Lecce: Non vedo l’ora di vedere un film, di Tony Donno

Autore: Tony Donno

L’istituto per Ciechi Anna Antonacci e la cattedra di Pedagogia Speciale Prof.ssa Stefania Pinnelli (Facoltà di Sc. della Formazione – Università del Salento) con il patrocinio della Provincia di Lecce presentano il seminario di studi “Non vedo l’ora” di vedere un film. Audio descrizione e disabilità
visiva:
Una giornata di sensibilizzazione e formazione sull’accessibilità dei prodotti cinematografici e audiovisivi per disabili visivi.

Il seminario si focalizzerà sui principi metodologici–fondativi e sulle finalità educative e culturali dell’audio descrizione: una voce fuori campo che descrive ai non vedenti gli elementi visivi e, quindi non accessibili, degli audiovisivi (scene senza dialogo, ambientazioni, abiti di scena etc.).

Durante il seminario, inoltre, saranno audio descritte parti del film La grande bellezza del regista Paolo Sorrentino.

Il seminario si terrà il 17 marzo dalle 15.00 alle 19.00 presso l’Auditorium del Museo Sigismondo Castromediano Viale Gallipoli 30 – LECCE. La partecipazione è libera e gratuita. Agli studenti afferenti all’area pedagogica saranno riconosciute ore di tirocinio formativo interno mentre agli studenti di altri corsi di laurea o agli uditori sarà rilasciato un attestato di frequenza

Dopo i saluti delle autorità – Antonio Gabellone, Presidente della Provincia di Lecce e Maurizio Antico Presidente dell’Istituto per Ciechi Anna Antonacci
– interverranno:

– Tony Donno (vicepresidente e responsabile alla Cultura dell’Istituto A. Antonacci);

– Stefania Pinnelli (Docente di Pedagogia e Didattica Speciale – Università del Salento);

– Laura Raffaeli (Presidente Blindsight Project Onlus per Disabili Sensoriali);

– Chiara Sfregola (Audiodescrittrice e collaboratrice per Cinema Accessibile di Blindsight Project);

– Andrea Fiorucci (Dottorando in Pedagogia dello Sviluppo – Università del Salento);

– Fiamma Avvantaggiato (Adattatrice e Audiodescrittrice e collaboratrice di Blindsight Project).

info:
tonydonno67@gmail.com
3294571620

andrea.fiorucci@unisalento.it

 

Napoli: “Le bugie con le gambe lunghe”, di Mario Mirabile

Autore: Mario Mirabile

SPETTACOLO TEATRALE DELL’UNIONE ITALIANA CIECHI
Le rappresentanze di Portici ed Ercolano dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti organizzano, con il patrocinio delle rispettive Amministrazioni Comunali, per i giorni giovedì 20 e venerdì 21 marzo 2014 alle ore 20.30 presso il teatro Roma di Portici, lo spettacolo teatrale “Le bugie con le gambe lunghe” – 3 atti di Eduardo De Filippo con riadattamenti di Bruno Mirabile.
La commedia sarà messa in scena dalla filodrammatica U.I.C.I. diretta da Bruno Mirabile e composta da attori non vedenti, ipovedenti e amici dell’Unione che ancora una volta cercheranno di divertire il pubblico.
La rappresentazione è organizzata in collaborazione con “Radio Siani”, “Bambù”, l’Associazione Italiana vigili del Fuoco in Congedo e diversi imprenditori locali.

L’intero incasso verrà utilizzato per finanziare le attività dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

Per informazioni e prenotazione dei biglietti (costo €10) ci si può rivolgere a:

Sede U.I.C.I. di Portici, Corso Garibaldi 200 – Villa Savonarola (lunedì e mercoledì 17.00/19.00) tel. 0817862881
Mario Mirabile cell. 339 34 56 120 e-mail mariomirabile@alice.it
Antonella Improta cell. 334 60 48 860e-mail antonella.improta@alice.it

Sede U.I.C.I. Ercolano, via 4 Novembre 240 (lunedì, mercoledì e venerdì 17.00-20.00) tel. 0810482594
Matteo Cefariello cell. 347 60 49 301
Donato Lupinetti cell. 3355751815 e-mail lupinetti@libero.it

