ARTE – L’Arte Interattiva di Sandro Tomassini

L’Arte Interattiva di Sandro Tomassini alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma

La presentazione del nuovo progetto delle sale didattiche come uno spazio inclusivo e sensoriale.

Alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma prende vita un progetto che trasforma l’arte in esperienza condivisa. Il 29 ottobre 2025 alle ore 17:00, negli spazi didattici del museo, sarà presentato al pubblico il nuovo percorso ideato dall’artista umbro Sandro Tomassini, alla presenza della direttrice Renata Cristina Mazzantini, della storica dell’arte Giovanna Coltelli e dello stesso artista. Le opere cinetiche e interattive invitano i visitatori, vedenti e non vedenti, a esplorare l’arte con le mani, con gli occhi e con l’immaginazione.

L’allestimento, realizzato con la collaborazione tecnica di Tomassini Arredamenti, inaugura un percorso dedicato all’arte partecipativa e inclusiva, dove lo spettatore diventa parte integrante del processo creativo. Le sculture, i pannelli e le installazioni mutano forma a ogni contatto, offrendo una nuova percezione del rapporto tra spazio, movimento e materia.

Arte che si tocca: il linguaggio dell’interazione

Le opere di Tomassini non si osservano soltanto: si vivono. Ogni elemento invita al gesto, al gioco, all’immaginazione. Manipolare un modulo, spostare una forma, ruotare un pannello: ogni azione genera un risultato diverso, facendo di ciascun visitatore un co-autore.

«Le mie opere danno la possibilità alle persone di interagire con esse, trasformandole e ricreandole. Da un’opera ne può nascere un’altra, frutto dell’esperienza individuale. È questo il senso profondo del mio lavoro: l’arte che genera altra arte attraverso il contatto umano», spiega Sandro Tomassini.

Inclusione e accessibilità: l’arte come esperienza condivisa

L’iniziativa nasce con una chiara vocazione inclusiva: le opere sono concepite per essere fruite anche da persone non vedenti o ipovedenti. Superfici tattili, materiali differenti e percorsi guidati stimolano il tatto e la memoria sensoriale.

Il progetto si inserisce nel più ampio impegno della Galleria Nazionale verso una cultura accessibile, che accoglie pubblici di ogni età e provenienza. Le creazioni di Tomassini diventano strumenti educativi e sociali, capaci di promuovere un linguaggio universale basato sul contatto e sulla partecipazione.

Biografia dell’Artista

Sandro Tomassini (Ronciglione, 1945 – vive e lavora a Terni) è un artista e designer italiano la cui ricerca fonde arte cinetica, design e interazione. Dopo una lunga carriera nel settore dell’arredamento Made in Italy, con partecipazioni al Salone del Mobile di Milano negli anni ’70 e ’80, Tomassini si è dedicato alla sperimentazione artistica, portando nel suo linguaggio l’approccio progettuale del design.

Le sue opere sono state esposte in sedi prestigiose come Palazzo Reale e La Permanente di Milano, nell’ambito del Premio Arte Mondadori, e alla Fabbrica del Vapore. La sua poetica si fonda sull’idea di un’arte da vivere, che si costruisce nel gesto e nella partecipazione, con una costante attenzione all’inclusione e all’uso di materiali non convenzionali.

Nel suo Studio-Atelier di Terni (Largo San Salvatore 10), l’artista continua a sperimentare nuove soluzioni cinetiche e relazionali. Lo spazio è visitabile su appuntamento.

Le Opere in Mostra

Le opere cinetiche in esposizione alla Galleria Nazionale rappresentano l’evoluzione del linguaggio di Sandro Tomassini, in un dialogo costante tra progettualità e libertà espressiva. Attraverso pannelli tattili, sculture cinetiche e installazioni interattive, l’artista trasforma lo spazio in un’esperienza da vivere con tutti i sensi.

