Attività formative anno 2018/2019 – Corso di formazione “La valorizzazione del docente e dirigente disabile visivo nel contesto normativo ed organizzativo, didattico, educativo e formativo della legge 107/2015”

Premessa
L’IRiFoR ETS, Ente accreditato dal Ministero dell’Istruzione ai sensi del D.M. 177/2000, su proposta della Commissione per la tutela dei diritti degli insegnanti dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e della stessa Commissione Nazionale Istruzione e Formazione, realizzerà il Corso annuale di aggiornamento a carattere seminariale e laboratoriale rivolto a docenti e dirigenti scolastici dal titolo: “La valorizzazione del docente e dirigente disabile visivo nel contesto normativo ed organizzativo, didattico, educativo e formativo della legge 107/2015”.
Il corso è rivolto a 15 partecipanti, compresi docenti e dirigenti vedenti; ha una durata complessiva di 24 ore e sarà svolto presso l’Istituto per i ciechi “F. Cavazza” di Bologna.
Avrà inizio giovedì 15 novembre 2018 a partire dalle ore 15:00 per terminare domenica 18 alle ore 13:00.
In caso di esubero di richieste sarà data la precedenza a quei docenti che partecipano per la prima volta all’iniziativa.
Le spese di vitto e alloggio, anche per gli eventuali accompagnatori a partire dalla cena del 15/11 e fino al pranzo del 18/11 saranno interamente a carico dell’Ente.
In caso di elevato numero di richieste, potrà essere valutata la possibilità di ammissione al corso di un numero di docenti superiore a 15, ma, nel caso si tratti di docenti già ammessi a precedenti edizioni del Corso, le spese  di soggiorno saranno a loro carico.
In ogni caso le spese di viaggio resteranno a carico dei partecipanti.
Ai partecipanti che avranno frequentato almeno l’80% del monte orario previsto e avranno partecipato alle verifiche finali, sarà rilasciato attestato di frequenza da utilizzarsi ai sensi della normativa vigente.
Finalità generali
Il seminario si propone di avviare una riflessione complessiva sulla situazione della scuola italiana in relazione alle esigenze dei docenti e dirigenti disabili visivi che vi operano. La disabilità verrà indagata nei suoi aspetti problematici e penalizzanti, ma anche presa in considerazione come valore aggiunto, specialmente sul terreno didattico e pedagogico. Verranno approfondite le strategie e le metodologie più adatte per affrontare gli aspetti relativi all’informatizzazione della scuola e verrà fatta una ricognizione delle principali forme di comunicazione messe in atto dagli studenti di oggi, soprattutto per quel che attiene ai linguaggi non verbali. Il tutto avendo come sfondo la normativa attualmente vigente.
Obiettivi specifici
• Conoscere meglio i propri diritti per un miglior esercizio dei propri doveri, diritti già normati e quelli per i quali, con l’apporto dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, si possa conseguire opportuna regolamentazione.
• Fare il punto sulla conoscenza e la pratica delle tecnologie informatiche e multimediali e verificarne sia il migliore uso sia il miglioramento dell’accessibilità
• Cogliere tutte le opportunità offerte dall’informatica per la gestione dei propri compiti burocratici e didattici.
• Mettere a fuoco i problemi relazionali con i colleghi (per i docenti) e con il personale dipendente (per i dirigenti scolastici)
• Comprendere l’odierna realtà adolescenziale e giovanile rispetto alle distorsioni indotte dalla minorazione visiva, approfondendo i linguaggi non verbali.

Metodologia di lavoro
Il corso si articolerà in 3 giornate di lavoro, per un totale di 24 ore di attività, e sarà organizzato in forma seminariale, con relazioni plenarie ed esercitazioni pratiche per l’approfondimento dei temi trattati.
Il programma di attività prevede l’effettuazione di una verifica finale mediante l’utilizzazione di questionari: la partecipazione alla verifica e il positivo superamento della stessa costituiranno il presupposto per il rilascio dell’attestato di partecipazione con profitto.
Domande di partecipazione
Le candidature dovranno pervenire entro il 30 settembre 2018, utilizzando il modulo di iscrizione e la scheda di prenotazione alberghiera di seguito riportate nel comunicato.
Le domande dovranno essere corredate, altresì, da un dettagliato curriculum vitae et studiorum del/la candidato/a. L’indirizzo per l’invio delle candidature è il seguente:
email: archivio@pec.irifor.eu
La data di arrivo delle richieste potrà essere considerata quale criterio di ammissione nel caso di un elevato numero di domande.
Note organizzative
Per l’ammissione al Corso è prevista una graduatoria per titoli. Nella valutazione dei titoli si terrà conto dei curricula e degli eventuali altri titoli presentati.
La Segreteria dell’Istituto avrà cura di avvertire tempestivamente (tramite email) tutti i richiedenti circa l’esito della valutazione suddetta.
Inoltre, sarà comunicato il calendario agli iscritti al Corso dalla Segreteria dell’Ente entro dieci giorni prima dell’inizio delle lezioni.

SCHEDA DI ISCRIZIONE

“La valorizzazione del docente e dirigente disabile visivo nel contesto normativo ed organizzativo, didattico, educativo e formativo della legge 107/2015”.
Bologna, 15-18 Novembre 2018

Spett.le I.Ri.Fo.R. Ets
e.mail: archivio@pec.irifor.eu

Il/La sottoscritto/a………………………………………………………………………………………
Nato/a a…………………………………………………il…………………………………………….,
residente a……………………………………………, Via/Piazza…………………………………….
CAP…………………., codice fiscale…………………………. tel…………………….…………
email……………………………………………………………………

chiede

di essere ammesso/a al Corso di formazione:
“ La valorizzazione del docente e dirigente disabile visivo nel contesto normativo ed organizzativo, didattico, educativo e formativo della legge 107/2015”.

