegno Erickson di Rimini, alla Mostra “Abilitando”, nella Provincia di Alessandria e disposto alcune verifiche su progetti in corso di realizzazione o già realizzati, al fine di sostenere le strutture territoriali.
Il CdAN ha approvato la I variazione di Bilancio, che potrà essere visionata sul sito a partire dalla settimana prossima.
Abbiamo concesso alcuni patrocini per iniziative territoriali e abbiamo approvato le linee guida per il personale in conformità con il contratto integrativo aziendale.
Ci siamo, inoltre, impegnati a sostenere il raduno invernale delle persone con cane guida e quello dei sordo ciechi ma abbiamo anche dato il via ad un progetto sulle pari opportunità, propostoci dalla competente Commissione dell’Uici.
Il CdAN ha programmato una riflessione sui campi riabilitativi che sono stati realizzati in questi ultimi mesi per predisporre i prossimi bandi in modo sempre più chiaro ed incisivo.
Abbiamo approvato il nuovo Regolamento per l’Albo degli esperti in materia tiflologica.
Infine, ma non per importanza ,abbiamo preso atto dei lavori delle Commissioni tecniche sul servizio di intervento precoce e ci siamo impegnati a decidere in merito entro il prossimo mese di novembre.
Massimo Vita Vice Presidente Nazionale

Irifor – Attività formative anno 2017/2018 – Master in Pedagogia e didattica inclusiva per gli alunni con disabilità sensoriali

Sono aperte le iscrizioni alla II edizione del Master di I livello in Pedagogia e didattica inclusiva per gli alunni con Disabilità Sensoriale dell’Università degli studi di Urbino Carlo Bo. Il Master è realizzato in collaborazione con l’I.Ri.Fo.R. che mette in palio 2 borse di studio per corsisti disabili visivi ed è riservato a 25 studenti.
Il Master costituisce un’ottima possibilità formativa per insegnanti, educatori, operatori del settore  e per chi intende avvicinarsi alla disabilità sensoriale.
Per maggiori informazioni https://www.uniurb.it/corsi/1680277

 

Irifor – Attività formative anno 2017: Corso di formazione “Riflessioni sulle esperienze di lavoro con i disabili visivi – II Edizione”

L’Irifor Presidenza Nazionale, realizzerà la seconda edizione del corso di formazione dal titolo “Riflessioni sulle esperienze di lavoro con i disabili visivi.”
L’iniziativa, rivolta a coloro che lavorano con i disabili visivi, prevede un gruppo di minimo 5 partecipanti e massimo di 15 partecipanti, sarà svolta nella giornata del 26 Ottobre 2017 per una durata complessiva di 8 ore e sarà condotta dalla psicologa/psicoterapeuta dell’Istituto, dott.ssa Maura Paladino.
Il corso è gratuito ed è riconosciuto tra le attività di aggiornamento degli iscritti agli albi del nostro Istituto con l’attribuzione di 3 crediti formativi ai fini del mantenimento dell’iscrizione.
Ai partecipanti che avranno frequentato almeno l’80% del monte orario previsto e avranno partecipato alla verifica finale, sarà rilasciato attestato di frequenza da utilizzarsi ai sensi della normativa vigente.
Struttura del Corso
Le attività didattiche si svolgeranno nella giornata del 26 Ottobre 2017 con orario
9.00 – 13.00 e 14-18 nella sede dell’Istituto sita in Roma – Via Borgognona 38, terzo piano.
Il corso prevede la discussione di situazioni di lavoro con i disabili visivi e vuole fornire delle linee guida da seguire per migliorare la comunicazione tra gli operatori, gli utenti, le loro famiglie, e le istituzioni in cui si lavora.

Domande di partecipazione
Le domande di iscrizione dovranno pervenire entro il 20 Ottobre 2017, utilizzando il modulo di iscrizione consultabile sul sito dell’Irifor link: http://www.irifor.eu/comunicato-n-31-attivita-formative-anno-2017-corso-di-formazione-riflessioni-sulle-esperienze-di-lavoro-con-i-disabili-visivi-ii-edizione/.
L’indirizzo per l’invio delle iscrizioni è il seguente: archivio@irifor.eu

Note organizzative
Per ogni informazione è possibile contattare l’ufficio di segreteria dell’Istituto al numero telefonico 06/69988600 oppure è possibile inviare una e-mail all’indirizzo segreteria.paladino@irifor.eu.

