La prima riunione della commissione pluridisabilità si è tenuta il 31 marzo avvalendosi della modalità talkyoo. Erano presenti tutti i componenti e si è colta l’occasione per conoscersi, il Coordinatore delle Commissioni Saltarel Eugenio ha fatto il suo intervento di saluti e di buon lavoro.
La riunione si è concentrata su una attenta analisi delle mozioni congressuali elaborate per la pluridisabilità.
Annita Ventura ha presentato una relazione sullo stato dell’arte del Centro Polifunzionale di Alta Specializzazione. Si è parlato di vari problemi legati alla educazione della pluridisabilità ed alcuni componenti hanno riferito dei loro contatti con altre commissioni.
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Sintesi dei lavori della Commissione Previdenza e Pensionistica – 24 marzo 2016
Il 24 marzo 2016 si è riunita, nella sede della Presidenza Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, la Commissione Previdenza e Pensionistica. Si è discusso di tutta una serie di criticità rilevabili sia in sede di accertamento della condizione di cecità sia, successivamente, all’atto della fase amministrativa:
il confuso iter di accertamento medico-legale per i soggetti ipovedenti gravi tra Commissioni di invalidità civile e Commissioni di cecità civile;
l’alienazione del reddito della casa di abitazione dal limite di reddito personale annuo per il riconoscimento delle provvidenze economiche, in applicazione delle sentenze Cassazione 5479 del 5 aprile 2012 e 4674 del 17 dicembre 2014;
il nuovo ISEE nel dopo Consiglio di Stato;
le misure di semplificazione per i neomaggiorenni invalidi civili e pluriminorati.
Si è discusso anche della urgenza di trovare una soluzione al problema della mancata copertura economica del beneficio di maggiorazione figurativa di cui alla legge n. 113/1985 art. 9 comma 2 e della legge n. 120/1991 art. 2, nella parte di liquidazione della pensione con il sistema contributivo. Attualmente il problema è legato alle possibilità di passaggio parlamentare del disegno di legge Atto Camera 1779, in discussione presso il Comitato Ristretto della Commissione Lavoro Camera. Date le lunghe attese, la Commissione ha iniziato a valutare strade parlamentari alternative, per giungere ad un risultato concreto. Sulla questione, si conta molto sul contributo che vorrà dare il componente Aldo Corsa.
La Commissione, infine, ha assegnato, a ciascun componente, delle aree di riferimento, di cui si faranno portavoce, per riferire alla Commissione stessa:
Mario Girardi per Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige;
Giovanni Battista Flaccadori per Lombardia, Valle d’Aosta, Liguria e Piemonte;
Aldo Corsa per Marche, Toscana, Sardegna e Umbria;
Giulia Antonella Cannavale per Campania, Lazio, Abruzzo e Molise;
Antonio Montanaro per Calabria, Puglia, Sicilia e Basilicata.
Sono, così, gettate le basi per avviare la Commissione verso un lavoro proficuo.
La disabilità visiva oggi : è ancora un grave problema socio-sanitario?, di Filippo Cruciani
Una domanda che sorge spontanea e che molti si pongono davanti agli indubbi progressi della medicina moderna e ai successi della ricerca scientifica – tanto reclamizzati dai mass media – è se ancora ci siano tante persone che perdono, totalmente o solo parzialmente, l’incommensurabile dono della vista.
Molte malattie oculari sono state debellate nel corso dell’ultimo secolo. Sono soprattutto le gravi patologie infettive, in passato prima causa di cecità, ad essere oggi prevenute e curate adeguatamente con indubbi risultati, tanto che si registrano pochi casi che evolvono verso una disabilità permanente. Si pensi al tracoma, una malattia in Italia ormai sconosciuta anche agli addetti ai lavori, ma che solo nella prima metà del secolo scorso aveva una diffusione tale da richiedere interventi di politica sanitaria su larga scala, al punto che furono creati Enti Provinciali (EPA: Ente Provinciale Antitracoma) deputati alla cura di questa malattia, antica quanto l’uomo e che aveva reso ciechi illustri personaggi come San Francesco d’Assisi. Oppure si pensi ai tanti casi di cecità pre e perinatale dovuti alle gravi infezioni contratte in gravidanza o durante il parto: i virus della rosolia, dell’Herpes, la toxoplasmosi, i tanti batteri presenti nel canale vaginale, le malattie veneree. Sono stati sufficienti la scoperta degli antibiotici e sulfamidici, le vaccinazioni obbligatorie, i controlli durante il periodo gestazionale e, soprattutto, la semplice instillazione di un collirio disinfettante nel sacco congiuntivale dei neonati per sanare questa grave piaga sociale.
