Irifor – Premio Irifor: Società Mediterranea di Ortottica “AMGO”

Premesse e finalità
Il premio “AMGO”, è indirizzato ad ortottisti che desiderano investire le proprie competenze in iniziative di prevenzione visiva legate al progetto AMGO.
I partecipanti dovranno presentare la propria candidatura per collaborare con il progetto AMGO.

Obiettivo del Premio
Implementare le attività di prevenzione visiva in sinergia con i servizi offerti dall’I.Ri.Fo.R., dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e da enti e associazioni ad esse collegate.

Premio
Il premio consiste in 5 assegni del valore di 400,00 euro ciascuno.

Destinatari
Il premio sarà assegnato a cinque candidati in possesso dei requisiti.

Termine di scadenza
Le candidature dovranno pervenire da una struttura così come specificato negli obiettivi del presente bando, entro il 15 Settembre 2018, via mail, all’indirizzo archivio@pec.irifor.eu

Requisiti di partecipazione
– il progetto proposto dovrà prevedere il supporto di un ortottista, in regola con l’iscrizione alla Società Mediterranea di Ortottica per l’anno 2018;
– saranno ammesse alla selezione unicamente le candidature riferite alla collaborazione nelle aree geografiche interessate dal progetto AMGO per l’anno 2018/2019 (l’elenco sarà pubblicato sul sito www.amgo.it)
– eventuali attestati di partecipazione a precedenti convegni AMGO potranno essere considerati titolo preferenziale;
– a parità di requisiti fra uno o più candidati l’ordine di ricezione della domanda di partecipazione potrà essere considerato quale criterio di ammissione.

Modalità di valutazione
I candidati saranno valutati in relazione a quanto previsto dal presente bando ad esclusivo e insindacabile giudizio della commissione tecnica nominata di comune accordo dai proponenti.

Premiazione
L’esito del Bando sarà comunicato agli interessati sia in forma diretta sia tramite il sito degli Enti proponenti entro 30 giorni dalla scadenza dello stesso.
La premiazione, con la consegna dell’attestato, avverrà durante il prossimo convegno AMGO 2019 che sarà pubblicizzato sul sito www.amgo.it
Le modalità di erogazione del premio saranno comunicate ai singoli candidati vincitori del premio.

Informazioni sul progetto AMGO
Per informazioni aggiuntive sul progetto AMGO e sul presente bando visitare il sito www.amgo.it oppure inviare una mail a info@amgo.it

Chi siamo, dove andiamo?, di Massimo Vita

In questi giorni che ci avvicinano alle vacanze, mentre vivo difficoltà familiari legate alla tarda età della mia mamma, ho spesso pensato a chi siamo e dove andiamo come esseri umani. Questa mattina, ascoltando la natura del Cilento, dopo aver sbrigato la posta, ho deciso di usare questa domanda per cercare di stimolare un dibattito positivo portando sull’Unione questa domanda.
Chi siamo?
Chi siamo dovremmo saperlo e soprattutto dovremmo conoscere la nostra storia quasi centenaria. Devo dire che seguendo il dibattito associativo, spesso non sembra che si conosca a fondo la storia del nostro sodalizio. A dire il vero, qualche volta, si ascoltano notevoli svarioni in questo senso.
Mi piace pensare che almeno il gruppo dirigente sia cosciente di cosa rappresenta e ne abbiamo ottimi esempi a partire dal nostro Presidente nazionale. Il dibattito sull’anno del centenario non mi pare abbia costituito un grande esempio di qualità. Ci sono tante persone a lavoro e a loro va il mio plauso per il sicuro faticoso impegno ma io mi sarei aspettato che il centenario venisse utilizzato per dialogare sul nostro passato e soprattutto sul prossimo futuro.
Mi si potrebbe dire che questo è compito del Congresso ma io penso che quel Congresso dovrebbe essere un punto di arrivo e di sistematizzazione di un dibattito svoltosi in precedenza.
Comunque alla risposta chi siamo si può rispondere, forse anche banalmente, che siamo una grande famiglia e come tutte le grandi famiglie abbiamo pregi e difetti.
Molto più difficile risulta la risposta alla domanda: dove andiamo?
Provo a soffermarmi su due temi che segneranno il nostro futuro associativo. Il tema che più mi stimola è quello di come saremo capaci di fornire risposte alle problematiche degli anziani. La maggioranza della nostra grande famiglia è composta da persone anziane e spesso molto in là negli anni.
L’aumento dell’età media comporta difficoltà personali legate alle condizioni psicofisiche personali ma anche alla difficoltà di selezione della nostra classe dirigente. Dobbiamo agire in modo deciso per assicurare agli anziani un quotidiano sereno, soprattutto per stare vicini a coloro che restano senza famiglia, se vogliamo dare un senso al nostro essere Comunità. Dobbiamo mettere in campo azioni positive e capaci di assicurare risposte concrete favorendo lo stare insieme e migliorare la qualità della vita.
Un altro tema che dovremo affrontare è quello del durante e dopo di noi rivolto soprattutto a chi tra noi porta su di sé disabilità multiple e spesso molto gravi. La risposta a questo problema non è né semplice né scontata. Ci sono varie iniziative concrete sul territorio e alcune normative provano a fornire delle risposte.
A Siena stiamo cercando di realizzare un centro diurno che guardi al tema ma non senza difficoltà soprattutto per il reperimento di sufficienti risorse economiche. L’aumento dei casi gravi ci deve interrogare anche sulla composizione dei nostri quadri dirigenti dato che i disabili visivi normodotati sono in diminuzione.
Qui mi piace soffermarmi su come l’associazione si rende strumento per le famiglie che vivono queste grandi difficoltà. Spero che nel dibattito sul centenario vi sia spazio per questa tematica e che tutti insieme saremo capaci di organizzare una risposta concreta e sufficiente.
Forse il mio pensiero può sembrare generico ma interrogarsi su questi temi ci aiuterà a essere più incisivi cercando di fornire una risposta che ci veda coesi e determinati per il bene di chi vive una vita piena di difficoltà.
Ringrazio chi avrà avuto la pazienza di leggermi e da parte mia impegnerò tutto il mio bagaglio di esperienza per contribuire alla costruzione di risposte concrete anche nel mio impegno all’I.Ri.Fo.R. Nel Consiglio di Amministrazione stiamo riflettendo su un bando che riguardi gli anziani e soprattutto quelli più soli e ammalati.
Speriamo di poter concludere questa riflessione entro la metà di settembre e consentire così alle strutture territoriali di attivare azioni concrete in materia. Per raggiungere questo obiettivo, stiamo dialogando con il coordinatore della commissione anziani e con tutti coloro che hanno esperienze in materia aiutati da esperti.
Non credo di aver risposto in modo sufficiente alle domande ma spero che su questi temi si apra una discussione costruttiva e aperta che ci consenta di ottenere risultati positivi.