Tra i lavori più significativi figurano 10 x 10, dove l’ordine geometrico si apre al colore; Problem Solving, installazione che unisce gioco e riflessione; e la serie OTI che esplora le relazioni tra forma, movimento e partecipazione. Con Opera d’Arte Contemporanea, finalista al Premio Arte Mondadori 2023, Tomassini riflette sul linguaggio globale dell’arte; mentre in Sondrat 1, parte della collezione Immagini Variabili, il tessuto diventa materia interattiva, mutevole al tatto. Chiudono il percorso Vari Momenti di Tristezza, in cui il colore emerge come metafora di luce e rinascita, e Linee e quadretti grigio e nero, dove il ritmo visivo traduce la purezza del segno.

Maggiori informazioni:

Sandro Tomassini

https://www.tomassini.com/it/supplier/935-sandro-tomassini

sandro@tomassini.com

+39 348 2538 710

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ARTE – “CERAMICHE E NUVOLE. Cosa le antiche ceramiche greche raccontano di noi”

in mostra a Vicenza

La collezione di ceramiche attiche e magnogreche di Intesa Sanpaolo, con il progetto CERAMICHE E NUVOLE. Cosa le antiche ceramiche greche raccontano di noi, curato da Francesco Poroli per Associazione Illustri e con il patrocinio del Comune di Vicenza, offre lo spunto per affrontare, con il linguaggio del fumetto, alcuni temi della contemporaneità.

Un progetto inedito e ambizioso che pone in dialogo due mondi apparentemente lontani come quello delle antiche ceramiche con quello più attuale del fumetto mediante temi universali che attraversano i secoli. Così come le scene rappresentate sui vasi costituiscono una importantissima fonte di analisi storica e sociale, così nei tempi più moderni il fumetto racconta la società in tutte le sue sfaccettature e ne segue le evoluzioni e riflette sulle domande a cui da sempre l’uomo cerca una risposta.

Saranno esposte, per circa un anno, quattro opere selezionate dalla collezione di ceramiche attiche e magnogreche di Intesa Sanpaolo, che saranno poste a confronto con l’arte del fumetto, su quattro temi attuali correlati ad altrettanti personaggi della mitologia: Elena o delle donne – a raccontare le donne e il femminile; Dioniso o della diversità – a farsi protagonista del tema della diversità; Aiace o dei conflitti – a raccontare i conflitti e le guerre; Eros o del desiderio – come simbolo dell’amore, dei sentimenti e del desiderio.

Gli artisti ai quali è stato affidato il compito di misurarsi con l’arte magnogreca sono Lorenza Natarella, sul tema del femminile, Elisa Macellari per Dioniso, Fabio Pia Mancini per Aiace, Giovanni Esposito, in arte Gio Quasirosso per Eros.

In chiusura dell’esposizione è presente una selezione fotografica della celebre Hydria (kalpis) attribuita al Pittore di Leningrado in collezione Intesa Sanpaolo e un video animato, realizzato dai giovani talenti Lunastorta e Walter Dessì, che crea un parallelismo tra gli artigiani di un tempo e i creativi di oggi.

Prevista l’organizzazione di attività didattiche e laboratori per le scuole e per i visitatori, family lab, talk con gli artisti e un ciclo di incontri del palinsesto #INSIDE aperti gratuitamente per la cittadinanza.

L’iniziativa pone particolare attenzione al tema dell’accessibilità. L’esposizione è dotata infatti di supporti tattili e riproduzioni 3D per essere ampiamente inclusiva, con l’obiettivo di ridurre, per quanto possibile, le barriere culturali, sensoriali, motorie, intellettive e psichiche, al fine di creare uno spazio condiviso.

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Museo Tattile Omero – Arte e cultura accessibili: strategie e strumenti

la cooperativa sociale “Centro Papa Giovanni XXIII” di Ancona per il progetto “Il mio è un diritto”, selezionato dall’Impresa sociale “Con i bambini”, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, organizza il corso online “Arte e cultura accessibili: strategie e strumenti”.
Percorso formativo di 5 ore su piattaforma Teams.
Totalmente gratuito. Verrà rilasciato attestato di partecipazione.
Gli iscritti riceveranno il link in tempo utile per partecipare agli incontri.
Iscriviti tramite modulo google
Programma:
  • Per una cultura senza barriere
    Lunedì 24/03/2025 dalle 14:30 alle 17:00
    Buone pratiche e suggerimenti per esperienze di cultura e arte accessibili
    a cura della dr.ssa Annalisa Trasatti (Coordinatrice servizi Museo Tattile Statale Omero – Ancona)
  • Progettare e comunicare accessibile
    Lunedì 31/03/2025 dalle 14:30 alle 17:00

