Comunicato- Bandi ordinari per la selezione di 47.529 volontari

 

Dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale – riceviamo e diffondiamo il seguente Comunicato Stampa

 “Servizio Civile: pubblicati i bandi ordinari per la selezione di 47.529 volontari”

Nel 2017 saranno oltre 50mila i giovani che potranno essere coinvolti

Roma, 24 maggio 2017 – Oggi, sul sito www.gioventuserviziocivilenazionale.gov.it , sono stati pubblicati i bandi 2017 del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, delle Regioni e Province autonome, per la selezione di 47.529 volontari da impiegare in progetti di Servizio Civile Nazionale in Italia e all’estero.

I ragazzi potranno scegliere tra 1.887 progetti (di cui 94 all’estero) presentati dagli Enti inseriti nell’Albo nazionale e tra 2.907 progetti presentati dagli Enti iscritti negli Albi regionali e delle provincie autonome. I progetti finanziati rappresentano il 97 % dei progetti approvati.

«Dopo l’entrata in vigore del decreto legislativo che introduce il Servizio Civile Universale, questo bando dimostra come sia senza soluzione di continuità l’impegno del Governo nei confronti dei giovani. Questi numeri – afferma il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti, sono la prova concreta della volontà di rilanciare questo importate istituto del nostro Paese che suscita grande interesse tra i giovani pronti a mettersi in gioco per questa esperienza di crescita umana, di impegno solidale e di cittadinanza attiva di alto valore morale e sociale».

«Il raggiungimento di questo obiettivo – continua Poletti – rappresenta un passo importante che anticipa quello che avverrà con l’attuazione del Servizio Civile Universale: offrire questa opportunità a tutti i ragazzi che vogliono impegnarsi in un percorso di crescita personale, professionale e di partecipazione alla vita collettiva. I giovani con il Servizio Civile hanno la possibilità di misurare le proprie capacità per realizzare qualcosa di utile per sé e per gli altri che li renderà consapevoli di non essere solo cittadini italiani ma anche europei».

«Con oggi non si esaurisce il lavoro che portiamo avanti incessantemente insieme Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale – afferma il Sottosegretario con delega al Servizio civile, Luigi Bobba – ricordo l’importante bando scaduto nei giorni scorsi per la selezione di 1.298 volontari da avviare per interventi nelle aree terremotate del centro Italia interessate dagli eventi sismici del 2016. Partecipando a questi progetti i giovani metteranno a disposizione il proprio tempo in favore di popolazioni in difficoltà e svolgeranno un notevole ruolo di utilità sociale dando così concreta attuazione ai principi di solidarietà. Al contempo viene portata avanti l’istruttoria di altri bandi, tra cui quello relativo a 960 volontari per l’accompagnamento dei grandi invalidi e dei ciechi civili, e quello riguardante circa 1.000 volontari da coinvolgere in progetti finalizzati a migliorare la conoscenza dell’educazione alimentare e alla tutela del territorio, attraverso lo strumento dell’agricoltura sociale. Sempre per il 2017 sono previsti bandi per ragazzi da impegnare in progetti finanziati con il programma “Garanzia Giovani” a seguito di accordi con il Ministero dei Beni Culturali, con il Ministero dell’Ambiente e con il Ministero dell’Interno. Ecco dunque – conclude Bobba – che ci sono motivi di soddisfazione sia per il numero di giovani che potranno essere coinvolti in progetti di Servizio civile – oltre 50.000 – sia per l’importanza sul piano sociale dell’attività svolta. Considerando infine l’ampliamento degli ambiti nei quali sarà possibile svolgere il Servizio civile, che spaziano dall’ assistenza, all’agricoltura sociale, alla promozione della pace e tutela dei diritti umani – solo per citarne alcuni – possiamo ipotizzare per il futuro uno sviluppo sempre maggiore di questo importante istituto».

Nel dettaglio i numeri del Bando Nazionale ordinario 2017:

26.304 giovani volontari (di cui 788 all’estero) saranno impiegati nei progetti presentati dagli Enti inseriti nell’Albo nazionale e 21.225 quelli per progetti presentati dagli Enti iscritti negli Albi regionali e delle provincie autonome.

Alla selezione potranno partecipare ragazze e ragazzi tra i 18 e i 28 anni interessati ad un’esperienza di cittadinanza attiva nei settori dell’assistenza, della protezione civile, dell’ambiente, del patrimonio artistico e culturale, dell’educazione e promozione culturale.

Le domande di partecipazione alle selezioni dovranno essere inviate direttamente agli Enti titolari del progetto entro le ore 14.00 del 26 giugno 2017.

E’ possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto di servizio civile nazionale, da scegliere tra quelli inseriti nel bando nazionale o nei bandi regionali e delle provincie autonome, pena l’esclusione dalla selezione.

Nei prossimi giorni, inoltre, partirà sulle reti del servizio pubblico radio-televisivo la campagna di comunicazione promossa dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, con il consueto claim “Servizio Civile Nazionale. Una scelta che cambia la vita. Tua e degli altri.”

Informazioni possono essere richieste all’URP 06.67792600 – Via della Ferratella in Laterano, 51 – 00184 – Roma. Info: Ufficio Stampa Ministero del lavoro e delle politiche sociali E-mail ufficiostampa@lavoro.gov.it | Tel. 06.48161451”

 Per quanto riguarda l’U.I.C.I. e gli Enti partner segue apposito comunicato.

 

Beni culturali- Mostra Mimmo Paladino e i giovani artisti Una grande festa di inaugurazione alla Mole Vanvitelliana, Ancona