Salerno – La prevenzione non va in vacanza, di Raffaele Rosa

L’UICI Salerno è stata scelta dal consiglio regionale UICI Campania per la realizzazione della campagna di prevenzione estiva denominata “La Prevenzione non va in vacanza”. Il progetto voluto da IAPB Italia ancora una volta punta alla sensibilizzazione e un richiamo all’attenzione della popolazione sui temi della profilassi della vista. Il neo Presidente Provinciale, dr. Raffaele Rosa, coadiuvato dal Vice Presidente Cafaro Francesco e dalla consigliera delegata dr. Russa Margareta, ha coordinato nei minimi dettagli tutta la fase organizzativa della iniziativa altamente sociale che ha un carattere anche sperimentale, al fine di verificare il riscontro che essa potrà avere dalle cittadinanze “balneari” che verranno invitate a partecipare allo screening oculistico gratuito eseguito attraverso l’utilizzo della attrezzatura medica portatile, messa a disposizione dal Centro di Consulenza oculistica della Sezione territoriale UICI di Salerno.
La campagna di prevenzione è iniziata nei giorni 29 e 30/06 ad Acciaroli- Zona Porto; è proseguita nei giorni 4 e 5/07 ad Ascea- Zona Lungomare, giorni 11 e 12/07 a Casalvelino- Zona Porto; nei giorni 18 e 19/07 a Camerota- Zona Centro, sottoponendo a controllo visivo circa 300 soggetti. Le ultime tappe dell’iniziativa saranno realizzate sul litorale di Salerno città nei giorni 20 e 21/07 presso lo stabilimento balneare “Arcobaleno”, nei giorni 22 e 23/07 presso il Lido Miramare e si concluderà nei giorni 24 e 25/07 presso il Lido ”La scogliera”.
Il responsabile medico oculista della campagna è il dottor Francesco Scozia, che ha la collaborazione di due ortottisti. Nei giorni suddetti è stato e sarà distribuito il depliant informativo, predisposto dalla IAPB Italia, per rafforzare il messaggio che la vista è un bene prezioso e va preservata attraverso un’azione costante e metodica di controllo medico ma anche con comportamenti quotidiani utili a ridurre al minimo l’insorgere di patologie visive
Il sottoscritto, in conclusione, sente il dovere di sottolineare la grande importanza di tali eventi sociali, attraverso i quali,questa Sezione è riuscita a coinvolgere anche gli Enti locali, come i Comuni di Ascea, Casalvelino e Camerota, nonché associazioni del terzo settore, fra tutte voglio citare l’ANMIC di Salerno. La sezione territoriale di Salerno, supportando in questa circostanza il consiglio regionale UICI Campania per questa nuova iniziativa della IAPB Italia, ha accettato di continuare le attività di prevenzione della cecità che hanno sempre visto la Sezione Salernitana in prima fila da oltre 30 anni.

Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
ETS-APS
Sezione Territoriale ” Luigi Lamberti ”
Via Aurelio Nicolodi n. 13 84126 SALERNO
TELEFAX 089797256-TEL.089792933
E-MAIL: uicsa@uiciechi.it uicsa@pec.it
C.F./P.I. 03015010659