Barletta – Apertura centro di ipovisione presso l’Ospedale di Barletta

Convenzione tra Asl Bat e Irifor Bat

La Regione Puglia è tra quelle Regioni che hanno il piano di rientro finanziario della Sanità, per cui all’interno delle ASL non sono possibili assunzioni, pertanto appare ancora più importante il traguardo che è stato appena raggiunto.
Infatti siamo orgogliosi di annunciare l’apertura del Centro di Ipovisione presso l’Unità Operativa di Oculistica dell’Ospedale di Barletta.
Questo è stato possibile grazie all’azione dell’UICI e dell’IRIFOR, che in particolar modo si è fatto carico per 2 anni di impegnare una propria ortottista specializzata nel campo dell’ipovisione che lavorerà nel predetto Centro.
A fronte di questa apertura, l’agenda delle prenotazioni è stata già avviata per cui dal giorno 02 ottobre inizieranno le visite oculistiche.
Questo servizio rappresenterà per il territorio un riferimento importante non solo per i nostri soci ma per tutta la Provincia (come ben ha detto nell’apprendere questo avvenimento il Presidente Nazionale Barbuto: “Cosi si va oltre l’Unione”).
La considerazione che nasce è che quando riusciamo ad incontrare delle istituzioni pubbliche, in questo caso l’ASL BAT, responsabili e capaci di recepire i bisogni del territorio, con la cooperazione di tutti, si riescono ad avere importantissimi risultati.