Vi aspettiamo numerosi

Mario Mirabile

Agave – Percorso sensoriale al buio, Redazionale

Autore: Redazionale

22-23 e 28-29-30 Marzo 2014
Museo Tattile Statale Omero, Ancona

a cura di Fitzcarraldo Teatro

Drammaturgia e regia MARCO FLORIO – con MARCO FLORIO e GAIA VERNASSA
Nei giorni 22, 23, 28, 29, 30 marzo il Museo Tattile Statale Omero di Ancona ospita il percorso sensoriale al buio “Agave” a cura di Fitzcarraldo Teatro. Così Marco Florio, regista e drammaturgo, spiega il progetto: “Agave è un percorso sensoriale dove lo spettatore, dopo essere stato bendato, viene accompagnato all’interno di un labirinto alla ricercascoperta di se stesso, attraversando il disagio, diventando, almeno per il tempo del viaggio, ‘disabile’ e conoscendo così il valore e il significato del buio, del silenzio e della totale assenza di riferimenti spazio-temporali. Solo, con il proprio corpo come unico strumento per procedere, lo spettatore si trova a viaggiare e scoprire; mette alla prova la propria capacità di sapersi affidare all’altro, al diverso, allo sconosciuto; si lascia guidare nella sua ricerca della soluzione.”
A guidare gli spettatori saranno lo stesso Marco Florio e la collaboratrice Gaia Vernassa. L’appuntamento è all’ingresso del Museo Omero con i seguenti orari: sabato 22 ore 16 -19; domenica 23 ore 10 – 13 / 16 -19; venerdì 28 ore 16 -19; sabato 29 ore 16 -19; domenica 30 ore 10 – 13. Ingresso a turni fino alle 18:30.
La durata del percorso varia da persona a persona, ma all’incirca il tempo medio di percorrenza è di 35 minuti. L’ingresso è cadenzato: uno spettatore ogni 3 o 4 minuti. Nel tempo dell’attesa verranno proiettati filmati a ciclo continuo con tematiche affini al tema principale dello spettacolo.
L’ingresso è ad offerta.
Info:
Il Museo Tattile Statale Omero si trova alla Mole Vanvitelliana, Banchina Giovanni da Chio 28, Ancona –
Tel. 071 28 11935

Email: didattica@museoomero.it – Sito: www.museoomero.it

Replica al sig. Barbuto, di Immacolata Di Fiore

Autore: Immacolata Di Fiore

Gent.mo Sig. Barbuto,

anzitutto grazie della risposta.

Premetto che ogni giorno della mia vita, ringrazio il Signore che ha permesso l’esistenza dell’Unione e di tutte le persone che in essa vi operano.

Tuttavia, devo ribadire che gli sforzi fatti dall’Unione, negli ultimi 15 anni, hanno prodotto poco, non risolutivo e niente di duraturo.

Restano sul campo le difficoltà di accessibilità informatica, (Vd. Gli insegnanti non vedenti con il registro digitale,) i lavoratori che a seguito dei processi di informatizzazione del mercato del lavoro in generale, debbono essere ricollocati (Vd. I lavoratori dell’Agenzia delle Entrate), la disoccupazione giovanile dei non vedenti e ipovedenti ecc..

L’Unione va riformata a partire dallo Statuto, nella rete dei servizi, nel criterio della distribuzione delle risorse economiche statali.

In quanto alla candidatura, sarebbe stato opportuno condividerla con tutta la base associativa con le moderne tecnologie, non solo con gli amici della parrocchietta (sul sito dell’Unione, si poteva aprire un referendum con una rosa di nomi autorevoli, su cui si poteva esprimere democraticamente la propria preferenza).

Quando lei nella sua mail, fa riferimento a altri candidati, avvalora le mie convinzioni.

La persona scelta come presidente, non godrà il consenso di tutti, ci saranno delle correnti interne che ostacoleranno la normale attività dell’Unione (Vd. Tentativo di commissariamento dell’Unione di qualche tempo fa).