Quando le tessere ci sono tutte, il mosaico è uno spettacolo, di Elena Ferroni

La stesura del progetto base per l’undicesimo campo riabilitativo dell’I.Ri.Fo.R. di Siena ha preso le mosse da una pagina contenuta nel libro “Ciò che inferno non è” di Alessandro D’Avenia, dove padre Pino Puglisi per invitare il diciassettenne Federico ad aiutarlo in estate a Brancaccio gli dice: “Sai quante tessere ci sono nei mosaici del duomo di Monreale?” “No.” risponde Federico. “ “Neanche io. – riprende padre Pino – Nessuno ha mai avuto il coraggio di contarle. Eppure è la superficie di mosaico più vasta del mondo. E ogni tessera, per quanto piccola, è importante. Allora ti aspetto”.
Così abbiamo iniziato dal primo pezzo del mosaico, la scrittura del progetto, in equipe con Nadia una nuova giovane socia, con gli operatori ormai consolidati negli anni e con la segreteria U.I.C.I. di Siena. Seconda tessera la conferma della struttura che ci ospita da anni, terza e quarta il coinvolgimento di due nuove figure, una geologa e guida ambientale escursionistica ed un musicoterapeuta. Poi è arrivato anche il cofinanziamento di I.Ri.Fo.R. nazionale e la possibilità di partecipare al progetto NET. IN Campus, che ci ha stimolato a dare il massimo quando ormai l’avvio del campo era alle soglie.
Si aggiungono ora le tessere fondamentali, i partecipanti e veri protagonisti. Per i più piccoli accanto a loro un po’ timide e arretrate si sono affacciate anche le famiglie, che accompagnano e tornano a prendere i figli a fine giornata. Insostituibili pezzi del mosaico sono stati i volontari in servizio civile e non, i quali hanno facilitato gli spostamenti, aiutato a servire a tavola, si sono impastati le mani con noi e ci hanno fatto ballare.
Quindi come in un volo veloce, sono passati i giorni, tra foglie, semi e rocce da toccare ed annusare, odori da riconoscere, tra scrittura di segnaposto in braille dove hanno avuto spazio i nomi di ognuno, tra sonorità diverse di strumenti e ritmi che hanno fatto dire molto alla musica, specie a chi riesce meno con le parole. Abbiamo immerso cucchiai e dita tra biscotti, latte, panna e nutella, facendo scoppiare la magia della cucina, osservando chi ha più esperienza “pasticciera” farsi tutor di chi ha più paura, perché lo scopo del dolce è farlo insieme più che mangiarlo. Con la tessera regalata dai ragazzi dell’Associazione sportiva Quarto Tempo di Firenze abbiamo corso dietro ad una palla sonora, provato a passarcela e tirato addirittura qualche rigore; tutto è accaduto con serenità, mentre chi non può correre dietro a quella palla non ha fatto mancare incitamenti e tifo ai provetti calciatori non vedenti ed ipovedenti, oltre a operatori e volontari con la mascherina sugli occhi che hanno sperimentato un vero calcio alla cieca. Abbiamo versato succhi e tagliato frutta per preparare cocktail analcolici, fino a che l’ultimo giorno ci siamo ritrovati tutti in cerchio sul palco del Laboratorio e ciascuno ha tirato di nuovo fuori la sua musica, il suo suono più bello: il suono nato dalla propria voce, dalle mani, da un tamburo, una chitarra, una tastiera o un ocean drum, suoni cresciuti per accordarsi con note e ritmi degli altri, dando volume a 3 improvvisazioni di gruppo colme di grinta e vita.
Per concludere l’esperienza insieme, che quest’anno non ha coinvolto i politici e le istituzioni di Siena come nostro solito, perché la città stava vivendo il momento delle elezioni comunali, abbiamo lasciato raccontare il campo alle parole dette da ogni presente, poi scritte su un grande cartoncino, ritagliate e consegnate perché ciascuno potesse portare via una tessera di quell’opera d’arte che ha contribuito a modellare. Allora, per me che non ho mai visto i mosaici del Duomo di Monreale di cui accenna D’Avenia nel suo romanzo, parole come “strumenti”, “intraprendente”, “armonia”, “dinamico”, “crescita”, “goal!”, “movimento”, “emozionante”, “musicale” ed “intenso”, insieme al ricordo dei giorni trascorsi, dipingono nella mia immaginazione un disegno che è uno spettacolo! Con un grazie gigantesco per operatori e volontari che tengono in piedi questa esperienza preziosa, ci auguro di replicarla anche il prossimo anno.

Caserta – Autonomia e cooperazione, tutto è pronto: si parte!!!!

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (U.I.C.I.) partner dell’Istituto per la ricerca, la formazione e la riabilitazione (I.Ri.Fo.R.) oggi daranno inizio ad una esperienza del tutto nuova, capi scout, operatori, psicologi e volontari supporteranno i dieci ragazzi (ciechi ed ipovedenti) in un viaggio sensoriale, cognitivo e di fatica, un viaggio chiamato: “autonomia e cooperazione 2018″.
Il progetto prevede come location il bellissimo borgo di Monteverde (AV), dove l’amministrazione oltre ad aver avviato un processo di accessibilità di tutto il paese, con l’installazione di un percorso tattile-plantare-vocale (L-V-E), per il 21 e 22 luglio ha organizzato due giornate dedicate all’accoglienza e alla convivialità per tutte le disabilità e non solo.
Tante saranno le attività del campo educativo e riabilitativo che sarà svolto completamente in stile scout, infatti, dichiara il presidente U.I.C.I. Caserta, avv. Giulia Antonella Cannavale: il punto di forza e l’innovazione del campo educativo e riabilitativo di Caserta è proprio lo stile di attività che i ragazzi faranno in questi dieci giorni, attività completamente svolte in stile scout, con i capi scout del gruppo di Aversa 1 e di Capodrise. Ogni giorno impareranno a conoscere se stessi, a lavorare in gruppo e soprattutto a conoscere le potenzialità che hanno dentro di se”.
il direttore I.Ri.Fo.R. della Campania, Vincenzo del Piano: “sono consapevole che dieci giorni non sono molti, ma sicuramente sarà l’inizio di un processo di presa di coscienza delle proprie capacità e potenzialità, risorse che in nostri ragazzi impegneranno quotidianamente per il raggiungimento di una maggiore e sempre più costante autonomia”.

Il responsabile commissione U.I.C.I. Caserta
Comunicazione e sistemi informatici
(Vincenzo del Piano)

PROGRAMMA

ATTIVITA’ SPECIFICHE
IL campo si svolgerà sulla base della presa incarico di tutte le esigenze materiali, quali: cucina, installazione, servizi generali, lavori ecc.
I partecipanti impareranno a campeggiare, a diventare dei vecchi campeggiatori: il campeggiare è palestra dove si alle­nano e sviluppano le virtù, specialmente la fermezza del carattere e la forza di volontà, viste in funzione della comunità.