Autorizza il trattamento dei propri dati personali ai sensi del Reg. UE 679/2016 – GDPR                                                                                                (firma)

PRENOTAZIONE ALBERGHIERA
(Barrare i servizi che si vuole prenotare)

15 Novembre 2018
Cena
Pernottamento

16 Novembre 2018
Pranzo
Cena
Pernottamento

17 Novembre 2018
Pranzo
Cena
Pernottamento

18 Novembre 2018
Pranzo

NB: Non sono rimborsate le spese effettuate fuori dall’Istituto dei ciechi Cavazza

Ascoli Piceno – I sordociechi in vacanza nel Piceno, di Armando Giampieri

Autore: Armando Giampieri

Una cosa è osservare il mondo che ci circonda potendo avvalerci di tutti i nostri cinque sensi, altro valore assume invece l’esperienza di vivere, per usare una metafora televisiva, ad audio e video spenti.
E’ inevitabile per ognuno di noi fare questa riflessione quando pensiamo al destino delle persone sordo-cieche, e quando addirittura abbiamo l’occasione di incontrarle.
Nella 1°settimana di Settembre infatti, un gruppo di venti sordo ciechi adulti, accompagnati dalle rispettive guide, ha partecipato ad un soggiorno riabilitativo ed esperienziale nel territorio della nostra provincia.
I dirigenti associativi della nostra Sezione Uici ed il Cav. Adoriano Corradetti componente della Direzione Nazionale del sodalizio si sono sentiti onorati di aver potuto collaborare alla perfetta riuscita di questo soggiorno.
L’iniziativa di questa splendida esperienza riabilitativa e di aggregazione è tutta merito dell’Irifor Nazionale (Istituto per la ricerca, la riabilitazione e la formazione che ha affidato la conduzione del soggiorno alla Dott.ssa Angela Pimpinella, persona di grande spessore, esponente della Direzione Nazionale Uici e referente della tematica della sordo-cecità.
Il gruppo è stato ospite presso l’hotel Il Parco dei Principi di Grottammare, ma l’intera settimana è trascorsa rapidamente perché gli ospiti, accompagnati dalle proprie guide, e da queste supportati tramite la sapiente descrizione degli ambienti, delle atmosfere, dei monumenti tramite l’utilizzo dell’alfabeto tattile Malossi, hanno potuto entrare facilmente in contatto con i luoghi visitati, con le loro tradizioni e la loro storia. Ad Offida, ad esempio hanno effettuato una visita guidata al borgo antico racchiuso dalle mura castellane del XV secolo, uno tra i borghi più belli d’Italia. noto per la lavorazione del delicato merletto a tombolo. Ad Ascoli Piceno, con altra visita guidata, hanno potuto godere la bellissima città medioevale delle Marche, considerata tra le più monumentali d’Italia, punteggiata da torri e campanili e avvolta nel caldo colore del travertino.
Inoltre, accanto all’aspetto più squisitamente culturale, i visitatori hanno fruito di mattinate in spiaggia al mare ed in piscina, di sedute di idroterapia e di ginnastica in acqua sotto la guida di istruttori.
La parte conclusiva del loro soggiorno si è svolta ad Ascoli Piceno, presso “l’Officina dei sensi”, il Centro riabilitativo polifunzionale dell’Uici. Dopo la visita della struttura, hanno preso parte ad un laboratorio manuale a sorpresa: vale a dire alle diverse fasi della lavorazione delle olive all’ascolana, sotto la guida di un maestro esperto in quest’arte come il noto Luciano Maravalli.
Dopo aver pranzato all’interno della struttura, gli ospiti, prima di accomiatarsi, hanno ricevuto affettuosi indirizzi di saluto dai dirigenti associativi dell’Uici e soprattutto dalla Prof.ssa Donatella Ferretti vicesindaco di Ascoli Piceno ed Assessore ai Servizi sociali.
Siamo certi che questi amici sordo-ciechi porteranno con sé un bel ricordo della bella settimana passata nel cuore del Piceno, con le descrizioni dei luoghi visitati, le sensazioni tattili, i profumi ed i sapori della nostra terra e del nostro mare, ed anche il senso di affetto colto nelle strette di mano e negli abbracci ricevuti.

Foto di gruppo

Irifor Trentino – Settembre 2018

L’UMO alla Marcialonga
Prevenzione visiva a Moena
Sabato 1 settembre in occasione della 16^ Marcialonga Coop, la gara podistica che chiude l’anno sportivo di Marcialonga, sarà presente anche la Cooperativa IRIFOR con la propria Unità Mobile Oftalmica, il camper oculistico itinerante che grazie alla collaborazione con gli organizzatori della manifestazione e con il Gruppo ITAS offrirà ai partecipanti e al pubblico degli screening visivi gratuiti.
La prevenzione per IRIFOR è da sempre uno dei settori di attività più rilevante e l’Unità Mobile Oftalmica, grazie alla strumentazione all’avanguardia e all’equipe specialistica che vi opera a bordo, è uno strumento davvero speciale per diffonderne l’importanza in modo capillare sul territorio provinciale e nazionale.
Dalle 9.30 alle 13 e dalle 14 alle 19 il camper oculistico sarà accanto all’Ufficio gare di Moena – Teatro Navalge.

