Autonomia per non vedenti: quando la solidarietà dei professionisti diventa concreta

Autore: Domenico Vitucci

Napoli, è stato presentato, giovedì 17 ottobre, un progetto dedicato all’autonomia di non vedenti ed ipovedenti, organizzato dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti sezione territoriale di Napoli, in collaborazione con Studio In e finanziato dal Corpo Consolare di Napoli e dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Napoli.

Il progetto, mira ad accrescere l’autonomia di 15 giovani della provincia napoletana con disabilità visiva attraverso corsi e training specifici di gruppo o individuali, tenuti da istruttori specializzati.

L’idea di finanziare il progetto è nata dal Dott. Mariano Bruno, Console del Principato di Monaco a Napoli e consigliere dell’Ordine dei Commercialisti di Napoli, il quale assicura che sarà solo la prima di tante iniziative da portare avanti con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti a favore dei disabili visivi.

“quando il Dott. Bruno mi ha proposto l’iniziativa” ha dichiarato il Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Napoli Vincenzo Moretta, “ho accolto con piacere l’iniziativa e mi sono fatto subito promotore verso il consiglio che l’ha accolta altrettanto favorevolmente. Contiamo di rimanere vicini all’UICI per tante altre iniziative.”

“Per la prima volta”, dice Mario Mirabile, presidente dell’UICI di Napoli, “abbiamo una così attiva partecipazione di giovani disabili visivi ad un’attività associativa, segno dell’importanza di questo progetto e di quanto i nostri ragazzi siano motivati nell’aumentare la loro autonomia personale”.

“Questa è una di quelle circostanze”, ha aggiunto Domenico Vitucci, coordinatore del comitato giovani, “in cui l’aiuto tangibile dei professionisti è diventato un punto di forza per le persone con disabilità visiva. La collaborazione tra il mondo dell’associazionismo e quello delle professioni è fondamentale soprattutto in realtà territoriali in cui l’intervento pubblico è insufficiente a soddisfare le esigenze delle categorie più svantaggiate.