Sport – Progetto “Scherma on”: Torneo internazionale non vedenti, Modica 26-27 gennaio 2019

OSO (Ogni Sport Oltre) e Fondazione Vodafone Italia

Presso la Sala Conferenze “Grana Scolari” della Biblioteca Comunale “S. Quasimodo” di Modica si è svolta la conferenza stampa di presentazione delle iniziative del progetto denominato “Scherma on” all’interno di “OSO Ogni Sport Oltre” promosso da Fondazione Vodafone Italia. OSO Ogni Sport Oltre ha come obiettivo la diffusione e la pratica dello sport tra le persone con disabilità, proponendosi di raggiungere risultati concreti sul territorio e di rendere lo sport un’opportunità per tutti. In particolare il progetto “Scherma On” pensato e sviluppato con l’intento di coinvolgere tutto il territorio nazionale, grazie alla posizione strategica delle tre città partner Padova, Terni e Modica, vuole promuovere la scherma paralimpica in tutte le sue versioni. Il progetto partito ad ottobre da Terni con il locale club di scherma, che ha ospitato e organizzato i Campionati Europei Paralimpici, vede ora coinvolta la città di Modica e la Conad Scherma Modica, per la sua quasi decennale attività riguardante la scherma per non vedenti. Disciplina che ha avuto sviluppo proprio dalla città della contea, che la Federazione Italiana Scherma ha riconosciuto, organizzando un circuito di gare nazionali e un Campionato Italiano ufficiale, e che sta vivendo un momento di diffusione e sperimentazione in diversi paesi europei. A Modica si comincia giovedì 17 gennaio con un Open Day riservato a non vedenti e ipovedenti presso il Palamoak Sala Scherma Comunale per conoscere e provare la scherma per non vedenti; per poi giungere all’evento clou il 26 e 27 gennaio con un Torneo Internazionale per non vedenti che vedrà coinvolte oltre ad un’ampia rappresentanza italiana anche delegazioni di Francia, Svezia, Spagna e Portogallo.
Il presidente della Conad Scherma Modica, nonché assessore allo Sport del Comune di Modica Maria Monisteri, ha fatto gli onori di casa ed ha aperto i lavori illustrando il programma delle iniziative, ringraziando innanzitutto la Fondazione Vodafone Italia e tutti gli enti che patrocinano e contribuiscono all’organizzazione dell’evento, oltre agli sponsor locali Banca Agricola Popolare di Ragusa e Conad Sicilia che hanno prontamente e senza indugio sposato il supporto a tutte le iniziative del progetto. Presente anche il Sindaco della Città di Modica Ignazio Abate, che ha sottolineato il primato della città per l’idea e l’avvio della scherma per non vedenti, ringraziando la Scherma Modica per la sua quotidiana attività di promozione e pratica sportiva e soprattutto per questa iniziativa che oltre a promuovere la città tutta anche in ambito internazionale, ha un importantissimo risvolto sociale.
Successivamente ha preso la parola il presidente della Federazione Italiana Scherma Giorgio Scarso, che ha ringraziato la Scherma Modica e il suo presidente per quanto riescano a fare, essendo sempre promotori di iniziative che hanno dello straordinario e senza precedenti e che pongono la società come punto di riferimento in ambito nazionale e internazionale, ricordando anche i successi dello scorso fine settimana nella prova di coppa del mondo assoluta di Parigi di Giorgio Avola atleta cresciuto nella Scherma Modica. Ha poi continuato sottolineando come la Federazione nazionale non si limita a seguire l’attività agonistica di alto livello, ma pone grande attenzione anche all’attività sportiva come attività sociale, ricordando l’inglobamento del settore paralimpico, l’organizzazione dei campionati italiani assoluti congiunta olimpici e paralimpici, oltre all’attività sperimentale di avviamento alla scherma per bambini autistici e non disturbi della sfera comportamentale. Ha infine letto due messaggi di saluto e di plauso all’iniziativa inviati dal ministro della disabilità Fontana e dal presidente del CIP Pancalli.
La parola è poi passata al presidente della sezione provinciale UICI Salvatore Albani, che si augura la diffusione di questa pratica sportiva, che amplia il ventaglio di sport che non vedenti e ipovedenti posso praticare, ricordando a tutti i non vedenti e ipovedenti della provincia l’opportunità data del prossimo open day in sala scherma per provare questa disciplina.
Per la FISPIC (Federazione Italiana sport paralimpici per ipovedenti e ciechi) è intervenuto Santino Di Gregorio consigliere nazionale coordinatore della Commissione Nazionale Sport in rappresentanza del presidente Barbuto, che si è detto felice di essere presente, per avere così l’opportunità di complimentarsi con i pionieri dell’iniziativa che si avvicina al mondo della disabilità e al mondo della cecità in particolare, che normalmente riscontra resistenze al coinvolgimento. Si augura lo sviluppo della scherma per non vedenti in tutte le realtà siciliane, essendo la pratica sportiva un importante veicolo per l’inclusione sociale, inclusione che sottolinea alla Scherma Modica è piena e totale. Ha infine ringraziato gli sponsor che in contrasto con le leggi di mercato si avvicinano a queste iniziative nel mondo dei disabili.
Infine ha preso la parola il direttore Marketing e rete di Conad Sicilia Giovanni Anania, che ha portato il saluto e le parole del direttore generale e CFO Conad Sicilia Vittorio Troia: “Da 25 anni siamo a fianco della Scherma Modica, con la quale abbiamo instaurato un sodalizio che va oltre il semplice rapporto tra sponsor e sportivi perché crediamo che il sostegno alla comunità si realizzi coltivando i rapporti umani e sostenendo le eccellenze presenti sul territorio. Per questo non potevamo che supportare la Società e la Federazione italiana in questo ambizioso progetto che porterà a Modica il primo trofeo mondiale per non vedenti. Come leader della grande distribuzione in Sicilia sentiamo forte il dovere di dare il nostro contributo al miglioramento della vita della comunità, anche con il sostegno ad iniziative che promuovono l’abbattimento delle barriere fisiche e culturali nel mondo sportivo”.