ANCONA – Entusiasmo, allegria e passione:  più di 200 studenti e i giovani protagonisti della  Biennale ARTEINSIEME hanno invaso stamattina la Mole Vanvitelliana; un’edizione questa del 2017, che ha registrato l’adesione di oltre 100 Musei e Luoghi della cultura e di circa 1500 studenti di Accademie, Conservatori di Musica e Scuole. Un successo che conferma la valenza culturale della manifestazione che tocca tutte le regioni, ideata e promossa nel lontano 2003 dal Museo tattile Statale Omero per promuovere l’inclusione e l’accessibilità attraverso l’arte. I due testimonial Mimmo Paladino e Salvatore Accardo hanno ispirato e coinvolto anche tutta la cerimonia di premiazione che ha visto la partecipazione del Mibact, con Elisabetta Borgia, del Servizio Educazione e Ricerca, del Comune di Ancona con l’assessore alla cultura Paolo Marasca e dell’UICI con Armando Giampieri. A premiare i giovani finalisti del Concorso Arteinsieme provenienti da tutta Italia, da Bolzano a Catania, i curatori della Biennale, Andrea Socrati e Giulia Cester, e Aldo Grassini, Presidente del Museo Omero con la moglie Daniela. Una festa durante la quale sono stati consegnati loro gli attestati di partecipazione ed è stato premiato con una borsa di studio il vincitore per ogni sezione del Concorso Arteinsieme: per le Arti figurative Emanuele Cillaroto dell’IIS “Vincenzo Ragusa – Kiyohara – Parlatore” di Palermo con la scultura “Dentro la montagna di sale”, per la Musica Salvatore Passantino del Conservatorio Statale di Musica “V. Bellini” di Palermo con Fire Symphony, per i Libri speciali “La sinfonia dell’amicizia” della Direzione Didattica Primo Circolo Cava de’ Tirreni, plesso “Don Bosco” (classi I A, I C, II E, III A, V B, V D ) e “Questo è il mio sole”  della classe II media sezioni ABCD della Scuola Italiana Cristoforo Colombo di Buenos Aires. Menzione speciale per integrazione e accessibilità a “Il cavallo con gli stivali” di Valeria Mazzoleni, classe III, e Mohamed Gueye, classe V dell’Istituto Comprensivo “Ponte San Pietro”, Bergamo.

Poi la visita alla mostra Mimmo Paladino e i giovani artisti dove  accanto ai quattro imponenti bronzi di Mimmo Paladino, i Testimoni, sono esposti tutti i lavori degli studenti finalisti, con sculture e installazioni di sedici studenti dei Licei Artistici e delle Accademie di Belle Arti ispirati alla poetica del maestro e caratterizzati dalla molteplicità e varietà di materiali nonché volte ad esaltare la plasticità e la tattilità delle forme. Per la MUSICA sono allestite cinque postazioni audio dove leggere gli spartiti e ascoltare le registrazioni di brani realizzati dagli studenti di Conservatori e Licei musicali. Composizioni originali per violino e organico eterogeneo ispirate al repertorio classico per violino, strumento del Maestro Accardo. Per la sezione LIBRI SPECIALI, novità della VII edizione della Biennale, in mostra dodici libri multisensoriali realizzati dalle scuole primarie e secondarie di I grado,  otto ispirati all’opera di Paladino e quattro ispirati al violino. Gli alunni hanno inventato le storie, tradotte anche in Braille, e le hanno illustrate con immagini tattili.

La mostra è promossa dal Museo Tattile Statale Omero e TACTUS Centro per le Arti Contemporanee, la Multisensorialità e l’Interculturalità e in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo tramite la Direzione Generale Educazione e Ricerca – Servizio I, Ufficio Studi – Centro per i Servizi Educativi del Museo e del Territorio (Sed) e la Direzione Generale arte e architettura contemporanee e periferie urbane e la Direzione Generale Musei – Servizio II – Gestione e Valorizzazione dei Musei e dei Luoghi della Cultura e con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Liceo Artistico “Edgardo Mannucci” di Ancona, il Comune di Ancona e Società Cooperativa Opera.

INFO

Ingresso libero.  Dal 27 maggio al 9 luglio. Orario: dal martedì al sabato 16 – 19; domenica e festivi 10 – 13 e 16 – 19. Email: arteinsieme@museoomero.it T. 0712811935
Sito: www.museoomero.it FB Biennale Arteinsieme #arteinsieme

MIMMO PALADINO – TESTIMONI

Mimmo Paladino è il testimonial della VII edizione della Biennale Arteinsieme – cultura e culture senza barriere – sezione Arti Figurative.

Mimmo Paladino espone quattro imponenti opere in bronzo, i Testimoni, figure immobili, ieratiche e misteriose che egli ha definito più volte come pensatori, filosofi, forse sciamani. Figure capaci di esprimere l’essenza magica dell’umanità, evocando un passato mitico che attraversa culture e identità diverse. Sono inespressivi, o se un’espressione è accennata è impossibile definirla, sfugge al linguaggio, proprio come i gesti. Sono anche privi di gambe, d’orecchie, mentre le braccia sono conserte o stese in un gesto di offerta, le labbra leggermente piegate indicano il pronunciare di un canto o di un’invocazione, altre volte la bocca non è neppure segnata. Questi volti senza sguardo, i profili arcaici delle teste, custodiscono valenze emblematiche che sfuggono ad un’interpretazione univoca, anzi appaiono serbare enigmi, misteri insondabili o segreti e nella loro apparente fissità conservano un’ambiguità densa di allusioni. Accanto ai Testimoni le opere dei giovani artisti, ispirate alla poetica del maestro. Alcuni studenti si sono ispirati a un’opera in particolare, altri al suo stile, altri ancora hanno reinterpretato in modo originale alcuni suoi lavori. Tutte sono caratterizzate dall’impiego di una molteplicità e varietà di materiali volti ad esaltare la plasticità e la tattilità delle forme.

Didascalie

Senza Titolo (Testimoni) 1997bronzo (Mimmo Paladino) 004 dimensioni 168x63x57 cm
Senza Titolo (Testimoni) 1997bronzo (Mimmo Paladino) 005 dimensioni 168x52x67 cm
Senza Titolo (Testimoni) 1997bronzo (Mimmo Paladino) 006 dimensioni 168x70x100 cm
Senza Titolo (Testimoni) 1997 bronzo (Mimmo Paladino) 007 dimensioni 182x147x47 cm

BIOGRAFIA

Mimmo (Domenico) Paladino nasce nel 1948 a Paduli (Benevento), ma cresce a Napoli. Le sue opere si rifanno ad una vasta gamma di fonti archeologiche, mitologiche e stilistiche che gli permettono di rappresentare il proprio “mondo interiore”, primordiale e magico attraverso una vasta gamma di mezzi espressivi come il disegno, la pittura, la scultura, l’incisione, l’immagine filmica. Nel 1980 il critico d’arte Achille Bonito Oliva lo inserisce in un gruppo di artisti italiani della stessa generazione definendoli Transavanguardia. Paladino ha tenuto numerose mostre in tutta Europa, nell’America del Nord e del Sud e in Asia. L’artista vive e lavora tra Paduli e Milano.