PROGRAMMA PER LA SENSORIALITA’
I partecipanti, Acquisite tutte le informazioni sensoriali, sia a livello quantitativo che qualitativo, acquisteranno una capacità di analisi dei dati, affinché essi possano essere utilizzati per il riconoscimento dell’ambiente circostante, sia a livello visivo che di schematizzazione mentale.
PROGRAMMA PER LE ATTIVITA’ COGNITIVE
I partecipanti, acquisite le informazioni tradotte in dati saranno in grado di stabilire la collocazione nello spazio tempo tra gli oggetti, orientandosi, grazie alla comprensione degli stimoli esterni e la manipolazione delle immagini in schemi mentali, all’interno della struttura del campo e non solo.
PROGRAMMA PER LA FATICA
I partecipanti, una volta che avranno acquisito tutte le informazioni utili alla loro autonomia, saranno in grado di avviare le attività fisiche idonee alla costruzione degli ambienti costituenti il campo. Relativamente al lavoro svolto, essi avranno una piena conoscenza dell’utilità dei luoghi e delle tecniche e strategie del loro impiego sia dal punto di vista di efficienza ed efficacia che della sicurezza degli strumenti e di tutti gli attori coinvolti.
Nello specifico, i programmi operativi prevedranno le seguenti attività, dettagliatamente illustrate con il seguente prospetto:

I GIORNO
Arrivo dei partecipanti, ospitati in una struttura con ambiente protetto, dove soggiorneranno, fino a quando non saranno trasferiti completamente nel campo. Gli operatori trasmetteranno le informazioni sensoriali presenti, insieme ai partecipanti analizzeranno i dati, costruiranno schemi mentali per lo spazio tempo per l’individuazione degli oggetti, ambienti, servizi, ecc., garantendo così una propria autonomia nella gestione della quotidianità, dell’igiene personale e della privacy.
La fase successiva prevedrà la presentazione informativa dell’organizzazione delle attività del campo e della sua struttura ambientale. Attraverso la presentazione tattile di modellini che riprodurranno gli ambienti del campeggio, Si trasferiranno le conoscenze dell’area del campo e della sua suddivisione in relazione agli ambienti che saranno successivamente realizzati dai partecipanti per vivere a pieno il campo.

II GIORNO
Avviate le attività di risveglio, si esamineranno i materiali che costituiranno il primo oggetto da realizzare, ovvero la tenda. Acquisite le nozioni, i partecipanti si avvieranno al montaggio della tenda.
Definite le fasi di montaggio, l’attività si concluderà con la verifica delle conoscenze trasmesse in relazione ai materiali, la loro forma, consistenza e dimensioni, l’esatta ubicazione all’interno del perimetro, le funzioni ad esse attribuite, ecc.
Successivamente saranno presentati ulteriori materiali, quali corde, cordini, pali di legno, gavette, ecc.

III GIORNO
Avviate le attività di risveglio, consolidato che i partecipanti sulla base delle informazioni ricevute e della loro trasformazione in dati oggettivi, saranno impegnati nella costruzione di un nuovo ambiente, ovvero la cambusa (cucina/refettorio). Riesaminati i materiali, acquisite le nozioni, i partecipanti si avvieranno al montaggio del suddetto ambiente.
Definite le fasi di montaggio, l’attività si concluderà con la verifica delle conoscenze trasmesse in relazione ai materiali, la loro forma, consistenza e dimensioni, l’esatta ubicazione all’interno del perimetro, le funzioni ad esse attribuite, ecc.

IV GIORNO
Avviate le attività di risveglio, i partecipanti inizieranno a prendere il pieno possesso delle aree del campo, nello specifico si sistemeranno nelle tende. La sistemazione avverrà sulla base delle conoscenze acquisite sullo spazio tempo e sulla collocazione degli oggetti, in piena autonomia. Essi saranno gestori dello spazio a loro assegnato, non solo per il pernottamento, bensì anche per l’autonoma gestione del proprio vestiario, accessori, ausili, ecc.

V GIORNO
Avviate le attività di risveglio, i partecipanti riesamineranno gli ambienti e la loro messa a punto. Avviato il processo di presa incarico della struttura del campo, in autonomia attraverso l’uso delle attrezzature, si occuperanno di organizzare il servizio di ristoro e vettovagliamento, sia per il pranzo che per la cena, puntando al massimo impiego della struttura attraverso l’assegnazione dei ruoli e dei compiti. In contemporanea si inizierà la costruzione della cucina da campo e di un sistema idrico utile alla pulizia degli ambienti, delle attrezzature e dell’igiene personale.

VI GIORNO
Avviate le attività di risveglio, i partecipanti completeranno la struttura adibita a cucina, con la messa a punto dell’attivazione della stessa con l’uso dei fuochi. La giornata sarà basata sulla suddivisione dei ruoli e dei compiti assegnati con la responsabilizzazione delle attività e dei loro fini.

VII GIORNO
Avviate le attività di risveglio, i partecipanti saranno coinvolti nell’espletamento di Giochi tipici scout, quale momento educativo in cui, attraverso l’avventura, l’impegno e la scoperta, essi svilupperanno creativamente tutte le proprie doti, cogliendo meglio limiti e capacità personali, imparando a riconoscere le regole e a rispettarle con lealtà. Il tutto si configurerà in una costante e progressiva esperienza della comune aspirazione alla gioia, disponendo i partecipanti all’entusiasmo, al senso del gratuito, all’apertura al nuovo, alla ripresa fiduciosa dopo ogni insuccesso, all’accettazione e al completamento reciproco.