    Curare i contenuti per un linguaggio inclusivo e digitale accessibile
    a cura della dr.ssa Monica Bernacchia (Referente Dipartimento Comunicazione Museo Tattile Statale Omero – Ancona)
Info: l.gambelli@centropapagiovanni.it – tel. 071.2140199 interno 3 – messaggi WhatsApp 334.6381493

L’Arte accessibile per tutti

la Fondazione Catarsini offre consulenze per realizzarla

Il progetto L’Arte accessibile per tutti, messo a punto dalla Fondazione Alfredo Catarsini 1899 ETS in anni di esperienze variegate, diventa disponibile per tutti.

L’organizzazione nata nel 2020, che ha sede a Viareggio e opera su tutto il territorio nazionale, è ora pronta a offrire consulenze per realizzare strumenti atti a rendere la cultura – e in particolare l’arte – accessibile per tutti con testi di reinterpretazione dell’immagine e descrizioni adattate e audio registrate per persone con disabilità visiva.

Il prossimo intervento previsto supera i confini regionali e sarà applicato nel Museo Archeologico di Cremona, la cui Direzione ha deciso di dotarsi di nuovi strumenti per l’accessibilità di persone con disabilità visiva.

Il nuovo percorso sarà presentato al pubblico giovedì 13 marzo alle ore 11 nel Museo Archeologico del capoluogo lombardo. Oltre alla Presidente della sezione cremonese dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Flavia Tozzi, saranno presenti il Direttore Scientifico della Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano Franco Lisi, la Presidente della Fondazione Alfredo Catarsini 1899 Elena Martinelli e l’Assessore alla Cultura Rodolfo Bona.

Al progetto concepito per il Museo Archeologico, dal titolo “Rendere accessibile l’invisibile”, la Fondazione Catarsini ha partecipato realizzando un’audioguida specificamente pensata affinché le persone cieche o ipovedenti possano comprendere il percorso di visita in piena autonomia. I file audio sono scaricabili da smartphone attraverso i codici QR posizionati all’interno del museo, così come sono disponibili nella sezione “Accessibilità” del sito web di Cremona Musei e nella pagina “Audio descrizioni” del sito web della Fondazione Catarsini.

Un know how di successo

Lo strumento audioguida messo a punto dalla Fondazione viareggina è frutto dell’esperienza derivata dall’applicazione di tale metodica nelle tappe del Cammino I luoghi di Catarsini, alle mostre dedicate al pittore viareggino e alla recente edizione 2025 del Carnevale di Viareggio, dove per la prima volta sono state rese disponibili le audio descrizioni adattate dei carri allegorici: «Perché – come ha detto la Presidente Martinelli – se si ascoltano durante il corso mascherato cui stiamo assistendo, ne veniamo arricchiti; se non stiamo vedendo la sfilata ci incuriosiscono e, infine, se siamo ciechi o ipovedenti, si rivelano il modo per poter almeno percepire la bellezza dei carri allegorici e sentirsi parte di un grande spettacolo».

Infatti la collocazione in rete dei file audio con le descrizioni (adattate e audio registrate per persone con disabilità visiva) dei carri allegorici, nell’ultimo mese ha comportato il raddoppio degli accessi al sito web della Fondazione Catarsini, dimostrando l’interesse generale per l’iniziativa.

Un’ulteriore testimonianza della validità dello strumento audio – e dei laboratori esperienziali che stanno nascendo presso le tappe del Cammino I luoghi di Catarsini e che prevedono versioni tridimensionali (cioè tattilmente esplorabili) delle opere dell’artista viareggino – l’ha data il noto cantante Aleandro Baldi (già vincitore di due Festival di Sanremo nel 1992 e nel 1994), non vedente dalla nascita e che il 20 febbraio 2012 tenne a battesimo il percorso tattile “Uffizi da toccare”, comprendente alcune sculture della galleria fiorentina.

