Napoli – Tre App per favorire l’autonomia dei disabili visivi

TRE APP PER FAVORIRE L’AUTONOMIA DEI DISABILI VISIVI
REALIZZATE DAGLI STUDENTI DELLA APPLE DEVELOPER ACADEMY DELLA FEDERICO II SI PRESENTANO ALL’UICI NAPOLI UICI – Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – via San Giuseppe dei Nudi, 80 – Napoli Giovedì 19 luglio 2018 Ore 15.30

Verranno presentate giovedì 19 luglio nella sede dell’UICI – Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti tre nuovissime App realizzate dagli studenti della Apple Developer Academy dell’Università degli Studi di Napoli Federico II per favorire l’autonomia dei disabili visivi.
L’iniziativa è promossa dalla Commissione Nazionale Ausili e  Tecnologie (Uici), Commissione Ausili, Nuove Tecnologie e Accessibilità della Sezione Uici di Napoli e dalla Apple Developer Academy federiciana.
I lavori si apriranno con i saluti di rappresentanti politici e istituzionali. Modererà i lavori Giuseppe Fornaro, Coordinatore della Commissione Ausili, nuove tecnologie e accessibilità Uici Napoli. Interverranno Mario Mirabile, Presidente Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti sezione di Napoli – ETS-APS,  Nunziante Esposito, Consigliere Nazionale Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – ETS-APS, Giorgio Ventre, Direttore della Apple Developer Academy della Federico II, e Stefano Perna, docente della Apple Developer Academy Federico II. Seguirà la presentazione delle App. Terranno le conclusioni Giuseppe Fornaro e Giorgio Ventre.
Le App che verranno presentate sono QRecord, Dusk App e Audiograph App.
QRecord è un’app nata dall’esigenza di fornire alle persone affette da disabilità visiva un supporto per migliorare la loro indipendenza nelle mura domestiche e nello svolgimento delle azioni quotidiane. L’applicazione simula il lavoro svolto da un etichettatore ma in maniera più economica ed efficiente.
Dusk App propone diversi giochi accessibili, da poter giocare anche in coppia che favoriscono piacevoli momenti di intrattenimento.
Audiograph App è un’App che simula un registratore avanzato: una sorta di ‘fermo immagine’ che diventa suono per mezzo del registratore che cattura quanto presente nel background.
L’evento si terrà giovedì 19 luglio alle 15.30 presso la sezione UICI di Napoli in via San Giuseppe dei Nudi, 80.
Per informazioni 3346048850

Quando le tessere ci sono tutte, il mosaico è uno spettacolo, di Elena Ferroni

La stesura del progetto base per l’undicesimo campo riabilitativo dell’I.Ri.Fo.R. di Siena ha preso le mosse da una pagina contenuta nel libro “Ciò che inferno non è” di Alessandro D’Avenia, dove padre Pino Puglisi per invitare il diciassettenne Federico ad aiutarlo in estate a Brancaccio gli dice: “Sai quante tessere ci sono nei mosaici del duomo di Monreale?” “No.” risponde Federico. “ “Neanche io. – riprende padre Pino – Nessuno ha mai avuto il coraggio di contarle. Eppure è la superficie di mosaico più vasta del mondo. E ogni tessera, per quanto piccola, è importante. Allora ti aspetto”.
Così abbiamo iniziato dal primo pezzo del mosaico, la scrittura del progetto, in equipe con Nadia una nuova giovane socia, con gli operatori ormai consolidati negli anni e con la segreteria U.I.C.I. di Siena. Seconda tessera la conferma della struttura che ci ospita da anni, terza e quarta il coinvolgimento di due nuove figure, una geologa e guida ambientale escursionistica ed un musicoterapeuta. Poi è arrivato anche il cofinanziamento di I.Ri.Fo.R. nazionale e la possibilità di partecipare al progetto NET. IN Campus, che ci ha stimolato a dare il massimo quando ormai l’avvio del campo era alle soglie.
Si aggiungono ora le tessere fondamentali, i partecipanti e veri protagonisti. Per i più piccoli accanto a loro un po’ timide e arretrate si sono affacciate anche le famiglie, che accompagnano e tornano a prendere i figli a fine giornata. Insostituibili pezzi del mosaico sono stati i volontari in servizio civile e non, i quali hanno facilitato gli spostamenti, aiutato a servire a tavola, si sono impastati le mani con noi e ci hanno fatto ballare.
Quindi come in un volo veloce, sono passati i giorni, tra foglie, semi e rocce da toccare ed annusare, odori da riconoscere, tra scrittura di segnaposto in braille dove hanno avuto spazio i nomi di ognuno, tra sonorità diverse di strumenti e ritmi che hanno fatto dire molto alla musica, specie a chi riesce meno con le parole. Abbiamo immerso cucchiai e dita tra biscotti, latte, panna e nutella, facendo scoppiare la magia della cucina, osservando chi ha più esperienza “pasticciera” farsi tutor di chi ha più paura, perché lo scopo del dolce è farlo insieme più che mangiarlo. Con la tessera regalata dai ragazzi dell’Associazione sportiva Quarto Tempo di Firenze abbiamo corso dietro ad una palla sonora, provato a passarcela e tirato addirittura qualche rigore; tutto è accaduto con serenità, mentre chi non può correre dietro a quella palla non ha fatto mancare incitamenti e tifo ai provetti calciatori non vedenti ed ipovedenti, oltre a operatori e volontari con la mascherina sugli occhi che hanno sperimentato un vero calcio alla cieca. Abbiamo versato succhi e tagliato frutta per preparare cocktail analcolici, fino a che l’ultimo giorno ci siamo ritrovati tutti in cerchio sul palco del Laboratorio e ciascuno ha tirato di nuovo fuori la sua musica, il suo suono più bello: il suono nato dalla propria voce, dalle mani, da un tamburo, una chitarra, una tastiera o un ocean drum, suoni cresciuti per accordarsi con note e ritmi degli altri, dando volume a 3 improvvisazioni di gruppo colme di grinta e vita.
Per concludere l’esperienza insieme, che quest’anno non ha coinvolto i politici e le istituzioni di Siena come nostro solito, perché la città stava vivendo il momento delle elezioni comunali, abbiamo lasciato raccontare il campo alle parole dette da ogni presente, poi scritte su un grande cartoncino, ritagliate e consegnate perché ciascuno potesse portare via una tessera di quell’opera d’arte che ha contribuito a modellare. Allora, per me che non ho mai visto i mosaici del Duomo di Monreale di cui accenna D’Avenia nel suo romanzo, parole come “strumenti”, “intraprendente”, “armonia”, “dinamico”, “crescita”, “goal!”, “movimento”, “emozionante”, “musicale” ed “intenso”, insieme al ricordo dei giorni trascorsi, dipingono nella mia immaginazione un disegno che è uno spettacolo! Con un grazie gigantesco per operatori e volontari che tengono in piedi questa esperienza preziosa, ci auguro di replicarla anche il prossimo anno.

