Presentazione di Blindshell Classic

La Commissione Ausili, Nuove Tecnologie e Accessibilità della Sezione Provinciale Uici di Napoli organizza la presentazione di Blindshell Classic. Vi aspettiamo il 29 novembre 2018 alle ore 15,30. La dimostrazione avrà luogo presso la Sezione Territoriale di Napoli, Via San Giuseppe dei Nudi, 80 – 80135 Napoli. Per prenotarsi alla presentazione chiamare: 081 549 8834.
E il 30 novembre 2018 alle ore 16,30. La dimostrazione avrà luogo presso il presidio di Sant’Anastasia, nella sede della biblioteca comunale in via arco 54, 80048 – Sant’Anastasia (NA). Per prenotarsi alla presentazione chiamare: 3346048850.
Blindshell Classic è un telefono cellulare con tastiera e sintesi vocale per ipovedenti e non vedenti. I suoi tasti ben definiti e distanziati rendono il suo utilizzo molto agevole.
Blindshell Classic unisce alle funzioni tipiche di un telefono cellulare (chiamate, SMS e gestione della rubrica), una serie di funzioni molto utili quali gestione di un’agenda, e-mail, radio web e radio FM, riconoscitore di colori, etichettatrice digitale, previsioni meteo, localizzatore GPS e tasto SOS per avviare una chiamata rapida ad un numero preimpostato in caso di emergenza.
I comandi possono essere impartiti tramite tastiera o vocalmente (in presenza di connessione internet Wi-Fi o 3G). Qualsiasi testo, sia esso un breve messaggio o un appunto, può essere indifferentemente digitato o dettato.
Un’apposita funzione permette inoltre di procedere alla lettura di libri sia in formato testo tramite la
sintesi vocale che in formato mp3.
Blindshell Classic permette inoltre la gestione contemporanea di due schede SIM.

Funzioni principali Funzioni avanzate
Chiamate Pulsante chiamata SOS
SMS – SMS a più destinatari E-mail
Impostazione di 11 numeri a chiamata rapida Etichettatrice digitale
Rubrica con salvataggio e importazione Radio FM
Sveglia Radio web
Agenda Riproduttore audio
Timer Lettore libri
Blocco note Menu di servizio
Registratore vocale Previsioni meteo
Accesso rapido data, ora, stato batteria Localizzatore GPS
Layout schermo personalizzabile Riconoscitore di colori
Velocità e intonazione sintesi personalizzabili. Da novembre acquistabile al prezzo di 349,00 €.

Inaugurato a Torino il “Laboratorio Sergio Polin”, di Luciano Paschetta

Direttore regionale I.Ri.Fo.R. Piemonte

Da quando, ormai cinquant’anni fa, perdendo la vista ho avuto bisogno di strumenti per avvicinarmi alla matematica da non vedente, ho avuto un sogno: capire come fare per trovare il modo di rendere più agevole l’approccio all’aritmetica e, soprattutto, quello alle espressioni algebriche.
Senza scendere in particolari conosciamo quali siano i limiti imposti allo studente con grave disabilità visiva nello studio della matematica: anche gli OCR che permettono di scansionare un testo per renderlo accessibile a chi non vede, non riescono però a rendere accessibili i testi delle espressioni e delle equazioni. Quello dell’accessibilità ai testi matematici restava un sogno. Alcuni anni fa un docente di scuola media ideò un sofware, il Lamda,che permetteva di digitare le espressioni in modo che queste poi, tramite PC potessero essere lette e svolte dallo studente non vedente. Questo metodo richiedeva però l’intervento di un operatore che predisponesse il testo copiandolo dal “nero” nel sistema Lamda” e, se questo lavoro non è particolarmente complesso e gravoso nella scuola secondaria di I grado, lo diventa sempre di più nel prosieguo degli studi.
Fu proprio per aiutare due studenti di scuola superiore del cuneese ad accedere ai loro testi dei libri di matematica che nel 2012 la professoressa Anna Capietto fu coinvolta ed è di qui che partì la sua ricerca con un obiettivo: trovare il sistema perché il non vedente potesse accedere ai testi matematici in modo autonomo.
Da quella prima sperimentazione, dopo anni di ricerche, è nato, presso il dipartimento di matematica “G. Peano”, dell’Università di Torino, il Laboratorio per la Ricerca e la Sperimentazione di Nuove Tecnologie Assistive per le STEM “S.Polin” e quello che era allora un sogno , ieri 20 novembre con l’inaugurazione del centro fatta dal prof. Giammaria Ajani Magnifico Rettore dell’Università di Torino, nell’affollatissima aula magna del dipartimento di matematica, è diventato realtà.
L’intitolazione a Sergio Polin, giovane non vedente prematuramente scomparso a causa di un incidente, è il riconoscimento dell’Università di Torino, a colui che volontariamente per primo nel 2012 si affiancò alla prof.sa Capietto, dando, di fatto, l’avvio a quel cammino del quale ieri è stato raggiunto un traguardo importante.
Il Laboratorio Polin è un organismo del Dipartimento di Matematica dell’Università di Torino, istituito ufficialmente nel maggio 2018, ma, come sopra detto, le sue attività sono iniziate nel 2012 nell’ambito del settore scientifico-tecnologico del “Progetto di ricerca per l’individuazione, l’utilizzo, la diffusione e lo sviluppo di nuove tecnologie per favorire la partecipazione attiva agli studi universitari da parte di giovani con disabilità e DSA, nell’ottica dei principi dell’accessibilità universale, della personalizzazione didattica e dell’inclusione” (coordinatrici: la prof. Anna Capietto – docente di Analisi Matematica e Referente per la disabilità nel Dipartimento di Matematica “G. Peano” dell’Università di Torino – e la prof. Marisa Pavone – docente di Didattica e Pedagogia Speciale presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione e Delegata del Rettore per la disabilità nell’Università di Torino).
Le attività scientifico-tecnologiche del progetto si svolgono, sotto la responsabilità della prof.ssa Capietto, con il sottotitolo “Per una matematica accessibile e inclusiva”. Il progetto è stato avviato nell’ambito di una Convenzione biennale , siglata nel 2013, tra l’Università di Torino e l’I.Ri.Fo.R., l’istituto di ricerca, formazione e riabilitazione, dell’U.I.C.I. Esso si è venuto poi realizzando con successivi contributi economici della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, della Fondazione Specchio dei Tempi (“La Stampa”, Torino), della Fondazione Università Popolare di Torino, dei LeoClub di Biella e Torino, della Società Reale Mutua Assicurazioni.
Il gruppo di progetto, membro del Laboratorio AsTech del CINI (Consorzio Italiano Nazionale per l’Informatica), coordinato dalla prof.sa Capietto, attualmente è Costituito da 20 persone. Ne fanno parte tre docenti e un tecnico della ricerca in servizio presso il Dipartimento di Matematica e il Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino, 2 assegnisti di ricerca dell’Università di Torino, 2 borsisti di ricerca dell’Università di Torino, una docente dell’Università di Catania, un borsista postdoc dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, una dottoranda in Matematica di Unito, due insegnanti di scuola secondaria, cinque dipendenti di enti e aziende esterni a Unito, una studentessa dell’Università di Trento e uno studente del Politecnico di Torino. Tra questi, solo due assegnisti e due borsisti sono stipendiati a tempo pieno per le attività del progetto; gli altri, tra i quali sette sono persone con disabilità visiva, operano tutti a titolo di volontariato.

