U.I.C.I. Sicilia – In Sicilia la Carovana dell’Autonomia urbana

In tre incontri a Caltanissetta, Siracusa e Catania, Marino Attini, componente del Consiglio nazionale dell’Unione ciechi e ipovedenti, ha presentato il progetto LETIsmart, il più avanzato sistema di Smart City che consente la piena inclusione dei disabili visivi favorendone sicurezza, mobilità e indipendenza. Una soluzione elettronica cuore di un progetto dell’Unione a favore dell’autonomia personale che tocca più contesti per dare un forte segnale alle Istituzioni. L’idea di farne, in Sicilia, un volano per il turismo accessibile e la considerazione della presidente regionale Maria Francesca Oliveri, “L’Autonomia, diritto universalmente riconosciuto, è per noi una continua sfida”

“La Carovana dell’Autonomia che ha attraversato in questi giorni la Sicilia, ha la finalità di sensibilizzare le Istituzioni e la Comunità per migliorare l’autonomia urbana per i non vedenti e gli ipovedenti, riconoscendo così anche a loro un pieno diritto di cittadinanza”.

Così Maria Francesca Oliveri, presidente del Consiglio regionale dell’Uici, ha presentato l’ultimo appuntamento della Carovana, che, dopo Caltanissetta e Siracusa, con i presidenti Alessandro Mosca e Carmelo Fangano, ha concluso ieri il suo tour a Catania, con Rita Puglisi a fare gli onori di casa.

Protagonista dell’incontro Marino Attini, componente del Consiglio nazionale dell’Uici, che ha presentato il progetto LETIsmart, il più avanzato sistema di Smart City in grado di consentire la piena inclusione dei disabili visivi favorendone sicurezza, mobilità e indipendenza. Proprio ad Attini, presidente dell’Unione a Trieste ed esperto in elettronica di consumo, si deve l’idea del sistema, brevettato con SCEN, azienda leader nel settore della microelettronica e testato da Uici, Irifor (Istituto per la ricerca, la formazione e la riabilitazione nella disabilità visiva) e Aniomap (Associazione nazionale istruttori orientamento mobilità autonomia personale).

“LETIsmart – ha spiegato Attini – pesa solo otto grammi, la più leggera soluzione elettronica esistente, e trova posto all’interno del bastone bianco, non collegata ad app o smartphone ed è facilissima da usare: si manovra con due soli pulsanti. E si integra, fornendo anche informazioni e connettendosi con altri sistemi, con ciò che finora abbiamo realizzato per consentire ai non vedenti di muoversi in autonomia in ambito urbano: bastone bianco, mattonelle tattilo plantari, mappe tattili”.

Attini, ieri, nel corso di un vivace incontro con ciechi e ipovedenti nella sede di Catania dell’Uici, ha sottolineato come siano ormai otto anni che l’Unione sviluppa e perfeziona questo progetto coinvolgendo i soci, i quali forniscono riscontri su esigenze e necessità in quell’ambito urbano in cui la complessità coinvolge anche la sicurezza. LETIsmart, attraverso un sistema di radiofari, consente per esempio segnalare all’autista dei bus collegati che un disabile visivo sta aspettando alla fermata. O di prenotare un semaforo sonoro.

“Questo ausilio, insomma – ha concluso Attini – rappresenta oggi lo standard nazionale, il cuore di un progetto che solo l’Unione ciechi poteva portare avanti grazie ad accordi con il Ministero, le grandi realtà, i Comuni: sono già una ventina i centri italiani in cui funziona questo sistema. E, di città in città, impariamo sempre cose nuove”.

“Per come è stato illustrato il progetto – ha aggiunto Rita Puglisi, presidente della sezione etnea dell’Uici – potremmo pensare di realizzarlo insieme con l’Amministrazione comunale catanese, ma non solo, partendo per esempio dalla nostra splendida piazza Duomo e da quel primo tratto pedonale di via Etnea che comprende la piazza Università. Si parla tanto di turismo, risorsa fondamentale per Catania, e quello accessibile diventa sempre più importante. Potrebbe essere dunque una bella occasione abbinare il progetto con l’ottimo lavoro che i Lions hanno fatto in questi anni con le mappe tattili dei monumenti catanesi”.

