Gruppo sportivo dilettantistico non vedenti Milano

Autore: UICI Milano

La Polisportiva POLHA-VARESE organizza il 7° Trofeo di nuoto per Disabili “CITTA’ DI TRADATE” Meeting Interregionale di Nuoto FINP HF/NV -Valido per il Trofeo “Futuri Campioni” FINP per la  stagione 2014 che si svolgerà a domenica 26 gennaio a Tradate (VA).

La nostra nuotatrice Martina Rabbolini parteciperà alle gare dei 50 rana, 50 delfino e 200 misti.

Sede della manifestazione è la Piscina “MIO CLUB” in Via dei Pradacci a Tradate (VA).

 Questa mattina, domenica 26 gennaio, si è svolto, presso la Piscina “MIO CLUB” in Via dei Pradacci a Tradate, il 7° Trofeo di nuoto per Disabili “CITTA’ DI TRADATE” Meeting Interregionale di Nuoto FINP HF/NV -Valido per il Trofeo “Futuri Campioni” FINP per la stagione 2014.

La nostra nuotatrice Martina Rabbolini ha fatto 3 splendide gare, conquistando tre primi posti!

Nei 200 misti ha fatto segnare il tempo di 3.09:36, stabilendo il record italiano S12 (ipovedenti) e abbassando il suo personale di quasi 10 secondi. Ottimi riscontri cronometrici anche nei – 50 delfino (43:95) e nei 50 rana (44:53).

Con i risultati nei 50 rana e delfino Martina si è classificata prima anche alla prima tappa del TROFEO GIOVANI CAMPIONI FINP.

Attività della scherma. Giornata dimostrativa

Autore: Vincenzo Grillo

Grazie all’interessamento dell’amico nonchè socio dell’U.I.C.I. CASERTA, Rosario Benenati, abbiamo la possibilità di organizzare una giornata dimostrativa volta a promuovere fra i non vedenti ed ipovedenti, l’attività della scherma.

i curiosi, gli interessati, non dovranno far altro che contattarci nel più breve tempo possibile e manifestare la propria volontà di partecipare. Tutto ciò ci agevolerà e ci aiuterà nell’organizzare il tutto al meglio!

 vi aspettiamo numerosi e vogliosi di partecipare!

 Vincenzo Grillo

 cel. 345 43 22 726

grillovincenzo1@gmail.com

SOCIETA’ SPORTIVA DILETTANTISTICA REAL VESUVIANA

Autore: Giuseppe Fornaro

SOCIETA’ SPORTIVA DILETTANTISTICA REAL VESUVIANA
Questa ASD organizza un Torneo di Calcio a 5 categoria B1
intitolato “ABETE CUP”

 Obiettivo della manifestazione, è quello di promuovere il calcio a 5 cat.
b.1 e far nascere nuove squadre nel sud che possano disputare tale
disciplina partecipando al Campionato Nazionale.

la manifestazione si svolge presso il centro sportivo Barrese sito in via delle Repubbliche marinare Napoli

Con la partecipazione di Rai Sport

 

 Squadre partecipanti: ASD Roma 2000, (ASD Real Vesuviana), ASD Bari, CUS Lecce

1^  Giornata 25/26 Gennaio 2014 a Napoli

Sabato Pomeriggio:

ASD Roma 2000 vs ASD Bari ore 15.00

Domenica mattina:

CUS Lecce vs ASD Roma 2000 ore 10.00

ASD Bari calcio vs (ASD Real Vesuviana)  ore 11.30

 2^ Giornata 29/30 Marzo a Napoli

Sabato Pomeriggio:

(ASD Real Vesuviana) vs CUS Lecce ore 15.00

Domenica mattina:

ASD Bari vs CUS Lecce ore 10.00

(ASD Real Vesuviana) vs ASD Roma 2000  ore 11.30

 

