Beni Culturali – “Tre obiettivi per la cultura”: un manifesto per richiedere l’impegno a favore della cultura ai prossimi membri del Parlamento Italiano, di Francesco Fratta

Autore: Francesco Fratta

Fondazione Fitzcarraldo ha promosso e contribuito alla redazione – insieme ad altre organizzazioni e associazioni culturali indipendenti – del manifesto “Tre obiettivi per la cultura”, per richiedere ai candidati di tutti gli schieramenti delle elezioni politiche, un impegno a sostenere, nella prossima legislatura, un incremento della quota di bilancio pubblico nazionale dedicata alla Cultura fino a raggiungere dall’attuale 0,3% lo 0,6% nel triennio 2018-2020.
Al manifesto hanno già aderito molti parlamentari di diversi partiti e schieramenti, nonchè numerose associazioni culturali e del mondo della disabilità, tra cui la nostra Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, poichè il manifesto in oggetto contempla anche una presa di impegno a favore dell’accessibilità dei beni culturali.
Per leggere il testo del manifesto e vedere l’elenco completo dei sottoscrittori – sia candidati, sia associazioni, sia singole personalità interessate alla promozione e alla diffusione della cultura, basterà digitare nel motore di ricerca CAE in italia manifesto “tre obiettivi per la cultura”, o anche solo parte di questa stringa.
Per chi volesse dare la propria adesione a livello individuale, inviare una mail a:
caeinitalia@gmail.com

Francesco Fratta
Coordinatore Commissione “Beni culturali e servizi librari”

Soggiorno per non vedenti e cani guida dal 23 al 28 aprile 2018

Soggiorno per non vedenti e cani guida, (aperto a tutti) presso il rifugio del Burano Centro di Educazione Ambientale del Catria

Data prevista dal 23 aprile al 28 aprile 2018.
Il costo che comprende vitto, alloggio dalla cena del primo giorno al pranzo dell’ultimo, guide naturalistiche, operatori, parco avventura, pranzo al
birrificio con degustazione e biglietto per traghetto è di euro 685,00 a persona.
Le prenotazioni dovranno essere effettuate entro e non oltre 30 Marzo 2018.
Le modalità di pagamento saranno comunicate solo agli interessati in modalità privata.
é possibile visionare la struttura visitando il sito www.lamacina.it
strutture rifugio del Burano, ci sono foto sia degli interni che esterni e planimetrie.
Per info e prenotazioni Daniele Carnevali:
Cell. 335.1743538
Email: daniele-carnevali@alice.it
Email: carnevalidaniele74@gmail.com

Programma:
Primo giorno:
dalle 12,00 incontro con le guide alla stazione FS di Pesaro, dove sarà in attesa un pulman trenta posti, che darà una finestra di arrivo di circa
5 ore, per dare la possibilità a tutti di arrivare in stazione dalle varie loc. di provenienza.
ore 20,00 cena e socializzazione.

secondo giorno:
ore 8,00 colazione
ore 9,00 partenza per La Riserva naturale dello Stato della Gola del Furlo (a 15 km di distanza). Breve escursione al Furlo, lungo l’area golenale e se
possibile sull’alveo del fiume, sopra il greto ghiaioso, dove è possibile sentire l’odore dell’acqua e dei salici. Poi visita alle stratificazioni rocciose
(nel paese di Furlo) per esperienza sensoriale (toccare i vari strati per definirne la consistenza, le caratteristiche sensibili e la potenza dei singoli
strati.
Visita al museo della Riserva (Centro Visite) con reperti fossili e animali imbalsamati.
Ore 12,30 pranzo al sacco (ricco cestino fornito dall’organizzazione)
Ore 14,00 si va al Parco avventura per il briefing. Dopo le spiegazioni inizia la vestizione, con gli imbraghi tecnici, moschettoni e caschi dio
protezione.
Quindi ha inizio l’attività in altezza, divisa per gradi e percorsi diversi.
Ore 18,00 rientro in albergo
Ore 19,30 cena
Ore 21,00 possibile visita al Centro storico di Cagli

Terzo giorno
ore 8,00 colazione
ore 9,00 partenza in bus per escursione al M. Catria. La salita dura c.ca 45 minuti (dal versante ovest / Chiaserna). Arrivo in località
Infilatoio (1400 msm) e partenza a piedi per la vetta del Monte Catria (1702 msm). Si giunge in vetta dopo un aereo ma non difficile percorso, dapprima nel
bosco e poi su prati e aree rocciose. Giro della vetta, che è molto ampia. Quindi pranzo al sacco (ricco cestino fornito dall’organizzazione) sotto alla
grande croce di ferro posta nel punto più alto.
Quindi discesa all’Infilatoio per percorso alternativo e spostamento al Rifugio Cupa delle Cotaline (1450 msm) per il caffè. Quindi possibile salita al
Monte Acuto (1666 msm), ppura discesa in bus a Cantiano e visita guidata al museo geo-antropologico, con collezioni di materiali protostorici e di epoca
romana, legati alla presenza della via Flaminia
Rientro in albergo
Ore 19,30 cena

Quarto giorno
ore 8,00 colazione
ore 9,00 partenza in bus per il lago Trasimeno (PG), distante c.ca 85 km (un’ora e mezza). Giunti a Tuoro sul Trasimeno, ci si imbarca sul traghetto delle
linee pubbliche della Regione Umbria e si giunge in 10 minuti di navigazione sull’Isola Maggiore, deliziosa e munita di piccolo porto, a supporto del villaggio
di pescatori che si trova sulla riva occidentale. Piccola escursione sul lungolago insulare.
Ore 13,00 pranzo al sacco ( ricco cestino predisposto dall’organizzazione) e poi nuovo imbarco per la più Grande Isola Polvese. Il traghetto passa accanto
all’Isola Minore, affollata da centinaia di chiassosi cormorani, che affollano gli alberi e si tuffano nel lago a caccia di pesci. Il lago è poco profondo
(2 / 4 metri, profondità max 9 mt) ma molto grande e la presenza di molti gabbiani di varie specie e degli stessi cormorani ricorda un’ambiente marino.

