“Autonomia e cooperazione”: campo educativo e riabilitativo per disabili visivi, di Vincenzo Del Piano

L’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Caserta dal 14 fino al 21 luglio saranno impegnati nel campo estivo: “autonomie e cooperazione” II edizione, un progetto sperimentale e nel contempo innovativo che impegnerà ragazzi affetti da patologie invalidanti visive, come la cecità e l’ipovisione, in attività sensoriali, cognitive e di fatica, per il raggiungimento di una autonomia personale.

Il presidente U.I.C.I. di Caserta, l’avv. Giulia Antonella Cannavale spiega: “il campo educativo e riabilitativo dei nostri ragazzi ha scelto come location l’oasi di San Silvestro di Caserta, un’area del WWF casertana tra le più belle del territorio campano. Basta pensare che l’area nel periodo borbonico era la riserva di caccia di re Federico II. Data la sua struttura il progetto è unico nel suo genere, si può dire che sia a livello nazionale che europeo è il primo campo educativo e riabilitativo per disabili visivi con particolari caratteristiche: un campo completamente stile scout”.

Attraverso lo stile scout i partecipanti saranno impegnati a riconoscere l’ambiente circostante, acquisendo le informazioni, elaborando e trasformando dette informazioni in mappe mentali. Dopo questa fase i ragazzi potranno lavorare sulla cognizione dello spazio tempo, comprendendo così la collocazione di oggetti e strutture, come le strutture del campo: tende, refettorio, cucina, ecc., che saranno realizzate dai loro stessi, attraverso il programma della fatica, ovvero della manualità e del movimento.

Il direttore dell’I.Ri.Fo.R. della Campania, Vincenzo del Piano: “il progetto di Caserta è un progetto con una formula del tutto nuova, l’esperienza del 2018 ci ha permesso di poter ripresentare la struttura di un campo educativo e riabilitativo veramente efficacie ed efficiente per l’acquisizione di tutte le competenze e le capacità di poter affrontare la disabilità visiva da un nuovo punto di vista. Sono sicuro che i nostri ragazzi potranno raggiungere una autonomia personale che esercitata quotidianamente, gli consentirà di capacitarsi delle proprie potenzialità, ma a questo si otterrà un valore aggiunto, la gestione di qualsiasi attività al di fuori delle proprie mura domestiche”.

Conclude Cannavale: “voglio ringraziare i responsabili regionali del M.a.s.c.i., dell’Agesci ed i capi gruppo scout Aversa 1, Capodrise 1, Caserta 4 che hanno accolto per il secondo anno il nostro invito per questa sfida veramente importante. I nostri ragazzi troppo spesso sono impossibilitati a conoscere e vivere nuove esperienze, grazie allo scautismo, attraverso la realizzazione del nostro progetto li aiuteremo a crescere, con la consapevolezza di poter affrontare le difficoltà della vita, tramite l’uso di nuove strategie e metodologie che sono funzionali alla loro condizione di cecità”.

Da più di vent’anni l’I.Ri.Fo.R. e l’U.I.C.I. promuovono a livello nazionale e territoriale campi estivi ed invernali per ciechi ed ipovedenti , con l’obiettivo di: uscire da un modello di famiglia che spesso si sostituisce nelle fasi decisionali degli interessati, aiutando così i ragazzi a conoscere e potenziare le proprie capacità, spesso nascoste nell’ambiente familiare ed a loro sconosciute.

Sassari – Lega Navale e UICI insieme nel Golfo dell’Asinara

Trenta barche per consentire a centocinquanta tra soci accompagnatori e simpatizzanti dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (Uici) di trascorrere una giornata nel mare di Castelsardo. Il prossimo 20 luglio la Lega Navale di Castelsardo in sinergia con l’UICI Sezione Territoriale di Sassari, che ha coinvolto i ciechi e gli ipovedenti della Sardegna, organizzerà un’originale passeggiata costiera pensata per chi non può vedere. L’appuntamento sarà alle 9,30 nel porto di Castelsardo dove il sindaco Antonio Capula porterà i suoi saluti e quelli dell’amministrazione comunale. L’uscita in mare prenderà il via alle 10,30 e si concluderà alle 14 con un momento conviviale nella sala della Lega Navale. Per l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti sezione Territoriale di Sassari è un’altra occasione di collaborare con una realtà vivace del territorio. “L’iniziativa ci permetterà uno scambio di sensazioni legate alla personale percezione della natura marina – spiega Franco Santoro presidente dell’Uici sassarese – dove vedenti e non vedenti potranno condividere le diverse sensazioni”. Il presidente della Lega Navale Massimo Zucchi nel ringraziare gli armatori di Castelsardo per la loro disponibilità aggiunge: “Ci piace promuovere attività sociali mirate all’integrazione. È una bella occasione per condividere esperienze naturalistiche in modo alternativo e inclusivo”.