Dove il cuore trova sempre una casa, di Gabriele Sacchi

Questa è la storia di Marco, un uomo ormai: ha 40 anni, cresciuto nella Città Eterna, ora vive a Londra; è un imprenditore molto noto; è sposato ed ha 3 figli; ama il calcio e la musica, sin da bambino, infatti, ha la passione delle percussioni e non perde una partita della Juventus.
Perché mai, vi domanderete, parlare di Lui?
Non è un eroe; non è mai passato alla ribalta; persona onesta, dedita al lavoro e alla famiglia, questo sicuramente: celebriamo dunque, diversamente da quel che si fa di solito, la normalità.
“Da bambino sognavo di fare il calciatore; sai…fama, denaro, belle donne” mi dice, quando lo incontro per un caffè, “poi però il futuro non lo si può prevedere…ed allora ecco Margherita (ci siamo sposati dopo 3 anni di fidanzamento); Matteo, Giulia e Flavia (sono i nostri pargoli di rispettivamente 16, 13 e 7 anni); il lavoro (ho la laurea in economia e commercio), ma la campagna, come fu già per mio padre, è il mio habitat naturale: non ci volevo mica credere, quando è nato il nostro agriturismo! Gli impegni sono tanti ed occupano gran parte della giornata…ti dirò però una cosa: non c’è giorno che, tornando a casa la sera, dimentichi fatiche, arrabbiature e preoccupazioni, guardando il sorriso dei miei. Non pensare, però, che la mia sia la famiglia del mulino bianco, spesso al sorriso si sostituisce l’amarezza, o, peggio ancora la scontrosità, ma questo fa parte della vita, soprattutto quando si ha a che fare con figli adolescenti. Ad ogni modo con i miei cari cerco di condividere tutto, in particolare a cena: ci mettiamo a tavola e ognuno racconta la sua giornata. È un momento di confidenze; è un’occasione per sfogarsi; è un modo per confrontarsi, magari alzando un po’ la voce! Si perché l’uomo ha sempre avuto bisogno di parlare…come ci si può tenere dentro quel che ci accade, sia pur esso un evento negativo? Mia nonna diceva sempre:-Splenderà il sole e verranno le tempeste; salirà l’arcobaleno, ma tornerà la notte: triste è la vita se non si ha nessuno accanto…scontata la sorte per chi non ha rifugio! Non dovete disprezzarlo, voi che avete quel luogo dove il cuore trova sempre una casa! Utile è il denaro; bello è ancor di più divertirsi, ma quale mano stringereste, se vi trovaste da soli sull’orlo degli abissi?”
Lascio Marco e torno ai miei pensieri: ha ragione…Nulla ha più valore di un momento trascorso in compagnia delle persone a cui si vuole bene! Occorre assaporare le gioie e condividere i momenti neri, certi di non essere mai soli. Il vero bene non è terreno, se così fosse finirebbe con le prime difficoltà, appassirebbe come una pratolina al timido sole di una giornata primaverile!

Gabriele Sacchi.

PS: Chi scrive precisa che personaggi e storia narrati sono prodotto della fantasia, con il solo intento di provare a far riflettere sull’importanza di avere una famiglia, o degli amici, a cui voler bene.

Torino – Comunicati del 13 luglio 2018

Comunicati
1) Convocazione Consiglio Provinciale UICI Torino
2) Sportello Settimo Torinese – saluto prima della pausa estiva
3) Ricaricare tessera libera circolazione
4) Sito Regione Piemonte – Area Tematica sulla disabilità
5) Visita guidata al Museo della Radio
6) Concorso “Beretta Pistoresi”
7) Comitato pari opportunità e associazione Verba
8) Presenze dei responsabili dei Comitati UICI Torino
9) Sportello legale
10) Mail “dilloalpresidente”: un prezioso strumento di dialogo
11) Accompagnamenti UNIVoC

Convocazione Consiglio Provinciale UICI Torino Informiamo i soci che Giovedì 19 Luglio 2018 alle ore 16,00 è convocato il Consiglio Provinciale della nostra sezione UICI con il seguente Ordine del Giorno:

1 – Lettura ed approvazione dei verbali delle riunioni precedenti;
2 – Ratifica delibere del Presidente;
3 – Ratifica delibere dell’Ufficio di Presidenza;
4 – Comunicazioni del Presidente e dei Consiglieri;
5 – Amministrazione;
6 – Patrimonio:
I. Eredità e legati: aggiornamento e decisioni.
7 – Settori, Commissioni e Comitati:
I. Organizzazione manifestazione con cani guida: aggiornamenti e decisioni.
8 – I.Ri.Fo.R. Torino:
Assunzione nuova dipendente;
9 – CRV e Rappresentanze:
I. Convenzione con ASL TO4 per gestione il CRV di Ivrea: aggiornamenti.
10 – Organizzazione attività:
I. Progetto di sensibilizzazione nelle scuole.
11 – Rapporti con enti locali e altre associazioni:
I. Proposta di collaborazione da INMACI.
12 – Iscrizione nuovi soci;
13 – Personale e collaboratori;
14 – Varie ed eventuali.

Sportello Settimo Torinese – saluto prima della pausa estiva
Giovedì 19 luglio, dalle 16 alle 18, lo sportello informativo di Settimo Torinese (in via Fantina 20/G) sarà aperto per incontrare gli iscritti alla nostra Unione e in generale le persone con disabilità visiva residenti nella zona. Ci sarà un momento di festa, con un piccolo rinfresco, per salutare soci e amici prima della pausa estiva. Dopo le vacanze, a partire dal mese di settembre, gli incontri riprenderanno con la cadenza abituale, ogni terzo giovedì del mese dalle 16 alle 18.