Il presidente della Conad Scherma Modica, nonché assessore allo Sport del Comune di Modica Maria Monisteri, mentre illustra il programma delle iniziative

Il presidente della Conad Scherma Modica, nonché assessore allo Sport del Comune di Modica Maria Monisteri, mentre illustra il programma delle iniziative

L'intervento di Santino Di Gregorio durante la conferenza stampa

L’intervento di Santino Di Gregorio durante la conferenza stampa

www.schermamodica.it

“Settimana relax”: Campo Verde dal 16 al 23 giugno 2019

Dal 16 giugno al 23 giugno 2019, presso Campo Verde Village di San Cataldo di Lecce (www.campoverdevillage.it) con il patrocinio dell’UICI della Puglia, è stata programmata l’organizzazione di una settimana al mare denominata “SETTIMANA RELAX” aperta a tutti i soci UICI, loro accompagnatori, amici, famigliari e tutti coloro che vogliono partecipare e trascorrere una settimana in completo relax tra il verde e il cristallino mare del Salento, senza alcuna distinzione per favorire il processo di inclusione e aggregazione.
Il villaggio è ubicato a pochi passi dal mare, all’interno di una pineta di 8 ettari, prolungamento dell’oasi naturale delle Cesine riserva protetta dal WWF.
Tra i 350 e 650 metri dal villaggio, la bellissima spiaggia privata, con il mare cristallino dove si potrà godere di una distesa di sabbia dorata.
L’offerta del soggiorno a persona, valida sia per gli ospiti con disabilità visiva che per gli accompagnatori e tutti coloro che vogliono partecipare, prevede sette giorni in pensione completa con inizio dalla cena di domenica 16 giugno al pranzo della domenica del 23 giugno 2019 con un costo di 385,00 euro a persona per un numero minimo di 30 adesioni con invio della preadesione con dati anagrafici eventuali esigenze e numero di cell. entro il 15 febbraio 2019 all’indirizzo di posta elettronica pintogiuseppe1957@gmail.com e che per l’accettazione delle preadesioni farà fede la data e ora di arrivo della mail.
La sistemazione sarà in appartamenti con uso matrimoniale, doppia, tripla, con supplemento di 25 euro al giorno a persona per la singola per un massimo di 4 appartamenti a uso singolo.
Il check-in con arrivo e consegna camere è previsto dalle ore 17.00 di domenica 16 giugno mentre il check-out entro le ore 10.00 di domenica 23 giugno 2019.
La quota comprende:
– Cocktail di benvenuto
– sette giorni di pensione completa con colazione pranzo e cena a buffet con acqua e vino alla spina, che vengono serviti rispettivamente dalle ore: colazione 07.30, pranzo dalle ore 12.30, cena dalle ore 19.30.
– zona sport a completa disposizione per iniziative
– Animazione e intrattenimento
– Tessera club che include: Servizio Spiaggia con 1 ombrellone e due lettini per appartamento dalla seconda fila in poi, utilizzo 3 piscine, strutture ricreative, Mini club 3/8 anni, Junior Club 9/13 anni, Campoverde Young Club 14/18 anni e programma di animazione con intrattenimento diurno e serale.
La quota NON comprende:
– a pagamento a seconda del numero delle adesioni con la società turco service s.r.l. si potranno organizzare uscite a Lecce o zone limitrofe;
– a seconda delle adesioni corsi di nuoto e di tiro con l’arco
TASSA DI SOGGIORNO: 1,00 euro a persona per un massimo di 7 notti. Esenti dal pagamento i minori di anni 12 e tutti gli aventi diritto come da delibera visualizzabile sul sito del Comune di Vernole.
Durante la settimana nei pomeriggi saranno organizzati tornei di carte o altre attività da concordare in loco.
È stato concordato, a richiesta con la società trasporti turco service s.r.l. di Vernole, il trasporto dalla stazione di Lecce al villaggio al costo di 30 euro da 1 a 4 persone un costo di 50 euro da 1 a 8 persone, contattabile per l’organizzazione dei gruppi al numero di cell. 324.0930955, sig. Turco Andrea.
Mentre dalla stazione e aeroporto di Brindisi al villaggio è stato concordato, a richiesta con la cooperativa Senza Confini Brindisi, il costo di 80 euro da 1 a 8 persone, contattabile per l’organizzazione dei gruppi al numero di cell. 393.1097555, sig. Sardano Michele.

Per chi volesse partecipare deve:
oltre che inviare la pre adesione entro il 15 febbraio 2019, effettuare entro il 15 marzo 2019, un vaglia postale o bonifico di acconto di 150 euro a persona adulta al seguente codice IBAN:
IT 22 T 02 008 15 906 000000 947284 (Unicredit banca di Roma) intestato a Pinto Giuseppe
Causale: Nome e cognome – acconto settimana relax
– inviare una mail, entro e non oltre il 31 marzo 2019, con dati anagrafici e eventuali esigenze n. di telefono all’indirizzo di posta elettronica pintogiuseppe1957@gmail.com con la conferma di adesione e allegato copia del vaglia postale o bonifico di 150 euro, a persona. Sono previste molte adesioni, quindi potrebbe succedere che chi si prenota all’ultimo momento rischia di non usufruire del pacchetto.
– Inoltre per quanto riguarda la partecipazione di bambini da 0 a 3 anni il soggiorno è gratuito mentre da 03 a 14 anni compiuti il costo è di € 15 al giorno come contributo ai pasti per un totale di 105 euro con acconto di 50 euro con le condizioni sopra elencate, inoltre è necessario segnalare la presenza di cane guida per il quale non sarà necessario nessun contributo, mentre per i cani di compagnia si dovrà versare un contributo al momento del saldo di 50 euro per le pulizie.
Il saldo deve avvenire allo stesso modo sopra indicato entro e non oltre il 19 aprile 2019 e inviare entro il 02 maggio 2019 all’indirizzo di posta elettronica pintogiuseppe1957@gmail.com una mail con allegato copia del vaglia o bonifico dell’avvenuto saldo pena l’annullamento della prenotazione e conseguente perdita della caparra.
Si precisa inoltre che per agevolare la mobilità nel villaggio è necessario che il cieco totale sia accompagnato.
Campo verde e Tutto il Suo Staff ci aspetta per poterci coccolare e regalare momenti di relax.
Giuseppe Pinto resta a disposizione per ulteriori chiarimenti ed è possibile contattarlo al numero 3346689311 o via mail: pintogiuseppe1957@gmail.com.

Presentazione del libro “L’arte contemporanea e la scoperta dei valori della tattilità” di Aldo Grassini, Andrea Socrati e Annalisa Trasatti

Armando Editore

Giovedì 17 gennaio 2019
ore 17.30
Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma
Sala delle Colonne
viale delle Belle Arti, 131
Ingresso libero

Intervengono:
Saluti introduttivi di Emanuela Garrone, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
Aldo Grassini, Presidente del Museo Tattile Statale Omero di Ancona
Andrea Socrati, Museo Tattile Statale Omero di Ancona
Annalisa Trasatti, Museo Tattile Statale Omero di Ancona
Fabio De Chirico, Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane -MiBAC

La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea presenta il libro L’arte contemporanea e la scoperta dei valori della tattilità, degli autori Aldo Grassini, Andrea Socrati e Annalisa Trasatti, per la collana medico-psico-pedagogica di Armando Editore (2018). Da diverso tempo la Galleria promuove l’accessibilità museale per tutti con attenzione alle diverse disabilità, con progetti che si rivolgono anche a persone non vedenti. Questo libro ci offre l’occasione per discutere del ruolo della tattilità proprio in relazione all’arte contemporanea, partendo dall’esperienza maturata all’interno del Museo Tattile Statale Omero di Ancona.
Esiste un rapporto tra Arte e tattilità? Che cosa ci insegna l’arte contemporanea?
L’esperienza del Museo Omero consegna alla riflessione estetica un contributo innovativo nella scoperta dei valori della tattilità. Il volume propone una nuova lettura dell’arte contemporanea fondata su una modalità di approccio all’opera plurisensoriale, tattile in particolare.
Alcuni orientamenti artistici, a partire dal XX secolo, con la valorizzazione dei materiali e la richiesta di un ruolo attivo del fruitore, coinvolgono in maniera sempre più decisa e complessa, tutte le possibilità espressive dei sensi.
Un apporto significativo in tale direzione viene offerto anche dall’esperienza dei disabili visivi, che nel processo di integrazione culturale e sociale hanno scoperto i valori dell’arte attraverso un approccio non visivo.
La ricerca del Museo Omero propone uno spettro di percorsi e proposte didattico-educative che apportano una nuova prospettiva critica alla museologia tradizionale.