Plautus Festival di Sarsina – Servizio bus

Si informa che per le 4 audiodescrizioni in programma presso il Plautus Festival di Sarsina (FC) si pensa di predisporre un servizio navetta per raggiungere l’Arena Plautina ed assistere agli spettacoli. Il servizio sarà attivato solo al raggiungimento di un minimo di adesioni (10 persone). Per ogni spettacolo il servizio avrà un costo pari a € 14,00 a persona per viaggio (Andata e Ritorno).

È previsto il seguente itinerario:

– Partenza – Forlì (stazione Bus) – Ore 20.00

– Fermata a Cesena – Ore 20.30

– Arrivo a Sarsina

Al termine di ogni spettacolo il servizio Bus partirà dall’arena Plautina con itinerario:

Sarsina – Cesena – Forlì

Ecco gli spettacoli audiodescritti in programma:

28 Luglio 2019: Anfitrione

4 Agosto 2019: Asinaria

7 Agosto 2019: I Due Gemelli… Veneziani

12 Agosto 2019: Il Mercante di Venezia

Tutti gli spettacoli andranno in scena alle ore 21.30 presso l’Arena Plautina di Sarsina

INGRESSO OMAGGIO NON VEDENTI E IPOVEDENTI – INGRESSO RIDOTTO ACCOMPAGNATORI

È già possibile prenotare per uno o più spettacoli e per il servizio navetta scrivendo a info@centrodiegofabbri.it

IMPORTANTE: Per predisporre il servizio di audiodescrizione è necessario sapere in anticipo il numero dei partecipanti all’iniziativa. Per questo motivo si invitano quanti fossero interessati a prenotare al più presto il vostro posto con audiodescrizione, almeno 48 ore prima della data di spettacolo. Questo darà modo di poter organizzare il tutto nel migliore dei modi.

NEL CASO NON VI FOSSERO PRENOTAZIONI IL SERVIZIO DI AUDIODESCRIZIONE NON VERRA’ REALIZZATO.

Centro Diego Fabbri , C.so Diaz, 34, Tel. 0543-30244.

Cerisano, l’avvolgente intreccio emotivo di Mozart cinge di passione Palazzo Sersale, di Pierfrancesco Greco

Autore: Pierfrancesco Greco

L’antica residenza ducale del borgo delle Serre ha fatto, ieri sera, da proscenio al “Don Giovanni”, proposto, con la regia di Katia Ricciarelli ed Enzo Dimatteo, in un allestimento accattivante, prodotto, inerentemente al cartellone di “Basilicata Opere in Atto”, dalla Camerata delle Arti, che ha esaltato un’azione teatrale e musicale di livello assoluto, sostenuta dall’Orchestra del Cerisano Opera Festival e dai solisti del progetto Opera Studio 2.0, i quali, diretti dal Maestro Direttore e Concertatore Francesco Zingariello, hanno saputo porre in evidenza la sublime universalità artistica e psicologica di un’Opera senza tempo. Stasera, alle ore 21, la replica.