 

 

ELENCO DELLE OPERE IN MOSTRA CON I TESTIMONI DI MIMMO PALADINO

I finalisti del Concorso Arteinsieme Arti Figurative con opere  alla poetica di Mimmo Paladino

ARTEINSIEME ARTI FIGURATIVE

  1. Dentro la montagna di sale, Cillaroto Emanuele – IIS “Vincenzo Ragusa – Kiyohara – Parlatore” di Palermo OPERA VINCITRICE
  2. Creatio Ultra Tempus Et Spatium (Somnium Ankon), Classe III A, Liceo Artistico “Edgardo Mannucci” di Ancona
  3. Incontri – Le Madri, Brandimarte Ado – Accademia di Belle Arti di Macerata
  4. Quattro Radici, Bruno Marianna – IIS “Bianchi-Virginio” (Liceo Artistico) di Cuneo
  5. Uguaglianza nella diversità, Crema Alessia – Liceo Artistico “G.B Ferrari” di Este (PD)
  6. Sospesi, De Lullo Ljudmila, Piermaria Jacopo, Deluigi Lorenzo – Liceo artistico Scuola del libro di Urbino
  7. Who are you?, Gross C., Antoniello V., Bertagnolli S. , Ferigo M., Adzic B. – Liceo “G. Pascoli” Bolzano
  8. Dualismo biologico, Medici Matilda – Liceo artistico “Francesco Arcangeli” di Bologna
  9. Conoscenza della diversità, Motta Francesco – Liceo artistico “G.B Ferrari” di Este (PD)
  10. La complessata, Orfanò Alberto Emanuele – Liceo Artistico Statale “Emilio Greco” di Catania
  11. Uomo che viene dal mare, Pettinari Giorgia – Accademia Belle Arti di Ravenna
  12. Oval Home, Russo Thomson Lucia – Liceo “Francesco Arcangeli” di Bologna
  13. La consapevolezza, Sabbatini Lisa, Beltrami Vanzolini Renata, Grossi Giulia – Liceo artistico Scuola del libro di Urbino
  14. La decadenza, Schwarz Laura – Liceo “Artistin Freudenberg” di Zurigo
  15. Rafael, Vekkeli Enni – Accademia di Belle Arti di Macerata
  16. Pan, Zullo Serena – Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia

 

SALVATORE ACCARDO è il testimonial della VII edizione della Biennale Arteinsieme – cultura e culture senza barriere – sezione Musica.

Salvatore Accardo (Torino, 1941) è uno dei maggiori violinista italiani, con un repertorio che spazia dalla musica barocca a quella contemporanea. Talentuoso fin da bambino ha perfezionato il talento con gli studi. Ha registrato i 24 Capricci per violino solo op. 1 di Paganini (rimasterizzati poi nel 1999). È stato il primo a registrare tutti i sei Concerti per violino di Paganini. Ha una discografia di circa 50 registrazioni – Bach, Beethoven, Vivaldi, etc.-con RCA, Philips, EMI, Sony Classical, Foné, Dynamic, Warner-Fonit e Nuova Era Records. Nel 1971 fonda e promuove le Settimane Musicali Internazionali a Napoli, nel 1986 è tra i fondatori della Walter Stauffer Academy di Cremona, nel 1992 fonda l’Accardo Quartet, nel 1996 fonda l’Orchestra da Camera Italiana (O.C.I). Numerosi i premi ricevuti, tra cui, Concorso internazionale di Ginevra (1956); Trofeo Primavera della RAI (1958); Premio Una vita per la Musica di Venezia (2001).

 

 

 

ARTEINSIEME MUSICA

I finalisti del Concorso Arteinsieme Musica con composizioni originali per violino e organico eterogeneo ispirate al repertorio classico per violino, strumento del Maestro Accardo.

  1. Salvatore Passantino, Fire Symphony, Conservatorio Statale di Musica “ V. Bellini” di Palermo OPERA VINCITRICE
  2. Salvatore Passantino, Sonata concertante in sol minore sul tema della follia per violino e orchestra d’archi, Conservatorio Statale di Musica “ V. Bellini” di Palermo
  3. Salvatore Passantino, Valzer n.1 in re minore, per violino e pianoforte op.19, Conservatorio Statale di Musica “ V. Bellini” di Palermo
  4. Salvatore Passantino, Trio Fantastico per violino, violoncello e pianoforte Op.29, Conservatorio Statale di Musica “ V. Bellini” di Palermo
  5. Roberto Mengoli, Finimondi di terre da ogni parte del Mondo, I.I.S.S. Marzolla-Leo-Simone-Durano di Brindisi

 

ARTEINSIEME LIBRI SPECIALI

Libri multisensoriali ispirati all’opera del Maestro Mimmo Paladino:

  1. Questo è il mio sole, classe II media sezioni ABCD – Scuola Italiana Cristoforo Colombo, Buenos Aires OPERA VICNITRICE
  2. Il cavallo con gli stivali, Valeria Mazzoleni, classe III, Mohamed Gueye, classe V, Istituto Comprensivo “Ponte San Pietro”, Bergamo MENZIONE SPECIALE
  3. Ci sarà un domani, classe I G – scuola secondaria I grado di Genga – Istituto Comprensivo Sassoferrato
  4. Nella diversità: la ricchezza, E. Costanzo, F. Dorigo, G. Martelli, M. Ratnayake, S. Vialetto, classi IID- IIF, Istituto Comprensivo Lamarmora, Scuola “E. Fermi”, Lainate
  5. Sul filo delle emozioni, classe IIIE, Istituto Comprensivo Lamarmora, Scuola “E. Fermi”, Lainate
  6. Una persona speciale per Billy, classe IC, Istituto Comprensivo Lamarmora, Scuola “E. Fermi”, Lainate
  7. La porta del mare, classe IIIF, Istituto Comprensivo Lamarmora, Scuola “E. Fermi”, Lainate
  8. L’amicizia che dà felicità, Carol Papola, Enrico Pellegrino, Andrea Spada, Elisa Veleno, Classe IC, Istituto Comprensivo Pescara 4.

 

Libri ispirati al violino – strumento del Maestro Salvatore Accardo:

 

  1. La sinfonia dell’amicizia, classi I A, I C, II E, III A, V B, V D – Direzione Didattica Primo Circolo Cava de’ Tirreni, plesso “Don Bosco” OPERA VINCITRICE
  2. Il violino arcobaleno, classi III e IV – Scuola Primaria di Vicobellignano Casalmaggiore (Cremona)
  3. La campanella, classe I B – scuola secondaria di primo grado “E. Galvaligi” di Solbiate Arno
  4. La storia della chiave di violino d’oro, classe 3 A – scuola primaria plesso Luigi Salvadori, Istituto Comprensivo “Fracassetti Capodarco” di Fermo

Sport- BXC: Una vittoria e una sconfitta dei Tuoni e dei Lampi

Si è svolto oggi, Domenica 28 maggio, presso il campo Kennedy di Milano, il terzo turno dell’Intergirone del XXI Campionato Italiano di baseball per ciechi.