Il Laboratorio Polin prende origine dalla necessità della diffusione e dell’utilizzo delle nuove tecnologie per l’accesso agli studi universitari, anche scientifici, da parte di giovani con disabilità (sia motoria che sensoriale). Relativamente alle disabilità visive, le tecnologie assistive (e.g., screen reader e barre braille) forniscono infatti buone prestazioni solamente in presenza di testi letterari, essendo in grado di trattare adeguatamente solo strutture in linea.
Il Laboratorio Polin si occupa anche di disabilità motorie (arti superiori) e di supporto agli studi universitari per studenti con disturbi dello spettro autistico e DSA. “La specificità che caratterizza il progetto” sottolinea la prof.sa Capietto “ritengo sia la confluenza di due temi. Da un lato, la formazione matematica di numerosi membri del gruppo di progetto ha permesso di operare con rigore, esigenza, coraggio, onestà intellettuale. Dall’altro, abbiamo fin da subito posto l’accento sulla condivisione: le nostre ricerche sono infatti motivate, effettuate e testate grazie al fondamentale apporto di persone con disabilità visiva. Riteniamo che i nostri collaboratori con disabilità visiva abbiano, tra gli altri, lo scopo importantissimo di rappresentare un “traino” per tutti coloro che, dovendo affrontare la medesima condizione, non hanno avuto la possibilità di conoscere e utilizzare le moderne tecnologie assistive al fine di migliorare la loro vita scolastica (dando esempio concreto della tanto utilizzata parola “inclusione”), lavorativa e non solo.”

Le attività del centro, a favore delle persone con disabilità visiva in particolare, si possono così sintetizzare: promuovere la ricerca e la diffusione delle nuove tecnologie per l’accesso agli studi universitari; effettuare il servizio di trascrizione di testi universitari (e, su richiesta, di testi scolastici) in formato accessibile; diffondere nella scuola il tema del supporto agli studi di allievi con disabilità visiva mediante l’uso delle nuove tecnologie; sensibilizzare il mondo del lavoro sull’assunzione di laureati con disabilità forniti di una elevata qualificazione.
Esse si suddividono in: attività di ricerca pura, attività che riguardano la sperimentazione e ottimizzazione di tecnologie assistive e attività di disseminazione dei risultati sul territorio.
Tralasciando qui la ricerca pura, un importante filone di ricerca riguarda il linguaggio LaTeX quale mezzo per leggere e scrivere in maniera accessibile testi contenenti formule. In particolare, il gruppo di ricerca ha realizzato il pacchetto LaTeX Axessibility, volto alla creazione di documenti PDF con contenuto matematico accessibili. Tale risultato rappresenta senza dubbio una notevole innovazione sul tema dell’accesso a testi contenenti formule.
In merito alla sperimentazione e ottimizzazione di tecnologie assistive, il gruppo di progetto si occupa della trascrizione di testi contenenti formule, tabelle e grafici in formato accessibile a persone cieche e ipovedenti mediante la sintesi vocale e/o il display braille. Si sta esaminando anche il tema dell’accessibilità di test d’ingresso e di piattaforme del tipo Moodle 2. Sono oggetto di studio e sperimentazione soluzioni in ambiente Windows, Apple, Linux. Sono inoltre svolte attività di consulenza su tali temi per Uffici Disabili di altre Università.
Il gruppo è anche impegnato sul tema dell’inserimento lavorativo: anche in collaborazione con la sezione U.I.C.I. Torino è in corso dal 2014 il progetto D.A.P.A.R.I. (Disabilità in Azienda, Professionalità Avanzata, Ricerca e Integrazione), per l’inserimento di disabili visivi in attività professionali al di fuori delle professioni “tipiche”.
I risultati della ricerca sono stati via, via presentati in diversi convegni, a luglio in particolare, in Austria all’importantissima Conferenza internazionale sull’impiego dell’informatica a sostegno di chi ha particolari necessità.

Ascoli Piceno – L’Uici di Ancona in prima linea a livello nazionale per abbattere le barriere digitali

Tecnologia per tutti

Un prezioso lavoro di squadra a livello nazionale per abbattere le barriere digitali e permettere anche alle persone con disabilità visiva di navigare in rete senza dover chiedere aiuto agli altri. E’ quello tra Unione Ciechi e Ipovedenti di Ancona, Universal Access, portale per l’accesso alla rete di persone non vedenti o ipovedenti, e Tangible, società di Experience e Service Design che, tra gli altri progetti nazionali, ha sviluppato soluzioni per rendere accessibile a tutti il portale dell’aeroporto di Bologna.
Parola d’ordine ‘autonomia’ nella giornata di alta formazione promossa per giovedì 22 novembre nella sede di Rimini di Tangible, dal titolo “Progettare esperienze inclusive abbattendo le barriere digitali”. L’evento, aperto a tutti, sarà trasmesso in diretta streaming dalla pagina Facebook di Tangible (https://www.facebook.com/wethinktangible/).

“Come usano il web le persone con disabilità? Quali sono i problemi e le frustrazioni che possono provare quando navigano in rete? Cosa possiamo fare per rendere i nostri siti più accessibili?”. Sono partiti da queste domande i designer che poi hanno intrapreso un percorso parallelo a quello di chi con la disabilità visiva fa i conti ogni giorno. E’ nata così la collaborazione con l’Uici di Ancona, i cui operatori partecipano ai momenti formativi, testano i prodotti e intervengono con proposte e suggerimenti. In cattedra, insieme ai designer e sviluppatori fronted di Tangible, giovedì ci sarà Sauro Cesaretti, informatico dell’Uici di Ancona.
“Nel mio intervento – anticipa Sauro – partirò spiegando che cos’è la disabilità visiva e quali sono gli strumenti a nostra disposizione per accedere alle nuove tecnologie, definite tecnologie assistive. Poi si sperimenterà sul campo il funzionamento di queste tecnologie e il modo in cui interagiscono con i siti web e le applicazioni. Infine si vedrà all’opera lo sviluppo di semplici esempi di applicazioni, per fare in modo che vengano rispettati tutti i criteri che garantiscono l’accessibilità dei prodotti. Un ruolo importante, in questi passaggi, è rivestito dal medstore, ringraziamo in particolare Gianmarco Valenti per la disponibilità e la costante presenza agli eventi sull’accessibilità con la fornitura degli ipad, strumenti indispensabili per dimostrare il funzionamento delle tecnologie assistive onboard sui prodotti Apple”.

“Con le tecnologie che andiamo a scoprire, spesso si generano ostacoli e barriere” sottolinea Antonio Matera, di “Tangible”. “Questo significa che gli utenti con disabilità rischiano di sentirsi scoraggiati, di perdere quel sentimento di emancipazione digitale che hanno conquistato nel tempo, tornando a dipendere da altre persone come accadeva in passato. Nell’era della multicanalità l’accessibilità è uno dei requisiti più importanti nella progettazione di un prodotto o servizio digitale. Come Designer dobbiamo essere responsabili dell’impatto del nostro lavoro e assicurarci che quello che stiamo progettando sia fruibile da tutti, senza creare discriminazioni. Per farlo, un buon passo consiste nel conoscere bene le disabilità visive e le tecnologie esistenti. L’appuntamento è per il 22 novembre con il nostro primo Tangible Mornings, una mattinata aperta a tutti per esplorare insieme le disabilità visive, le tecnologie assistive e scoprire in che modo è possibile progettare applicazioni accessibili per desktop e mobile (iOS e Android)”.