Aldo Grassini, laureato in filosofia, è ideatore, fondatore ed attuale Presidente del Museo Tattile Statale Omero di Ancona. Come tiflologo è uno dei pochissimi specialisti in campo nazionale per le problematiche dell’estetica della tattilità e dell’educazione artistica dei non vedenti. È autore di numerosi contributi su pubblicazioni specializzate, nel 2015 è uscito il suo ultimo saggio Per un’estetica della tattilità. Ma esistono davvero arti visive? per Armando Editore.

Andrea Socrati, laureato in Discipline dell’arte della musica e dello spettacolo con indirizzo arti visive, è docente specializzato per il sostegno presso il Liceo Artistico “Edgardo Mannucci” di Ancona.
Si occupa di accessibilità ai beni culturali e di pedagogia speciale dell’arte, collaborando dal 2002 con il Museo Tattile Statale Omero di cui è responsabile dei progetti speciali.

Annalisa Trasatti è laureata in Beni culturali con indirizzo storico-artistico ed è attualmente coordinatrice dei servizi tecnici presso il Museo Tattile Statale con cui collabora dal 2002. Ha curato per dieci anni la rubrica “Didattica” per un importante portale d’arte Exibart.com. Attualmente è redattrice per Artribune.com.

Nel catalogo online del Centro Nazionale del Libro Parlato dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS sarà disponibile l’audiolibro (si può richiedere in prestito il CD e/o scaricare il formato mp3 dal sito, previa registrazione).

IL MUSEO TATTILE STATALE OMERO
Il Museo Tattile Statale Omero è uno spazio unico e “senza barriere” in cui tutti possono conoscere l’arte attraverso il tatto e punto di riferimento internazionale nell’educazione estetica per non vedenti e ipovedenti. Un museo che non solo colma un vuoto di giustizia sociale, ma rilancia sul piano internazionale il tema della fruizione dell’arte attraverso la multisensorialità.
Istituito nel 1993 dal Comune di Ancona con il contributo della Regione Marche, su ispirazione dell’Unione Italiana Ciechi, il Museo Omero è stato riconosciuto dal Parlamento, nel 1999, Museo Statale con Legge numero 452 del 25 novembre 1999, confermandogli una valenza unica a livello nazionale.
Nel 2012 il Museo si è trasferito nelle settecentesche sale della Mole Vanvitelliana di Ancona, oggi nei 1500 mq al secondo e terzo livello della Mole.

Il percorso espositivo propone oggi circa 150 opere. Copie al vero, in gesso e resina, di indiscutibili capolavori dell’arte classica, dall’antica Grecia al Rinascimento dialogano con i modellini architettonici: il Discobolo, la Nike di Samotracia, il Poseidone, la Venere di Milo si affiancano al modello in scala del Partenone; la Lupa capitolina e la ritrattistica romana si accompagnano al modello volumetrico e in sezione del Pantheon. Si prosegue con il nucleo del Medioevo, fra romanico e gotico, fino alla sala del Rinascimento con il grande modello della Cattedrale di San Pietro e, fra gli altri, i possenti lavori di Michelangelo: Pietà di San Pietro, Pietà Rondanini, Tondi Pitti e Taddei, il Mosè, il David e altro ancora. Al terzo piano sono allestite le sculture originali di arte contemporanea con artisti italiani e internazionali dell’area figurativa e informale quali Giorgio De Chirico, Pietro Consagra, Arturo Martini, Marino Marini, Arnoldo Pomodoro, Valeriano Trubbiani, Edgardo Mannucci, Umberto Mastroianni, Francesco Messina, Giuliano Vangi, Girolamo Ciulla, Aron Demetz, Felice Tagliaferri.
Il Museo è accessibile e fruibile tattilmente ed offre descrizioni in Braille, in nero a caratteri grandi e pedane mobili per l’esplorazione a supporto dei disabili visivi. È dotato di ingresso per persone con disabilità, ascensore e punto ristoro.
Due sono gli ambienti destinati ai laboratori didattici accessibili, rivolti alle scuole di ogni ordine e grado, attività per famiglie, per adulti e per chiunque desideri vivere un’esperienza educativa straordinaria in un luogo unico.
Il Museo è dotato di una sala conferenze, di un servizio di produzione tiflodidattica, di un servizio gratuito di educazione estetica ed estetica per non vedenti, di un centro di documentazione e ricerca, specializzato nel settore dell’accessibilità museale.
Centro di formazione e ricerca, laboratorio permanente per la valorizzazione e fruizione dell’opera d’arte, il Museo è promotore di mostre tattili di rilevanza nazionale e internazionale e di rassegne tematiche.
Prossima tappa per la nostra collezione: l’allestimento definitivo negli spazi attuali con almeno 300 opere lungo un percorso innovativo, multisensoriale e tecnologicamente avanzato seguendo il progetto scientifico redatto nelle sue linee guida dal Comitato Scientifico istituito nel 2009. A completare il Museo anche uno spazio aggiuntivo al livello zero della Mole Vanvitelliana di 450 mq circa che accoglierà il Museo del Design, donato e realizzato da Diego della Valle, in linea con le finalità e modalità espositive del Museo Omero.

Info pubblico
Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
viale delle Belle Arti, 131 – 00197 Roma
orari di apertura: dal martedì alla domenica 8.30 – 19.30
ultimo ingresso 18.45
T +39 06 3229 8221

Ufficio stampa Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
gan-amc.uffstampa@beniculturali.it | T +39 06 322 98 307/308/328

Ufficio stampa Museo Tattile Statale Omero
Monica Bernacchia redazione@museoomero.it | T +39 071 2811935

Ufficio Stampa Armando Editore
Matilde Altomare press@armando.it | T +39 02 28371439

Reggio Emilia – Concerto Jazz “Massimo Tagliata 5et”

Domenica 20 gennaio ore 18:00
Cinema Teatro Corso – via Santa’Ambrogio, 9 Rivalta

