Sassari – Genitori e docenti a scuola di disabilità

Sassari. Progetto di formazione dell’Unione Ciechi

Centoventiquattro ore di formazione per genitori e insegnanti su come costruire una scuola più accessibile e inclusiva per gli studenti con disabilità e con bisogni educativi speciali. Con un convegno organizzato il 18 gennaio prenderà via il progetto «Differenti abilità» promosso dalla Sezione Territoriale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI) con la collaborazione dell’associazione italiana dislessia (AID) di Sassari e il finanziamento della Fondazione di Sardegna.
L’evento di apertura si terrà alle 15 e 30 nella sede della Fondazione di Sardegna in via Carlo Alberto 7 a Sassari.
L’appuntamento sarà l’occasione per presentare gli obiettivi dell’intervento e fare il punto con gli esperti su come il mondo della scuola risponde alle esigenze degli alunni con difficoltà di apprendimento o con disabilità e delle loro famiglie. Il 24 gennaio partirà il corso vero e proprio: sarà possibile seguire gratuitamente tutta l’attività formativa o scegliere i singoli moduli. Il progetto, che si concluderà ad aprile, prevede anche il coinvolgimento degli stessi alunni.
I lavori saranno introdotti dalla vice presidente della fondazione di Sardegna, Angela Mameli, il presidente territoriale dell’Unione Italiana Ciechi, Franco Santoro, il Presidente Nazionale UICI Mario Barbuto, e dalla vice presidente nazionale AID, Antonella Trentin.

Fonte: L’Unione Sarda
Data pubblicazione: 16 gennaio 2019

Istruzione – Prontoscuola!: Comunicazioni

Si informano tutte le sedi territoriali e regionali dell’UICI; i Centri di consulenza tiflodidattica della Biblioteca e della Federazione; gli Uffici scolastici regionali, i CTS e gli UTS; le famiglie e i docenti sul sostegno didattico e curriculari che il servizio telefonico nazionale della Presidenza Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti onlus aps, Pronto scuola!, attivo nei pomeriggi del martedì e del mercoledì dalle ore 15 alle 18 e nella mattina del giovedì dalle ore 9 alle 12, da venerdì 21 dicembre 2018 sino al lunedì 7 gennaio 2019 sarà disponibile per eventuali contatti attraverso la segreteria telefonica al numero:
06. 699. 88. 387.
e all’indirizzo mail:
prontoscuola@uiciechi.it
Mentre sarà sospeso il servizio di risposta diretta nel periodo sopra indicato.
Per tutte le pratiche in itinere sarà possibile scrivere all’indirizzo di prontoscuola@uiciechi.it, o lasciare un messaggio alla segreteria telefonica numero: 06. 699. 88. 387.

Costituzione del Comitato Paritetico tra MIUR e UICI, di Marco Condidorio

Autore: Marco Condidorio

Appuntamento storico al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca dove questo mercoledì si insedierà il comitato paritetico tecnico voluto fortemente dalla compagine associativa, che trova la sua sintesi politica nel Coordinamento degli enti.
L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus-Ats e il Miur iniziano così un importante cammino a favore dell’inclusione scolastica.
Frutto di questo nuovo percorso, che è solo l’inizio di quel dialogo per tutti noi essenziale, ai fini del conseguimento di obiettivi che ci riguardano da vicino, si concretizzerà attraverso:
l’esercizio del diritto allo studio mediante percorsi di inclusione reale per tutti i nostri bambini, alunni e studenti in condizione di disabilità sensoriale e/o con minorazioni aggiuntive;
La piena inclusione umana e professionale per tutti gli insegnanti e docenti non vedenti: registri elettronici accessibili; libri di testo immediatamente fruibili;
Accessibilità e fruibilità delle piattaforme web per candidati non vedenti, ipovedenti gravi, che intendano migliorare la loro posizione professionale nella scuola o aspirino a diventare docenti o dirigenti scolastici attraverso un concorso.
E così, dando seguito a quanto stabilito all’art. 4 del protocollo di intesa sottoscritto tra UICI e MIUR il 23 agosto 2018, nel mese di novembre è giunta la comunicazione dal Ministero circa la convocazione del tavolo tecnico per il suo insediamento.
Ma leggiamo uno stralcio del decreto ministeriale:
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca attraverso
il Dipartimento per il Sistema Educativo di Istruzione e Formazione
La Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione
IL DIRETTORE GENERALE
Vista la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, approvata a New York il 13 dicembre 2006, nonché la relativa legge di ratifica del Parlamento italiano del 3 marzo 2009, n. 18; la legge 5 febbraio 1992, n. 104, recante “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”; il decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, recante approvazione del “Testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione” e successive modificazioni; la legge 22 marzo 2000, n. 69, recante “Interventi finanziari per il potenziamento e la qualificazione dell’offerta di integrazione scolastica degli alunni con handicap”;
Visto la Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute (ICF) dell’Organizzazione mondiale della Sanità, approvata con Risoluzione dell’Assemblea mondiale della Sanità il 22 maggio 2001; la legge 3 aprile 2001, n. 138, recante “Classificazione e quantificazione delle minorazioni visive e norme in materia di accertamenti oculistici”; la legge 9 gennaio 2004, n. 4, recante “Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici”; la direttiva del MIUR 4 agosto 2009, recante “Linee guida per l´integrazione scolastica degli alunni con disabilità”; la legge 8 ottobre 2010, n. 170, recante “Norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”; la legge 13 luglio 2015, n. 107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, e in particolare i commi 180 e 181, lettera c; la legge 22 giugno 2016, n. 112, recante “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare”; il decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; considerata la legge n. 162 del 28 luglio 2016; il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66, recante “Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera c, della legge 13 luglio 2015, n. 107”; la necessità di rafforzare l’inclusione scolastica, la formazione e la socializzazione delle bambine e dei bambini, delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti con disabilità visiva e/o minorazioni aggiuntive di ogni ordine e grado; la necessità di rispondere alle diverse criticità afferenti ai bisogni educativi e didattici specifici, promuovendo azioni finalizzate allo sviluppo delle potenzialità di ciascuno, nel rispetto del diritto all’autodeterminazione e all’accomodamento ragionevole e nella prospettiva di migliorare la qualità della vita; opportuno attivare specifiche iniziative e idonei servizi per un potenziamento delle attività che contribuiscano all’integrazione degli studenti con disabilità visiva.
Il Protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus-APS, sottoscritto in data 23.08.2018, con il quale il MIUR e l’UICI si impegnano a collaborare e realizzare quanto disposto all’art. 2 del predetto protocollo; che all’art. 4 del succitato Protocollo d’intesa è prevista la costituzione di un Comitato Paritetico coordinato dal MIUR e costituito da esperti del settore nominati dal MIUR e dall’UICI.
Il giorno 19 dicembre 2018 porremo sul tavolo del dialogo tra MIUR e UICI, con tutti gli enti ad essa collegati, alcuni temi, che consolidino l’affermazione del diritto della persona alla piena partecipazione scolastica e professionale, senza discriminazione di alcun genere, didattiche professionalmente esercitate nel pieno diritto allo studio dell’allievo; professionalità pienamente realizzate per insegnanti e docenti in condizioni di cecità assoluta, di ipovisione grave e/ con minorazioni aggiuntive per il pieno diritto del lavoratore in condizioni di disabilità ad essere messo nelle condizioni di esercitare la propria professione senza alcuna discriminazione, di tipo tecnologico, ambientale, sociale e professionale; ma a partire dalle competenze e professionalità di cui è provvisto.
Tanti e tutti importanti i temi che saranno affrontati; certo non potremo esporli tutti in quel giorno ma, saremo sufficientemente preparati perché nel giorno dell’insediamento non ci sfugga l’occasione di presentarci quale voce e corpo di una grande rete di servizi, competenze e professionalità.
E infatti si legge riguardo alla costituzione del comitato, circa la sede ove si svolgeranno gli incontri dello stesso, agli obiettivi e finalità che:
il predetto Comitato Paritetico vada istituito presso la Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione, avente competenza in via generale sulla materia del diritto all’istruzione di ogni studente.
A firma del Direttore Generale Giovanna Boda leggiamo:
Per le finalità e gli obbiettivi sin qui sintetizzati,
decreta i seguenti articoli
L’ Art. 1 Riguarda le Finalità e compiti
1. Per i motivi di cui in premessa, è istituito il Comitato Paritetico avente compiti consultivi e propositivi con riferimento alla promozione di iniziative, azioni e interventi volti a garantire l’istruzione, la formazione e l’educazione delle persone con disabilità visiva e a sostenere l’inclusione scolastica.
2. Il Comitato paritetico cura, in particolare, l’attuazione di quanto previsto nel protocollo alla luce degli obiettivi indicati nell’art. 2 del Protocollo d’intesa.
L’ Art. 2 pertinente alla composizione
1. Il Comitato Paritetico è coordinato dalla Dr.ssa Clelia Caiazza, Dirigente dell’Ufficio IV della Direzione generale per lo Studente, l’integrazione
e la partecipazione, ed è così composto:
Andrea Bordoni Dirigente tecnico DG per lo Studente;
Maria Patrizia Bettini Dirigente tecnico DG per lo Studente;
Maria Grazia Corradini Docente comandato Ufficio IV DG per lo Studente;
Guido Dell’Acqua Docente utilizzato Ufficio IV DG per lo Studente;
Marco Condidorio Componente Direzione Nazionale UICI e coordinatore Commissione Nazionale UICI “Istruzione e formazione”;
Linda Legname Componente Direzione Nazionale UICI;
Giampiero Notari Vice Presidente Biblioteca Italiana per Ciechi “Regina Margherita”;
Giuseppe Lapietra Componente Commissione Nazionale UICI “Istruzione e formazione”.
Sarà cura degli organi associativi, Consigli regionali dell’UICI e di quelli territoriali; dei CCT della Federazione, quelli della Biblioteca per Ciechi Regina Margherita e di tutti i centri di trascrizione e di Ipovisione di diffondere e far conoscere il protocollo di intesa Miur/UICI con la collaborazione dell’I.Ri.Fo.R e di tutti gli enti che a vario titolo operano all’interno della grande rete associativa in favore dell’inclusione scolastica e lavorativa delle persone in condizioni di disabilità.