Lo scorso 3 marzo Baldi ha visitato il Laboratorio esperienziale della Fondazione Catarsini dove ha potuto ascoltare e commentare con soddisfazione le descrizioni adattate e audio registrate dei carri e quella di un’opera esposta resa tattilmente esplorabile. Baldi è rimasto molto colpito da entrambi gli strumenti e ha aggiunto «che queste illustrazioni hanno tirato fuori la sensibilità che distingue l’artista e le sue emozioni in linea con le narrazioni».

Senza contare che di recente la Presidente Martinelli è stata invitata a Roma per partecipare al Giubileo degli Artisti, organizzato e coordinato dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede: in quella sede il progetto Arte accessibile per tutti è stato presentato e illustrato nei particolari, ottenendo un positivo riscontro da tutti gli addetti ai lavori. Insomma gli strumenti messi a punto dalla Fondazione Alfredo Catarsini 1899 ETS per rendere l’Arte accessibile per tutti funzionano e sono ormai richiesti un po’ ovunque, perché l’abbattimento delle barriere per l’accessibilità è un obiettivo senza confini.

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ARTE – Visite Accessibili Palazzo Sciarra Colonna

Il Museo del Corso ha attivato dei percorsi accessibili, di seguito la nuova offerta formativa pronta ad accogliervi.

Le visite guidate con operatori specializzati sono disponibili su richiesta, una volta concordata la data, si procederà ad un colloquio conoscitivo, preparatorio al fine di individuare le modalità e gli strumenti più idonei per la realizzazione della visita.

Visite per persone con disabilità visiva:

Accompagnato da un operatore specializzato, l’utente non vedente o ipovedente può ricostruire attraverso un’avvincente narrazione il percorso storico della Collezione della Fondazione Roma, ripercorrendo cinquecento anni di attività.

La visita tattile sensoriale, incentrata sul racconto della storia della famiglia Sciarra Colonna e della collezione della Fondazione Roma, condurrà i partecipanti in un viaggio nel tempo e nello spazio nobiliare del Palazzo.  

Sarà possibile toccare due meravigliose colonne in “lumachella rosa, lo spazio architettonico, invece, sarà percepibile tattilmente sfiorando le finestre e le modanature di legno del corridoio. Al piano terra, nella Sala dei Paesaggi, Roma e i suoi dintorni diventano i protagonisti dei paesaggi di Van Bloemen, delle vedute di Pannini e Van Wittel. Attraverso la lettura di alcuni passi dell’opera Viaggio in Italia di J.W. Ghoethe, e dell’Ode a Roma di Gabriele D’Annunzio si percepirà il fascino che la Città Eterna ha da sempre avuto su viaggiatori, poeti e pellegrini che ne hanno ammirato i paesaggi e le vestigia. Le ultime sale sono dedicate all’arte fra Ottocento e Novecento, l’esplorazione tattile della scultura bronzea novecentesca Allegoria del risparmio dell’artista Giulio Tadolini, socio della Cassa di Risparmio, permetterà di materializzare il concetto di risparmio e celebrare l’oculatezza praticata da chi ne beneficiava principalmente ossia la classe sociale dei lavoratori artigiani e braccianti. Infine le sale dell’Arte Contemporanea, in cui il percorso tattile si concentra, con l’esplorazione di C.H.I.A di Sandro Chia, tavolo in bronzo con litografia castellata; della scultura La Sacra Famiglia in bronzo dorato di Aldo d’Adamo, artista che ha vissuto il passaggio dal realismo all’astrazione; della scultura Senza Titolo di Umberto Mastroianni, interprete della scultura informale, dell’Eros alato con mano di Igor Mitoraj e della Sfera Armillare di Ferdinando Codognotto.

Il gruppo potrà essere formato da due non vedenti più accompagnatori, la durata della visita sarà di circa 120 minuti.