All’incontro, tra l’altro, ha partecipato, da remoto, Maurizio Gibilaro, governatore di quel distretto Sicilia del Lions che, con l’Uici, ha realizzato oltre duecentocinquanta mappe tattili dei monumenti siciliani.

Anche Massimo Russo, docente di Orientamento, Mobilità e Autonomia personale del Centro Helen Keller di Messina, ha confermato che “ogni radiofaro installato nelle città favorisce non solo l’autonomia dei non vedenti ma anche, in particolare in luoghi come la Sicilia, il crescente turismo degli stessi”.

“Il sistema LETIsmart – ha aggiunto – è una realtà, per esempio, a Trieste, città di Attini, e il filmato proiettato nell’incontro ha mostrato come i disabili visivi, grazie a questo sistema, si muovano con grande disinvoltura e soprattutto in assoluta autonomia. E poiché nelle città siciliane, senza questi ausili, chi ha problemi di vista non si avventura a passeggiare per le strade, bisogna lavorare per la loro inclusione nell’ambiente urbano”.

Una battaglia di civiltà, insomma, come da tempo sostiene la presidente Oliveri: “L’Autonomia – ha affermato – è un diritto universalmente riconosciuto, ma per noi non vedenti diventa una continua sfida. Che siamo pronti a raccogliere per diventare, a pieno titolo, membri di questa società”.

Banche: online l’audioguida contro la violenza economica, anche di genere

È online l’audioguida contro la violenza economica, anche di genere. Realizzata da ABI – Associazione Bancaria Italiana e UICI – Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Ets – Aps, in collaborazione con il Centro nazionale del Libro parlato dell’UICI, l’audioguida è a supporto delle persone cieche e ipovedenti grazie al suo formato.

La finalità è supportare i cittadini nella comprensione e riconoscimento della violenza economica, approfondendo i principali aspetti che la riguardano – cosa è, come si manifesta, come prevenirla e come contrastarla – in una versione audio che riprende i contenuti della ‘Guida contro la violenza economica’ realizzata da ABI e FEduF (Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio) con il Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito del Protocollo d’intesa sottoscritto e con la collaborazione delle banche e Associazioni dei consumatori.

L’audioguida è sui siti dell’ABI (www.abi.it) e dell’UICI (www.uici.it).

L’iniziativa sviluppa gli impegni definiti nella Carta ‘Donne in banca’ promossa da ABI e persegue gli obiettivi di sviluppo sostenibile e parità di genere dell’Agenda 2030 dell’Onu, nel quadro delle azioni previste dal protocollo d’intesa tra ABI e UICI per la realizzazione di progetti di informazione ed educazione finanziaria.

U.I.C.I. Sicilia – Tornano i corsi Irifor per centralinisti

Organizzato dall’Irifor ((Istituto per la Ricerca, la Formazione e Riabilitazione), onlus dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti siciliana, è partito a Palermo e a Catania un Corso di formazione professionale da 954 ore finanziato dalla Regione per far acquisire a non vedenti e ipovedenti quella qualifica professionale di Centralinista Telefonico su Sistemi Informatici che consentirà loro di iscriversi all’albo professionale e aspirare a un’inclusione lavorativa come previsto dalle normative regionali.

“L’Irifor Sicilia Onlus – ha spiegato Francesca Oliveri, presidente del Consiglio regionale dell’Uici – grazie all’Avviso 7 dell’Assessorato alla Formazione della Regione Siciliana, ha già dato il via alle lezioni. I trenta corsisti coinvolti approfondiranno, tra l’altro, l’informatica, le lingue straniere, le tecniche di comunicazione. Così da avere un’adeguata preparazione e svolgere un proficuo lavoro dando un valido contributo alla società civile”.

Il corso – che si sta svolgendo a Catania nella sede Irifor di via Carmelo Abate e a Palermo in quella di via Alessandro Manzoni – prevede settecento ore di lezioni frontali di teoria, 54 di moduli obbligatori e duecento di stage in strutture convenzionate. Gli allievi saranno impegnati fino al maggio del 2025.