Per quanto riguarda la sua lista di ciò che non fa un buon presidente, la prego di riflettere sul fatto che:

La giovane età, presuppone la conoscenza della realtà socio lavorativa attuale e non per sentito dire (non è possibile che ad affrontare problematiche del lavoro attuali, sono persone che sono uscite dal mercato del lavoro decenni fa);

Continuare ad avere dei rappresentanti istituzionali di età avanzata, non giova all’immagine dell’Unione, dal punto di vista socioculturale, dell’affidabilità amministrativa e relazionale.

La nostra forza dovrà essere l’apertura mentale e questa è prerogativa fisiologica solo dei giovani.
Io voglio credere in lei Sig. Barbuto!, abbia il coraggio di presentare a me e a tutta la categoria, le sue idee concrete per affrontare pochi temi, ma che costituiscono l’integrazione sociale del presente e del futuro della categoria:

Occupazione lavorativa dei giovani e ricollocazione degli occupati;

Libri e registri digitali;

Rete dei servizi (riforma della struttura e compiti dei vari organismi dell’Unione);

Offerta formativa aggiornata alle nuove esigenze lavorative;

Interventi mirati alla sensibilizzazione per la cultura della disabilità visiva in ambito lavorativo e scolastico;

Interventi per riaccreditare in ambito lavorativo, il lavoratore non vedente (la disoccupazione e la ricollocazione dei non vedenti, è dovuta al fatto che un’alta percentuale di lavoratori del presente e del passato, non hanno avuto e non hanno voglia di lavorare, creando di fatto un grave pregiudizio nei confronti di tutta la categoria che si va ad aggiungere a quello della disabilità).

Fiduciosa che l’aspirante presidente dell’Unione renda note a tutti le sue idee per un presente e futuro migliore e con la speranza che la mia critica risulti meno sterile, la saluto cordialmente.

Immacolata Di Fiore

 

Ai candidati alla presidenza dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti: dr. Mario Barbuto, avv. Giuseppe Terranova, di Silvana Piscopo

Autore: Silvana Piscopo

Auspicio di una socia rispettosa, ma poco addomesticabile.
Gentilissimi candidati, voglio, innanzitutto esprimere la mia soddisfazione per aver messo a disposizione di tutti coloro che desiderano condividere l’importanza della designazione del presidente nazionale da parte del consiglio nazionale, i documenti programmatici che, indipendentemente dall’adesione ideale di ciascuno all’una o all’altra impostazione di conduzione dell’associazione,
costituiscono una importante spinta alla riflessione e, perché no, una efficace iniezione di fiducia per tanti che, come me, si sono disaffezionati, perché frequentare la sezione locale, o partecipare a manifestazioni collettive si traduce in una mera funzione numerica.
Contrariamente a quanti, a voce troppo alta, o nel silenzio assordante, vanno sostenendo che le 2 candidature costituiscono l’esplicitazione di una spaccatura che indebolisce l’associazione, una lotta tra opposti destinata a, eufemisticamente, lasciare feriti sul campo e ferite nei cuori, io credo, e non mi sento sola, che poter scegliere tra 2 modalità possibili di pensiero attivo ed agente, sia una testimonianza di forza, di richiamo alla responsabilità, di superamento dell’unanimismo, talvolta dissenziente e dagli effetti poco edificanti.
Chiunque di voi prevarrà a seguito della votazione che si terrà il 15 marzo si assumerà un pesante carico di responsabilità e potrà farlo solo se non trasformerà la dialettica della diversità, della differenza e dell’opposizione, in pregiudizievole contrapposizione da ridurre all’inessenzialità e al silenzio.
Premesso quanto sopra, vengo all’auspicio:
che non si faccia di questa votazione una prova di muscoli per neutralizzare chi non venga eletto;
chiunque di voi avrà l’onere e l’onore di guidare la nostra uici fino al congresso, lo faccia coinvolgendo tutti e non in sola chiave retorica;
ciascuno di voi ha esperienze di direzione, organizzazione di comunità e di relazione e questo, oltre che fare curriculum, impone una condotta etica e politica che faccia della trasparenza amministrativa un punto fermo del governo dell’UICI.
Personalmente non posso definirmi altro che una osservatrice attenta e appassionata della storia e della politica associativa del nostro sodalizio, ma mi sta a cuore il suo sviluppo evolutivo, perché l’immobilismo, l’attendismo, costituirebbero un danno irreversibile per i ciechi.
Auspico, in conclusione, che possa aprirsi uno spazio per restituire speranza, fiducia e credibilità a quanti si sono allontanati;
che le maggioranze non si “traducano in dittature delle maggioranze” per dirla alla Tocqueville, e le minoranze non siano confinate al rango d dissolutori, come frequentemente ho potuto constatare attraverso la lettura di atti e documenti del recente passato.
Auguri di buon lavoro, dunque, al consiglio nazionale e che prevalgano le ragioni dei ciechi!
Preside-professoressa Silvana Piscopo.