I risultati sono stati i seguenti:

Lampi Milano – Bologna WhiteSoxCvinta 4 a 5

Thunder’s 5 Milano – Fiorentina Bxc 9 a 0

Fiorentina BXC- – Patrini Malnate 1 a 9

La classifica del Girone Ovest è la seguente:

  1. Patrini Malnate punti 14 vinte 7 pareggiate 0 perse 1 media 875
  2. Lampi Milano 8 4 0 3 571
  3. Thunder’s Five Milano 9 4 1 5 450
  4. Ducks Staranzano 0 0 0 8 000

Servizio Civile Volontario – Selezione di volontari da impiegare in progetti di servizio civile in Italia

L’UNIONE ITALIANA dei CIECHI e degli IPOVEDENTI – ONLUS – comunica che sul sito del Dipartimento della Gioventù e Servizio Civile Nazionale è stato pubblicato il “Bando per la selezione di 26.304 volontari da impiegare in progetti di servizio civile nazionale in Italia e all’estero”.
I progetti dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – ONLUS prevedono l’impiego di n. 1274 volontari presso le varie Sedi dell’Unione e degli Enti partner dislocate su tutto il territorio nazionale.

I giovani interessati a tali progetti, in possesso dei requisiti previsti dal bando, possono presentare domanda redatta sull’apposito modulo (allegato 2 e 3 del bando) corredandola della documentazione prescritta e indirizzandola direttamente alla struttura dell’Unione che realizza il progetto entro e non oltre le ore 14.00 del 26 GIUGNO 2017.

Si fa presente che:

?Gli indirizzi delle strutture presso cui inviare la domanda per partecipare alla
selezione sono indicati nei singoli progetti;
?il bando è consultabile sul sito del DIPARTIMENTO DELLA GIOVENTÙ E DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE (www.serviziocivile.gov.it) da cui è possibile pure scaricare e stampare il modulo per la domanda (all. 2 e 3); alla domanda dovrà essere allegata fotocopia di un documento di identità in corso di validità;
?i requisiti e le condizioni per essere ammessi alla selezione sono quelli indicati nel bando (art. 3) e nei singoli progetti;
?le modalità per la presentazione delle domande sono indicate all’art. 4 del citato bando.

Ogni eventuale ulteriore informazione può essere chiesta direttamente alla Struttura titolare del progetto.

Comunicato stampa – Fispic-Uici, firmato il Protocollo d’intesa

Nella Sala Giunta della sede del Comitato Italiano Paralimpico, a Roma, si è svolta la cerimonia che ha sancito la firma del Protocollo d’Intesa tra la Federazione Italiana Sport Paralimpici Ipovedenti e Ciechi (FISPIC) e l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti onlus (UICI). Presenti all’evento il Presidente della FISPIC Sandro Di Girolamo, il Presidente della UICI Mario Barbuto e il “padrone di casa”, il Presidente del CIP Luca Pancalli.
“Abbiamo voluto questo Protocollo perché intendiamo aprire una fase nuova – ha dichiarato Sandro Di Girolamo – una fase di collaborazione con il Presidente Barbuto che ci conduca verso un percorso comune: dare la possibilità a sempre più persone non vedenti di praticare un’attività sportiva”. “Si tratta di un punto partenza – aggiunge il Presidente della FISPIC – un momento fondamentale per la nostra crescita”.
Gli fa eco Barbuto, quando sostiene che “questo Protocollo conclude un percorso di discussione e al contempo apre una fase nuova, mirata non solo al ricercare l’eccellenza sportiva ma anche a coinvolgere il territorio nella fase di promozione sportiva”.
“Abbiamo deciso di metterci insieme, pertanto, per promuovere attività – spiega Barbuto – e per organizzare ogni anno almeno un grande evento sportivo”.
“Questo Protocollo è di grande importanza strategica per tutta la famiglia dello sport italiano – esordisce il Presidente del CIP Pancalli – obiettivo allargare sempre più la base dei praticanti, affinché lo sport sia non solo inclusione ma anche momento di crescita culturale per l’intero Paese”. “Il nostro scopo è quello di raggiungere risultati sportivi – sottolinea Pancalli – ma anche permettere ai ragazzi di riappropriarsi di un pezzo della loro vita attraverso la pratica sportiva”. Il documento firmato ieri è consultabile sul sito della Fispic nella sezione “Protocolli d’Intesa e Convenzioni”.

Firma del Protocollo d’intesa Fispic-Uici

Cerimonia per la Firma del Protocollo d’Intesa Fispic-Uici

A Catania si conclude il progetto Braillando insieme, di Gianluca Rapisarda

Autore: Gianluca Rapisarda

Il prossimo 26 Maggio, presso l’aula Magna del Liceo Scientifico “Galilei” di Catania, nel corso di un incontro pubblico, saranno rendicontati alla cittadinanza i risultati della significativa esperienza scolastica denominata “Braillando insieme”, di cui il nostro Giornale si è già occupato nei mesi scorsi.
Tale progetto del Liceo “Galileo Galilei” rappresenta un’iniziativa “unica” nel suo genere in Italia perchè, grazie al metodo di lettura e scrittura Braille, ha impegnato per un intero semestre gli studenti della scuola etnea in un progetto realmente inclusivo di alternanza scuola-lavoro, presso il locale Polo Tattile Multimediale – Stamperia Regionale Braille.
Sfruttando al meglio il “nuovo” Piano Triennale di Formazione Obbligatorio, infatti, Gabriella Chisari, dirigente di quella scuola, ha deciso di scommettere proprio sulla promozione dell’inclusione degli studenti con BES (Bisogni Educativi Speciali) e DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento), individuandola tra le priorità strategiche da fare acquisire ai docenti del proprio liceo, mediante apposite iniziative formative.
Al riguardo, il Collegio Docenti dell’istituto etneo ha ritenuto opportunamente che anche la nuova pratica dell’alternanza scuola-lavoro, introdotta nel sistema formativo ed educativo dalla Legge 107/15 (la cosiddetta Buona Scuola), potesse davvero aiutare il Galilei a raggiungere il nobile scopo di promuovere un modello di scuola più inclusiva e di qualità.
Braillando insieme è stato elaborato in linea con le Direttive Ministeriali e con l’atto di indirizzo dell’istituto scolastico che ne è protagonista, prevedendo la realizzazione di una forma di apprendimento basato su quanto indicato nella Strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva di tutti e di ciascuno.
Il progetto ha preso avvio alla fine del mese di novembre 2016 e si concluderà appunto il 26 maggio p.v.
Insieme agli amici del Polo Tattile – del quale ringraziamo in particolare il direttore generale Pino Nobile, venticinque studenti della Quarta H del Liceo “Galilei” di Catania hanno realizzato una mappa tattile della scuola e prodotto in Braille, in Large-Print (a caratteri ingranditi) e in formato digitale alcuni capitoli tratti da diverse opere di Galileo Galilei.
Di qui, l’idea di costituire uno staff operativo di classe che, in alternanza presso la Stamperia Regionale Braille e il suo Polo Tattile Multimediale, ha appreso e sperimentato il “mestiere” della scrittura in Braille e in Large-Print, oltreché della realizzazione di testi digitali in formato accessibile e della produzione grafica multisensoriale, anche in 3D.
Si è trattata, pertanto, di un’opportunità didattica concreta e coinvolgente che è servita ad avvicinare gli studenti al futuro professionale, ma non solo.
Infatti, il principale auspicio della dirigente Gabriella Chisari è che la mappa tattile e i testi in Braille, Large-Print e formato elettronico realizzati dagli alunni della propria scuola e che saranno custoditi “gelosamente” dal Liceo catanese possano fungere da strumento di integrazione e da occasione di stimolo continuo del dibattito sui temi dell’inclusione, dell’uso delle nuove tecnologie digitali accessibili e della progettazione “per tutti” (for all).
Si può dunque dire, in conclusione, che l’alternanza scuola-lavoro, per il tramite del Braille, anche nel profondo Sud del nostro Paese può e deve contribuire a porre le basi per una società migliore e a misura di tutti e di ciascuno.