La Squadra vincitrice del Torneo sarà quella che totalizzerà più punti in classifica seguendo questa formula: partita vinta +3 punti, pareggio +1 punto, sconfitta 0 punti; in caso di parità di punti si terrà conto della classifica parziale degli scontri diretti se sussiste ancora il pari allora si terrà conto della migliore differenza tra gol Fatti/Subiti

 

Calcetto B1
Il terreno di gioco, su cui si svolgono le partite di calcetto tra formazioni composte da giocatori non vedenti, ha le seguenti misure: lunghezza M.40 circa, larghezza M.20 circa.
Il rettangolo di gioco e’ perimetrato da barriere (strutture in legno, alluminio, plexiglass e via discorrendo, ) poste sui lati laterali del perimetro di gioco, sponde che impediscono alla palla di uscire dal campo, in maniera da rendere lo svolgimento del gioco continuo, pertanto il fuori campo esiste solo per il fondo campo.
La porta e’ alta 2 M. e larga 3 M.
I giocatori: la squadra e’ composta da cinque elementi: il portiere più quattro giocatori. Il portiere è vedente ed oltre che impedire il goal agli avversari, ha il compito di dirigere la difesa. I giocatori sono non vedenti e sono loro che impersonificano la sfida.
L’allenatore staziona a bordo campo e ha l’incarico di dirigere, tatticamente e tecnicamente, l’intera squadra.
Un accompagnatore si posiziona dietro la porta avversaria e ha le mansioni di dirigere l’attacco e di far individuare la porta ai giocatori.
Il pallone e’ in cuoio e pesa 550 GR Circa. Il rimbalzo è controllato (come d’altronde i normali palloni da calcetto per normo-dotati). All’interno della sfera sono (inseriti nella camera d’aria) posizionate 3 placche contenenti delle piccole biglie che con il movimento del pallone stesso producono il rumore necessario ai giocatori per l’individuazione dello stesso.
Per il resto è una normale partita di calcetto!

Il Presidente

Giuseppe Fornaro

La ROMA All Blinds in collaborazione con la trattoriola BURRO E SUGO presenta:UNA BATTUTA NEL BUIO – atto 3°!

Autore: Alfonso Somma

La Roma All Blinds, la nostra squadra di baseball giocato da ciechi vincitrice quest’anno di un titolo prestigioso come la coppa Italia,ripropone una cena al buio di autofinanziamento.
 
I componenti della squadra risponderanno alle vostre curiosità sul baseball giocato da ciechi e non solo.
 
Alcuni di loro serviranno la cena in una sala opportunamente oscurata per farvi assaporare le pietanze riscoprendo come esercitare gli altri sensi.
 
L’evento si terrà venerdi’ 31 gennaio 2014
 
alle 20 presso il ristorante burro e sugo, (Via Elvio Pertinace 1).
 
Il costo a persona è di € 30.
 
Il menu prevede antipasto, primo, secondo, contorno, dolce a scelta, bevande, caffè e l’immancabile ammazzacaffè!
 
Si prega di comunicare le eventuali allergie ed intolleranze al momento della prenotazione.
 
Per prenotazioni: 3398507611
 
oppure:
ada.nardin@gmail.com
 
Vi aspettiamo!
 
Per raggiungere il locale:
 
dalla stazione Termini metro B (direzione Laurentina), fermata (Basilica San Paolo); percorrere via Giustiniano Imperatore (direzione via Cristoforo Colombo) e svoltare alla quarta
 
traversa a destra, ovvero, in via Settimio SeveroÖ Proseguire per via della Collina Volpi. Arrivo sul lato sinistro.
 
http://www.burroesugo.com/index.php?option=com_content&view=article&id=52&Itemid=59

Sport: Riprende l’attività agonistica con due importanti eventi sportivi, a cura del Gruppo Sportivo Dilettantistico Non Vedenti Milano ONLUS