Irifor – Non c’è più tempo, di Giuseppe Bilotti

Autore: Giuseppe Bilotti

Si parla spesso di “persone con particolari necessità”, con questo non si vuole intendere particolari necessità di comunicazione, bensì necessità di speciali mezzi, strumentazioni, servizi e conoscenze per colmare i normali bisogni di comunicazione tra strutture che tutelino le persone.
Il nostro tempo si sta delineando sempre più come il tempo della comunicazione globale: le risorse tecnologiche a disposizione sembrano azzerare i limiti tradizionali delle attività umane.
E’ assolutamente necessario, però, che i vantaggi arrivino a tutti e che tutti possano usufruire dell’abbattimento di tali barriere, e affinché ciò si verifichi occorre uno sforzo di carattere culturale che riconosca pari opportunità per tutti.
E’ dunque necessario definire, in termini operativi, il rapporto tra alcuni tipi di svantaggi ed il possibile aiuto che può derivare da opportuni ausili e azioni, al fine che tutti possano essere raggiunti dall’informazione e dalla formazione. In tal senso vale la pena ricordare il concetto di svantaggio.
Uno svantaggio insorge qualora la disabilità interferisca nelle aspettative della persona condizionando qualche aspetto della vita quotidiana. Nella prevenzione degli svantaggi conseguenti all’anzianità od alla disabilità visiva nel nostro caso, concorrono in modo determinante due fattori esterni:
il miglioramento dell’accessibilità alla cultura della sicurezza e della protezione civile e dell’informazione, tenendo conto delle esigenze imposte dalla disabilità;
l’adozione di appositi strumenti, detti di transcodifica, come la formazione e la conoscenza, che sono concepiti per consentire alla persona che non vede o che vede poco di fare ciò che altrimenti non potrebbe, o di farlo con minore sforzo o dispendio di energia, oppure di farlo in modo più immediato o psicologicamente più accettabile.
Entrambi i fattori offrono un contributo determinante al recupero dell’autonomia intesa come capacità di svolgere attività corrispondenti alle proprie aspettative, aumentando la propria libertà decisionale.
Di conseguenza avendo una chiara conoscenza dei gradi di limitazione funzionale, e quindi delle patologie ad essi riconducibili, occorre esaminare le azioni richieste per gestire determinati azioni in casi di trasformazione del territorio in caso di calamità per la sicurezza individuale.
Gli strumenti di formazione e di nuove ricerche nel settore della protezione civile sono
fondamentali al raggiungimento di due aspetti dell’autonomia personale:
1. la comunicazione tramite la formazione, ossia la possibilità di recepire da altre fonti di informazione;
2. il controllo dei propri strumenti di conoscenza culturale, ossia la possibilità di gestire in base alle proprie decisioni i mezzi d’informazione che occorrono per svolgere determinate attività e per utilizzare il tempo in modo corrispondente alle proprie azioni.
Spesso non è possibile operare una divisione rigida tra i sistemi d’informazione e di comunicazione: in molti casi le due funzioni si integrano ed in ogni caso l’approccio alla conoscenza è identico.
Mettere un soggetto svantaggiato in condizione di integrarsi nella realtà sociale trasformata da una calamità significa non soltanto contrastare una situazione negativa in atto, ma evitare il suo incremento.
Abilitare significa eliminare barriere, semplificare procedure, facilitare, porre il soggetto, con tutti i suoi esiti minorativi, in condizione di espletare un compito che le sue sole forze non saprebbero condurre a termine.
Abilitare non equivale a guarire: la situazione resta qual è ma i suoi deficit possono essere, più o meno brillantemente, aggirati e così superati.
In questo campo della protezione civile per persone con difficoltà qualcosa è già stato fatto ed ancora più verrà realizzato: si tratta infatti di una questione puramente di ricerca ed un sistema di formazione globale che offre, la presenza di un numero cospicuo di questi strumenti conoscitivi.
E’ evidente che, in questo caso non si tratta di “abilitare”, ma bensì di “riabilitare”, ossia di modificare la linea di sviluppo attivando certe competenze da un lato ed evitando la cascata di conseguenze negative dall’altro.
Per questo motivo l’I.Ri.Fo.R. Nazionale ha creduto e puntato sulla ricerca e sulla conoscenza di nuove prassi con il progetto di Protezione civile “Noi e 2.0 e la protezione civile e la natura interattiva” al fine che tali studi e ricerche diventino strumenti attivi per la protezione delle persone che non vedono, dove la loro sicurezza e la loro persona sono tutelati nella piena autonomia e le strutture pubbliche abbiano la conoscenza di buone prassi in un mondo sempre più globalizzato e al passo del nostro tempo.

Irifor del Trentino – Settembre 2017: Dark a Mattarello

Sabato 2 (dalle 17 alle 21) e domenica 3 settembre (dalle 15 alle 21) Dark on the Road Tiflosystem vi aspetta alla Sagra dei Santi Anzoi per provare l’esperienza del bar al buio!

Dal 02/09/2017 al 03/09/2017
Sagra dei Santi Anzoi
Sabato dalle 17.00 alle 21.00 e domenica dalle 15.00 alle 21.00 il bar al buio Dark on the Road della Cooperativa Irifor del Trentino vi aspetta al parco di Mattarello in occasione della Sagra dei Santi Anzoi.
Entrare nella più completa oscurità, guidati da camerieri ciechi e ipovedenti, per conoscere la disabilità visiva e riscoprire il potere degli altri sensi.

L’Irifor e l’autonomia – “Un cane per amico”, di Massimo Vita

Autore: Massimo Vita

Quando per il secondo anno è arrivata all’Istituto la proposta della Commissione Cani guida di realizzare una seconda edizione del raduno per possessori di cani guida e per coloro che stanno pensando di accoglierne uno, abbiamo accolto con gioia la proposta perchè siamo convinti che l’autonomia di chi non vede sia più che mai importante e quella che assicura il nostro amico a quattro zampe è, per tanti aspetti, insuperabile.

Il cane si integra con il suo conduttore e il conduttore si integra con il suo cane creando un connubio mirabile.

Ci auguriamo che l’esperienza si possa ripetere anche in altri luoghi del nostro paese ma soprattutto che possa proseguire per molti anni.

Qui di seguito riportiamo la relazione conclusiva del secondo campo, così come predisposta da chi ha coordinato il campo.