Sala Pc

Sala Pc

Sport – Due piacentini in gara a Bologna al primo torneo italiano di tennis per ciechi

Nel corso del fine settimana tra i giorni 23 e 25 Novembre si svolgerà a Bologna, presso la sede dell’associazione sportiva Virtus Tennis, il Primo torneo Italiano di Tennis per Ciechi. Al torneo si uniranno anche due piacentini: Andrea Gregori ed Olimpia Di Luccio, soci dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti sezione territoriale di Piacenza.
Il Tennis per Ciechi, spesso chiamato a livello internazionale “Blind Tennis”, è uno sport relativamente nuovo: ebbe la sua nascita in Giappone per opera di Miyoshi Takei, un ragazzo non vedente che desiderava giocare a tennis ma che a causa dei suoi limiti fisici dovette riadattarlo alla portata dei disabili visivi. La prima sfida fu quella di riadattare la pallina da tennis munendola di un suono in modo da poter essere localizzata senza l’uso della vista. Anche il rimbalzo e la traiettoria erano due aspetti importanti e, dopo diversi tentativi e diversi materiali testati, decise di creare una pallina di spugna più grande di una pallina da tennis regolamentare con al proprio interno una pallina da ping-pong munita di sonagli. Il suono creato dal rimbalzo e dall’impatto sulla racchetta diede l’opportunità di individuarla facilmente nello spazio e le grandi dimensioni della pallina permisero anche agli ipovedenti di approcciarsi a questo nuovo sport. La consacrazione definitiva avvenne nel 1990 quando in Giappone si svolse il primo torneo assoluto di Tennis per Ciechi e successivamente nel 2017 con il Primo Torneo Internazionale svoltosi in Spagna, a cui il nostro piacentino Andrea Gregori prese parte. Nel 2011 purtroppo Miyoshi Takei morì; tuttavia la sua eredità sportiva era ormai stata sdoganata e a partire dall’Asia il Tennis per Ciechi si diffuse in tutto il mondo.
In Italia il “Blind Tennis” ebbe la sua nascita grazie al prezioso lavoro del maestro di tennis Eduardo Silva, friulano d’adozione, che nel 2014 fondò il progetto “Tennis per Ciechi ITALIA” diventando inoltre referente italiano dell’International Blind Tennis Association. Dopo anni di duro lavoro di informazione e diffusione sul suolo nazionale si è finalmente giunti alla creazione del primo Torneo Italiano di Tennis per Ciechi che vedrà persone non vedenti ed ipovedenti di ambo i generi sfidarsi per il primo titolo italiano ufficialmente riconosciuto. I tennisti, suddivisi in base alle capacità visive, daranno vita a competizioni per tre giorni: 23, 24 e 25 Novembre 2018 presso i campi da tennis della “Virtus Tennis” di Bologna.
Grazie all’aiuto dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Piacenza e alla collaborazione dell’Associazione Tennis BorgoTrebbia alcuni ipovedenti piacentini hanno iniziato a praticare il Tennis per Ciechi a partire da Febbraio 2018. Due di essi, Andrea Gregori e Olimpia Di Luccio (che vediamo ritratti nella foto in fondo all’articolo), saranno presenti al Torneo Italiano partecipando ad un meraviglioso evento di inclusione sportiva e sociale. In bocca al lupo ai nostri atleti!

Andrea Gregori e Olimpia Di Luccio

Andrea Gregori e Olimpia Di Luccio

Il film “Ride” aderisce al progetto Cinemanchìo

Kimerafilm e Rai Cinema presentano “Ride” un film di Valerio Mastandrea
con Chiara Martegiani, Renato Carpentieri, Stefano Dionisi, Arturo Marchetti
e con Milena Vukotic
Prodotto da Kimerafilm con Rai Cinema

Nelle sale dal 29 novembre
Distribuzione 01 Distribution

Cast tecnico
Regia Valerio Mastandrea
Soggetto Valerio Mastandrea, Enrico Audenino
Sceneggiatura Valerio Mastandrea, Enrico Audenino
Fotografia Andrea Fastella
Montaggio Mauro Bonanni
Musiche Originali Riccardo Sinigallia, Emiliano Di Meo
Scenografia Marta Maffucci
Costumi Olivia Bellini
Suono di Presa Diretta Gianluca Costamagna
Casting Gabriella Giannattasio, Davide Zurolo
Una Produzione Kimerafilm con Rai Cinema
Prodotto da Paolo Bogna, Simone Isola
Produttore Associato Valerio Mastandrea
Produttore Associato Simona Giacci
Per Kimerafilm Ermanno Guida, Laura Tosti
Distribuzione 01 Distribution
Durata 95 min

Il film Ride aderisce al progetto Cinemanchìo per l’accessibilità culturale

Cast Artistico
Carolina: Chiara Martegiani
Bruno: Arturo Marchetti
Cesare: Renato Carpentieri
Nicola: Stefano Dionisi
Ada: Milena Vukotic
Ciccio: Mattia Stramazzi
Ictus: Walter Toschi
Morbido: Giancarlo Porcacchia
Sonia: Silvia Gallerano
Aldo Emanuele Bevilacqua
Marta: Milena Mancini
Paolo: Giordano De Plano
Mauro: Lino Musella

Sinossi:
Una domenica di maggio, a casa di Carolina si contano le ore. Il lunedì successivo bisognerà aderire pubblicamente alla commozione collettiva che ha travolto una piccola comunità sul mare, a pochi chilometri dalla capitale. Se n’è andato Mauro Secondari, un giovane operaio caduto nella fabbrica in cui, da quelle parti, hanno transitato almeno tre generazioni. E da quando è successo Carolina, la sua compagna, è rimasta sola, con un figlio di dieci anni, e con una fatica immensa a sprofondare nella disperazione per la perdita dell’amore della sua vita. Perché non riesce a piangere? Perché non impazzisce dal dolore? Sono passati sette giorni ormai e per lei sembra non essere cambiato nulla. Nonostante gli sforzi, non riesce ad afferrare quello strazio giusto, sacrosanto e necessario a farla sentire una persona normale. Manca solo un giorno al funerale e tutti si aspettano una giovane vedova devastata. Carolina non può e non deve deludere nessuno, soprattutto se stessa.

Locandina del film "Ride" di Valerio Mastandrea

Locandina del film “Ride” di Valerio Mastandrea

Convegno “Istruzione, formazione e lavoro”

UN APPROCCIO INTEGRATO PER VINCERE LA SFIDA DELL’OCCUPAZIONE PER LE PERSONE CON DISABILITÀ VISIVA

Venerdì 30 novembre 2018, ore 9.00 – 18.00
Istituto dei Ciechi di Milano, via Vivaio 7

Contenuti
• Presentazione evento
• Programma
• Iscrizioni su www.istciechimilano.it
• Informazioni utili
• Abstract

L’Istituto dei Ciechi di Milano organizza per venerdì 30 novembre 2018 un Convegno, seguito da Workshop, per analizzare le molteplici tematiche riguardanti l’inserimento nel mondo del lavoro delle persone con disabilità visiva. L’evento giunge a conclusione delle attività dell’Istituto nell’ambito dell’iniziativa Lombardia Plus 2016-2018 a sostegno dello sviluppo delle politiche integrate di istruzione, formazione e lavoro.
Il Convegno, a carattere informativo ed esperienziale, esaminerà le fasi e i processi necessari per una reale inclusione lavorativa delle persone cieche e ipovedenti. Gli esperti si confronteranno sulle realtà locali, regionali e nazionali, sulle buone prassi, sulle strategie e metodologie progettuali adottate nei vari contesti. In particolare, verranno messi a fuoco i complessi e determinanti aspetti che concorrono alla realizzazione di un inserimento lavorativo di successo. A tale scopo è infatti fondamentale un approccio integrato e articolato che consideri un’ampia e solida istruzione di base, efficaci percorsi di formazione professionale e formazione mirata, l’impiego di tecnologie accessibili, la conoscenza e l’applicazione della normativa vigente. Verranno inoltre presentati i risultati del progetto “Monza Brianza” realizzato in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti della Lombardia.
Destinatari
La giornata è dedicata in particolare al mondo aziendale (Datori di Lavoro, Responsabili delle Risorse Umane, Responsabili IT, Responsabili della sicurezza sul lavoro) ai Centri per l’impiego, alle Organizzazioni Sindacali, alle Istituzioni Scolastiche, alle Università, agli Enti Locali, alle persone con disabilità visiva (giovani e adulti in cerca di lavoro) e alle loro famiglie.