L’ombra argentea aspersa dalla metà assolata dell’astro lunare già tergeva gli angoli tufacei del maniero e l’eco delle luci del tramonto indugiava ancora a scivolar lungo la volta del crepuscolo, che andava insinuandosi tra i merli sovrastanti la sublime ribalta del Cortile, a cui l’ivi incastonato Pozzo del ducale Palazzo di Cerisano, che vi si avviluppa attorno, fa da diadema, quando le prime note dell’ouverture del “Don Giovanni” di Wolfgang Amadeus Mozart hanno fatto irruzione tra i sensi e i volti della platea, adagiata sul secolare selciato, afferrandone tosto l’attenzione; una fresca notte d’estate ha così assunto nuovi colori, quelli che solo l’animo può vedere, i medesimi che il genio di Mozart sa miscelare, trovando splendida sintesi nella seconda delle tre opere “italiane” più famose scolpite dal prodigio salisburghese sul pentagramma, da egli stupendamente modellato fra i versi vergati dal prestigioso librettista Lorenzo Da Ponte, il quale, oltre che per il “Don Giovanni”, la cui prima rappresentazione ebbe luogo a Praga, nell’ottobre del 1787, pose la sua vis poetica a disposizione di Mozart anche afferentemente alle altre sue due opere connotate dalla nostra lingua madre, quali “Le nozze di Figaro”, terminata nel 1786, e “Così fan tutte”, andata in scena all’inizio del 1790. Una creazione, il “Don Giovanni”, ove l’opera buffa palesa tratti propri dell’opera seria, in un continuo, avvolgente e ricorrente intreccio di vita e morte, riflessione e pulsione, sentimento e lussuria, amore e odio, tenerezza e vendetta, moralità e licenziosità, commedia e dramma, a cui l’ispirazione musicale mozartiana, con il suo stile, i suoi ritmi, i suoi accordi, i suoi vocalizzi, le sue coloriture, dona corpo, forza, energia, in un’apoteosi emotiva veicolante la tensione traente vigore dai contrasti che solcano la vicenda e la psicologia delle figure, straordinariamente narrate da melodie e armonie, tra arie celebri ed espressivi recitativi, da cui si staglia potentemente un abbandono alla bellezza estrema, debordante, anche violenta, destinata, in ultima analisi, a fagocitare, fino alle estreme conseguenze, l’anarchica, smisurata e individualistica sensualità del nobile e dissoluto protagonista, in un finale tragico e, nel contempo, eroico, che si presta a diverse letture, sia valoriali, andanti oltre le evidenti sfumature critiche di stampo “politico” e la mera accezione moralizzatrice dell’opera, con i sentimenti di ribellione che si manifestano sul palcoscenico contro il potente Don Giovanni, empio e prevaricatore, che termina la sua parabola nella punizione inflittagli, relativamente al caso in questione, da un’entità ultraterrena, e tracimanti, con ogni probabilità al di là delle intenzioni dell’accorto librettista e del divino compositore, persino nel campo del libero pensiero, ridestato, all’epoca di Mozart, dalla cultura illuminista, trovante spazio, come si dirà più avanti, nella personalità sincretica di Don Giovanni, sia artistiche, focalizzate sul carattere innovativo dell’opera, che valica i canoni del tempo, risolvendosi in un’osmosi perfetta tra composizione musicale e trama dalle venature drammatiche, in originale congruenza con quelli che saranno gli elementi propri delle rappresentazioni in musica dell’epoca Romantica. Caratteri, questi, che hanno avuto possente riverbero nella serata di ieri sera, che vivrà una replica stasera, alle ore 21, in una sorta di prologo al prossimo Festival delle Serre, “fortemente voluto – ha affermato, in apertura, il Sindaco di Cerisano, Lucio Di Gioia –  dall’amministrazione che mi onoro di guidare, la quale, fin dall’inizio del suo mandato, ha fissato l’obiettivo di rendere lustro alla grande tradizione artistica, musicale e culturale di Cerisano, intraprendendo con coraggio una strada intesa a fare del nostro paese un faro di bellezza nel panorama creativo del mezzogiorno”. Una strada che ieri sera ha portato nel borgo delle Serre un allestimento particolare, ove l’apicale levatura dell’Opera e il carattere semiscenico, adottato per l’occasione, si sono simbioticamente integrati con l’austera atmosfera di Palazzo Sersale; un allestimento accattivante, che, prodotto inerentemente al cartellone di “Basilicata Opere in Atto”, dalla Camerata delle Arti di Matera, con la regia curata da una delle maggiori icone della Lirica italiana e mondiale, qual è Katia Ricciarelli, in collaborazione con Enzo Dimatteo, ha esaltato un’azione teatrale e musicale di livello assoluto, sostenuta dall’Orchestra del Cerisano Opera Festival e dai solisti del progetto Opera Studio 2.0, i quali, diretti dal Maestro Direttore e Concertatore Francesco Zingariello, già lo scorso anno impegnato, contestualmente alla medesima