Protocollo d’intesa tra Fispic e Uici

Mercoledì 24 maggio, alle ore 10,30, nella Sala Giunta del Cip in via Flaminia Nuova 830 a Roma si svolgerà la conferenza stampa di presentazione del Protocollo d’intesa tra la Fispic (Federazione sport paralimpici per ipovedenti e ciechi) e l’Uici (Unione italiana ciechi nazionale) siglato nei giorni scorsi. All’incontro sarà presente Luca Pancalli, Presidente del Cip.
Interverranno Sandro Di Girolamo, Presidente della Fispic, Mario Barbuto, presidente Uici, e Giuseppantonio Vitale, vicepresidente della Fispic. Vitale presiederà la Commissione paritetica, composta da rappresentanti della Fispic e dell’Uici, che avrà il compito di sviluppare strategie e programmi per la diffusione della pratica sportiva tra persone con disabilità visiva. In particolare, l’obiettivo sarà implementare gli strumenti di reclutamento attraverso gli appositi canali Uici (in primis sportelli UICI) e in sinergia con i Delegati Regionali FISPIC di persone con disabilità visiva da avviare alla pratica sportiva delle discipline federali. La Commissione Paritetica dovrà riunirsi almeno due volte all’anno e dovrà redigere una relazione semestrale sull’attività svolta e gli obiettivi raggiunti. Nella prima seduta la Commissione si riunirà per definire le attività di promozione sportiva presso le sedi territoriali della Fispic e per l’organizzazione del convegno nazionale sullo Sport, nel quale la FISPIC  sarà partner principale e fondamentale.
Il Protocollo d’intesa sarà in vigore fino al 31 dicembre 2020. Infine, la Fispic e l’Uici, per mezzo dei rispettivi uffici, favoriranno lo scambio di informazioni al fine di garantire la comunicazione e la diffusione sui rispettivi organi di stampa e/o siti web di tutte le notizie relative all’attività posta in essere.

Dal 29 maggio al 3 giugno a Cagliari i mondiali di calcio a 5 b2/3

Tutto pronto in Sardegna per il grande evento. Dal 29 maggio al 3 giugno a Cagliari si disputeranno i Campionati del Mondo IBSA di Calcio a 5 categoria B2/3.
La manifestazione verrà presentata a Roma mercoledì 24 maggio alle ore 11 nella Sala Giunta del Cip in via Flaminia Nuova, 830. Oltre al Presidente della Fispic Sandro Di Girolamo, saranno presenti Luca Pancalli, Presidente del Cip, Gianguido Marzi e Mario Trogu, rispettivamente Presidente e Segretario dell’Asd Tigers Paralympic Sport Cagliari, la società che curerà l’organizzazione dell’evento, il Tecnico della Nazionale di Calcio a 5 B2/3 Sirio Belluomini e i calciatori Daniele e Antonio Del Canto.
I Campionati del Mondo avranno una massiccia copertura mediatica soprattutto grazie a Rai
Sport che manderà in onda le partite in diretta o in differita. Sono otto i Paesi che parteciperanno alla competizione e le squadre sono state divise in due gironi. Con l’Italia figurano l’Inghilterra, la Russia e Giappone. L’altro raggruppamento comprende la Francia, l’Ucraina, la Turchia e la Spagna. Le gare si svolgeranno nelle palestre comunali situate in via dello Sport a Cagliari. Lunedì 29 maggio alle 9,30 ci sarà la cerimonia di apertura. La finalissima è in programma sabato 3 giugno alle 16.
INFO UTILI
La delegazione dell’Italia comprende Giovanni Palumbieri (capo delegazione), il tecnico nazionale Sirio Belluomini, l’allenatore Nazionale Lorenzo Pinzauti, il preparatore dei portieri Nicola Giannattasio e il fisioterapista Carlo Iaccarino.
Gli atleti convocati: Accanito Antonio, Messori Daniele, Bekrou Ghanem, Del Canto Antonio, Del Canto Daniele, Marini Gianluca, Mastracci Daniele, Raviele Massimiliano, Caria Marco, Ferrarelli Giuseppe, Pinna Gianbattista e Trenta Francesco.
N.B. il giocatore Cazzanti Fabio sarà a disposizione in caso di eventuali defezioni che dovessero manifestarsi prima dell’inizio della competizione.