Napoli – 6 dicembre 2018: Resoconto sull’incontro annuale dell’unità territoriale di coordinamento, a cura di Silvana Piscopo

Quest’anno, come, in parte nell’anno precedente, abbiamo scelto, di concerto con il centro di consulenza tiflodidattica di Napoli, il presidente della Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina Margherita” di Monza, il professor Pietro Piscitelli e la Commissione Istruzione e Formazione provinciale di Napoli, coordinata dalla prof.ssa Silvana Piscopo, di dedicare gran parte della giornata alle esperienze dirette di operatori della scuola, dello sport, di giovani impegnati in attività sportive.
Dopo la registrazione dei partecipanti, il presidente della sezione provinciale di Napoli, dott. Mario Mirabile ha aperto i lavori con un saluto caloroso verso tutti i presenti, ma anche con il rammarico di non riscontrare la partecipazione della direzione generale scolastica che, pur sollecitata ad intervenire, ha disertato il campo e, più in generale, non facilita quel confronto costruttivo che da tempo l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, propone in tutte le iniziative a carattere formativo e culturale.

Si entra nel vivo dei lavoro con l’intervento del professor Pietro Piscitelli al quale è stato affidato l’onere di fare il punto sulle varie opportunità che l’Unione mette a disposizione nel campo dei servizi per l’inclusione scolastica: l’ascolto si fa attento quando vengono spiegate le funzioni dei vari enti collegati come la Biblioteca per i Ciechi, la Federazione, l’Irifor, il coordinamento di questi ed altri enti collegati che hanno dato vita al Network per l’inclusione scolastica (Nis) che si caratterizza per la possibilità di servizi specifici e diffusi su buona parte del territorio nazionale; il professor Piscitelli, presidente della Biblioteca “Regina Margherita”, continuando la propria esposizione, si sofferma sulle funzioni dei Centri di Consulenza Tiflodidattica, presìdi indispensabili per tutte le scuole, evidenziando come talvolta le diffidenze di dirigenti poco informati, rendano difficile il lavoro che i consulenti svolgono nel corso delle loro prestazioni specifiche, riconosce la necessità di un incremento da ridefinire nelle regioni più grandi come la Campania perché la sola Napoli e provincia assiste 180 ragazzi ciechi ed ipovedenti con un unico centro ed una sola funzionaria; continua la sua comunicazione presentando la recente realizzazione del Protocollo di intesa tra il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, l’Irifor, la Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi: un passo importante che apre nuovi orizzonti per la formazione e l’educazione degli studenti, segna una tappa fondamentale nel riconoscimento dell’Uici che, attraverso gli enti collegati, potrà svolgere un ruolo significativo nella formazione e nell’aggiornamento del personale docente e degli operatori educativi; conclude la relazione esprimendo disappunto per l’assenza di dirigenti dell’amministrazione scolastica.

Prende la parola Silvana Piscopo, coordinatrice della Commissione istruzione di Napoli che, partendo dalle esperienze maturate in questi3 anni da consigliera dell’associazione con l’incarico di coordinatrice della Commissione istruzione, ha avuto modo di contribuire alla stesura di molti piani educativi individuali su richiesta di scuole frequentate da bambini e ragazzi ciechi; ha evidenziato le forti disomogeneità tra scuole e l’incidenza delle variabili di contesto: spesso gli alunni vantano un profitto positivo, ma difettano di consapevolezza del proprio sé, rinunciano alla socialità per paura del giudizio collettivo, per il timore di mostrare le proprie lacune nello svolgere attività di normale gestione personale, come il sapersi vestire con cura, il saper mangiare in autonomia, il sapersi gestire nei movimenti; è dunque indispensabile sviluppare da parte delle scuole e da parte dell’Unione un paziente rapporto con le famiglie per aiutarle a comprendere che i risultati scolastici vanno strettamente connessi alla crescita personale di cui lo sviluppo dell’indipendenza, dell’autonomia di pensiero e di azioni costituiscono gli ingredienti basilari; perché un ragazzo possa aprirsi agli altri, ha bisogno di autostimarsi e lo potrà fare più concretamente e correttamente se gli adulti docenti, operatori della comunicazione, genitori, si predispongano ad un cambio di paradigma: partendo, cioè, da tutto ciò che il bambino o ragazzo è capace di fare, invece di impaurirlo per ciò che non è ancora in grado di dimostrare; creare ansia di prestazione produce insicurezza e, spesso, solitudine: dunque dovremmo organizzare il lavoro di apprendimento e di crescita avvalendoci di figure professionali differenziate ma in grado di convergere sugli obiettivi educativi e formativi. Dobbiamo chiedere gli educatori alla comunicazione e l’autonomia, purché competente in campo tiflologico, dobbiamo diffondere la prassi della formazione integrata con attività ludiche, sportive, creative, perché la persona cieca o ipovedente, come tutti, ha diritto di stare al mondo come entità sociale e personalità onnilaterale.

Prende la parola la dott.ssa Nicoletta Pisanò, tiflologa che lavora come assistente alla comunicazione con Gaetano e Paola: ci racconta dei problemi relazionali di Paola, la quale ha voluto che la sua educatrice Nicoletta, leggesse all’assemblea la sua testimonianza: la lettera ci descrive lo spaesamento della ragazzina quando manca l’insegnante di sostegno, perché né le maestre curricolari, né i compagni, si relazionano a lei come persona ci racconta dei suoi risultati lodevoli nel profitto, ma, al tempo stesso, del suo disagio nel trovarsi da sola quando gli altri svolgono attività ludiche integrative e ci fa capire come ancora siamo lontani, in troppe scuole, da una cultura inclusiva.

Segue in successione, l’intervento della prof.ssa Silvana Palmieri, docente di sostegno presso la Scuola Media viale delle Acacie di Napoli: una scuola che da molti anni è frequentata da ragazzi ciechi ed ipovedenti e che vanta una tradizione di buone pratiche integrative ed oggi, inclusive; attualmente abbiamo 3 ragazzi non vedenti che partecipano a pieno regime a tutte le attività extra curriculari: c’è Sharon che ha composto insieme con tutti i compagni una guida di un importante sito museale di Napoli, costruendo la riproduzione in formato braille e figure tattili; c’è Giovanni, il quale, pur manifestando riluttanza nell’adattamento alle regole scolastiche, ha trovato forte motivazione attraverso la preparazione delle attrezzature per lo showdown, si è aperto ai compagni, che, a loro volta, si riferiscono a lui nelle relative partite; una bella testimonianza di lavoro scolastico e, soprattutto di esperienza umana.

Dopo una breve pausa, utile a socializzare impressioni e creare una sana empatìa tra le persone presenti, oltre che gustare un po’ di pasticceria napoletana, i lavori riprendono con l’intervento della dott.ssa Nadia Massimiano, psicologa coordinatrice del progetto “Stessa strada per crescere insieme” per le regioni Campania e Calabria, finanziato dall’Irifor a sostegno della genitorialità.
La dott.ssa Massimiano, come da programma concordato, si è concentrata sul ruolo della famiglia nel processo di sviluppo multilaterale del bambino con disabilità visiva totale e-o parziale; ha evidenziato la legittimità delle ansie, delle paure, dei desideri di compensazione: sentimenti che, però, quando diventano troppo invasivi, possono compromettere l’equilibrio dei ragazzi; occorre, perciò, fare rete tra genitori per lo scambio di esperienze, lavorare per ridurre i conflitti tra scuola e famiglia, continuare a promuovere momenti di socializzazione tra ragazzi attraverso campi estivi in cui apprendano ciò che serve alla propria autonomia in casa e fuori.

Segue l’intervento della docente Gilda Sportelli, consigliera della sezione provinciale di Napoli:
l’intervento a lei affidato è rivolto alle azioni da promuovere per i nostri bambini e ragazzi ciechi con ulteriori disabilità; la prof.ssa Sportelli ci presenta le sue esperienze attraverso il lavoro di docente di sostegno di bambini affetti da sindrome di autismo, ma ci espone anche gli ostacoli che ha incontrato come insegnante non vedente nello svolgimento dei propri compiti, quando subentrano le crisi patologiche di questi ragazzi a lei affidati; ci parla, altresì, dell’esperienza fatta al centro di pluridisabilità funzionante all’istituto Martuscelli di Napoli e di quanto grave sia stato perdere quel presidio in un territorio in cui la rete di servizi coordinati è fragilissima e poco efficace; invita i presenti a consultarla sia per proporre attività, sia per eventuali problematiche scolastiche.