location, nella direzione di una grandiosa rappresentazione di Cavalleria Rusticana, hanno saputo porre in evidenza la sublime universalità artistica e psicologica di un’opera che, in occasione della prima rappresentazione praghese nel 1787, stregò perfino Giacomo Casanova, emblema storico, alla stregua di Don Giovanni, suo alter ego scenico, di quell’epicureismo moderno destinato a entrare nell’immaginario collettivo, artistico, musicale e letterario della contemporaneità, quale filosofia vitalistica votata alla ricerca sistematica e alla pratica radicale del piacere, in un’esistenza altrimenti grigia, monotona, ordinaria. Un’universalità che, ieri sera, gli artisti hanno saputo elargire con quella consonanza di grazia e impeto, severità e ironia, propria dello spirito e dello spartito mozartiano, arrivando a inebriare gli astanti, costantemente attenti nel seguire le peripezie di Don Giovanni, egregiamente interpretato da Eldar Akhmedov, di Leporello a cui ha dato voce e presenza scenica un eccelso e applauditissimo Cesare Filiberto Tenuta, eccezionale, oltre che nel cantare l’agire del personaggio, col suo superbo registro basso, anche nell’evidenziare i suoi tratti di bramosia, impudenza e pusillanimità, temperati da una vena comica e da un’umanità di fondo sconosciuta a Don Giovanni, dell’ambigua Donna Anna, impersonata da Laura Ulloa Hernandez, del temibile Commendatore, espresso da Gianluca Convertino, del debole Don Ottavio, incarnato da Nicola Pisanello, dell’innamorata e tormentata Donna Elvira, proposta da Antonella Orofino, dell’inizialmente ingenua Zerlina, portata sulla scena da Elena Finelli, e del geloso Masetto, rappresentato sul proscenio da Mattia Rossi. In questi personaggi, con i loro chiaroscuri, nelle inclinazioni, tra esse dissimilissime e, comunque, tutte inquiete, ognuno dei presenti, forse, avrà colto uno o più caratteri, anche reconditi, della propria personalità, quella di donne e uomini che vivono le difficoltà e la caducità di questa vita, provando, magari, pietà, o addirittura simpatia, se non proprio empatia, per l’amorale Don Giovanni, impavido e spericolato nell’affermare la propria volontà di sprezzante trasgressione e determinato, fino all’ultimo istante, nel rifiutare il pentimento, che, se da una parte gli avrebbe garantito la salvezza dell’anima, dall’altra avrebbe significato il riconoscimento del fallimento di un’intera esistenza; prospettiva inaccettabile per lui, un cultore estremo della vita, il quale preferisce, perciò, restare saldo nei suoi “principi”, anche nella morsa letale della statua del Commendatore, del Convitato di Pietra, al termine di un confronto senza speranza, ove la personalità di Don Giovanni, irrazionale e, insieme, calcolatrice, trasudante una tensione ottimistica d’impronta illuminista che va a interagire con un titanismo autodistruttivo dal richiamo romantico, in aderenza, del resto, al ciclico andamento ossimorico di tutta l’opera, trova la forza di accettare le fiamme dell’inferno e la dannazione eterna, piuttosto che il tradimento della propria voracità mondana, la quale, se ci riflettiamo, è, nel contempo libertà e schiavitù, della propria pertinace condotta gaudente, di se stesso, insomma. In tal modo, Don Giovanni fa sì che la fatale sconfitta si riveli, invece, una definitiva vittoria su quelle regole, su quella morale, su quelle virtù che egli non aveva mai accettato, calpestandole baldanzosamente, fino all’ultimo respiro. Un respiro a cui ha fatto seguito il fragoroso applauso, con cui il pubblico ha salutato la conclusione della rappresentazione, offerta ieri sera secondo il canovaccio proprio della versione meno aderente allo standard tradizionale dell’opera tragicomica settecentesca, ossia di quella rappresentata, per la prima volta, nel maggio del 1788, sul palcoscenico del Burgtheater di Vienna, con l’opera che trova conclusione nella discesa agli inferi del protagonista e non nella scena successiva, presente, invece, nell’originaria versione praghese, dove trova spazio la sentenza morale emessa dagli attoniti personaggi verso “chi fa mal”, verso i “perfidi”, la cui morte “Alla vita è sempre ugual”: una scena che è “moralizzatrice”, evidenziando il carattere potenzialmente sovversivo (senz’altro troppo sovversivo, alla fine del diciottesimo secolo, per l’uditorio della capitale asburgica) di un’opera in cui un nobile snaturato paga con la vita l’esecrabilità dei suoi abusi, e anche “normalizzatrice”, rispetto al “pericolo” di offrire a quella “Alma ingrata” di Don Giovanni, cantata e amata dalla povera Donna Elvira, la possibilità di vedere, in un certo qual modo, rischiarata la propria grettezza da un’aura epica; una scena ove, comunque, va a palesarsi il senso di