Fish – Alberghi off-limits per i cani guida: FISH scrive a Franceschini

“Rifiutare l’accesso ad un cieco con cane guida è come chiedere a me, paraplegico, di lasciare la carrozzina fuori della porta o ad un miope di togliersi gli occhiali per entrare al cinema.” Usa l’ironia amara Vincenzo Falabella, presidente FISH, per denunciare una ulteriore discriminazione nei confronti delle persone con disabilità. Vittime in questo caso i ciechi accompagnati da un cane guida.
Da una verifica effettuata dall’Associazione BlindSight Project su siti particolarmente rilevanti per le prenotazioni alberghiere (venere.com, expedia.it, hotels.com ecc.) risulta che circa 1.000 strutture alberghiere dichiarino esplicitamente di rifiutare cani con la precisazione “anche cani guida”.
“Su questo fatto grave e dilagante FISH ha inviato una segnalazione al Ministro competente, Dario Franceschini, chiedendo un intervento presso le organizzazioni degli albergatori ma suggerendo anche di inasprire le sanzioni che attualmente sono solo pecuniarie. Forse, rischiando la revoca della licenza, qualche albergatore ci ripensa.”
Superfluo sottolineare come tali comportamenti siano in aperto spregio delle leggi n. 37/1974, n. 376/1988 e n. 60/2006 che stabiliscono che “al privo della vista è riconosciuto altresì il diritto di accedere agli esercizi aperti al pubblico con il proprio cane guida” e prevedono sanzioni amministrative per chi le viola.
“Al di là della violazione di queste norme, l’atto ha l’aggravante della discriminazione. Calpesta a piè pari i principi della Convezione ONU sui diritti delle persone con disabilità, la loro dignità, il loro accesso a pari opportunità. E getta una ulteriore pessima luce sulla civiltà del nostro Paese anche fuori dai confini nazionali.”
Un atto doveroso, quindi, secondo Vincenzo Falabella, quello di alzare la voce verso quei comportamenti e atteggiamenti che “non hanno solo una gravità in se stessi, ma ingenerano emulazione più o meno consapevole ma comunque devastante per le persone con disabilità.”

FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap
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Leggibilità grafica – “Se non riesco a leggere non è solo colpa dei miei occhi”, Flavio Fogarolo

Autore: Flavio Fogarolo

Molte persone con difficoltà visiva, non solo ipovedenti in senso stretto ma anche semplicemente anziani o con qualche generico problema di vista, si trovano spesso nella spiacevole situazione di dover decifrare dei testi che risultano per loro inaccessibili.
«È scritto troppo in piccolo, non riesco a leggere» è l’osservazione più frequente.
In realtà il problema della dimensione dei caratteri, pur fastidioso, è quello che in qualche modo si potrebbe anche superare ad esempio semplicemente avvicinando maggiormente il testo agli occhi o ricorrendo a qualche strumento compensativo come delle lenti appropriate o uno dei vari ingranditori elettronici, portatili o da tavolo, attualmente disponibili.
Ma non sempre queste soluzioni funzionano, e non solo a causa della minorazione visiva: a volte la lettura rimane impossibile perché il testo è stato scritto male, con una grafica confusa o inutilmente elaborata, usando colori assolutamente inefficaci, scrivendo su materiali inadatti, che abbagliano o confondono. “Se non riesco a leggere non è solo colpa dei miei occhi” è il sottotitolo che abbiamo dato a una pubblicazione edita qualche anno fa dal Progetto Lettura Agevolata del Comune di Venezia1: se non si riesce a leggere è anche perché qualcuno, spesso solo per fare il creativo, ha aggiunto inutili ostacoli.
Il problema rientra, in generale, nel concetto di leggibilità grafica, ossia nell’insieme di accorgimenti che devono essere adottati per consentire l’accesso alla comunicazione visiva al numero maggiore possibile di persone. Sono principi noti da tempo ai grafici professionisti e pienamente applicati, ad esempio, in campo pubblicitario (nessuno si sognerebbe di progettare un logo commerciale con tratti sfumati, confusi, colori difficilmente percepibili…) eppure spesso del tutto ignorati in altri contesti ove una discutibile ricerca dell’eleganza formale e la creatività fine a sé stessa, unite ad una scarsa attenzione alle esigenze di chi vede poco, danno spesso come risultato una comunicazione grafica che crea enormi problemi a tante persone.
Le conseguenze di questa disattenzione sono molto soggettive e possono andare da un semplice senso di fastidio o affaticamento, anche momentaneo, all’impossibilità totale di fruire dell’informazione. Anche se solo nel secondo caso potremmo parlare di vere “barriere”, in realtà il problema coinvolge a diversi livelli moltissime persone con pesanti conseguenze: un testo che si legge con fatica diventa del tutto illeggibile quando l’illuminazione è carente, quando non ci si può avvicinare per vederlo meglio, se bisogna leggerlo al volo (pensiamo al nome della stazione in metropolitana) o semplicemente se gli occhi sono più affaticati del solito.
Il problema della leggibilità dei testi sta diventando negli ultimi anni sempre più rilevante, anche se ancora molto sottovalutato, per due ordini di motivi: da un lato l’aumento di popolazione, soprattutto anziana, con problemi di vista che non vuole però assolutamente rinunciare ad accedere all’informazione e ai servizi sia tradizionali (come leggere un libro) che innovativi (web e tecnologie, ad esempio), dall’altro le innumerevoli possibilità creative che hanno a disposizione oggi coloro che offrono, sia a livello professionale che amatoriale, comunicazione grafica e che, se mal usate, aumentano a dismisura i problemi. A tutti sarà capitato di strabuzzare gli occhi assistendo, magari dall’ultima fila, a una conferenza illustrata con slide dai colori assurdi, con elaborazioni che vorrebbero essere fantasiose ma che lasciano leggere poco o nulla.
A nessun editore, fortunatamente, è ancora venuta l’idea di stampare dei romanzi usando inchiostro grigio o carta colorata ma, chissà perché, nel web è considerato normale, oltre che molto elegante, proporre pagine con caratteri sfumati e lievi, colori tono su tono adatti forse per una cravatta o un foulard, ma improponibili in un testo destinato alla lettura.
Le regole della leggibilità grafica sono poche e tutto sommato abbastanza semplici.
Ecco, in breve, le principali:
1 – Evitare caratteri troppo piccoli e, tutte le volte che è possibile, dare la possibilità di leggere da vicino (come per un avviso, un orario ferroviario…) o di personalizzare l’ingrandimento (sito web, e-book…).
2 – Evitare i caratteri troppo sottili, inaccessibili a chi vede poco, ma anche quelli troppo grossi perché tendono a riempire i cosiddetti “occhi” delle lettere, ossia gli spazi interni, per cui gli utenti con difficoltà visiva riescono a cogliere bene solo il profilo esterno e confondono, ad esempio, una “o” con una “e”.
3 – Garantire che il testo sia correttamente percepito e distinto dallo sfondo, sia in termini di “luminanza” (chiaro-scuro) che di contrasto cromatico. Alcune coppie di colori sono assolutamente improponibili per tutti, altre creano difficoltà a molte persone.
4 – Attenzione alle elaborazioni grafiche: colori o bordi sfumati, ombreggiature, retinature, caratteri bizzarri… Vanno usate con moderazione e, soprattutto, buon senso e intelligenza, altrimenti diventano una barriera.
5 – Molti problemi nascono dalla sovrapposizione del testo a immagini sottostanti, fotografie, disegni, sfondi grafici di vario tipo. Se non vengono progettate bene, i risultati di queste produzioni sono spesso disastrosi per la leggibilità.
6 – Evitare caratteri troppo vicini tra loro, righe troppo fitte o troppo lunghe. Sconsigliato, se non per titoli o brevissime frasi, il testo centrato perché risulta più difficile capire quando e come si va a capo.
7 – Attenzione anche ai supporti usati e, soprattutto nella segnaletica, anche all’illuminazione: un pannello troppo lucido e riflettente con illuminazione diretta, un supporto trasparente o traslucido, un cartoncino bianco abbagliante…
Da osservare che quasi mai la leggibilità incide sui costi di produzione. Stampare un testo chiaro non costa un centesimo in più di uno confuso e illeggibile, è solo questione di cura e progettazione. Fa eccezione, se vogliamo, il caso di caratteri minuscoli usati a volte per ridurre il numero delle pagine o il formato di una pubblicazione, anche se c’è da chiedersi se un testo che non si può leggere possa davvero costituire un risparmio, o non sia di per sé stesso un inutile spreco.
Immagini e didascalie.
Scegliete voi quelle che ritenete più efficaci, è importante però che conserviate quelle in coppia (1, 2 e 4)