Per selezionare le migliori professionalità da impegnare nel progetto formativo, l’Irifor Sicilia Onlus ha emanato un bando pubblico perché ormai il centralinista non si limita più a smistare chiamate, ma deve saper usare gli strumenti informatici (navigazione sui siti web specifici, gestione delle rubriche elettroniche e altro) utilizzando tecniche di comunicazione efficace per gestire adeguatamente le relazioni con gli utenti.

Al termine del percorso formativo è prevista una prova finale di valutazione che, se superata, consentirà l’acquisizione della qualifica professionale certificata da un attestato valido su tutto il territorio dell’Unione Europea.

La Legge Regionale del 2022 sulla riforma del collocamento obbligatorio al lavoro dei centralinisti telefonici e degli altri operatori della comunicazione con disabilità visive dava per la prima volta esecuzione a un decreto del Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale del gennaio del 2000, che aveva esteso il collocamento obbligatorio a nuove figure professionali.

Così oggi, in Sicilia, il centralinista con disabilità visive può essere utilizzato anche come “operatore telefonico addetto alle informazioni alla clientela e agli uffici relazioni col pubblico” e per “la gestione e l’utilizzo di banche dati” e per “i servizi di telemarketing e di telesoccorso”.

U.I.C.I. Napoli – Occhio ai bambini 2024

Campagna di prevenzione delle patologie oculari

La Sezione di Napoli dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e la Sezione Italiana dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità (I.A.P.B. Italia ONLUS), organizzano dal 28 Maggio al 03 Giugno 2024 una campagna di prevenzione delle patologie oculari rivolta ai bambini frequentanti le classi elementari.

A partire da Martedì 28 Maggio, l’unità mobile dell’Agenzia della Prevenzione della Cecità, attrezzata con un ambulatorio oftalmico, sarà presente in diverse scuole della Provincia di Napoli, consentendo a oltre 250 bambini di età compresa tra i 7 e gli 11 anni di essere sottoposti ad una visita oculistica completamente gratuita.

“Questa iniziativa”, afferma il Commissario Straordinario della Sezione UICI di Napoli Giuseppe Ambrosino, “è fondamentale in quanto in molti quartieri periferici di Napoli e provincia, nonostante le diverse campagne informative condotte dalla sezione Uici di profilassi visiva nel corso degli anni, la cultura della prevenzione, in età pediatrica, non è pienamente arrivata. Il progetto “Occhio ai bambini”, attraverso l’informazione e un controllo visivo, mira proprio a tutelare la vista dei più piccoli”.

L’obiettivo del check up è l’individuazione precoce delle patologie, che interferiscono con il processo di acquisizione dell’immagine compromettendo un normale sviluppo dell’apparato visivo. Vi sono, infatti, anomalie visive che si presentano precocemente e che possono rimanere sconosciute come: l’ipermetropia, l’astigmatismo, lo strabismo e la miopia. Ma prima fra tutte rimane sempre l’ambliopia (“occhio pigro da non uso”). Si ha la consapevolezza che non sempre i bambini riferiscono di avere dei disturbi. Pertanto, sottoponendo loro ad un esame che prevede dei semplici test di valutazione del normale sviluppo dell’apparato visivo, del suo corretto funzionamento sia in termini di acuità visiva che di motilità, ogni anomalia che si presenti può essere corretta precocemente evitando che permanga per tutta la vita.

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti insieme all’Agenzia della Prevenzione-Iapb, da tempo è impegnata a portare avanti progetti tesi alla prevenzione delle patologie oculari, che, se non diagnosticate tempestivamente, possono causare danni a volte irreparabili.

Come ha affermato l’oculista Dott. Paolo Landolfo della Università L. Vanvitelli di Napoli, responsabile della parte sanitaria della campagna sul territorio di Napoli e Provincia “I progetti di prevenzione volti agli screening in età pediatrica delle malattie oculari sono necessari per la prevenzione di molte patologie, le quali possono essere curate e bloccate solo se precocemente individuate”. Aggiunge il Dott. Landolfo: “se malauguratamente dovessimo riscontrare disturbi dell’apparato visivo, provvederemo ad informare gli insegnanti e i genitori e ad indicare loro le strutture pubbliche di riferimento”.