vuoto che la dipartita dello scellerato protagonista, lascia, paradossalmente, nell’animo e nell’esistenza degli altri personaggi, accorsi con l’intenzione di vendicarsi, ponendo Don Giovanni di fronte alle sue responsabilità. Nel caso della rappresentazione di ieri, l’omissione dell’originaria ultima scena, ha effettivamente contribuito a tratteggiare in maniera più audace e articolata, e meno etica, la figura di Don Giovanni e la sua filosofia di vita, ben compendiata nel “Vivan le femmine, viva il buon vino! Sostegno e gloria d’umanità”, declamato poco prima dell’arrivo, presso il suo banchetto, del Convitato; un tratteggio apprezzato dal pubblico, il cui applauso, oltre a esternare il giusto tributo verso gli artisti che, insieme alla voce recitante di Maria Grazia Zingariello, hanno splendidamente reso onore al capolavoro mozartiano, recava insita l’ammirazione, di più, una propinquità interiore, prescindente l’ovvio, semplicistico e, diciamolo pure, banale giudizio di valore, all’antieroe carnale, ipocrita, cinico e, tuttavia, capace, di affrontare con fiera dignità la tremenda pena comminatagli da un potere superiore, in espiazione delle sue colpe, dei suoi delitti e, soprattutto, del suo ripudio di ogni forma di rimorso. Già, forse questo ha pervaso i pensieri e le emozioni della platea raccolta nell’antico Palazzo, un tempo dimora dei Signori di Cerisano, un esponente dei quali, secondo alcune fonti ascrivibili, in verità, più alla dimensione leggendaria che alla documentazione storiografica, avrebbe avuto ben poco da invidiare alla natura materialistica, malestrua e degenerata di Don Giovanni; una natura che, secondo tali narrazioni, aveva crudele estrinsecazione nello ius primae noctis, ovvero nel preteso diritto del Duca cerisanese di trascorrere la prima notte di nozze con le donne che si sposavano all’interno del feudo. Una leggenda che, nella percezione dello scrivente, ha reso ancor più intense le sensazioni indotte dal monumentale effluvio musicale e poetico espirato da questo dramma giocoso nel seducente proscenio della dimora signorile di Cerisano, nei pressi di quel Pozzo prima menzionato, a cui è legata la succitata leggenda del dissipato emulo locale di Don Giovanni, in base alla quale una delle novelle spose, scelte Duca per dar sfogo ai suoi più biechi istinti, avrebbe deciso di difendere la propria dignità, di ribellarsi a quella violenza, preferendo togliersi la vita, lasciandosi cadere proprio nel Pozzo posto al centro del Cortile ove i cantanti e gli orchestrali hanno ieri sera deliziato i sensi di tanti cultori della passione lirica. Certo, come detto si tratta solo di una leggenda, ma è affascinante accostare la vicenda di Don Giovanni, delle sue conquiste e delle sue vittime, vogliose di rivalsa, a quella del Duca, delle novelle spose abusate e della fanciulla, ribelle fino alla morte: vicende diverse, nella psicologia, nella natura e nell’agire delle figure, e non certo sovrapponibili, mancando, ad esempio, nel caso del Duca qualsiasi traccia di fierezza eroica e titanica paragonabile a quella ergentesi, pur nella depravazione, in Don Giovanni e che, invece, si riscontra, in foggia lineare e consona a un animo privo di ombre, nella ragazza cerisanese che si erge a sfidare il prepotente feudatario, al fine di salvaguardare la sua purezza, uscendo vincitrice dall’inegual tenzone, seppur nel supremo sacrificio; vicende diverse, accomunate, però, da quell’eterna dicotomia tra virtù e vizio, che nell’Opera, a differenza di quanto riportato dalla leggenda cerisanese, appare sovente nebulosa, perennemente oscillante nella mente e nelle azioni di personaggi difficilmente definibili in maniera manichea. Una dicotomia sovente sfociante nel capitale epilogo, in cui l’empietà e la purezza vanno a collimare, a volte confondendosi in quel pozzo imperscrutabile che è la nostra disarmonica esistenza, da cui solo l’Amore, con le sue somme espressioni di bellezza, arte, musica, poesia, può elevarci, dandoci il respiro per anelare a quella melodiosa perfezione immanente sul cui orizzonte Mozart proiettava il sospiro della sua genialità. Sì, questa è la riflessione sovvenuta quando le luci si sono riaccese; questo il pensiero levatosi sul selciato secolare e distesosi nella mente, insieme alle note, al momento di allontanarsi da quel diadema attorno a cui si avviluppa, a Cerisano, il Palazzo ducale, da quel Pozzo, incastonato ivi, nel Cortile, in quella ribalta sublime sovrastata dai merli, tra cui stanziava del crepuscolo la volta, lungo la quale era ormai scivolato il tramonto e delle sue luci l’eco, che sol prima risuonava sul maniero e sui tufacei angoli tersi dal lunare astro, con la sua assolata metà aspergente argentea l’ombra.