1 In stazione o aeroporto è fondamentale poter consultare gli orari. Non si pretende che tutti siano a misura di ipovedente, basta ce ne sia qualcuno a cui ci si possa avvicinare, non solo quindi tabelloni appesi in altro e inaccessibili per chi vede poco (a destra stazione di Milano, a sinistra stazione di Padova).

2 Non è raro nei musei trovare didascalie quasi mimetizzate, con caratteri piccoli e colori lievi. Assolutamente inaccessibili per chi vede poco, sono di difficile lettura anche per i normali visitatori. (Museo Santa Giulia, Brescia)

Da evitare, soprattutto per segnalazioni importanti come in questo caso, la combinazione testo rosso su sfondo blu. Illeggibile per la maggior parte degli ipovedenti, lo diventano per tutti in caso di condizioni ambientali difficili o di pericolo, come oscurità e fumo. (Stazione Centrale di Bologna).

In molti casi la ricerca dell’eleganza formale va, purtroppo, a scapito della fruibilità dell’informazione, creando nuove e inutili barriere. Le foto rappresentano, prima e dopo, il recente intervento di restyling alle stazioni ferroviarie: il vecchio numero “6” del binario, ben contrastato e di discrete dimensioni, è stato sostituito da un pannello con un numero molto più piccolo e da uno enorme, ma illeggibile, con contrasti grigio-bianco troppo tenui (Stazione Santa Lucia di Venezia).
1 Il volume “Questione di leggibilità – Se non riesco a leggere non è solo colpa dei miei occhi”, a cura di L. Baracco, E. Cunico e F. Fogarolo, si può prelevare gratuitamente dal sito dell’Associazione Lettura Agevolata (www.letturagevolata.it).

La riabilitazione visiva rientrerà mai nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA)? Ad oggi, la riabilitazione visiva in Italia resta un’opera incompiuta, di Angelo Mombelli

Autore: Angelo Mombelli

E’ un fatto di cronaca che in Italia vengano progettate strutture che poi non trovano mai utilizzo, restando incomplete e abbandonate, con un notevole sperpero di risorse. Per noi cittadini, è difficile ipotizzare altre cause che non siano riconducibili all’incuria e alla superficialità degli amministratori. In una parola: stupidità. Anche per quanto ci riguarda, nel nostro piccolo, stiamo assistendo a qualcosa di analogo. Vi spiego.
L’art. 26 della legge n.833 del 1978, istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale, prevedeva che a carico delle nascenti Unità Socio-Sanitarie Locali ci fosse la riabilitazione sensoriale; le nostre leggi sono spesso lungimiranti e ineccepibili, ma come afferma il proverbio, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. E la burocrazia.
La riabilitazione sensoriale, infatti, è rimasta per molti anni solo sulla carta, finché, grazie alle pressioni della nostra Unione, nel 1997, con la legge n. 284, non vennero stanziati 5.000 milioni delle vecchie lire per la creazione e il potenziamento dei cosiddetti Centri di Educazione e Riabilitazione Visiva per Ipovedenti.
All’epoca, nel mondo occidentale, la riabilitazione visiva era ormai un fatto consolidato da circa un ventennio: come al solito, malgrado l’enunciazione del principio nella sopracitata legge n. 833, siamo arrivati tra gli ultimi. Fu sempre l’Unione, per prima, ad organizzare corsi specifici per formare i riabilitatori, sotto lo sguardo diffidente e scettico del mondo accademico.
Gli stanziamenti di cui alla legge n.284, sono stati regolarmente erogati dalle Regioni fino al 2013 per un importo complessivo di 80 miliardi di lire in sedici anni, su per giù pari ad attuali 41 milioni di euro. Dal 2013 l’importo è stato ridotto a circa 400 mila euro annui.
Ancorché i predetti stanziamenti, in molte realtà, siano stati utilizzati per impegni socio-assistenziali che non avevano nulla a che fare con la riabilitazione visiva, le risorse utilizzate per la creazione o il potenziamento dei Centri di Riabilitazione Visiva sono state notevoli: gli enti interessati hanno presentato numerosi progetti alle rispettive amministrazioni regionali; queste ultime hanno provveduto a concedere l’accreditamento e lo stanziamento delle risorse indicate nei preventivi per l’acquisizione della strumentazione destinata ai nascenti servizi.
Eccoci però giunti all’anello finale della catena: i centri nascevano ed erano dotati di strumentazione all’avanguardia, ma a mancare era una cosa fondamentale: la remunerazione degli addetti ai lavori, gli oculisti, i riabiliatori e il resto del personale. Ecco quindi la nostra opera incompiuta: somme importanti stanziate per il processo riabilitativo ed il materiale relativo sottoutilizzato per mancanza di fondi finalizzati all’attività e alla gestione ordinaria dei centri.
Questo è il quadro della situazione attuale. Ora, ciò che potrebbe sbloccarlo, è l’inclusione della riabilitazione visiva all’interno delle tariffe ambulatoriali (il cosiddetto LEA, Livelli Essenziali di Assistenza); ciò eviterebbe a tutte le strutture che oggi agiscono in convenzione con le ASL di arrabattarsi con modalità improprie per riuscire a sopravvivere.
Soprattutto grazie alle pressioni costanti della nostra IAPB e del Polo Nazionale di Servizi e Ricerca per la Riabilitazione Visiva, dopo vari incontri tra i Centri di Riabilitazione e il Ministero della Salute, sembra che il problema sia in via di soluzione. Dico sembra perché a data odierna la situazione non è chiara: in un primo momento, la riabilitazione pareva essere stata inclusa nel LEA, poi no; però a dicembre una funzionaria del Ministero della Salute ci diede conferma dell’inclusione, e del fatto che il decreto relativo al LEA sarebbe stato pubblicato a breve in Gazzetta Ufficiale. A tutt’oggi però non ce n’è traccia. Nemmeno il sottoscritto è riuscito ad avere la certezza che l’iter del provvedimento sia giunto a conclusione.
Torno a ribadire che notevoli risorse sono state stanziate, e che il materiale acquisito è sovente giacente presso le strutture o sottoutilizzato. Un’opera incompiuta, insomma.
Nei giorni scorsi, il Ministero della Saluto ha reso pubblica la relazione annuale al Parlamento relativa alla legge 284/97, un documento che descrive tutte le attività istituzionali messe in campo, durante l’anno, riconducibili alla gestione della prevenzione dell’ipovisione e della cecità.
E’ lo stesso Ministero, nelle conclusioni, a evidenziare la situazione di criticità del sistema, affermando: “Fintanto che le stesse attività di riabilitazione visiva non saranno ricomprese nei LEA, sicuramente la riduzione dei finanziamenti ai Centri, con drastica contrazione dell’erogazione dei fondi negli ultimi anni, sarà un forte elemento di criticità in quanto i Centri di Riabilitazione visiva, come richiesto dalla normativa, programmano tutte le attività sulla base dei finanziamenti che ricevono. Il taglio delle risorse quindi potrà impattare sulle prestazioni erogate e sui servizi offerti ai disabili visivi, in contrasto proprio con quanto richiesto a tutti gli Stati membri dall’OMS e dalla Convenzione ONU sui diritti dei disabili […]”
Dal 1978, anno di istituzione del Servizio Sanitario Nazionale ad oggi sono trascorsi 38 anni (ripeto: 38!). Forse al 50° anniversario potremmo brindare alla conclusione della vicenda.
Mentre scrivo queste righe mi sovviene una battuta di Albert Einstein: “Esistono due cose infinite: una è l’universo, l’altra è la stupidità umana. Per quanto riguarda l’universo la questione è alquanto incerta…”.