Visite per persone con disabilità uditiva:

Il percorso di visita sarà effettuato da un nostro operatore specializzato nella Lingua dei Segni Italiana (LIS) che vi guiderà tra opere d’arte selezionate della Collezione permanente, che include antichi documenti del Monte di Pietà e opere d’arte dal Quattrocento all’Arte contemporanea.        Il gruppo potrà essere formato da 10 persone e la durata della visita sarà di persone circa 90/120 minuti.

Visite per persone con disabilità cognitiva, persone con disturbi dello spettro autistico e caregiver:

La visita permette di ricostruire, attraverso un’avvincente narrazione, il percorso storico della Collezione della Fondazione Roma, ripercorrendo cinquecento anni di attività.

Ogni persona potrà accedere alla Collezione instaurando una relazione con le opere d’arte, che diventeranno strumenti per vivere un’esperienza gratificante e di benessere, oltre ad essere momenti di condivisione.

Il gruppo potrà essere formato da 6 persone con disabilità e 6 accompagnatori, la durata della visita sarà di circa 60 minuti.

Domenica 13 aprile ore 11.00, Domenica 8 giugno ore 11.00

Visite per persone con Alzheimer:

Consapevoli del fatto che l’arte nelle sue varie espressioni svolga un ruolo di riattivazione per le persone con demenza, abbiamo pensato delle visite guidate accompagnate da un nostro operatore che stimolerà la capacità di immaginazione e di espressione delle emozioni e di relazione tra i componenti del gruppo attraverso un approccio capacitante.

Il percorso di visita prevede una selezione di opere della Collezione permanente di Palazzo Sciarra Colonna, che include opere del Quattrocento fino ad arrivare all’Arte contemporanea.

Le visite verranno effettuate: domenica 9 marzo alle 11.00 e alle 14.00, domenica 30 marzo alle 11.00 e alle 14.00, domenica 6 aprile, alle 11.00 e alle 14.00, domenica 11 maggio alle 11.00 e alle 14.00, domenica 25 maggio alle 11.00 e alle 14.00, domenica 1° giugno alle 11.00 e alle 14.00

La prenotazione potrà essere fatta tramite il Call center, al momento della prenotazione sarà richiesta una scheda dei bisogni al fine di preparare un’accoglienza adeguata alle esigenze specifiche.

Numero di telefono: 06 22877077

Contatto e- mail: info@museodelcorso.com

Il museo vi sta aspettando!

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Mostra “Metti la tua mano”

Autore: Rocco Rolli

Anche quest’anno nel periodo pasquale, sarà esposta la mostra “Metti la tua mano” con le opere di Emilia Pozzo La Ferla, presso il Santuario della Consolata.

Sarà esposta da mercoledì 5 marzo fino alla Pentecoste.

Di seguito il saluto di Monsignor Martinacci, rettore del Santuario della Consolata e il testo di Francesco Fratta scritto poco prima di lasciarci.

“METTI LA TUA MANO…”

SULLA VIA DELLA CROCE CON IL CUORE E LE MANI

L’opera in terracotta della scultrice Emilia Pozzo La Ferla viene a integrare i dipinti, non leggibili per i non vedenti, con una proposta realizzata in altorilievo che consente quindi di essere toccata e letta con le mani – e non solo dai non vedenti – a tutto vantaggio di una comprensione anche più viva, capace quasi di favorire il dialogo diretto con le persone rappresentate nelle singole stazioni. L’autrice con questa opera ha cercato di favorire questa ulteriore dimensione: non solo gli occhi ma anche le mani come strumento di conoscenza e di incontro. È davvero una “Via Crucis” da toccare!

mons. Giacomo Maria Martinacci

Testo scritto da Francesco Fratta, poco prima di morire, il 20 marzo 2018

La Via Crucis di tutti e per tutti

La vicenda sacra e l’esperienza umana nell’opera di un’artista che sa far “vedere” anche a chi non possiede il dono della vista.