Autore: a cura del Gruppo Sportivo Dilettantistico Non Vedenti Milano ONLUS

Dal 16 al 19 gennaio si svolgerà a Pajulahti (Finlandia) un importante Torneo Internazionale di showdown che vedrà la partecipazione del nostro socio Domenico Leo e del tecnico Maurizio Regondi.
Nel week-end sono previsti, dal 18 al 19 gennaio, i Campionati Italiani Indoor PARA-ARCHERY con la partecipazione dei nostri atleti Susanna Prada, Loredana Ruisi, Diego Chiapello (autore lo scorso 4 gennaio a Venegono Superiore di 385 punti, primato personale e record italiano indoor di categoria) e Ivan Nesossi (esordio fuori gara) con le rispettive guide-tecnici Maurizio Nardin, Armando Bonechi, Mario Porotti e Laura De Leonardis.
Concludiamo comunicando che il nostro Gruppo Sportivo, in virtù di cinque titoli italiani conquistati dall’inizio dell’attività agonistica nella Fitarco, riceverà prossimamente la Stella di Bronzo al Merito Sportivo.

Gruppo Sportivo Dilettantistico Non Vedenti Milano ONLUS
Via Vivaio, 7
20122 Milano
tel/fax: +390276004839
Email: info@gsdnonvedentimilano.org
Web: www.gsdnonvedentimilano.org

 

Valutazioni e considerazioni in merito al Servizio Civile, a cura dei Volontari del S.C.N. 2012/2013

Autore: a cura dei Volontari del S.C.N. 2012/2013

Al Consiglio Provinciale U.I.C.I.  Roma                       
                                                                                            c. a. del Presidente Dott. FRITTELLI Giuliano
                                                                                                           Via Mentana, 2/B – 00185 ROMA                                                                             
                                                                       e p.c..     Al Presidente Nazionale U.I.C.I.
                                                                                                                  Prof. DANIELE Tommaso
                                                                                                           Via Borgognona, 38 – 00187 ROMA
                                                                                         Al Presidente del Consiglio Regionale U.I.C.I. Lazio
                                                                                                                 Prof.ssa Annita VENTURA
 Via Collalto Sabino, 14 – 00199 ROMA
Alla Redazione del “Il Corriere dei Ciechi”
                                                                                                           Via Borgognona, 38 – 00187 ROMA
                                                                                                                Al Delegato U.I.C.I. Tivoli
                                                                                                                Sig. VENE Carlo
            Vicolo della Viola, 12 – 00019 TIVOLI
                                                                                                               
OGGETTO: VALUTAZIONI E CONSIDERAZIONI IN MERITO AL SERVIZIO CIVILE                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        NAZIONALE SVOLTO PRESSO U.I.C.I. SEZ. PROV. ROMA – DELEGAZIONE TIVOLI. I Volontari del S.C.N. 2012/2013
                                                                                                       

Egregio Sig. Presidente,
Signore e Signori Consiglieri,

in occasione del termine della nostra esperienza nel Servizio Civile Nazionale presso la sede distaccata di Tivoli, ci è sembrato doveroso, nonché vivamente sentito, esprimere con questa, seppur breve, lettera la nostra gratitudine nei confronti del presidente Giuliano Frittelli, del Vice Presidente Marcello Iometti, di tutti i Consiglieri e per ultimo, ma non ultimo, nei confronti del Sig. Carlo Vene e di tutte quelle persone che hanno contribuito, in un modo o nell’altro, all’ottima riuscita di questo progetto; un ringraziamento sentito va alla pazienza e gentilezza del Sig. Marco del Carobbo, all’indubbia professionalità della Sig.ra Antonietta Fancello ed alla puntuale disponibilità delle Sig.re Anna e Laura.