Oltre alle malattie infettive altre patologie sono causa di cecità. Non si può non ricordare la cataratta, da sempre conosciuta e temuta. Eppure i progressi scientifici e tecnologici degli ultimi due decenni hanno realizzato un sogno perseguito dall’umanità sin dai suoi albori: non si perde più la vista per questa “saracinesca che scende dall’alto” a coprire la pupilla e ad oscurare la vista. Oggi con un intervento molto sicuro, che non richiede ricovero (ma non certamente “banale”, come a volte si sente affermare, perché un’operazione agli occhi non è mai – e poi mai – “una passeggiata” per che la esegue e per chi la subisce), si ripristina la piena visione.
E potremmo fare tanti altri esempi.
Purtroppo però non si può cantare vittoria. Chiusa una falla se ne apre un’altra. Sono proprio i successi che ci derivano dall’incredibile miglioramento delle condizioni socio economiche, che ha portato la nostra società ad un benessere diffuso mai registrato nella storia, che stanno determinando nuove condizioni patologiche più difficili da debellare. L’occhio, l’organo fondamentale per rapportarci all’ambiente, è tra le strutture più colpite.
Sono le malattie degenerative legate all’invecchiamento quelle che stanno sempre più presentando una diffusione imprevedibile, che qualcuno ha paragonato alle grandi epidemie caratteristiche delle malattie infettive.
Parliamo della Degenerazione Maculare Legata all’Età (DMLE), che ormai colpisce la popolazione con più di settanta anni con percentuale a due cifre e che solo trenta anni fa figurava con poche righe nei testi di oftalmologia; della retinopatia diabetica, prima complicanza del diabete, malattia che colpisce milioni di italiani; del glaucoma, malattia subdola per eccellenza perché silente da un punto di vista sintomatologico e per questo definita “ladro della vista”; delle patologie vascolari retiniche (trombosi e occlusioni arteriose) veri e propri infarti oculari con danni permanenti.
A queste gravi patologie devono essere aggiunte le malattie oculari riconosciute sin dagli anni sessanta “malattie sociali” con Decreto Ministeriale: i vizi di rifrazione e le loro complicanze (miopia elevata, strabismo, ambliopia), il distacco di retina, le degenerazioni neuro retiniche eredo familiari.
Da quanto detto emerge immediatamente che nella maggior parte dei casi il fattore ”età” costituisce l’elemento fondamentale. Il benessere di cui godiamo, i successi della medicina e l’esistenza dei Servizi Sanitari hanno fatto sì che oggi la speranza di vita per un bambino, che nasce oggi in Italia, marci speditamente verso i 90 anni. Non sappiamo se li raggiungerà ma è molto probabile. Vivere più anni non vuol dire sempre vivere bene. In altre parole più quantità di vita non si traduce in più qualità di vita; anzi sta accadendo il contrario. Infatti l’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) nella sua ricerca sullo stato di salute degli Italiani ha considerato gli anni che un individuo si attende di vivere senza handicap. Se oggi ad un uomo di 65 anni restano mediamente da vivere 17,5 anni, solo 15 li trascorrerà in piena autonomia; per una donna della stessa età, invece, in cui la speranza di vita è superiore (21,3 anni), solo 16,2 li passerà in buona salute, e 5,1 con disabilità, senza più disporre della propria autonomia.
E’ chiaro, quindi, che in termini epidemiologici (prevalenza ed incidenza) la disabilità visiva oggi si concentri nell’età avanzata, anche se è inconfutabile che tutte le età possono essere colpite.
L’età infantile è quella che, in assoluto, ha fatto registrare una forte riduzione di casi di ipovisione e di cecità, ma resta ancora un grave problema sociale, per il forte carattere invalidante, per la complessità e durata della riabilitazione, per gli elevati costi, senza dimenticare i pesanti risvolti sul piano umano e familiare. Inoltre la caratteristica attuale della disabilità infantile è il polihandicap: non più patologie esclusive dell’apparato visivo, ma il contemporaneo interessamento di altre strutture, come nel caso della ROP. Questa grave affezione è legata alla prematurità. Oggi riusciamo a far sopravvivere bambini nati al quinto mese di gravidanza, ma la disabilità multiorgano è inevitabile.