IRIFOR verso ITACA
Un’escursione sensoriale notturna
Venerdì 28 settembre la Cooperativa IRIFOR del Trentino propone un’escursione sensoriale in notturna, con partenza dal parcheggio del Lago di Santa Colomba alle 19.30 (della durata di circa 2/2,5 ore) all’interno del ricco programma dell’edizione trentina di IT.A.CÀ.
L’evento si rivolge a ciechi, ipovedenti e vedenti, in una logica di integrazione e scambio come occasione di arricchimento reciproco.
Luca Stefenelli, accompagnatore di media montagna, guiderà i partecipanti lungo l’itinerario naturalistico nella sperimentazione dei propri sensi oltre la vista. Il gruppo entrerà dunque in contatto con gli elementi del bosco e della montagna, grazie anche ad alcune soste tematiche condotte nella più completa oscurità, all’interno del ricchissimo contesto sensoriale che la natura sa offrire.
Il costo è di € 15,00 a persona, per il percorso guidato comprensivo di tappe sensoriali e di degustazione. L’iniziativa si realizzerà con un mimino di 10 partecipanti (e un massimo di 30). La prenotazione è obbligatoria chiamando il 329/5469279 o scrivendo a luca.stefenelli7@gmail.com.

Servizio Civile all’IRIFOR
Presenta la tua domanda entro il 28 settembre!
Sono aperte le domande di partecipazione al progetto di Servizio Civile Nazionale presso IRIFOR, che cerca 6 volontari.
“Sensibilizzazione e prevenzione come chiavi per una società inclusiva” è un progetto che durerà 12 mesi, per un totale di 1400 ore e un compenso mensile di € 433,80.
Ma più che per il lato economico, il Servizio civile è un’esperienza che arricchisce dal lato umano e sociale. Nel corso dell’anno le giovani e i giovani parteciperanno alle attività e ai servizi organizzati e promossi da IRIFOR soprattutto nel campo della prevenzione e della sensibilizzazione rivolti alla società.
Non mancheranno momenti di formazione e altre attività che consentiranno alle volontarie e ai volontari di conoscere il mondo della disabilità visiva contribuendo alla costruzione di una società inclusiva.
Presenta la tua domanda entro il 28 settembre 2018.
Qui trovi tutte le informazioni dettagliate sul progetto: leggi e poi chiama lo 0461/1959595 o scrivi serviziocivile@irifor.it per parlare con la referente per le/i giovani, Irene Matassoni.

Irifor – Premio Irifor: Società Mediterranea di Ortottica “AMGO”

Premesse e finalità
Il premio “AMGO”, è indirizzato ad ortottisti che desiderano investire le proprie competenze in iniziative di prevenzione visiva legate al progetto AMGO.
I partecipanti dovranno presentare la propria candidatura per collaborare con il progetto AMGO.

Obiettivo del Premio
Implementare le attività di prevenzione visiva in sinergia con i servizi offerti dall’I.Ri.Fo.R., dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e da enti e associazioni ad esse collegate.

Premio
Il premio consiste in 5 assegni del valore di 400,00 euro ciascuno.

Destinatari
Il premio sarà assegnato a cinque candidati in possesso dei requisiti.

Termine di scadenza
Le candidature dovranno pervenire da una struttura così come specificato negli obiettivi del presente bando, entro il 15 Settembre 2018, via mail, all’indirizzo archivio@pec.irifor.eu

Requisiti di partecipazione
– il progetto proposto dovrà prevedere il supporto di un ortottista, in regola con l’iscrizione alla Società Mediterranea di Ortottica per l’anno 2018;
– saranno ammesse alla selezione unicamente le candidature riferite alla collaborazione nelle aree geografiche interessate dal progetto AMGO per l’anno 2018/2019 (l’elenco sarà pubblicato sul sito www.amgo.it)
– eventuali attestati di partecipazione a precedenti convegni AMGO potranno essere considerati titolo preferenziale;
– a parità di requisiti fra uno o più candidati l’ordine di ricezione della domanda di partecipazione potrà essere considerato quale criterio di ammissione.

Modalità di valutazione
I candidati saranno valutati in relazione a quanto previsto dal presente bando ad esclusivo e insindacabile giudizio della commissione tecnica nominata di comune accordo dai proponenti.

Premiazione
L’esito del Bando sarà comunicato agli interessati sia in forma diretta sia tramite il sito degli Enti proponenti entro 30 giorni dalla scadenza dello stesso.
La premiazione, con la consegna dell’attestato, avverrà durante il prossimo convegno AMGO 2019 che sarà pubblicizzato sul sito www.amgo.it
Le modalità di erogazione del premio saranno comunicate ai singoli candidati vincitori del premio.