Probabilmente nessuno di noi volontari avrebbe mai immaginato, partecipando al bando per l’anno di servizio civile dell’Unione Italiana Ciechi, il forte impatto emotivo e umano che avrebbe avuto questa esperienza; e, certamente, non avremmo mai immaginato che questa realtà, per un caso più unico che raro, avrebbe fatto parte delle nostre vite per ben due anni. Ed è proprio grazie a questo inaspettato prolungamento del nostro servizio che abbiamo potuto respirare più a fondo questa quotidianità fatta di persone coraggiose, combattive e dinamiche, che hanno fatto dell’altruismo, della solidarietà e della cooperazione i cardini principali del proprio modus vivendi.
A stretto contatto con persone che hanno reali difficoltà abbiamo avuto la possibilità di capire quanto siano futili i nostri piccoli drammi quotidiani e di apprezzare, quindi, gli aspetti davvero importanti della vita. Ogni singolo individuo che abbiamo conosciuto grazie a questo progetto ci ha insegnato qualcosa di personale e unico, trasmettendoci parte della propria forza interiore e positività.

Ci sembra doveroso e corretto cercare di far capire quanta stima noi volontari nutriamo nei confronti del Sig. Carlo Vene che è stato per noi una fonte d’ispirazione e un insostituibile compagno di viaggio che non ha mancato mai di essere incoraggiante e presente e che ha saputo equilibrare alla perfezione l’autorità ed il rigore, derivanti dal ruolo da lui ricoperto presso la nostra sede distaccata, e la comprensione e la sensibilità, derivanti dalla sua grande umanità. Il Sig. Carlo Vene, grazie anche alla sua decennale esperienza, ci ha saputo motivare ulteriormente coinvolgendoci in numerose iniziative benefiche, grazie alle quali abbiamo potuto non solo aiutare concretamente il prossimo, ma anche dare spazio alla nostra creatività e sensibilizzare ed informare tutte le persone con le quali siamo entrati in contatto.

In questi due anni, noi volontari abbiamo avuto modo di conoscerci meglio ed intensificare il nostro spirito di gruppo, creando dei rapporti d’amicizia continuati aldilà di ciò che concerne il progetto a cui abbiamo partecipato; amicizia e stima reciproca che hanno contribuito ad aumentare il clima di serenità e, certamente, la produttività dell’intero gruppo.

Siamo fermamente convinti che qualsiasi strada prenderà la nostra vita, non dimenticheremo mai questa esperienza di vita unica e irripetibile che ci ha profondamente segnati e umanamente arricchiti, poiché, come recita il motto che scherzosamente abbiamo creato: “In servizio un anno, volontari sempre”.

RingraziandoVi nuovamente per questa esperienza che senza di voi non sarebbe stata possibile, vi ringraziamo anticipatamente per la vostra attenzione e cogliamo l’occasione, date le imminenti festività natalizie, di porVi i nostri più sinceri auguri, con la certezza che continuerete a svolgere un’ottima collaborazione con i futuri gruppi di volontari in Servizio Civile Nazionale.

Cordiali saluti,  

I Volontari del S.C.N. 2012/2013

 ANGELINI Giacomo

CAMPANA Domenico

FRANGIONE Rosaria

MARCHIONNE Mauro

PALLANTE Matteo

SCIROCCHI Simone

SIMONE Marta

La mancanza di specificità e l’inaccessibilità informatica, l’impegno dell’U.I.C.I. per il superamento di questi due ostacoli all’inclusione scolastica dei nostri ragazzi, di Luciano Paschetta