In conclusione il fenomeno “cecità – ipovisione” ha cambiato progressivamente i suoi connotati sia in termini quantitativi che qualitativi. Sulla sua prevalenza ed incidenza non abbiamo dati precisi, ma solo stime. Sarebbero necessarie indagini epidemiologiche su vasta scala dai complessi risvolti organizzativi, non facilmente superabili, e dai costi elevatissimi. Quello che è certo è che esso costituisce un serio problema di sanità pubblica con gravi ripercussioni sociali, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità lo pone tra le priorità che l’oftalmologia deve affrontare. Un dato per tutti: secondo l’American Foundation of the Blind i disabili visivi ( ciechi ed ipovedenti) sarebbero ormai il 4% dell’intera popolazione; ne deriva che in Italia sarebbero all’incirca più di 2 milioni. Può sembrare esagerato, ma si tenga presente che nella maggior parte dei casi sono soggetti di età molto avanzata e quindi non facilmente raggiungibili; tanto più che la disabilità sensoriale da sempre ha scarsa considerazione – e questo è grave – in campo medico e medico legale.
Oltre al fattore età un’altra caratteristica fondamentale della disabilità visiva del nostro tempo è il forte aumento dei casi di ipovisione e la riduzione di quelli della cecità, specialmente della cecità assoluta. Ciò è dovuto sostanzialmente ai progressi della medicina moderna, allo sviluppo tecnologico e alle scoperte della ricerca scientifica. Si pensi soltanto alle iniezioni intravitreali (farmaco iniettato direttamente all’interno del bulbo, frutto di ricerche contro i tumori) in molte patologie degenerative retiniche, prima tra tutte la degenerazione maculare legata all’età. Oppure ai delicati e raffinati interventi di vitrectomia (rimozione chirurgica del vitreo, di membrane retiniche e di emorragie, il riaccollamento della retina…). Oggi davanti a patologie, che una volta portavano al buio assoluto, si riesce a conservare un residuo visivo, che però non elimina una grave disabilità.
Da quanto sopra possiamo affermare che, in un momento come questo, in cui sono in forte aumento le malattie oculari degenerative, per lo più legate all’invecchiamento, senza la garanzia di una piena guarigione – con l’unica possibilità di un rallentamento del progresso della patologia e con l’affermarsi quasi inevitabile di una inabilità più o meno marcata nel tempo – la riabilitazione visiva rappresenta un impegno imprescindibile che i Servizi Sanitari devono garantire. La legge c’è ed è una buona legge: la 284 del 97, frutto dell’impegno della IAPB, dell’UICI e della SOI. Deve però essere applicata e, come capita spessissimo nel nostro Paese, ciò è avvenuto ed avviene in minima parte.
E’ un impegno della classe medica e, in particolare, dell’oculista. Quest’ultimo non deve abbandonare il paziente quando finisce il percorso terapeutico; deve conoscere le reali possibilità di sfruttamento del suo residuo visivo, il percorso riabilitativo che deve compiere, il momento in cui iniziarlo e il centro dove inviarlo.
Ma è anche un impegno delle Associazioni dei pazienti, dei loro familiari, delle Società scientifiche. Il fine da raggiungere è portare la riabilitazione sensoriale sullo stesso piano dell’oftalmologia clinica, diagnostico-terapeutica.
Filippo Cruciani
Oftalmologo
Universita’ sapienza roma
Componente commisione ipovisione uici
2 ori e un record italiano di Martina Rabbolini al Campionato Italiano Giovanile Promozionale di Nuoto Paralimpico FINP-FISDIR
Si è svolto domenica 24 aprile, a Pescara, il Campionato Italiano Giovanile Promozionale di Nuoto Paralimpico (FINP-FISDIR).
Martina Rabbolini ha conquistato 2 medaglie d’oro nella categoria S11 – non vedenti:
– nei 100 dorso, tempo 1.25,60 ( nuovo primato personale);
– nei 100 rana, tempo 1.36,41 ( nuovo record italiano assoluto).
Martina ha anche gareggiato nei 50 stile (fuori gara ) piazzandosi sempre al primo posto.