VIII GIORNO
Avviate le attività di risveglio, le attività saranno svolte al di fuori del campo e nello specifico saranno organizzate due tipologie di escursioni: la prima nell’area naturalistica e la seconda nel percorso storico e religioso del borgo. per entrambe le escursioni i partecipanti saranno impegnati nell’uso del bastone bianco. Attraverso le guide naturali e i percorsi tattili (L-V-E). per il percorso naturalistico saranno predisposte schede informative per la flora e la fauna, mentre, per il percorso storico e religioso saranno utilizzati grafici a rilievo.

IX GIORNO
Avviate le attività di risveglio, i partecipanti saranno indirizzati alla conoscenza e all’impiego di:
tecniche di accensione e gestione del fuoco: il fuoco è uno degli elementi che nella vita scautista non manca mai, considerata la sua forza, in completa sicurezza e solo dopo aver acquisito a pieno le nozioni di sicurezza, gestione ed impiego, i partecipanti in maniera assistita sperimenteranno il suo uso.
Pronto intervento: il primo soccorso è da sempre considerato uno dei capisaldi nella gestione della salute, per questo l’intervento in caso di infortuni deve essere basato sul concetto della sua efficacia. I partecipanti attraverso la conoscenza di ausili e del loro uso, acquisiranno nozioni per l’applicazione di una serie di manovre o più semplicemente delle fasi che devono essere applicate  nel caso una persona abbia un malore e/o un incidente, così preservando la vita di un infortunato o comunque di migliorarne le condizioni generali o evitarne il peggioramento.

X GIORNO
la famiglia porta con sé una forza rigenerante capace di superare ogni stanchezza, affrontando le difficoltà nella piena condivisione e supporto reciproco, per questo come atto finale è previsto il coinvolgimento dei genitori e dei fratelli e sorelle come collante per il continuo della crescita delle conoscenze e delle competenze acquisite da parte dei partecipanti. Per una volta si capovolgeranno i ruoli, saranno i partecipanti a servizio, attraverso l’organizzazione di un sistema di accoglienza e di assistenza.
Come attività finale dell’esperienza del campo, i partecipanti, insieme alle proprie famiglie e alla comunità locale, parteciperanno alla santa messa nella chiesa di Santa maria di Nazareth.

Irifor – Autonomia e cooperazione, campo estivo educativo e riabilitativo, di Vincenzo Massa

L’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Caserta dal 13 al 22 luglio saranno impegnati in un progetto sperimentale e nel contempo innovativo che vedrà impegnati dieci ragazzi dai 20 ai 35 anni, in attività sensoriali, cognitive e di fatica, per il raggiungimento di una autonomia personale.

Il presidente U.I.C.I. di Caserta, l’avv. Giulia Antonella Cannavale spiega: “il campo educativo e riabilitativo dei nostri ragazzi avrà come location il comune di Monteverde (AV), uno tra i borghi più belli d’Italia, non solo per la sua bellezza, ma anche per la sua accessibilità. Basta pensare che nelle vie della città sono stati installati circa quattro kilometri di percorsi L-V-E (loges-vet-evolution), un percorso tecnologicamente avanzato, considerato che il percorso tattile oltre a garantire una mobilità sicura, attraverso i futuri sistemi informatici, integrati permetterà di ottenere tutte le informazioni inerenti al borgo e ai suoi servizi alla persona”.
Conclude Cannavale: “per questo ringrazio l’intera amministrazione di Monteverde per aver patrocinato l’iniziativa e del supporto logistico che ci sta dando”.

Data la sua struttura, il progetto è un progetto sperimentale e innovativo, unico nel suo genere, si può pensare che a livello nazionale che a livello europeo sia il primo campo educativo e riabilitativo per disabili visivi con particolari caratteristiche: un campo completamente stile scout.
Attraverso lo stile scout i partecipanti saranno impegnati a riconoscere l’ambiente circostante, acquisendo le informazioni, elaborando e trasformando dette informazioni in mappe mentali. Dopo questa fase essi potranno lavorare sulla cognizione dello spazio tempo, comprendendo così la collocazione di oggetti e strutture, strutture del campo: come tende, refettorio, cucina, ecc., che saranno realizzate dai partecipanti stessi, attraverso il programma della fatica, ovvero della manualità e del movimento.

Il presidente regionale della U.I.C.I. della Campania, il Dott. Vincenzo Massa: “il progetto di Caserta è un progetto sperimentale con una formula del tutto nuova, sono sicuro che i nostri ragazzi potranno raggiungere una autonomia personale che esercitata quotidianamente, gli consentirà di capacitarsi delle proprie potenzialità, ma a questo si otterrà un valore aggiunto, la gestione di qualsiasi attività al di fuori delle proprie mura domestiche”.

Quando la politica opera per la comunità, si creano realtà accoglienti non solo per i cittadini cosiddetti normodotati, ma si danno le stesse opportunità anche ai cittadini con disabilità, permettendo di poter vivere a pieno la propria città in tutti i suoi ambiti.
Ancora una volta l’amministrazione di Monteverde dimostra grande sensibilità, in occasione della conclusione del campo organizza una due giorni di turismo sociale, aperto a tutte le disabilità di tutto il territorio regionale e nazionale, due giorni speciali: il 21 e il 22 luglio dove l’intero paese sarà vivo e vissuto senza limitazioni!.