PROGRAMMA
Ore 8.30 Registrazione partecipanti
Welcome coffee
Ore 9.20 Introduce e coordina Franco Lisi, Direttore Scientifico dell’Istituto dei Ciechi di Milano
Saluti
Rodolfo Masto, Commissario Straordinario dell’Istituto dei Ciechi di Milano
Nicola Stilla, Presidente del Consiglio Regionale Lombardo Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
Elena Buscemi, Consigliera delegata di Città Metropolitana di Milano
Ore 9.45 Lombardia Plus 2016–2018 – Una formazione in evoluzione
Regione Lombardia Direzione Istruzione Formazione e Lavoro
Francesco Cusati, Servizi al Lavoro Istituto dei Ciechi di Milano
Ivana Cavallini, Servizi al Lavoro Istituto dei Ciechi di Milano, coordinatrice dei Corsi Professionali
Marco Pacchierotti, docente corsi professionali Istituto dei Ciechi di Milano, esperto di telemarketing
Ore 10.20 Disabilità visiva: accorgimenti e strategie per migliorare la qualità del lavoro e il benessere soggettivo sul posto di lavoro
Mario Girardi, componente della Direzione Nazionale dell’UICI, coordinatore dell’Agenzia della tutela dei diritti nell’area della disabilità
Ore 10.35 Dall’inclusione scolastica all’integrazione nel mondo del lavoro: requisiti, abilità e strumenti indispensabili

Valeria Tranfa, coordinatrice del servizio di consulenza tiflopedagogica dell’Istituto dei Ciechi di Milano
Giancarlo Abba, consulente tiflopedagogico Istituto dei Ciechi Milano, componente del Network Inclusione Scolastica (NIS) dell’UICI
Marco Condidorio, componente della Direzione Nazionale dell’UICI, docente di tiflologia all’Università degli Studi del Molise
Barbara Rosina, direttore COSP Università degli Studi di Milano
Ore 11.10 Accessibilità: normativa vigente e significati possibili
Roberto Scano, consulente e professionista web di cui alla legge n. 4/2013
Ore 11.25 Progetto “Monza Brianza” realizzato in collaborazione con UICI Lombardia.
Le azioni di sistema: cultura, metodo e tecnologia nell’inserimento lavorativo e nel mantenimento del posto di lavoro
Italo Mangini, consulente dell’Istituto dei Ciechi di Milano
Ore 11.40 Come trasformare l’inserimento lavorativo da obbligo a opportunità
Gianpaolo Torchio, referente servizi legge 68/99 Area Lavoro Provincia di Monza e della Brianza
Costantino Costanzi, responsabile Servizio Occupazione Disabili Settore Politiche del lavoro Città Metropolitana di Milano
Emanuele Ceccarelli, responsabile Ufficio Lavoro e Previdenza – Presidenza Nazionale UICI
Ore 12.15 Testimonianze dal mondo aziendale
Allianz Partners, Paola Corna Pellegrini, amministratore delegato e direttore generale di Allianz Partners
Banca D’Italia, Antonella Marrone e Alessandro Baldi, esperti tematiche dell’integrazione per Banca d’Italia
Unicredit, Francesca Bonsi Magnoni, disability manager International Social Dialogue, Welfare & People Care Group Human Capital UniCredit Spa
Talent for you, Ines Patrizia Rosano, Ceo & cofounder
Siamo Impresa PMI-Fenapi Group, Cinzia Rossi, presidente
DHL, Piermattia Menin, responsabile Risorse Umane DHL
Air Liquid, Davide De Vita, direttore delle Risorse Umane
SG Company, Alessandro Martinelli, HR chief operating officer
Banca Intesa San Paolo, Anna Laura Caria, CSR – Ufficio monitoraggio e sviluppo – Comunicazione e formazione
Dialogo nel Buio, Cristina Montironi, coordinatrice DNB
Ore 13.30 Lunch

Ore 15.00 Workshop – Durata: 45 minuti; repliche alle ore 16.00 e 17.00
1. Dall’inclusione scolastica all’integrazione nel mondo del lavoro: requisiti, abilità e strumenti indispensabili
Valeria Tranfa, tiflologa coordinatrice del servizio tiflopedagogico dell’Istituto dei Ciechi di Milano, con la partecipazione dell’Equipe tiflopedagogica
2. Accessibilità: normativa vigente, significati possibili, elementi fondamentali per lo sviluppo di applicazioni e siti web accessibili, redazione di contenuti e documenti accessibili
Roberto Scano, consulente e professionista web di cui alla legge n. 4/2013, con la partecipazione di Sabato De Rosa, esperto in tecnologia assistiva e di Fabrizio Sordi, tiflo-informatico Istituto dei Ciechi di Milano
3. Libri di tutti: l’importanza di produrre contenuti digitali e accessibili
Federico Scarparo, tiflo-informatico Istituto dei Ciechi di Milano, con la partecipazione di Fondazione Libri Italiani Accessibili (LIA)
4. Sistema dotale: strumenti a disposizione delle aziende per l’inserimento e la riqualificazione del personale con disabilità
Italo Mangini, consulente Istituto dei Ciechi di Milano, con la partecipazione di Marzia Consoli, consulente in formazione orientamento e coaching
5. Simulazione colloqui di lavoro di gruppo: esercitazioni
Ines Patrizia Rosano, Ceo & cofounder Talent for you, con la partecipazione di Marta De Nardi, responsabile ricerca e selezione IG – Gruppo De Pasquale
6. Sviluppo sostenibile e responsabilità sociale: le pratiche più efficaci per promuovere lo sviluppo sostenibile secondo l’Agenda 2030 dell’ONU
Cinzia Rossi, presidente Siamo Impresa PMI-Fenapi Group
7. Autonomia e indipendenza: presentazione di sistemi e prodotti volti a favorire l’orientamento e la mobilità di persone con disabilità visiva, sia in ambiente esterno, sia in ambiente interno all’azienda
Tiziana Angilletta, tiflologa Istituto dei Ciechi di Milano, con la partecipazione di Rotem Geslevich, regional director- Nordics, Italy, Spain and Portugal, Marino Attini, specialista in multimedialità e sistemi digitali, Romano Giovannini, ingegnere biomedico ricercatore e progettista
8. Dialogo nel Buio: un esempio di integrazione che crea valore
Marinella Monachella, responsabile formazione aziendale Dialogo nel Buio
Elisabetta Corradin, responsabile guide Dialogo nel Buio
9. Incontro con le famiglie: insieme per costruire un futuro
Paola Bonanomi, tiflologa consulente del servizio tiflopedagogico dell’Istituto dei Ciechi di Milano, con la partecipazione di Alessandra Massari, tiflologa dell’Istituto dei Ciechi di Milano
10. Colloqui con le aziende: colloqui di lavoro individuali con le aziende, riservati alle persone con disabilità visiva

ISCRIZIONI
Per iscriversi al convegno e/o ai workshop compilare il modulo di registrazione sul sito www.istciechimilano.it
INFORMAZIONI UTILI
Segreteria organizzativa
Dott.ssa Laura Muro
Tel. 02 77 22 6 333
mail: convegno.lavoro2018@istciechimilano.it

Come arrivare
Via Vivaio 7, Milano
MM Linea 1: fermata Palestro
Autobus: linee 54, 60, 61, 94
Tram: linee 9, 19
Parcheggi: Via Mascagni e Viale Majno

Servizio di accompagnamento
Presso l’Istituto sarà disponibile un servizio di accompagnamento per le persone non vedenti che ne facciano richiesta.