Arrivo all’Isola Polvese e visita del grazioso centro abitato. Quindi nuovo imbarco su traghetto alla volta della terraferma e possibile visita a Passignano
sul Lago (dove nel frattempo si è portato il nstro pullman, che ci attende.
Ore 19,00 rientro a Cagli
Ore 19,30 cena

Quinto giorno
ore 8,00 colazione
ore 10,00 partenza in bus per Cantiano (8 km) per visita al birrificio del catria, dove sarà servito il pranzo con degustazioni di birre artigianali da
loro prodotte (sarà possibile aquistare bottiglie di birra)
ore 15,00 partenza per visita a fabbrica artigianale di conserve di
ciliegie e amarene (prodotti locali), con degustazione di prodotti tipici.
ore 18,00 rientro in albergo
Ore 19,30 cena

Sesto giorno
ore 8,00 colazione
ore 9,00 Inizio tavolo di condivisione dell’esperienza e discussione sul comportamento dei cani guida durante il soggiorno con addestratore.
Ore 12,30 pranzo in struttura, abbasso Daniele corale.e partenza per stazione fs di pesaro.

alcuni dettagli:
il numero minimo per effettuare il soggiorno e di 15 persone.
In caso di maltempo il programma potrà subire variazioni significative, ad esempio il quinto giorno potrebbe essere anticipato visto che le
attività sono al chiuso.
Saranno sempre presenti 3 guide naturalistiche ambientali, e il giorno 2 saranno 5 operatori.
il pullman sarà sempre con noi dal primo giorno a Pesaro fs al ultimo a pesaro fs.
all’interno della struttura potrebbe essere necessario dormire con altre persone del gruppo, ogni camera è fornita di bagno,gli asciugamani sono
forniti dalla struttura.
il menu sarà fisso per tutti a parte intolleranze o allergie che dovranno essere comunicate tempestivamente, sarà possibile avere menu
per vegetariani sempre dietro comunicazione anticipata, una sera è possibile inserire assaggio di olio con esperto.
la struttura sarà a completa disposizione del gruppo quindi i nostri cani potranno essere sempre con noi e ci sono spazi sia interni che
esterni dove scioglierli e lasciarli liberi, all’esterno è presente una piccola area recintata dove portare i cani per essere liberati e fare i loro bisogni
fisiologici, salendo una scala è possibile accedere ad un terrazzo a tetto molto ampio con un cancellino per chiudere e fare in modo che non scappino, all’interno è presente una veranda ampia dove possono correre e socializzare in libertà, in oltre all’esterno della struttura è possibile muoversi sul giardino di proprietà adiacente alla strada quindi è consigliabile il guinzaglio.
Il secondo giorno potrebbe essere necessario dividere il gruppo in due e alternare le attività per non creare difficoltà agli operatori che ci accompagneranno
per le varie arrampicate, il parco avventura è situato presso la riserva naturale statale del furlo all’interno di un area golenare (parco sulla riva del fiume) quindi i nostri cani possono essere lasciati liberi se non sono abituati a scappare oppure saranno gestiti da noi con l’aiuto di un istruttore per cani guida (dovrebbero essere presenti 1 o più istruttori). Il costo che comprende vitto , alloggio dalla cena del primo giorno al pranzo dell’ultimo, guide naturalistiche, operatori, parco avventura, pranzo al birrificio con degustazione e biglietto per traghetto è di euro 685,00 a persona.
Le prenotazioni dovranno essere effettuate entro e non oltre 30 Marzo 2018.
Le modalità di pagamento saranno comunicate solo agli interessati in modalità privata.
é possibile visionare la struttura visitando il sito www.lamacina.it
strutture rifugio del burano, ci sono foto sia degli interni che esterni e planimetrie.
Per info e prenotazioni Daniele Carnevali
Cell. 335.1743538
Email: daniele-carnevali@alice.it
Email: carnevalidaniele74@gmail.com

COOP un’idea, un sogno, un progetto molto interessante!, di Valter Calò

Commissione Nazionale NAL (nuove attività lavorative) UICI Coordinatore dott. Valter Calò

 

Subito sotto, una bozza progettuale riguardante la proposta di una cooperativa sociale molto interessante. Prima permettetemi però di raccontarvi un incontro chiave per il suo sviluppo tra UICI e Politica.