La Via Crucis di Emilia Pozzo La Ferla, realizzata in terracotta non dipinta in altorilievo, colpisce per diversi suoi aspetti, come le prospettive insolite che caratterizzano alcune sue stazioni, come il leggero stacco delle figure rispetto al piano di terra, o come gesti o posture dei personaggi che indicano in modo intenso ed efficace una condizione interiore emotiva e spirituale.

Tuttavia, l’estrema essenzialità delle immagini, gli inconsueti angoli visuali in cui vengono presentati i personaggi e le situazioni, e le anomalie tecniche adottate per meglio rendere leggibile al tatto l’opera, non ne disturbano affatto la visione, ed anzi la sollecitano a non disperdersi e a rimanere concentrata sui pochi particolari significativi, ad alto valore simbolico.

Così la veemenza dei tre uomini che puntano gli indici contro Gesù; o nella prima caduta, lo sforzo deciso per rialzarsi subito e riprendere il cammino; e la tenerezza e lo struggimento materno, racchiusi in quei volti che si guardano negli occhi; e la giovane Veronica capace di slanci che sfidano i divieti; e poi, il corpo di Gesù che si contorce dal dolore dopo il primo chiodo, e lo strazio di Maria che cammina dietro al corpo del figlio…

Furore accusatorio, pietà, tenerezza e struggimento, umiliazione e dolore, generosa cura della dignità, fatica e sforzo indicibile, strazio inconsolabile per la morte di un figlio, ognuno di questi sentimenti umani è rappresentato con pochi ma emblematici particolari che fanno di questa Via crucis la narrazione di una vicenda umana che tocca in qualche misura tutti noi.

Con quest’opera anche i ciechi potranno dunque vedere immagini che si fisseranno nella loro mente come altrettante icone di sentimenti e situazioni che ognuno in qualche misura ha potuto sperimentare nella vita. E non sarà diverso per chi queste tavole le vedrà con gli occhi anziché con le mani. Ed anche questo, cioè il rendere accessibile in pari misura l’opera a chi vede e a chi non vede, credo sia un altro indiscutibile merito di questa Via crucis.

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U.I.C.I. Piemonte – Al Museo Egizio il premio “Sguardo in rilievo” 2025

Un riconoscimento per la resa accessibile di collezioni e spazi espositivi

Va al Museo Egizio il premio “Sguardo in rilievo” 2025, un riconoscimento con cui l’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) del Piemonte valorizza l’impegno di singoli, imprese o istituzioni che si sono distinte nel sostenere l’inclusione delle persone con disabilità visiva. Quest’anno la scelta è caduta sul Museo in virtù di un prezioso e articolato lavoro di resa accessibile delle collezioni e degli spazi espositivi. Grazie a questo impegno (portato avanti anche con la consulenza di UICI Piemonte e UICI Torino), oggi i visitatori ciechi e ipovedenti che arrivano all’Egizio trovano un contesto accogliente e hanno a disposizione diversi strumenti per apprezzare i reperti esposti, scoprendo la storia e il fascino di una civiltà che a distanza di millenni non smette di sorprendere e incantare.

Va innanzi tutto sottolineato che questi accorgimenti si inseriscono in un più ampio piano di intervento, volto a includere visitatori con diverse fragilità (dalle disabilità sensoriali a quelle motorie, senza trascurare i disturbi psichici e del comportamento). Nello specifico, per le persone cieche e ipovedenti sono disponibili, tra l’altro, 35 pannelli visivo tattili con indicazioni in braille e a caratteri ingranditi; audiodescrizioniin italiano e inglese, attivabili da telefono tramite codice Qr; uno speciale contrassegno, da ritirare all’ingresso, che consente di toccare alcuni reperti esposti(tra questi, una selezione di splendide sculture, custodite nello statuario); un plastico in legnorelativo al palazzo storico che ospita il museo.

Il premio, ritirato dalla presidente della Fondazione Museo Egizio, Evelina Christillin, è stato consegnato nel corso di un evento voluto da UICI Piemonte per celebrare la XVIII Giornata Nazionale del Braille, l’alfabeto a punti in rilievo che consente alle persone cieche di leggere e scrivere.