Abstract/Convegno
Lombardia Plus 2016–2018 – Una formazione in evoluzione
Verrà illustrato il progetto “Lombardia Plus 2016-2018” che ha finanziato 3 annualità di percorsi di formazione professionale all’Istituto dei Ciechi di Milano. In particolare, si farà riferimento all’evoluzione dei corsi di formazione professionale, ai percorsi proposti, allo sviluppo dei piani didattici, alle modalità organizzative e alle metodologie formative adottate. Verranno altresì evidenziati gli elementi innovativi che hanno caratterizzato i contesti formativi nonché gli elementi critici emersi nella prospettiva di conseguire le migliori prassi che offrano maggiori possibilità di aderenza e di vicinanza al mondo aziendale.
Disabilità visiva: accorgimenti e strategie per migliorare la qualità del lavoro e il benessere soggettivo sul posto di lavoro
Oltre a portare l’esempio di alcuni casi particolarmente riusciti di inserimento lavorativo, verrà posta l’attenzione sull’atteggiamento che la persona disabile della vista dovrebbe tenere nell’approcciare la nuova realtà lavorativa, improntato all’elasticità, alla disponibilità ad approfondire la propria preparazione, alla consapevolezza della necessità di lavorare in equipe e via elencando. Dall’altra parte, il datore di lavoro dovrebbe considerare il lavoratore con problemi della vista come una risorsa e non come un peso, mettendolo in grado di disporre degli strumenti indispensabili ad espletare al meglio il proprio compito e di partecipare a tutte le occasioni formative che le interessano.
Dall’inclusione scolastica all’integrazione nel mondo del lavoro: requisiti, abilità e strumenti indispensabili
I Servizi di Consulenza Tiflopedagogica dell’Istituto dei Ciechi di Milano, che includono anche l’approccio graduale e mirato alle tecnologie informatiche, contribuiscono a formare nei ragazzi i requisiti indispensabili per essere un domani giovani preparati nel mondo del lavoro. Durante il workshop verrà sottolineata l’importanza della formazione della persona, compresa quella che riguarda gli obiettivi di autonomia personale e sociale da inserire nella programmazione didattica dei ragazzi disabili visivi. Faremo alcuni cenni alle caratteristiche richieste da un mutato mondo del lavoro, peraltro in continua evoluzione, e ai rischi legati al perpetuarsi di un’eccessiva dipendenza dall’altro (sia esso genitore o insegnante).
Accessibilità: normativa vigente e significati possibili
Nella società contemporanea dove tutto o quasi è immagine, il rischio sempre latente di escludere dalla fruizione di contenuti i disabili visivi è molto alto. Navigando ad esempio in un sito web tramite la voce metallica di uno screen reader, alcune delle domande, solo apparentemente banali e spesso senza risposta, che un non vedente si pone sono: dove sono? Qual è il contesto? Cosa posso fare? Come trovo le informazioni di cui ho bisogno? In realtà non si tratta di banalità ma di elementi fondamentali per orientarsi, per reperire informazioni, per acquisire elementi contestuali, in sostanza, per beneficiare dei contenuti proposti. La normativa nazionale, le indicazioni della Comunità Europea e le linee guida internazionali mirano a garantire a tutti il diritto di poter essere informati. Ne verranno esaminati i contenuti, accennando alle modalità per rendere le informazioni fruibili per tutti. 
Progetto “Monza Brianza” realizzato in collaborazione con UICI Lombardia. Le azioni di sistema: cultura, metodo e tecnologia nell’inserimento lavorativo e nel mantenimento del posto di lavoro
Il progetto ha fatto emergere e valorizzato esperienze e sperimentazioni sia di inserimento sia di “mantenimento” lavorativo rivolte a persone con disabilità visiva, con il supporto delle moderne tecnologie assistive. Oltre alla tecnologia, che ha giocato un ruolo da protagonista, hanno concorso in maniera determinante al buon esito degli interventi almeno altri due aspetti, uno di carattere culturale e l’altro metodologico. Il metodo è stato mutuato dalla prassi e dalle teorie tiflologiche per l’integrazione e l’inclusione lavorativa che il partenariato di progetto ha sperimentato nei più diversi ambiti di intervento. Gli aspetti culturali sono stati altrettanto determinanti poiché si è voluto modificare la percezione che comunemente si ha delle persone con disabilità, troppo spesso identificate in base al proprio problema, anziché messe alla prova con l’offerta di concrete opportunità lavorative.
Come trasformare l’inserimento lavorativo da obbligo a opportunità
La legge 68/1999 ha innovato in maniera significativa le politiche occupazionali con l’adozione dei principi del collocamento mirato. Verranno spiegati aspetti importanti della normativa che riguarda le categorie professionali delle persone non vedenti, in particolare dei centralinisti, delle professioni equipollenti e dei massofisioterapisti. Saranno illustrate le novità introdotte dal Jobs Act che toccano le persone con disabilità, con l’invito ai neoassunti a non appiattirsi sulla routine delle attività affidate, per cercare invece di crescere professionalmente, sviluppando le proprie inclinazioni e competenze.

Abstract – Workshop
1. Dall’inclusione scolastica all’integrazione nel mondo del lavoro: requisiti, abilità e strumenti indispensabili
Quali competenze sociali e relazionali servono al disabile visivo per raggiungere il traguardo dell’integrazione lavorativa? Durante i workshop verranno illustrate le capacità da potenziare durante il percorso formativo per affrontare con equilibrio la vita adulta. Verranno presentati metodi e strumenti tiflologici, dal materiale didattico alle strumentazioni informatiche di base, mettendo sempre al centro la capacità di “riuscire a fare da solo”. Il workshop è rivolto a famiglie, insegnanti, assistenti alla comunicazione e a tutto il personale educativo interessato alle tematiche tiflologiche.
2 Accessibilità: normativa vigente, significati possibili, elementi fondamentali per lo sviluppo di applicazioni e siti web accessibili, redazione di contenuti e documenti accessibili
Cos’è l’accessibilità? Perché è così importante in campo digitale? Si proverà a rispondere a queste domande prendendo in esame la nuova normativa europea sull’accessibilità dei prodotti ICT (hardware, software, web e mobile). Verranno quindi analizzate le conseguenze della normativa nel settore pubblico e privato, fornendo qualche utile indicazione per produrre web accessibile a tutti. Durante il workshop si leggeranno documenti digitali con la modalità e gli strumenti di chi non vede, analizzandone la struttura, la descrizione testuale degli elementi grafici, la coerenza dei titoli e gli aspetti semantici.