Ricaricare tessera libera circolazione
Ricaricare la tessera regionale di libera circolazione BIP con pochi gesti: d’ora in poi si può fare. E’ disponibile infatti l’applicazione gratuita “Ricarica Bip”, realizzata dalla società 5T e resa completamente accessibile grazie anche al contributo della nostra Unione. L’applicazione, scaricabile da Play Store, funziona su smartphone con sistema Android e tecnologia NFC. Farla funzionare è molto semplice: basta appoggiare la carta in modo da leggere la parola BIP in Braille, capovolgerla e appoggiarci sopra il telefono mettendo la telecamera a contatto con la tessera. Avviando la App, si sentirà un suono che attesta la lettura della carta. Attraverso la sintesi vocale è anche possibile conoscere la data dell’ultimo rinnovo.

Sito Regione Piemonte – Area Tematica sulla disabilità Con la presente portiamo a conoscenza che sul sito della Regione Piemonte è stata recentemente creata un’area tematica che raggruppa i servizi e le opportunità che la Regione Piemonte mette in atto a favore delle persone disabili e delle loro famiglie. La sezione è disponibile all’indirizzo:
http://www.regione.piemonte.it/disabilita/index.htm

Visita guidata al Museo della Radio
La Polisportiva e L’UNIVoC organizzano una visita guidata al Museo della Radio, inaugurato qualche giorno fa e reso accessibile.
L’appuntamento è per il giorno martedì 24 luglio alle ore 14.15 davanti all’ingresso del museo in Via Verdi 16. L’entrata è gratuita. Chi è interessato può prenotarsi telefonando alla Polisportiva entro venerdì 20 luglio.

Concorso “Beretta Pistoresi”
E’ stato pubblicato il bando del concorso “Beretta Pistoresi”, giunto, quest’anno, alla ventiduesima edizione. Il premio prevede l’assegnazione di alcune borse di studio a studenti, di età inferiore ai quarant’anni, iscritti alla nostra Unione, che nel corso dell’anno 2017 abbiano conseguito un diploma o una laurea. Il bando completo è disponibile sul sito internet www.uiciechi.it

Comitato pari opportunità e associazione Verba Ricordiamo la collaborazione in atto tra il comitato pari opportunità della nostra sezione e l’associazione Verba, che da oltre quindici anni offre un aiuto concreto alle donne più fragili e più sole. Tra le tante, preziose iniziative, va segnalato l’ambulatorio Fior di Loto, che garantisce prestazioni ginecologiche alle donne disabili. La struttura, gestita in collaborazione con l’Asl Torino 1, si trova in via Silvio Pellico 28: offre visite gratuite e consulenze su vari temi, dalla gravidanza alle malattie sessualmente trasmissibili. Inoltre, presso la sede dell’associazione Verba, in via San Marino 10, esiste uno sportello di ascolto rivolto alle donne vittime di violenza, che lì possono trovare assistenza psicologica e legale. Per saperne di più potete contattare le referenti del nostro comitato pari opportunità, oppure direttamente la responsabile dell’associazione, Giada Morandi, al numero 011 011 28 007.
Presenze dei responsabili dei Comitati UICI Torino Ricordiamo che i responsabili dei comitati attivi presso la nostra sezione UICI sono sempre a disposizione di tutte le persone che necessitano di assistenza, consulenza o informazioni, telefoniche o su appuntamento, nei seguenti giorni e orari:
• Comitato Anziani: tutti i lunedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00
• Comitato Centralinisti: tutti i lunedì dalle ore 17.00 alle ore 18.00
• Comitato Fisioterapisti: tutti i giovedì dalle ore 16.00 alle ore 17.30
• Comitato Ipovedenti: tutti i giovedì dalle ore 17.00 alle ore 18.00
• Gruppo Informatico: tutti i venerdì dalle ore 15.00 alle ore 17.00
• Comitato Pari Opportunità: tutti i venerdì dalle ore 17.00 alle ore 18.00
• Comitato genitori: contattare la signora Maria Inglese all’indirizzo email mariainglese92@gmail.com
Si invitano tutte le persone che necessitano di assistenza a prenotare il loro appuntamento al numero di telefono 011 535567.

Sportello legale
VEDIAMO cosa dice la legge!!!
Ricordiamo che, al fine di essere sempre più vicina alle esigenze dei soci, la sezione UICI di Torino ha attivato uno sportello di consulenza legale presso i propri uffici. La consulenza legale sarà offerta gratuitamente dal Presidente nonché Avvocato Franco Lepore a tutti i soci regolarmente iscritti all’associazione. Tale servizio permetterà agli interessati di ottenere consulenze legali in diverse materie, dalle questioni di famiglia a controversie condominiali, da problemi sul lavoro a cause di risarcimento danni, dal recupero crediti a questioni di successione ecc.. i soci potranno beneficiare di una consulenza per ogni singola questione. Non potranno essere espressi pareri in ordine all’operato di altri avvocati.
L’Avv. Lepore sarà lieto di ricevere tutti gli interessati direttamente presso la sede UICI di Corso Vittorio Emanuele 63, previo appuntamento telefonico al numero 011/535567, tutti i giovedì dalle ore 17.00 alle ore 18.00. All’atto della prenotazione, invitiamo i soci a specificare genericamente la materia oggetto della richiesta della consulenza.

Mail “dilloalpresidente”: un prezioso strumento di dialogo Ricordiamo che è attiva la casella di posta elettronica dilloalpresidente@uictorino.it, uno strumento dedicato a soci e amici che vogliano porre quesiti, segnalare iniziative, avanzare suggerimenti o critiche (purché costruttive) relative alla vita associativa del nostro sodalizio e più in generale alla condizione dei disabili visivi.
Le e-mail verranno lette personalmente dal Presidente, che risponderà nel più breve tempo possibile, compatibilmente con gli impegni lavorativi e istituzionali. Questo è un ulteriore strumento per promuovere un contatto diretto, immediato e personale con i nostri soci.

Accompagnamenti UNIVoC
Si informano gli utenti che le richieste di accompagnamento possono essere rivolte, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 19 dal lunedì al venerdì, alla signora Enza telefonando al numero 339/6836001 oppure alla signora Laura al numero 011/859523 o cellulare 333/7773309.

Torino – Notiziario audio 011NEWS, n. 27/2018

E’ in rete la nuova edizione del notiziario audio 011NEWS, n. 27/2018 di venerdì 13/7/2018. Di seguito il link:

In primo piano:

–          Il Museo della Radio e della Televisione si propone come modello di accessibilità. Inaugurati i percorsi per persone disabili, realizzati anche grazie al contributo della nostra Sezione
–          Turismo accessibile, una realtà in crescita. Nel Pinerolese le istituzioni fanno rete per offrire alle persone disabili un’accoglienza organizzata e affidabile
–        Sport: dalla presidenza nazionale dell’Unione Ciechi un fondo di 20.000 Euro per sostenere le attività sui territori regionali. Tra gli obiettivi: organizzare momenti di sensibilizzazione e promozione sportiva

Buon ascolto.

