INTERPELLANZA ALLA CAMERA DEI DEPUTATI
SUTTO, LOCATELLI, VANESSA CATTOI, PANIZZUT, BOLDI, DE MARTINI, FOSCOLO, LAZZARINI, TIRAMANI e ZIELLO. — /Al Presidente /del/Consiglio /dei/ministri, al Ministro /delle/infrastrutture e /dei//trasporti/, al Ministro /del//lavoro/e /delle// politiche//sociali/, al Ministro della salute./ — Per sapere – premesso che:
negli ultimi mesi, la presenza e la circolazione dei monopattini elettrici nelle strade delle principali città italiane è aumentata vertiginosamente, alimentata anche dall’epidemia da COVID-19, dai bonus promessi dal Governo e dalla maggiore diffusione dei servizi di mobilità condivisa (sharing/mobility/);
per le persone con disabilità e, in particolare, per le persone cieche, con disabilità visiva e con disabilità motoria, per le persone che necessitano di ausili per la deambulazione, ma anche per le persone anziane e per i genitori con carrozzine o passeggini, l’assenza di regole chiare in merito alla sosta e alla circolazione di tali mezzi ha creato seri problemi, sia in termini di sicurezza sia in termini di impedimento alla mobilità;
nel tentativo di ovviare a tali criticità, l’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti (*Uici*) ha lanciato una petizione online sulla piattaforma /Change.org/ volta a sensibilizzare gli utenti, le istituzioni e le autorità competenti in merito alla necessità di promuovere un utilizzo corretto di tali mezzi;
in particolare, sotto il profilo della sicurezza, l’Uici ha richiesto l’installazione di sistemi di rumore artificiale Avas (/Audible vehicle alert system/) sui mezzi stessi che segnalino il monopattino in movimento «sempre e comunque», per migliorare la sicurezza stradale e tutelare, in particolare, l’incolumità delle persone non vedenti;
si è, poi, rimarcata la necessità di contrastare il fenomeno della sosta selvaggia, intensificando i controlli e individuando dei siti appositi nelle aree cittadine riservati al parcheggio dei monopattini elettrici, in modo da evitare l’abbandono indiscriminato degli stessi che costituisce ormai l’ennesima barriera architettonica con la quale fare i conti quotidianamente;
ad avviso degli interroganti, tali richieste sono di assoluto buon senso e potrebbero avere risvolti positivi non solo sotto i profili sopra evidenziati, ma anche sul decoro dei centri cittadini e sulla sicurezza stradale, considerati peraltro i numerosi incidenti registrati in questi mesi che vedono coinvolti, con frequenza sempre maggiore, proprio i monopattini elettrici –:
quali iniziative intendano adottare, nel campo della micromobilità elettrica, per garantire pienamente la sicurezza, il diritto alla mobilità e l’accessibilità degli spazi in favore delle persone con disabilità, delle persone anziane e dei genitori con carrozzine o passeggini, anche alla luce delle proposte avanzate sul punto dalle associazioni e, in particolare, dall’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti.
(4-07135)