Ascoli e Fermo – Newsletter UICI Ascoli e Fermo

Lotteria della Befana di Ascoli e Fermo: i numeri vincenti!

Fiat Panda – Biglietto n. 10827
Bicicletta elettrica – Biglietto n.17871
Lavatrice – Biglietto n. 9289
Orologio PRYNCEPS – Biglietto n. 3929
Quadro Naif (Carlo Ritrecina) – Biglietto n.2883
Smartphone Samsung – Biglietto n. 15373
TomTom – Biglietto n. 5590
Bicicletta – Biglietto n.15477
Confezione di Vino + 10 gratti e vinci da 2 euro – Biglietto n. 3574
Confezione di Vino + 10 gratti e vinci da 2 euro – Biglietto n.  4106
Confezione di Vino + 10 gratti e vinci da 2 euro – Biglietto n. 13285
Confezione di Vino + 10 gratti e vinci da 2 euro – Biglietto n. 4027
Confezione di Vino + 10 gratti e vinci da 2 euro – Biglietto n. 2960
Confezione di Vino + 10 gratti e vinci da 2 euro – Biglietto n. 19216
Confezione di Vino + 10 gratti e vinci da 2 euro – Biglietto n. 10462
Confezione di Vino + 10 gratti e vinci da 2 euro – Biglietto n. 14800
Confezione di Vino + 10 gratti e vinci da 2 euro – Biglietto n. 7381
Confezione di Vino + 10 gratti e vinci da 2 euro – Biglietto n. 11744
Confezione di Vino + 10 gratti e vinci da 2 euro – Biglietto n. 2199
Confezione di Vino + 10 gratti e vinci da 2 euro – Biglietto n. 19787

Anche quest’anno la Befana non ha dimenticato i bambini non vedenti piceni
Da entrambe le province di Ascoli Piceno e di Fermo i banbini, le loro famiglie e le assistenti domiciliari si sono dati appuntamento presso un salone della Casa-albergo Ferrucci di Ascoli Piceno. Ad aspettarli c’erano i dirigenti associativi dell’Unione Italiana Ciechi, i volontari e gli amici sostenitori dell’associazione, ma quel che è più importante, c’era la Befana carica di doni per loro.
L’istituzione tradizionalmente più vicina in queste occasioni all’Unione Italiana Ciechi, vale a dire il comune di Ascoli, ha portato il proprio saluto attraverso il sindaco Guido Castelli ed il vicesindaco ed assessore ai Servizi sociali Donatella Ferretti. Tutti hanno sottolineato l’alto valore delle attività dell’U.I.C.I che arricchisce in modo significativo il panorama sociale di questo territorio. Significativo è stato anche l’intervento del Consigliere Regionale Piero Celani il quale ha ribadito il proprio sostegno alla causa dell’istruzione dei minorati sensoriali, problema attualmente sul tappeto presso la Regione Marche. Il gruppo della Pasquella capitanato sempre da Piero Celani ha fatto una simpatica quanto ormai attesa irruzione nella festa proponendo i tradizionali canti folcloristici della Pasquella. I ragazzi inoltre hanno potuto farsi scattare delle foto ricordo insieme alla Befana ed ai volontari preposti alla consegna dei doni.
L’unione Italiana Ciechi, attraverso le parole del presidente provinciale Cristiano Vittori e della Presidente Regionale associativa Dott.ssa Alina Pulcini, ha inteso riaffermare il significato profondamente umanitario, pedagogico ed aggregativo di questa giornata dedicata ai bambini non vedenti ed alle loro famiglie. E’ stata ribadita la grandissima importanza del servizio dell’assistenza scolastica domiciliare ai disabili sensoriali che proprio nel piceno aveva raggiunto livelli di efficienza ineguagliati anche sul piano regionale ed oggi messa in forse dai mutamenti istituzionali in corso. Il Componente della direzione Nazionale U.I.C.I. Adoriano Corradetti ha voluto inoltre esprimere apprezzamento e gratitudine per i sostenitori di questafesta del Fanciullo non vedente che da un trentennio è un punto fermo nel mondo delle famiglie di bambini con problemi visivi o di pluriminorazione.
La manifestazione si è conclusa con l’estrazione dei biglietti della Lotteria della Befana promossa dall’associazione, nell’intento di raccogliere risorse per le proprie attività di sostegno riabilitativo e didattico.