Ringraziamo i cagnoni e quanti hanno lavorato per la buona riuscita di questa seconda esperienza e tutti coloro che vi hanno partecipato.

 

RELAZIONE FINALE CAMPO ESTIVO CON CANI GUIDA

Codice identificativo: n. 25/17.

Dal 1 al 10 agosto 2016 presso Casa Fontane a Barcis (Pn) si è svolto il campo estivo con i cani guida per ciechi, giunto alla sua seconda edizione. L’iniziativa è nata ed è promossa con convinzione dalla commissione nazionale U.I.C.I. dedicata ai cani guida, pensata come momento di confronto per utilizzatori e futuri utilizzatori di quattro zampe come guide e non ultimo, come occasione di svago e gioco per i cani stessi.

Al campo hanno preso parte 9 possessori di cane guida e 4 futuri possibili utilizzatori di questo aiuto alla libera mobilità (2 di loro hanno già formalizzato richieste in tal senso), provenienti da varie regioni d’Italia, di età compresa tra i 16 e i 70 anni.

Il campo è stato guidato da personale docente composto da 4 istruttori di orientamento e mobilità ed autonomia personale, di cui 2 sono in aggiunta anche addestratori di cane guida per ciechi. Oltre a questi operatori, hanno rafforzato l’equipe docente anche due componenti della commissione cani guida U.I.C.I., che hanno alternato la loro presenza (5 giorni a testa), sostenendo direttamente le proprie spese di partecipazione, coadiuvando il coordinamento delle attività e dei momenti di condivisione in gruppo, mescolandosi ai partecipanti per mettere in comune le loro esperienze e conoscenze.

Fin dall’inizio c’è stata molta cura nella creazione del gruppo, è stato dedicato tempo alla presentazione dei singoli partecipanti, all’esposizione delle proprie aspettative, difficoltà e ed esigenze, capacità di mobilità autonoma con il cane e con altri ausili. Una volta messe le basi attraverso la reciproca presentazione di partecipanti ed operatori, sono iniziate le attività: conoscenza del paese di Barcis, esplorazione della Val Cimoliana attraverso escursione intorno al lago di Barcis e nella foresta del Prescudin, raggiungimento e ristoro presso la malga Pian Piagnon e la visita del Museo accessibile della Civiltà Montana con esplorazione tattile di flora e fauna locale, oltre ad oggetti lignei dei secoli scorsi.

Quotidianamente si sono tenuti incontri di gruppo sia strutturati che meno formali, inseriti anche nelle attività di movimento all’esterno, in cui le persone che già si avvalgono dell’aiuto del cane guida si confrontavano tra loro sulle difficoltà e con chi ancora non ha fatto questa esperienza, spaziando su vari aspetti: come comportarsi nella relazione con il cane e con il mondo esterno alla coppia cieco/cane (famiglia, amici, estranei),  come si porta un cane a guinzaglio e in guida, come si gestisce quando è libero, come si spazzola, come si asciuga, sessioni di esercizi di obbedienza, richiamo e gioco, come affrontare le difficoltà di accesso ai diversi luoghi della vita quotidiana in compagnia della propria guida.

I cani inoltre hanno avuto numerosi momenti di svago, liberi da guinzagli e pettorine, tramite la possibilità di tuffarsi indisturbati nel lago di Barcis, situato a pochi metri dall’uscita della struttura ospitante, dando vita a parentesi di allegria e gioco collettivo per gli animali.

In merito ai 4 partecipanti in attesa di avere un cane guida, sono stati riservati momenti individuali di lavoro con l’ausilio del bastone bianco, poi messi alla prova e raffinati durante le escursioni e le passeggiate, così che tutte le persone con disabilità visiva hanno potuto camminare in autonomia apprezzando il valore di questa riacquisita libertà. Durante alcune escursioni i non vedenti che si avvalgono del cane guida da maggior tempo, hanno permesso in loro presenza che i propri cani guidassero coloro che ancora non hanno potuto sperimentare questo ausilio, consentendone una prova in prima persona utile a future scelte.