«Siamo particolarmente contenti di poter premiare il Museo Egizio, una realtà nota e apprezzata in tutto il mondo, capace di richiamare ogni anno centinaia di migliaia di visitatori – commenta il presidente di UICI Piemonte, Franco Lepore – È importante che un’istituzione di questa rilevanza abbia scelto la via dell’inclusione, facendosi vicina a tanti visitatori che diversamente non avrebbero potuto apprezzarne la bellezza. Siamo grati al museo anche per la perizia tecnica con cui gli interventi sono stati realizzati, nonché per la capacità di dialogo e di ascolto, elementi imprescindibili per un risultato veramente efficace».

ARTE – Arte senza barriere: l’impegno di Campania tra le mani

Autore: Federica Graziano

Si sono concluse a gennaio le iniziative promosse dalla Rete “Campania tra le Mani”, coordinata dal Servizio di Ateneo per le Attività degli studenti con Disabilità e DSA dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa (SAAD), con l’obiettivo di diffondere buone pratiche per favorire la fruizione dei luoghi della cultura da parte delle persone con disabilità.

Aderiscono alla Rete 23 musei e 7 associazioni che si impegnano nella predisposizione di interventi che consentano alle persone con disabilità, ma anche a tutti gli altri visitatori, di godere dei luoghi d’arte della Regione Campania, attraverso soluzioni specificamente progettate per il superamento sia delle barriere architettoniche, sensoriali e della comunicazione, sia di quelle derivanti da ogni altra forma di svantaggio culturale.

Le attività si svolgono durante tutto il corso dell’anno, ma una particolare attenzione viene riservata agli eventi organizzati nel mese di dicembre per celebrare la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità (3 dicembre) e la Giornata Nazionale del Cieco (13 dicembre). Così, dal 1° dicembre 2024 al 28 gennaio 2025, Campania tra le Mani ha promosso un fitto calendario di eventi composto da ben 71 appuntamenti tra visite guidate e workshops, alla scoperta di percorsi fruibili attraverso approcci e linguaggi diversificati, attenti alle specifiche esigenze dei visitatori con disabilità, nei luoghi più significativi per il contesto storico-artistico della regione. Ogni istituto culturale ha declinato l’accessibilità in maniera peculiare offrendo ai visitatori con diverse disabilità la possibilità di conoscere il proprio patrimonio senza alcun tipo di barriera.

Gli eventi organizzati hanno mostrato l’importanza degli approcci multisensoriali all’arte, che non solo risultano utili per i visitatori ciechi ma rappresentano un valore aggiunto anche per le persone con disabilità cognitivo-relazionali e per il pubblico generale. Ad esempio, al Museo di Capodimonte è stato possibile esplorare un plastico che riproduce in scala la residenza borbonica e alcune sculture originali di Vincenzo Gemito, mentre al Museo del Tesoro di San Gennaro i visitatori hanno potuto toccare una riproduzione in 3D della mitra e della collana del santo. Al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN), sono state utilizzate stampe realizzate con il fornetto Minolta per raffigurare i vari stili di affreschi delle domus pompeiane, modelli in 3D delle opere più iconiche come il Toro Farnese o l’Ercole Farnese e la riproduzione multisensoriale del mosaico di Alessandro che permette di conoscere l’opera attraverso la riproduzione tattile in silicone dei personaggi che raffigurano le diverse compagini degli schieramenti in lotta (compresi i cavalli per cui è possibile accarezzare delle vere criniere) con tanto di lance e scudi. La descrizione dell’opera è affidata ad un display che, attraverso la narrazione immersiva, anche in LIS, guida l’esplorazione tattile, arricchita da un’esperienza olfattiva grazie alla presenza di bocchettoni da cui fuoriescono gli odori tipici di un campo di battaglia (come il sangue).

Le visite guidate sono state anche importanti momenti di socializzazione, scambio e condivisione e, solo a titolo esemplificativo, vogliamo ricordare la visita al MANN a cui ha partecipato un giovane visitatore cieco di Roma assieme ad un gruppo del SAAD. Alcuni studenti hanno affiancato la guida nella narrazione, accompagnando il loro nuovo amico nell’esplorazione tattile e raccontandogli storie sui reperti. Questo episodio ha messo in luce l’importanza di un approccio collaborativo-inclusivo, in cui la partecipazione attiva e il supporto reciproco arricchiscono l’esperienza di tutti i visitatori.