 

Calendario delle riunioni degli organi nazionali anno 2016

GENNAIO
28-Ore 8.30 Direzione Nazionale

MARZO
02-Ore 15.00 Consiglio Nazionale on line
03-Ore 8.30 Direzione Nazionale

APRILE
14-Ore 8.30 Direzione Nazionale
23-Ore 15.00 Consiglio Nazionale
24-Ore 8.30 Consiglio Nazionale

MAGGIO
26-Ore 8.30 Direzione Nazionale

LUGLIO
07-Ore 8.30 Direzione Nazionale

SETTEMBRE
30-Ore 15.00 Direzione Nazionale

OTTOBRE
01-Ore 8.30 Consiglio Nazionale e Coordinatori Commissioni Nazionali
01-Ore 15.00 Assemblea Nazionale Quadri Dirigenti
02-Ore 8.30 Assemblea Nazionale Quadri Dirigenti

NOVEMBRE
10-Ore 8.30 Direzione Nazionale
26-Ore 15.00 Consiglio Nazionale
27-Ore 8.30 Consiglio Nazionale

DICEMBRE
15-Ore 8.30 Direzione Nazionale

Serie A Torball: i risultati della 4^ giornata

Si sono giocate stamane a Monza e a Reggio Calabria le partite valide per la quarta giornata del campionato di serie A di Torball maschile. A Monza l’Asd Omero Bergamo, che ieri aveva fatto bottino pieno, conquista altri sette punti portando a 19 il totale in due giorni di gare. I lombardi salgono al primo posto nella classifica generale scavalcando il Colosimo “A” che totalizza 15 punti. In Calabria, dopo i 7 punti conquistati ieri, l’Asd Reggina ne colleziona altri 10 (3 successi e 1 pareggio in 4
partite) salendo al terzo posto in graduatoria davanti al Gsd Non Vedenti Trento.
I risultati della 3^ e della 4^ giornata

Reggio Calabria – sabato 9 gennaio 2016

GSD Colosimo A vs ASD Reggina UIC Onlus 5-7 ASD Augusta NO.VE. vs GSD Colosimo B 2-2 ASD Olimpic Paideia Sporting vs Teramo Non Vedenti ASD 3-1 GSD Colosimo B vs ASD Reggina UIC Onlus 2-5 Teramo Non Vedenti ASD vs ASD Augusta NO.VE. 5-1 GSD Colosimo A vs ASD OlimpicPaideiaSporting 3-0 ASD Reggina UIC Onlus vs Teramo Non Vedenti ASD 3-7 ASD Augusta NO.VE. vs GSD Colosimo A 7-4
ASD OlimpicPaideiaSporting vs GSD Colosimo B 5-2
Teramo Non Vedenti ASD vs GSD Colosimo A 1-3 ASD Reggina UIC Onlus vs ASD OlimpicPaideiaSporting 2-2
Monza – sabato 9 gennaio 2016

GSD Non e Semivedenti Bolzano vs ASD Omero Bergamo A 1-5
ASD AS L’Aquilone vs ASD Ciechi Brianza 1-5
GSD Non Vedenti Trento Onlus vs ASD Pol. UICI Torino Onlus 8-0
ASD Ciechi Brianza vs GSD Non e Semivedenti Bolzano 4-4
ASD Pol. UICI Torino Onlus vs ASD AS L’Aquilone 7-2
ASD Omero Bergamo A vs GSD Non Vedenti Trento Onlus 1-0
ASD Pol. UICI Torino Onlus vs GSD Non e Semived. Bolzano 3-2
ASD AS L’Aquilone vs ASD Omero Bergamo A 2-10
GSD Non Vedenti Trento Onlus vs ASD Ciechi Brianza 6-5
ASD Omero Bergamo A vs ASD Pol. UICI Torino Onlus 4-2
GSD Non e Semived. Bolzano vs GSD Non Vedenti Trento Onl. 4-3

Reggio Calabria – domenica 10 gennaio 2016

ASD Reggina UIC Onlus vs GSD Colosimo A 5-1 GSD Colosimo B vs ASD Augusta NO.VE. 2-10 Teramo Non Vedenti ASD vs ASD Ol. Paideia Sporting 1-8 ASD Reggina UIC Onlus vs GSD Colosimo B 3-3 ASD Augusta NO.VE. vs Teramo Non Vedenti ASD 3-3 ASD Ol. Paideia Sporting vs GSD Colosimo A 1-7 Teramo Non Vedenti ASD vs ASD Reggina UIC Onlus 4-7 GSD Colosimo A vs ASD Augusta NO.VE. 6-4 GSD Colosimo B vs ASD Ol. Paideia Sporting 3-3 GSD Colosimo A vs Teramo Non Vedenti ASD 6-1 ASD Ol. Paideia Sporting vs ASD Reggina UIC Onlus 5-0

Monza – domenica 10 gennaio 2016

ASD Omero Bergamo A vs GSD Non e Semivedenti Bolzano 2-1 ASD Ciechi Brianza vs ASD AS L’Aquilone 4-4 ASD Pol. UICI Torino Onlus vs Gsd Non Ved. Trento Onlus 1-3 GSD Non e Semivedenti Bolzano vs ASD Ciechi Brianza 2-3 ASD AS L’Aquilone vs ASD Pol. UICI Torino Onlus 3-10 GSD Non Vedenti Trento Onlus vs ASD Omero Bergamo A 1-1 GSD Non e Semived. Bolzano vs ASD Pol. UICI Torino 6-2 ASD Omero Bergamo A vs ASD AS L’Aquilone 12-2 ASD Ciechi Brianza vs GSD Non Vedenti Trento Onlus 2-6 ASD Pol. UICI Torino Onlus vs ASD Omero Bergamo A 6-4 GSD Non Vedenti Trento vs GSD Non e Semived. Bolzano 6-3

Classifica generale sub judice

ASD. OMERO BERGAMO A 36
GSD. COLOSIMO A 35
A.S.D. UICI REGGINA 32
GSD. NV. TRENTO 31
GSD. NV. BOLZANO 26
GSD. OLIMPIA PAIDEIA 18
A.S.D. AUGUSTA NO.VE 17
ASD. TERAMO NV. 16
GSD. COLOSIMO B 14
GSD. CIECHI BRIANZA 14
POL. UICI TORINO 12
ASD. L’AQUILONE 1