Mario Barbuto eletto Presidente del Fid – Comunicato stampa

Roma, 12 luglio 2018. Da oggi il Forum Italiano sulla Disabilità (FID) ha il suo nuovo Presidente nella persona di Mario Barbuto, eletto all’unanimità da tutte le associazioni aderenti. Mario Barbuto è Presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti dal 2014 e componente del Direttivo dell’Unione Europea dei Ciechi (EBU) dal 2015.
Vincenzo Falabella e Franco Bettoni, Presidenti della FISH e della FAND, esprimono soddisfazione per l’elezione di Barbuto, che ha trovato un consenso unanime, anche oltre gli schemi organizzativi e procedurali del Forum.
I due Presidenti auspicano che possa proseguire una stagione feconda di collaborazione tra tutte le associazioni della disabilità, anche in vista del recepimento da parte del Governo italiano di importanti direttive europee che toccano molto da vicino la vita quotidiana di milioni di persone disabili, quali la direttiva sull’accessibilità dei siti web, in particolare della Pubblica Amministrazione, il Trattato di Marrakech sull’accessibilità ai libri e alla cultura, il Regolamento sulla mobilità indipendente nel trasporto ferroviario.
Al nuovo Presidente Mario Barbuto, gli auguri più sinceri di buon lavoro da parte di tutte le associazioni del Forum Italiano sulla Disabilità.