Sono state inoltre proposte ulteriori attività di autonomia, collegate in modo meno diretto con il cane guida: escursione a bordo di un quad con una guida vedente, momento in cui alcune persone cieche hanno guidato loro stesse il quad su rettilinei grazie alle indicazioni degli autisti dei mezzi; inoltre lle acque del lago di Barcis hanno permesso un giro con kayak monoposto durante il quale le persone non vedenti pagaiavano autonomamente seguendo i suggerimenti dei canoisti rimasti a  riva; infine si è tenuta la visita di una forra in mezzo al lago, raggiunta grazie ad un gommone.

A conclusione del campo, anche quest’anno, sono stati fotografati tutti i nove cani presenti, i quali al comando “Resta!” stavano affiancati, chi seduto chi a terra, sulla riva del lago di Barcis e, al successivo richiamo, hanno fatto esplodere un’eccitazione incontenibile, manifestando insieme la nostra e la loro gioia.

Dalla condivisione finale è scaturita la richiesta di ripetere esperienze similari anche durante l’inverno e nei prossimi anni, permettendone l’accesso anche a chi vi ha già preso parte, non solamente riservandole a chi manifesti interesse a partecipare per la prima volta

Questo campo estivo è stato molto utile perché ha rappresentato una nuova importante occasione di incontro, reciproco confronto e crescita per chi utilizza quotidianamente il cane guida per muoversi, per chi ha voglia di conoscere tale possibilità di mobilità e per chi lavora con competenza e passione per l’addestramento di questi meravigliosi animali, con lo scopo di accrescere la qualità della vita di ogni persona con disabilità visiva.

Ada Ammirata, Elena Ferroni

componenti Commissione Cani guida U.I.C.I.

In campo la dis-abilità: soggiorno estivo riabilitativo – ricreativo per ragazzi con disabilità visiva con minorazioni aggiuntive

L’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione (I.Ri.Fo.R.) – Consiglio Regionale del Lazio (ONLUS), ente accreditato ed emanazione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti del Lazio, svolgerà un campo estivo denominato “IN CAMPO LA DIS-ABILITÀ: SOGGIORNO ESTIVO RIABILITATIVO – RICREATIVO PER RAGAZZI CON DISABILITÀ VISIVA CON MINORAZIONI AGGIUNTIVE”, in collaborazione con il Centro Regionale Sant’Alessio Margherita di Savoia per i Ciechi di Roma. I tre enti in questione finanzieranno quasi interamente il soggiorno (una quota è a carico dei partecipanti). Il suddetto campo avrà una durata di 7 giorni e si svolgerà dal 23 al 30 Luglio 2017, presso la nostra struttura “Centro Ferie Salvatore”, sita in San Felice Circeo (LT).
L’iniziativa è rivolta ad un numero massimo di 10 adulti ciechi pluriminorati residenti nel Lazio e per questi utenti, dai bisogni complessi, data la presenza, nella loro stessa persona, di più patologie gravi, sono state programmate dall’Istituto attività “su misura” che vanno dalla terapia e riabilitazione in acqua, alla musicoterapia, per poi passare all’ informatica per ciechi pluriminorati, laboratori di orientamento spazio temporale e artistico espressivi.
Per l’occasione, In data 28/07/2017, alle ore 18:00, presso il “Centro Ferie Salvatore” di San Felice Circeo, vi sarà un incontro tra i rappresentanti del Comune di San Felice Circeo, le famiglie dei nostri ragazzi, il Presidente Regionale del Lazio dell’I.RiFo.R. e dell’UICI, Claudio Cola, il Presidente della Sezione Provinciale di Latina dell’UICI, Carlo Carletti, e il Presidente del Centro Regionale Sant’Alessio Margherita di Savoia per i Ciechi, Amedeo Piva, per mettere in risalto una nuova ed importante iniziativa rivolta alle persone affette da cecità e disabilità aggiuntive. Nell’occasione verrà organizzato un aperitivo sulle terrazze del Centro.