Informazioni sul progetto AMGO
Per informazioni aggiuntive sul progetto AMGO e sul presente bando visitare il sito www.amgo.it oppure inviare una mail a info@amgo.it

Chi siamo, dove andiamo?, di Massimo Vita

In questi giorni che ci avvicinano alle vacanze, mentre vivo difficoltà familiari legate alla tarda età della mia mamma, ho spesso pensato a chi siamo e dove andiamo come esseri umani. Questa mattina, ascoltando la natura del Cilento, dopo aver sbrigato la posta, ho deciso di usare questa domanda per cercare di stimolare un dibattito positivo portando sull’Unione questa domanda.
Chi siamo?
Chi siamo dovremmo saperlo e soprattutto dovremmo conoscere la nostra storia quasi centenaria. Devo dire che seguendo il dibattito associativo, spesso non sembra che si conosca a fondo la storia del nostro sodalizio. A dire il vero, qualche volta, si ascoltano notevoli svarioni in questo senso.
Mi piace pensare che almeno il gruppo dirigente sia cosciente di cosa rappresenta e ne abbiamo ottimi esempi a partire dal nostro Presidente nazionale. Il dibattito sull’anno del centenario non mi pare abbia costituito un grande esempio di qualità. Ci sono tante persone a lavoro e a loro va il mio plauso per il sicuro faticoso impegno ma io mi sarei aspettato che il centenario venisse utilizzato per dialogare sul nostro passato e soprattutto sul prossimo futuro.
Mi si potrebbe dire che questo è compito del Congresso ma io penso che quel Congresso dovrebbe essere un punto di arrivo e di sistematizzazione di un dibattito svoltosi in precedenza.
Comunque alla risposta chi siamo si può rispondere, forse anche banalmente, che siamo una grande famiglia e come tutte le grandi famiglie abbiamo pregi e difetti.
Molto più difficile risulta la risposta alla domanda: dove andiamo?
Provo a soffermarmi su due temi che segneranno il nostro futuro associativo. Il tema che più mi stimola è quello di come saremo capaci di fornire risposte alle problematiche degli anziani. La maggioranza della nostra grande famiglia è composta da persone anziane e spesso molto in là negli anni.
L’aumento dell’età media comporta difficoltà personali legate alle condizioni psicofisiche personali ma anche alla difficoltà di selezione della nostra classe dirigente. Dobbiamo agire in modo deciso per assicurare agli anziani un quotidiano sereno, soprattutto per stare vicini a coloro che restano senza famiglia, se vogliamo dare un senso al nostro essere Comunità. Dobbiamo mettere in campo azioni positive e capaci di assicurare risposte concrete favorendo lo stare insieme e migliorare la qualità della vita.
Un altro tema che dovremo affrontare è quello del durante e dopo di noi rivolto soprattutto a chi tra noi porta su di sé disabilità multiple e spesso molto gravi. La risposta a questo problema non è né semplice né scontata. Ci sono varie iniziative concrete sul territorio e alcune normative provano a fornire delle risposte.
A Siena stiamo cercando di realizzare un centro diurno che guardi al tema ma non senza difficoltà soprattutto per il reperimento di sufficienti risorse economiche. L’aumento dei casi gravi ci deve interrogare anche sulla composizione dei nostri quadri dirigenti dato che i disabili visivi normodotati sono in diminuzione.
Qui mi piace soffermarmi su come l’associazione si rende strumento per le famiglie che vivono queste grandi difficoltà. Spero che nel dibattito sul centenario vi sia spazio per questa tematica e che tutti insieme saremo capaci di organizzare una risposta concreta e sufficiente.
Forse il mio pensiero può sembrare generico ma interrogarsi su questi temi ci aiuterà a essere più incisivi cercando di fornire una risposta che ci veda coesi e determinati per il bene di chi vive una vita piena di difficoltà.
Ringrazio chi avrà avuto la pazienza di leggermi e da parte mia impegnerò tutto il mio bagaglio di esperienza per contribuire alla costruzione di risposte concrete anche nel mio impegno all’I.Ri.Fo.R. Nel Consiglio di Amministrazione stiamo riflettendo su un bando che riguardi gli anziani e soprattutto quelli più soli e ammalati.
Speriamo di poter concludere questa riflessione entro la metà di settembre e consentire così alle strutture territoriali di attivare azioni concrete in materia. Per raggiungere questo obiettivo, stiamo dialogando con il coordinatore della commissione anziani e con tutti coloro che hanno esperienze in materia aiutati da esperti.
Non credo di aver risposto in modo sufficiente alle domande ma spero che su questi temi si apra una discussione costruttiva e aperta che ci consenta di ottenere risultati positivi.