Brunico, sabato 3 febbraio. Partenza ore 6:30, destinazione Treviso. Mi accompagna sulla sua Jeep il Vicesindaco di Brunico Renato Stancher. Con lui avevo già discusso del progetto che sotto vi illustrerò, per avere più consigli preziosi sulla sua fattibilità.
Passiamo Dobbiaco e inizia a nevicare; saliamo sul Passo Montecroce e la neve si fa sempre più fitta, il paesaggio è fiabesco, la coltre nevosa abbraccia nel suo bianco splendore ogni cosa.
Scendiamo lentamente verso Cortina, la neve non smette, non possiamo fermarci e così proseguiamo avanti tutta: abbiamo un appuntamento importantissimo a Treviso con il Presidente del Consiglio Comunale Dott. Franco Rosi e con il Vicesindaco Dott. Roberto Grigoletto. All’incontro sarà presente anche Nicolina Ceppaglia, in rappresentanza di un gruppo di lavoro con il quale da diversi mesi stiamo progettando e studiando la possibilità di aprire una cooperativa sociale assolutamente innovativa, e da prendere in considerazione per lo sviluppo e la ricerca di nuove opportunità occupazionali nel difficile mercato del lavoro.
Ci lasciamo le Dolomiti alle spalle, la neve si trasforma in pioggia e arriviamo verso le 10:00 a Treviso. Siamo in anticipo, ma abbiamo preferito darci un ampio margine di tempo per questo incontro. Parcheggiamo e cerchiamo un bar per un caffè. Pioggia e vento ci accompagnano sotto i portici di questa splendida città; mentre camminiamo telefono a Nicolina, che è molto nervosa ma pronta ad incontrarci. Infila un cappotto e assieme a Terry, la sua accompagnatrice, ci raggiunge per conoscermi. Fino ad oggi, l’avevo sentita solo telefonicamente. Nicolina, energia pura, di origine sarda ma che di sardo non ha nulla, nemmeno l’accento e risplende con la sua chioma bionda.
Sono le 10:50, si avvicina il momento. Ci incamminiamo verso Ca’ Sugana, la sede del comune; all’entrata ci accoglie il Presidente Rosi e con lui saliamo ai piani nobili. Ca’ Sugana, un bellissimo palazzo storico nel centro di Treviso che, a giudicare dal logorio delle scale, molto signorili, avrà almeno 200 anni. Salendo, penso chissà quanti personaggi famosi saranno saliti e scesi, mentre l’eco dei nostri passi ci accompagna al primo piano.
Ore 11:00 in punto, ci riceve nel suo ufficio il Vicesindaco Grigoletto e dopo i primi saluti e convenevoli ci mettiamo subito al lavoro. Illustro il progetto che potete leggere sotto: si tratta di una bozza ancora in fase di sviluppo, un documento che in poco spazio riassume brevemente e chiaramente l’anima del progetto. I convenuti all’incontro avevano potuto leggerla anticipatamente e avevano fin da subito manifestato grande interesse e volontà di approfondire l’argomento.
Al Presidente Rosi e al Vicesindaco Grigoletto spiego subito che UICI ha la volontà di sviluppare e incentivare cooperative di lavoro per includere e aumentare questa tipologia di occupazione. L’incentivo non è solo a parole, ma esiste un finanziamento di “buon inizio”, che è stato illustrato nel comunicato UICI n. 124 dal Presidente Nazionale Mario Barbuto. L’Onlus Nazionale si adopera per incentivare lo spirito imprenditoriale e promuovere il successo di queste cooperative, che dovranno essere autonome e sostenersi economicamente, sviluppando nel contempo un senso di inclusione lavorativa vera.
Continuo ad illustrare la struttura e l’organizzazione della cooperativa, che dai quattro componenti e ideatori del progetto potrà essere allargata anche a un gruppo più numeroso e diventare così una realtà più grande e articolata. Spiego che per abbattere i costi è prevista inizialmente l’inclusione di soli soci lavoratori e che il loro reddito sarà dipendente dai dividendi, in percentuale al lavoro svolto. Potranno essere incluse nel progetto anche altre figure in difficoltà come disabili psichici, per esempio autistici lievi. Su questa tematica, interviene il Vicesindaco Stancher, che illustra alcune realtà presenti nel suo Comune, ossia due locali gestiti da disabili psichici, sottolineando il successo di queste iniziative, sia da un punto di vista di inclusione che di bilancio di attività. Intervengo specificando che nelle mie progettualità viene sempre ricercato il pareggio di bilancio in un paio di anni e viene perseguita la soluzione commerciale ottimale al fine di abbassare i costi pubblici e aumentare l’inclusione sociale.
Assieme al gruppo di lavoro abbiamo stilato anche il progetto di fattibilità. Le due voci che potrebbero rendere vano il lavoro fatto fino ad oggi sono rappresentate dal costo del lavoro e dal sito dove svolgere il progetto. Per quanto riguarda il primo punto, abbiamo ovviato al problema prevedendo una riduzione del costo del lavoro, vincolandolo ai dividendi della cooperativa; il secondo punto, ovvero il sito dove sviluppare le attività, rappresenta forse il problema più spinoso, in quanto incide fortemente non solo dal punto di vista economico, ma anche sulla realizzazione stessa del progetto.
Il silenzio mi accompagna durante la mia esposizione. Ogni tanto penso di essere solo dentro la stanza e che le mie parole scorrano vane tra le pareti di quello splendido palazzo. Successivamente, durante il viaggio di ritorno, ripensando a quel silenzio, mi confronto con Renato: mi rassicura che sia il Presidente che il Vicesindaco erano stati molto attenti e avevano continuato a prendere appunti, annuendo in diversi miei passaggi. C’è sempre da imparare: questa situazione mi ha fatto riflettere sul mio modo di interloquire, spesso interrompendo i relatori. Come diceva Pavarotti «a volte il silenzio è la miglior musica».
Finisco la mia presentazione, sottolineando il fatto che una cooperativa di questo genere avrebbe anche l’importante compito di sensibilizzare la cittadinanza verso il nostro mondo. Passo la parola a Nicolina, che illumina la sala con il suo entusiasmo e la sua voglia di fare: veramente la persona giusta al posto giusto. Con i suoi interventi trasmette a tutti la sua voglia di finalizzare e proseguire nello sviluppo di questa idea. Subito dopo inizia la discussione; domande e risposte si susseguono, intervengono tutti: l’elemento che potrebbe accendere o spegnere gli entusiasmi è la seconda voce menzionata sopra.
Presentato l’alto valore sociale del progetto, la cooperativa necessita di un sostegno attivo dell’amministrazione di Treviso. Chiediamo un sito per poter iniziare questa attività, ricercando tra le proprietà immobiliari dell’ente locale o demaniale. Nicolina interrompe e osa; chiede in concessione e una rinomata villa veneta, Villa Margherita, di proprietà del Comune di Treviso. Silenzio assoluto. Rosi prende la parola: «cara signora, quella che chiede è una villa che da anni stiamo cercando, per altro senza riuscirci, di collocare. Sono duemila metri di superficie e un parco enorme». Nicolina ribadisce: «sì sì è bellissima». Intervengo abbassando l’asticella e chiarendo che soltanto le spese di riscaldamento di un immobile così grande manderebbero subito la cooperativa economicamente in rosso. Il sito è importantissimo e deve essere valutato attentamente, sia per la posizione, sia per la sua grandezza; non deve essere a margine della vita cittadina, ma facilmente fruibile. Tanto per iniziare, si conviene che la metratura iniziale dovrebbe essere di circa 150/200 mq, poi si vedrà. Si apre un lungo dibattito tra Rosi e Grigoletto alla ricerca di possibili opzioni. Sento che il progetto piace, percepisco la volontà di proseguire e approfondire il dialogo tra UICI e l’amministrazione pubblica di Treviso.
L’incontro, della durata di circa ottanta minuti, si conclude con delle idee interessanti. Rosi, dopo aver analizzato diverse possibilità, propone come soluzione un «appello di interesse alla cittadinanza».
Mi siedo bene sulla sedia e chiedo lumi. Mi spiegano che è un iter già consolidato: l’amministrazione apre un dialogo interno tra i diversi componenti, la giunta e il consiglio comunale, dopo di che il progetto viene presentato alla cittadinanza, alle associazioni e alle fondazioni sensibili al tema, per trovare una soluzione appropriata. Verranno coinvolti diversi centri culturali e associazioni, oltre che partner commerciali e industriali che hanno a cuore la città di Treviso. Pensiamo, ripensiamo e valutiamo. Bellissimo, insomma una sorta di democrazia a partecipazione diretta e in questo caso direzionata verso soggetti sensibili. Sono molto sollevato ed elettrizzato dalla proposta di Rosi, in quanto mi spiega le ottime potenzialità immediate di questo strumento in termini pubblicizzazione e sensibilizzazione della cittadinanza e dell’amministrazione.
Il tavolo di confronto e discussione del progetto è stato molto ristretto. Questa era una mia precisa volontà sia verso il gruppo di lavoro che verso altri rappresentanti o colleghi dell’UICI, per non trasformare l’incontro in dibattito, ma per l’unica finalità di concretizzare e stabilizzare un lungo lavoro di mesi di riunioni e analisi. Alla fine dell’incontro ho chiesto infatti una calendarizzazione sul prosieguo di questa nuova cooperazione tra UICI e Comune di Treviso. In comune accordo Rosi e Grigoletto hanno stabilito che ci vorrà circa un mese per avere le prime risposte.
Il Presidente UICI di Treviso, Massimo Vettoretti, era stato da me informato. Con lui ci confronteremo e svilupperemo insieme questo progetto, nato da alcuni soci UICI che, attenti ai comunicati, avevano letto con interesse la nostra presentazione sul mondo delle cooperative. (comunicato UICI n. 124/2017)
Scusatemi per questa lunga presentazione, ma ho voluto farvi partecipi di una giornata dedicata a tutti noi.
Attenzione! Leggete con calma la bozza progettuale sotto riportata. La ritengo una splendida idea e le buone idee vanno obbligatoriamente copiate.