Autore: Luciano Paschetta

Responsabile operativo Commissione nazionale istruzione

Mentre il processo di inclusione scolastica è ormai una realtà generalizzata e consolidata in tutto il paese, restano alcuni aspetti critici nell’inclusione dei disabili visivi che, in questi ultimi anni si sono venuti acutizzando.
I ragazzi ciechi o ipovedenti gravi rappresentano una piccola minoranza in relazione alla totalità dei disabili frequentanti i diversi ordini di scuola: su oltre 200.000 ragazzi con disabilità presenti nella scuola, essi sono meno di 5.000. Una piccola minoranza con però specifici bisogni educativi. Purtroppo, però, in una società dove, badando spesso più alla quantità che alla qualità ,”contano i numeri”, è sempre più difficile far conoscere i bisogni dei piccoli gruppi. Così, via via negli anni, le necessità educative specifiche dei disabili visivi sono state “oscurate” dai bisogni derivanti dal gruppo di maggioranza rappresentato dai soggetti con difficoltà di apprendimento: si è passati dai corsi di formazione monovalenti specifici sulla disabilità, a quelli polivalenti dove la trattazione degli aspetti tiflologici si ridusse a una piccola parte del monte ore complessivo, per passare alle SIS dove a volte l'”informazione” (non si può certo parlare di formazione) sulla disabilità visiva si riduceva a una decina di ore.
Questo, nonostante l’impegno dell’U.I.C.I. e delle organizzazioni ad essa vicine (Biblioteca Italiana per i ciechi, Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi, I.Ri.Fo.R.), per fornire consulenza e formazione a genitori e docenti, rende oggi spesso inadeguate le loro conoscenze e competenze specifiche nell’educazione dei disabili visivi.
Precisato che una recente ricerca svolta a livello nazionale dall’I.Ri.Fo.R. ha evidenziato che oltre il 43% dei ragazzi con problemi di vista inseriti nei vari ordini di scuola, presenta anche altre disabilità, è indispensabile rifocalizzare la formazione dei docenti sui problemi specifici nell’educazione del non vedente o dell’ipovedente grave, sapendo che essi non sono quelli derivanti dalle difficoltà di apprendimento, ma dalla sua impossibilità a utilizzare la vista: per comunicare, per la propria autonomia personale, di lavoro e di movimento.
L’intervento di sostegno deve essere in grado di focalizzare l’azione educativa dei genitori prima, e l’azione didattica dei docenti poi, al superamento di questi problemi e deve porsi come obiettivi primari:
– l’insegnamento di un codice e di un metodo di lettura e scrittura capace di rendere autonomo lo studente nel suo lavoro;
– l’educazione all’autonomia personale nella gestione del lavoro didattico (prendere appunti, redigere il diario, svolgere prove scritte, studiare le lezioni, ecc.);
– l’educazione all’autonomia di movimento (sapersi muovere autonomamente nell’aula, nell’andare ai servizi, nel muoversi all’interno della scuola, fino ad arrivare a essere capace di percorrere autonomamente il percorso casa-scuola).

In presenza di un ragazzo con disabilità visiva senza altri problemi, non si tratta quindi di attuare una didattica differenziata, né di “semplificare” o ridurre gli insegnamenti, né di esonerarlo da qualche tipologia di prova o dalla frequenza di alcune discipline, ma di saper fornire al ragazzo con disabilità visiva ed ai suoi docenti, gli strumenti e le indicazioni perché egli possa seguire in “pari opportunità” le lezioni con i compagni.

Un grande strumento di “pari opportunità” per il disabile visivo è rappresentato dalle TIC: il loro utilizzo, rendendolo completamente autonomo nella lettura e nella elaborazione scritta dei testi “in nero”, (gli stessi utilizzati dai normovedenti), gli consente la comunicazione diretta con compagni e docenti.
L’uso del PC permette al cieco e all’ipovedente grave di scrivere, e correggere autonomamente, un qualsiasi testo che sarà immediatamente leggibile da chiunque, parimenti gli rende possibile consultare un libro digitalizzato, un sito in internet, un messaggio di posta elettronica leggendoli direttamente in braille attraverso il display braille collegato al suo computer o ascoltandoli con la sintesi vocale, il che, in una società sempre più “digitalizzata”, lo rende sempre più autonomo. Tutto risolto quindi.
Purtroppo no, la battaglia per l’inclusione assomiglia alle fatiche di Sisifo: quando si pensa di aver risolto un problema, esso torna a ripresentarsi nuovamente ed in modo più preoccupante. È questo che sta succedendo nell’utilizzazione delle nuove tecnologie spesso “non accessibili” utilizzate nel processo di “dematerializzazione” delle nostre scuole con l’acquisto di sofware per i registri elettronici non accessibili, con la realizzazione di siti non accessibili, con l’introduzione di LIM non accessibili e con l’adozione di libri digitali non accessibili.