A seguire c’è un tandem costituito da Rocco Deicco, componente della Commissione istruzione e presidente dell’associazione sportiva Noived (non ed ipovedenti) e Salvatore Urso, giovane studente universitario che si è qualificato nelle paralimpiadi europee come vice campione di nuoto. Rocco Deicco, che ha collaborato a creare le attrezzature per lo showdown nella scuola di viale delle Acacie, di cui si è già descritta l’esperienza, chiede a tutti i docenti, operatori scolastici, genitori, di impegnarsi a promuovere e far promuovere attività sportive collettive alle quali facilitare e stimolare la partecipazione attiva di bambini e ragazzi non ed ipovedenti;
Salvatore Urso, vice campione paralimpico europeo di nuoto e matricola all’Università Federico II, facoltà di lettere moderne, si rivolge con gioiosa provocazione raccontandoci di una notte in cui con i suoi amici di scuola e non, andando a cercare dove divertirsi, è approdato a Roma da dove ha telefonato ai genitori inconsapevoli della sua bravata; ci ha detto che studiare e fare sport si può quando trovi genitori, amici, allenatori che hanno fiducia in te, ma occorre che prima tu stesso devi imparare a farti valere, a saper dare, saper prendere; Salvatore ci ha fatto divertire con le sue interlocuzioni con il pubblico, ma ci ha dato anche una bella lezione di fiducia nei giovani.

Infine, su sollecitazione del professor Piscitelli, hanno preso la parola la responsabile del Centro di Consulenza tiflodidattico di Napoli, (dott.ssa Carmela Nevano che ha fornito dettagli sulle specificità dei servizi offerti e ringraziato i presenti per la partecipazione coinvolta, la docente di sostegno Concetta Rauso di Caserta che ha portato i saluti della sezione Uici casertana, il dottor Nacca, coordinatore dei genitori della sezione di Caserta, da tempo impegnato a realizzare attività rivolte ai genitori e ai ragazzi ciechi ed ipovedenti.

Prima della conclusione ci ha portato il saluto del sindaco di Portici e dell’intero consiglio comunale, l’assessore alla cultura che, non solo ha ringraziato per le tante esperienze a confronto che ha potuto conoscere, ma si è impegnata ad attivare tutte le procedure utili a creare occasioni di cultura inclusiva per i ragazzi con disabilità visiva e pluridisabilità.

Con i ringraziamenti del presidente Mario Mirabile a tutti gli intervenuti, l’auspicio di ritrovarci in tante altre occasioni formative come questa appena conclusa.
Con il saluto e gli auguri per le prossime festività il prof. Piscitelli ha chiuso una bella e ricca giornata di lavoro che, speriamo, possa contribuire a far avanzare in positivo il processo di inclusione scolastica ed integrazione sociale di tutti i nostri studenti.

Istruzione- Abolizione dell’Istituto “Chiamata per competenze” meglio conosciuto come “Chiamata diretta dei dirigenti scolastici”, di Marco Condidorio

Cari lettori, giovedì 29 novembre siamo stati convocati in settima commissione Istruzione pubblica e beni culturali presso il Senato della Repubblica dove è stato presentato il disegno di legge 763, quale proposta di modifica della legge 107 ai fini dell’abolizione dell’istituto della chiamata diretta, così definito da buona parte dei sindacati e dagli stessi docenti che, nella chiamata per “competenze”, sin dall’entrata in vigore della legge 107/2015 hanno visto un aumento di poteri da parte del dirigente scolastico.
Quale è stata la posizione delle associazioni maggiormente rappresentative delle persone con disabilità del nostro Paese?
Lo vediamo più avanti, andiamo con ordine.

Disegno di legge 763 annullamento degli ambiti territoriali della scuola e la chiamata diretta dei dirigenti scolastici dei docenti.
Cosa sono gli ambiti?
Con questa espressione si è inteso suddividere il territorio italiano, dal punto di vista della struttura scolastica, in 369 “ambiti” territoriali, definiti anche “albi”.
Di fatto è una suddivisione in aree geografiche sulla carta, ove potevamo trovare due o più scuole all’interno di un’area geografica più o meno estesa, dove sono collocati gli istituti scolastici e a cui sono assegnati i docenti cosiddetti dell’autonomia.
L’obiettivo del disegno di legge 763 è quello di:
ripristinare quello che è stato il fallimento di questi due Istituti:
gli ambiti e la chiamata diretta.
del fallimento dei due istituti richiamati si è palesato, di fatto, nell’accordo sottoscritto il 26 giugno 2018 tra il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca ed i sindacati di categoria, con cui è stata abolita dal contratto collettivo nazionale integrativo la chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici per i docenti titolari di ambito.
D’altro canto però è necessario, perché ciò sia esecutivo, procedere con la cancellazione degli istituti della chiamata diretta e degli ambiti territoriali della normativa di rango primario. Per le ragioni, di cui sopra, il DS 763 stabilisce, ai sensi dell’articolo 1, comma 68, della legge n. 107 del 2015, che la ripartizione dell’organico dell’autonomia avvenga non già <> ma sulle singole istituzioni scolastiche, con la possibilità dell’assegnazione ad una o più scuola, entro il limite di due comuni confinanti.
Il personale docente acquisisce, di norma, la piena titolarità nell’istituto, con orario pieno a diciotto ore nella scuola superiore di primo e di secondo grado, a ventiquattro ore nella scuola primaria e a venticinque ore nella scuola dell’infanzia, fino all’esaurimento delle assegnazioni medesime.
L’abolizione della chiamata diretta e degli ambiti territoriali, come fortemente richiesto dalla stragrande maggioranza dei docenti nei giorni in cui il Governo imponeva la riforma della << Buona scuola>>, si inserisce all’interno di tale solco, frutto della condivisione, del confronto e del dialogo con chi vive quotidianamente il mondo della scuola.
Invito il lettore a rileggere l’articolo 25 della legge 30 marzo 2001, col quale il Preside, che diventava Dirigente Scolastico, assumeva di fatto un ruolo già innovativo a cui lo stesso disegno di legge 763 vorrebbe ricondurre la natura dello stesso, snaturata appunto con l’entrata in vigore della legge 107/2015 con l’istituzione della chiamata per competenze.

E dunque, cosa ci facevamo noi delle associazioni in settima commissione istruzione e cultura del Senato la mattina del 29 novembre?
Siamo stati chiamati a rappresentare la voce delle associazioni, dunque quella degli alunni e studenti in condizioni di disabilità e di quella delle loro famiglie che, nella chiamata per competenze ci hanno visto da subito un, se pur piccolissimo barlume di speranza, che consentisse loro di poter affermare due principi di fondo:
le competenze del docente sul sostegno didattico e, due, la continuità didattica.
Infatti, il sottoscritto era lì in rappresentanza della FAND mentre Tillo Nocera per la FISH, accompagnati entrambi dai rispettivi presidenti nazionali di FAND, Franco Bettoni e Vincenzo Falabella per FISH.
Qual è il ruolo dell’inclusione scolastica in tutto ciò?
Certo non quello di sostenere il diritto del docente, ma quello degli alunni e degli studenti, in primo luogo quello di ribadire il diritto allo studio per tutti gli alunni e studenti in condizioni di disabilità.
Vorrei tranquillizzare il lettore circa la difesa della tutela dei lavoratori non vedenti, che svolgano la professione docente, perché spesso i diritti degli alunni e degli studenti sembrano sovrapporsi a quelli dei docenti e viceversa.
Ma, poiché questa presidenza nazionale UICI è molto attenta ad entrambe le fasce degli aventi diritto, il sottoscritto, che condivide pienamente tale attenzione, sta lavorando al fine d’ottenere che il disegno di legge 763 contempli, ribadendone tutto il vigore, le norme vigenti in materia di tutela dei diritti dei lavoratori in condizione di disabilità.
Ritengo opportuno infatti che, sia utile richiamare la normativa vigente in materia di tutela e reclutamento del personale docente afferente le categorie protette tra cui la legge 104/92, la 120/91, la 68/99 per citarne alcune.
Vediamo ora in poche battute come verrà modificato il testo della 107/2015 riguardo a quanto detto sin qui, con alcuni passaggi proposti in forma interrogativa del sottoscritto.
Fermo restando la forma discorsiva del testo, lo stesso è frutto di una lettura condivisa con le rispettive organizzazioni quali FAND e FISH su cui il parere unanime è quello di non fare una opposizione palese, ma neppure di pieno assenso per le ragioni di cui vi ho rappresentato sopra.