Buona lettura.

Valter

BOZZA PROGETTUALE
Cooperativa sociale L’Aedo

Il progetto mira alla creazione di una cooperativa sociale, fondata e gestita da una quota di soci con disabilità visiva. La Mission dei membri fondatori vuole perseguire l’obiettivo di creare un centro di aggregazione culturale nella città di Treviso, che sia un punto di riferimento non solo per la comunità dei disabili visivi, ma anche per la vita sociale della città, che ha sempre dimostrato di essere molto sensibile allo sviluppo delle arti, della musica e della cultura tout court.
Indirettamente si potrà così raggiungere facilmente altri obiettivi sociali, come inclusione e sensibilizzazione.

Le attività
Attività
Descrizione
Programmazione
Organizzazione di eventi ad alto contenuto artistico-culturale
Coinvolgimento di realtà emergenti, giovani ensamble, talenti provenienti dai conservatori o da altre realtà di formazione.
Attenzione all’inserimento e alla valorizzazione di musicisti non vedenti o ipovedenti.
– Un aperitivo in musica a settimana;
– Un evento di musica da camera, jazzistica o altro con cadenza mensile;
– Lezioni-concerto con cadenza da programmare.
Gestione di un caffè multiculturale
Il caffè rappresenta il nucleo centrale della nostra attività, centro di aggregazione, confronto e scambio multiculturale.
Spazio per la realizzazione degli eventi musicali e sede fissa di uno spazio espositivo per la promozione di artisti contemporanei.
Non vedenti e ipovedenti verranno accompagnati alla scoperta delle opere d’arte attraverso specifici percorsi tattili ideati in collaborazione con gli artisti stessi.
– Vernissage alla presenza degli artisti;
– Concorsi artistici a tema;
– Percorsi didattici e workshop per promuovere l’arte, l’archeologia, la musica, lo sport ecc.
Consulenze per i beni culturali

Ricerche documentarie e archivistiche con lo scopo di analizzare e approfondire temi di interesse culturale, storico e artistico (Archivio di Treviso, Archivio di Stato di Venezia, Archivi religiosi, biblioteche ecc.).

Monitoraggio di bandi pubblici e ricerca di collaborazioni esterne.

Redazione di testi a carattere culturale: grazie all’esperienza maturata nella redazione di articoli, testi, brochure informative e materiali didattici, i soci mettono a disposizione le loro competenze specifiche per la stesura di testi a carattere culturale, sia di natura scientifica che divulgativa.

Si prevede la possibilità di includere personale con disabilità psichica, che sarà coinvolto nelle nostre attività in un programma da condividere con associazioni per l’inserimento sociale.
Per la realizzazione delle nostre attività, stiamo cercando di individuare uno spazio di prestigio e di facile accessibilità, possibilmente nel centro cittadino, e in grado di accogliere le nostre iniziative. È inoltre importante la presenza di almeno un ufficio operativo per le attività di gestione e di amministrazione della cooperativa (circa 200mq di superficie commerciale complessivi).
La cooperativa parte con i membri fondatori, ma non esclude il coinvolgimento di altri soci sia con che senza disabilità, nel rispetto del quadro normativo vigente.
I soci fondatori prevedono un pareggio del bilancio societario in tre anni dalla sua costituzione; visto l’alto profilo sociale e culturale, chiedono all’Amministrazione Pubblica alcune agevolazioni e un sostegno o un contributo economico per l’avvio di questa attività.
Membri fondatori
Ceppaglia Nicolina, nata il 08/08/1965 a Carbonia, cieca civile dal 2015. Trent’anni di esperienza lavorativa nella ristorazione e nei servizi.
Causin Alessandro, nato il 30/06/1987, cieco civile dalla nascita. Chitarrista e appassionato di musica classica; campione mondiale di arrampicata per disabili.
Carboni Fabio, nato il 09/04/1986 a Carbonia, dottore in Conservazione dei beni culturali. Esperienze lavorative nei servizi e nel commercio.
Pancot Chiara, nata il 07/12/1990 a Treviso, dottoressa in Filosofia, e in Economia e Management delle arti e delle attività culturali. Esperienza nel mercato dell’arte, nella ricerca universitaria e archivistica.

 

I risultati dell’XI Trofeo di nuoto per Disabili “CITTA’ DI TRADATE”

Buoni risultati di Martina Rabbolini al Meeting di nuoto paralimpico che si è svolto domenica 11 febbraio a Tradate.
Nei 100 rana cat. sb11 (non vedenti) si è piazzata al primo posto con il tempo di 1.33,59, stabilendo il nuovo record italiano assoluto.
Nei 400 stile cat. s11 (non vedenti), prima classificata, con il tempo di 5.47,31 (nuovo primato personale).