3. Libri di tutti: l’importanza di produrre contenuti digitali e accessibili
In collaborazione con la Fondazione LIA verranno illustrate le principali tendenze nel campo della produzione di contenuti digitali accessibili, basati sull’utilizzo degli standard di formato definiti a livello internazionale e sul principio del Born Accessible, ossia prodotti in versione accessibile fin dalla loro prima pubblicazione. Verranno presentati i vantaggi dei libri accessibili per le persone con disabilità visive e alcuni progetti realizzati con la collaborazione di aziende editoriali e non. Fra queste Banca Intesa San Paolo che racconterà il lavoro svolo in questo ambito.
4. Sistema dotale: strumenti a disposizione delle aziende per l’inserimento e la riqualificazione del personale con disabilità
Per promuovere il processo di inclusione delle persone disabili, Regione Lombardia mette a disposizione una serie di incentivi e finanziamenti per le persone e per le imprese. Nell’ambito del workshop verrà presentata la Dote Impresa, spiegando che cos’è e come funziona, quali aziende possono richiederla e quali benefici permette di ottenere. L’incontro è rivolto in particolare alle aziende, ma anche alle persone con disabilità che potrebbero essere interessate a far conoscere questa opportunità ai propri datori di lavoro, attuali o potenziali.
5. Simulazione colloqui di lavoro di gruppo: esercitazioni
Un’analisi concreta e pratica di come prendere parte a un colloquio di lavoro, dalla telefonata di convocazione fino alle domande utili da porre al termine dell’incontro. Durante il workshop si affronteranno le varie fasi: la presentazione di sé e delle proprie esperienze, i test motivazionali e le prove pratiche, cercando di comprendere il punto di vista del selezionatore. Verranno quindi elencati agli errori da evitare.
6. Autonomia e indipendenza: presentazione di sistemi e prodotti volti a favorire l’orientamento e la mobilità di persone con disabilità visiva, sia in ambiente esterno, sia in ambiente interno all’azienda
La scuola è la prima occasione dove il bambino può sperimentare e sviluppare la propria autonomia. Gestire il materiale, raggiungere il banco, spostarsi nei differenti ambienti: tutto ciò costituisce una preziosa opportunità per costruire mappe mentali, per interagire con gli altri, per risolvere problemi in un ambiente protetto e stimolante. Il modello d’intervento dell’Istituto dei Ciechi assegna grande importanza all’osservazione del bambino, valorizzandone le potenzialità attraverso il gioco e l’esplorazione. La capacità di muoversi e orientarsi nello spazio deve infatti essere esercitata fin alla più giovane età, per dare la possibilità, in età adulta, di scegliere se e come utilizzare le tecnologie che offrono aiuto in questo senso. Ne presentiamo alcune: LETIsmart, bastone con nanotecnologie per la mobilità; Orcam dispositivo di assistenza indossabile che legge testi, riconosce volti e prodotti; UNI-VERSUS sistema innovativo per la sicurezza nell’ambiente lavorativo per persone con disabilità visiva e non solo.
7. Sviluppo sostenibile e responsabilità sociale: le pratiche più efficaci per promuovere lo sviluppo sostenibile secondo l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite
Stili educativi e gestione delle differenze: condivisione di modalità diverse per coinvolgere imprese, terzo settore e bisogni formativi di portatori di interessi specifici, ovvero dei non vedenti. Durante il workshop verrà indagata la possibilità di identificare soluzioni per un mercato del lavoro maggiormente equo e inclusivo, a partire dal confronto, dalla cooperazione e dal comune senso di responsabilità.
8. Dialogo nel Buio: un esempio di integrazione che crea valore
Opportunità di lavoro, crescita personale e professionale, esperienza formativa rivolta alle aziende e ai formatori. Dialogo nel Buio propone un modello dove l’ambiente e la persona si incontrano. Dialogo nel Buio ha elaborato un metodo efficace per la crescita personale e professionale partendo da attitudini e competenze diverse. Dialogo nel Buio offre occasioni formative che fanno crescere le aziende. Il workshop prevede un’attività con i partecipanti.

9. Incontro con le famiglie: un’alleanza per costruire il futuro
I genitori dei bambini disabili visivi ricoprono un’importanza fondamentale nel loro particolare processo di crescita, diventando elemento chiave di tutto il sistema educativo. Per questo, per preparare i bambini e i ragazzi a una vita inclusiva, è importante un’adeguata preparazione delle famiglie. L’Istituto dei Ciechi offre un aiuto alle famiglie attraverso la creazione di uno Spazio genitori dove:
• incontrare gli specialisti attraverso i laboratori del fare, per imparare come trasmettere ai propri figli le abilità e per creare insieme materiali ludici
• dialogare e condividere esperienze con altre famiglie
• non sentirsi soli di fronte ai problemi e alle difficoltà
10. Colloqui con le aziende: colloqui di lavoro individuali con le aziende, riservati alle persone con disabilità visiva
A partire dalle ore 15 i partecipanti non vedenti e ipovedenti potranno sostenere un colloquio di lavoro con le aziende presenti all’evento. Si raccomanda agli interessati di portare più copie del proprio curriculum vitae. Per migliorare l’organizzazione si raccomanda di iscriversi ai colloqui sul sito www.istciechimilano.it

Rinnovo convenzione con Unitelma Sapienza per il triennio 2018-2021

È stata rinnovata (fino al 19 novembre 2021) la convenzione con l’Università Unitelma Sapienza, che prevede per i soci Uici:
• tassa di iscrizione agevolata, anche per i fuori corso;
• borsa di studio totale per il secondo e terzo anno (esclusi i fuori corso), “qualora gli studenti acquisiscano il 60 per cento dei Crediti Formativi Universitari previsti per quell’annualità, e con una media non inferiore a 25/30” (i titolari di borsa di studio saranno tenuti al pagamento solo della tassa regionale).

Riferimento: Prot. Uici in arrivo 14460 del 12/11/2018.
Per usufruire delle condizioni della Convenzione (riservata a tutti i soci Uici, anche a quelli sostenitori) è necessario presentare alla Segreteria Studenti dell’Ateneo copia dell’Attestato di tesseramento Uici, che verrà rilasciato, a richiesta, dalla Sezione Uici presso cui ci si è tesserati.

Nel tempo, l’offerta formativa dell’Ateneo si è arricchita, andando oltre le Aree Giuridica ed Economica che restano, in ogni caso, il core di Unitelma Sapienza.
Tra i Corsi di studio, si può scegliere tra i seguenti:
Area Giuridica: Giurisprudenza (sei percorsi di studio), Scienze dell’Amministrazione (due percorsi di studio) e Corso magistrale in Management delle Organizzazioni Pubbliche e Sanitarie (tre percorsi di studio)
Area Economica: Economia Aziendale (due percorsi di studio) e Corso magistrale in Economia, Management e Innovazione (tre percorsi di studio);
Area informatica: Informatica (Corso inter-Ateneo con La Sapienza- Uniroma 1)
Area Psicologica: Scienze e Tecniche psicologiche (Corso inter-Ateneo con La Sapienza- Uniroma 1)
Area Archeologica: Classical Archaeology in lingua inglese (Corso inter-Ateneo con La Sapienza- Uniroma 1)
Nota bene: La didattica è completamente telematica, mentre gli esami verranno svolti in presenza a Roma presso la Città Universitaria La Sapienza- Uniroma 1, o, se si è più comodi, in uno dei Poli presenti sul territorio nazionale.

L’offerta formativa completa, comprensiva di Master di I e II livello e Corsi di formazione, è consultabile sul sito: https://www.unitelmasapienza.it/it
Si ricorda che Unitelma Sapienza è la sola università telematica direttamente legata alla più grande università pubblica italiana, La Sapienza- Uniroma 1, essendone socio di maggioranza.

Per maggiori informazioni e ulteriori dettagli, rivolgersi a:
Unitelma Sapienza
contatto telefonico al numero 06-81100288: dal lunedì al venerdì ore 9-13 e ore 14-17; e-mail a: info@unitelmasapienza.it

Uici Presidenza Nazionale
• Emanuele Ceccarelli al numero 06-69988312; e-mail a lavoro@uiciechi.it