Grosseto – Incontro con capitano Ultimo

Bellissima giornata quella trascorsa a Roma nella sede dell’Associazione Capitano Ultimo onlus insieme all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Grosseto. Grazie ai falconieri è stato possibile toccare con mano i vari uccelli rapaci, come falchi, barbagianni, poiana, gufo e allocco. Poi è stato il turno della visita al laboratorio di pelletteria con manufatti creati da ragazzi volontari ospiti della struttura, a seguire messa dei poveri celebrata sotto una tettoia, dove si trova un piccolo altare e una croce appesa ad un albero. Dopo il pranzo, è arrivato il momento della presentazione di «Vedetta», il vino prodotto nell’azienda di Massa Marittima La Cura di Enrico Corsi che offre ai non vedenti e ipovedenti la possibilità di degustarlo attraverso la lettura dell’etichetta scritta in caratteri Braille con annesso Q-code che fornisce notizie audio sulle caratteristiche del vino stesso. Sapori, ma anche suoni della Maremma con il cantastorie Mauro Chechi ed il suo gruppo, e non poteva mancare un «Maremma amara» cantato coralmente. Ma le parole che sintetizzando questa giornata sono quelle di Ivo Massai, presidente dell’UICI Grosseto: «Abbiamo provato una grande emozione e tanta gioia e serenità , portando nel cuore una giornata che non dimenticheremo mai».-

Vercelli – Arcobaleno Dicembre 2015

ANNO XXVII n. 4
DICEMBRE 2015
ARCOBALENO – Periodico a cura dell’Unione Italiana Ciechi – Sezione provinciale di Vercelli Via Viotti 6 – Tel. 0161/253539 – Fax 0161/257290 – INDIRIZZO EMAIL: uicvc@uiciechi.it – SITO INTERNET: www.uicivercelli.it – Direttore responsabile: Sergio Negri – Autorizzazione del tribunale di Vercelli n. 265 del 20/01/89 – Spedizione in A.P. – Art.2 Comma 20/C – Legge 662/96 – D.C.- D.C.I./VC. Stampato in proprio – SEDE DI VERCELLI – Orario di apertura al pubblico: Ufficio di Vercelli, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 17 il lunedì, mercoledì e venerdì pomeriggio; i soci della Valsesia possono rivolgersi anche al CENTRO SERVIZI PER IL VOLONTARIATO DI VARALLO, Via D’Adda 4/b (Parco d’Adda) – tel. 0163/1901494.

EDITORIALE
Grazie a tutti coloro che hanno voluto ancora una volta confermare la loro fiducia all’Unione dando, con la loro presenza, sabato 21 novembre scorso, un segno concreto di solidale sostegno al nostro impegnativo lavoro associativo.
Siamo stati insieme e per me è stato emozionante come sempre, avervi lì, davanti a me, e sentire su di me le grandi responsabilità che ho nei vostri confronti. Si tratta delle responsabilità di un presidente che deve rappresentare il singolo ma anche l’intero corpo associativo del territorio vercellese, cercando di comprenderne le aspettative, realizzando progetti che ne soddisfino le necessità e portando avanti le battaglie che ne tutelino i diritti.
Non potete immaginare quanto sia utile oltreché opportuno avervi accanto a me, soprattutto nelle assemblee, dove gli argomenti da trattare sono di utilità comune. In queste occasioni voi potete insegnarmi a lavorare meglio per il bene collettivo mettendo a confronto le nostre reciproche esperienze, dandomi gli opportuni suggerimenti e offrendomi ancora una volta gli stimoli per proseguire nel mio compito.
Il 2016 sarà una vera incognita per tutti noi. Solo insieme riusciremo a costruirlo e condurlo a termine con buon senso e responsabilità. Auguri a Tutti Noi!
Cristina Bozzetta

TESSERE TRASPORTO REGIONALI PULLMAN
La Regione Piemonte con D.G.R. n. 62 – 1987 del 31 luglio 2015 ha ridefinito le caratteristiche e le modalità di emissione delle tessere di libera circolazione sulle linee di trasporto pubblico regionale a favore dei diversamente abili.
Le attuali tessere di libera circolazione (tessere gialle) saranno comunque valide fino al 31 MARZO 2016.
Gli aventi diritto già in possesso di una tessera di libera circolazione riceveranno nelle prossime settimane dalla Regione Piemonte una comunicazione con le indicazioni per procedere alla richiesta di sostituzione.