Gruppo Sportivo Dilettantistico Non Vedenti Milano ONLUS
Via Vivaio, 7
20122 Milano
tel/fax: +390276004839
Email: info@gsdnonvedentimilano.org
Web: www.gsdnonvedentimilano.org
twitter: https://twitter.com/Gsdnvmilano
Facebook: https://www.facebook.com/GSDNONVEDENTIMILANO

XI Trofeo di nuoto per Disabili “Città di Tradate”

La Polisportiva POLHA-VARESE organizza, per domenica 11 febbraio, l’11° Trofeo di nuoto per Disabili “CITTA’ DI TRADATE”
Meeting Interregionale di Nuoto FINP HF/NV/S14 -Valido per il Trofeo “Futuri Campioni” FINP per la stagione 2018.
La nostra socia Martina Rabbolini parteciperà, nella categoria S11 (non vedenti), ai 100 rana e 400 stile libero.
Impianto gara Piscina “MIO CLUB”
Via dei Pradacci
Tradate.

 

Gruppo Sportivo Dilettantistico Non Vedenti Milano ONLUS
Via Vivaio, 7
20122 Milano
tel/fax: +390276004839
Email: info@gsdnonvedentimilano.org
Web: www.gsdnonvedentimilano.org
twitter: https://twitter.com/Gsdnvmilano
Facebook: https://www.facebook.com/GSDNONVEDENTIMILANO

 

Beni Culturali – Prossimo incontro con Anica

In questo inizio 2018 un’azione importante si sta avviando per rendere reale e strutturale l’accessibilità al cinema anche per le persone con disabilità visiva. L’Unione ha dato con convinzione sostegno al progetto intrapreso da alcuni mesi da Cinemanchìo, che ha portato all’elaborazione di un documento che verrà presentato il prossimo 9 febbraio all’ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Multimediali). La nostra associazione ha sottoscritto detto documento – che potete leggere dopo la mia firma – con l’impegno di sostenere, con i mezzi a sua disposizione e secondo le modalità concordate e condivise con le altre associazioni firmatarie, l’attuazione del progetto che esso contiene. Il documento rappresenta la proposta operativa complessiva, la quale costituirà la base di un manifesto, che prevede tra l’altro la messa a regime della collaborazione tra ANICA e un comitato di associazioni rappresentanti del pubblico interessato all’accessibilità, di cui l’Unione farà senz’altro parte.
Francesco Fratta

Cinemanchìo ha lavorato per arrivare alla determinazione di un modello produttivo e distributivo cinematografico accessibile per le persone con disabilità cognitive, intellettive e/o relazionali, cognitive, intellettive e/o relazionali.
Tale impegno è stato posto totalmente al servizio delle persone e delle realtà associative che operano nei settori più direttamente coinvolti nella resa accessibile per queste categorie di persone e per le loro famiglie e amici.
Ogni attività prodotta è stata portata avanti senza nessun tipo di sostegno da parte delle Istituzioni, senza solidarietà né appoggio della politica e si è svolta in forma volontaria e appassionata nel rispetto del forte vincolo di responsabilità e condivisione con le tante persone che stanno seguendo con affetto e legittima speranza il percorso da noi elaborato e sviluppato.
Nel rispetto di questo vincolo, etico e sociale, diffondiamo in forma di comunicazione aperta il documento che verrà presentato nella riunione con ANICA del 9 febbraio p.v. affinché tutti siano posti a conoscenza della proposta indicata da Cinemanchìo.
Tale proposta sarà poi messa a confronto con quella dei rappresentanti della filiera cinematografica italiana per giungere alla definizione del primo modello per l’accessibilità al cinema messo a sistema in Italia.

Trasmettiamo il documento relativo alla nostra proposta per il modello di accessibilità al cinema per le persone con disabilità sensoriale e cognitiva.
Tale documento costituisce altresì il contributo di Cinemanchìo alla stesura del Manifesto prospettato nell’incontro del 18 gennaio c.a. con i rappresentanti di ANICA e delle altre sigle della filiera cinematografica.
Questo modello deve essere innanzitutto ispirato ai principi fondamentali dell’autonomia, dell’autodeterminazione e ove sia possibile, della pluralità delle soluzioni al fine di ridurre fino a eliminare l’offerta dedicata e categorizzata.
Come abbiamo più volte sottolineato, l’elemento prioritario e imprescindibile è quello del percorso culturale che consenta agli strumenti tecnologici e all’adattamento ambientale di essere inseriti in una prospettiva progettuale efficace e concreta, di reale inclusione culturale e sociale per le persone che ne fruiranno. Cinemanchìo ha affermato fin dalla sua nascita che non esiste una proposta culturale degna di chiamarsi tale se non viene accompagnata da un processo di formazione del pubblico, di protagonismo dei fruitori dell’offerta cinematografica e di incremento della capacità di interpretazione della realtà e di elaborazione dinamica dell’arricchimento culturale legate all’esperienza della visione di un film o di un documentario.

Come indicato nel documento del 23/11/2017 la proposta Cinemanchìo, condivisa con le associazioni di promozione sociale, è rivolta in particolare alle persone con disabilità sensoriali cognitive, intellettive e/o relazionali. Sottolineiamo come sempre che quando si parla di queste persone ci si riferisce anche alle loro famiglie e alle reti sociali che ruotano intorno a loro.

L’accessibilità per le persone con disabilità sensoriali cognitive, intellettive e/o relazionali
viene realizzata grazie a:
1. SOTTOTITOLAZIONE INTRA LINGUISTICA INTEGRALE E FACILITATA
2. AUDIODESCRIZIONE
3. ADATTAMENTO AMBIENTALE

SOTTOTITOLAZIONE INTRA LINGUISTICA INTEGRALE E FACILITATA
I sottotitoli introducono il contenuto del prodotto audiovisivo in particolare la componente verbale (i dialoghi), la componente para-verbale (l’emozione, l’emotività) e la componente non verbale (il sonoro, gli elementi che non riguardano il parlato). La sottotitolazione viene realizzata da specifiche figure professionali provenienti da riconosciuti percorsi formativi.