 

Immigrati: sì ad indennità di accompagnamento anche senza carta di soggiorno, a cura di Paolo Colombo

Autore: Paolo Colombo

La Corte Costituzionale, con la sentenza 15 marzo 2013, n. 40, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 80, comma 19, della Legge 23 dicembre 2000, n. 388 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – Legge finanziaria 2001) «nella parte in cui subordina al requisito della titolarità della carta di soggiorno la concessione agli stranieri legalmente soggiornanti nel territorio dello Stato della indennità di accompagnamento di cui all’articolo 1 della Legge 11 febbraio 1980, n. 18 (Indennità di accompagnamento agli invalidi civili totalmente inabili) e della pensione di inabilità di cui all’art. 12 della Legge 30 marzo 1971, n. 118 (Conversione in legge del Decreto-legge 30 gennaio 1971, n. 5 e nuove norme in favore di mutilati ed invalidi civili)».

La disposizione come formulata escludeva dal beneficio tutti quegli stranieri che, seppur erano in possesso dei requisiti sanitari necessari, erano, però, presenti in Italia da meno di cinque anni e quindi impossibilitati ad avere il documento di soggiorno richiesto.

Secondo quanto precisato dalla Corte Costituzionale nella sentenza in commento, tale situazione portava ad una discriminazione e disparità di trattamento in ordine ai diritti fondamentali della persona tra cittadini italiani e cittadini stranieri, rappresentando una violazione del diritto alla salute tutelato costituzionalmente.

L’assistenza alle famiglie che abbiano all’interno portatori di handicap grave non può essere rifiutata in ragione della «mera dura del soggiorno».

Si legge, infatti, testualmente, nella decisione in oggetto che … «In ragione delle gravi condizioni di salute dei soggetti di riferimento, portatori di handicap fortemente invalidanti (in uno dei due giudizi a quibus si tratta addirittura di un minore), vengono infatti ad essere coinvolti una serie di valori di essenziale risalto – quali, in particolare, la salvaguardia della salute, le esigenze di solidarietà rispetto a condizioni di elevato disagio sociale, i doveri di assistenza per le famiglie – tutti di rilievo costituzionale in riferimento ai parametri evocati, tra cui spicca l’art. 2 della Costituzione – in base, anche, delle diverse convenzioni internazionali che parimenti li presidiano – e che rendono priva di giustificazione la previsione di un regime restrittivo (ratione temporis, così come ratione census) nei confronti di cittadini extracomunitari, legalmente soggiornanti nel territorio dello Stato da tempo apprezzabile ed in modo non episodico, come nei casi di specie».

La concessione, quindi, agli stranieri extracomunitari, che siano legalmente soggiornanti in Italia, della indennità di accompagnamento nonché della pensione di inabilità, non può essere subordinata al «semplice» requisito della titolarità della carta di soggiorno.

a cura di Paolo Colombo (coordinatore del Centro di Documentazione Giuridica)