Vediamo come sarà l’articolo uno:
L’articolo 1 della legge 13 luglio 2015, n. 107, si propongono le seguenti modificazioni:
a) I commi 18, 71, 79, 80, 81 e 82 sono abrogati; il comma 66 è sostituito dal seguente: <<66. A decorrere dall’anno scolastico 2019/2020 i ruoli del personale docente sono regionali, suddivisi in sezioni separate per gradi di istruzione, classi di concorso e tipologia di posto>>;
b) al comma 68 il primo periodo è sostituito dal seguente: << a decorrere dall’anno scolastico 2019/2020, con decreto del dirigente scolastico regionale, organico dell’autonomia è ripartito tra le istituzioni scolastiche statali, con la possibilità dell’assegnazione ad una oppure, in via eccezionale in assenza della disponibilità di cattedre con orario pieno, a più istituzioni scolastiche, purché all’interno di comuni contermini, fino ad un massimo di due. Il personale docente viene assegnato ad una o più classi acquisendo la piena titolarità nell’istituto, con orario pieno a diciotto ore nella scuola superiore di primo e di secondo grado, a ventiquattro ore nella scuola primaria e venticinque ore nella scuola dell’infanzia, fino all’esaurimento delle assegnazioni stesse>>;
b) il comma 70 è costituito dal seguente:
<<70. Le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado possono definire accordi di rete per la realizzazione comune di progetti o di iniziative didattiche, educative, sportive e culturali, con esclusione, in ogni caso, dell’utilizzo di personale docente e di personale amministrativo, tecnico e ausiliario.>>;
b) dopo il comma 73 sono inseriti i seguenti:
<<73-bis. Il personale docente titolare su ambito territoriale alla data del 31 agosto 2019 assume la titolarità presso una delle istituzioni scolastiche in cui ha prestato servizio negli ultimi tre anni scolastici. Al personale docente che alla medesima data non si trova a prestare servizio in istituzione scolastica appartenente all’ambito di titolarità è assegnata all’ufficio la titolarità presso una delle istituzioni scolastiche del predetto ambito. Dall’anno scolastico 2019/2020 il personale docente è assegnato alle istituzioni scolastiche secondo i criteri di cui al comma 68. 73-ter. Il personale docente già titolare su cattedra alla data di entrata in vigore della presente disposizione non può essere assegnato, salvo esplicita richiesta, ai posti di potenziamento.>>;
c) il comma 74 è costituito dal seguente:
<<74. Le reti di scuole sono definite assicurando il rispetto dell’organico dell’autonomia e nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.>>;
Al comma 109, lettera a), il terzo periodo è sostituito dal seguente: <>.
cosa si intende con la scrittura del comma 70?
Cosa sono gli accordi di rete?
Forse una ipotesi degli accordi di programma previsti, ma mai realizzati, della legge 104/92?
Al fine, per maggior chiarezza, riporto il comma 79 della L. 107/2015 che verrà abrogato:
“79. A decorrere dall’anno scolastico 2016/2017, per la copertura dei posti dell’istituzione scolastica, il dirigente scolastico propone gli incarichi ai docenti di ruolo assegnati all’ambito territoriale di riferimento, prioritariamente sui posti comuni e di sostegno, vacanti e disponibili, al fine di garantire il regolare avvio delle lezioni, anche tenendo conto delle candidature presentate dai docenti medesimi e della precedenza nell’assegnazione della sede
ai sensi degli articoli 21 e 33, comma 6, della legge 5 febbraio 1992, n. 104. Il dirigente scolastico puo’ utilizzare i docenti in classi di concorso diverse da quelle per le quali sono abilitati, purche’ posseggano titoli di studio validi per l’insegnamento della disciplina e percorsi formativi e competenze professionali coerenti con gli insegnamenti da impartire e purche’ non siano disponibili nell’ambito territoriale docenti abilitati in quelle classi di
concorso.

Su questo potremo ritornare in un successivo articolo che avrà per tema l’entrata in vigore del disegno di legge 763, di sicura approvazione vista la sua coerenza con il contratto di Governo, a cui ovviamente le associazioni si adegueranno per coerenza con i temi afferenti i diritti dei lavoratori in condizioni di disabilità, nella ferma convinzione che, le modifiche interessino anche la normativa in materia di tutela dei lavoratori in condizioni di disabilità che rivestano i ruoli di dirigenti scolastici piuttosto che di insegnanti o docenti.

“Istruzione, formazione e lavoro”: Un’idea che diventa progetto, un progetto che si trasforma in azione, di Marilena Chiacchiari

Il giorno 30 novembre ultimo scorso ho partecipato al convegno dal titolo: “ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO UN APPROCCIO INTEGRATO PER VINCERE LA SFIDA DELL’OCCUPAZIONE PER LE PERSONE CON DISABILITÀ VISIVA”; convegno svoltosi presso l’istituto dei ciechi di Milano in via vivaio 7.
Il convegno si è contraddistinto, rispetto ad iniziative analoghe alle quali ho partecipato negli anni, per elevato e diversificato numero di tematiche trattate, per l’elevato spessore delle relazioni e dei workshops prodotti, nonché l’elevata professionalità e le acclarate competenze del moderatore/conduttore del convegno stesso, il Dott. Franco Lisi, direttore scientifico dell’istituzione che ha ospitato l’evento.
Come annunciato dal titolo e come spiegato e dichiarato da alcuni relatori, questo convegno è stato organizzato e celebrato quale atto conclusivo di un percorso formativo concepito ed attuato dall’istituto dei ciechi di Milano in collaborazione con la regione Lombardia e la struttura regionale lombarda dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti, altri enti locali ed altri partners; un percorso formativo dipanatosi in un triennio, dal 2016 al 2018, denominato “Lombardia plus”.
Sono stati dunque presentati i risultati ottenuti in tre anni di attività, non perché gli stessi costituiscano la tappa finale e conclusiva di un progetto, bensì perché tali risultati possano rappresentare un patrimonio di conoscenze e di approccio a future edizioni di “Lombardia plus”; edizioni future peraltro già annunciate ufficialmente dai dirigenti politici e dai funzionari che per conto della regione Lombardia hanno presenziato alla manifestazione.
Originalità di contributi proposti durante la giornata di lavori, perché originale è stato l’approccio degli ideatori di questo progetto ad ampio respiro nel quale sono state utilizzate competenze diverse per formare l’individuo, cieco e/od ipovedente considerato in tutta la sua complessità di persona con un proprio carattere, attitudini specifiche psicologiche ed umane, indipendenza ed autonomia personale, mobilità ed orientamento dentro e fuori la sede lavorativa presso la quale quasi tutti gli allievi hanno trovato collocamento o comunque hanno svolto stages formativi.
Citando dall’invito: “Tanti relatori e molte tematiche trattate, concorreranno alla composizione di un parterre ricco e denso di contenuti nella consapevolezza e nella convinzione che, mai come oggi, ragionare di inserimento nel mondo del lavoro di persone con disabilità, implica la convergenza di svariate competenze e abilità sviluppate nelle diverse fasi della vita dell’individuo.
Si apriranno finestre sull’importanza dell’istruzione di base, della formazione professionale mirata, dell’autonomia e indipendenza, della normativa, ma soprattutto, vi sarà la partecipazione di importanti aziende che si sono contraddistinte come virtuose e altre aziende che intendono conoscere per comprendere.”
E ancora: ma soprattutto la possibilità, “per persone con disabilità visiva, di sostenere colloqui con aziende che si sono rese disponibili a iniziare un percorso di inserimento”dell’allievo cieco ed ipovedente, in fase di formazione, si sono curati minuziosamente persino aspetti personali quali: la capacità d’interazione con gli altri e soprattutto con il team aziendale del quale il futuro lavoratore cieco ed ipovedente farà parte; autostima e capacità di adattamento ad un mondo del lavoro e a mansioni operative in continua evoluzione, in continuo mutamento.
Ampio spazio è stato altresì riservato alla tecnologia assistiva, all’accessibilità delle piattaforme informatiche con la convinzione, giusta a parer mio, che maggiore accessibilità significa maggiore e migliore produttività e organizzazione del lavoro.
Diverse aziende quali Banca d’Italia, Inps, Banca Unicredit, DHL ed altre hanno portato la loro testimonianza; hanno illustrato come l’innesto di risorse umane con disabilità visiva nel loro ciclo produttivo ha comportato certamente cambiamenti nell’organizzazione del lavoro; ma tali cambiamenti hanno anche portato benefici innegabili dei quali sia i lavoratori che l’azienda hanno potuto giovarsi. infine, nel pomeriggio, si sono svolti workshops monotematici di approfondimento, nei quali la concretezza è stata la parola d’ordine, l’imperativo al quale obbedire: dei workshops proposti credo vadano sottolineati e segnalati quello relativo all’istruzione, nonché quello nel quale sono stati simulati colloqui di lavoro e compilazione di curricula vitae che i candidati presentano agli uffici per la gestione delle risorse umane e alle agenzie esterne alle aziende che si occupano di selezione del personale.
Convegno dunque condotto dal Dott. Lisi con competenza e professionalità: ogni relazione è stata introdotta e alla fine commentata dal moderatore cogliendone gli aspetti più salienti e qualificanti; un convegno nel quale è stata bandita la retorica a favore di una concretezza convincente e costruttiva.
Un’esperienza, a mio giudizio, di altissimo valore formativo ed informativo. desidero ringraziare per l’organizzazione di questo evento i dirigenti dell’istituto dei ciechi di Milano: dal Dott. Lisi al commissario Rodolfo Masto, nonché tutto il team che ha contribuito in maniera determinante all’eccellente riuscita sia del progetto che del convegno stesso; desidero altresì ringraziare la dirigenza UICI Lombarda ed in primo luogo il presidente del consiglio regionale UICI, Nicola Stilla che ha sostenuto con convinzione e tenacia la realizzazione del progetto Lombardia plus e del convegno conclusivo.

Insieme per l’inclusione: UniMC for Inclusion accende i riflettori su strumenti e pratiche innovative

Dal 3 al 7 dicembre 2018, torna la seconda edizione della manifestazione con convegni, laboratori, spettacoli e interviste in diretta web.