PROCESSO REALIZZATIVO – Referenti: Produzioni, distribuzioni
Fornitura link Video/Internet con time code visivo così da avere il minutaggio per inserire in modo corretto la sottotitolazione. A lavorazione ultimata vengono restituiti al committente i sottotitoli nel formato per DCP, suddivisi per rulli – txt + xml zippato.
Laboratorio della produzione inserisce nel DCP master la sottotitolazione in un’apposita traccia con un bottone di opzionabile. Non sarà quindi necessario produrre un secondo DCP

La sottotitolazione è una Progettazione Universale per eccellenza, è altamente inclusivo, consente reale partecipazione alla vita culturale, particolarmente se si pensa che persone sorde ed udenti possono godere insieme della visione di un film.
Purtroppo si presenta profondamente deludente la situazione di sottotitoli di film in lingua italiana, che risultano totalmente assenti sia in piccole località che nelle grandi città, salve le occasioni rare di eventi speciali, programmazioni specifiche in giornate ed orari dedicati che non risultano esattamente inclusive per le persone sorde.
La nostra proposta definisce un primo passo per rafforzare l’offerta dei film italiani.
Per la formulazione di questa proposta abbiamo tenuto conto del fatto che esistono alcune resistenze da parte del pubblico italiano, in particolare delle generazioni meno giovani, nei confronti della sottotitolazione. Il numero delle proiezioni offerte con questo strumento di traduzione audiovisiva deve essere pertanto modulato rispetto al totale delle proiezioni di ciascun titolo con resa accessibile per persone sorde o ipoudenti.
Il migliore criterio risulta quello della percentuale ricavata rispetto alla durata della programmazione delle opere e al numero delle proiezioni offerte.
Indicare una quantificazione specifica risulta allo stato attuale un’impresa assai complessa e in nessun modo vogliamo che la nostra proposta possa apparire arbitraria.
La nostra idea è quella di una percentuale oscillante tra il 20 e il 40% sul totale delle proiezioni offerte armonizzata rispetto ai giorni di programmazione (feriali, festivi, weekend) sulla base di una pianificazione individuata per ciascuna opera.
Esistono strumenti tecnologici capaci di offrire una sottotitolazione su APP ma da un’indagine relativa ad un campione di giovani ed adulti con sordità un sondaggio da noi recentemente condotta, essa non raccoglie necessari consensi e pertanto siamo in grado di indicarlo come strumento assolutamente secondario. Ci limitiamo pertanto a segnalare questa possibilità come alternativa marginale visto anche l’approccio evidentemente discriminatorio che l’uso in una sala potrebbe costituire.
Nell’ambito della resa di accessibilità per persone sorde e ipoudenti bisogna tener conto della reale attuale tendenza dell’uso della tecnologia protesica e dell’impianto cocleare che consente un maggiore recupero della capacità percettiva uditiva. Sarà dunque necessario predisporre nelle sale cinematografiche adeguati dispositivi tecnologici atti a potenziare la ricezione degli apparecchi.
In questo caso entriamo chiaramente nella dimensione della gradualità realizzativa di cui necessita un progetto di questa portata.

AUDIODESCRIZIONE
Consiste nella creazione di una traccia audio aggiuntiva che esplicita tutti gli elementi visivi a cui la persona ipovedente o cieca non può avere accesso, quali costumi, setting, colori, espressioni facciali, caratteristiche fisiche ed azioni. L’audiodescrizione viene realizzata da figure professionali e, al contrario della sottotitolazione, viene inserita nei momenti di sospensione dei dialoghi e del sonoro.

PROCESSO REALIZZATIVO – Referenti: Produzioni, distribuzioni
Fornitura del materiale: link a Vimeo, lista dialoghi. I file verranno caricati su una App senza alcun intervento tecnico da parte di produttore o distributore. Ad oggi non viene ancora presa in considerazione il mix cinema (che al massimo viene eseguito su dvd, tv e Video on demand).

Sottolineiamo che:
a) Nessuna di queste operazioni va ad intaccare i contenuti e la qualità del film che non viene in alcun modo reso scaricabile dall’esterno.
b) l’audiodescrizione scaricabile da una APP non prevede il download del film, ma solamente della traccia audio in cui è inserita l’audiodescrizione che parte in sincrono con la visione del film in sala. Per traccia audio si intende quella presente sulla APP indipendente dalla colonna del film e quindi recante solo i testi relativi agli elementi visivi.

In riferimento ai fornitori dei servizi/tecnologie esistono due realtà in Italia (Moviereading, Sub-Ti) che operano da anni anche in partenariato con Cinemanchìo. Non può essere tuttavia in alcun modo Cinemanchìo a indicare uno specifico referente e riteniamo corretto esaminare questo aspetto in una fase successiva soprattutto da parte di produzioni e distribuzioni.

La resa accessibile di un film per le persone disabili visive non necessita di sala attrezzata.
Da quasi un decennio ormai sono presenti App per dispositivi mobili (smartphone e tablet), che consentono alle persone cieche di seguire il film.
Trovandoci di fronte a uno strumento tecnologico non invasivo, realizzato in fase di postproduzione e utilizzabile mediante supporto di proprietà dell’utente appare chiaro che sarebbe possibile garantire l’audiodescrizione alla totalità dei film italiani offerti.
Attenendoci tuttavia al principio della gradualità condiviso in occasione del confronto con i rappresentanti della filiera, la nostra indicazione per il primo anno di attuazione del progetto riguarda 40 film italiani offerti con audiodescrizione.
È nostro auspicio che i recenti interventi fatti nei decreti attuativi e nell’elaborazione dei bandi per il finanziamento dei film possano portare già nel primo anno a un numero più consistente di titoli italiani.

Per completezza di scenario abbiamo il dovere di segnalare la presenza di un altro supporto che fornisce l’audiodescrizione.
Esso è rappresentato da un sistema radio che trasmette l’audiodescrizione in cuffia nelle sale cinematografiche. Si tratta di un sistema utilizzato prima dell’avvento delle APP che impone alle sale di fornirsi di cuffie da distribuire alle persone cieche. Questo tipo di audiodescrizione, una volta realizzata, è fruibile solo nel momento in cui si è presenti in quella sala, e solo quando sono presenti gli operatori addetti alla trasmissione.
Tuttavia, malgrado le criticità che questo sistema presenta, dobbiamo tener conto degli specifici accordi che alcuni esercenti hanno intrapreso con entità locali o soggetti privati e quindi riteniamo che in questi casi saranno loro stessi a gestire i costi e l’organizzazione determinata dallo strumento stesso.

IMPORTANTE per le Sale: il cane guida che accompagna la persona disabile visiva entra per legge dello Stato (n.37/74) e per Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità. Non può essere allontanato, né può esserne rifiutato l’accesso. Inoltre questo non deve pregiudicare la scelta di una poltrona, che di solito è scelta a lato fila, per dare più spazio al cane, ma questo lo sceglie la persona cieca, a cui deve essere anche data la possibilità, con sito web o app accessibili, di prenotare e pagare i biglietti online, con voce apposita che permetta di segnalare la presenza del cane guida in sala. Rispettare la legge e la convenzione agevolerà sia il gestore della sala che la persona con cane guida, infine eviterà denunce e brutta pubblicità a mezzo stampa nei riguardi della sala che discrimina, come già accaduto.