Salerno – La prevenzione non va in vacanza, di Raffaele Rosa

L’UICI Salerno è stata scelta dal consiglio regionale UICI Campania per la realizzazione della campagna di prevenzione estiva denominata “La Prevenzione non va in vacanza”. Il progetto voluto da IAPB Italia ancora una volta punta alla sensibilizzazione e un richiamo all’attenzione della popolazione sui temi della profilassi della vista. Il neo Presidente Provinciale, dr. Raffaele Rosa, coadiuvato dal Vice Presidente Cafaro Francesco e dalla consigliera delegata dr. Russa Margareta, ha coordinato nei minimi dettagli tutta la fase organizzativa della iniziativa altamente sociale che ha un carattere anche sperimentale, al fine di verificare il riscontro che essa potrà avere dalle cittadinanze “balneari” che verranno invitate a partecipare allo screening oculistico gratuito eseguito attraverso l’utilizzo della attrezzatura medica portatile, messa a disposizione dal Centro di Consulenza oculistica della Sezione territoriale UICI di Salerno.
La campagna di prevenzione è iniziata nei giorni 29 e 30/06 ad Acciaroli- Zona Porto; è proseguita nei giorni 4 e 5/07 ad Ascea- Zona Lungomare, giorni 11 e 12/07 a Casalvelino- Zona Porto; nei giorni 18 e 19/07 a Camerota- Zona Centro, sottoponendo a controllo visivo circa 300 soggetti. Le ultime tappe dell’iniziativa saranno realizzate sul litorale di Salerno città nei giorni 20 e 21/07 presso lo stabilimento balneare “Arcobaleno”, nei giorni 22 e 23/07 presso il Lido Miramare e si concluderà nei giorni 24 e 25/07 presso il Lido ”La scogliera”.
Il responsabile medico oculista della campagna è il dottor Francesco Scozia, che ha la collaborazione di due ortottisti. Nei giorni suddetti è stato e sarà distribuito il depliant informativo, predisposto dalla IAPB Italia, per rafforzare il messaggio che la vista è un bene prezioso e va preservata attraverso un’azione costante e metodica di controllo medico ma anche con comportamenti quotidiani utili a ridurre al minimo l’insorgere di patologie visive
Il sottoscritto, in conclusione, sente il dovere di sottolineare la grande importanza di tali eventi sociali, attraverso i quali,questa Sezione è riuscita a coinvolgere anche gli Enti locali, come i Comuni di Ascea, Casalvelino e Camerota, nonché associazioni del terzo settore, fra tutte voglio citare l’ANMIC di Salerno. La sezione territoriale di Salerno, supportando in questa circostanza il consiglio regionale UICI Campania per questa nuova iniziativa della IAPB Italia, ha accettato di continuare le attività di prevenzione della cecità che hanno sempre visto la Sezione Salernitana in prima fila da oltre 30 anni.

Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
ETS-APS
Sezione Territoriale ” Luigi Lamberti ”
Via Aurelio Nicolodi n. 13 84126 SALERNO
TELEFAX 089797256-TEL.089792933
E-MAIL: uicsa@uiciechi.it uicsa@pec.it
C.F./P.I. 03015010659

Quando le tessere ci sono tutte, il mosaico è uno spettacolo, di Elena Ferroni

La stesura del progetto base per l’undicesimo campo riabilitativo dell’I.Ri.Fo.R. di Siena ha preso le mosse da una pagina contenuta nel libro “Ciò che inferno non è” di Alessandro D’Avenia, dove padre Pino Puglisi per invitare il diciassettenne Federico ad aiutarlo in estate a Brancaccio gli dice: “Sai quante tessere ci sono nei mosaici del duomo di Monreale?” “No.” risponde Federico. “ “Neanche io. – riprende padre Pino – Nessuno ha mai avuto il coraggio di contarle. Eppure è la superficie di mosaico più vasta del mondo. E ogni tessera, per quanto piccola, è importante. Allora ti aspetto”.
Così abbiamo iniziato dal primo pezzo del mosaico, la scrittura del progetto, in equipe con Nadia una nuova giovane socia, con gli operatori ormai consolidati negli anni e con la segreteria U.I.C.I. di Siena. Seconda tessera la conferma della struttura che ci ospita da anni, terza e quarta il coinvolgimento di due nuove figure, una geologa e guida ambientale escursionistica ed un musicoterapeuta. Poi è arrivato anche il cofinanziamento di I.Ri.Fo.R. nazionale e la possibilità di partecipare al progetto NET. IN Campus, che ci ha stimolato a dare il massimo quando ormai l’avvio del campo era alle soglie.
Si aggiungono ora le tessere fondamentali, i partecipanti e veri protagonisti. Per i più piccoli accanto a loro un po’ timide e arretrate si sono affacciate anche le famiglie, che accompagnano e tornano a prendere i figli a fine giornata. Insostituibili pezzi del mosaico sono stati i volontari in servizio civile e non, i quali hanno facilitato gli spostamenti, aiutato a servire a tavola, si sono impastati le mani con noi e ci hanno fatto ballare.
Quindi come in un volo veloce, sono passati i giorni, tra foglie, semi e rocce da toccare ed annusare, odori da riconoscere, tra scrittura di segnaposto in braille dove hanno avuto spazio i nomi di ognuno, tra sonorità diverse di strumenti e ritmi che hanno fatto dire molto alla musica, specie a chi riesce meno con le parole. Abbiamo immerso cucchiai e dita tra biscotti, latte, panna e nutella, facendo scoppiare la magia della cucina, osservando chi ha più esperienza “pasticciera” farsi tutor di chi ha più paura, perché lo scopo del dolce è farlo insieme più che mangiarlo. Con la tessera regalata dai ragazzi dell’Associazione sportiva Quarto Tempo di Firenze abbiamo corso dietro ad una palla sonora, provato a passarcela e tirato addirittura qualche rigore; tutto è accaduto con serenità, mentre chi non può correre dietro a quella palla non ha fatto mancare incitamenti e tifo ai provetti calciatori non vedenti ed ipovedenti, oltre a operatori e volontari con la mascherina sugli occhi che hanno sperimentato un vero calcio alla cieca. Abbiamo versato succhi e tagliato frutta per preparare cocktail analcolici, fino a che l’ultimo giorno ci siamo ritrovati tutti in cerchio sul palco del Laboratorio e ciascuno ha tirato di nuovo fuori la sua musica, il suo suono più bello: il suono nato dalla propria voce, dalle mani, da un tamburo, una chitarra, una tastiera o un ocean drum, suoni cresciuti per accordarsi con note e ritmi degli altri, dando volume a 3 improvvisazioni di gruppo colme di grinta e vita.
Per concludere l’esperienza insieme, che quest’anno non ha coinvolto i politici e le istituzioni di Siena come nostro solito, perché la città stava vivendo il momento delle elezioni comunali, abbiamo lasciato raccontare il campo alle parole dette da ogni presente, poi scritte su un grande cartoncino, ritagliate e consegnate perché ciascuno potesse portare via una tessera di quell’opera d’arte che ha contribuito a modellare. Allora, per me che non ho mai visto i mosaici del Duomo di Monreale di cui accenna D’Avenia nel suo romanzo, parole come “strumenti”, “intraprendente”, “armonia”, “dinamico”, “crescita”, “goal!”, “movimento”, “emozionante”, “musicale” ed “intenso”, insieme al ricordo dei giorni trascorsi, dipingono nella mia immaginazione un disegno che è uno spettacolo! Con un grazie gigantesco per operatori e volontari che tengono in piedi questa esperienza preziosa, ci auguro di replicarla anche il prossimo anno.