Palinsesto di SlashRadioWeb dal 16 al 20 luglio 2018

Nel periodo dal 16  al 27  luglio,  come di consueto, nei giorni dal lunedì al venerdì le nostre trasmissioni avranno inizio  alle 9.00, con “Almanaccando”
A seguire, alle 9.30, Spotlight, notizie in primo piano: nel corso del programma in onda dal lunedì al venerdì si è  soliti offrire  ai nostri ascoltatori una rassegna stampa ragionata di periodici e quotidiani, con approfondimenti di temi di stretta attualità e anche di settore, quali: sport, cultura, cinema, teatro, libri, politica estera, politica interna, cronaca e molto altro, resi possibili grazie alla partecipazione di giornalisti, opinionisti, personalità del mondo della politica, dello spettacolo e della cultura.
A tal proposito vi segnaliamo l’intervista a Filippo Lorenzetti che ha scritto “Il Paese più sportivo del Mondo”, martedì 17 luglio alle ore 10.00 e ce ne parlerà.
Vi rammentiamo  mercoledì  18 luglio  con inizio alle ore 10.30  il consueto appuntamento con UiciCom, la rubrica dedicata alle attività della nostra associazione sul territorio
Vi segnaliamo per ciò che concerne le trasmissioni pomeridiane:
Martedì 17 luglio alle ore 15.10 sarà nostra ospite Stefania Cavalieri con la quale parleremo di moda mare: quali gli indumenti più cool della stagione? A seguire sarà un grande piacere parlare di libri insieme a Rossella Lazzari che ci consiglierà le letture per un’estate all’insegna del relax e della narrativa. Concluderemo la puntata con la playlist di Noria Nalli: quali canzoni e autori tirerà fuori dal baule dei ricordi?
Mercoledì 18 luglio in apertura avremo Eugenio Saltarel, il terzo componente dell’ufficio di presidenza nazionale che relazionerà, come di consueto, su quanto discusso nella riunione della Direzione Nazionale di giovedì 12 luglio 2018. A seguire sarà con noi Luca Bertolotti autore del libro “La bambina Falena” edito Garzanti.
Trama Greta ha poco più di vent’anni e un buco nero nel proprio passato. Da piccola è apparsa dal niente sulla spiaggia di un paese della riviera spezzina e nessuno ha mai capito di chi fosse figlia. L’hanno trovata zuppa e arrabbiata che urlava al mare, poi niente, nessuno l’ha reclamata. Dopo qualche passo falso, ad adottarla e crescerla lontano nell’hinterland milanese è una famiglia con due genitori che sembrano quasi fratelli. Ha studiato, mollato gli studi, si è impiegata e ripiegata sui soliti lavori di chi una strada vera e propria non è riuscito a trovarla. Soffre di una sindrome rara, qualcosa che non uccide, ma che ogni giorno le ricorda che c’è un errore nel suo DNA, un difetto di fabbricazione. Se solo sapesse chi l’ha fabbricata, potrebbe almeno chiedere conto. Un autunno, quando le cose sembrano arrivate a uno stallo, torna su quella spiaggia e si mette in cerca del “buco” da dove è spuntata anni prima, si inerpica per una collina e scopre una casa nel bosco, ma oltre le mura di marzapane, a fare compagnia alla strega, potrebbe nascondersi un orco. Nel suo misterioso romanzo d’esordio “La bambina falena”, Luca Bortolotti propone una rilettura delle fiabe dei fratelli Grimm, interpretate da una voce narrante ironica e malinconica: la protagonista, una misteriosa bambina venuta dal mare, guida il lettore alla scoperta di una storia dove fantasia e coraggio sono la stessa cosa, un’arma per sconfiggere le proprie paure… – Su ilLibraio.it un estratto Quando, in un giorno d’aprile, sulla spiaggia di San Michele Arcangelo spunta una bambina che sembra essere stata recapitata dalle onde del mare, nessuno sa come sia possibile: la piccola deve avere all’incirca tre o quattro anni, è bagnata fradicia e miracolosamente non è affogata, ma dei suoi genitori non c’è traccia. Vengono mobilitati elicotteri e sommozzatori, ma dei genitori neanche l’ombra. La bambina, a sua volta, non sa spiegare cosa le sia successo e non riesce a pronunciare correttamente il suo nome; Glete, dice. Viene chiamata Greta. È una storia affascinante quella di Greta: misteriosa, nel suo avere origine da un punto imprecisato nel tempo e nello spazio, per poi essere accolta in casa da Alfredo, “vitale e brutto come un pesce siluro”, e dalla moglie Vittoria, che muore poco dopo, lasciando la bambina con il suo nuovo papà. Nel tempo, Greta cresce, studia, lascia gli studi, lavora, ma non riesce a lasciarsi alle spalle il mistero delle sue origini, un segreto che rimane ignoto a lei stessa e che non riesce a levarsi di dosso, proprio come quella piccola anomalia del suo DNA, la sindrome di Ehlers-Danlos, che sembra messa lì apposta per ricordarle che lei è diversa.
La ragazza falena (Fandango) è il romanzo d’esordio di Luca Bertolotti, milanese, classe ’77. L’autore, che vive in Brianza, dimostra una scrittura priva di incertezze. Nel rielaborare alcuni classici per l’infanzia, la sua prosa è caratterizzata da una voce narrante ironica, con qualche venatura di malinconia.
A concludere il pomeriggio di SlashBox sarà un altro autore Paolo Marcacci, che ci parlerà di un personaggio sportivo intramontabile che ha delineato nel suo ultimo libro:  Niki Lauda, l’uomo e la macchina Kenness editore.
Trama: Chi è stato davvero Niki Lauda? E’ stato il pilota per antonomasia, nella storia della Formula Uno; il campione in grado di scendere a patti con il rischio assoluto, padroneggiandolo e dominandone (quasi) tutti gli imprevisti, grazie non soltanto a una classe eccelsa, ma anche e forse soprattutto alla capacità, rarissima anche tra gli assi del volante di ogni epoca, di contemplare, ogni volta che si è calato nell’abitacolo di una monoposto, tutti i fattori e le varianti che potevano incidere sull’esito di una Gran Premio e, di conseguenza, di un Campionato del Mondo. Più unica che rara, inoltre, la sua capacità di mettere a punto la vettura, della quale riusciva a sentire, quasi fisicamente, ogni componente, riuscendo a ottimizzarne il rendimento con i suoi suggerimenti, che i meccanici ascoltavano come se provenissero da un oracolo. Spietato con se stesso ancor prima che con i suoi avversari, Lauda viene raccontato in maniera calda e appassionata, in una parabola sportiva ed esistenziale che compie il suo giro di boa attorno al gravissimo incidente del Nürburgring del 1976, dopo il quale è come se il campione austriaco avesse iniziato un’altra carriera, in una nuova vita, con un secondo volto.
Paolo Marcacci nasce a Roma il 16 marzo 1972. È insegnante di lettere e giornalista sportivo, ha scritto numerosi libri dedicati allo sport trai quali ricordiamo : Villeneuve, il cuore e l’asfalto (2018); George Best, un nome un destino (2017).
Giovedì 19  luglio in apertura la componente della Direzione Nazionale, dott.ssa Katia Caravello presenterà il nuovo numero del Corriere dei Ciechi. A seguire presenteremo insieme alla scrittrice Federica Bosco il suo nuovo romanzo “Mi dicevano che ero troppo sensibile” edito Vallardi.
Trama: «Ho sempre saputo di essere troppo sensibile. Fin da quando ero piccola mi accorgevo di non percepire le cose come gli altri bambini, ma di sentirle in maniera molto più profonda, intensa, lacerante, da qualche parte fra il cuore e la pancia. Però non riuscivo a esprimerle in nessun modo…» È così che Federica Bosco ci introduce tra i chiaroscuri di un universo ancora sconosciuto, spesso trascurato persino dalla psicologia e dai tanti specialisti che dovrebbero occuparsi delle mille sfumature dell’animo umano. Un universo popolato da creature particolarmente ‘frangibili’, dotate di antenne che percepiscono con la potenza di radar le gioie e il dolore altrui, che si sentono diverse dai più, e spesso a disagio, che temono i rumori e qualunque stimolo violento, che si definiscono certamente ‘difficili’, ma anche creative, generose ed empatiche. Insomma, creature ipersensibili. Ed è nel loro mondo segreto, tra le sfumature di personalità complesse e affascinanti, tra idiosincrasie e virtù, che ci porta per mano una delle scrittrici italiane più amate, firmando un libro che è insieme un manuale e un’intima confessione, capace di dare a chi fino a oggi si è sentito solo e incompreso
Federica Bosco, scrittrice e sceneggiatrice, ha al suo attivo una ricca produzione di romanzi e vari manuali di self-help. È stata finalista al premio Bancarella 2012 e il suo romanzo Pazze di me è diventato un film diretto da Fausto Brizzi.
Nella settimana dal 23  al 27  luglio,  come di consueto le nostre trasmissioni avranno inizio  alle 9.00, con “Almanaccando”. A seguire, alle 9.30, Spotlight, notizie in primo piano.
Vi rammentiamo  mercoledì  25  luglio  con inizio alle ore 10.30  il consueto appuntamento con UiciCom, la rubrica dedicata  alle  attività dell’Associazione sul territorio
Vi segnaliamo per ciò che concerne le trasmissioni pomeridiane:
Martedì 24  luglio alle ore 15.10 sarà nostra ospite la scrittrice Chiara Parenti autrice del libro “Per lanciarsi dalle Stelle” Garzanti .
Trama: Dopo la Voce nascosta delle pietre, Chiara Parenti torna a far emozionare i suoi lettori con Per lanciarsi dalle stelle, una storia che sprona al coraggio, alla pienezza della vita. Sole si sente abbandonata. La sua amica Stella è partita per Parigi e probabilmente non la rivedrà mai più. Stella ha sempre avuto coraggio di affrontare i suoi sogni, mentre Sole non riesce a rischiare. Ma la sua amica le ha lasciato una sorta di testamento esistenziale prima di salutarla: chiede a Sole di compiere per cento giorni, ogni giorno, un gesto che la spaventi, che le faccia battere il cuore, che altrimenti non farebbe mai. Sole guarda e riguarda la lettera di Stella e inizialmente non capisce perché l’amica le chieda tanto, anche perché il furioso litigio che le due hanno avuto prima della sua partenza, è un peso che le grava sul cuore. È così che Sole decide di accettare la sfida e affronta la paura, la stessa che le ha impedito di iscriversi all’università o di dare il primo bacio della sua vita. Il nuovo percorso della ragazza ha inizio e la vedrà sfidare moltissime paure: si lancia con il paracadute, strilla sulle montagne russe, fa un viaggio a Parigi, attraversa un bosco sotto il cielo stellato. Ad aiutarla c’è Samantha, un’adolescente che sta vivendo tutte le sue paure. Sole si rispecchia nel suo sguardo impaurito e inizia un percorso di riabilitazione emotiva che la condurrà verso il suo timore più grande, abbandonarsi all’amore. Per lanciarsi dalle stelle è una favola che sprona a vivere i sogni con la consapevolezza della caducità della vita e della sua imprevedibilità.
Chiara Parenti (1980) è nata a Lucca dove vive con il marito, il figlio, due gatti, due pesci rossi e una tartaruga. Laureata in filosofia, è giornalista pubblicista e lavora nell’ambito della comunicazione. Ama disegnare, leggere e viaggiare. Adora anche parlare di sport. La sua frase preferita è: «Il mese prossimo mi iscrivo in palestra». Il suo sito è: www.chiaraparenti.com
A seguire Ana Pelaez Narvaez, la prima donna disabile eletta nel Comitato Onu Cedaw (Comitato delle Nazioni Unite per l’eliminazione della discriminazione contro le donne). Ana Pelaez Narvaez è una forte sostenitrice delle circa 600 milioni di donne con disabilità in tutto il mondo. Attualmente è vicepresidente del Forum europeo della disabilità e presidente del suo comitato femminile. Ha lavorato per 7 anni nel Comitato per i diritti delle persone con disabilità Onu ed è stata il suo punto di riferimento per le questioni di genere. Ha partecipato alla delegazione ufficiale spagnola che ha preso parte alla fase finale di stesura della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. Ha sostenuto i diritti delle donne per oltre 20 anni, consigliando i governi, la società civile e altre organizzazioni.
Mercoledì 25  luglio segnaliamo tra l’altro la consueta rubrica Chiedi al Presidente durante la quale sarà possibile porre quesiti al Presidente Nazionale dott. Mario Barbuto a partire dalle ore 16.30. Per ulteriori dettagli rimandiamo all’apposito comunicato.
Giovedì 26 luglio avremo con noi due scrittori. Alle ore 15.10 Enrico Carlini che presenterà il suo libro “Schegge di Verità” StreetLib editore.
Trama: La vicenda si svolge a Rimini nell’estate del 1989. Due operai della manutenzione scoprono per caso alcuni cadaveri sepolti nei pressi di un torrente. Tra i poliziotti giunti sul posto per indagare c’è anche Mirco Spadari, un ex anarchico che ha partecipato al Movimento Studentesco del ’77 a Bologna. L’indagine per lui sarà l’occasione per fare un viaggio a ritroso nel tempo assieme agli amici e ai compagni di lotta della sua giovinezza. Un tuffo nel passato segnato non solo dalla nostalgia, ma anche dalla volontà di capire le ragioni della fine dei movimenti di protesta e l’inizio della crisi della democrazia italiana. “Schegge di verità” è allo stesso tempo un noir e un ritratto generazionale le cui vicende, investigative e non, si estendono idealmente lungo un arco temporale di oltre quarant’anni, dal 1977 fino a oggi.
Enrico Carlini nasce a Riccione il 25/07/1969; dopo aver conseguito la maturità scientifica, decide di iscriversi presso la facoltà di Storia e successivamente di Scienze dell’Informazione, laureandosi quindi in due ambiti diversi presso l’Ateneo bolognese, ente per cui lavora in qualità di informatico.
Alle ore 16.10 ci collegheremo con Amedeo Bagnasco autore del libro “La scelta dei segreti”  Promediacom editore.
Trama: “La scatola dei segreti – Anacapri nei tuoi occhi”. La storia, interamente ambientata ad Anacapri, coniuga la bellezza del territorio con la condizione della cecità, consentendo al lettore di percepire insieme al personaggio principale Robert l’atmosfera invisibile dell’isola. I sensi, luce e porta di ogni conoscenza, saranno i veri protagonisti, in un crescendo di emozioni, animate da un misterioso codice da decifrare. Il libro, che è stato già tradotto in scrittura Braille dalla Biblioteca Italiana per Ciechi “Regina Margherita” di Monza e gratuitamente usufruibile da tutti i ciechi d’Italia, sosterrà con la sua vendita l’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti.
Amedeo Bagnasco è un giovane ottico anacaprese che da meno di un anno ha creato un marchio di occhiali, “Cimmino Lab – Anacapri Eyewear”, ispirato ai luoghi più suggestivi di Anacapri.
Le trasmissioni saranno condotte da Luisa Bartolucci , Renzo Giannantonio e Chiara Maria Gargioli.

