Nel mese di settembre 2016, L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS ha organizzato uno scambio internazionale ERASMUS+ per giovani vedenti e non. Obiettivo di questo scambio è stato quello di riflettere sul valore dello sport come strumento di inclusione e di promozione sociale. Risultato del progetto è stata la messa a punto da parte dei giovani partecipanti di un “Manifesto sull’accessibilità dello sport e delle strutture sportive”, in inglese e italiano.
Segue il testo del Manifesto, che ci auguriamo possa essere utilizzato per la sensibilizzazione delle autorità pubbliche, delle scuole e dei privati sull’importanza dello sport accessibile non solo pere le persone con disabilità ma per tutti i cittadini.
Manifesto sull’accessibilità dello sport e delle strutture sportive
Le attività motorie e sportive adattate rappresentano per i bambini e gli adulti con disabilità visiva l’esaltazione delle loro capacità e di ciò che sanno fare, in un mondo che continuamente ricorda loro ciò che manca e quanto non sono in grado di svolgere. Esse, sia nella forma di sport individuali sia di squadra, sono volte a sviluppare non soltanto le abilità motorie in generale, la percezione dello spazio e l’orientamento, ma anche le abilità socio-relazionali, l’inclusione e la collaborazione armoniosa tra pari nel riconoscimento di valori condivisi.
Purtroppo, però, gli insegnanti di educazione fisica e gli istruttori sportivi sono raramente in possesso delle conoscenze necessarie per permettere ai non vedenti di praticare uno sport. L’alto valore della pratica sportiva per le persone con disabilità rende particolarmente necessario promuovere l’educazione allo sport dei bambini e degli adulti con disabilità visiva, tramite un’azione di sensibilizzazione e operando interventi prima di tutto presso le scuole, ma anche presso le palestre private e il pubblico generale.
Il presente Manifesto nasce dunque dalla necessità di indicare alcune problematiche nel settore dello sport per persone con disabilità che richiedono un intervento da parte delle autorità locali, regionali e nazionali per realizzare un cambio culturale verso una società davvero inclusiva.
Chiediamo
che venga promossa una formazione per gli insegnanti, e in particolare per gli insegnanti di educazione fisica, sugli sport che possono essere praticati dai bambini e dagli adulti con disabilità visiva
che gli studenti con disabilità possano praticare gli sport a scuola insieme agli altri ragazzi grazie all’adattamento delle attrezzature e/o del regolamento sportivo
che lo Stato finanzi con priorità l’adattamento architettonico delle palestre delle scuole e delle altre palestre pubbliche perché siano pienamente fruibili dalle persone con disabilità e che promuova lo stesso tipo di interventi presso gli impianti privati
che le Federazioni sportive incoraggino la ricerca di adattamenti che permettano alle persone con disabilità visiva di praticare lo sport e che sostengano la formazione e l’attività degli allenatori e degli arbitri che decidono di specializzarsi negli sport per persone con disabilità, siano essi sport paralimpici o no
che le persone con disabilità e le organizzazioni che le rappresentano siano coinvolte nelle iniziative sportive organizzate a livello locale, regionale e nazionale, oltre che in conferenze e scambi giovanili sugli sport
che siano organizzati più di frequente eventi di sensibilizzazione e per l’avvicinamento allo sport delle persone con disabilità
È importante ricordare che l’inclusione delle persone con disabilità visive si realizza pienamente soltanto quando nella società e nell’ambiente costruito vengono adottati quegli adattamenti necessari per garantire a queste persone il pieno accesso alle attività di tutti. Per questo motivo è necessario prevedere l’utilizzo di alcuni strumenti specifici per l’adattamento degli sport “ordinari”, che ne permettono la pratica anche da parte dei non vedenti (es. baseball, scherma, ecc.) e per la pratica di sport specifici per non vedenti, ma che possono essere anche praticati da vedenti bendati (torball, show-down, ecc.). Tali strumenti e adattamenti non sempre comportano spese aggiuntive importanti e si tratta spesso solo di piccoli accorgimenti come per esempio:
percorsi guida su pavimenti e muri dei corridoi e degli spogliatoi delle palestre con pitture di densità diversa e di diverso colore
campi di gioco con segnali a terra in colori contrastanti
scritte in braille (come quelle prodotte con il dymo tape) come alternativa alle insegne in nero
palle sonore per il torball, il goalball e il baseball, etc.
accessibilità dei siti web delle palestre e dei club sportivi
campi di gioco che siano progettati per la pratica sportiva di diversi sport, compresi gli sport per non vedenti e per persone con altre disabilità
Questo Manifesto è stato redatto nel 2016 dai partecipanti al progetto “SportAbility: equality and participation through sports” co-finanziato dall’Unione Europea