Le iniziative promosse da “Campania tra le Mani” non solo abbattono barriere fisiche e sensoriali, ma dimostrano come l’arte possa diventare un linguaggio universale, capace di parlare a tutti, indipendentemente dalle diverse abilità. Un messaggio di inclusione che lascia un segno profondo nei cuori di chi partecipa e che rappresenta un modello virtuoso per il futuro della cultura accessibile.

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Arte – 11-12 gennaio: Doppio Senso Masterclass. Oltre lo sguardo

Sabato 11 e domenica 12 gennaio la Collezione Peggy Guggenheim organizza un laboratorio di due giorni, rivolto a persone cieche, ipovedenti e vedenti, in chiave inclusiva, dedicato alla pratica artistica di Marina Apollonio, protagonista della mostra Marina Apollonio. Oltre il cerchio.

Come si può fruire l’arte optical andando oltre lo sguardo? Si possono percepire il movimento o le illusioni ottiche anche senza vedere? Partendo da una riflessione sulla percezione ottico – visiva, il workshop permetterà a chi partecipa di sperimentare diverse tecniche scultoree nonché pratiche artistiche basate sull’uso del corpo, con il fine di indagare e sfidare le consolidate regole del vedere.  

L’esplorazione tattile è guidata da Valeria Bottalico, ideatrice e curatrice del programma Doppio Senso. Percorsi tattili alla Collezione Peggy Guggenheim, mentre il workshop di scultura è curato e condotto da Felice Tagliaferri, scultore non vedente.

La partecipazione è gratuita, previa iscrizione, fino a esaurimento posti.

Per info: https://www.guggenheim-venice.it/it/mostre-eventi/eventi/double-meaning-master-class-the-beyond-the-gaze/

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Arte – Sfumature d’arte 2024

Autore: Marco Farina

Il 14 dicembre 2024 si è svolta l’edizione dell’Evento Sfumature d’Arte 2024. L’organizzatore, lo scrittore e divulgatore dei messaggi inclusivi, Marco Farina, stavolta ha voluto fare le cose in grande. infatti, coadiuvato dalla Dottoressa Alba Canu e dalla signora Alessia Arca, operatrice della Cooperativa New Age del Comune di Tergu, ha invitato numerose persone provenienti da tutta Italia. Svoltasi sia in presenza che a distanza, la manifestazione, dedicata a Sammy Basso, tristemente scomparso, è stata un modo per mettere insieme così come nella scorsa edizione, i vari linguaggi dell’arte: così la danza ha introdotto e chiuso l’evento grazie a Rossella Boette, nativa di Ossi e ballerina molto qualificata, campionessa nazionale 2024, frequentante la Master International Dance Academy; Sergio Prelato, consigliere nazionale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti esperto in Accessibilità; Laura Bonanni, psicoterapeuta, analitico transazionale e freestyler di poesia; Andrea Ferrero Sette, collaboratore di un noto centro studi e pittore e estroso e creativo; Andrea Bianco scultore di marmo, pietra, legno e ultimamente anche bronzo di cui si è parlato anche in documentari televisivi; Annalisa Ruzza, la studentessa universitaria in Beni Culturali, la padrona di casa, che ha accompagnato ogni poesia con un proprio quadro; infine l’organizzatore stesso che in qualità di scrittore ha composto un’opera finalista al Concorso Siamo Uguali nella diversità 2024 ,organizzato dal centro studi mondi sostenibili che è stata ritratta dall’artista cagliaritano Andrea Ferrero e di tre poesie con argomenti guerra, femminismo e abbandono presenti nell’antologia 2024, numero 69, edita da pagine libri nell’agosto scorso.

Tra passato presente e futuro ci sarà tanto da scoprire perché l’essenziale è invisibile agli occhi.

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