Sintesi dei lavori della Commissione Nazionale “Beni Culturali e Servizi Librari” – 30 marzo 2016
Il 30 marzo 2016, si è riunita in audio-conferenza, la Commissione Nazionale “Beni Culturali e Servizi Librari”. A questa prima riunione, con la quale la commissione si è ufficialmente insediata ed ha posto le premesse per il suo futuro lavoro, partendo dall’individuazione degli elementi di fragilità riscontrabili nelle forme e nei modi in cui oggi si concretizzano molti progetti di accessibilità, proprio nel momento in cui il tema pare essere molto più di attualità di un tempo, erano presenti, oltre al coordinatore Francesco Fratta e al referente Aldo Grassini, tutti i componenti, nelle persone di Salvatore Ferragina, Gennaro Iorio, Lorenza Vettor, ed il consulente tecnico Rocco Rolli.
Nel corso del dibattito, ampio e partecipato, sono emersi alcuni punti critici, che possono essere indicati sommariamente come segue: una concezione spesso al quanto ambigua sia in chi propone e realizza progetti di accessibilità, sia anche in chi ne è destinatario, consistente nel ritenerli più il frutto di attenzione e di generosità soggettiva che derivanti da un ineludibile dovere istituzionale e da attuarsi secondo precisi criteri e adeguati strumenti; una scarsa attenzione alla formazione artistico-culturale specie dei nostri soci più giovani; la mancanza di un confronto ampio e serrato che permetta di fare il punto sulle modalità e gli strumenti più idonei a rendere soddisfacentemente fruibili i contenuti dei beni culturali; la necessità di agire in sinergia con altri soggetti che si occupano seriamente di accessibilità; necessità di avere un catalogo completo di tutti gli audiolibri disponibili, anche di quelli non prodotti da noi, onde sapere dove reperire i testi che interessano. A partire da tali considerazioni, oltre a rilanciare la proposta di un catalogo unificato in accordo con gli altri produttori di audiolibri, si sono delineati i seguenti obiettivi, da realizzarsi possibilmente entro la prossima primavera:
1. organizzazione di una campagna, mediante spot televisivi, articoli e interventi in trasmissioni varie, tesa a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dell’accessibilità ai beni culturali come un diritto fondamentale che deve essere reso effettivamente esigibile;
2. organizzazione di un corso di formazione diretto ai nostri dirigenti associativi a livello sezionale e regionale che si occupano per incarico istituzionale di cultura, teso a fornire le opportune conoscenze e i criteri base per allestire e/o valutare l’efficacia e l’utilità di un progetto di valenza culturale;
3. organizzazione di un convegno nazionale su come si comunica un’opera d’arte, con particolare attenzione al rapporto tra parola e immagine e ai supporti impiegati, nonché alle tecnologie utilizzabili;
4. adesione dell’UICI all’ICOM (International Council of Museums).
Un equipaggio misto (disabili e non) al Campionato Italiano Offshore di vela: la sfida di Diversamente Marinai
Non tutto è possibile, molto dell’impossibile lo è: partecipare al Campionato Italiano Offshore di vela con un equipaggio misto di sette persone, alcune delle quali con disabilità motoria. E non accontentarsi della partecipazione, ma anche e soprattutto competere alla pari contro equipaggi di altissimo livello. Lo faranno i Diversamente Marinai, Associazione Sportiva Dilettantistica con sede all’Isola d’Elba, nata nel 2011 per condividere la passione della vela con tutti, disabili e non. Ma bisogna trovare dei compagni di viaggio disposti a fare la loro parte: per questo, il 21 marzo è stata lanciata una campagna crowdfunding per finanziare l’avventura. La piattaforma è Produzioni dal Basso e ci sono due mesi di tempo, fino al 22 maggio, per arrivare al traguardo di 8.000 euro.
Servono entusiasmo, coraggio e un pizzico di follia. Gli stessi che hanno sempre animato l’equipaggio dell’Associazione Diversamente Marinai, formato da persone disabili e non, molto diverse tra loro (docenti, educatori e professionisti della nautica, ma anche un fotografo, un grafico, un ristoratore…), accomunate da un profondo amore per il mare. E convinte del fatto che la vela possa essere un reale veicolo di integrazione sociale, in grado di abbattere le barriere. In questi anni l’Associazione si è fatta conoscere e apprezzare – in Toscana e non solo – per la sua fervida attività fatta di percorsi formativi, crociere sostenibili per adulti e ragazzi, collaborazioni con enti pubblici e Onlus (fra gli altri, Regione Toscana, Legambiente, Lega Navale Italiana, Ente Nazionale Sordi, Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), progetti mirati per sordi e autistici. Di fronte a un modello inedito, in cui le persone disabili non sono solo utenti ma anche istruttori e promotori, l’accoglienza è stata ottima: si contano più di trecento partecipanti negli ultimi due anni.