Reggio Emilia. Domenica 20 gennaio alle ore 18:00 al Cinema Teatro Corso di Rivalta (via Santa’Ambrogio, 9) il Lions Club International e il Leo Club IV Circoscrizione Distretto 108 tb in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti sezione territoriale di Reggio Emilia promuovono e organizzano il concerto Jazz “Massimo Tagliata 5et” finalizzato a raccogliere fondi destinati alla Fondazione Lions International, considerata una delle organizzazioni più influenti e degne di nota che aiutano ad educare le persone a rischio sulle malattie visive.
La mission della Fondazione è quella di sostenere l’impegno dei Club a favore di progetti nelle quattro aree di intervento: Vista, Giovani, Disastri e Bisogni Umanitari e proprio la Vista è la destinataria di questo evento service.
Tramite il suo programma SightFirst, la Fondazione Lions International sta combattendo la cecità in ogni parte del mondo; i progetti SightFirst aiutano milioni di persone cieche e che, nella maggior parte dei casi, non avrebbero altrimenti accesso alle necessarie cure oculistiche.
I Lions reggiani e l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Reggio Emilia collaborano da diverso tempo consentendo l’assegnazione dei cani guida – afferma Chiara Tirelli presidente della Sezione Territoriale UICI – e la recente attività degli scambi giovanili, ha coinvolto per la prima volta in un Campo Lions quattro ragazzi ipovedenti insieme a ventisette ragazzi vedenti che provenivano da ogni parte del mondo, per svolgere insieme attività ludiche, culturali e sportive volte all’inclusione sociale. Il 2019 è appena iniziato e già si stanno progettando insieme nuove attività, una di queste è la promozione del bastone elettronico “BEL”, utile ausilio che permette ai non vedenti di potersi muovere con maggior autonomia; alcuni Lions Club, attraverso il service ”Sight for Kids”, effettuano inoltre uno screening ai bambini in età infantile per la prevenzione dell’ambliopia.
Sul palco del Cinema Teatro Corso, gli artisti che compongono il quintetto sono: Massimo Tagliata al piano elettrico e fisarmonica; Massimo Turone al contrabbasso; Oreste Soldano alla batteria; Matteo Raggi al sax tenore, con la bella voce di Sonia Cavallari.
Ingresso Euro 12
Massimo Tagliata, fisarmonicista e compositore ha intrapreso importanti collaborazioni con musicisti quali Teo Ciavarella, Felice Del Gaudio ed il gruppo Banda Favela, con il quale ha realizzato un’importante tournee nei jazz club più prestigiosi dell’Europa e del Giappone (Blue Note di Tokio). Grazie alla versatilità musicale di cui è dotato collabora con numerosi musicisti del panorama nazionale addentrandosi nei generi musicali del jazz, tango, musica italiana d’autore, musica popolare. Nel 2006 ha fondato insieme al chitarrista Andrea Dessì il gruppo “Marea” con il quale ha partecipato ai più importanti festival jazz italiani, tra i quali Delta Jazz Festival, Veneto Jazz Festival, Festival Soul e String, Festival delle Dolomiti. Da un decennio Massimo Tagliata ha intrapreso una proficua collaborazione con il fisarmonicista americano Frank Marocco, con il quale collabora periodicamente nelle attività concertistiche, nelle incisioni discografiche e nelle attività di stage ed insegnamento e con il quale ha inciso l’album “Cammino Dritto” nel quale sono contenute sia composizioni originali che standard di jazz e colonne sonore di successo.
Si ringraziano: Medici F.lli srl, Scalabrini Prefabbricati, Promo Look, Fiorista Cilloni, Tipografia Corti Linea Stampa.

Barriere architettoniche, com’è il Natale per Italo e la sua padrona non vedente – quarta puntata

È la quarta ed ultima puntata per raccontare con tono leggero e autoironico la disabilità vista con gli occhi di un cane guida

Un approfondimento sulle barriere architettoniche e sulla giornata di una persona non vedente: quali sono gli ostacoli fisici e quali pregiudizi incontra nei luoghi che frequenta ogni giorno, come si rapportano le persone, storie di umanità e di vicinanza. Tutto quello che è utile sapere quando si incontra per strada o in un luogo pubblico una persona che non vede. È la quarta ed ultima puntata per raccontare con tono leggero e autoironico la disabilità vista con gli occhi di un cane guida.

“Ciao a tutti! Mi chiamo Italo e sono un cane guida. Anche quest’anno è arrivato il Natale. Me ne accorgo perché in casa della nonna compare all’improvviso un albero grandissimo, profumato e luminoso dove sono appese tante palle bellissime. Purtroppo in casa della mia padrona non si può fare l’albero perché la casa è piccola e lei dice che se facciamo l’albero devo rinunciare al mio comodo materassino per dormire. Non sia mai. Sento dire che le palle sono di tutti i colori ma io in realtà i colori non li vedo come gli umani. Alcune brillano e se le sfioro con la coda fanno un rumore che a me piace tanto. Però Stefania mi ha proibito in modo assoluto di toccarle e di giocarci. In realtà nemmeno la mia padrona riesce a vedere i colori degli addobbi, né delle belle palle luccicanti, però la vedo sfiorarle e mentre lo fa sorride. Lei dice che alcune sono di tanti anni fa, addirittura alcune se le ricorda da bambina. La mia padrona da bambina vedeva tutti i colori e le lucine dell’albero, ma poi qualcosa è capitato e non le ha viste più. Lei si diverte molto a fare l’albero per il Natale, anche se la nonna dice che lo addobba come un “pupo in fasce”, che non so cosa significa. In un altro angolo della casa viene sistemato un presepe. Così lo chiamano gli umani. Provo a descriverlo per chi non vede e non lo ha mai visto: c’è una casetta di legno fatta come la cuccia di un cane, dove mettono una bella signora con un signore. Tra loro due c’è un bambino sopra della paglia e accanto a lui un bue ed un asinello. Fuori ci sono anche pecorelle, galline, oche, ma non c’è nemmeno un cane. Per gli umani che seguono questa religione è un momento importantissimo, perché significa che è nato Gesù bambino, che poi è diventato grande ed è diventato solo Gesù senza cognome, proprio come me, che mi chiamo solo Italo. Io gli alberi di Natale li vedo in parecchi posti. Anche ad Ancona c’è un albero molto grande e tanta gente è andata per vedere il momento dell’accensione. Mi dispiace che la mia padrona non può vedere tutti gli addobbi di Natale in Italia o in giro per il mondo, tantomeno avere il permesso di toccare statuette di presepi esposte in qualche angolo della città. Sarebbe bello per chi non vede poter toccare ciò che gli altri possono vedere, ma non sempre è consentito. Chissà perché. A proposito di religione: dicono che noi canetti quando moriamo andiamo tutti in paradiso. Io sono un po’ preoccupato, perché vorrei stare con la mia padrona pure nell’aldilà, ma mica sono tanto sicuro che la mia padrona andrà in paradiso. Buon Natale a tutti! Bau!”

Fonte: Ancona Today
Link al sito: http://www.anconatoday.it/cronaca/barriere-architettoniche-cane-guida-italo-natale.html
Data pubblicazione: 24-12-2018

Barriere architettoniche, per Italo un viaggio a quattro zampe sul bus – terza puntata

È la terza di 4 puntate per raccontare con tono leggero e autoironico la disabilità vista con gli occhi di un cane guida

Un approfondimento sulle barriere architettoniche e sulla giornata di una persona non vedente: quali sono gli ostacoli fisici e quali pregiudizi incontra nei luoghi che frequenta ogni giorno, come si rapportano le persone, storie di umanità e di vicinanza. Tutto quello che è utile sapere quando si incontra per strada o in un luogo pubblico una persona che non vede. È la terza di 4 puntate per raccontare con tono leggero e autoironico la disabilità vista con gli occhi di un cane guida.