Irifor del Trentino – Guida al Buio

Uso dei sensi vicarianti e focus sull’attenzione al volante

Un pomeriggio davvero insolito quello che hanno vissuto oggi, 10 luglio 2018, i camerieri ciechi e ipovedenti degli eventi al buio che la Cooperativa IRIFOR propone nelle scuole e in occasione di fiere ed eventi sul suolo provinciale e nazionale.
Grazie al prezioso supporto del Gruppo ITAS Assicurazioni, di Activa BMW Unica concessionaria a Trento e provincia e della Scuola di guida sicura Drive OK di Ravina, una quindicina di persone dello staff delle celebri cene al buio ha potuto vivere un’esperienza senza dubbio indimenticabile: guidare un’automobile con le precise indicazioni degli istruttori della scuola Patentando che promuove, appunto, la Guida al Buio.
Per i ciechi e gli ipovedenti che si sono cimentati alla guida delle autovetture Bmw è stato un modo di sperimentare i propri punti di forza derivanti dall’utilizzo degli altri sensi. I tre testimonial di eccezione che si sono messi alla prova, gli assessori comunali Stanchina e Gilmozzi e il comandante della polizia locale Giacomoni, lo hanno fatto per sensibilizzare il pubblico dei vedenti: sempre più spesso infatti gli incidenti sono dovuti alla distrazione, legata per lo più all’uso dei cellulari, che porta la gente a guidare come se fosse davvero al buio. Va prestata la massima attenzione quando si è al volante, anche impiegando gli altri sensi che i non vedenti presenti al circuito allestito a Ravina hanno utilizzato al meglio per provare l’ebbrezza della guida.
Una riuscitissima sorpresa per lo staff del sapore del buio e una grande soddisfazione per il direttore IRIFOR Ceccato, artefice dell’iniziativa, che dichiara “Per noi l’utilizzo degli altri sensi è fondamentale. Questo test di oggi vuole dimostrare quanto possiamo lavorare sulla sensibilizzazione della popolazione sia nei confronti della disabilità visiva sia in termini di utilizzo dei sensi vicarianti”.

Resoconto CdA del 28 Giugno 2018, di Massimo Vita

Il Consiglio di Amministrazione dell’I.Ri.Fo.R. Nazionale si è riunito lo scorso 28 Giugno in modalità telefonica e ha preso decisioni significative.
Dopo aver approvato all’unanimità dei presenti il verbale della seduta precedente, sono stati affrontati i seguenti argomenti:

Personale
Sono state esaminate alcune posizioni contrattuali relative al nuovo organigramma che il CDA ha approvato in una riunione precedente, razionalizzando i compiti in rapporto alla collaborazione strutturale con gli uffici dell’U.I.C.I.

Lavoro
Si è discusso su come sostenere il bando dell’U.I.C.I. sulla promozione del lavoro e su proposta del Presidente, si è deciso, all’unanimità dei presenti, di raddoppiare i premi del bando e di partecipare alla commissione esaminatrice dei progetti.

Intervento precoce
In merito a questo bando si è deciso di approfondire il monitoraggio dei progetti in svolgimento e solo a conclusione degli stessi valutare l’opportunità di riproporre il bando.

Privacy
Abbiamo nominato il responsabile interno per i dati personali per adeguarci alla nuova normativa e abbiamo evidenziato la necessità di supportare le sedi territoriali su questa materia.

Comitato Scientifico
Il Vice Presidente ha illustrato le difficoltà nel far funzionare questo organo e ha evidenziato come all’istituto serva un Comitato Scientifico più operativo e più tecnico ma che sia anche comitato etico. Dopo una breve discussione si è deciso di avviare una riflessione e affrontare il problema in sede di modifica dello Statuto per l’adeguamento alla nuova normativa sul terzo settore.

Formazione culturale
In materia abbiamo fatto nostro il corso del Museo Anteros “Toccare e creare le forme del pensiero. Educazione estetica in presenza di minorazione visiva e funzioni conoscitive del tatto”.  Ai partecipanti sarà rilasciato attestato dalla Presidenza Nazionale.

Nuove attività lavorative
Il CDA, per dare impulso alle nuove professioni, ha deciso di sostenere il corso per periti fonici forensi, dando mandato al Vice Presidente di verificare la necessità di supportare economicamente lo svolgimento di un corso di formazione, in collaborazione con la Commissione Nuove Attività Lavorative dell’UICI e con l’istituto sant’Alessio.
Appena il corso sarà bandito, l’Istituto porrà in essere iniziative volte a favorire la partecipazione con i mezzi più idonei.

Bandi campi riabilitativi
In materia abbiamo preso atto delle rimodulazioni di alcuni campi e si sono riviste le modalità di presa visione delle varie iniziative da parte dei dirigenti dell’Istituto.

Torino – Lavoro: protocollo d’intesa tra Unione Ciechi e Abile Job. Obiettivo: facilitare l’inserimento delle persone con disabilità visiva

Una sfida, un’idea innovativa, un ponte lanciato verso il futuro. In tempi difficili, segnati da una generale crisi del mercato del lavoro, garantire un futuro occupazionale alle persone con disabilità visiva è un’impresa ardua. Le cosiddette “professioni storiche” (come quella del centralinista e del fisioterapista) devono fare i conti con un mondo molto trasformato e talvolta le aziende non rispettano gli obblighi di legge sulle assunzioni obbligatorie. Però ci sono anche scenari inediti e promettenti, in gran parte possibili grazie all’apporto delle nuove tecnologie.  Intende lavorare proprio su queste potenzialità il protocollo d’intesa, sottoscritto nei giorni scorsi, tra l’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) di Torino, la corrispondente sezione I.Ri.Fo.R. (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione) e la società Abile Job. L’accordo punta a favorire l’inserimento lavorativo di ciechi e ipovedenti gravi, attraverso la legge 68/1999 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”.