Gli ascoltatori, che invitiamo a partecipare con quesiti e contributi, potranno, come di consueto, scegliere diverse modalità di intervento:
– Tramite telefono contattando durante la diretta i numeri: 06-69988353, o 06 679 17 58
– Inviando e-mail, anche nei giorni precedenti le trasmissioni, all’indirizzo: diretta@uiciechi.it
– Compilando l’apposito modulo di Slashradio.

Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare la seguente stringa:http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
Oppure accendere la nostra app Slash Radio Web di Erasmo di Donato.

Il contenuto delle trasmissioni verrà pubblicato:
Sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo http://www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale
sulla pagina Facebook Slash Radio Web sulla quale andremo anche in diretta, in radiovisione
ed alla quale vi invitiamo a mettere il vostro like onde divenire nostri followers.

Caserta – Autonomia e cooperazione, tutto è pronto: si parte!!!!

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (U.I.C.I.) partner dell’Istituto per la ricerca, la formazione e la riabilitazione (I.Ri.Fo.R.) oggi daranno inizio ad una esperienza del tutto nuova, capi scout, operatori, psicologi e volontari supporteranno i dieci ragazzi (ciechi ed ipovedenti) in un viaggio sensoriale, cognitivo e di fatica, un viaggio chiamato: “autonomia e cooperazione 2018″.
Il progetto prevede come location il bellissimo borgo di Monteverde (AV), dove l’amministrazione oltre ad aver avviato un processo di accessibilità di tutto il paese, con l’installazione di un percorso tattile-plantare-vocale (L-V-E), per il 21 e 22 luglio ha organizzato due giornate dedicate all’accoglienza e alla convivialità per tutte le disabilità e non solo.
Tante saranno le attività del campo educativo e riabilitativo che sarà svolto completamente in stile scout, infatti, dichiara il presidente U.I.C.I. Caserta, avv. Giulia Antonella Cannavale: il punto di forza e l’innovazione del campo educativo e riabilitativo di Caserta è proprio lo stile di attività che i ragazzi faranno in questi dieci giorni, attività completamente svolte in stile scout, con i capi scout del gruppo di Aversa 1 e di Capodrise. Ogni giorno impareranno a conoscere se stessi, a lavorare in gruppo e soprattutto a conoscere le potenzialità che hanno dentro di se”.
il direttore I.Ri.Fo.R. della Campania, Vincenzo del Piano: “sono consapevole che dieci giorni non sono molti, ma sicuramente sarà l’inizio di un processo di presa di coscienza delle proprie capacità e potenzialità, risorse che in nostri ragazzi impegneranno quotidianamente per il raggiungimento di una maggiore e sempre più costante autonomia”.