Pesaro Urbino – Aperi…tango Solidale

In questa estate calda e frizzante la sezione UICI di Pesaro Urbino ha ancora una proposta per stare insieme in allegria!

Un gruppo di soci non vedenti, più e meno giovani, ha intrapreso durante l’inverno un bel percorso per imparare il tango… sì, proprio il tango e ci sono riusciti ottimamente!

Ora i tangheri invitano tutti ad un Aperi…tango che si preannuncia sprizzante e ballerino…

Appuntamento Sabato 27 luglio al circolo Rossini, in Baia Flaminia a Pesaro dalle ore 19.00 per una serata stuzzicante e piacevole!

Per informazioni e prenotazioni rivolgersi a Valeria 349 52.53.006 o Giordano 333 56.17.920.

Affrettatevi perchè i posti sono limitati e il divertimento è assicurato! …ma non solo aperitivo, non solo tangheri, non solo spritz, sarà anche un evento solidale per finanziare i progetti di psicomotricità dei piccoli bambini del territorio. Non potete mancare…

Genova – Segreteria telefonica del 15 luglio 2019

I nostri uffici sono aperti al pubblico lunedì e mercoledì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17.45; martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 14.45

Si ricorda che tutte le attività della Sezione, compresi i servizi di accompagnamento, si intendono sospese in caso di qualsiasi tipo di allerta meteorologica e rinviate a data che verrà successivamente comunicata; in caso di allerta rossa l’ufficio sarà chiuso.

La socia Cinzia Mongini conduce, a titolo gratuito, colloqui individuali di counselling rivolti ai soci della Sezione ed ai loro familiari; per maggiori informazioni e richieste della prestazione telefonare in Sezione durante l’orario d’ufficio oppure direttamente alla socia Cinzia Mongini al numero 349 53 61 505 in orario pomeridiano.

Comunichiamo che a causa dell’introduzione della fattura elettronica la Sezione è impossibilitata a continuare il servizio di assistenza ai soci nei pagamenti telematici mediante carta prepagata intestata all’associazione.

I nostri volontari in servizio civile saranno impegnati nel corso obbligatorio di formazione generale dall’8 al 19 luglio come da Comunicato n. 75 della Presidenza Nazionale e quindi in tale periodo non potranno essere disponibili per servizi di accompagnamento.

Sono comunque attivi i servizi di accompagnamento prestati dai volontari coordinati dalla Consigliera Ornella Tarantino che possono essere richiesti, con almeno due giorni di preavviso, al numero telefonico 338 16 95 099 dal lunedì al venerdì: si raccomanda di rispettare l’orario fissato per effettuare tali richieste che va dalle ore 11:00 fino alle ore 13:00.

In conseguenza dell’aggiornamento delle convenzioni tra Comune di Genova e Cooperativa Radio Taxi e tra Unione e Radio Taxi, si rende necessario che i soci che utilizzano i servizi della cooperativa con tariffe convenzionate ripresentino domanda di calcolo della tariffa in convenzione sui percorsi d’interesse; si invitano quindi tali soci a contattare al più presto la Sezione per perfezionare la loro posizione e continuare ad usufruire delle tariffe agevolate dei servizi Radio Taxi.

Si rende noto che recentemente la reception dell’Istituto “David Chiossone” di Genova è stata posizionata sul lato destro rispetto all’entrata.