Dal 3 al 7 dicembre l’Università di Macerata organizza la seconda edizione di “Unimc for inclusion”, una settimana di formazione, convegni, laboratori, spettacoli e interviste sui temi dell’inclusione e dell’accessibilità, in collaborazione con Sipes Società Italiana di Pedagogia, Associazione Italiana Dislessia Aid, Comunità di Capodarco di Fermo e Anffas insieme a Tuttincluso, Team Marche Special Olympics Italia, Redattore Sociale, EducAid, Goccia Associazione Onlus, Museo tattile statale Omero, Istituto Confucio, Museo della Scuola “Paolo e Ornella Ricca”, Clementoni, Rids Rete italiana disabilità e sviluppo, Inclusion Europe. “E’ un dovere etico incorporato nel nostro lavoro assicurare la piena applicazione dei diritti costituzionali, consentendo alle persone con disabilità di superare ostacoli, non solo materiali, al loro pieno godimento”, ha detto il rettore Francesco Adornato presentando l’iniziativa insieme alla delegata al progetto “Inclusione 3.0” Catia Giaconi, Simone Capellini dell’Università San Paolo del Brasile e i rappresentanti di alcuni dei partner della manifestazione Marco Scarponi, Anffas, Clara Bravetti, Aid, don Vinicio Albanesi e Riccardo Sollini, Comunità di Capodarco e Redattore Sociale

Si comincia lunedì 3 dicembre al Polo Bertelli di Vallebona con un confronto con i maggiori centri universitari internazionali su pratiche, procedure e dispositivi di didattica universitaria inclusiva provenienti da Stati Uniti e Brasile. A seguire, dalle 17 alle 19, andrà in scena il poeta e scrittore Roberto Mercandini con il monologo “Diversamente disabili. Storie e pensieri sulla disabilità”. Martedì 2 dicembre vedrà un focus sulle attività di associazioni e scuole con il convegno “Una rete per l’inclusione”. Mercoledì 5 dicembre sarà dedicato al mondo delle biblioteche con “Biblioteche inclusive” coordinato da Elisabetta Michetti, delegata del rettore per il Sistema Bibliotecario d’Ateneo, sulle biblioteche come garanti del diritto di accesso all’informazione e alla conoscenza. Si prosegue nel pomeriggio con la tavola rotonda sul tema “Quando non è solo tristezza. Come affrontare la depressione”.
La mattina di giovedì 6 dicembre al Polo Bertelli si parlerà della cooperazione internazionale come nuova frontiera dell’inclusione con il coordinamento della professoressa Arianna Taddei. Nella sede dell’Anffas saranno, invece, presentati i risultati di un progetto di ricerca condotto dalla docente Paola Nicolini con la Clementoni sulle qualità richieste a giochi e giocattoli per sostenere i percorsi di sviluppo di bambine e bambini con disabilità. Si conclude venerdì 7 dicembre alla Comunità di Capodarco di Fermo dove si parlerà dei nuovi percorsi di presa in carico per le persone con malattie neurodegenerative.
Ogni pomeriggio sarà costellato da laboratori incentrati sul tema dell’inclusione in rapporto alla didattica, all’arte e alla musica, alla cooperazione internazionale, alla narrazione. Torna anche quest’anno al Museo della scuola Paolo e Ornella Ricca la “Lezione al buio” in collaborazione con “La luna a dondolo”. Tutte le sere alle 21.00 sul canale YouTube di Unimc Web Tv andranno in diretta web le interviste de “L’Escluso” a cura di Aldo Caldarelli in collaborazione con il Redattore Sociale e con Aid. Il programma completo è disponibile on line sul sito www.unimc.it/forinclusion.

A oggi gli studenti UniMC con disabilità e dislessia sono circa 200. Gli iscritti che hanno richiesto i servizi specifici dell’Ateneo – tutorato specializzato, prendi appunti, intermediazione con i docenti – sono aumentati dai 26 del 2011 agli 80 dell’anno accademico 2018/2019. Ai ragazzi con disabilità fisica, sensoriale o con disturbi di apprendimento, come dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia, si sono aggiunti in questi anni anche giovani con disturbo dello spettro autistico. Questa realtà ha richiesto l’attuazione di una serie di linee strategiche, come la digitalizzazione dei manuali universitari attraverso convenzioni con le case editrici e con enti nazionali per l’adattamento dei testi o la realizzazione di postazioni tecnologiche di studio con tastiere retroilluminate, mouse scanner, trackball, schermi per ipovedenti, software di sintesi vocale e mappe concettuali inserite in luoghi strategici, come le biblioteche didattiche e i laboratori informatici, per favorire la creazione di comunità inclusive per lo studio tra coetanei.

Napoli – Dall’inclusione scolastica all’integrazione sociale degli alunni con disabilità visiva e pluridisabilità

Napoli 6 dicembre 2018

L’U.T.C. (Unità Territoriale di Coordinamento per il supporto all’integrazione scolastica degli alunni ciechi ed ipovedenti), al fine di approfondire le tematiche connesse al processo di inclusione scolastica degli alunni minorati della vista organizza un importante incontro per giovedì 6 dicembre 2018 alle ore 8,30 presso la sede provinciale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Napoli, sita in Via San Giuseppe dei Nudi, n. 80.
L’incontro ha lo scopo di focalizzare l’attenzione sulla tematica della formazione sociale e culturale degli alunni ciechi, ipovedenti e con disabilità aggiuntive e di favorire un dibattito volto a suggerire strategie didattiche e metodologiche per valorizzarne e promuoverne capacità, competenze e relazioni tra pari.
A latere dell’incontro verrà organizzata una mostra di sussidi tiflodidattici ed ausili tifloinformatici fondamentali per l’inclusione degli alunni con disabilità visiva.
All’incontro, pertanto, sono invitati a partecipare i genitori degli alunni con disabilità visiva di Napoli e provincia, i dirigenti scolastici e gli insegnanti di sostegno e curricolari delle istituzioni scolastiche in cui sono inseriti tali alunni, i rappresentanti dell’Ufficio Scolastico Regionale e Provinciale, delle A.S.L., della Città Metropolitana e dei Comuni della provincia di Napoli.

PROGRAMMA

ore 08,30 – Registrazione dei partecipanti
ore 09,00 – Saluti istituzionali
ore 09,20 – “Network per l’inclusione scolastica e nuove opportunità offerte dal protocollo stipulato con il MIUR” (Pietro Piscitelli, Coordinatore Unità Territoriale di Coordinamento e Presidente della Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina Margherita”)
ore 09,40 – “I diritti di emancipazione e autonomia degli alunni con disabilità visiva” (Silvana Piscopo, Coordinatrice Commissione Istruzione Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Napoli e Nicoletta Pisanò, Assistente alla comunicazione e all’autonomia)
ore 10,00 – “Esperienza di inclusione” (Silvana palmieri, insegnante di sostegno Scuola Secondaria di 1° grado “Viale delle Acacie” di Napoli)
ore 10,10 – Domande dei presenti
ore 10,40 – “La centralità della famiglia nel processo di integrazione del disabile visivo” (Nadia Massimiano, Coordinatrice per la Campania e la Calabria del progetto “Stessa strada per crescere insieme”)
ore 10,55 – “La pluridisabilità: strategie per il potenziamento delle abilità compensative” (Gilda Sportelli, Consigliere Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Napoli)
ore 11,10 – “L’attività ludico-sportiva nella scuola e oltre la scuola” (Rocco De Icco, Componente Commissione Istruzione Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Napoli e Salvatore Urso, atleta di nuoto paralimpico)
ore 11,30 – Domande dei presenti
ore 12,20 – Conclusione dei lavori

Ai partecipanti verrà rilasciato attestato di partecipazione dell’I.Ri.Fo.R., Ente riconosciuto dal MIUR quale riferimento per la formazione scolastica sulle tematiche della disabilità visiva e accreditato per l’erogazione di formazione al personale docente (D.M. 177/2000)