La Campagna di prevenzione sarà svolta nelle sotto elencate scuole e nelle rispettive date:

il 28 Maggio ad Ercolano nell’Istituto San Tarciso

il 29 Maggio ad Afragola località Rione Salicelle nell’Istituto Statale Comprensivo Europa Unita;

il 30 Maggio a Cicciano nell’Istituto Comprensivo Bovio Pontillo Pascoli

il 31 Maggio a Giugliano in Campania nel III Circolo Comprensivo;

il 03 Giugno a Santa Maria la Carità nell’Istituto E. De Filippo.

Per ulteriori delucidazioni: Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, via S. Giuseppe dei Nudi 80, 80135 – Napoli.

Tel. 081/5498834-50 fax 0815497953

e-mail uicna@uiciechi.it www.uicinapoli.it

U.I.C.I. Latina – Astronomia e disabilità visiva: a Latina tutto è possibile

Autore: Andrea Alimenti

Un corso di Astronomia per ciechi e ipovedenti, un evento unico nel suo genere, un’eccellenza del nostro territorio

Nel weekend dal 17 al 19 maggio 2024 si è svolta a Latina la tredicesima edizione del corso di astronomia per ciechi e ipovedenti. Il corso è stato tenuto dall’Associazione Pontina di Astronomia (APA) e organizzato dalle sezioni di Latina dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI) e dell’Unione Nazionale Volontari Pro Ciechi (UNIVOC).

Questo corso è un evento unico non solo sul territorio nazionale ma a livello globale. È un corso interamente basato sull’uso di strumentazione tattile elettromeccanica ideata e realizzata artigianalmente da Andrea Miccoli (APA), Maggiore in congedo dell’Aeronautica Militare Italiana.

“Come generalmente non puoi parlare di astronomia senza l’uso di immagini e video, così a persone con disabilità visiva è fondamentale porgere rappresentazioni tattili in due e tre dimensioni, anche in evoluzione nel tempo, per riuscire a comunicare e descrivere i fenomeni astronomici. Non essendoci praticamente nulla in commercio, dal 2009 ho iniziato a realizzare strumenti con questo scopo: ora ne ho il garage invaso.” così Andrea Miccoli ci descrive la sua attività.

Il corso è stato organizzato presso le sale del Park Hotel di Latina e la partecipazione limitata a tredici persone. Alida Giona, didatta dell’APA, spiega che: “Per garantire un’elevata qualità della didattica, andiamo a formare due classi, ognuna da sei/sette partecipanti, in modo tale che durante le lezioni tutti i corsisti abbiano tra le mani uno strumento tattile, e i nostri volontari possano accompagnare le loro mani nell’esplorazione degli strumenti mentre il didatta espone l’argomento di interesse per la lezione. A molti sembra strano, ma in questi anni abbiamo conosciuto molti disabili visivi con una grande passione dell’astronomia. È quindi una grande soddisfazione per noi sapere che, con i nostri strumenti, loro possono trovare qui a Latina l’occasione per alimentare questa passione.”

Gli argomenti delle lezioni di quest’anno hanno interessato e coinvolto tutti i partecipanti. Si è partiti il primo giorno facendo la conoscenza del sistema solare e della volta celeste, per poi focalizzarsi nel secondo giorno sugli effetti dei principali movimenti del pianeta Terra. Infine, nella terza giornata, si è parlato di Luna, dalle eclissi al moto sincrono, dalle fasi alla selenografia, per concludere poi il corso con un’interessante conferenza sulla cosmologia moderna.

“Il corso di Latina è un evento tanto atteso quanto apprezzato. Riceviamo infatti richieste di partecipazione da tutta Italia e Latina è ormai un punto di riferimento tra le persone con disabilità quando si parla di accessibilità nella cultura scientifica. Ovviamente durante il corso non si parla solo di astronomia, ma grazie ai volontari UNIVOC, UICI e ai ragazzi e ragazze del servizio civile, ci impegniamo a far conoscere ai corsisti anche le unicità del nostro territorio. La visita al museo di Piana delle Orme è ad esempio un’attività sempre molto significativa e apprezzata.” Commenta così Alessandro Fantin (Presidente UNIVOC della sezione di Latina) l’esperienza di questi giorni.