«Ciao a tutti! Mi chiamo Italo e sono un cane guida. Quanti di voi fanno i pendolari per andare al lavoro? Immagino sarete in tanti. Anch’io e la mia padrona facciamo i pendolari. La mia padrona tutti i giorni va al lavoro con l’autobus. Prendiamo una linea extraurbana. A me piace perché ci sono sempre le stesse persone e quando saliamo ci salutano. Io mi fermo un momento a guardarli uno ad uno prima di acciambellarmi ai piedi di Stefania. Qualcuno dice che controllo se hanno timbrato il biglietto…ma mica è vero, bau! Questa linea non è caotica come certe che ho preso in città. Qui io e la mia padrona troviamo sempre dove sederci. Infatti ci sono posti riservati ai disabili che, nelle linee extra urbane, sono quelli davanti, vicino all’autista. Se sono occupati, spesso ci cedono il posto. E questa è una cosa importante, perché se stiamo in piedi è molto più difficile restare in equilibrio quando il bus frena di colpo. A proposito di autisti, gli autisti delle autolinee Reni sono tutti molto bravi, io li conosco quasi tutti, ma alcuni sono speciali: Peppe, Gianluca, Mirco, ma a me è simpatico Tiziano perché dice che a forza di guardarlo prima o poi imparerò a guidare l’autobus pure io! Beh, io sono fortunato, ma il mio amico Freddy un po’ meno. Freddy è un cane guida come me, solo che lui è tutto nero. Mi ha raccontato che l’autobus che prende insieme al suo padrone, che parte da Agugliano, è spesso strapieno e lui e il suo padrone hanno molta difficoltà a trovare un posto libero, e quasi nessuno cede loro il posto, nemmeno quelli riservati ai disabili…poverini! Girare in città per me significa dovermi concentrare molto perché ci sono tanti pericoli. Io cammino sempre sul marciapiede e quando dobbiamo attraversare la strada, se non c’è il semaforo è un problema. A dire la verità, anche se c’è il semaforo è un problema se non è provvisto di segnalatore acustico. Del resto noi cani, mica vediamo i colori come gli umani. Qui ad Ancona di semafori che suonano ce ne sono diversi, ma in altre città qui vicino no. Non riesco a capire perché è così difficile mettere in tutti i semafori il segnalatore acustico. I miei amici cani guida londinesi ad esempio, dicono che lì ogni semaforo ha il segnalatore acustico. Ma qui non siamo a Londra. Insomma qualche volta arriviamo in ufficio che siamo già stressati…si dice così vero? Una sera abbiamo perso l’autobus. Era buio, stavamo alla fermata di piazza Roma. Purtroppo in quel posto gli autobus si fermano uno dietro l’altro. La mia padrona ha provato a chiedere se quello che aveva davanti era quello che serviva a noi, ma nessuno le ha risposto, perché tutti andavano di corsa. Così l’autobus è passato e noi non lo abbiamo preso. Purtroppo, essendo oramai tardi, la mia padrona ha dovuto chiamare un taxi per tornare a casa. Io ero molto preoccupato perché una volta a Milano un tassista ci ha detto che non potevamo salire perché non voleva peli dentro la sua macchina. La mia padrona gli ha risposto che eravamo noi a non voler salire su un taxi del genere. Ma poi la paura è scomparsa perché ad Ancona i tassisti sono sempre molto carini con noi. E mi stanno pure simpatici. Anche il viaggio è vita. E dovrebbe essere piacevole per tutti. Bau!».

Fonte: Ancona Today
link al sito: http://www.anconatoday.it/cronaca/barriere-architettoniche-cane-italo-disabili-autobus-2018.html
data pubblicazione: 23 dicembre 2018

Spettacoli audiodescritti 2019 – Teatro No Limits

Di seguito il calendario degli appuntamenti di “TEATRO NO LIMITS” – le audiodescrizioni di spettacoli teatrali realizzate dal Centro Diego Fabbri di Forlì fino ad aprile 2019.

mercoledì 9 gennaio 2019 ore 21.15 – Van Gogh
Teatro Regina di Cattolica

sabato 12 gennaio 2019 ore 20.30 – Le Sorelle Materassi
Teatro Rossini di Lugo

domenica 13 gennaio 2019 ore 16.00 – Il Fu Mattia Pascal
Teatro Duse di Bologna

mercoledì 16 gennaio 2019 ore 20.45 – Il Maestro E Margherita
Teatro Comunale di Russi

sabato 19 gennaio 2019 ore 21.00 – Copenaghen
Teatro Diego Fabbri di Forlì

domenica 20 gennaio 2019 ore 15.30 – Il Maestro e Margherita
Teatro Bonci di Cesena

sabato 26 gennaio 2019 ore 21.00 – Don Chisciotte
Teatro Asioli di Correggio

domenica 27 gennaio 2019 ore 16.00 – Delitto/Castigo
Teatro Duse di Bologna

venerdì 1 febbraio 2019 ore 21.15 – Il Fu Mattia Pascal
Teatro Regina di Cattolica

martedì 5 febbraio 2019 ore 21.00 – Miss Marple
Teatro Magnani di Fidenza

venerdì 8 febbraio 2019 ore 21.00 – Cous Cous Klan
Teatro Betti di Casalecchio

sabato 9 febbraio 2019 ore 21.00 – La Classe
Teatro Diego Fabbri di Forlì

domenica 10 febbraio 2019 ore 15.30 – Questi Fantasmi
Teatro Alighieri di Ravenna

domenica 17 febbraio 2019 ore 16.00 – Regalo di Natale
Teatro Diego Fabbri di Forlì

giovedì 21 febbraio 2019 ore 21.00 – Ho Perso il Filo
Teatro Boiardo di Scandiano

domenica 24 febbraio 2019 ore 15.30 – Ragazzi di Vita
Teatro Bonci di Cesena

martedì 26 febbraio 2019 ore 21.00 – Ragazzi di Vita
Teatro Asioli di Correggio

sabato 2 marzo 2019 ore 21.00 – Signorine
Teatro Diego Fabbri di Forlì

domenica 3 marzo 2019 ore 15.30 – Ragazzi di Vita
Teatro Alighieri di Ravenna

lunedì 4 marzo 2019 ore 21.15 – I Miserabili
Teatro Regina di Cattolica

venerdì 15 marzo 2019 ore 21.00 – Il Ritorno di Casanova
Teatro Asioli di Correggio

domenica 17 marzo 2019 ore 16.00 – Fratelli Karamazov
Teatro Diego Fabbri di Forlì

martedì 19 marzo 2019 ore 21.00 – Piccoli Crimini Coniugali
Teatro Mazzieri di Pavullo

sabato 30 marzo 2019 ore 20.30 – Il vangelo sencondo Lorenzo
Teatro Rossini di Lugo

domenica 31 marzo 2019 ore 15.30 – Lettere a Nour
Teatro Bonci di Cesena

martedì 9 aprile 2019 ore 20.45 – Il Costruttore Sollness
Teatro Comunale di Russi

domenica 14 aprile 2019 ore 15.30 – Don Chisciotte
Teatro Alighieri di Ravenna

PER INFO E PRENOTAZIONI
Centro Diego Fabbri
TEL. 0543/30244
E-MAIL: info@centrodiegofabbri.it
SITO: www.centrodiegofabbri.it