Si rende noto che è possibile rinnovare il tesseramento all’associazione per l’anno 2019 presso l’ufficio di Via Caffaro 6/1 nell’orario di apertura al pubblico; anche quest’anno la quota ordinaria è di 50 euro, la quota ridotta riservata ai minorenni ed agli ospiti dell’Istituto David Chiossone è di euro 10,50; chi volesse versare la quota associativa tramite trattenuta mensile sulla pensione, può sottoscrivere l’apposita delega presso la sede di Via Caffaro, previo appuntamento.

Anche quest’anno è possibile avvalersi dei servizi del CAF dell’ANMIL in convenzione; gli interessati possono rivolgersi direttamente al CAF dalle ore 9 alle ore 13 ai numeri 010 89 84 055 e 010 089 92 91 qualificandosi come nostri soci per fissare un appuntamento; il costo varia da 10 euro per il modello 730 singolo del socio fino a 28 euro per il modello UNICO di coniuge o parente di primo grado del socio.

Sempre in convenzione è possibile avvalersi dei servizi del CAF 50&Più prendendo appuntamento con la sede di Genova Centro in Via XX Settembre 40/5 ai numeri 010 54 30 42 oppure  010 55 30 352, con la sede di Genova Sestri Ponente al numero 010 60 11 908 e con la sede di Recco al numero 0185 72 11 89

Nell’ambito delle iniziative 2020 per la celebrazione del Centenario dell’Unione verrà realizzata una speciale medaglia commemorativa in oro, in argento e in bronzo. La medaglia commemorativa in oro sarà acquisibile al costo di 1.400 euro, quella in argento al costo di 40 euro e quella in bronzo al costo di 30 euro: gli interessati possono ordinare fin da ora la medaglia desiderata presso l’ufficio di Via Caffaro 6/1 a Genova.

Si rende noto che è ora possibile anche per i ciechi assoluti ottenere ed utilizzare la Carta Blu Trenitalia; per maggiori informazioni consultare il Comunicato n. 88 della Presidenza Nazionale dell’Unione, il sito internet di Trenitalia alla sezione La guida del viaggiatore oppure contattare l’ufficio nell’orario di apertura al pubblico.

Comunichiamo che oggi è ancora più facile ascoltare SlashRadio Web: per i possessori dell’assistente vocale Alexa di Amazon è disponibile la skill di Slash Radio Web. I comandi sono: Alexa, AVVIA Slash Radio Web oppure Alexa APRI Slash Radio Web.

Martedì 16 luglio su SlashRadio, dalle 15:00 alle 16:00, Eugenio Saltarel, Terzo componente dell’Ufficio di Presidenza UICI , relazionerà sulla riunione della Direzione Nazionale dell’Unione che si è svolta giovedì 11 luglio scorso.

È indetta la ventitreesima edizione del concorso per l’assegnazione delle borse di studio “Beretta-Pistoresi; la selezione è riservata ai soci dell’Unione che si siano diplomati o laureati tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2018 e che, alla data del 31 dicembre 2018, non abbiano compiuto i quarant’anni di età; il termine ultimo per la presentazione delle domande di partecipazione è fissato al 31 luglio 2019.

Il Movimento Apostolico Ciechi ha indetto il Premio “Antonio Munoz” 2019: possono partecipare gli studenti ciechi o ipovedenti, che hanno frequentato nell’anno scolastico 2018/2019 la scuola primaria o la scuola secondaria di primo e di secondo grado; il termine per la presentazione delle domande scade il 31 luglio 2019.

Presso il Centro “Le Torri Giuseppe Fucà Olympic Beach” di Tirrenia è  organizzato il soggiorno “Sole di settembre” dal 1° al 15 settembre 2019, dedicato alle persone anziane, ma aperto a tutti i soci senza distinzione di età.

L’offerta del soggiorno, a persona, valida sia per gli ospiti con disabilità visiva sia per gli accompagnatori, varia da 728 a 910 euro a seconda della sistemazione in camera.

Per prenotazioni, informazioni, chiarimenti circa i transfert da e per le stazioni ferroviarie di Pisa e Livorno rivolgersi a Olympic Beach Le Torri, telefono numero 050 322 70, email info@centroletorri.it.