Degli strumenti impiegati nel corso, e della metodologia didattica sviluppata si è parlato in conferenze scientifiche in tutto il mondo e l’APA, nei recenti anni, è stata spesso contattata da centri di ricerca, università e associazioni varie per raccontare e condividere questa attività.

Nonostante tutto questo, l’APA sta trovando difficoltà a continuare a portare avanti questa attività. Andrea Alimenti (presidente APA), ci racconta infatti che: “Nonostante l’unicità di questa attività, noi non siamo affatto unici, quindi vittima, come tutte le altre associazioni, di una profonda crisi di questo settore. L’ultimo censimento ISTAT palesa questa situazione: dal 2015 al 2021 in Italia c’è stato un calo di ben il 15 % delle persone che svolgono volontariato. Numerose sono le cause di questa situazione, ma non arrivando nuovi volontari siamo costretti ora a rinunciare a molte attività e rifiutare praticamente tutte le nuove richieste di collaborazione. In questa situazione mi viene difficile fare una proiezione di quel che sarà l’APA tra qualche anno. Io sono nato e cresciuto nel volontariato, in questo ambiente ho conosciuto persone straordinarie che hanno trasformato la mia vita, ho visto nelle associazioni un fermento culturale e una vitalità che difficilmente ho potuto incontrare altrove. Con l’aiuto delle istituzioni è necessario impegnarsi oggi per far riscoprire il valore e il bello del vivere profondamente una passione condividendola, ovviamente con tanti sacrifici, con altre persone in una associazione. Questo è fondamentale per dar nuova vita a questo settore così importante e fondamentale nel nostro paese. Chiunque voglia scoprire l’APA, conoscere le nostre attività, e i nostri soci più attivi, può contattarci cercandoci su internet e sui social. Venite a scoprire l’universo con noi!”.

Speriamo quindi che, nonostante queste difficoltà, l’APA possa continuare a svolgere questi corsi che, almeno una volta all’anno, rendono davvero Latina la capitale della cultura accessibile.

Fondazione LIA compie 10 anni: sono 35mila i libri italiani accessibili

La Fondazione creata da AIE e UICI leader in Europa nell’accompagnamento di editori e aziende verso gli obiettivi dell’European Accessibility Act

Fondazione LIA – Libri Italiani Accessibili compie 10 anni e festeggia con un catalogo di 35mila titoli: tanti sono oggi in Italia i libri accessibili alle persone cieche e ipovedenti certificati dalla Fondazione creata nel 2014 dall’Associazione Italiana Editori (AIE) con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI) e diventata oggi riferimento a livello europeo. Un traguardo importante per l’organizzazione non profit che promuove l’accessibilità nel campo editoriale, accompagnando case editrici e aziende verso gli obiettivi dell’European Accessibility Act che impongono entro il 2025 la piena accessibilità dei nuovi prodotti e servizi editoriali.

Rodolfo Masto, presidente di Fondazione LIA, ha augurato “numerosi altri anniversari come questo a una realtà che è promotrice di un cambiamento significativo”. Masto ha ricordato in particolar modo l’impegno di LIA in “alcune iniziative di importante valore sociale che, grazie al supporto delle istituzioni, hanno formato alla lettura accessibile operatori culturali, ragazzi e ragazze con disabilità visiva e persone a rischio di digital divide, ma hanno anche contribuito a sensibilizzare ogni cittadino sul tema grazie ai Reading al buio nelle scuole e a quelli rivolti al pubblico generalista”.

Innocenzo Cipolletta, presidente di AIE: “Fondazione LIA racchiude in sé alcune delle caratteristiche che meglio contraddistinguono la nostra Associazione e i suoi obiettivi: innovazione tecnologica, supporto agli editori, internazionalizzazione, sostegno alla diffusione della lettura presso tutte le fasce di popolazione. Il nostro supporto alla Fondazione, che è oggi riferimento europeo per le politiche di accessibilità in campo editoriale all’interno di un network con le più importanti realtà internazionali, è un punto fermo”.