Abile Job è una realtà molto attiva nella realizzazione di progetti sociali e offre numerosi servizi volti all’inclusione lavorativa di persone svantaggiate: grazie a una fitta rete imprenditoriale si pone nel mercato del lavoro come realtà di facilitazione per l’inserimento delle persone con disabilità. Dal canto suo l’UICI, anche attraverso l’I.Ri.Fo.R., lavora da quasi un secolo per garantire diritti, parità e integrazione alle persone cieche e ipovedenti, potendo vantare una notevole esperienza maturata “sul campo”. Realtà differenti, ma capaci di incontrarsi e condividere le proprie specifiche competenze in nome di un obiettivo comune: il diritto al lavoro delle persone con disabilità.

Il protocollo d’intesa interessa molti ambiti: dall’individuazione del lavoratore più adatto rispetto al profilo richiesto dalle aziende all’assistenza durante il percorso dell’inserimento, dai corsi di formazione sulle specifiche mansioni richieste fino ai percorsi di orientamento e mobilità, per consentire alle persone disabili di raggiungere agevolmente il posto di lavoro. Sono previsti anche momenti di formazione e sensibilizzazione dedicati alle aziende.

«Abile Job nasce per cercare di migliorare le possibilità di impiego delle persone con disabilità – afferma Renzo Marcato, cofondatore e amministratore della società – puntando sulle competenze e uscendo da un ambito assistenzialistico che, negli ultimi decenni, ha generato ulteriori difficoltà sul fronte occupazionale delle categorie protette. Il protocollo d’intesa sottoscritto con UICI e I.Ri.Fo.R. Torino è significativo, non solo per la valenza umana e sociale ma, in particolare, per gli aspetti di sostegno e di valorizzazione delle risorse attraverso percorsi sostenibili e auspicabili dal punto di vista delle persone e delle imprese»

«Oggi il collocamento mirato attraverso i canali pubblici è in grossa difficoltà – sottolinea Franco Lepore, presidente UICI e I.Ri.Fo.R. Torino – Con la sottoscrizione di questo protocollo d’intesa vogliamo offrire alle persone con disabilità visiva un’opportunità in più. L’UICI e l’I.RI.FO.R. metteranno a disposizione la loro esperienza e la loro competenza per favorire condizioni e processi virtuosi che permettano a ciechi e ipovedenti di inserirsi nel contesto aziendale e di mantenere nel tempo il posto di lavoro. Ricordiamo che i disabili visivi, se messi nelle giuste condizioni e supportati da ausili idonei, possono lavorare al pari degli altri lavoratori e possono essere una risorsa per le aziende».

Bando I.Ri.Fo.R. 2018 “Sostegno agli studi musicali dei ragazzi disabili visivi”

Bando per il finanziamento di contributi di studio individuali finalizzati al conseguimento della cultura musicale da parte di studenti disabili visivi. – integrazione

PRESENTAZIONE
Il Consiglio di Amministrazione Nazionale dell’I.Ri.Fo.R. intende proseguire nella sperimentazione delle nuove modalità di realizzazione delle attività istituzionali che possano affiancarsi alle tradizionali forme di sostegno e incentivo alle proprie strutture territoriali.
Il Consiglio di Amministrazione Nazionale dell’I.Ri.Fo.R., pertanto, volendo porre in essere azioni formative generali razionalizzando al contempo le risorse finanziarie disponibili, indice un Bando per la selezione e il finanziamento di contributi di studio individuali finalizzati al conseguimento della cultura musicale da parte di studenti disabili visivi.

Art.1 – OBIETTIVO FORMATIVO
Obiettivo dei corsi individuali è quello di promuovere gli studi musicali da parte di ragazzi disabili visivi, in conformità con i programmi dei conservatori di musica, sostenendo in particolare l’apprendimento della notazione musicale Braille nonché della didattica strumentale.

Art.2 – DESTINATARI
Ogni corso individuale sarà rivolto ad allievi di età compresa tra i 6 e i 18 anni. Il limite di età non si applica nel caso di soggetti iscritti ai Conservatori musicali e in regola con il corso di studi. In caso di parità tra concorrenti, la priorità nell’assegnazione sarà data agli allievi che frequentano corsi di studi musicali.

Art.3 – DURATA DEI CORSI
Le ore di lezione ammesse, per ogni corso, ammonteranno al massimo a 80 per ogni annualità.

Art.4 – SOGGETTI AMMESSI A PARTECIPARE
Possono rispondere al presente Bando tutte le sedi territoriali dell’I.Ri.Fo.R. Ognuna può presentare un’unica richiesta di finanziamento, utilizzando il formulario allegato.

Art.5 – DURATA DEL BANDO
Il Bando si attiva con la sua pubblicazione sul sito internet dell’Istituto e resta valido fino al 10 Ottobre 2018.
Nel periodo di vigenza del Bando le strutture interessate potranno inviare le richieste di finanziamento dei corsi.
L’I.Ri.Fo.R. Nazionale si riserva la possibilità di chiedere integrazioni e/o chiarimenti alle strutture richiedenti.
Entro i 30 giorni successivi alla scadenza del Bando i progetti pervenuti saranno valutati dalla Commissione esaminatrice di cui all’articolo seguente.

Art.6 – COMMISSIONE ESAMINATRICE
Il Consiglio di Amministrazione Nazionale dell’I.Ri.Fo.R. ha provveduto alla nomina di una Commissione esaminatrice, composta da esperti nel campo dell’insegnamento musicale e nel settore tiflologico, al fine della valutazione delle istanze pervenute.

Art.7 – RISORSE FINANZIARIE DISPONIBILI
Il Consiglio di Amministrazione Nazionale dell’I.Ri.Fo.R. ha stabilito di assegnare a questo Bando un budget complessivo di € 21.000,00.
Se l’ammontare totale dei progetti pervenuti dovesse essere superiore al budget complessivo destinato al Bando, il Consiglio di Amministrazione Nazionale potrà adottare un criterio generale per decurtare ogni progetto in modo proporzionale.