A questo punto, è arrivato il momento di osare. Di dimostrare che le barriere e le sfide – socio-economiche, culturali, fisiche e mentali – possono essere superate grazie a un approccio basato sul coraggio e sulla solidarietà, imprescindibili in chi va per mare. È il momento di salire a bordo di Gwaihir, il Feeling Kirié 13.50 acquisito lo scorso anno, e partecipare a 5 regate del Campionato Italiano Offshore, uno degli appuntamenti di vela di maggiore interesse sportivo, tecnico e mediatico, che si terrà da aprile ad agosto nel bacino del Mediterraneo. E partecipare con un equipaggio misto di sette persone, alcune delle quali con disabilità motoria.
Magari non arriveranno piazzamenti eclatanti, ma l’equipaggio si metterà in gioco con passione, impegno, serietà, professionalità. Per far capire che la diversità è uno stimolo e aprirsi al confronto incide profondamente e in modo positivo sulla qualità della vita. Per dimostrare che, citando Michael Jordan, “i limiti, come le paure, sono spesso soltanto un’illusione” e che con adeguate motivazioni, preparazione e tenacia possono essere superati. Per portare sul campo (di regata) un concreto esempio di integrazione tra disabili e non, confrontando abilità e capacità attraverso la competizione con equipaggi di alto livello, anche professionisti.
Per partecipare, però, servono risorse. Per l’esattezza, 8.000 euro, che serviranno per acquisire l’attrezzatura di bordo e di sicurezza che ancora manca, sostenere le spese per i trasferimenti (carburante, porti), le quote di iscrizione alle regate…
Il crowdfunding è da subito sembrato la soluzione più in linea con lo spirito dell’Associazione. Perché trasforma questa scommessa in un’avventura collettiva, in cui ciascuno può fare la sua parte, in cui il bello sta anche nella voglia di condividere. La campagna è ospitata dalla piattaforma Produzioni dal Basso e sarà attiva dal 21 marzo al 22 maggio. Per i sostenitori ci sono ricompense che vanno dalle magliette e dai prodotti dei Partner, a weekend e cene a bordo con i componenti dell’Associazione, fino alla possibilità di partecipare con l’equipaggio a trasferimenti della barca da e per il campo di regata, entrando così nel vivo dell’azione.
L’iniziativa ha già raccolto il prezioso supporto di Partner Istituzionali come la Lega Navale Italiana, sez. Livorno e il Comitato Italiano Paralimpico – sez. Toscana, che hanno siglato un protocollo d’intesa con l’Associazione. Non sono mancate le aziende abbastanza coraggiose e visionarie da decidere di salire a bordo con entusiasmo: Gottifredi-Maffioli, Montura, Acqua dell’Elba, Torrefazione New York, Banco Popolare (ag. Procchio, Marciana), AEPIS Group.
LINK
Pagina crowdfunding: https://www.produzionidalbasso.com/project/diversamente-marinai-campionato-italiano-offshore-di-vela/
Sito istituzionale Diversamente Marinai: www.diversamentemarinai.it
Sito delle attività Diversamente Marinai per l’estate 2016: www.diversamentemarinaicamp.it
UFFICIO STAMPA
Marco Calatroni – marco@frame25.it – +39 393 1555225
Valentina Neri – valentina@frame25.it – +39 328 8479749
LE REGATE
ROMA X TUTTI
Quando: 11-18 aprile 2016
Percorso: Riva di Traiano – Ventotene – Lipari – Ventotene – Riva di Traiano (500 miglia)
Organizzatore: CRV Riva di Traiano
REGATA DEI TRE GOLFI
Quando: 13-15 maggio 2016
Percorso: Napoli – Ponza – Isolotti de li Galli – Capri (170 miglia)
Organizzatore: Yacht Club Capri e CRV Italia
151 MIGLIA
Quando: 2-4 giugno 2016
Percorso: Livorno – Marina di Pisa – Giraglia – Formiche di Grosseto – Punta Ala (151 miglia)
Organizzatore: YC Punta Ala, YC Repubblica marinara di Pisa, YC Livorno
GIRAGLIA ROLEX CUP
Quando: 10-18 giugno 2016
Percorso: Saint Tropez – Giraglia – Genova (243 miglia)
Organizzatore: Yacht Club Italiano e Yacht Club de France
PALERMO – MONTECARLO
Quando: 21-26 agosto 2016
Percorso: Palermo – passaggio a Porto Cervo – Montecarlo (500 miglia)
Organizzatore: CRV Sicilia e Yacht Club de Monaco
Grandi successi per il torball di Bolzano – squadra femminile vince lo scudetto
Il GSD Non- e Semivedenti Bolzano (GSDNSV) nella stagione passata ha partecipato con due squadre maschili e una femminile al Campionato Italiano di Torball. In Serie A la squadra Bolzano 1 è riuscita a ottenere il 4. posto mentre la squadra Bolzano 2 ha concluso il Campionato di Serie B al 5. posto.