Caserta – Autonomia e cooperazione, tutto è pronto: si parte!!!!

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (U.I.C.I.) partner dell’Istituto per la ricerca, la formazione e la riabilitazione (I.Ri.Fo.R.) oggi daranno inizio ad una esperienza del tutto nuova, capi scout, operatori, psicologi e volontari supporteranno i dieci ragazzi (ciechi ed ipovedenti) in un viaggio sensoriale, cognitivo e di fatica, un viaggio chiamato: “autonomia e cooperazione 2018″.
Il progetto prevede come location il bellissimo borgo di Monteverde (AV), dove l’amministrazione oltre ad aver avviato un processo di accessibilità di tutto il paese, con l’installazione di un percorso tattile-plantare-vocale (L-V-E), per il 21 e 22 luglio ha organizzato due giornate dedicate all’accoglienza e alla convivialità per tutte le disabilità e non solo.
Tante saranno le attività del campo educativo e riabilitativo che sarà svolto completamente in stile scout, infatti, dichiara il presidente U.I.C.I. Caserta, avv. Giulia Antonella Cannavale: il punto di forza e l’innovazione del campo educativo e riabilitativo di Caserta è proprio lo stile di attività che i ragazzi faranno in questi dieci giorni, attività completamente svolte in stile scout, con i capi scout del gruppo di Aversa 1 e di Capodrise. Ogni giorno impareranno a conoscere se stessi, a lavorare in gruppo e soprattutto a conoscere le potenzialità che hanno dentro di se”.
il direttore I.Ri.Fo.R. della Campania, Vincenzo del Piano: “sono consapevole che dieci giorni non sono molti, ma sicuramente sarà l’inizio di un processo di presa di coscienza delle proprie capacità e potenzialità, risorse che in nostri ragazzi impegneranno quotidianamente per il raggiungimento di una maggiore e sempre più costante autonomia”.

Il responsabile commissione U.I.C.I. Caserta
Comunicazione e sistemi informatici
(Vincenzo del Piano)

PROGRAMMA

ATTIVITA’ SPECIFICHE
IL campo si svolgerà sulla base della presa incarico di tutte le esigenze materiali, quali: cucina, installazione, servizi generali, lavori ecc.
I partecipanti impareranno a campeggiare, a diventare dei vecchi campeggiatori: il campeggiare è palestra dove si alle­nano e sviluppano le virtù, specialmente la fermezza del carattere e la forza di volontà, viste in funzione della comunità.

PROGRAMMA PER LA SENSORIALITA’
I partecipanti, Acquisite tutte le informazioni sensoriali, sia a livello quantitativo che qualitativo, acquisteranno una capacità di analisi dei dati, affinché essi possano essere utilizzati per il riconoscimento dell’ambiente circostante, sia a livello visivo che di schematizzazione mentale.
PROGRAMMA PER LE ATTIVITA’ COGNITIVE
I partecipanti, acquisite le informazioni tradotte in dati saranno in grado di stabilire la collocazione nello spazio tempo tra gli oggetti, orientandosi, grazie alla comprensione degli stimoli esterni e la manipolazione delle immagini in schemi mentali, all’interno della struttura del campo e non solo.
PROGRAMMA PER LA FATICA
I partecipanti, una volta che avranno acquisito tutte le informazioni utili alla loro autonomia, saranno in grado di avviare le attività fisiche idonee alla costruzione degli ambienti costituenti il campo. Relativamente al lavoro svolto, essi avranno una piena conoscenza dell’utilità dei luoghi e delle tecniche e strategie del loro impiego sia dal punto di vista di efficienza ed efficacia che della sicurezza degli strumenti e di tutti gli attori coinvolti.
Nello specifico, i programmi operativi prevedranno le seguenti attività, dettagliatamente illustrate con il seguente prospetto:

I GIORNO
Arrivo dei partecipanti, ospitati in una struttura con ambiente protetto, dove soggiorneranno, fino a quando non saranno trasferiti completamente nel campo. Gli operatori trasmetteranno le informazioni sensoriali presenti, insieme ai partecipanti analizzeranno i dati, costruiranno schemi mentali per lo spazio tempo per l’individuazione degli oggetti, ambienti, servizi, ecc., garantendo così una propria autonomia nella gestione della quotidianità, dell’igiene personale e della privacy.
La fase successiva prevedrà la presentazione informativa dell’organizzazione delle attività del campo e della sua struttura ambientale. Attraverso la presentazione tattile di modellini che riprodurranno gli ambienti del campeggio, Si trasferiranno le conoscenze dell’area del campo e della sua suddivisione in relazione agli ambienti che saranno successivamente realizzati dai partecipanti per vivere a pieno il campo.