ADATTAMENTO AMBIENTALE
Il sistema di adattamento ambientale per le persone con disabilità cognitive da realizzarsi nelle sale cinematografiche prevede:
a) luci in sala non del tutto spente
b) i suoni leggermente abbassati
c) possibilità di muoversi liberamente nella sala
d) eliminazione della pubblicità prima del film
e) possibilità di portare cibo da casa qualora il bambino ne avesse bisogno in orari specifici

L’adattamento ambientale interessa il numero più alto di persone con disabilità, le loro famiglie e la relativa rete sociale.
Trattandosi di una proposta che prevede una serie di particolari accorgimenti che riguardano esclusivamente un intervento da parte degli esercenti, occorrerà modulare l’offerta di proiezioni attraverso un’attenta programmazione.
La base da noi indicata corrisponde a 2 proiezioni con adattamento ambientale per ogni mese e in ciascuna regione italiana.
Il processo di inclusione culturale e sociale che il cinema può garantire a queste persone assume un profilo di straordinaria importanza sia nel processo evolutivo dei minori che nel percorso di integrazione che l’esperienza cinematografica può assicurare a persone spesso totalmente escluse da una socialità anche minima.
La proposta culturale complessiva in questo caso riveste un valore ancor più rilevante perché deve prevedere un progetto capace di creare occasioni inclusive, condivise nel contesto della comunità.
Sarà essenziale quindi garantire spazio alle iniziative locali promosse dalle varie realtà che operano sui territori e assicurare un collegamento costante a tutti coloro impegnati nelle attività di proposta.

Quadro sinottico riassuntivo della nostra proposta complessiva

TIPO INTERVENTO: Sottotitolazione
COSTI A CARICO DI: Produttori, distributori
NUMERO TOTALE 1° anno: 40 (numero indicativo) titoli italiani annui 1A Visione
PERIODICITÀ/PERCENTUALE: 20-40% sul totale delle proiezioni offerte in giorni e orari da definire volta per volta con il coordinamento nazionale

TIPO DI INTERVENTO: Audiodescrizione
COSTI A CARICO DI: Produttori, distributori
NUMERO TOTALE 1° anno: 40 (numero indicativo) titoli italiani annui 1A Visione
PERIODICITÀ/PERCENTUALE: Totalità programmazione

TIPO DI INTERVENTO: Ambientale
COSTI A CARICO DI: Nessun costo
NUMERO TOTALE 1° anno: 24 titoli 1A Visione
PERIODICITÀ/PERCENTUALE: 2 domeniche/mese in ciascuna regione italiana. Sale da definire attraverso il coordinamento nazionale

Il progetto culturale di inclusione sociale elaborato da Cinemanchìo
La resa accessibile del prodotto cinematografico deve costituire lo strumento prioritario per l’inclusione sociale e culturale da parte delle persone con disabilità e delle loro famiglie.
Affinché questo processo giunga al suo obiettivo occorre accompagnarlo adeguatamente attraverso un’attività costante di informazione e comunicazione così come si fa nella consueta promozione del cinema ma tenendo conto delle specifiche esigenze di questo pubblico in gran parte inedito per il palcoscenico cinematografico.
L’armonizzazione di tutti i processi produttivi e distributivi con il lavoro informativo richiede una particolare attenzione al fine di evitare la dispersione di energie e opportunità e il conseguente depotenziamento del progetto complessivo.
Il costante collegamento con associazioni nazionali di promozione sociale delle persone con disabilità e con tutte le realtà che operano sul territorio è uno degli elementi cardine per il successo dell’iniziativa sia in termini di ricaduta sociale che di incremento di mercato.
A tal fine si è pensato, in accordo con gli esponenti dei vari comparti cinema rappresentati in ANICA, di istituire una struttura di coordinamento in grado di svolgere il coordinamento relativo alla comunicazione, informazione e al collegamento con le realtà associative. Non ultima tra le attività che dovrà seguire questo organismo, segnaliamo il controllo e la gestione dei materiali e delle fasi produttive legate alla realizzazione della resa accessibile e alle specifiche iniziative di adattamento ambientale.
Elenchiamo in sintesi alcune delle funzioni che dovrà svolgere la suddetta struttura di coordinamento:
1. reperimento titoli esteri e realizzazione resa accessibile delle opere non domestiche
2. comunicazione/promozione del percorso culturale e sociale
3. coordinamento e controllo di materiali e proiezioni
4. promozione e coordinamento delle proiezioni con adattamento ambientale
5. creazione di un portale accessibile per l’informazione della programmazione cinematografica con accessibilità
6. collegamento con le realtà associative nazionali e territoriali
7. organizzazione di iniziative collegate ai percorsi realizzati (festival, rassegne, tavole rotonde, incontri informativi, etc.)

La struttura di coordinamento sarà inoltre in contatto periodico con una commissione formata dalle associazioni di promozione sociale delle persone con disabilità.
Trovandoci infine nella necessità di inserire nell’offerta complessiva anche un significativo numero di titoli internazionali, la struttura di coordinamento dovrà mettersi in relazione con produzioni e distribuzioni straniere e creare tutti i presupposti affinché anche questi ultimi siano resi fruibili dalle persone con disabilità.

In totale convergenza con i Rappresentanti di ANICA era stato indicato Cinemanchìo come soggetto idoneo a ricoprire questo ruolo professionale di responsabilità in funzione del know-how maturato negli anni e della capacità di connessione con le reti sociali presenti sul territorio.

Le condizioni che potevano consentire a Cinemanchìo di assumere questa responsabilità sono purtroppo venute meno e al momento non esiste alcuna possibilità che la nostra struttura possa assorbire un impegno di tale portata.
L’indifferenza manifestata dal Ministro Franceschini nei confronti del nostro lavoro ha reso di fatto impossibile il proseguimento della nostra attività e ci costringe nostro malgrado a sospendere il nostro impegno. Qualora l’esclusione di cui siamo stati vittima venisse meno e nel momento stesso in cui si rideterminasse un atteggiamento di responsabilità e di serietà da parte del Ministero per i Beni Culturali saremo ovviamente pronti per metterci al servizio del progetto.