Mario Barbuto, presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, formula “i più fervidi auguri per il decimo anniversario” e rivolge un particolare apprezzamento alla Fondazione LIA “per il suo lavoro quotidiano che favorisce e rende possibile il diritto alla lettura per chi ha una disabilità, come gli oltre due milioni di persone cieche e ipovedenti in Italia”.

Ad avviare l’attività è stata AIE nel 2011 con il “Progetto LIA” che si poneva l’obiettivo di creare il primo catalogo di libri digitali nativamente accessibili e disponibili nei tradizionali canali distributivi. È così nato www.libriitalianiaccessibili.it, un catalogo in crescita e in continuo aggiornamento con le novità editoriali italiane accessibili.

Il 22 maggio del 2014, per raccoglierne l’eredità e garantirne la sua continuità nel tempo, AIE ha costituito Fondazione LIA. Nel 2017 UICI è entrata a far parte della Fondazione come membro istituzionale, nel 2019 si sono aggiunte la Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina Margherita” di Monza e l’Associazione Italiana Dislessia. Il catalogo di libri accessibili è cresciuto nel tempo fino al traguardo di oggi, raggiunto grazie agli editori partecipanti della Fondazione e al sostegno del Ministero della Cultura.

Oggi Fondazione LIA ha ampliato le proprie attività e si occupa di accessibilità digitale a tutto tondo. Da un lato, lavora a fianco delle istituzioni e di tutta la filiera editoriale per permettere alle persone con disabilità visiva di avere pieno accesso alla produzione libraria, con la stessa qualità di lettura e possibilità di scegliere tra le novità editoriali che hanno tutti i lettori. Dall’altro, LIA ha all’attivo diverse collaborazioni e si occupa di servizi alle aziende, affiancando quelle realtà italiane e straniere che vogliono mettere al centro della progettazione la persona, creando ecosistemi digitali che siano accessibili a tutti.

U.I.C.I. Salerno – Dalla sensibilità, alla vita e all’amore: il teatro che sostiene la solidarietà!

Autore: Raffaele Rosa

“L’Associazione teatrale Marzanese I Caponi e l’UICI Salerno sono lieti di annunciare lo spettacolo “Arezzo 29 in tre minuti”, che andrà in scena l’8 e il 9 giugno al Cine Teatro San Pietro di Scafati.

L’intero ricavato delle serate sarà devoluto all’Associazione Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Salerno e all’Associazione “Raggio di Sole” di Scafati.

Questo è un gesto di solidarietà e sostegno che nasce dalla sensibilità e dall’empatia, sentimento fondamentale per le nostre due associazioni che hanno come obiettivo comune quello di diffondere l’amore verso il prossimo.

Con questo spettacolo vogliamo trasmettere un messaggio importante:

amiamoci e sosteniamoci gli uni con gli altri, perché solo l’amore può compiere miracoli.

Sarà una serata di teatro, ma anche di vita, in cui la comicità e l’ironia saranno gli strumenti per arrivare ai cuori del pubblico e sensibilizzarlo verso una causa così importante.

La nostra speranza è che attraverso l’arte si possa riempire di luce e speranza il cammino di chi vive nella difficoltà a causa di una disabilità.

Per questo motivo, in qualità di Presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Sezione Provinciale di Salerno, sono lieto di invitare tutti i soci, gli amici e chiunque voglia partecipare alla serata di solidarietà organizzata da Maurizio Devivo di Scafati e la collaborazione attiva degli amici della Compagnia teatrale i Caponi.

La partecipazione di tutti è fondamentale per rendere questa serata un momento di solidarietà e di condivisione, che ci consentirà di sostenere attivamente le attività di promozione sociale che questa Associazione mette in campo da più di un secolo a favore dei disabili visivi.

Rinnovo dunque l’invito a tutti a partecipare e a contribuire con il vostro sostegno generoso a questa lodevole iniziativa.