 

Irifor – Bando Campi educativi riabilitativi estivi anno 2017: regole per la conclusione e la rendicontazione delle attività

In relazione all’esigenza di sostenere le strutture regionali e provinciali dell’I.Ri.Fo.R. impegnate nella realizzazione dei Campi educativi riabilitativi estivi per l’anno corrente, si richiamano le regole riguardanti la conclusione e la rendicontazione delle attività secondo quanto previsto dal Comunicato n.12/2017.

a) Documentazione da inviare per la liquidazione del saldo del finanziamento
A conclusione delle attività riabilitative, il saldo sarà erogato previa presentazione a questa Sede nazionale dei seguenti documenti:
a) Relazione conclusiva del coordinatore dell’iniziativa riabilitativa;
b) Nota dei dati sintetici;
c) Questionari di valutazione (a cura dei formatori/operatori);
d) Questionari di gradimento (a cura dei partecipanti). Nel caso di iniziative che coinvolgano soggetti con pluriminorazioni, può essere omesso l’invio di tali questionari.

A completamento di quanto indicato potrà rendersi utile l’invio, da parte di ogni sede organizzatrice, di note descrittive (capacità ricettive, servizi dedicati, logistica, comodità dei collegamenti ecc.) inerenti la struttura prescelta per lo svolgimento del proprio Campo riabilitativo estivo.
L’indicazione di aspetti positivi ed, eventuali, aspetti critici riscontrati potrà costituire un valido supporto nell’individuazione di sedi adeguate per lo svolgimento dei Campi estivi nelle prossime annualità.
La raccolta dei dati pervenuti, infatti, consentirà di costituire una specifica di banca dati da pubblicare sul sito web dell’Istituto a beneficio di tutte le strutture interessate.

Tale documentazione dovrà essere inviata alla Sede nazionale avvalendosi di posta elettronica certificata da recapitare al seguente indirizzo:
archivio@pec.irifor.eu

b) Documentazione da conservare presso le strutture interessate
In considerazione della recente sottoposizione dell’operato dell’I.Ri.Fo.R. alla vigilanza del Ministero del Lavoro, le strutture destinatarie dei cofinanziamenti della Sede nazionale sono obbligate a raccogliere e conservare tutta la documentazione in grado di dare evidenza dell’avvenuta realizzazione delle attività e, di conseguenza, delle spese sostenute.
In particolare dovranno essere acquisiti agli atti e conservati:
1. gli atti di nomina delle figure operative coinvolte insieme all’attestazione degli avvenuti pagamenti delle loro prestazioni;
2. le fatture intestate alla sede I.Ri.Fo.R. riferibili alle spese di vitto e alloggio e di assicurazione;
3. i titoli di viaggio in originale;
4. il registro delle presenze giornaliere dei partecipanti e degli animatori/istruttori/riabilitatori, con l’indicazione puntuale delle attività svolte da ciascuno e dell’orario nel quale si sono svolte le diverse iniziative riabilitative;
5. i questionari di valutazione e di gradimento in originale.
6. certificazione ufficiale della condizione di pluriminorazione grave dei partecipanti (solo per le iniziative riguardanti tali utenti).

Corso formativo “la via del benessere e della guarigione”

L’IRIFOr (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione) della Lombardia, su proposta della Coordinatrice della Commissione Regionale Massofisioterapisti dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Mirella Gavioli, propone il corso formativo dal titolo “La via del benessere e della guarigione”.
Il Corso, della durata di 40 ore, si rivolge non solo a professionisti sanitari (fisioterapisti e possessori di titoli equipollenti, massofisioterapisti, personale infermieristico), ma anche a tutti coloro che intendano acquisire competenze professionali e personali nell’ambito della gestione dell’ansia, dello stress e del burn-out al fine di migliorare la propria relazione d’aiuto nella professione o in vista di una migliore gestione degli stati emotivi personali.
Il corso è aperto ad un numero massimo di 25 partecipanti, ma la sua realizzazione è subordinata al raggiungimento di un numero minimo di adesioni pari a 20.
Il corso prevede complessivamente 40 ore di didattica teorico-pratica suddivise in 2 moduli da 20 ore ciascuno.
– SEDE DI SVOLGIMENTO
Milano, via Mozart 16 (Sede dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti della Lombardia)
– DATE E ORARI
• 1° MODULO
venerdì 27 ottobre: dalle 8.45 alle 18.30
sabato 28 ottobre: dalle 8.45 alle 18.30
domenica 29 ottobre: dalle 8.45 alle 13.30
• 2° MODULO
venerdì 24 novembre: dalle 8.45 alle 18.30
sabato 25 novembre: dalle 8.45 alle 18.30
domenica 26 novembre: dalle 8.45 alle 14.00