Resta ferma la condizione inderogabile, da noi già precedentemente indicata, dell’istituzione di una commissione formata da tutte le associazioni di promozione sociale che intervenga nel merito e nel metodo della realizzazione del sistema di resa accessibile, che coordini la comunicazione e che si occupi dei collegamenti e dell’organizzazione indispensabile alla realizzazione delle iniziative specifiche sui territori.

Le stesse associazioni, cofirmatarie del manifesto per l’accessibilità, saranno quindi il punto di riferimento imprescindibile che dovrà garantire la perfetta riuscita di ciascun processo legato a questa straordinaria innovazione culturale e sociale rispetto alla quale Cinemanchìo si è posta al servizio.

Aggiornamenti sull’app Be my eyes – Helping the blind

L’app Be my eyes, creata per sistemi iOS nel 2015, permette alle persone non vedenti di avvalersi attraverso lo smartphone di una rete di assistenti volontari, i quali “prestano” la loro vista agli utenti ciechi e li aiutano in molteplici attività, per esempio distinguere un prodotto da un altro su uno scaffale, leggere una tabella ferroviaria di arrivi e partenze e molto altro ancora.  Ad oggi, grazie al lancio della versione per Android, il numero di ciechi che utilizzano Be my eyes è superiore a 74.000, mentre i volontari sono circa 855.000. Be My Eyes è scaricabile da Google Play.  Per ulteriori informazioni visitare il seguente sito web: http://bemyeyes.com/ .

 

Al via i XXXI Campionati Italiani INDOOR PARA-ARCHERY

Nel week-end si svolgeranno, dal 3 al 4 febbraio, a Palermo, i XXXI Campionati Italiani Indoor PARA-ARCHERY con la partecipazione dei nostri atleti Ruisi Loredana, Chiapello Diego, Mario Di Vita, Nesossi Ivan e Pasquini Silvano, accompagnati dai Tecnici Daniela Brambilla, Carola Giabbani, Donatella Pellegrini, Armando Bonechi e Maurizio Nardin.

 

Gruppo Sportivo Dilettantistico Non Vedenti Milano ONLUS
Via Vivaio, 7
20122 Milano
tel/fax: +390276004839
Email: info@gsdnonvedentimilano.org
Web: www.gsdnonvedentimilano.org
twitter: https://twitter.com/Gsdnvmilano
Facebook: https://www.facebook.com/GSDNONVEDENTIMILANO

Percorsi di trekking per ipovedenti e non vedenti

Il progetto “In montagna siamo tutti uguali” è una proposta di turismo accessibile “chiavi in mano”: 8 giorni a piedi lungo la Via degli Dei, da Piazza Maggiore (Bologna) a Piazza della Signoria (Firenze) passando attraverso l’Appennino Tosco Emiliano. E’ rivolto a ipovedenti e non vedenti, provenienti da tutto il mondo, che abbiano voglia di divertirsi e siano disposti a percorrere a piedi (con una condizione fisica adeguata) 123 km in otto giorni.

Di seguito il link alla pagina web con tutte le informazioni (il programma dei trekking, la scheda di prenotazione, i video…).  https://www.appenninoslow.it/in-montagna-siamo-tutti-uguali

“In montagna siamo tutti uguali” è stato premiato dal MiBact (Ministero dei Beni Culturali e Turismo) e da Invitalia come progetto innovativo per la promozione delle aree montane. E’ realizzato in collaborazione con NoisyVision ONLUS, che da diversi anni opera nell’ambito delle disabilità sensoriali e che ha fornito preziose indicazioni e consulenza.
L ‘esperienza di NoisyVision ONLUS è maturata  durante l ‘evento “Anche Agli Dei Piace Giallo”, trekking lungo la Via degli Dei

Teatro No Limits, le audiodescrizioni di spettacoli teatrali realizzate dal Centro Diego Fabbri di Forlì

MARTEDÌ 30 GENNAIO
presso Teatro Regina di Cattolica, ore 21.15

LE SORELLE MATERASSI
di Aldo Palazzeschi
con Lucia Poli, Milena Vukotic, Marilù Prati
regia Geppy Gleijeses

Sorelle Materassi e? il capolavoro di Aldo Palazzeschi. Gli adattamenti del romanzo hanno sempre goduto di straordinario successo, al cinema come in televisione e in teatro. In questo caso, l’adattamento originale è scritto per l’occasione da Ugo Chiti, uno dei più importanti drammaturghi italiani. Alla regia, il grande Geppy Gleijeses, prediletto di Eduardo De Filippo, e sul palcoscenico tre splendide attrici e beniamine del pubblico come Lucia Poli, Milena Vukotic e Marilù Prati.

INGRESSO OMAGGIO NON VEDENTI E IPOVEDENTI
INGRESSO RIDOTTO ACCOMPAGNATORI

 

VENERDÌ 2 FEBBRAIO
presso Teatro Duse di Bologna, ore 21.00

L’ANATRA ALL’ARANCIA

con Luca Barbareschi, Chiara Noschese, Ernesto Mahieux, Gerardo Maffei e Margherita Laterza
regia Luca Barbareschi

L’anatra all’arancia è una bellissima storia universale di un uomo e di una donna e di come il protagonista si inventi un modo per riconquistare la moglie che lo ha tradito e che amava, architettando un piano per dimostrarle che lui è il suo unico amore anche dopo 25 anni – racconta Luca Barbareschi.
Spettacolo cult del teatro comico, titolo emblematico di quella drammaturgia che suscita comicità con classe e attraverso un uso sapiente e sottile della macchina teatrale, la pièce viene proposta in questa stagione in una moderna edizione, impreziosita da un cast di primi nomi.

INGRESSO 3€ NON VEDENTI E IPOVEDENTI
INGRESSO RIDOTTO ACCOMPAGNATORI

 

IMPORTANTE:
Per predisporre il servizio di audiodescrizione è necessario sapere in anticipo il numero dei partecipanti all’iniziativa.
Per questo motivo vi invitiamo a prenotare al più presto il vostro posto con audiodescrizione.
Questo ci darà modo di poterla organizzare nel migliore dei modi.
Grazie!

NEL CASO NON VI FOSSERO PRENOTAZIONI IL SERVIZIO DI AUDIO DESCRIZIONE NON VERRA’ REALIZZATO.
INFO – PRENOTAZIONI
Centro Diego Fabbri
TEL 0543/30244
E-MAIL: info@centrodiegofabbri.it
SITO: www.centrodiegofabbri.it