Il programma provvisorio delle gare coperte da rai sport
29 maggio diretta Italia-Inghilterra ore 11.00
30 maggio diretta Italia-Giappone ore 11.00
31 maggio differita ore 00.30 Italia-Russia la gara è delle 19.00 Alle 19.45 c’è diretta
azzurra
1 giugno diretta o differita Semifinale (a seconda degli accoppiamenti)
2 giugno differita ore 01.00 o finale 5°/6°posto o finale 7°/8° posto
3 giugno differita ore 19.15 finalissima

I risultati del week-end (nuoto e showdown) – Titolo Tricolore di showdown a Luca Liberali

Si sono svolti a Tirrenia, dal 19 al 21 maggio, i Campionati Italiani che hanno visto il nostro socio Luca Liberali conquistare il titolo nazionale.
Di seguito i piazzamenti degli altri giocatori milanesi:

– Jessica Buttiglione – quarta
– Maurizio Scarso – quarto
– Sonia Tranchina – quinta
– Gianluca Russo – settimo
– Monica De Fazio – nona
– Giuseppe Cesena – dodicesimo
– Riccardo Buelloni – quindicesimo
Classifica finale maschile
•1° Liberali Luca – GSD NV Milano
•2° Abate Luigi – Pol PAT Bologna
•3° Carrai Marco – ASD Pol Silvano Dani
•4° Scarso Maurizio – GSD NV Milano
•5° Garay Emiliano – GSD UIC Pisa
•6° Massola Rinaldo – ASD Sportella
•7° Russo Gianluca – GSD NV Milano
•8° Furioni Alessandro – – Pol PAT Bologna
•9° Battaglia Gabriele – Pol PAT Bologna
•10° Mongelli Marco – ASD UIC Bari
•11° Avataneo Franco – ASD Pol Torino
•12° Cesena Giuseppe – GSD NV Milano
•13° D’attolico Massimo – ASD UIC Bari
•14° Camodeca Angelo – ASD NV Lucani
•15° Buelloni Riccardo – GSD NV Milano
•16° Florio Luciano – ASD NV Lucani
•17° Vincenti Nicola – ASD Pol Silvano Dani
•18° Greci Stefano – ADS C. J. G. Tifernate
•19° Santini Fabio – ASD Disabili Firenze
•20° Simone Giuseppe – ASD UIC Bari
Classifica finale femminile
•1° Di Liddo Chiara – Pol PAT Bologna
•2° Mauro Graziana – ASD UIC Bari
•3° Buttitta Francesca – ASD Pol Silvano Dani
•4° Buttiglione Jessica – GSD NV Milano
•5° Tranchina Sonia – GSD NV Milano
•6° De Nuzzo Daniela – ASD Disabili Firenze
•7° Zini Angela – Pol PAT Bologna
•8° Pontiroli Emanuela – Pol PAT Bologna
•9° De Fazio Monica – GSD NV Milano
•10° Cavallaro Chiara – GSD UIC Pisa
•11° Passero Genoveffa – ASD Sportella
•12° Folino Piera – ASD Sportella
•13° Sarli Maria Pia – ASD Pol Silvano Dani
•14° Punzo Ornella – ASD Sportella
•15° Nobile Luigia – ASD UIC Bari
•16° Bachini Maria Grazia – ADS C. J. G. Tifernate
Buone notizie giungono anche da Lignano Sabbiadoro dove nel week-end si è svolto il Campionato Italiano di Società, Coppa Italia Maschile e Coppa Italia Femminile di nuoto paralimpico e la finale del Trofeo “Futuri Campioni”.
Martina Rabbolini ha conquistato tre primi posti (categoria S11 – non vedenti) con i seguenti riscontri cronometrici:
100 stile libero – 1.19,48
100 dorso – 1.30.48
100 rana – 1.38,80

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Pubblicato in Gazzetta il Decreto sull’inclusione, di Gianluca Rapisarda