PROGRAMMA DIDATTICO
Il corso, attraverso metodologie innovative basate su respiro, suoni, movimenti, tecniche mentali, tecniche di counceling tecniche di coaching, tecniche psicologiche,tecniche di pensiero positivo, e applicazione delle nuove scoperte delle neuroscienze, consente di ritrovare uno stato di benessere, sciogliere tensioni, allentare lo stress, recuperare più velocemente dai traumi fisici e psichici, ottenere una tranquillità di fondo e l’energia necessaria ad affrontare le piccole e le grandi avversità della vita e delle problematiche di salute, sia per i pazienti che per gli operatori. Un operatore stressato non è in grado di svolgere al meglio le sue funzioni e un paziente stressato non è in grado di procedere verso la guarigione e/o il miglioramento della patologia.
Lo stress e l’ansia non sono di per sé stati emotivi negativi: permettono di proteggerci dalle minacce esterne preparandoci all’azione, o di agire al meglio di noi stessi per affrontare una situazione o un’attività importante. Ci consentono, inoltre, di impegnarci al meglio nell’affrontare le varie attività quotidiane, i processi di guarigione e i compiti che svolgiamo e che dobbiamo portare a termine spesso con e per gli altri.
Tuttavia, può accadere che lo stress e l’ansia diventino così forti da trasformarsi in un blocco per le nostre capacità e per la possibilità di guarigione oppure creare uno stato di allarme esagerato rispetto alla situazione reale, o senza un motivo apparente.
Ognuno di noi risponde allo stress con modalità differenti che possono portare ad accentuare l’ansia; per questo è importante conoscere il proprio modo di affrontare gli eventi della vita.
Nel corso dell’ evento formativo, si acquisiranno: metodi semplici ed efficaci finalizzati alla presa di coscienza di convinzioni, atteggiamenti e abitudini che influenzano il diverso modo di vivere e di reagire ai problemi. Si apprenderanno tecniche per favorire il processo di guarigione del paziente, ed il miglior mantenimento delle abilità professionali dell’operatore sanitario.
Fortunatamente, le abitudini possono essere spezzate, imparando ad esercitare una maggiore consapevolezza del proprio corpo e dei propri stati mentali. Non si tratta quindi soltanto di imparare qualche esercizio meramente tecnico, una sequenza di movimenti o un modo di respirare da attuare ogni tanto, ma un modo più funzionale di vivere, di essere presenti a se stessi nella quotidianità e nella propria professione.
Le tecniche di rilassamento che verranno insegnate sono caratterizzate dalla facilità d’uso e dall’applicabilità in ogni contesto, risultando utilizzabili anche in presenza di altri, in quanto non osservabili dall’esterno, così come potranno essere trasferite anche ai propri pazienti-clienti, interlocutori e/o familiari, per ampliare il risultato terapeutico e personale.
Un corso raccomandato quindi a tutti, professionisti sanitari e non, (anche a chi ritiene di essere immune dallo stress), per essere quanto più efficaci sul lavoro e poter trasferire questa efficacia ai propri pazienti, collaboratori in equipe, oltre che nella comune vita di relazione sociale.
Essendo stato richiesto l’accreditamento E.C.M. per le professioni sanitarie, al termine del corso è prevista una verifica consistente in domande a risposta multipla sugli argomenti trattati e una verifica pratica ove il docente proporrà la simulazione di casi e la corretta esecuzione delle tecniche insegnate.
Per informazioni sulle modalità di iscrizione: sito web http://iriforlombardia.blogspot.it;
contatto email segreteria_irifor@uicilombardia.org
telefono 02/76.01.18.93