Vi aspettiamo numerosi l’8 e il 9 giugno al Cine Teatro San Pietro di Scafati per essere parte di questo grande gesto di solidarietà e amore.

Per ulteriori informazioni telefonare alla segreteria dell’Unione sita in via Aurelio Nicolodi n. 13 a Salerno ai recapiti 089.797256; 089792933;

Con l’aiuto e il sostegno di tutti, possiamo fare la differenza e rendere il mondo un luogo migliore per tutti.

Grazie di cuore per la Vs. attenzione e partecipazione.

U.I.C.I. Piemonte – Disabilità visiva: nuove possibilità di lavoro nel settore sviluppo software

Aiutante sviluppo software: una nuova frontiera lavorativa per i disabili visivi

Concluso il corso di formazione, quasi tutti i partecipanti sono stati assunti

Nasce una nuova opportunità lavorativa per le persone cieche e ipovedenti. È una soluzione concreta, tecnologicamente evoluta e in linea con le richieste del mercato, che permette di operare nell’ambito della programmazione informatica e sviluppo software. A lanciare l’innovativo progetto è l’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) del Piemonte, in collaborazione con Abile Job, Accessiway e l’Associazione Scuole Tecniche San Carlo, e con il partenariato di I.Ri.Fo.R. (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione) del Piemonte e FE.D.MAN. (Federazione Disability Management). Il progetto, inserito nel bando “Lavorare per crescere”, finanziato dalla Fondazione CRT, ha permesso di organizzare un corso per aiutante sviluppo software dedicato a 8 giovani con disabilità visive. La proposta si è dimostrata molto efficace: infatti, a poche settimane dalla fine del percorso, quasi tutti i partecipanti si stanno inserendo con successo nel mondo del lavoro. 

La novità

Il mercato cambia in fretta e per tenere il passo bisogna aprire strade nuove, con creatività e coraggio. Alcune professioni, come quella del centralinista telefonico, che per decenni hanno dato lavoro alle persone cieche, ormai appartengono al passato. Che fare, allora? L’UICI del Piemonte, tra le prime realtà in Italia, ha immaginato, per le persone con disabilità visiva, un percorso fortemente innovativo, reso possibile grazie alle tecnologie che oggi consentono a chi non vede di usare in totale autonomia computer e smartphone.

Il percorso

Il corso di formazione, che si è concluso nelle scorse settimane, ha previsto 150 ore di teoria in aula su diverse materie, tra cui informatica, elementi base di programmazione, utilizzo delle tecnologie assistive, elementi di lingua inglese, comunicazione e relazione. A questa prima parte hanno fatto seguito 150 ore di esperienza pratica di stage presso aziende ospitanti del territorio. In molti casi, grazie al coinvolgimento di alcuni disability manager, sono state studiate soluzioni di orientamento individualizzato. Si sono rivelati utili anche i percorsi di potenziamento della mobilità (legati all’uso consapevole del bastone bianco e di altri strumenti specifici), che hanno consentito ai partecipanti di acquisire autonomia e sicurezza negli spostamenti casa-lavoro.

I risultati

Al termine dell’esperienza di formazione e di stage, quasi tutti i partecipanti sono stati inseriti nel mondo del lavoro attraverso tirocini extracurriculari o contratti a tempo determinato. Si tratta di un risultato ragguardevole, che conferma l’utilità della proposta e spinge gli organizzatori a proseguire sulla strada fin qui tracciata. Il progetto ha avuto anche importanti risvolti sul piano comunicativo: infatti, con 5 filmati (che saranno diffusi tramite i canali social dell’associazione), UICI Piemonte ha illustrato le principali tecnologie per l’inclusione che una persona non vedente può usare sul posto di lavoro. Questi contributi, che si rivolgono a tutte le aziende (e non solo a quelle coinvolte dal progetto), possono avere un ruolo prezioso di informazione e sensibilizzazione.

“I ciechi e gli ipovedenti possiedono grandi potenzialità e capacità residue che possono mettere a disposizione delle Aziende – commenta il Presidente di UICI Piemonte, Franco Lepore. – Grazie a particolari tecnologie assistive (hardware e software) i lavoratori con difficoltà visive possono svolgere autonomamente una serie di mansioni in ambito di sviluppo software e consulenza informatica. Ci fa particolarmente piacere sottolineare che il percorso formativo si è concretizzato in un’assunzione per quasi tutti i ragazzi”.