II GIORNO
Avviate le attività di risveglio, si esamineranno i materiali che costituiranno il primo oggetto da realizzare, ovvero la tenda. Acquisite le nozioni, i partecipanti si avvieranno al montaggio della tenda.
Definite le fasi di montaggio, l’attività si concluderà con la verifica delle conoscenze trasmesse in relazione ai materiali, la loro forma, consistenza e dimensioni, l’esatta ubicazione all’interno del perimetro, le funzioni ad esse attribuite, ecc.
Successivamente saranno presentati ulteriori materiali, quali corde, cordini, pali di legno, gavette, ecc.

III GIORNO
Avviate le attività di risveglio, consolidato che i partecipanti sulla base delle informazioni ricevute e della loro trasformazione in dati oggettivi, saranno impegnati nella costruzione di un nuovo ambiente, ovvero la cambusa (cucina/refettorio). Riesaminati i materiali, acquisite le nozioni, i partecipanti si avvieranno al montaggio del suddetto ambiente.
Definite le fasi di montaggio, l’attività si concluderà con la verifica delle conoscenze trasmesse in relazione ai materiali, la loro forma, consistenza e dimensioni, l’esatta ubicazione all’interno del perimetro, le funzioni ad esse attribuite, ecc.

IV GIORNO
Avviate le attività di risveglio, i partecipanti inizieranno a prendere il pieno possesso delle aree del campo, nello specifico si sistemeranno nelle tende. La sistemazione avverrà sulla base delle conoscenze acquisite sullo spazio tempo e sulla collocazione degli oggetti, in piena autonomia. Essi saranno gestori dello spazio a loro assegnato, non solo per il pernottamento, bensì anche per l’autonoma gestione del proprio vestiario, accessori, ausili, ecc.

V GIORNO
Avviate le attività di risveglio, i partecipanti riesamineranno gli ambienti e la loro messa a punto. Avviato il processo di presa incarico della struttura del campo, in autonomia attraverso l’uso delle attrezzature, si occuperanno di organizzare il servizio di ristoro e vettovagliamento, sia per il pranzo che per la cena, puntando al massimo impiego della struttura attraverso l’assegnazione dei ruoli e dei compiti. In contemporanea si inizierà la costruzione della cucina da campo e di un sistema idrico utile alla pulizia degli ambienti, delle attrezzature e dell’igiene personale.

VI GIORNO
Avviate le attività di risveglio, i partecipanti completeranno la struttura adibita a cucina, con la messa a punto dell’attivazione della stessa con l’uso dei fuochi. La giornata sarà basata sulla suddivisione dei ruoli e dei compiti assegnati con la responsabilizzazione delle attività e dei loro fini.

VII GIORNO
Avviate le attività di risveglio, i partecipanti saranno coinvolti nell’espletamento di Giochi tipici scout, quale momento educativo in cui, attraverso l’avventura, l’impegno e la scoperta, essi svilupperanno creativamente tutte le proprie doti, cogliendo meglio limiti e capacità personali, imparando a riconoscere le regole e a rispettarle con lealtà. Il tutto si configurerà in una costante e progressiva esperienza della comune aspirazione alla gioia, disponendo i partecipanti all’entusiasmo, al senso del gratuito, all’apertura al nuovo, alla ripresa fiduciosa dopo ogni insuccesso, all’accettazione e al completamento reciproco.

VIII GIORNO
Avviate le attività di risveglio, le attività saranno svolte al di fuori del campo e nello specifico saranno organizzate due tipologie di escursioni: la prima nell’area naturalistica e la seconda nel percorso storico e religioso del borgo. per entrambe le escursioni i partecipanti saranno impegnati nell’uso del bastone bianco. Attraverso le guide naturali e i percorsi tattili (L-V-E). per il percorso naturalistico saranno predisposte schede informative per la flora e la fauna, mentre, per il percorso storico e religioso saranno utilizzati grafici a rilievo.

IX GIORNO
Avviate le attività di risveglio, i partecipanti saranno indirizzati alla conoscenza e all’impiego di:
tecniche di accensione e gestione del fuoco: il fuoco è uno degli elementi che nella vita scautista non manca mai, considerata la sua forza, in completa sicurezza e solo dopo aver acquisito a pieno le nozioni di sicurezza, gestione ed impiego, i partecipanti in maniera assistita sperimenteranno il suo uso.
Pronto intervento: il primo soccorso è da sempre considerato uno dei capisaldi nella gestione della salute, per questo l’intervento in caso di infortuni deve essere basato sul concetto della sua efficacia. I partecipanti attraverso la conoscenza di ausili e del loro uso, acquisiranno nozioni per l’applicazione di una serie di manovre o più semplicemente delle fasi che devono essere applicate  nel caso una persona abbia un malore e/o un incidente, così preservando la vita di un infortunato o comunque di migliorarne le condizioni generali o evitarne il peggioramento.

X GIORNO
la famiglia porta con sé una forza rigenerante capace di superare ogni stanchezza, affrontando le difficoltà nella piena condivisione e supporto reciproco, per questo come atto finale è previsto il coinvolgimento dei genitori e dei fratelli e sorelle come collante per il continuo della crescita delle conoscenze e delle competenze acquisite da parte dei partecipanti. Per una volta si capovolgeranno i ruoli, saranno i partecipanti a servizio, attraverso l’organizzazione di un sistema di accoglienza e di assistenza.
Come attività finale dell’esperienza del campo, i partecipanti, insieme alle proprie famiglie e alla comunità locale, parteciperanno alla santa messa nella chiesa di Santa maria di Nazareth.