Siena: Settimana Mondiale del Glaucoma, di Massimo Vita

Autore: Massimo Vita

Oramai da numerosi anni viene svolta  nel territorio senese una campagna di screening di una malattia, il GLAUCOMA, nella quale la pressione degli occhi aumenta creando un deficit funzionale grave ed irreversibile. Il glaucoma è un gruppo eterogeneo di malattie dell’occhio che determinano  un danno progressivo a carico del nervo ottico nel punto in cui esce dall’occhio per portare le informazioni visive al cervello.  Se non curato,  il glaucoma (senza alcun sintomo iniziale per il paziente) determina un danno prima nella visione periferica, poi in quella centrale, fino ad arrivare nei casi terminali, alla cecità. Il danno visivo che si determina con  il glaucoma è irreversibile, e questo ha portato il glaucoma ad essere descritto come il “ladro silenzioso della vista”. Il GLAUCOMA rappresenta la seconda causa di cecità nel mondo (si stima che in Italia circa 816.000 pazienti ne siano affetti, ai quali se ne aggiungono altri 612.000 a rischio per ipertensione oculare). Si tratta di una malattia oculare  che, se non curata, porta inevitabilmente alla cecità e che colpisce circa il 2% della popolazione over 40 anni, ma l’incidenza sale al 6-7% negli over 75. La malattia, che ha un decorso lento e progressivo, è totalmente asintomatica e viene percepita dal paziente solo quando il danno visivo è ormai molto evoluto. Infatti, il 45% dei pazienti non ha mai sentito parlare di glaucoma e nel 46% dei casi la diagnosi è stata effettuata solo nel momento in cui si sono presentati i primi disturbi visivi, comunque in una fase già avanzata nella progressione della malattia. Considerando che l’aspettativa di vita, e di conseguenza che l’età media della popolazione, aumenta rapidamente, viene stimato che nel 2020 i glaucomatosi negli USA saranno oltre il 50% in più degli attuali 2.2 milioni, per un totale di oltre 3 milioni di individui. Questi dati possono essere parzialmente estesi anche alla popolazione italiana, pur con alcune riserve legate soprattutto alla differente composizione etnica della popolazione USA rispetto a quella italiana, in quanto i soggetti di di etnia afro-caraibica sono più predisposti al glaucoma. Si può quindi prevedere anche nel nostro Paese un notevole incremento dei glaucomatosi nei prossimi due decenni. Ci sono diversi tipi di glaucoma: alcuni possono verificarsi come complicanza di altre condizioni patologiche (i cosiddetti glaucomi “secondari”), ma la stragrande maggioranza è rappresentata dal “glaucoma primario, una neuropatia ottica cronica progressiva con alterazioni caratteristiche della testa del nervo ottico e dello strato delle fibre nervose in assenza di altre malattie oculari o sistemiche. Associata a queste alterazioni vi è la morte delle cellule ganglionari retiniche e una perdita progressiva del campo visivo. Una volta si credeva che la causa della maggior parte o tutti i glaucomi fosse la pressione alta all’interno dell’occhio (> 21 mmHg, nota come pressione intraoculare – IOP). Successivamente è stato scoperto che anche le persone senza un livello di IOP elevato possono soffrire di glaucoma (i cosi detti glaucoma “normotensivi” o a “tensione critica bassa”). La pressione intraoculare elevata rimane comunque il più importante “fattore di rischio ” per il glaucoma , insieme ad altri fattori come l’etnia, la familiarità, la miopia elevata e l’età . Alcune forme di glaucoma possono insorgere al momento della nascita (“glaucoma congenito”) o durante l’infanzia (“glaucoma giovanile”), nella maggior parte dei casi, tuttavia , il glaucoma compare dopo la quarta decade di vita , e la sua frequenza aumenta con l’età . I tipi più comuni di glaucoma ad insorgenza nell’età adulta sono il “glaucoma primario ad angolo aperto” (POAG – forma più frequente nei pazienti caucasici) e  il “glaucoma ad angolo stretto o a chiusura d’angolo” (ACG- più comune nei pazienti asiatici). Il Glaucoma ad angolo stretto si presenta  spesso come condizione cronica, ma talvolta si può presentare in  forma acuta come “attacco di glaucoma”, che rappresenta una condizione oculare molto dolorosa che può portare, se non curata, alla rapida perdita della vista rappresentando una delle più importanti emergenze oculistiche. Farmaci, interventi chirurgici  o trattamenti laser,  riducendo la pressione intraoculare elevata per proteggere le cellule ganglionari del nervo ottico,  possono arrestare o rallentare  la perdita della vista del paziente glaucomatoso, ma non possono ad oggi “restituire” la funzione visiva perduta per la malattia. Pertanto la diagnosi precoce è fondamentale per ridurre il danno visivo e prevenire la progressione della malattia glaucomatosa verso un grave handicap visivo o la cecità. Un medico oculista è comunque in grado di rilevare il glaucoma nelle sue fasi iniziali e consigliare il paziente sul miglior modo di agire.