Stamperia Regionale Braille di Catania – VISITA DELL’ASSESSORE REGIONALE ALL’ISTRUZIONE ON. MIMMO TURANO

Nel pomeriggio di ieri, 20 Maggio, l’Assessore Regionale all’Istruzione e Formazione Professionale, On. Mimmo Turano, ha fatto visita alla nostra Stamperia e al Polo Tattile Multimediale.

Ad accogliere l’esponente del governo regionale, presso la sala conferenze del Polo Tattile Multimediale, il presidente della Stamperia Vincenzo Gueli, la presidente regionale UICI Francesca Oliveri e il presidente dell’Istituto dei Ciechi di Palermo – nonché delegato nazionale UICI – Tommaso Di Gesaro. Collegato anche in videoconferenza il presidente nazionale UICI Mario Barbuto.

Oltre al personale della Stamperia, erano presenti rappresentanti delle Cooperative che collaborano alla produzione dei semilavorati dei testi scolastici e i presidenti e delegati delle sezioni territoriali UICI della Sicilia.

L’incontro svolto in un clima di cordialità, è stato l’occasione per la dirigenza della Stamperia di esporre all’Assessore le difficoltà della stessa nel poter programmare le proprie attività a lungo termine, nonché la necessità di provvedere – stante la continua evoluzione tecnologica – al rinnovo di diversi impianti di produzione ormai datati.

La presidente regionale Oliveri ha inoltre evidenziato come la domanda dei corsisti non vedenti ed ipovedenti dell’Irifor sia in continua crescita rispetto agli stanziamenti previsti dai bandi sulla formazione professionale.

L’avv. Di Gesaro e il presidente nazionale UICI Barbuto hanno sottolineato l’importanza della Carta Europea dei Diritti delle Persone con Disabilità, all’interno della quale rientra anche il diritto all’istruzione e formazione, diritto che la Stamperia e l’Irifor sostengono con le loro attività.

Al termine dell’incontro il Presidente della Stamperia Enzo Gueli ha donato all’Assessore una copia in stampa congiunta NeroBraille dello Statuto della Regione Siciliana.

Successivamente l’Assessore ha visitato la sede operativa della Stamperia, dove con profondo e sincero interesse, ha visionato i locali, le attrezzature e gli ausili che essa realizza, assicurando la massima attenzione del suo assessorato verso le problematiche e le istanze delle persone con disabilità visiva e della stessa Stamperia.

U.I.C.I. Siracusa – Biblos per Tutti

Autore: Giuseppe Di Grande

*(riceviamo e diffondiamo)

Webinar Zoom sulla Videoscrittura Accessibile

In collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Siracusa, mercoledì 22 maggio alle ore 21.00, si terrà il primo appuntamento su piattaforma Zoom in cui Giuseppe Di Grande spiegherà Biblos e in generale le funzionalità di un Word processor applicato alla disabilità visiva.

Gli appuntamenti didattico-culturali su Biblos saranno a cadenza settimanale, il mercoledì di ogni settimana alle ore 21.00. Il Programma degli Incontri prevede per la prima Ora la lezione sul Software Biblos e per la seconda Ora risposte alle domande degli utenti partecipanti.

Mercoledì 22 maggio parleremo di: Biblos e basi della Videoscrittura; cosa sono i caratteri; cos’è un Paragrafo.

Gli argomenti in trattazione sono utili per coloro che utilizzano Biblos e in generale per chi fa Videoscrittura con qualsiasi altro Word processor. Gli utenti avranno l’opportunità di Acquisire competenze avanzate nell’uso del Software Biblos, strumento per la Videoscrittura, il Braille, la Grafica Tattile e la Didattica scolastica.

Mercoledì 22 maggio ore 21.00

Entra Zoom Riunione: https://zoom.us/j/93823288723

ID riunione: 938 2328 8723

Da telefono:

+390694806488,,93823288723# Italia

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