Inaugurato a Torino il “Laboratorio Sergio Polin”, di Luciano Paschetta

Direttore regionale I.Ri.Fo.R. Piemonte

Da quando, ormai cinquant’anni fa, perdendo la vista ho avuto bisogno di strumenti per avvicinarmi alla matematica da non vedente, ho avuto un sogno: capire come fare per trovare il modo di rendere più agevole l’approccio all’aritmetica e, soprattutto, quello alle espressioni algebriche.
Senza scendere in particolari conosciamo quali siano i limiti imposti allo studente con grave disabilità visiva nello studio della matematica: anche gli OCR che permettono di scansionare un testo per renderlo accessibile a chi non vede, non riescono però a rendere accessibili i testi delle espressioni e delle equazioni. Quello dell’accessibilità ai testi matematici restava un sogno. Alcuni anni fa un docente di scuola media ideò un sofware, il Lamda,che permetteva di digitare le espressioni in modo che queste poi, tramite PC potessero essere lette e svolte dallo studente non vedente. Questo metodo richiedeva però l’intervento di un operatore che predisponesse il testo copiandolo dal “nero” nel sistema Lamda” e, se questo lavoro non è particolarmente complesso e gravoso nella scuola secondaria di I grado, lo diventa sempre di più nel prosieguo degli studi.
Fu proprio per aiutare due studenti di scuola superiore del cuneese ad accedere ai loro testi dei libri di matematica che nel 2012 la professoressa Anna Capietto fu coinvolta ed è di qui che partì la sua ricerca con un obiettivo: trovare il sistema perché il non vedente potesse accedere ai testi matematici in modo autonomo.
Da quella prima sperimentazione, dopo anni di ricerche, è nato, presso il dipartimento di matematica “G. Peano”, dell’Università di Torino, il Laboratorio per la Ricerca e la Sperimentazione di Nuove Tecnologie Assistive per le STEM “S.Polin” e quello che era allora un sogno , ieri 20 novembre con l’inaugurazione del centro fatta dal prof. Giammaria Ajani Magnifico Rettore dell’Università di Torino, nell’affollatissima aula magna del dipartimento di matematica, è diventato realtà.
L’intitolazione a Sergio Polin, giovane non vedente prematuramente scomparso a causa di un incidente, è il riconoscimento dell’Università di Torino, a colui che volontariamente per primo nel 2012 si affiancò alla prof.sa Capietto, dando, di fatto, l’avvio a quel cammino del quale ieri è stato raggiunto un traguardo importante.
Il Laboratorio Polin è un organismo del Dipartimento di Matematica dell’Università di Torino, istituito ufficialmente nel maggio 2018, ma, come sopra detto, le sue attività sono iniziate nel 2012 nell’ambito del settore scientifico-tecnologico del “Progetto di ricerca per l’individuazione, l’utilizzo, la diffusione e lo sviluppo di nuove tecnologie per favorire la partecipazione attiva agli studi universitari da parte di giovani con disabilità e DSA, nell’ottica dei principi dell’accessibilità universale, della personalizzazione didattica e dell’inclusione” (coordinatrici: la prof. Anna Capietto – docente di Analisi Matematica e Referente per la disabilità nel Dipartimento di Matematica “G. Peano” dell’Università di Torino – e la prof. Marisa Pavone – docente di Didattica e Pedagogia Speciale presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione e Delegata del Rettore per la disabilità nell’Università di Torino).
Le attività scientifico-tecnologiche del progetto si svolgono, sotto la responsabilità della prof.ssa Capietto, con il sottotitolo “Per una matematica accessibile e inclusiva”. Il progetto è stato avviato nell’ambito di una Convenzione biennale , siglata nel 2013, tra l’Università di Torino e l’I.Ri.Fo.R., l’istituto di ricerca, formazione e riabilitazione, dell’U.I.C.I. Esso si è venuto poi realizzando con successivi contributi economici della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, della Fondazione Specchio dei Tempi (“La Stampa”, Torino), della Fondazione Università Popolare di Torino, dei LeoClub di Biella e Torino, della Società Reale Mutua Assicurazioni.
Il gruppo di progetto, membro del Laboratorio AsTech del CINI (Consorzio Italiano Nazionale per l’Informatica), coordinato dalla prof.sa Capietto, attualmente è Costituito da 20 persone. Ne fanno parte tre docenti e un tecnico della ricerca in servizio presso il Dipartimento di Matematica e il Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino, 2 assegnisti di ricerca dell’Università di Torino, 2 borsisti di ricerca dell’Università di Torino, una docente dell’Università di Catania, un borsista postdoc dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, una dottoranda in Matematica di Unito, due insegnanti di scuola secondaria, cinque dipendenti di enti e aziende esterni a Unito, una studentessa dell’Università di Trento e uno studente del Politecnico di Torino. Tra questi, solo due assegnisti e due borsisti sono stipendiati a tempo pieno per le attività del progetto; gli altri, tra i quali sette sono persone con disabilità visiva, operano tutti a titolo di volontariato.

Il Laboratorio Polin prende origine dalla necessità della diffusione e dell’utilizzo delle nuove tecnologie per l’accesso agli studi universitari, anche scientifici, da parte di giovani con disabilità (sia motoria che sensoriale). Relativamente alle disabilità visive, le tecnologie assistive (e.g., screen reader e barre braille) forniscono infatti buone prestazioni solamente in presenza di testi letterari, essendo in grado di trattare adeguatamente solo strutture in linea.
Il Laboratorio Polin si occupa anche di disabilità motorie (arti superiori) e di supporto agli studi universitari per studenti con disturbi dello spettro autistico e DSA. “La specificità che caratterizza il progetto” sottolinea la prof.sa Capietto “ritengo sia la confluenza di due temi. Da un lato, la formazione matematica di numerosi membri del gruppo di progetto ha permesso di operare con rigore, esigenza, coraggio, onestà intellettuale. Dall’altro, abbiamo fin da subito posto l’accento sulla condivisione: le nostre ricerche sono infatti motivate, effettuate e testate grazie al fondamentale apporto di persone con disabilità visiva. Riteniamo che i nostri collaboratori con disabilità visiva abbiano, tra gli altri, lo scopo importantissimo di rappresentare un “traino” per tutti coloro che, dovendo affrontare la medesima condizione, non hanno avuto la possibilità di conoscere e utilizzare le moderne tecnologie assistive al fine di migliorare la loro vita scolastica (dando esempio concreto della tanto utilizzata parola “inclusione”), lavorativa e non solo.”

Le attività del centro, a favore delle persone con disabilità visiva in particolare, si possono così sintetizzare: promuovere la ricerca e la diffusione delle nuove tecnologie per l’accesso agli studi universitari; effettuare il servizio di trascrizione di testi universitari (e, su richiesta, di testi scolastici) in formato accessibile; diffondere nella scuola il tema del supporto agli studi di allievi con disabilità visiva mediante l’uso delle nuove tecnologie; sensibilizzare il mondo del lavoro sull’assunzione di laureati con disabilità forniti di una elevata qualificazione.
Esse si suddividono in: attività di ricerca pura, attività che riguardano la sperimentazione e ottimizzazione di tecnologie assistive e attività di disseminazione dei risultati sul territorio.
Tralasciando qui la ricerca pura, un importante filone di ricerca riguarda il linguaggio LaTeX quale mezzo per leggere e scrivere in maniera accessibile testi contenenti formule. In particolare, il gruppo di ricerca ha realizzato il pacchetto LaTeX Axessibility, volto alla creazione di documenti PDF con contenuto matematico accessibili. Tale risultato rappresenta senza dubbio una notevole innovazione sul tema dell’accesso a testi contenenti formule.
In merito alla sperimentazione e ottimizzazione di tecnologie assistive, il gruppo di progetto si occupa della trascrizione di testi contenenti formule, tabelle e grafici in formato accessibile a persone cieche e ipovedenti mediante la sintesi vocale e/o il display braille. Si sta esaminando anche il tema dell’accessibilità di test d’ingresso e di piattaforme del tipo Moodle 2. Sono oggetto di studio e sperimentazione soluzioni in ambiente Windows, Apple, Linux. Sono inoltre svolte attività di consulenza su tali temi per Uffici Disabili di altre Università.
Il gruppo è anche impegnato sul tema dell’inserimento lavorativo: anche in collaborazione con la sezione U.I.C.I. Torino è in corso dal 2014 il progetto D.A.P.A.R.I. (Disabilità in Azienda, Professionalità Avanzata, Ricerca e Integrazione), per l’inserimento di disabili visivi in attività professionali al di fuori delle professioni “tipiche”.
I risultati della ricerca sono stati via, via presentati in diversi convegni, a luglio in particolare, in Austria all’importantissima Conferenza internazionale sull’impiego dell’informatica a sostegno di chi ha particolari necessità.

Convegno “Istruzione, formazione e lavoro”

UN APPROCCIO INTEGRATO PER VINCERE LA SFIDA DELL’OCCUPAZIONE PER LE PERSONE CON DISABILITÀ VISIVA

Venerdì 30 novembre 2018, ore 9.00 – 18.00
Istituto dei Ciechi di Milano, via Vivaio 7

Contenuti
• Presentazione evento
• Programma
• Iscrizioni su www.istciechimilano.it
• Informazioni utili
• Abstract

L’Istituto dei Ciechi di Milano organizza per venerdì 30 novembre 2018 un Convegno, seguito da Workshop, per analizzare le molteplici tematiche riguardanti l’inserimento nel mondo del lavoro delle persone con disabilità visiva. L’evento giunge a conclusione delle attività dell’Istituto nell’ambito dell’iniziativa Lombardia Plus 2016-2018 a sostegno dello sviluppo delle politiche integrate di istruzione, formazione e lavoro.
Il Convegno, a carattere informativo ed esperienziale, esaminerà le fasi e i processi necessari per una reale inclusione lavorativa delle persone cieche e ipovedenti. Gli esperti si confronteranno sulle realtà locali, regionali e nazionali, sulle buone prassi, sulle strategie e metodologie progettuali adottate nei vari contesti. In particolare, verranno messi a fuoco i complessi e determinanti aspetti che concorrono alla realizzazione di un inserimento lavorativo di successo. A tale scopo è infatti fondamentale un approccio integrato e articolato che consideri un’ampia e solida istruzione di base, efficaci percorsi di formazione professionale e formazione mirata, l’impiego di tecnologie accessibili, la conoscenza e l’applicazione della normativa vigente. Verranno inoltre presentati i risultati del progetto “Monza Brianza” realizzato in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti della Lombardia.
Destinatari
La giornata è dedicata in particolare al mondo aziendale (Datori di Lavoro, Responsabili delle Risorse Umane, Responsabili IT, Responsabili della sicurezza sul lavoro) ai Centri per l’impiego, alle Organizzazioni Sindacali, alle Istituzioni Scolastiche, alle Università, agli Enti Locali, alle persone con disabilità visiva (giovani e adulti in cerca di lavoro) e alle loro famiglie.