Come sono belli i Nonni di un tempo…, di Marco Condidorio

Sembrano essere senza età le nostre nonne e i nostri nonni; padri e madri delle nostre mamme e papà.
I loro volti ci appaiono rassicuranti, come le loro voci ed i il loro profumo, che mescolato al nostro li trasformano in gestualità famigliari, fragranze che segneranno per sempre l’infanzia, l’adolescenza, culla dei ricordi e della fanciullezza.
E ancora, le mani ruvide sui nostri volti di fanciullo; le loro dita tra i nostri capelli di bambino. Le loro braccia forti e sicure attorno ai nostri corpi teneri di fanciullezza. Il loro sguardo rassicurante, tenero e generoso, mai paziente ma libero e gratuito.
La pazienza è di chi deve contenere; la dolcezza è di chi ha solo da donare, senza il timore di dover misurare quel che ha per quel che dà.
Talvolta hanno timore d’essere ingombranti, inutili; forse soli davanti al materialismo dialettico delle cose, non solo di quello della storia.
Non vorrei mai ascoltare il pianto di una persona anziana; mai vorrei guardare gli occhi in lacrime di una donna anziana, significherebbe per me il segno di una colpa, quella di cui ci macchiamo ogni qual volta passiamo oltre la loro presenza, li abbandoniamo a loro stessi senza alcun ritegno con superbia e arroganza.
Gli occhi della nonna, del nonno sono come il cuore di mamma e papà, fragili e presenti, non puoi difenderli, loro però proteggono te ed il tuo timore di fronte alla vita.
Le luci ed i colori dell’albero di natale, che hai creato col loro aiuto, riflettono occhi antichi dal tempo, che improvvisamente si riempiono di lacrime; tu domandi “Perché piangi nonno?”; lui: “…sono felice sai? Quest’albero è davvero pieno di luce e colori!”.
L’ho fatto felice, pensi, ma la verità è che egli pensa al tempo; a quell’istante di gioia, che si ripete nella vita sino a che un giorno smetterà d’essere.
Mistero infinito, che si ripete nel tempo perché è esso stesso tempo, il profilo di un anziano ricurvo perché intento ad accarezzare lo stelo del fiore, natura indifesa di fronte alla fragilità dell’uomo; entrambi sono fermi nel tempo, immersi nello scorrere ciclico del vivere.
E noi raramente ci accorgiamo di loro, oggi son lì, più tardi potrebbero aver deciso di andarsene.
Seduti accanto ad un luogo famigliare ci sono loro, fermi in uno spazio apparentemente mai costruito, eppure lì per loro, per noi.
Il dolore del mondo ha rispetto di fronte allo sguardo che viene dal passato, quello in cui non eravamo per natura, ma solo per idea. La crudeltà del banale non appartiene al semplice, ma al complesso. Che parole tristi son quelle di “vecchio” o peggio, anziano. Le parole, talvolta sono inadeguate e però sbrigative; sintesi concettuali per definire un universo di cose, alcune relegate al mondo della fantasia, altre a quello più concreto, vicino a noi quale è quello della realtà che ci circonda, ci comprende e fagocita istante dopo istante.
Oggi vorrei parlare di loro, delle persone che più di tutte rappresentano e sono il presente d’ognuno per la navigazione nel tempo successivo, lo chiamiamo futuro.
Desidererei scrivere un libro, una enciclopedia e ancora di più, desidererei poter dire che se oggi il nostro pianeta è giunto sin qui è in gran parte merito dell’età oltre la maturità, quella che definiamo “terza età”.
Per loro, oggi, l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti avverte trasversalmente la volontà di volerci essere; d’essere presente nel tempo con loro per loro, assieme a loro.
Un semplice atto di gratitudine per le persone la cui voce è quella della storia passata che si avverte, sfiora tattilmente e assapora nel tempo presente, quello di tutti, di chiunque; pochi lo sanno, perché in pochi sono attenti osservatori del tempo, studenti modello dell’età che sovviene priva di giudizi, ma ricca d’accadimenti.
E loro?
Loro son lì, di fronte a te che sei distratto dai colori freschi e non t’accorgi che lo sfondo del mondo ha i colori antichi, che del tempo son stati la vita.
Loro scrivono; Sognano; pensano a te, a me; loro amano e desiderano essere amati, ascoltati, resi importanti in un quotidiano fatto di tempi stretti, veloci, talvolta inutili; essi lì non riescono ad entrare, il passo è lento ed incerto, ma son lì, mentre tu vivi per apparire di inutilità e superficialità.
Loro ci guardano, ti guardano, lo hanno fatto spesso nel loro tempo presente, così come hanno saputo costruire e creare dalla materia del mondo, la casa dell’oggi.
Loro, per me, che non son degno d’essere nemmeno polvere sotto i loro passi, sono i “Nonni del tempo”, quello presente, teso a divenire altro da sé, dunque futuro.
Noi oggi siamo perché loro ci son stati, hanno fatto, dato e pensato.
Quanto rispetto e gratitudine deve l’uomo a questa porzione di umanità, luogo del conforto, dell’ascolto e talvolta del singhiozzo per la disperazione di generazioni meno attente alla costruzione del pensiero, ove soggiace la libertà per l’azione.
Non siamo liberi come lo sono stati loro; noi non siamo capaci a conquistare quel che hanno loro hanno accolto e colto della natura; loro custodiscono, noi gettiamo; loro hanno costruito, noi distruggiamo; noi oggi sperperiamo, ricchezza d’animo e la bellezza delle cose.
Vogliamo tutto e subito! Non conosciamo, peggio vogliamo assumere il sacrificio; la rinuncia pesa come un macigno sui nostri egoismi.
Il giudizio, quale valore di conoscenza del mondo è l’egoismo, il “voglio!”; il “Pretendo!”; “Esigo!”; senza accorgerci che nulla è dovuto all’uomo perché è la natura stessa ad essere dono per ognuno, che ne colga la gratuità e la pazienza.
Loro sono i Nonni del tempo, anche del nostro.
Ma non siamo disposti a guadagnare per loro; peggio poi a concedere qualcosa di nostro per la loro serenità; per il loro diritto a sentirsi ancora persone.
Eppure ci hanno donato la vita attraverso i nostri genitori.
Loro non sono anziani, ma antichi come antica è la storia che ha dato i natali alle civiltà.
Altro che terza età, la commissione avrebbe dovuto chiamarsi “antichità”, perché l’età antica è l’età che ci precede e dunque quella destinata a restare giovane per sempre.
L’anziano non è vecchio per nascita ma, per il tempo che gli gettiamo addosso, attraverso cui guardiamo i suoi occhi, ascoltiamo la sua voce, confondiamo i suoi pensieri.
Fermati un istante nel quale possa respirare una persona anziana; in cui possa parlarti, raccontarti quel che ha dentro e che agita nel bello e brutto tempo, il suo cuore.
Sorridi ad una donna anziana, ella è stata fortezza e garanzia per la vita, prima di quella di tua madre, poi di quella tua; accarezzale i capelli ed il viso, lei lo ha fatto per una vita intera ed ora, ora che conta ogni giorno come fosse l’ultimo tu tienile la mano, scoprirai il tocco di chi riconosce la generosità del gesto, la semplicità dell’esserci. Fermati un attimo; regala anche fosse un solo istante del tuo tempo l’abbraccio ad una persona anziana; regala una porzione di tempo alle persone anziane, loro ti hanno donata la vita.
Sono i nonni del tempo queste nostre “terze età”; sono sentinelle, navigatori consapevoli verso mete impossibili; traghettatori di uomini senza più orizzonti, soli come loro, ma con una differenza: essi hanno una storia, sono la tua storia; tu né hai storia né potrai esserlo per altri dopo di te.
Loro la scuola per noi; il sapere che conduce alla consapevolezza, che sola potrebbe dirimerci se solo fossimo meno egoisti, distratti, lontani; ed invece vicini, molto vicini ad un presente a rischio di futuro; a rischio d’amore; a rischio di vita.
Essi sono semplicemente nonni del tempo, perché presiedono ad una età che ha radici nel passato di cui siamo figli e per questa semplice ragione naturale, debitori.

Un passo avanti fondamentale verso la fine della “carestia” di libri, di Francesca Perretta e Manuela Esposito

Autore: Francesca Perretta e Manuela Esposito

La “carestia mondiale” di libri, così come viene definita la mancanza di accesso a più del 90% dei libri pubblicati nel mondo da parte delle persone non vedenti, con disabilità visive o con altre difficoltà nella lettura di testi a stampa, sta probabilmente giungendo al termine. Un passo fondamentale in questa direzione è stato infatti compiuto il 1° ottobre 2018 con la ratifica, da parte dell’Unione Europea, del Trattato di Marrakech. In tal modo questo trattato internazionale entra ufficialmente a far parte, attraverso l’adozione di una Direttiva (2017/1564) e un Regolamento UE specifici, del corpus legislativo europeo e, di conseguenza, esso avrà una grande influenza sulle norme nazionali che regolano le eccezioni al diritto d’autore.