Il responsabile commissione U.I.C.I. Caserta
Comunicazione e sistemi informatici
(Vincenzo del Piano)

PROGRAMMA

ATTIVITA’ SPECIFICHE
IL campo si svolgerà sulla base della presa incarico di tutte le esigenze materiali, quali: cucina, installazione, servizi generali, lavori ecc.
I partecipanti impareranno a campeggiare, a diventare dei vecchi campeggiatori: il campeggiare è palestra dove si alle­nano e sviluppano le virtù, specialmente la fermezza del carattere e la forza di volontà, viste in funzione della comunità.

PROGRAMMA PER LA SENSORIALITA’
I partecipanti, Acquisite tutte le informazioni sensoriali, sia a livello quantitativo che qualitativo, acquisteranno una capacità di analisi dei dati, affinché essi possano essere utilizzati per il riconoscimento dell’ambiente circostante, sia a livello visivo che di schematizzazione mentale.
PROGRAMMA PER LE ATTIVITA’ COGNITIVE
I partecipanti, acquisite le informazioni tradotte in dati saranno in grado di stabilire la collocazione nello spazio tempo tra gli oggetti, orientandosi, grazie alla comprensione degli stimoli esterni e la manipolazione delle immagini in schemi mentali, all’interno della struttura del campo e non solo.
PROGRAMMA PER LA FATICA
I partecipanti, una volta che avranno acquisito tutte le informazioni utili alla loro autonomia, saranno in grado di avviare le attività fisiche idonee alla costruzione degli ambienti costituenti il campo. Relativamente al lavoro svolto, essi avranno una piena conoscenza dell’utilità dei luoghi e delle tecniche e strategie del loro impiego sia dal punto di vista di efficienza ed efficacia che della sicurezza degli strumenti e di tutti gli attori coinvolti.
Nello specifico, i programmi operativi prevedranno le seguenti attività, dettagliatamente illustrate con il seguente prospetto:

I GIORNO
Arrivo dei partecipanti, ospitati in una struttura con ambiente protetto, dove soggiorneranno, fino a quando non saranno trasferiti completamente nel campo. Gli operatori trasmetteranno le informazioni sensoriali presenti, insieme ai partecipanti analizzeranno i dati, costruiranno schemi mentali per lo spazio tempo per l’individuazione degli oggetti, ambienti, servizi, ecc., garantendo così una propria autonomia nella gestione della quotidianità, dell’igiene personale e della privacy.
La fase successiva prevedrà la presentazione informativa dell’organizzazione delle attività del campo e della sua struttura ambientale. Attraverso la presentazione tattile di modellini che riprodurranno gli ambienti del campeggio, Si trasferiranno le conoscenze dell’area del campo e della sua suddivisione in relazione agli ambienti che saranno successivamente realizzati dai partecipanti per vivere a pieno il campo.

II GIORNO
Avviate le attività di risveglio, si esamineranno i materiali che costituiranno il primo oggetto da realizzare, ovvero la tenda. Acquisite le nozioni, i partecipanti si avvieranno al montaggio della tenda.
Definite le fasi di montaggio, l’attività si concluderà con la verifica delle conoscenze trasmesse in relazione ai materiali, la loro forma, consistenza e dimensioni, l’esatta ubicazione all’interno del perimetro, le funzioni ad esse attribuite, ecc.
Successivamente saranno presentati ulteriori materiali, quali corde, cordini, pali di legno, gavette, ecc.

III GIORNO
Avviate le attività di risveglio, consolidato che i partecipanti sulla base delle informazioni ricevute e della loro trasformazione in dati oggettivi, saranno impegnati nella costruzione di un nuovo ambiente, ovvero la cambusa (cucina/refettorio). Riesaminati i materiali, acquisite le nozioni, i partecipanti si avvieranno al montaggio del suddetto ambiente.
Definite le fasi di montaggio, l’attività si concluderà con la verifica delle conoscenze trasmesse in relazione ai materiali, la loro forma, consistenza e dimensioni, l’esatta ubicazione all’interno del perimetro, le funzioni ad esse attribuite, ecc.

IV GIORNO
Avviate le attività di risveglio, i partecipanti inizieranno a prendere il pieno possesso delle aree del campo, nello specifico si sistemeranno nelle tende. La sistemazione avverrà sulla base delle conoscenze acquisite sullo spazio tempo e sulla collocazione degli oggetti, in piena autonomia. Essi saranno gestori dello spazio a loro assegnato, non solo per il pernottamento, bensì anche per l’autonoma gestione del proprio vestiario, accessori, ausili, ecc.

V GIORNO
Avviate le attività di risveglio, i partecipanti riesamineranno gli ambienti e la loro messa a punto. Avviato il processo di presa incarico della struttura del campo, in autonomia attraverso l’uso delle attrezzature, si occuperanno di organizzare il servizio di ristoro e vettovagliamento, sia per il pranzo che per la cena, puntando al massimo impiego della struttura attraverso l’assegnazione dei ruoli e dei compiti. In contemporanea si inizierà la costruzione della cucina da campo e di un sistema idrico utile alla pulizia degli ambienti, delle attrezzature e dell’igiene personale.

VI GIORNO
Avviate le attività di risveglio, i partecipanti completeranno la struttura adibita a cucina, con la messa a punto dell’attivazione della stessa con l’uso dei fuochi. La giornata sarà basata sulla suddivisione dei ruoli e dei compiti assegnati con la responsabilizzazione delle attività e dei loro fini.

VII GIORNO
Avviate le attività di risveglio, i partecipanti saranno coinvolti nell’espletamento di Giochi tipici scout, quale momento educativo in cui, attraverso l’avventura, l’impegno e la scoperta, essi svilupperanno creativamente tutte le proprie doti, cogliendo meglio limiti e capacità personali, imparando a riconoscere le regole e a rispettarle con lealtà. Il tutto si configurerà in una costante e progressiva esperienza della comune aspirazione alla gioia, disponendo i partecipanti all’entusiasmo, al senso del gratuito, all’apertura al nuovo, alla ripresa fiduciosa dopo ogni insuccesso, all’accettazione e al completamento reciproco.