Il GSDNSV ha organizzato in marzo a Bolzano la prima giornata del Campionato femminile. Avvincente era la seconda giornata che si è disputata il fine settimana scorso a Campobasso. Le bolzanine sono riuscite a blindare la prima posizione e portare l’ennesima volta lo scudetto in Alto Adige. Il Reggina si è piazzato al secondo posto, il Colosimo Napoli al terzo.
Inoltre nelle settimane scorse, dopo diversi anni una squadra maschile bolzanina è riuscita a vincere un torneo amichevole e precisamente quello di Bergamo. Da segnalare è che fra le 12 squadre partecipanti c’erano alcune fra le migliori d’Europa.
Info:
Innerhofer Annemarie, Responsabile del settore Torball – tel. 347-7565700
www.torball.it
Sintesi dei lavori della Commissione Nazionale ausili e nuove tecnologie – 6 aprile 2016
Mercoledì 06 aprile 2016 si è riunita nella sede della Presidenza Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi è degli Ipovedenti Onlus la Commissione Nazionale dedicata agli ausili e nuove tecnologie. A questa prima riunione con la quale la commissione si è insediata ed ha gettato le basi per l’impegno futuro del il prossimo quinquennio, erano presenti tutti i componenti:
Nunziante Esposito (coordinatore), Giuseppe Fornaro (referente) Luca D’Avanzo, Sabato De Rosa, Alberto Piovani, Giuseppe Fedele e Antonietta Ricciardone, segretaria.
Questo incontro si è aperto per conoscersi direttamente tutti e fissare gli scopi e gli obiettivi per cui viene richiesta questa commissione.
Tutti concordi nel ritenere necessario emanare norme standard per promuovere la “progettazione per tutti”, in modo da rendere inequivocabile l’obbligo di attenersi a normative che prevedono l’accessibilità.
Si decide inoltre di rinforzare la collaborazione con l’A.B.I. e Poste italiane e sostenere , migliorandola, la piattaforma “evalues”; imporre, inoltre, alle case costruttrici, l’inserimento, nel circuito commerciale, di apparecchiature elettroniche con display digitale corredate di sintesi vocale, con la sola possibilità di escluderla se non se ne ha esigenza. Discussione impegnata in buona parte dell’incontro ha riguardato l’accessibilità degli strumenti sul posto di lavoro e, in particolare per quelli presenti negli enti pubblici e di pubblico servizio, ma anche buona attenzione è stata dedicata al nomenclatore Tariffario che ha assolutamente bisogno di essere aggiornato alla luce della comparsa sul mercato di nuove tecnologie più efficaci e con costi diversi.
Creazione di una rete di referenti sul territorio, per cui ogni componente della commissione stabilirà contatti con le regioni:
Alberto Piovani: Lombardia, Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta.
Luca Davanzo: Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino Alto Adige.
Sabato De Rosa: Emilia Romagna, Marche, Umbria e Toscana.
Giuseppe Fornaro: Lazio, Campania, Abruzzo Molise e Sardegna.
Giuseppe Fedele: Calabria, Puglia, Basilicata e Sicilia.
Nuovi appuntamenti per definire e completare la fruibilità del servizio di firma digitale e definire strategie di raggiungimento dell’accessibilità dei software didattici, hanno concluso il programma previsto per la discussione.
Sport Insieme con la Scuola: la FAND alla Giornata Regionale Paralimpica di Pistoia, di Virgilio Rafanelli
Giovedì 14 aprile 2016 una splendida giornata di sole la location: Piazza del Duomo di Pistoia.