Si informa che l’Unione ha organizzato due soggiorni estivi con cani guida, ideati per persone con disabilità visiva che possiedono il cane guida e per chi desidera avvicinarsi a tale realtà: il primo soggiorno si svolgerà a Barcis, in provincia di Pordenone, nel comprensorio del Parco Naturale delle Dolomiti friulane, dal 2 all’11 agosto mentre il secondo si svolgerà a Giffoni Sei Canali, in provincia di Salerno, dal 13 al 21 settembre. Per maggiori informazioni contattare Elena Ferroni al numero 349 302 25 71 oppure all’e-mail caniguida@uiciechi.it Prossimo aggiornamento della segreteria lunedì 22 luglio 2019.

Torino – Notiziario audio 011NEWS, n. 27-2019

Al seguente link potete ascoltare la nuova edizione del notiziario audio 011NEWS, n. 27/2019 di venerdì 12/7/2019:

https://www.uictorino.it/wp-content/uploads/2019/07/011NEWS-2019-27.mp3

In primo piano:

– Mobilità: nuovo incontro tra Comune e Associazioni. La Città respinge le proposte di revisione al servizio di trasporto sostitutivo. Risorse economiche insufficienti e trattativa di nuovo al palo;

– A settembre ad Alessandria inizia il corso per centralinisti organizzato da Enaip Piemonte. 900 ore complessive fra teoria e stage;

– Viaggi: accordo tra l’Unione Ciechi e la compagnia di navigazione Grimaldi Lines. Sconti sui collegamenti marittimi per disabili visivi e accompagnatori.

Buon ascolto!

Varese – Segreteria Informa del 15-07-2019

Apertura Uffici – UICI Varese: Gli uffici sezionali sono aperti dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00. Durante i periodi di chiusura è possibile inviare una e mail all’indirizzo: uicva@uiciechi.it

UICI Riunione Consiglio Direttivo Varese: Si comunica che la prossima riunione del Consiglio Direttivo UICI Varese è prevista per mercoledì 17 luglio 2019 alle ore 15:00 presso la sede sezionale

Chiusura estiva UICI Varese: Si comunica che gli uffici sezionali rimarranno chiusi per il periodo estivo da sabato 27 luglio a domenica 25 agosto 2019 compresi. Si riaprirà regolarmente lunedì 26 agosto 2019.

Gita Sociale UICI Bergamo: Informiamo che l’UICI di Bergamo, organizza per i giorni dal 10 al 13 Ottobre una gita a Padova, Vicenza e d’intorni. Per informazioni il non vedente deve essere accompagnato da un vedente, chiamare tel. 035/24 92 08 e mail uicbg@uiciechi.it

Accordo tra UICI e Grimaldi Euromed S.p.A.: La Sede Centrale ha concluso un accordo con la compagnia di navigazione Grimaldi Lines che riserva ai soci UICI uno sconto speciale del 25% per tutti i collegamenti marittimi Grimaldi Lines effettuati con navi passeggeri verso Spagna, Grecia, Sardegna, Sicilia, Malta, Marocco, Tunisia e viceversa. Per le prenotazioni bisogna allegare la tessera d’iscrizione all’UICI inviando una e mail ad info@grimaldi.napoli.it

Soggiorno marino Anziani “Sole di Settembre 2019” presso la struttura Le Torri-Tirrenia: Vi segnaliamo che dal 1 al 15 settembre 2019, presso il Centro “Le Torri”-Olympic Beach di Tirrenia, si terrà il soggiorno “Sole di Settembre”. L’offerta del soggiorno è valida sia per gli ospiti con disabilità visiva che per gli accompagnatori. Per informazioni e prenotazioni contattare il Centro Le Torri allo 050/32 270  

Corso Centralinista Istituto Cavazza: Il bando di ammissione al corso per centralinisti dell’Istituto Cavazza di Bologna del 10/06/2019 per l’acquisizione di qualifica di centralinista telefonico dovrebbe iniziare nel mese di marzo/aprile 2020.Per ulteriori informazioni contattare il numero 051/33 20 90.

Museo Tattile Omero: Anche quest’anno torna Sensi d’estate, la rassegna culturale estiva organizzata dal Museo Tattile Omero giunta alla XVIII edizione, l’appuntamento è ogni mercoledì dal 17 luglio al 21 agosto alle ore 21:30 presso la corte della Mole Vanvitelliana, Ancona. Per informazioni e prenotazioni tel.071 28 11 935 e mail: info@museoomero.it