Anche quest’anno, il Day Service Glaucoma  guidato dal Dott. Paolo Frezzotti dell’U.O.C. di Oftalmologia diretta dal Prof Eduardo Motolese dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese insieme al Dott. Massimo Vita, Presidente della Sezione di Siena dell’Unione Italiana Ciechi e supportati dal Comune  di Siena,  promuove una serie di iniziative inserite nella settimana mondiale del glaucoma  indetta dalla World Glaucoma Association per fare appropriata prevenzione ed informazione. Le iniziative precedenti a partire dal 2011, hanno avuto quel successo di partecipazione e di risultati che speravamo, portando  all’esecuzione di 1771 visite (tra visite di screening e visite ambulatoriali). Questo lavoro ha permesso di porre diagnosi di glaucoma e di riportare in compenso tonometrico, salvando da un danno visivo irreversibile, più di 104 persone. Quest’anno la settimana mondiale del glaucoma è stata indetta dalla World Glaucoma Association dal 9 al 15 marzo p.v. e, dato il numero di giorni a disposizione, abbiamo programmato una serie di iniziative che comprendono:

8 e 9 Marzo  (dalle ore ore 9.30 – 13.00  e dalle ore 15.30 – 18.30)  visite di screening con misurazione della pressione intraoculare e osservazione del fondo oculare  presso la Società di Camporegio, Contrada del Drago, Via del Paradiso 21, Siena 11 Marzo ore 9.00 Incontro all’Università per Stranieri e visite di screening 12 Marzo ore 10.30 incontro con gli studenti dell’ Istituto Tito  Sarrocchi 14 Marzo (dalle 15.00 – 18.00) e il 15 (9.00 – 13.00 e dalle 15.00 – 18.00) apertura degli ambulatori presso la U.O.C. di Oftalmologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese per visite ed esami diagnostici per la malattia glaucomatosa. Policlinico S. Maria alle Scotte I lotto 7° Piano stanza 10

Data l’importanza sociale della malattia e il territorio nel quale si svolgeranno tali iniziative, (che vedranno coinvolte l’Unione Italiana Ciechi della Sezione di Siena, la Croce Rossa dell’Ispettorato di Siena, l’Arciconfraternita di Misericordia di Siena, L’Associazione di Pubblica Assistenza di Siena e patrocinate dal Comune di Siena, dalla Provincia di Siena, dall’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecicità , dall’Associazione onlus “S.O.S. Glaucoma”, dal Rotary Club Siena Est, e dalla World Glaucoma Association; un particolare ringraziamento alla contrada del Drago che ci ospita per il fine settimana del 8-9 marzo all’ A.C. Siena che si è resa disponibile a dare pubblicità all’evento in attraverso i meccanismi ritenuti i più adatti a dare risalto a questa iniziativa. Siena continua la sua battaglia contro il glaucoma.

Massimo Vita

Napoli: Il glaucoma in una settimana, di Mario Mirabile

Autore: Mario Mirabile

(check-up oculistici gratuiti a Sant’Anastasia)             In occasione della settimana dedicata alla prevenzione del glaucoma, tra il 09 e il 15 marzo si svolgeranno check-up oculistici gratuiti in molte città italiane.       La Sezione di  Napoli dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e la Rappresentanza di Sant’Anastasia organizzano per domenica 9 marzo una giornata di prevenzione nella cittadina anastasiana.       Se la vista è un bene prezioso, la misurazione della pressione oculare non va mai persa di vista. Per controllarla si potrà approfittare di un check-up oculistico gratuito e raccogliere informazioni sulla prevenzione delle malattie oculari (con opuscoli informativi e incontri dedicati). Sono queste le iniziative principali previste per la settimana mondiale del glaucoma, che si svolgerà dal 09 al 15 marzo 2014 in oltre sessanta città italiane.       Domenica 09 marzo, dalle ore 9,00 alle ore 14,00, e dalle 15 alle 18,30 a Sant’Anastasia in Piazza IV Novembre.       Il glaucoma è la seconda causa di disabilità visiva al mondo: è una malattia oculare che, secondo l’Oms, colpisce complessivamente 55 milioni di persone. Questa malattia oculare arriva senza dare particolari sintomi: per questo viene definita il ‘ladro silenzioso della vista. Se non ci si cura tempestivamente la vista può infatti subire danni irreversibili, generalmente a causa della pressione oculare troppo alta (che provoca la morte delle cellule nervose della testa del nervo ottico). Se questo avviene il campo visivo si riduce progressivamente: si perde la visione periferica e l’immagine si restringe come se si guardasse attraverso un cannocchiale. “Fondamentale è la diffusione della cultura della prevenzione del glaucoma, che è fondamentale diagnosticare nelle prime fasi. Come la pressione sanguigna troppo alta è pericolosa per l’organismo, analogamente la pressione eccessiva dell’occhio costituisce una minaccia per il nostro nervo ottico”. Mario Mirabile