Centro Diego Fabbri
C.so Diaz, 34
Tel. 0543-30244

Barriere architettoniche: l’aiuola, i motorini e le regole degli umani – seconda puntata

Quali sono gli ostacoli fisici e quali pregiudizi incontra nei luoghi che frequenta ogni giorno? Cosa c’è da sapere quando si incontra una persona non vedente. La seconda di 4 puntate di approfondimento in cui vi faremo vedere la disabilità con gli occhi di un cane guida

Un approfondimento sulle barriere architettoniche e sulla giornata di una persona non vedente: quali sono gli ostacoli fisici e quali pregiudizi incontra nei luoghi che frequenta ogni giorno, come si rapportano le persone, storie di umanità e di vicinanza. Tutto quello che è utile sapere quando si incontra per strada o in un luogo pubblico una persona che non vede. È la seconda di 4 puntate per raccontare con tono leggero e autoironico la disabilità vista con gli occhi di un cane guida.

“Ciao a tutti! Mi chiamo Italo e sono un cane guida. Sapete com’è quando dovete fare pipì e trovate il bagno occupato? Beh io sì. Ed è un problema. A metà mattinata, di solito, la mia padroncina Stefania prende dieci minuti di pausa dal lavoro e mi porta fuori. Il punto è che soprattutto in estate il marciapiede sotto l’ufficio, dove c’è l’unica aiuola della zona, è pieno di scooter parcheggiati. Io non faccio pipì sulle ruote perché sono un cane educato e se la strada per l’aiuola è sbarrata, non riesco a trovare un punto giusto dove mollarla. La mia padrona si arrabbia tantissimo perché dice che le moto non dovrebbero essere parcheggiate sul marciapiede, dice che è scritto nel codice della strada. Eppure molti lo fanno. Io non capisco. A me a scuola hanno insegnato quali cose si possono fare e quali no, come ad esempio non fare la pipì in casa, non abbaiare ad altri cani, non correre dietro ai piccioni né ai gatti, non mangiare il cibo sopra il tavolo. E io ubbidisco. Eppure non mi hanno scritto nessun codice. E’ bastato insegnarmelo. Perché allora gli umani devono scrivere un codice se poi altri umani non lo rispettano? Ho sentito la mia padrona raccontare ad una amica che quando girava con il bastone bianco ha preso in pieno il manubrio di uno scooter parcheggiato sul marciapiede accanto al muro di un palazzo. E nella caduta il manubrio le si è infilato in una costola. Poverina, si è piegata in due dal dolore restando senza fiato per diversi minuti. Per fortuna ora ci sono io e piuttosto che farle prendere il manubrio di uno scooter preferisco non fare pipì. In questo codice della strada sembra siano scritte tante altre regole tipo: fermarsi alle strisce pedonali per far passare i pedoni, rallentare nei centri abitati, non parcheggiare nei posti riservati ai disabili. Bau! Mi viene da ridere! Secondo la mia esperienza di cane guida questo codice non esiste. Visto che ci siamo, parliamo anche della popò? Spesso sento chiedere alla mia padrona: “Come fai a capire quando il tuo cane fa la pipì o quando fa la popò?”. Beh, io posso dirvi che non solo si accorge della differenza, ma quando faccio la popò, lei è subito pronta a raccoglierla. Quando camminiamo sopra alcuni marciapiedi, devo essere particolarmente attento. Ci sono pali, bidoni dell’immondizia svuotati e lasciati in mezzo al marciapiede, buche e cacche degli altri cani che i loro padroni, che ci vedono benissimo, non raccolgono. Una mattina, mentre andavamo a prendere l’autobus, la mia padrona aveva in mano la bustina della mia popò appena raccolta, ma era distratta e camminando non si è accorta che il cestino lo aveva superato. Io mi sono fermato, mi sono girato e l’ho portata davanti al cestino, che so cos’è perché me lo ha insegnato. Lei è stata molto felice e mi ha grattato tanto tanto il collo che a me piace tantissimo e mi ha detto che sono il cane più civile del mondo. Scusate, ma adesso vi lascio perché mi scappa proprio! Ma ricordate: un padrone educato contribuirà a farci voler bene da tutti. Motociclisti attenti eviteranno a tante persone di farsi male. Bau! Italo”.

Fonte: Ancona Today
link al sito: https://www.anconatoday.it/cronaca/barriere-architettoniche-cane-italo-disabili-aiuola-motorini.html?fbclid=IwAR1wM9LbBrkuWOo_z–PUtXweIxG80R4VWfnueosmZZfq1_3qH-vIXBTmoM
data pubblicazione: 21 dicembre 2018

Barriere architettoniche, Italo in visita alla nonna in ospedale – prima puntata

Quali sono gli ostacoli fisici e quali pregiudizi incontra nei luoghi che frequenta ogni giorno? Cosa c’è da sapere quando si incontra una persona non vedente. Seguite nella prima di 4 puntate di approfondimento in cui vi faremo vedere la disabilità con gli occhi di un cane guida

Un approfondimento sulle barriere architettoniche e sulla giornata di una persona non vedente: quali sono gli ostacoli fisici e quali pregiudizi incontra nei luoghi che frequenta ogni giorno, come si rapportano le persone, storie di umanità e di vicinanza. Tutto quello che è utile sapere quando si incontra per strada o in un luogo pubblico una persona che non vede. E’ la prima di 4 puntate per raccontare con tono leggero e autoironico la disabilità vista con gli occhi di un cane guida.