PROGRAMMA
Ore 8.30 Registrazione partecipanti
Welcome coffee
Ore 9.20 Introduce e coordina Franco Lisi, Direttore Scientifico dell’Istituto dei Ciechi di Milano
Saluti
Rodolfo Masto, Commissario Straordinario dell’Istituto dei Ciechi di Milano
Nicola Stilla, Presidente del Consiglio Regionale Lombardo Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
Elena Buscemi, Consigliera delegata di Città Metropolitana di Milano
Ore 9.45 Lombardia Plus 2016–2018 – Una formazione in evoluzione
Regione Lombardia Direzione Istruzione Formazione e Lavoro
Francesco Cusati, Servizi al Lavoro Istituto dei Ciechi di Milano
Ivana Cavallini, Servizi al Lavoro Istituto dei Ciechi di Milano, coordinatrice dei Corsi Professionali
Marco Pacchierotti, docente corsi professionali Istituto dei Ciechi di Milano, esperto di telemarketing
Ore 10.20 Disabilità visiva: accorgimenti e strategie per migliorare la qualità del lavoro e il benessere soggettivo sul posto di lavoro
Mario Girardi, componente della Direzione Nazionale dell’UICI, coordinatore dell’Agenzia della tutela dei diritti nell’area della disabilità
Ore 10.35 Dall’inclusione scolastica all’integrazione nel mondo del lavoro: requisiti, abilità e strumenti indispensabili

Valeria Tranfa, coordinatrice del servizio di consulenza tiflopedagogica dell’Istituto dei Ciechi di Milano
Giancarlo Abba, consulente tiflopedagogico Istituto dei Ciechi Milano, componente del Network Inclusione Scolastica (NIS) dell’UICI
Marco Condidorio, componente della Direzione Nazionale dell’UICI, docente di tiflologia all’Università degli Studi del Molise
Barbara Rosina, direttore COSP Università degli Studi di Milano
Ore 11.10 Accessibilità: normativa vigente e significati possibili
Roberto Scano, consulente e professionista web di cui alla legge n. 4/2013
Ore 11.25 Progetto “Monza Brianza” realizzato in collaborazione con UICI Lombardia.
Le azioni di sistema: cultura, metodo e tecnologia nell’inserimento lavorativo e nel mantenimento del posto di lavoro
Italo Mangini, consulente dell’Istituto dei Ciechi di Milano
Ore 11.40 Come trasformare l’inserimento lavorativo da obbligo a opportunità
Gianpaolo Torchio, referente servizi legge 68/99 Area Lavoro Provincia di Monza e della Brianza
Costantino Costanzi, responsabile Servizio Occupazione Disabili Settore Politiche del lavoro Città Metropolitana di Milano
Emanuele Ceccarelli, responsabile Ufficio Lavoro e Previdenza – Presidenza Nazionale UICI
Ore 12.15 Testimonianze dal mondo aziendale
Allianz Partners, Paola Corna Pellegrini, amministratore delegato e direttore generale di Allianz Partners
Banca D’Italia, Antonella Marrone e Alessandro Baldi, esperti tematiche dell’integrazione per Banca d’Italia
Unicredit, Francesca Bonsi Magnoni, disability manager International Social Dialogue, Welfare & People Care Group Human Capital UniCredit Spa
Talent for you, Ines Patrizia Rosano, Ceo & cofounder
Siamo Impresa PMI-Fenapi Group, Cinzia Rossi, presidente
DHL, Piermattia Menin, responsabile Risorse Umane DHL
Air Liquid, Davide De Vita, direttore delle Risorse Umane
SG Company, Alessandro Martinelli, HR chief operating officer
Banca Intesa San Paolo, Anna Laura Caria, CSR – Ufficio monitoraggio e sviluppo – Comunicazione e formazione
Dialogo nel Buio, Cristina Montironi, coordinatrice DNB
Ore 13.30 Lunch

Ore 15.00 Workshop – Durata: 45 minuti; repliche alle ore 16.00 e 17.00
1. Dall’inclusione scolastica all’integrazione nel mondo del lavoro: requisiti, abilità e strumenti indispensabili
Valeria Tranfa, tiflologa coordinatrice del servizio tiflopedagogico dell’Istituto dei Ciechi di Milano, con la partecipazione dell’Equipe tiflopedagogica
2. Accessibilità: normativa vigente, significati possibili, elementi fondamentali per lo sviluppo di applicazioni e siti web accessibili, redazione di contenuti e documenti accessibili
Roberto Scano, consulente e professionista web di cui alla legge n. 4/2013, con la partecipazione di Sabato De Rosa, esperto in tecnologia assistiva e di Fabrizio Sordi, tiflo-informatico Istituto dei Ciechi di Milano
3. Libri di tutti: l’importanza di produrre contenuti digitali e accessibili
Federico Scarparo, tiflo-informatico Istituto dei Ciechi di Milano, con la partecipazione di Fondazione Libri Italiani Accessibili (LIA)
4. Sistema dotale: strumenti a disposizione delle aziende per l’inserimento e la riqualificazione del personale con disabilità
Italo Mangini, consulente Istituto dei Ciechi di Milano, con la partecipazione di Marzia Consoli, consulente in formazione orientamento e coaching
5. Simulazione colloqui di lavoro di gruppo: esercitazioni
Ines Patrizia Rosano, Ceo & cofounder Talent for you, con la partecipazione di Marta De Nardi, responsabile ricerca e selezione IG – Gruppo De Pasquale
6. Sviluppo sostenibile e responsabilità sociale: le pratiche più efficaci per promuovere lo sviluppo sostenibile secondo l’Agenda 2030 dell’ONU
Cinzia Rossi, presidente Siamo Impresa PMI-Fenapi Group
7. Autonomia e indipendenza: presentazione di sistemi e prodotti volti a favorire l’orientamento e la mobilità di persone con disabilità visiva, sia in ambiente esterno, sia in ambiente interno all’azienda
Tiziana Angilletta, tiflologa Istituto dei Ciechi di Milano, con la partecipazione di Rotem Geslevich, regional director- Nordics, Italy, Spain and Portugal, Marino Attini, specialista in multimedialità e sistemi digitali, Romano Giovannini, ingegnere biomedico ricercatore e progettista
8. Dialogo nel Buio: un esempio di integrazione che crea valore
Marinella Monachella, responsabile formazione aziendale Dialogo nel Buio
Elisabetta Corradin, responsabile guide Dialogo nel Buio
9. Incontro con le famiglie: insieme per costruire un futuro
Paola Bonanomi, tiflologa consulente del servizio tiflopedagogico dell’Istituto dei Ciechi di Milano, con la partecipazione di Alessandra Massari, tiflologa dell’Istituto dei Ciechi di Milano
10. Colloqui con le aziende: colloqui di lavoro individuali con le aziende, riservati alle persone con disabilità visiva

ISCRIZIONI
Per iscriversi al convegno e/o ai workshop compilare il modulo di registrazione sul sito www.istciechimilano.it
INFORMAZIONI UTILI
Segreteria organizzativa
Dott.ssa Laura Muro
Tel. 02 77 22 6 333
mail: convegno.lavoro2018@istciechimilano.it

Come arrivare
Via Vivaio 7, Milano
MM Linea 1: fermata Palestro
Autobus: linee 54, 60, 61, 94
Tram: linee 9, 19
Parcheggi: Via Mascagni e Viale Majno

Servizio di accompagnamento
Presso l’Istituto sarà disponibile un servizio di accompagnamento per le persone non vedenti che ne facciano richiesta.