Per ottenere la nuova smart card BIP di libera circolazione entro il 31 marzo 2016, sarà necessario completare la procedura di richiesta on line o in forma cartacea, tramite invio postale entro e non oltre il 31 gennaio 2016, ed effettuare il pagamento del bollettino postale di euro 15,00 (allegato alla comunicazione). Tale costo è da intendersi “una tantum” e legata al costo di emissione e spedizione della smart card al domicilio del richiedente.
La smart card BIP di libera circolazione, emessa in sostituzione dell’attuale tessera, sarà recapitata al domicilio dell’utente. In vigore dal 1°APRILE 2016, essa sarà dotata di un titolo di validità annuale (12 mesi) mentre i successivi rinnovi annuali saranno gratuiti.
La smart card BIP sarà ad uso strettamente personale e consentirà, oltre al controllo elettronico del titolo, anche la verifica a vista per agevolare le aziende non ancora adeguate al sistema BIP.
La tessera riporterà sul fronte, oltre alla foto del titolare, anche una D, come titolo per diversamente abile, e una A come titolo per diversamente abile con accompagnatore, unitamente alla data di inizio validità della stessa.
I titolari delle tessere di libera circolazione che non avranno provveduto alla richiesta di sostituzione entro il termine suddetto dovranno seguire la procedura prevista per le tessere di nuova emissione.
I nostri uffici sono a disposizione per ulteriori chiarimenti nonché per la raccolta e la spedizione della documentazione indicata nella lettera della Regione Piemonte (per utente adulto: modulo compilato, 1 fototessera a colori, copia documento d’identità, copia del bollettino postale pagato).
Si ricorda che:
La tessera di libera circolazione, detta comunemente “Tessera gialla”, permette ai possessori di viaggiare gratuitamente nell’ambito della regione Piemonte senza limiti di orari e di corse, su tutte le linee del TPL:
urbane, suburbane ed extraurbane (tram ed autobus);
metropolitane di Torino;
di treni regionali e diretti con partenza e arrivo nelle città piemontesi e di treni interregionali che collegano il Piemonte con la Lombardia e la Liguria di competenza della Regione Piemonte (sul sito della Regione Piemonte o presso i nostri uffici la lista completa);
di autobus sostitutivi, suppletivi ed integrativi di servizi ferroviari della Regione Piemonte.
UICI: Mario Barbuto confermato presidente
L’8 novembre scorso si è concluso a Chianciano Terme il XXIII Congresso Nazionale con l’elezione di Mario Barbuto, confermatosi nel suo ruolo di Presidente nazionale, con 224 preferenze su 287 voti validi.
Per quanto riguarda il Consiglio nazionale, i 20 consiglieri eletti dal Congresso sono:
Giovanni Taverna, Eugenio Saltarel, Stefano Tortini, Katia Caravello, Pietro Piscitelli, Annita Ventura, Francesco Fratta, Ermelinda Salis, Elena Ferroni, Linda Legname, Luisa Bartolucci, Nunziante Esposito, Angelina Pimpinella, Maria Buoncristiano, Adriano Corradetti, Marco Condidorio, Mario Girardi, Annamaria Palummo, Francesco Busetti, Vincenzo Zoccano, ai quali si aggiungono i Presidenti dei Consigli regionali dell’Unione, componenti di diritto.
«Ringrazio i congressisti che hanno confermato la fiducia nel mio operato – dichiara il Presidente nazionale, Mario Barbuto. Ci aspettano 5 anni di lavoro intensi e stimolanti. L’Unione esce rinnovata da questo XXIII Congresso, che ha visto l’elezione in Consiglio di molte donne e di risorse fresche e giovani, riconfermando tuttavia l’esperienza e le competenze di altri dirigenti. La nostra battaglia non potrà che ripartire da quelli che sono i diritti umani basilari, non negoziabili, quali il diritto all’istruzione, al lavoro, alla cultura, alla mobilità, alla dignità, alla cittadinanza. Il Congresso ha approvato due mozioni: una relativa alla costituzione, nel più breve tempo possibile, di un ufficio per la tutela dei diritti delle persone con disabilità, a fronte del crescente succedersi di episodi di diritti negati e alla diffusione, lenta ma montante, di una cultura che tende ad una emarginazione di fatto delle persone con disabilità; l’altra, preso atto della grave situazione nell’erogazione dei servizi di integrazione scolastica dei disabili visivi venutasi a creare con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo 56/2014 (Decreto del Rio), che rischia seriamente di minare la qualità, se non addirittura l’erogazione stessa di questi servizi mettendo a rischio il diritto primario e costituzionale dell’istruzione e della formazione per gli alunni disabili visivi, chiede al Governo, al Parlamento e a tutte le istituzioni coinvolte risposte certe, e proclama la mobilitazione permanente della categoria al fine di tutelare e ripristinare i diritti in materia di istruzione e formazione degli studenti con disabilità visive. Ed è proprio su questi due fronti di azione che la nuova dirigenza dell’Unione inizierà a svolgere il proprio lavoro, come sempre a tutela dei ciechi e degli ipovedenti di tutta Italia». Tratto da Press-IN anno VII / n. 2549

AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI E DEGLI INCONTRI
E’ successo…
Sabato 28 novembre, la chiesa di S. Giuliano ha accolto il trionfo di Rita