“Ciao, mi chiamo Italo e sono un cane guida. Alcuni di voi già mi conoscono perché qualche mese fa ho raccontato la brutta caduta di Stefania (a proposito, lei è la mia padroncina) che per un grosso pezzo di cemento lasciato sul marciapiede si era ritrovata improvvisamente a terra. Altri invece mi conoscono perché mi vedono sempre in giro con lei, che da quando esce con me e lascia a casa il bastone bianco si sente molto meno sola, perché io non sono un bastone, ma sono molto più bello! E voi vi avvicinate molto di più a lei, quando ci sono io. Oggi vi racconto la visita a Nonna Rina. Nonna Rina, che è anche la mamma di Stefania, nei giorni scorsi è finita in ospedale. A me è dispiaciuto molto, anche perché nonna Rina, quando vado a casa sua, mi dà i crocchini e mi fa sempre tante coccole. Una vera nonna, insomma. E così, quando Stefania mi ha detto che andavamo a trovarla a Torrette sono stato molto contento. Quella mattina ero molto emozionato e sono entrato in ospedale come un treno… del resto mi chiamo Italo. La mia padrona, arrivati all’ingresso del reparto di medicina d’urgenza, si è fermata. Sa che la legge consente l’ingresso di noi cani guida in ospedale, ma ha preferito lo stesso annunciarsi al personale. Nessun problema. Ho sentito un’infermiera dire a un’altra: “E’ un golden retriever proprio come il mio…”. E la sua collega rispondere: “Sì, ma questo è istruito, la tua è de legno…”. Io non sapevo che esistono golden retriever de legno… anche perché a me il legno piace tanto. Finalmente ho raggiunto la camera della nonna, ma sono rimasto un po’ male quando l’ho vista attaccata ai fili. Lei appena mi ha visto mi ha fatto un bel sorriso e pure la mia padrona sorrideva tanto e allora pure io ero felice e ho scodinzolato tantissimo. Ho allungato la zampa, come faccio a casa, per avere qualcosa da mangiare, ma la nonna sembrava dispiaciuta perché in mano non aveva niente per me. Poi in un attimo è saltato fuori un crocchino! Da dove? Non lo so, ma era buonissimo! Tutti mi hanno dedicato un sorriso. Anche una signora vicino al letto della nonna che io non conoscevo. Tutti quelli che notavano la mia presenza, infermieri, medici e persone col pigiama avevano una faccia simpatica e si avvicinavano a noi. E Stefania era felice di parlare con loro. Sinceramente a me quel posto non è piaciuto molto perché c’erano odori strani, come quando accompagno Stefania dal dentista. In più, qui c’erano ascensori da prendere, porte da aprire, persone con cui camminare a fianco, e quell’espressione preoccupata sui loro visi. E’ un posto grande e orientarsi non è sempre facile. Ma se ci sono io, Stefania è più tranquilla. In conclusione posso dirvi che… i problemi non risparmiano nessuno, tutti nella vita attraversano momenti brutti, sia i non vedenti che gli altri. Ma di certo un non vedente che vuole prendersi cura di un familiare ha qualche difficoltà in più. Per questo la nostra presenza è davvero una bella cosa! Lasciatemi entrare ovunque, sarà bello per tutti. Italo”.

Fonte: Ancona Today
link al sito: https://www.anconatoday.it/cronaca/barriere-architettoniche-cane-italo-disabili-ospedale.html
data pubblicazione: 17 dicembre 2018

Il 2019: anno di incertezza o di svolta, di Giovanni Cancelliere

Carissimi amici,
apriamo questo articolo augurando un 2019 di serenità e speranza, che il futuro possa essere benevolo per voi e le persone a voi care; parlando di disabilità visiva l’augurio va esteso anche ai cani guida, estensione del sensorio visivo e spesso considerati a giusto vedere dei figli, dei parenti, degli amici più prossimi.
Questo Comitato, come gli altri in seno alla nostra Unione, ha come suo compito di rappresentare le istanze della categoria agli organi decisionali, statutariamente, i Comitati, individuati come consultivi; la fortuna è avere come responsabile e referente delle nostre attività una persona che più volte ci ha dimostrato e ha condiviso la bontà delle nostre azioni e intendimenti: il Vice Presidente avv. Stefano Tortini in primis per ovvi motivi di competenza, tutti gli organi direttivi partendo dal Presidente Prof. Mario Barbuto.
Perché questo preambolo? Può sembrare stucchevole lo sappiamo ma sinceramente, leggendo fino in fondo questo articolo, comprenderete che non lo è per nulla.
Questo Comitato, al suo insediamento nel settembre del 2016, si era dato una Vision e una Mission che riportiamo dal verbale del 03/10/2016 della nostra prima riunione:
“Vision & Mission del comitato: il coordinatore enuncia la Vision è la mission che il comitato dovrà cercare di perseguire. La vision è la mission che riportiamo qui sotto viene sottoscritta da tutti i componenti all’unanimità.
– Vision: Il nostro lavoro si deve rivolgere alla professione sanitaria e agli standard E.B.P. È ferma intenzione non ricorrere a forme di mera beneficenza o assistenza passiva; il nostro lavoro deve produrre opportunità a chi vorrà, in futuro, affacciarsi alla professione del fisioterapista.
– Mission: La salvaguardia di tutte le professionalità presenti nel nostro ambito: maggiore attenzione verrà posta alla categoria di professionisti “post 99”.
Sviluppare sinergie con le associazioni di categoria quali A.I.F.I. ed F.N.C.M. , non soltanto sotto il profilo giurisprudenziale, ma anche della professionalità, attraverso corsi di formazione ECM.
Mappare tutte le università pubbliche e private accreditate per concordare e offrire più opportunità di posti dedicati ai nostri ragazzi.”
Il 2018 si è chiuso con la votazione della Legge di Stabilità 2019, con alcuni commi che ci riguardano. Riportiamo in interezza i punti in questione:
….“Da commi da 537 a 542 (Deroga iscrizione a Ordini per professionisti sanitari senza titoli e norme su massaggiatori e massofisioterapisti)
Si modifica le legge 42/99 (Disposizioni in materia di professioni sanitarie) introducendo per la terza volta, dopo l’inammissibilità in Commissione Bilancio alla Camera e poi il ritiro dell’emendamento della Lega al Senato, una deroga per l’iscrizione agli Ordini da parte dei professionisti senza titoli. Viene stabilito infatti che chi ha svolto professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione senza il possesso di un titolo abilitante per l’iscrizione all’albo professionale, per un periodo minimo di 36 mesi, anche non continuativi, negli ultimi 10 anni, potrà continuare a svolgere le attività professionali previste dal profilo della professione sanitaria di riferimento, purché si iscriva, entro il 31 dicembre 2019, in appositi elenchi speciali ad esaurimento (da costituire entro 60 giorni con decreto del ministero della Salute) e istituiti presso gli Ordini dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, fermo restando che tale iscrizione non si tradurrà in un’equiparazione.

L’iscrizione all’elenco speciale non comporterà un automatico diritto ad un diverso inquadramento contrattuale o retributivo, ad una progressione verticale o al riconoscimento di mansioni superiori.

A differenza di quanto previsto dall’emendamento di maggioranza presentato da Romeo (Lega), non potranno essere attivati corsi di formazione regionale per il rilascio di titoli.

Viene infine abrogato l’articolo 1 della legge 403/71 nel quale si sanciva che “la professione sanitaria ausiliaria di massaggiatore e massofisiotarapista è esercitabile soltanto dai massaggiatori e massofisioterapisti diplomati da una scuola di massaggio e massofisioterapia statale o autorizzata con decreto del Ministro per la sanità, sia che lavorino alle dipendenze di enti ospedalieri e di istituti privati, sia che esercitino la professione autonomamente”…..