VIII GIORNO
Avviate le attività di risveglio, le attività saranno svolte al di fuori del campo e nello specifico saranno organizzate due tipologie di escursioni: la prima nell’area naturalistica e la seconda nel percorso storico e religioso del borgo. per entrambe le escursioni i partecipanti saranno impegnati nell’uso del bastone bianco. Attraverso le guide naturali e i percorsi tattili (L-V-E). per il percorso naturalistico saranno predisposte schede informative per la flora e la fauna, mentre, per il percorso storico e religioso saranno utilizzati grafici a rilievo.

IX GIORNO
Avviate le attività di risveglio, i partecipanti saranno indirizzati alla conoscenza e all’impiego di:
tecniche di accensione e gestione del fuoco: il fuoco è uno degli elementi che nella vita scautista non manca mai, considerata la sua forza, in completa sicurezza e solo dopo aver acquisito a pieno le nozioni di sicurezza, gestione ed impiego, i partecipanti in maniera assistita sperimenteranno il suo uso.
Pronto intervento: il primo soccorso è da sempre considerato uno dei capisaldi nella gestione della salute, per questo l’intervento in caso di infortuni deve essere basato sul concetto della sua efficacia. I partecipanti attraverso la conoscenza di ausili e del loro uso, acquisiranno nozioni per l’applicazione di una serie di manovre o più semplicemente delle fasi che devono essere applicate  nel caso una persona abbia un malore e/o un incidente, così preservando la vita di un infortunato o comunque di migliorarne le condizioni generali o evitarne il peggioramento.

X GIORNO
la famiglia porta con sé una forza rigenerante capace di superare ogni stanchezza, affrontando le difficoltà nella piena condivisione e supporto reciproco, per questo come atto finale è previsto il coinvolgimento dei genitori e dei fratelli e sorelle come collante per il continuo della crescita delle conoscenze e delle competenze acquisite da parte dei partecipanti. Per una volta si capovolgeranno i ruoli, saranno i partecipanti a servizio, attraverso l’organizzazione di un sistema di accoglienza e di assistenza.
Come attività finale dell’esperienza del campo, i partecipanti, insieme alle proprie famiglie e alla comunità locale, parteciperanno alla santa messa nella chiesa di Santa maria di Nazareth.

Caorle: corso di vela su derive per non vedenti. E’ la prima volta in Italia!

Per la prima volta in Italia è stato organizzato un corso di vela su derive rivolto a non vedenti! Ad avere l’intuizione è stata la Società Velica di Caorle. ispirata dal socio non vedente Giovanni Salvador, che ha proposto di far conoscere ad altre persone, nella sua stessa posizione, il mondo della vela.
In tre hanno accettato la sfida: Katia e Walter, entrambi da Como, e Franz da Bolzano, guidati dall’istruttore Enrico Rossetti (il primo a prendere il brevetto d istruttore in tutta Caorle!) e dagli aiutanti Matteo Gamba e Matteo Simioni. Il corso si è tenuto la scorsa settimana dal lunedì al venerdì: un po’ di lezione a terra e poi tutti in mare!
“La difficoltà più grande – spiega Katia – è muoversi all’interno della barca, da un lato all’altro, durante la virata, cercando di mantenersi in equilibrio!’ Concordano Franz e Walter, quest’ultimo sottolineando anche la propria difficoltà a fare i nodi!
È stata una bellissima esperienza – spiega Franz, che ha partecipato a numerose paraolimpiadi di sci e judo – mi piace sperimentare e devo dire che sono rimasto sorpreso da ciò che questo sport può regalare”.
Spinti dalla curiosità anche Katia e Walter, che proviene, invece, dal mondo dell’atletica. “All’inizio è stata dura – racconta Katia – ma poi siamo stati ripagati dalle fatiche, è un’esperienza che consigliamo. Ci siamo anche capovolti durante un’uscita ma non abbiamo avuto nessuna paura, grazie agli istruttori che ci hanno accompagnato con grande professionalità e pazienza!’
“É stata una sfida anche per noi – spiega l’istruttore Enrico – perché abbiamo dovuto metterci al loro posto, per capire come spiegare loro le cose nel migliore dei modi! Ho provato io stesso a fare le manovre ad occhi chiusi!’
Com’è nato il progetto?
“L’anno scorso abbiamo partecipato al progetto con L’Asl e Comune – spiega la presidente della Società Velica Donatella Brentel – dedicando uscite in barca a vela, su cabinati, a
noi: vedere la loro gioia è stato un motivo in più per impegnarci in questo progetto. Quando Giovanni mi ha proposto di intraprendere questo percorso rivolto a non vedenti ero un po’ spaventata perché, alle spalle, richiede molta disponibilità e lavoro. Ma poi mi sono ricordata di cosa la vela abbia regalato a Giovanni, nostro socio e, soprattutto, amico, e ci siamo imbarcati in questa nuova avventura, appoggiati anche dall’Unione Italiana Ciechi.”
“Ho perso la vista a 28 anni – racconta Giovanni – e la vela mi ha regalato tanto. Quando sono in mare mmi sento nuovamente come gli altri, li ho trovato il mio mondo: quando mai a noi non vedenti capita di guidare un mezzo di trasporto? In mare, grazie a questo sport, lo possiamo fare! Navighiamo sfruttando, non la vista, ma gli altri sensi ed abbiamo sensazioni uniche! Mi sono chiesto, quindi, perché non diffondere questo modo di conoscere il mare e non regalare anche ad altri la possibilità di vivere queste esperienze?” Giovanni ha avuto anche la possibilità di navigare con il campione europeo Giovanni Soldini (bendato!) e con Patrizio Roversi di Turisti per caso.
“La nostra volontà è quella di proporre il corso anche il prossimo anno – conclude la presidente Brentel – perché abbiamo un ottimo staff, che sa lavorare molto bene, ed abbiamo la volontà ed il desiderio di lavorare sulla disabilità. Da novembre inizieremo a lavorare al progetto, augurandoci che anche la Federazione Italiana Vela riconosca presto questo tipo di insegnamento!”

Sommario rivista “Corriere Braille ” n. 27 15-21 luglio 2018

Uno sguardo al tema del lavoro (di Francesca Sbianchi)
Blind walk (La città negata) (di Peppino Re)
Scuola e Prevenzione: screening ortottico per l’identificazione dei difetti visivi
Pensioni: aggiornati i coefficienti di trasformazione applicabili dal 2019
Sostegno agli studi musicali dei ragazzi disabili visivi
Informatutto (a cura di Alessandro Locati)

Per informazioni sulle riviste è possibile scaricare il Listino abbonamenti 2018 al link: http://www.uiciechi.it/servizi/somm_stampaassoc.asp