Cavallone e delle sue poesie serene
Una chiesa gremita ha ospitato le poesie serene del vice presidente U.N.I.Vo.C., Rita Cavallone, che con il libro “Anche lì è primavera?” ha rapito il pubblico chiacchierando amichevolmente tra un verso, una rima e gli splendidi intermezzi canori di Suor Gabriella Greco. Brava Rita, siamo orgogliosi di te!
Domenica 29 novembre, Prima Maratona città di Trino, Nona Mezza Maratona Terre d’acqua e la Trino che corre
Il Torball Club aveva cominciato un anno fa a credere nella realizzazione della prima maratona delle Terre d’acqua, per aggiungere un altro anello alla Mezza Maratona, evento podistico già consolidato da nove anni a Trino. In una mattinata molto fredda ma piena di un limpido sole erano 1400 i partenti nelle tre gare. Lungo il traguardo altre decine di persone, parenti, amici, appassionati e curiosi ad aspettare gli atleti.
Claudio Costa, organizzatore dell’evento ringrazia con sincera stima tutti coloro che lo hanno aiutato nel corso dell’anno e soprattutto in quella giornata, permettendo il pieno successo della manifestazione.
Già si lavora per il prossimo novembre, la data è già stata fissata. Auguri di buon lavoro al Torball che aiuta anche l’Unione, dandole un’immagine dinamica e un piccolo ma tangibile aiuto economico.
Nei prossimi mesi…
Dicembre 2015
Martedì 29 dicembre 2015, ore 16 – Centro di Riabilitazione Visiva di Vercelli
L’U.N.I.Vo.C. vi invita alla “Tombola di Fine Anno”; il consueto appuntamento, con ricchi premi, si ripeterà anche quest’anno, martedì 29 dicembre p.v. alle ore 16 presso il Centro di Riabilitazione Visiva di Vercelli.
Gennaio 2016
Ricominciano gli appuntamenti con Daniela:
Da gennaio 2016 riprenderanno gli appuntamenti organizzati da Daniela Zanetta: il “Circolino delle Carte” con tornei di briscola (ma anche di dama) chiacchiere,
compagnia e merende; le serate in pizzeria (indicativamente nella settimana che precede la fine del mese); le visite presso i Soci dell’Unione.
Per maggiori informazioni e per prenotazioni potete contattare Daniela al numero 337/830097.
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Ogni giornale che si rispetti ha una rubrica personale e offre ai propri lettori l’oroscopo per l’Anno nuovo; ecco, quindi, La Rubrica di Dany che accoglie nelle sue righe entrambi questi elementi essenziali per “Un giornale che si rispetti”…
La rubrica di Dany
E’ Dicembre ed arriva l’inverno, con la sua lunga barba e con il suo freddo e bianco mantello, ma arriva anche il Santo Natale a riscaldare i nostri cuori! Non ho più l’età per scrivere la letterina a Babbo Natale, ma ho addobbato l’albero e il presepe, con la spensieratezza e il cuore di una bambina. Adesso non mi resta che confezionare tanti pacchetti regalo, nei quali metto i miei auguri più sinceri, da donare a tutti voi: “Buon Natale”!
Sono passati 11 mesi e 1/2 ormai dall’inizio dell’anno e il 2015 ci sta già per salutare.
Il 2016 è alle porte e chi meglio di Paolo Fox, col suo “Oroscopo 2016”, può darci qualche previsione? Che anno sarà? Chi tra i segni avrà miglior sorte? Andiamo a vedere segno per segno cosa attendere, cosa sperare e soprattutto cosa temere per l’anno che verrà, ricordandoci sempre che “l’astrologia può fornire tempi e ritmi alla nostra vita ma in futuro sarà necessario, che si voglia o no, adattarsi alle nuove condizioni imposte dal cielo, avere una visione del mondo meno circoscritta, più globale”.
Ariete
Molti Ariete già nell’ultimo anno hanno cambiato vita o ambiente, chi ha intrapreso nuovi lavori ora può finalmente guadagnare. La prima parte del 2016 è la migliore. I mesi più interessanti per le coppie saranno, appunto, quelli iniziali. Sarà un anno di impeto, passione ed energia da sfruttare proprio come piace a un Ariete.
Toro
Negli ultimi mesi del 2015 qualche Toro potrebbe aver vissuto un buon rinnovamento. Dopo due anni di ristrettezze finanziarie il 2016 porterà più risorse e meno spese. Sarà un anno importante per chi vuole concludere affari, convivere, sposarsi o trovare tempo per la famiglia.
Gemelli
Il 2016 partirà con qualche incertezza finanziaria in più. È il tempo di capire cosa fare in ambito lavorativo. A febbraio arriveranno i primi dubbi. Giugno sarà il mese delle scelte concrete, dopo l’estate quasi tutte le preoccupazioni saranno superate.
L’autunno regalerà emozioni nuove ai cuori solitari.
Cancro
Marte illusorio e in buon aspetto premierà subito agli inizi dell’anno. Ma non sarà un anno radioso per i Cancro. Lasciare il certo per l’incerto non pagherà, soprattutto da settembre. Chi non si sente compreso sarà drastico nei giudizi e nelle decisioni. Il 2016 porterà nuovi riferimenti e luoghi d’azione.
Leone
Sarà un anno importante per definire la vostra posizione lavorativa. L’amore premierà. Nonostante gennaio polemico l’anno si prospetta positivo. Marte nel segno a gennaio, febbraio, giugno e luglio segnala i mesi più aggressivi ma anche quelli più intraprendenti. Estate galeotta per i sentimenti.
Vergine
I progetti nati in autunno del 2015 procedono bene, d’altronde Giove continua un transito bello che aiuta tutti quelli che devono cercare di recuperare anche in ambito lavorativo. Per chi è single il 2016 è un anno importante. Anche dal punto di vista economico: soldi in più in arrivo in autunno.
Bilancia
Se avete iniziato da poco un nuovo percorso di lavoro il 2016 fa per voi. Giove sarà nel segno a partire da settembre ecco perchè tutto quel che farete dalla primavera in poi potrebbe avere un grande successo. I primi mesi dell’anno saranno di preparazione, avanzate progetti. Favoriti anche i nuovi incontri.
Scorpione
E’ il momento di farsi valere. Il 2016 porterà soddisfazione, entusiasmo e autostima per le nuove attività. I problemi fisici ed economici degli ultimi anni saranno in via di risoluzione. Le amicizie avranno un ruolo fondamentale, grazie a un gruppo e a una nuova associazione avrete successo. Amore passionale da metà giugno.
Sagittario
Il tema dominante del 2016 sarà segnato dal transito di Saturno nel segno. Tenete sotto controllo la situazione familiare e il patrimonio familiare. Per i primi sei mesi nulla di nuovo sotto il sole, rilancio però dall’estate. Ottobre farà battere forte il cuore.
Arriverà una buona risposta per chi è in attesa.
Capricorno
Chi può e vuole lavorare in proprio ha già avuto occasione alla fine del 2015. Nei primi mesi del 2016 si potrebbe riuscire a realizzare un grande progetto o avanzare di grado. Gennaio sarà un mese fondamentale, sollecitato da tanti pianeti favorevoli.
Anno concreto che rivelerà la sua migliore natura da subito.
Acquario
Se i progetti nati nei due anni precedenti non sono stati troppo consistenti il 2016 vi permetterà di recuperare. Marzo rafforzerà tutti i legami, se una verità è stata nascosta salterà fuori. Agosto sarà efficace nella prima settimana. Ottobre, novembre e dicembre saranno mesi positivi per il lavoro.
Pesci
Il 2016 sarà un anno di allontanamenti e cambiamenti però sarà costruttivo dando unoscossone alla vostra esistenza. I giovani vorranno andare all’estero e mettersi alla prova. Curate la forma fisica nei primi mesi perché la seconda parte dell’anno regalerà stelle convincenti e molte occasioni.
Il 31 Dicembre, allo scoccare della Mezzanotte, brindiamo tutti insieme, alzando il nostro calice di spumante, rigorosamente italiano, e poi visto che, le tasse del 2015 saranno “memorabili”, e poiché le lenticchie che si mangiano la notte di San Silvestro portano denaro, se non vi dispiace, nel 2016 paghiamo con le lenticchie e saremo tutti più felici! Buon Anno a tutti!
Tesseramento 2016
Si ricorda che è possibile pagare la quota associativa relativa all’anno 2016: l’importo è sempre di €. 49,58.
Chi non ha pagato la quota 2015 ed intende rimanere iscritto alla nostra Associazione dovrà provvedere a pagare anche la quota 2015, insieme a quella relativa al 2016.
Si potrà pagare sia presso il nostro ufficio di Vercelli sia con il bollettino postale che i Soci che ricevono il giornalino tramite posta troveranno allegato.
Ringraziamo fin d’ora tutti coloro che vorranno riconfermare, con l’iscrizione, la loro fiducia all’Unione.
CHIUSURA UFFICI PER FESTIVITA’ NATALIZIE:
U.I.C.I. dal 24 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016
Centro di Riabilitazione Visiva dal 24 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016
U.N.I.Vo.C. dal 18 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016
A TUTTI VOI I NOSTRI PIU’ CARI AUGURI DI SERENITA’

Scuola “speciale” per bambini ciechi? No GRAZIE!, di Gianluca Rapisarda

Autore: Gianluca Rapisarda

Cari amici,
dopo le “comprensibili” proteste e forti polemiche sollevate dal caso della nascitura scuola “speciale” per bambini ciechi presso la Fondazione Lucia Guderzo di Padova, con conseguente ampia ed approfondita discussione scaturita in occasione dell’ultimo C.d.a. della Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi, è con una certa soddisfazione che condivido con voi la lettera a firma del Dott. Claudio Cassinelli, Presidente del Chiossone di Genova (tra i soci fondatori della Guderzo), con la quale la Giunta esecutiva dell’Istituto genovese comunica alla Fondazione Guderzo la sua decisione di non volerne più far parte.
A nome di tutti i minorati della vista italiani e del C.d.a. della Federazione (di cui è tra l’altro componente) rivolgo a Claudio un sentito e profondo ringraziamento per tale sua grande “lezione” di modernità ed inclusione scolastica.
Era necessario fare chiarezza su tale delicata e “dolorosa” questione ma che, diciamolo francamente, è stata provocata anche da un certo “vuoto” lasciato colpevolmente da noi.
Infatti, “scorciatoie” od “aborti” pedagogici come quelli del progetto della scuola “speciale” per bambini non vedenti di Padova sono, a mio modesto avviso, pure il risultato di una totale “sconcordanza” tra i nostri Enti collegati e l’Unione in materia di politica scolastica.
Al riguardo rinnovo con forza al Presidente Mario Barbuto ed alla “nuova” Direzione Nazionale la mia proposta di creare un “supercoordinamento” che ricomprenda l’UICI, la Federazione, l’I.Ri.Fo.R. e la BIC.
Noi del c.d.a. della Federazione ce la stiamo mettendo tutta ed il Consigliere Michele Borra sta buttando giù un’ipotesi di lavoro che sarà approvata all’inizio del 2016. La speranza è che tale nostra proposta venga poi condivisa anche dall’I.Ri.Fo.R., dalla Biblioteca di Monza e soprattutto dalla nostra Unione perché, tutti insieme ed in piena sintonia, si possa contribuire concretamente al rilancio definitivo della politica associativa sul sostegno e l’inclusione scolastica.