In questo lasso di tempo, in Direzione abbiamo presentato alcune iniziative, rivolte a trovare una quadra all’annoso problema dei post-99 prodotto dal mancato e reiterato vuoto giurisprudenziale riportato dal D.M. Salute 10 luglio 1998, art. 1, comma 2 e mai colmato dai governi e parlamenti susseguiti nel tempo (2. Con decreto del Ministro della sanità, ai sensi dell’art. 124 della legge 31 marzo 1998, n. 112, sara’ rideterminata la figura ed il relativo profilo del massofisioterapista. I relativi corsi di formazione saranno riordinati con decreto del Ministro della sanita’ di concerto con il Ministro della pubblica istruzione.).
Nel tempo si sono prodotte disfunzioni sull’uso distorto della 403/71 da parte di opportunisti che usando una legge di tutela producevano corsi formativi per Massofisioterapisti che nulla avevano a che fare con la bontà di quella legge, rimpiazzata nel 1994 dalla Legge 29 ma mai abrogata che riguardava l’istituzione dei corsi formativi seguiti dagli articoli 2,3,4,5,6 inerenti alle modalità di assunzioni mirate nel pubblico e nel privato per i privi della vista e Ipovedenti.
La nostra idea era di mantenere comunque i riferimenti di tutela ma abiurare l’art.1 che permetteva di aprire e farsi autorizzare, dal Ministero o da organi deroganti come le regioni, corsi che producevano chimere nell’opportunità di by-passare i test di ingresso e iscriversi al terzo anno di corso universitario per Fisioterapisti: in alcuni casi individuali la vacatio legis ha prodotto tale nefandezza italica.
Questo nostro modo di ragionare ha trovato nel nostro referente Stefano TORTINI un interlocutore tale da intraprendere e allacciare con il nuovo esecutivo, rapporti che hanno prodotto il Commi 542.
Chi ci conosce sa che il problema di dare un’identità e inquadramento ai colleghi che hanno continuato a diplomarsi presso il Nicolodi e il Colosimo nel decennio del 2000 e oltre, senza che i vari Governi e parlamenti fossero in grado o volessero recepire le indicazioni del comma 2 dell’art. 1 del D.M. Sanità 10 luglio 1998, già attenzionato dai Comitati che ci hanno preceduto nel recente passato, giungendo anche a stringere intese di intenti con altre associazioni di categoria dei vedenti per il raggiungimento di un inquadramento conclusivo con il passato.
L’Istituzione degli Albi professionali e la Federazione Nazionali degli Ordini degli stessi Albi (art. 4 Legge 3/2018) ha prodotto un’ulteriore criticità per i Mft post-99 non vedenti; alcune richieste da istituti privati di presentare la pre iscrizione all’Ordine, necessari a certificare la qualità aziendale, poteva produrre difficoltà al mantenimento di alcuni posti di lavoro sia nel privato , sia nel pubblico impiego o ridefinire la loro posizione economica in alcuni casi di restituzioni di somme di denaro importanti; tutti i Coordinatori regionali che hanno partecipato alla riunione in audioconferenza del 24 ottobre u.s. sanno delle preoccupazioni palesate da casi concreti portati alla luce e la nostra preoccupazione come Comitato; le nostre preoccupazioni ancora una volta sono state fatte proprie dal nostro referente.
Quello che ne è scaturito (legge finanziaria) è un primo passo, sicuramente migliorabile in tanti punti criticati dal CONAPS e, con una loro lettera aperta, chiedono ai tre sindacati confederali firmatari, un loro intervento migliorativo per non avallare il fenomeno dell’abusivismo; oggettivamente e pragmaticamente resta che non si può più tornare indietro e dobbiamo lavorare per il miglioramento degli emendamenti diventati articoli di Legge, nello stesso tempo, però si responsabilizza ogni post-99 non vedente a dover programmare il reintegramento formativo in 10 anni appena saranno promulgati i decreti attuativi della nuova norma, salvaguardando però il ruolo e il posto di lavoro.
Il nostro lavoro è svolto in silenzio, senza urlare o demagogiche tavole rotonde su blog urlanti e denigratori delle persone, frequentati da personaggi che si spingono all’insulto, si trincerano dietro a sarcastiche battute o richieste (COSA FA IL COMITATO?) sapendo, che il nostro lavoro sarà giudicato al momento del rinnovo degli incarichi; siamo intenzionati ad andare avanti con piccoli passi come dichiarato al nostro insediamento da chi sta scrivendo in questo momento: siamo orgogliosi del lavoro che stiamo svolgendo e della considerazione dei nostri dirigenti, della serietà delle nostre proposte che vengono valorizzati dagli uffici dei rapporti con le istituzioni nazionali; non è sicuramente elegante vantarsi ma, credo che, dopo due anni di invettive da parte di alcuni personaggi, possiate comprendere e perdonarci questo unico atto di vanteria che, già da ora, dichiariamo che sarà l’unico fino alla scadenza del nostro mandato nel 2020.
Il lavoro effettuato fino qui ci spinge verso altre sfide:
1) Proposta in definizione da presentare alla nostra Direzione sulla possibilità di interagire con gli organismi delle Federazioni Nazionali Ordini TSRM, PSTRP e permettere ai professionisti sanitari disabili di avere un rappresentante negli organi operativi sia a livello nazionale che a livello di collegi. Può essere fattibile perché i Decreti Attuativi di come sviluppare la rappresentanza attiva e passiva non sono ancora esecutivi.
2) Proposta in definizione da presentare alla Direzione in materia di collocamento mirato e superamento della Legge n. 29 dell’11 gennaio 1994.
3) Abbiamo ottenuto in sinergia con i colleghi dirigenti UICI Piemonte/Torino che, a settembre 2019, presso l’Università di Torino ci sarà la piena accessibilità nel concorrere all’ingresso al corso di fisioterapia abbattendo i test di logica geometrica e figurativa come tramite l’ottimo lavoro svolto dal Presidente P.A. di Bolzano nell’Università locale per l’opportunità di dare pieno accesso a due ragazzi nel gareggiare al pari dei colleghi vedenti ai test di ingresso: uno è riuscito a superare; dobbiamo interagire e allargare ad altre Università questa opportunità di accesso in questo anno per arrivare al 2020 almeno con una Università del centro è una del sud Italia.
4) Corso formativo OMNI 2019: sul sito www.irifor.eu avete la possibilità di prendere visione del comunicato IRIFOR 40/2018 dove potrete leggere in esteso le modalità e le procedure per iscriversi al corso formativo di 48h, divisi in tre step da 16 ore l’una, con 50 crediti ECM, la quota agevolata di 450 € che si terrà nei mesi di settembre, ottobre e novembre presso l’hotel Hermitage club & SPA**** di Silvi Marina (TE).
5) Assemblea generale dei Fisioterapisti & Massofisioterapisti associati UICI che si terrà nella stessa sede del corso su descritto Domenica 27 ottobre 2019 dalle ore 08,30-12,30: avranno diritto di parola coloro che dimostreranno che sono in regola con il tesseramento 2019.
Tutti noi cinque continueremo a lavorare nella speranza che tale tempo volontario dedicato alle cose di comune interesse vadano a buon fine non certo per dare speranze (visione spirituale non di nostra pertinenza) ma opportunità per chi vorrà in futuro fare questa stupenda professione sanitaria.
Samantha, Francesco, Luigi, Salvatore e il sottoscritto vi salutano e vi danno appuntamento in un prossimo articolo fondato su fatti da comunicare a tutti i lettori del Giornale UICI.

Matera 01/01/2019
Per conto del Comitato, Giovanni Cancelliere