In questo suggestivo contesto si è svolta la seconda edizione della Giornata Paralimpica di Pistoia.
Erano presenti oltre mille ragazzi della scuola primaria secondaria e superiore di Pistoia e dintorni, le associazioni delle persone disabili, in prima fila la FAND con i gazebo anche delle singole associazioni federate. Lo stand della FAND sapientemente allestito dalla Presidente della Sezione Provinciale dell’ Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus di Pistoia Tiziana Lupi e dalle volontarie del Servizio Civile nazionale: Caterina, Alessandra, Giovanna e Denise; presente anche il Consiglio Regionale della Toscana dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti Onlus con il Signor Angelo Grazzini che portava una testimonianza telematica degli sport praticati dai disabili.
Dal palco la musica ed il saluto delle autorità, il sindaco di Pistoia Dott. Samuele Bertinelli, l’Assessore Mario Tuci, l’Assessore alle politiche sociali del Comune di Pistoia Prof.ssa Tina Nuti che ha visitato tutti i Gazebo, il presidente regionale del CIP della Toscana Massimo Porciani, il direttore dell’ INAIL di Pistoia, il presidente regionale del CONI.
Alle ore 10.00 l’inizio delle esibizioni: gli sbandieratori della Compagnia dell’orso di Pistoia, il campo da Basket per gli atleti in carrozzina e la dimostrazione della scherma, il judo per non vedenti con l’esibizione tra gli altri del plurimedagliato atleta paralimpico Giuseppe Mariano di Pisa, lo showdown, il Torbal per non vedenti, il tiro con l’arco per non vedenti, il tiro a segno, la simulazione della vela, l’atletica leggera per amputati, l’esibizione della scuola di ballo di Siena ed il tandem messo a disposizione dal consiglio regionale dell’U.I.C.I. della Toscana letteralmente preso d’assalto dai ragazzi per fare un giro di prova; erano presenti anche i parà della folgore ed al termine della mattinata pasta-party per tutti.
E’ stata davvero una bella manifestazione, da sottolineare l’entusiasmo dei giovani, la loro curiosità, la naturalezza con la quale hanno condiviso con i disabili l’entusiasmo per lo sport, un valore che unisce tutti. Ora spetterà alle associazioni, insieme al CIP, continuare su questa strada andando nelle singole scuole per dimostrare che la disabilità qualunque essa sia non impedisce alle persone di vivere pienamente la propria vita con le cose belle e meno belle che essa offre.
Nel 2017 Pistoia sarà la capitale italiana della cultura, questa splendida città ubicata nel centro della Toscana con le sue verdi colline piene di ulivi e di viti, con i suoi vivai di piante e di fiori conosciuti a livello internazionale; con le sue montagne, dove si scia d’inverno e si prende fresco d’estate: la foresta dell’Acquerino, la foresta del Teso, Pian degli Ontani. La sua antica storia, il suo pittoresco centro storico, le sue terme di Montecatini e Monsummano, il parco di Pinocchio a Collodi, la sua Biblioteca San Giorgio, una delle più grandi della Toscana; i suoi musei tra cui spicca il Museo Tattile Città di Pistoia presso il palazzo dei Vescovi.
Con tutte queste premesse siamo certi che Pistoia saprà essere degna di questo riconoscimento.
La giornata vissuta dello sport paralimpico ha voluto significare il valore della solidarietà, la voglia di edificare una società più a misura d’uomo ed in ultima analisi più civile ed umana.
Il Presidente della FAND provinciale di Pistoia
Cavalier Virgilio Rafanelli
IV edizione staffetta di nuoto solidale amatoriale
Aperta a tutti, bambini adulti, persone con disabilità e anziani il ricavato servirà a raccogliere fondi per LA RICERCA, GLI STUDI PER LE MALATTIE AGLI OCCHI..
sabato 04 giugno 2016 ore 09.00 del mattino Piscina Comunale G. Passeroni – Via Mar Rosso, 68 – Ostia Lido (Rm). Quota di partecipazione 5 euro.
Presenzierà il prof. Vincenzo Petitti primario dell’Ospedale San Camillo-Forlanini di Roma.
E’ gradita la prenotazione per lunedì 30 maggio 2016 per organizzare al meglio l’evento.
Comunque si accettano adesioni anche il giorno stesso della manifestazione.
Per info e prenotazioni: 347-1869902 – presidente.monlus@gmail.com