 

Pordenone: Mondiali di calcio in Brasile- Pubblicazione in braille, di Giorgio Piccinin

Autore: Giorgio Piccinin

La Biblioteca del libro parlato “Marcello Mecchia” dell’U.I.C.I. Onlus Pordenone, in occasione dei prossimi campionati mondiali di calcio in Brasile, ha predisposto una pubblicazione braille (circa 70 pagine, 10,00 Euro), con cenni storici, curiosità, note sui colori ed i simboli delle nazionali partecipanti, qualche dato statistico, i gironi, il calendario delle partite ed altro ancora.
Detta pubblicazione sarà disponibile da aprile, prenotandola presso la segreteria sezionale, tel. 0434-21941, e-mail: uicpn@uiciechi.it.
Nell’opuscolo verrà compreso un bollettino postale per il pagamento.
Giorgio Piccinin

Napoli: Diversamente Carnevale, di Giuseppe Fornaro

Autore: Giuseppe Fornaro

La serata è stata onorata non solo dagli utenti del Centro Liguori, ma anche da famiglie  Anastasiane  che hanno trovato originale e divertente partecipare ad un carnevale diverso.
La  collaborazione  che si stringe intorno a questi  eventi, al Centro Liguori di Sant’Anastasia/Napoli diventa sempre  più forte.
All’ingresso un’ organizzatissima  protezione  civile che ha reso facile  il parcheggio alle persone disabili , una garanzia non sottovalutabile  se si pensa  che  la stragrande maggioranza di disabili  non  si sposta per  le difficoltà di viabilità. Alle  porte d’accesso al centro,  i ragazzi  della MIR  distribuivano caramelle e messaggi  di benvenuto ,  una dama veneziana  creata dalla fantasia  artistica dei volontari dell’Annabella, distribuiva lingue di carta e cioccolatini  a grandi e piccini.
In una stanza trovavano posto i partecipanti che  provvedevano al ritocco delle maschere  disegnate  da una volontaria della Solidarte, in un’altra sala si svolgeva con l’impegno dell’Asd Real vesuviana  il torneo di Braccio di ferro , sempre più richiesto tra le attività di sport e svago.
La sala gremita  di persone  che ballavano e cantavano,  guidati dal gruppo musicale  dell’Unione  Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, volontari  sempre in attesa di intervenire  laddove c’era bisogno  d’aiuto.
E come non dolcificare il tutto con una  gara culinaria premiata da  una giuria  composta da rappresentanze di Sant’Anastasia, Volla e Marigliano, che hanno voluto  essere con noi  per stringersi in questo cerchio di solidarietà?
Tanti sono  stati i dolci e rustici arrivati a partecipare e che rappresentano soprattutto il sostegno  delle persone semplici che fanno sì che questi eventi possano svolgersi egregiamente  anche in questi periodi in cui si sente maggiormente  il disagio di una Amministrazione non ancora creatasi   e di una carenza dell’attenzione   dei commercianti .
Un incontro  tra persone  disabili e non, di diversi territori e con   esperienze e vissuti diversi , che hanno condiviso un momento di svago e  divertimento all’insegna di una logica  diversa e che ha portato a scegliere come proprio emblema una maschera rappresentativa per questo  carnevale così originale.
Giuseppe Fornaro