Autore: Gianluca Rapisarda

Il CDM ha licenziato il Testo finale della Delega sull’inclusione della Buona Scuola lo scorso 13 Aprile, ma la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del tanto atteso D.Lgs n. 66/17 è avvenuta solo qualche giorno fa.
Il Decreto entrerà definitivamente in vigore il 31 Maggio p.v. ed i suoi contenuti non presentano novità di rilievo rispetto a quanto già anticipato dal nostro Giornale nelle scorse settimane.
Innanzitutto, estremamente positivo ed apprezzabile è stato lo sforzo dell’Esecutivo nell’accogliere taluni suggerimenti provenienti dalle organizzazioni di persone con disabilità e delle loro famiglie, quali l’inserimento dell’associazionismo di riferimento tra gli interlocutori dei processi di inclusione scolastica insieme alle famiglie, o anche quello dell’Osservatorio per l’Inclusione Scolastica tra i soggetti che esprimeranno un parere sulla valutazione della qualità dei servizi delle istituzioni scolastiche; e bene anche il recepimento della Classificazione ICF.
Infatti, con il D.Lgs n. 66/17 pubblicato in GURS qualche giorno fa, la famiglia partecipa a tutte le fasi: dalla formulazione del profilo di funzionamento dell’alunno (che sostituisce la valutazione diagnostica funzionale, come chiesto dalle associazioni, ndr), alla quantificazione delle risorse da assegnare. Su richiesta delle famiglie, poi, il Piano educativo individualizzato (Pei) entra a far parte del profilo di funzionamento.
Se la prima bozza introduceva la valutazione diagnostico-funzionale (che andava a sostituire gli attuali profilo dinamico funzionale e diagnosi funzionale), adesso, il testo finale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale parla di un «profilo di funzionamento secondo i criteri del succitato modello bio-psico-sociale dell’ICF, ai fini della formulazione del progetto individuale (di cui all’articolo 14 della legge 8 Novembre 2000 n. 328), nonché per la definizione del Piano Educativo Individualizzato (PEI).
In verità, c’è un po’ di confusione, poiché nel PEI non paiono esserci cenni al sostegno didattico (art .7), mentre i sostegni – incluso quello didattico – sembrano dover essere contenuti nel profilo di funzionamento: quindi a determinare e quantificare le ore di sostegno sarà pare l’unità di valutazione multidisciplinare, oggi sì arricchita di componenti rispetto alla bozza iniziale ma comunque non composta dalle persone che effettivamente conoscono il ragazzo e con un assetto prevalentemente medico.
Una delle novità più significative del testo finale pubblicato in Gazzetta, a parere dello scrivente, è il fatto che la valutazione dell’inclusione scolastica sia parte integrante della valutazione della scuola, tramite indicatori che l’Invalsi andrà a definire. Alla stesura di questi indicatori, razie all’intervento delle principali Associazioni di e per disabili, parteciperà, come detto sopra, anche l’Osservatorio per l’inclusione scolastica istituito presso il Miur (art. 15).
Un discorso più approfondito richiede la “delicata “questione relativa alle nuove modalità di formazione iniziale dei docenti per il sostegno della scuola dell’infanzia, di quella primaria e di quella secondaria di primo e secondo grado ed alle nuove procedure del loro reclutamento.
Dopo la pubblicazione in GURS dei Decreti attuativi della Buona Scuola, la materia è ora disciplinata dall’art 12 del D.Lgs n. 66/17 sulla promozione dell’inclusione scolastica(formazione iniziale dei docenti per il sostegno della scuola dell’infanzia e primaria) e dall’art 10 del D.Lgs n. 59/17 sulla formazione ed il reclutamento del personale docente (formazione iniziale degli insegnanti specializzati della secondaria di primo e secondo grado).
La formazione iniziale universitaria  specifica degli insegnanti per il sostegno della scuola dell’infanzia e primaria sarà caratterizzata da un aumento dei crediti formativi sulla Didattica inclusiva e sulla Pedagogia speciale dagli attuali 60 a 120 (art 12 D.Lgs n. 66 del 2017).
In sostanza, i futuri docenti specializzati della scuola dell’infanzia e di quella primaria, durante il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della formazione primaria, oltre ai 31 crediti formativi già previsti dal normale piano di studi, dovranno conseguire ulteriori 60 cfu sulle Didattiche dell’inclusione. Successivamente, potranno accedere ad un apposito Corso di specializzazione in Pedagogia speciale e Didattica dell’inclusione, con il rilascio di altri 60 cfu. Infine, il superamento di tale Corso, costituirà titolo abilitante per l’insegnamento sui posti di sostegno della scuola dell’infanzia e di quella primaria.
Per la formazione iniziale degli insegnanti specializzati della secondaria di primo e di secondo grado, bisogna invece fare riferimento ad un altro Decreto attuativo della Buona Scuola, e precisamente all’art 10 del D.Lgs 59/17, quello relativo cioè alle nuove modalità di reclutamento del personale docente.
Oggi chi vuole diventare insegnante curricolare e per il sostegno della scuola secondaria deve abilitarsi, dopo la laurea, attraverso un tirocinio formativo (TFA). L’abilitazione dà accesso alle graduatorie di istituto per le sole supplenze. Per entrare in ruolo, infatti, bisogna attendere e superare un concorso. Dal 1999 il primo concorso bandito in tempi recenti è stato quello del 2012 seguito, poi, da quello del 2016. Con lunghi periodi di attesa e di vuoto, senza certezze per le e gli aspiranti docenti.
Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del nuovo decreto e la sua definitiva entrata in vigore, tutte le laureate e tutti i laureati potranno partecipare ai concorsi, a patto che abbiano conseguito 24 crediti universitari in settori formativi psico-antropo-pedagogici o nelle metodologie didattiche. I concorsi avranno cadenza biennale, il primo sarà nel 2018.
Dunque, per diventare docente per il sostegno della scuola secondaria di primo e secondo grado, occorrerà superare un concorso ordinario.
I requisiti per accedere al concorso sono i seguenti:
laurea magistrale o o a ciclo unico, oppure diploma di II livello dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con la classe di concorso;
certificazione del  possesso di almeno 24 crediti formativi universitari o accademici, acquisiti in forma curricolare o extra curricolare, nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche, garantendo comunque il possesso di almeno sei crediti in almeno tre dei seguenti quattro ambiti disciplinari: pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione; psicologia; antropologia; metodologie e tecnologie didattiche;
attestazione delle competenze linguistiche, corrispondenti almeno al livello B2 del Quadro comune europeo, ai sensi dell’articolo 7, comma 1, del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, e delle competenze informatiche e telematiche.
Il Concorso prevede tre prove scritte ed un colloquio orale:
prima prova scritta: ha l’obiettivo di valutare il grado delle conoscenze del candidato sulla specifica disciplina, scelta dall’interessato tra quelle afferenti alla classe di concorso. Il superamento della prima prova è condizione necessaria per accedere alla prova successiva;
seconda prova scritta: ha l’obiettivo di valutare il grado delle conoscenze del candidato sulle discipline antropo-psico-pedagogiche e sulle metodologie e tecnologie didattiche. Il superamento della seconda prova è condizione necessaria per accedere alla prova successiva;
prova aggiuntiva: è scritta ed è sostenuta dopo la seconda prova scritta, al fine di valutare il grado delle conoscenze di base del candidato sulla pedagogia speciale sulla didattica per l’inclusione scolastica e sulle relative metodologie;
prova orale:  consiste in un colloquio che ha l’obiettivo di valutare il grado delle conoscenze del candidato in tutte le discipline facenti parte della classe di concorso, nonché di accertare la conoscenza di una lingua straniera europea e il possesso di abilità informatiche di base.
Vinto il concorso, si potrà accedere al nuovo percorso triennale FIT (formazione, inserimento e tirocinio), che si concluderà con la stipula del contratto a tempo indeterminato. In pratica, il FIT manda definitivamente in soffitta il precedente TFA.
Durante il primo anno, sarà necessario conseguire un Diploma di specializzazione, dopo la frequenza di un Corso in Didattica dell’inclusione e Pedagogia speciale, con il rilascio finale di 60 cfu.