Il Trattato di Marrakech, ufficialmente “Trattato di Marrakech volto ad agevolare l’accesso alle opere pubblicate alle persone cieche, ipovedenti o con altre difficoltà di lettura di testi a stampa” è un trattato internazionale sottoscritto il 27 giugno 2013 a Marrakech, Marocco, in occasione della Conferenza Diplomatica dell’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (OMPI). Esso è però entrato effettivamente in vigore solo il 30 settembre 2016, quando è stata raggiunta la necessaria quota di 20 paesi aderenti. Con i 28 paesi dell’UE, sono ad oggi più di 70 i paesi che potranno condividere le proprie biblioteche in formato adattato.

Il Trattato ha ad oggetto eccezioni uniche e di grande rilievo poste al diritto d’autore in favore delle persone non vedenti, con disabilità visive o con altre difficoltà nella lettura di testi a stampa. In particolare, consente la possibilità di effettuare scambi internazionali non commerciali di materiale librario protetto da diritto d’autore, purché prodotto in formati “accessibili” (con tale espressione, si intendono i testi trascritti in braille, riprodotti in caratteri ingranditi, i libri digitali e audio adattati e le trasmissioni radiofoniche) destinati specificamente a consentire la fruizione dei contenuti da parte delle persone cieche e ipovedenti o con altre difficoltà di lettura, come per esempio le persone con dislessia.

La ratio ispiratrice del Trattato è, dunque, proprio quella di porre fine alla “carestia” di libri nel mondo; esso, inoltre, rappresenta un grande passo in avanti nella ricerca di un equilibrio tra il dovere di rendere la cultura accessibile a tutti e, dall’altro lato, il diritto di ciascun autore di vedere tutelati i propri diritti di proprietà intellettuale. Infatti, il Trattato fornisce garanzie agli autori e agli editori, impedendo un uso e una diffusione impropri delle opere pubblicate e ribadendo che le eccezioni al diritto d’autore devono essere limitate a determinati casi previsti, non pregiudicando in modo irragionevole gli interessi legittimi dei titolari.

Bárbara Martín Muñoz, Vicepresidente dell’Unione Europea dei Ciechi (EBU) e responsabile della sua campagna per la ratifica da parte dell’UE del Trattato, ha affermato che “il percorso verso il Trattato di Marrakech è stato lungo, tortuoso e molto duro”. Infatti, le negoziazioni con l’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (OMPI) sono durate più di 3 anni e, successivamente, l’Unione Europea ha impiegato quasi lo stesso tempo per mettere a punto la Direttiva e il Regolamento e per ratificare il Trattato.

Ad oggi, gli Stati dell’UE stanno lavorando per adottare le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla Direttiva 2017/1564, mentre il Regolamento europeo è immediatamente applicabile nei paesi membri senza bisogno di legislazione aggiuntiva. In Italia, i lavori per la trasposizione della Direttiva sono in fase avanzata.

Nuovo ciclo di Visite – Laboratori multisensoriali: “quando i sensi vedono al di là del visibile”

A partire dal 30 novembre prossimo, presso i Musei del Bargello riprenderà il ciclo di visite e di laboratori multisensoriali, riservati a persone con disabilità visive. Le sedi che ospiteranno tale iniziativa saranno il Museo Nazionale del Bargello e il Museo di Palazzo Davanzati a Firenze. Le visite, gratuite per i disabili visivi e relativi accompagnatori, saranno guidate da un’operatrice dotata di una grande esperienza a riguardo. Ai visitatori che si presenteranno alla biglietteria, previa prenotazione, verrà consegnato un paio di guanti in latex (gli stessi che usano i restauratori in opere d’arte) con i quali potranno toccare l’”intoccabile”, facendo esperienza, attraverso una selezione di opere e di oggetti, della multiforme e variegata “Bellezza”
custodita nei due Musei fiorentini. I sensi, attraverso la storia e i racconti di questi antichi palazzi, saranno stimolati a percepire le atmosfere e le suggestioni di un tempo.

Museo Nazionale del Bargello
“L’Essenziale è invisibile agli occhi”
La visita, dopo un’introduzione storica, si muoverà attraverso gli spazi e le sale del Palazzo.
L’esperienza tattile offrirà ai visitatori la possibilità di conoscere alcuni dei maggiori capolavori della scultura dal XV al XVII secolo, tra le quali opere di Michelangelo, Giambologna, Ammannati; temi, soggetti, stili e materiali diversi contribuiranno a ritrarre figure ed ambiti artistici estremamente affascinanti. Il percorso si arricchirà, inoltre, di una sorta di “laboratorio multisensoriale”, dedicato ad una delle sale che, normalmente, viene esclusa dagli itinerari destinati ai non vedenti ed ipovedenti, quale la Sala degli Avori. Dapprima, attraverso l’esperienza tattile, i visitatori saranno invitati a “toccare per vedere”. Con l’ausilio di una copia tattile della tavoletta eburnea di “Adamo nel Paradiso terrestre” e di un libro tattile sarà loro possibile toccare e “vedere” ciò che, in originale, è custodito in una vetrina; a tale esperienza seguirà quella sonora/uditiva, “sentire per immaginare”, in cui, attraverso l’ascolto di alcuni brani di musica antica e la lettura di brevi passi letterari, si cercherà di evocare le immagini di vita e di costume rappresentate negli avori della collezione Carrand.

Museo di Palazzo Davanzati
“Voci, odori e suggestioni di un’antica dimora fiorentina”
L’itinerario di visita anche in questo caso sarà duplice; innanzitutto, i visitatori saranno guidati attraverso la storia e la struttura di questa affascinante dimora medievale fiorentina; nel contempo, faranno esperienza dei materiali e delle magnifiche collezioni in essa custoditi.
Muovendosi, infatti, attraverso gli ambienti domestici (saloni, studioli, camere da letto, cucina e gabinetti) di questa singolare “casa” e attraverso le variegate collezioni di mobili, maioliche, merletti e sculture contenuti in essa, si cercherà di rievocare, accompagnati dagli odori e dai suoni di un tempo, gli agi ed i modi di vita di una antica famiglia signorile fiorentina.

INFORMAZIONI EVENTO:
CALENDARIO INCONTRI:
Venerdì 30 novembre – Museo di Palazzo Davanzati – ore 10.00 – 12.00
Venerdì 7 dicembre – Museo Nazionale del Bargello ore 10.00 – 12.00
Venerdì 21 dicembre –– Museo di Palazzo Davanzati – ore 10.00 – 12.00
Venerdì 28 dicembre – Museo Nazionale del Bargello – ore 10.00 – 12.00
Venerdì 4 gennaio 2019 – Museo di Palazzo Davanzati – ore 10.00 – 12.00

COSTO BIGLIETTO: gratuito per disabili visivi ed accompagnatori

PRENOTAZIONI: la prenotazione, gratuita, è obbligatoria, scrivendo a:
silvia.catone@beniculturali.it.

Il numero dei partecipanti per gruppo sarà limitato ad un massimo di 3 persone più relativi accompagnatori, in modo da rendere la visita maggiormente
significativa e coinvolgente.

LUOGO: Museo Nazionale del Bargello e Museo di Palazzo Davanzati

ORARIO: secondo gli appuntamenti indicati nel calendario.

TELEFONO: 055/0649444 (Museo Nazionale del Bargello)
055/0649460 (Museo di Palazzo Davanzati)

DOVE: Museo Nazionale del Bargello, via del Proconsolo 4, Firenze
Museo di Palazzo Davanzati, via Porta Rossa 13, Firenze

SITO: www.bargellomusei.beniculturali.it