Al dott. Davide Cervellin
Presidente della Fondazione Lucia Guderzo
Via dei Tigli, 22
35010 Loreggia (Padova)

Caro Davide,
la Giunta dell’Istituto Chiossone, nella riunione del 18 dicembre scorso, ha deciso che l’Istituto debba uscire dalla Fondazione Lucia Guderzo.
È una decisione meditata e sofferta che si fonda sulla constatazione che hai scelto un orientamento in netto contrasto con gli ideali e l’impegno del Chiossone e con le speranze e le prospettive che avevamo quando abbiamo concorso alla costituzione della Fondazione.
Il contrasto si è evidenziato platealmente con l’illustrazione, a voce e a sorpresa, di un progetto di una scuola speciale, nella riunione del Consiglio di Amministrazione del 19 novembre scorso.
Il Chiossone è impegnato fin dall’inizio degli anni settanta a sostenere l’integrazione dei disabili visivi nella scuola di tutti e conferma questo impegno con le azioni di tutti i giorni.
Non sappiamo se la Fondazione Guderzo otterrà il consenso delle famiglie e le risorse necessarie per realizzare il progetto. Sappiamo che aver proposto questa possibilità rappresenta una fuga, una falsa soluzione e in definitiva un inganno rispetto ai reali problemi di istruzione e alle speranze dei genitori di corretto sviluppo evolutivo dei bambini ciechi e ipovedenti.
La Giunta del Chiossone constata che la Fondazione Guderzo, elaborando il progetto di una scuola speciale, ma anche nella propria attività concreta, ha abbandonato la prospettiva di ridare vita all’esperienza del Centro Efesto, terminata con la scomparsa della sua direttrice Lucia Guderzo.
È venuta quindi meno la ragione fondamentale che aveva indotto l’Istituto Chiossone a partecipare alla costituzione della Fondazione. Abbandoniamo quindi le speranze che avevamo riposto in questa iniziativa che ci aveva impegnato con la sottoscrizione di una quota di capitale di 15.000 euro: un impegno non piccolo in rapporto alle nostre disponibilità.
La speranza che avevamo era quella di poter contribuire alla rifondazione del Centro Efesto in una nuova versione, sganciata da interessi commerciali, convenzionata col servizio sanitario nazionale, rivolta a erogare prestazioni di abilitazione e riabilitazione a adulti e bambini disabili visivi, con l’impiego anche di ausili tecnologici, forniti da qualunque produttore e distributore.
Crediamo ancora che servizi di questo tipo, accreditati e garantiti come diritti dei cittadini disabili dalle istituzioni pubbliche, siano la vera soluzione ai problemi e alle difficoltà, che ben conosciamo, dell’integrazione scolastica e alle aspettative di crescita e sviluppo dei ciechi e degli ipovedenti.
A questi argomenti avevo accennato “a caldo”, unendo la mia voce a quella di Rossano Bartoli, partecipando in videoconferenza alla riunione del Consiglio di Amministrazione del 19 novembre.
Aggiungo che la Giunta del Chiossone ritiene inaccettabile che il progetto di una scuola speciale sia stato elaborato e presentato senza alcuna preliminare consultazione e confronto con l’Istituto Chiossone che della Fondazione Guderzo è socio fondatore, e soprattutto cercando finanziamenti e stabilendo già rapporti e accordi con soggetti esterni.
Caro Davide devo dirti che non avrei mai pensato e voluto scrivere questa lettera.
Cordiali saluti e auguri.
Il Presidente
Claudio Cassinelli

In ricordo di Paolo Graziani padre della moderna trascrizione braille informatica italiana, di Nicola Stilla

Autore: Nicola Stilla

Coerentemente con il suo carattere e la sua personalità, così come è sempre stato nel corso di tutta la sua vita, in punta di piedi e senza voler recare disturbo a nessuno, nella notte tra venerdì 18 e sabato 19 dicembre, all’età di 77 anni, ci ha lasciato l’ing. Paolo Graziani, un vero moderno benefattore dei disabili visivi ed in particolar modo (per i fruitori e gli amanti del Braille), il padre della moderna trascrizione Braille informatica italiana.
Un uomo di profonda e vasta cultura e di altissima professionalità, che nello stesso tempo, con umiltà, nobiltà d’animo ed eleganza, ha sempre saputo essere aperto e disponibile all’ascolto degli altri, traendo da tutte queste esperienze stimoli e linfa per donarci sempre il massimo di sé stesso, della sua competenza e del suo ingegno.
Prima come ricercatore presso il C.N.R. di Firenze e poi liberamente come prezioso volontario, ha dedicato la propria vita disinteressatamente, gratuitamente e con passione, a realizzare Italbra e a far crescere questa sua amata creatura tenendo sempre conto dell’evolversi delle tecnologie e del rinnovarsi dei bisogni degli utenti; un software, frutto di un lavoro enorme di più di trent’anni, che è nato per semplificare e rendere più flessibile la trascrizione in Braille di qualsiasi testo compresi greco antico, matematica e spartiti musicali e che ha cambiato radicalmente la tempistica e la qualità della trascrizione in Braille, consentendole di essere sempre più rigorosamente aderente e coerente con i principi e le conoscenze tiflo-pedagogiche.
Il silenzioso ma meraviglioso lavoro portato avanti da Paolo, sta avendo e avrà ancora anche in futuro delle preziose ricadute sull’efficacia delle possibilità di apprendimento per i nostri studenti, pertanto dovrà essere consapevolmente nostro impegno, per far si che questo efficiente strumento (PER ALTRO GRATUITO), entri a far parte della dotazione di tutti gli enti e le istituzioni che si occupano di istruzione, formazione e comunicazione dei disabili visivi.
Nel ricordo dell’amico Paolo, per onorare al meglio la sua memoria, tutti insieme dovremo sensibilizzare le istituzioni e/o Enti che tutelano ed operano a favore dei non vedenti, affinché custodiscano gelosamente questo prezioso tesoro che lui ci ha donato e sappiano garantire a questo fondamentale programma, il suo naturale e continuo sviluppo nel tempo.

Nicola Stilla
Presidente Club Italiano del Braille