La promozione della formazione tiflopedagogica e della “cultura dell’accessibilità”: questi i due fronti che hanno caratterizzato il nostro impegno nell’anno appena trascorso con pressioni politiche sul MIUR ed interventi tecnici in tutte le sedi: osservatorio permanente sull’inclusione scolastica, seminari e convegni.

Relativamente alla formazione, concretamente nel 2013, dopo anni di assenza di significative iniziative di aggiornamento specifiche, abbiamo ottenuto:
– l’avvio, con finanziamento da parte del Ministero, di cinque Master/corsi di perfezionamento su Didattica e Psicopedagogia per alunni con disabilità sensoriali, rivolti a docenti di sostegno e curriculari, che saranno avviati nel mese di gennaio/febbraio nelle Università statali di Torino, Venezia, Bologna, Bari e nell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli;
– l’attivazione di due Master di I livello per “assistenti alla comunicazione per disabili sensoriali”, promosso uno dall’Università La Sapienza di Roma e l’altro in FAD realizzato dall’Università IUL di Firenze;
– la realizzazione con l’I.Ri.Fo.R., di un corso di 116 ore, (cinque moduli in FAD intervallati da quattro in presenza), per la formazione tiflopedagogica di base dei docenti educatori, che ha visto la partecipazione di circa ottocento iscritti.

Mentre, relativamente all’accessibilità, i nostri interventi in tutte le direzioni, hanno cominciato a dare i primi importanti risultati sul piano normativo:
– nel Decreto 169 (“Decreto crescita 2.0 “convertito in legge il 12.12. 2012) dedicava l’intero articolo 9 rendendo più cogenti le norme sull’accessibilità;
– il Dm del 20 marzo 2013, pubblicato sulla GU lo scorso ottobre, ha reso operative le nuove indicazioni, aggiornando il precedente regolamento della “Legge Stanca”;
– il Decreto MIUR 26.03.2013 sui libri di testo digitali, contiene uno specifico allegato sulle condizioni di accessibilità dei libri di testo.
Si tratta ora di passare dalla “norma” alla “prassi”.
In questo senso fanno ben sperare le due giornate di approfondimento sull’editoria digitale e scolastica tenutesi al MIUR nel mese di dicembre: nell'”Incontro di informazione e formazione per Dirigenti Scolastici e docenti delle 20 scuole appaltanti, rappresentanti delle 38 Scuole 2.0 e degli Uffici Scolastici Regionali”, presenti gli editori, la specifica sezione sulle caratteristiche dell’accessibilità dei prodotti digitali rappresenta un importante segnale verso una reale attenzione al superamento del problema.
Luciano Paschetta