Irifor – Autonomia e cooperazione, campo estivo educativo e riabilitativo, di Vincenzo Massa

L’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Caserta dal 13 al 22 luglio saranno impegnati in un progetto sperimentale e nel contempo innovativo che vedrà impegnati dieci ragazzi dai 20 ai 35 anni, in attività sensoriali, cognitive e di fatica, per il raggiungimento di una autonomia personale.

Il presidente U.I.C.I. di Caserta, l’avv. Giulia Antonella Cannavale spiega: “il campo educativo e riabilitativo dei nostri ragazzi avrà come location il comune di Monteverde (AV), uno tra i borghi più belli d’Italia, non solo per la sua bellezza, ma anche per la sua accessibilità. Basta pensare che nelle vie della città sono stati installati circa quattro kilometri di percorsi L-V-E (loges-vet-evolution), un percorso tecnologicamente avanzato, considerato che il percorso tattile oltre a garantire una mobilità sicura, attraverso i futuri sistemi informatici, integrati permetterà di ottenere tutte le informazioni inerenti al borgo e ai suoi servizi alla persona”.
Conclude Cannavale: “per questo ringrazio l’intera amministrazione di Monteverde per aver patrocinato l’iniziativa e del supporto logistico che ci sta dando”.

Data la sua struttura, il progetto è un progetto sperimentale e innovativo, unico nel suo genere, si può pensare che a livello nazionale che a livello europeo sia il primo campo educativo e riabilitativo per disabili visivi con particolari caratteristiche: un campo completamente stile scout.
Attraverso lo stile scout i partecipanti saranno impegnati a riconoscere l’ambiente circostante, acquisendo le informazioni, elaborando e trasformando dette informazioni in mappe mentali. Dopo questa fase essi potranno lavorare sulla cognizione dello spazio tempo, comprendendo così la collocazione di oggetti e strutture, strutture del campo: come tende, refettorio, cucina, ecc., che saranno realizzate dai partecipanti stessi, attraverso il programma della fatica, ovvero della manualità e del movimento.

Il presidente regionale della U.I.C.I. della Campania, il Dott. Vincenzo Massa: “il progetto di Caserta è un progetto sperimentale con una formula del tutto nuova, sono sicuro che i nostri ragazzi potranno raggiungere una autonomia personale che esercitata quotidianamente, gli consentirà di capacitarsi delle proprie potenzialità, ma a questo si otterrà un valore aggiunto, la gestione di qualsiasi attività al di fuori delle proprie mura domestiche”.

Quando la politica opera per la comunità, si creano realtà accoglienti non solo per i cittadini cosiddetti normodotati, ma si danno le stesse opportunità anche ai cittadini con disabilità, permettendo di poter vivere a pieno la propria città in tutti i suoi ambiti.
Ancora una volta l’amministrazione di Monteverde dimostra grande sensibilità, in occasione della conclusione del campo organizza una due giorni di turismo sociale, aperto a tutte le disabilità di tutto il territorio regionale e nazionale, due giorni speciali: il 21 e il 22 luglio dove l’intero paese sarà vivo e vissuto senza limitazioni!.

Irifor del Trentino – Guida al Buio

Uso dei sensi vicarianti e focus sull’attenzione al volante

Un pomeriggio davvero insolito quello che hanno vissuto oggi, 10 luglio 2018, i camerieri ciechi e ipovedenti degli eventi al buio che la Cooperativa IRIFOR propone nelle scuole e in occasione di fiere ed eventi sul suolo provinciale e nazionale.
Grazie al prezioso supporto del Gruppo ITAS Assicurazioni, di Activa BMW Unica concessionaria a Trento e provincia e della Scuola di guida sicura Drive OK di Ravina, una quindicina di persone dello staff delle celebri cene al buio ha potuto vivere un’esperienza senza dubbio indimenticabile: guidare un’automobile con le precise indicazioni degli istruttori della scuola Patentando che promuove, appunto, la Guida al Buio.
Per i ciechi e gli ipovedenti che si sono cimentati alla guida delle autovetture Bmw è stato un modo di sperimentare i propri punti di forza derivanti dall’utilizzo degli altri sensi. I tre testimonial di eccezione che si sono messi alla prova, gli assessori comunali Stanchina e Gilmozzi e il comandante della polizia locale Giacomoni, lo hanno fatto per sensibilizzare il pubblico dei vedenti: sempre più spesso infatti gli incidenti sono dovuti alla distrazione, legata per lo più all’uso dei cellulari, che porta la gente a guidare come se fosse davvero al buio. Va prestata la massima attenzione quando si è al volante, anche impiegando gli altri sensi che i non vedenti presenti al circuito allestito a Ravina hanno utilizzato al meglio per provare l’ebbrezza della guida.
Una riuscitissima sorpresa per lo staff del sapore del buio e una grande soddisfazione per il direttore IRIFOR Ceccato, artefice dell’iniziativa, che dichiara “Per noi l’utilizzo degli altri sensi è fondamentale. Questo test di oggi vuole dimostrare quanto possiamo lavorare sulla sensibilizzazione della popolazione sia nei confronti della disabilità visiva sia in termini di utilizzo dei sensi vicarianti”.