I futuri docenti specializzati della scuola superiore di I° e di II° potranno completare la loro formazione, nel corso del secondo anno del percorso FIT, attraverso tirocini diretti ed indiretti e supplenze presso istituzioni scolastiche del loro ambito territoriale di appartenenza, con l’acquisizione di ulteriori 40 crediti formativi e, nel terzo ed ultimo anno del FIT, tramite la graduale acquisizione di autonome funzioni di docente per il sostegno con supplenze su posti vacanti o disponibili in scuole dell’ambito scolastico di riferimento.
Durante il periodo di formazione e di tirocinio, il contrattista percepirà uno stipendio di 600 Euro lorde, che aumenterà gradatamente fino all’arruolamento definitivo.
Il superamento del percorso triennale di FIT e delle relative “prove intermedie” e della valutazione complessiva finale, determinerà la definitiva messa in ruolo del docente di sostegno della secondaria di primo e secondo grado.
I docenti assunti a tempo indeterminato sui posti di sostegno possono chiedere il passaggio sui posti comuni dopo 5 anni (come gli attuali) di appartenenza nelle sezioni dei docenti per il sostegno didattico (art 14 del D.Lgs n. 66/17). Nel computo dei 10 anni si considera  anche il servizio prestato sul posto di sostegno in epoca antecedente all’assunzione in ruolo a tempo indeterminato, purché il predetto servizio sia stato svolto in costanza del possesso dello specifico titolo di specializzazione.
Il decreto n. 59/17 prevede una fase transitoria che, in prosecuzione con il Piano di assunzioni della Buona Scuola, dovrebbe continuare ad offrire risposte al precariato storico. Saranno esaurite innanzitutto le Graduatorie ad esaurimento e quelle dell’ultimo concorso del 2016. Ci saranno delle procedure concorsuali specifiche per chi sta già insegnando come supplente da tempo. Per le docenti e i docenti abilitati della seconda fascia delle graduatorie di istituto ci sarà un concorso nel 2018 con una prova orale seguita – quando si verificherà disponibilità di posti – da un anno di servizio con una valutazione finale. I partecipanti entreranno in ruolo, dunque, dopo una ulteriore verifica in classe. Le iscritte e gli iscritti nelle terze fasce di istituto, quelli con 3 anni di servizio, potranno accedere a concorsi con uno scritto e un orale, se vincitori accederanno al percorso FIT facendo il primo e terzo anno.
Come dire che per la piena entrata a regime del nuovo sistema ci vorranno diversi anni. D’altra parte, la possibilità stabilita dall’art 14 del D.Lgs n. 66/17 attuativo della Buona Scuola di garantire la continuità didattica dei docenti di sostegno, attraverso la possibilità di confermare per più volte nel corso dell’anno scolastico successivo lo stesso docente con contratto determinato, non depone a favore dell’eliminazione di uno dei mali storici dell’inclusione scolastica italiana e cioè la “supplentite” e di certo non fa ben sperare in termini di qualità del modello.
A ciò si aggiunga che, a mio avviso, resta il” rebus” della mancata previsione della medesima formazione universitaria iniziale specifica per i docenti per il sostegno della scuola dell’infanzia e primaria e quelli della superiore di I° e II°. Su tale parte del decreto, ritengo che il MIUR debba necessariamente intervenire.
In ogni caso, mi pare che si sia esagerato più sul “quanto” della formazione che sul “come”, trascurandone la qualità ed i contenuti specifici.
Anche a formazione generalizzata di tutto il personale scolastico sulle singole disabilità stabilita dall’art. 13 del decreto n.378, a detta del Direttore Rapisarda, pare un po’ lacunosa, in quanto non prevede alcun obbligo di osservarla. A tal proposito, per ovviare a ciò, il recente “Piano Triennale di Formazione Obbligatorio” per i docenti curricolari e di sostegno in servizio potrebbe costituire un ottimo strumento e una preziosa opportunità da cogliere da parte di tutte le Istituzioni scolastiche, facendo individuare dai loro Collegi docenti l’inclusione scolastica tra le loro “priorità” tematiche.
Invece, valuto positivamente il mantenimento ad un massimo di 20 alunni per classe in presenza di ragazzi con disabilità da parte del testo del D.Lgs n. 66 pubblicato in Gazzetta. Infatti, tale disposizione recepisce quanto previsto dagli articoli 4 e 5 del D.P.R. n. 81 del 2009, intendendo contrastare il proliferare delle classi “pollaio” tanto deleterie per gli alunni con disabilità. Però, resta il fatto che il Decreto non stabilisce l’inderogabilità del numero di 20 alunni per classe in presenza di disabili, prevedendo che ciò avvenga soltanto in virtù della generica dicitura “di norma”.
Circa la spinosa questione della continuità, mentre la prima bozza di decreto prevedeva un vincolo decennale sul sostegno per gli insegnanti, ora nel testo pubblicato qualche giorno fa sulla GURS, all’art. 14, il Governo ha deciso di mantenere l’attuale “vincolo quinquennale”, nelle more di superarlo definitivamente, al momento dell’entrata a regime della nuova disciplina della formazione iniziale e del reclutamento degli insegnanti. Inoltre, come sopra accennato, i contratti a tempo determinato potranno poi essere reiterati “a docenti supplenti più volte nel corso dell’anno scolastico successivo», in caso di fruttuoso rapporto docente-alunno e con il consenso delle famiglie.
Inoltre, all’articolo 14 dello Schema iniziale di Decreto 378 (continuità didattica) si aggiunte oggi nel testo definitivo del Decreto n. 66/17 uscito in Gazzetta nei giorni scorsi che «al fine di garantire la continuità didattica durante l’anno scolastico, si applica l’articolo 462 del testo unico di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994»: almeno per tutto l’anno l’insegnante di sostegno dovrebbe rimanere lo stesso.
A parere di chi scrive, sulla continuità didattica, qualche ombra rimane, e cioè che il neonato Decreto non prevede nulla per contrastare il fatto che più del 40% degli attuali docenti per il sostegno sono supplenti e hanno incarichi precari “in deroga”. Per ovviare, bisognerebbe rivedere i criteri degli organici dei docenti specializzati, che dovrebbero poter transitare dal presente organico di fatto a quello di diritto delle scuole e prevedere un serio e strutturale Piano di assunzione attraverso appositi Concorsi.
In merito alla continuità “negata”, ritengo che il MIUR si sia dimenticato inspiegabilmente della raccomandazione della medesima legge della Buona Scuola che indicava di “vincolare il docente di sostegno all’intero ciclo d’istruzione dell’alunno con disabilità”.
Sull’altro tema “caldo” delle Deleghe, e cioè la valutazione degli alunni con disabilità in sede di Esame di Stato, dopo la pubblicazione dei Decreti attuativi della Buona Scuola in Gazzetta, le mie considerazioni sono positive.
Infatti, l’articolo 12 del D.Lgs. n. 62/17, sulla valutazione degli alunni con disabilità e disturbi specifici dell’apprendimento, che aveva creato molte perplessità nella sua bozza iniziale, viene ora stabilito: per gli alunni con disabilità certificati il consiglio di classe o i docenti contitolari della classe, possono prevedere per lo svolgimento delle prove standardizzate misure compensative o dispensative, adattamenti della prova o l’esonero dalla prova.
All’esame di Stato che conclude il primo ciclo di istruzione, il vecchio testo diceva che le prove differenziate – qui stava la preoccupazione – «se equipollenti a quelle ordinarie, hanno valore ai fini del superamento dell’esame e del conseguimento del diploma finale», mentre ora, secondo quanto pubblicato in Gazzetta ufficiale, «le prove differenziate hanno valore equivalente ai fini del superamento dell’esame e del conseguimento del diploma».
In definitiva, per quanto finora esposto, questo testo definitivo della Delega sull’inclusione della Buona Scuola, pubblicato sulla GURS in questi giorni, è da ritenersi “vecchio” dal punto di vista culturale e pedagogico.
Esso, infatti, non fa esplicito riferimento all’articolo 24 (Educazione) della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e considera ancora “staticamente” la didattica inclusiva come una prerogativa soltanto degli alunni/studenti con disabilità e non come una preziosa risorsa al servizio dei bisogni educativi di tutti e di ciascuno.
L’attenzione alle differenze individuali di ciascun alunno da parte di tutto il contesto e non solo del docente di sostegno per le necessità degli allievi con disabilità: ecco la vera discriminante pedagogica, lo spartiacque su cui non ha “colpevolmente” insistito il D.Lgs n. 66/17 per transitare definitivamente dalla vecchia dimensione integrativa della scuola italiana alla nuova cultura dell’inclusione “per tutti” (for all).