Disavventure di un ipovedente presuntuoso, di Angelo Mombelli

Autore: Angelo Mombelli

Far da sé è ok, ma sovente…
Già in altre circostanze ho raccontato le disavventure che mi sono occorse, mi sembra giusto aggiornarvi sulle ultime. Le disavventure di un ipovedente quale io sono!
Il mio desiderio di essere autonomo a tutti i costi mi porta spesso a vivere inconvenienti e momenti di imbarazzo. E’ un’attitudine lodevole la mia, ma in certi frangenti la presunzione dovrebbe lasciare il posto al supporto di qualche amico vedente. Per esempio…
Secondo le indicazioni del mio medico curante avevo svolto alcune analisi del sangue e delle urine, ed i risultati non erano stati per niente favorevoli. Mi sono quindi recato dallo specialista, il quale è rimasto perplesso sui risultati perché gli esami erano stati svolti da un laboratorio la cui strumentazione non era certo all’ultimo grido. Mi ha prescritto quindi nuovi accertamenti da svolgersi presso una nuova, moderna struttura di indubbia qualità.
Come necessario per questo tipo di esami, mi presento là al mattino presto, trovandomi in quei soliti ambienti asettici  ed ovattati, dove tutto è automatizzato ed orientarsi non è facile. Scorgo, malgrado tutto, il distributore dei ticket numerati per la fila all’accettazione. Nella miriade di indicazioni, piegato a quarantacinque gradi, premo il pulsante accanto alla dicitura che mi sembra consona alle mie necessità, ovvero “analisi di laboratorio”. Avuto il biglietto numerato, mi sistemo in piedi sotto il quadro che indica i turni e gli sportelli dove recarsi (naturalmente di sintesi vocale non se ne parla). Comincia quindi un’attesa di un quarto d’ora, senza che mai appaia la lettera relativa al mio biglietto. Strano. Torno quindi al distributore e trovo fortunatamente un’infermiera, alla quale espongo le mie necessità. Lei capisce e mi procura il biglietto che fa al caso mio, che é “esami del sangue” e non “esami di laboratorio “. Nel consegnarmelo, soggiunge: “La prenotazione che lei aveva preso si riferisce ad esami di laboratorio in generale, fra cui il pubtest, che sono certa non la riguarda”. Ho condiviso appieno la sua affermazione.
Altro episodio: devo fare la solita visita specialistica presso una mastodontica struttura ospedaliera, un dedalo di reparti, porte e corridoi, con indicazioni collocate ad altezze (per me) siderali. Parto a colpo sicuro guidato unicamente dal mio intuito. I corridoi sono però semi deserti e male illuminati. Dopo un pellegrinaggio di svariati minuti, incrocio finalmente una persona che mi pare faccia parte dello staff dell’ospedale, la quale mi fornisce una preziosa indicazione. Rimessomi in cammino, seguo pedissequamente (credevo) le indicazioni appena ricevute e mi trovo… nella camera mortuaria dell’ospedale. Mi sono toccato là, dove non batte il sole.

Servizio Civile Nazionale per giovani stranieri, di Luciana Loprete

Autore: Luciana Loprete

In riferimento al Bando per la selezione di n. 8.146 volontari da impiegare in progetti di servizio civile,in esecuzione dell’ordinanza r.g.14219/2013 del Tribunale di Milano, con decreto 4 dicembre 2013 del Capo del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, pur non avendo mai riscontrato vicissitudini con cittadini stranieri, questa sezione provinciale di Catanzaro dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti comunica la riapertura dei termini per consentire esclusivamente agli stranieri di poter presentare domanda per la partecipazione ai bandi di selezione pubblicati sul sito del Dipartimento in data 4 ottobre 2013.
            Fermi restando gli altri requisiti e condizioni di cui all’art 3 dei bandi richiamati in oggetto possono presentare domanda i giovani non aventi la cittadinanza italiana riconducibili alle seguenti categorie:
• cittadini dell’Unione europea;
• familiari dei cittadini dell’Unione europea non aventi la cittadinanza di uno Stato membro che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente;
• titolari del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
• titolari di permesso di soggiorno per asilo;
• titolari di permesso per protezione sussidiaria.
      Si rammenta di tenere presente che le domande degli interessati, redatte in carta semplice secondo il modello “allegato 2 e 3” al decreto, dovranno pervenire, entro le ore 14,00 del 16 dicembre 2013 (art. 1 del decreto), direttamente presso la sede UICI di Catanzaro in Via Francesco Spizzirri n° 1/3 nei seguenti orari:
– Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00 ed i pomeriggi di martedì e venerdì dalle ore 15.00 alle ore 17.00.