Art.8 – COSTI AMMISSIBILI
Il compenso per le attività di docenza svolte nell’ambito delle attività del presente Bando non potrà essere superiore a € 40,00 (quaranta/00) lordi orari.
In riferimento alle attività di tutoraggio e assistenza, la tariffa oraria lorda potrà essere riconosciuta fino a un massimo di € 25,00 (venticinque) lordi orari.
Sono ammissibili le spese sostenute per l’acquisto di spartiti in formato braille o a caratteri ingranditi o l’acquisto di software speciali per la scrittura della musica.
In ragione della tipologia degli interventi, si precisa che alle strutture richiedenti non sarà riconosciuta la quota forfettaria del 10+5% per gli oneri di segreteria, organizzazione e coordinamento.

Art.9 – MODALITA’ ORGANIZZATIVE
I corsi dovranno iniziare entro un mese dalla data di comunicazione dell’approvazione del progetto. La conclusione dovrà avvenire entro i sei mesi successivi alla comunicazione di finanziamento.
Con la comunicazione di approvazione del corso sarà erogato il 50% del finanziamento, il saldo sarà erogato a conclusione delle attività formative.
Sarà onere delle strutture richiedenti provvedere alla formalizzazione degli incarichi dei docenti e agli ulteriori adempimenti amministrativi necessari all’avvio delle iniziative finanziate.

Art.10 – FIGURE PROFESSIONALI RICHIESTE
I corsi potranno essere realizzati ricorrendo unicamente a docenti in possesso di Diploma di Conservatorio e documentata esperienza nel settore della disabilità visiva.
In caso di impiego di docenti normodotati, il progetto dovrà prevedere l’impiego, in affiancamento, di un docente esperto disabile visivo che opererà con funzioni di Tutor.
Sarà cura della struttura proponente indicare il nominativo del docente previsto in fase di presentazione della proposta progettuale, allegando apposito CV.

Art.11 – MATERIALI DIDATTICI
I testi di musica in formato braille o a caratteri ingranditi di cui all’art.8, dovranno essere acquisiti nell’ambito della produzione della Biblioteca Italiana per Ciechi “Regina Margherita” di Monza o, in mancanza, da strutture con essa federate.

Art.12 – PRESENTAZIONE DELLA PROPOSTA
Le strutture proponenti dovranno trasmettere la richiesta di finanziamento utilizzando unicamente il formulario allegato che, in ogni caso, dovrà contenere il progetto individualizzato, indicativamente con le seguenti voci:
1) Destinatario del progetto (quadro generale – tipo di minorazione – eventuali contributi I.Ri.Fo.R. negli ultimi 3 anni, finalizzati agli studi musicali: a) entità totale del contributo ricevuto; b) risultati conseguiti; c) criticità riscontrate)
2) livello di conoscenza in partenza
3) obiettivo formativo
4) metodo o metodi per raggiungerlo
5) risultati attesi
6) tempi di realizzazione dell’iniziativa (numero di ore)
7) materiale didattico da utilizzare (se necessario)
8) strumenti di verifica (prove pratiche, ecc.).
Tale formulario, accompagnato da un preventivo economico dettagliato ed eventuali altre comunicazioni concernenti il Bando in oggetto, dovrà essere inviato alla Sede nazionale avvalendosi di posta elettronica certificata da recapitare al seguente indirizzo:
archivio@pec.irifor.eu
La mancata osservanza di tale requisito d’accesso per la presentazione dei progetti determina il loro automatico non accoglimento.

Art.13. – VALUTAZIONE DELLE RICHIESTE
La valutazione delle richieste sarà effettuata dalla Commissione di esperti di cui al precedente art.6 e sarà effettuata sulla base dei requisiti riportati nel formulario nonché dei criteri della completezza, adeguatezza e sostenibilità delle proposte progettuali pervenute.
A cura della Commissione sarà stilato l’elenco degli ammessi alla valutazione che sarà trasmesso al Consiglio di Amministrazione Nazionale dell’I.Ri.Fo.R. per definire l’elenco delle strutture beneficiarie dei finanziamenti, a cui sarà inviata comunicazione nelle forme consuete affinché si possa provvedere agli adempimenti previsti.
In caso di parità tra candidati, il Consiglio di Amministrazione Nazionale dell’I.Ri.Fo.R. potrà prendere in considerazione ulteriori elementi, in particolare le condizioni economiche della famiglia di appartenenza del candidato.

Art.14. – DOCUMENTAZIONE PER LA RICHIESTA DEL SALDO
A conclusione delle attività, il saldo sarà erogato previa presentazione a questa Sede nazionale dei seguenti documenti:
a) Relazione conclusiva del coordinatore dell’iniziativa riabilitativa;
b) Nota dei dati sintetici;
c) Questionario di valutazione (a cura dei formatori/operatori);
d) Questionario di gradimento (a cura dei partecipanti).

La Relazione conclusiva dovrà riguardare le seguenti voci:
obiettivi raggiunti (in percentuale)
risultati ottenuti (descriverne la qualità)
indicazione percentuale della corrispondenza tra risultati conseguiti e  risultati attesi
problemi incontrati
soluzioni individuate
suggerimenti per il futuro

Al termine del progetto, il docente incaricato dovrà inviare, ove possibile, materiale audiovisivo che illustri il percorso compiuto (quindi almeno un documento od una sequenza che mostri il livello di partenza, ed un documento od una sequenza che mostri i risultati conseguiti).