Abstract/Convegno
Lombardia Plus 2016–2018 – Una formazione in evoluzione
Verrà illustrato il progetto “Lombardia Plus 2016-2018” che ha finanziato 3 annualità di percorsi di formazione professionale all’Istituto dei Ciechi di Milano. In particolare, si farà riferimento all’evoluzione dei corsi di formazione professionale, ai percorsi proposti, allo sviluppo dei piani didattici, alle modalità organizzative e alle metodologie formative adottate. Verranno altresì evidenziati gli elementi innovativi che hanno caratterizzato i contesti formativi nonché gli elementi critici emersi nella prospettiva di conseguire le migliori prassi che offrano maggiori possibilità di aderenza e di vicinanza al mondo aziendale.
Disabilità visiva: accorgimenti e strategie per migliorare la qualità del lavoro e il benessere soggettivo sul posto di lavoro
Oltre a portare l’esempio di alcuni casi particolarmente riusciti di inserimento lavorativo, verrà posta l’attenzione sull’atteggiamento che la persona disabile della vista dovrebbe tenere nell’approcciare la nuova realtà lavorativa, improntato all’elasticità, alla disponibilità ad approfondire la propria preparazione, alla consapevolezza della necessità di lavorare in equipe e via elencando. Dall’altra parte, il datore di lavoro dovrebbe considerare il lavoratore con problemi della vista come una risorsa e non come un peso, mettendolo in grado di disporre degli strumenti indispensabili ad espletare al meglio il proprio compito e di partecipare a tutte le occasioni formative che le interessano.
Dall’inclusione scolastica all’integrazione nel mondo del lavoro: requisiti, abilità e strumenti indispensabili
I Servizi di Consulenza Tiflopedagogica dell’Istituto dei Ciechi di Milano, che includono anche l’approccio graduale e mirato alle tecnologie informatiche, contribuiscono a formare nei ragazzi i requisiti indispensabili per essere un domani giovani preparati nel mondo del lavoro. Durante il workshop verrà sottolineata l’importanza della formazione della persona, compresa quella che riguarda gli obiettivi di autonomia personale e sociale da inserire nella programmazione didattica dei ragazzi disabili visivi. Faremo alcuni cenni alle caratteristiche richieste da un mutato mondo del lavoro, peraltro in continua evoluzione, e ai rischi legati al perpetuarsi di un’eccessiva dipendenza dall’altro (sia esso genitore o insegnante).
Accessibilità: normativa vigente e significati possibili
Nella società contemporanea dove tutto o quasi è immagine, il rischio sempre latente di escludere dalla fruizione di contenuti i disabili visivi è molto alto. Navigando ad esempio in un sito web tramite la voce metallica di uno screen reader, alcune delle domande, solo apparentemente banali e spesso senza risposta, che un non vedente si pone sono: dove sono? Qual è il contesto? Cosa posso fare? Come trovo le informazioni di cui ho bisogno? In realtà non si tratta di banalità ma di elementi fondamentali per orientarsi, per reperire informazioni, per acquisire elementi contestuali, in sostanza, per beneficiare dei contenuti proposti. La normativa nazionale, le indicazioni della Comunità Europea e le linee guida internazionali mirano a garantire a tutti il diritto di poter essere informati. Ne verranno esaminati i contenuti, accennando alle modalità per rendere le informazioni fruibili per tutti. 
Progetto “Monza Brianza” realizzato in collaborazione con UICI Lombardia. Le azioni di sistema: cultura, metodo e tecnologia nell’inserimento lavorativo e nel mantenimento del posto di lavoro
Il progetto ha fatto emergere e valorizzato esperienze e sperimentazioni sia di inserimento sia di “mantenimento” lavorativo rivolte a persone con disabilità visiva, con il supporto delle moderne tecnologie assistive. Oltre alla tecnologia, che ha giocato un ruolo da protagonista, hanno concorso in maniera determinante al buon esito degli interventi almeno altri due aspetti, uno di carattere culturale e l’altro metodologico. Il metodo è stato mutuato dalla prassi e dalle teorie tiflologiche per l’integrazione e l’inclusione lavorativa che il partenariato di progetto ha sperimentato nei più diversi ambiti di intervento. Gli aspetti culturali sono stati altrettanto determinanti poiché si è voluto modificare la percezione che comunemente si ha delle persone con disabilità, troppo spesso identificate in base al proprio problema, anziché messe alla prova con l’offerta di concrete opportunità lavorative.
Come trasformare l’inserimento lavorativo da obbligo a opportunità
La legge 68/1999 ha innovato in maniera significativa le politiche occupazionali con l’adozione dei principi del collocamento mirato. Verranno spiegati aspetti importanti della normativa che riguarda le categorie professionali delle persone non vedenti, in particolare dei centralinisti, delle professioni equipollenti e dei massofisioterapisti. Saranno illustrate le novità introdotte dal Jobs Act che toccano le persone con disabilità, con l’invito ai neoassunti a non appiattirsi sulla routine delle attività affidate, per cercare invece di crescere professionalmente, sviluppando le proprie inclinazioni e competenze.

Abstract – Workshop
1. Dall’inclusione scolastica all’integrazione nel mondo del lavoro: requisiti, abilità e strumenti indispensabili
Quali competenze sociali e relazionali servono al disabile visivo per raggiungere il traguardo dell’integrazione lavorativa? Durante i workshop verranno illustrate le capacità da potenziare durante il percorso formativo per affrontare con equilibrio la vita adulta. Verranno presentati metodi e strumenti tiflologici, dal materiale didattico alle strumentazioni informatiche di base, mettendo sempre al centro la capacità di “riuscire a fare da solo”. Il workshop è rivolto a famiglie, insegnanti, assistenti alla comunicazione e a tutto il personale educativo interessato alle tematiche tiflologiche.
2 Accessibilità: normativa vigente, significati possibili, elementi fondamentali per lo sviluppo di applicazioni e siti web accessibili, redazione di contenuti e documenti accessibili
Cos’è l’accessibilità? Perché è così importante in campo digitale? Si proverà a rispondere a queste domande prendendo in esame la nuova normativa europea sull’accessibilità dei prodotti ICT (hardware, software, web e mobile). Verranno quindi analizzate le conseguenze della normativa nel settore pubblico e privato, fornendo qualche utile indicazione per produrre web accessibile a tutti. Durante il workshop si leggeranno documenti digitali con la modalità e gli strumenti di chi non vede, analizzandone la struttura, la descrizione testuale degli elementi grafici, la coerenza dei titoli e gli aspetti semantici.

3. Libri di tutti: l’importanza di produrre contenuti digitali e accessibili
In collaborazione con la Fondazione LIA verranno illustrate le principali tendenze nel campo della produzione di contenuti digitali accessibili, basati sull’utilizzo degli standard di formato definiti a livello internazionale e sul principio del Born Accessible, ossia prodotti in versione accessibile fin dalla loro prima pubblicazione. Verranno presentati i vantaggi dei libri accessibili per le persone con disabilità visive e alcuni progetti realizzati con la collaborazione di aziende editoriali e non. Fra queste Banca Intesa San Paolo che racconterà il lavoro svolo in questo ambito.
4. Sistema dotale: strumenti a disposizione delle aziende per l’inserimento e la riqualificazione del personale con disabilità
Per promuovere il processo di inclusione delle persone disabili, Regione Lombardia mette a disposizione una serie di incentivi e finanziamenti per le persone e per le imprese. Nell’ambito del workshop verrà presentata la Dote Impresa, spiegando che cos’è e come funziona, quali aziende possono richiederla e quali benefici permette di ottenere. L’incontro è rivolto in particolare alle aziende, ma anche alle persone con disabilità che potrebbero essere interessate a far conoscere questa opportunità ai propri datori di lavoro, attuali o potenziali.
5. Simulazione colloqui di lavoro di gruppo: esercitazioni
Un’analisi concreta e pratica di come prendere parte a un colloquio di lavoro, dalla telefonata di convocazione fino alle domande utili da porre al termine dell’incontro. Durante il workshop si affronteranno le varie fasi: la presentazione di sé e delle proprie esperienze, i test motivazionali e le prove pratiche, cercando di comprendere il punto di vista del selezionatore. Verranno quindi elencati agli errori da evitare.
6. Autonomia e indipendenza: presentazione di sistemi e prodotti volti a favorire l’orientamento e la mobilità di persone con disabilità visiva, sia in ambiente esterno, sia in ambiente interno all’azienda
La scuola è la prima occasione dove il bambino può sperimentare e sviluppare la propria autonomia. Gestire il materiale, raggiungere il banco, spostarsi nei differenti ambienti: tutto ciò costituisce una preziosa opportunità per costruire mappe mentali, per interagire con gli altri, per risolvere problemi in un ambiente protetto e stimolante. Il modello d’intervento dell’Istituto dei Ciechi assegna grande importanza all’osservazione del bambino, valorizzandone le potenzialità attraverso il gioco e l’esplorazione. La capacità di muoversi e orientarsi nello spazio deve infatti essere esercitata fin alla più giovane età, per dare la possibilità, in età adulta, di scegliere se e come utilizzare le tecnologie che offrono aiuto in questo senso. Ne presentiamo alcune: LETIsmart, bastone con nanotecnologie per la mobilità; Orcam dispositivo di assistenza indossabile che legge testi, riconosce volti e prodotti; UNI-VERSUS sistema innovativo per la sicurezza nell’ambiente lavorativo per persone con disabilità visiva e non solo.
7. Sviluppo sostenibile e responsabilità sociale: le pratiche più efficaci per promuovere lo sviluppo sostenibile secondo l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite
Stili educativi e gestione delle differenze: condivisione di modalità diverse per coinvolgere imprese, terzo settore e bisogni formativi di portatori di interessi specifici, ovvero dei non vedenti. Durante il workshop verrà indagata la possibilità di identificare soluzioni per un mercato del lavoro maggiormente equo e inclusivo, a partire dal confronto, dalla cooperazione e dal comune senso di responsabilità.
8. Dialogo nel Buio: un esempio di integrazione che crea valore
Opportunità di lavoro, crescita personale e professionale, esperienza formativa rivolta alle aziende e ai formatori. Dialogo nel Buio propone un modello dove l’ambiente e la persona si incontrano. Dialogo nel Buio ha elaborato un metodo efficace per la crescita personale e professionale partendo da attitudini e competenze diverse. Dialogo nel Buio offre occasioni formative che fanno crescere le aziende. Il workshop prevede un’attività con i partecipanti.

9. Incontro con le famiglie: un’alleanza per costruire il futuro
I genitori dei bambini disabili visivi ricoprono un’importanza fondamentale nel loro particolare processo di crescita, diventando elemento chiave di tutto il sistema educativo. Per questo, per preparare i bambini e i ragazzi a una vita inclusiva, è importante un’adeguata preparazione delle famiglie. L’Istituto dei Ciechi offre un aiuto alle famiglie attraverso la creazione di uno Spazio genitori dove:
• incontrare gli specialisti attraverso i laboratori del fare, per imparare come trasmettere ai propri figli le abilità e per creare insieme materiali ludici
• dialogare e condividere esperienze con altre famiglie
• non sentirsi soli di fronte ai problemi e alle difficoltà
10. Colloqui con le aziende: colloqui di lavoro individuali con le aziende, riservati alle persone con disabilità visiva
A partire dalle ore 15 i partecipanti non vedenti e ipovedenti potranno sostenere un colloquio di lavoro con le aziende presenti all’evento. Si raccomanda agli interessati di portare più copie del proprio curriculum vitae. Per migliorare l’organizzazione si raccomanda di iscriversi ai colloqui sul sito www.istciechimilano.it