      Le domande possono essere presentate esclusivamente secondo le seguenti modalità:
1) con Posta Elettronica Certificata (PEC) di cui è titolare l’interessato avendo cura di allegare tutta la documentazione richiesta in formato pdf;
2) a mezzo posta o corriere;
3) a mano.

 Il Presidente
 Loprete Luciana

 

Nonostante tutto… qualche buona notizia non manca: Il nuovo Centro di ipovisione di Bergamo: un punto di riferimento sicuro per l’età evolutiva , di Angelo Mombelli

Autore: Angelo Mombelli

Il 10 ottobre 2013, in concomitanza con la Giornata mondiale della vista, ho partecipato all’inaugurazione del nuovo centro di riabilitazione visiva di Bergamo. Sono rimasto piacevolmente sorpreso dal conoscere l’attività che il centro ha svolto nel passato e sono sicuro che nella nuova struttura essa verrà ampliata ed implementata. Il centro di ipovisione appartiene all’azienda ospedaliera Giovanni XXIII di Bergamo ed è diretto dalla dott.ssa Flavia Fabiani che ne è l’anima e l’ispiratrice, curandone le iniziative che ivi si svolgono. Nella struttura operano inoltre circa dieci operatori e a questi devono aggiungersi ulteriori figure professionali sulla base delle necessità che emergono nei casi specifici presi in carico.  
Prima dell’inaugurazione, ho avuto l’opportunità di visitare il centro accompagnato dall’ortottista che vi opera e dal Presidente della Sezione Provinciale di Bergamo dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti prof. Gianbattista Flaccadori: ho potuto appurare che la struttura è stata realizzata tenendo conto innanzitutto delle necessità degli ipovedenti in età evolutiva, è collocata al piano terra, quindi priva di barriere architettoniche, e si dispone in uno spazio di circa 400 metri quadri; i colori e gli arredi fanno chiaramente intendere che il centro é stato pensato soprattutto per i bambini: sappiamo bene, a più riprese ne abbiamo parlato, quanto sia importante la riabilitazione in età evolutiva poiché le competenze che si acquisiscono in quell’età le si portano avanti per tutta la vita e consentono un iter educativo e formativo più semplice ed efficace. Detto questo, il centro è comunque pienamente adeguato anche alle necessità riabilitative degli ipovedenti adulti. Posso senz’altro affermare che il centro si pone come punto di riferimento per la riabilitazione dell’età evolutiva non solo per la regione Lombardia, ma anche per le regioni vicine.
All’inaugurazione ufficiale era presente tra gli altri l’Assessore alla Sanità della Regione Lombardia Mario Mantovani; favorevolmente colpito dall’attività del centro e dalla sua organizzazione, ha promesso che quest’ultima merita di essere seguita dalle istituzioni e adeguatamente sostenuta anche nel futuro. Ha garantito quindi un suo specifico interessamento in proposito.
Parole particolarmente significative in questo frangente:  la legge di stabilità ha previsto infatti una riduzione da oltre due milione e cinquecentomila euro a centosessantamila euro del contributo della legge 284/1997 che,  tra le altre cose, stanziava fondi alle Regioni  per la creazione e il potenziamento dei centri di ipovisione, come quello di cui stiamo parlando.
A conclusione, una nota personale: nella visita prima dell’inaugurazione ufficiale l’ortottista che mi accompagnava mi ha confessato che era un grande piacere conoscermi, e non si trattava di un mera formalità: mi ha mostrato un testo calibrato per la verificare la velocità di lettura dei pazienti, che utilizza abitualmente ormai da molti anni e che, quindi, conosce praticamente a memoria: sorpresa! Si trattava di un mio vecchio articolo sui centralinisti telefonici!   
Per contattare il Centro: telefono 035-267.85.81 fax 035-267.30.61 e e-mail: ipovisione_oculistica@hpg23.it.