Sabato 9 maggio 2015 – Roma Ore 10-17,, Dip. Comunicazione e Ricerca Sociale – Università Sapienza, Via Salaria, 113
L’iniziativa sarà presentata alla stampa in una conferenza che si svolge mercoledì 22 aprile, ore 10.00 presso la sala stampa dell’Associazione Stampa Romana Piazza della Torretta 36, Roma
Con l’autoconvocazione si intende:
• Dare voce al volontariato italiano
• Coinvolgere tutte le sue organizzazioni, dalle più grandi alle più piccole
• Rimettere al centro dell’agenda politica la necessità di valorizzare un così importante patrimonio nazionale
• Creare le condizioni che ne liberino ulteriormente le energie
• Rilanciarne i valori fondanti come la gratuità, il ruolo politico e quello di advocacy
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Forum Nazionale del Terzo Settore
Anna Monterubbianesi
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Archivi autore: Simona
Presentazione de’ “gli occhi dentro” a Milano!, di Francesco Cusati
Dall’incontro con otto ragazzi non ed ipo-vedenti nasce l’ultimo lavoro del giornalista e scrittore
Domenico Guarino, accompagnato da un documentario del regista Jens Mirannalti.
Un viaggio alla scoperta della diversità, che diventa una riflessione critica sulla nostra società
occidentale contemporanea, tutta basata sull’immagine e sull’apparire, che fa della vista e dell’estetica
l’unico metro di valutazione della realtà.
Attraverso le loro storie, i loro progetti di vita, i desideri, gli interessi, le paure, i sogni, le speranze, le
debolezze, la curiosità, le passioni Danilo, Selida, Giulia, Pino, Vanessa, Nadia, Gianluca e Giusi ci
faranno scoprire altri modi per trovare la felicità, di altri sensi da scoprire, di altre luci da vedere, fino a
ribaltare il concetto stesso di ‘visione’ e di ‘normalità’.
L’appuntamento è per domenica 26 aprile (alle 15:30), circolo Paolo Bentivoglio, via Bellezza 16 – Milano
Cliccando qui:
potete vedere il trailer del DVD.
A presto.
Francesco Cusati
GROSSETO: eletto il nuovo consiglio, di Ivo Massai
L’assemblea dei soci dell’UNIONE ITALIANA DEI CIECHI E DEGLI IPOVEDENTI ONLUS di GROSSETO, ha eletto il nuovo consiglio provinciale, che risulta così composto:
IVO MASSAI Presidente
LUCIANA PERICCI Vice presidente e consigliere regionale
VALENTINA MURRU Consigliere delegato
CARLO TADDEI Consigliere e delegato al congresso
MASSIMO CORTI Consigliere
CINZIA COTTINI Consigliere
MIETTA GAGGIOLI Consigliere
Istruzione: I mezzi da noi proposti non sono sbagliati, di Luciano Paschetta
“Un insegnante per essere tale deve avere l’abilitazione in qualche cosa che occorre “insegnare”. Ci troveremo quindi in classe con un insegnante vero… e un insegnante di sostegno che non è un insegnante perché non è abilitato all’insegnamento di nulla. Per agire bene in classe occorre invece rispettare e favorire ciò che la 104 afferma: l’insegnante di sostegno assume la contitolarità”. Come può accadere questo se l’insegnante di sostegno non è… un insegnante?”.
È questa una delle critiche del mondo accademico alla proposta di legge FAND/FISH che noi respingiamo.
L’esperienza di questi 40 anni di integrazione ci ha dimostrato che questo ragionamento può valere per la scuola primaria, ma non regge per la secondaria.
Nella secondaria il docente di sostegno può avere l’abilitazione per una classe di concorso, ma si trova ad essere “contitolare” con docenti di discipline diverse dalla sua ed allora in che cosa si può concretizzare la sua “contitolarità”? Non certo in riferimento alle competenze disciplinari, ma unicamente in relazione alla sua specializzazione nei confronti della disabilità. La difficoltà nell’esercizio della “contitolarità” aumenta quando si passa dalla secondaria di primo a quella di secondo grado, dove gli apprendimenti disciplinari diventano sempre più specifici, ed allora, nella difficoltà di sviluppare un percorso inclusivo, si assiste alla crescente delega dell’alunno disabile al docente di sostegno ed al suo progressivo isolamento dal contesto della classe che, sempre più spesso, si concretizza nelle attività svolte nell'”aula di sostegno”.
Questo avviene ora e non è, come sostiene il prof. Ianez, che la costituzione di uno specifico ruolo per il sostegno rappresenti una “prospettiva separante e sbagliata, fondamentalmente perché consolida e rende strutturale la divisione tra “insegnante normale” e “insegnante speciale”, favorendo meccanismi di delega, ma viceversa, come vedremo, la nostra PDL li elimina.
Siamo tutti d’accordo che per una scuola inclusiva occorre una maggior specializzazione dei docenti, ma lo siamo altrettanto, nel pensare che non è possibile una specifica specializzazione di tutti i docenti e la conseguente eliminazione del docente di sostegno.
Da queste considerazione muove la nostra proposta di legge mirata a fornire ai docenti titolari delle discipline una formazione, di base e continua, che li formi ad un corretto approccio educativo-relazionale con l’alunno disabile che li faccia capaci di farsene responsabili dell’insegnamento disciplinare con il supporto sul piano metodologico del docente di sostegno, prevedendo per questi ultimi una specifica specializzazione.
Specializzazione questa che non può essere solo “generale”, ma deve far riferimento a conoscenze didattiche e competenze tecnico-metodologiche efficaci in riferimento alle specifiche disabilità, solo così la “contitolarità” potrà essere reale.
Il ruolo di questo docente, esperto in “metamodelli inclusivi” non è quello dell’educatore, come sostengono i critici della proposta, ma quello di docente specializzato, progettista ed attuatore di percorsi formativi, sviluppati e realizzati in contitolarità con i colleghi titolari delle discipline, ma può anche essere quello di “figura obiettivo” e di mediatore didattico per l’inclusione capace di contribuire allo sviluppo di un POF inclusivo.
La funzione docente per essere efficace ha bisogno di due competenze: quella disciplinare e quella metodologico-didattica, quando, in presenza di “complessità educative”, il suo esercizio richiede la contitolarità di due docenti affinché tale contitolarità sia reale, è necessario che i due insegnanti siano portatori di specifiche competenze complementari.
Queste le riflessioni che ci hanno portato a valutare la necessità di una classe di concorso che prescindesse dal disciplinare, ma si fondasse sulle competenze metodologiche e didattiche capaci di garantire un insegnamento inclusivo.
In tal modo, contrariamente a quanto sostenuto da molti, viene meno la possibilità della delega: chiarito che gli insegnamenti disciplinari sono di esclusiva competenza del docente di classe, egli non può più delegare la sua funzione di insegnante nei confronti dell’alunno disabile, sua resta anche la responsabilità dell’apprendimento e della valutazione nei suoi confronti, così come per tutti gli altri.
Allo stesso modo affermare che la figura di uno specializzato esperto in metamodelli inclusivi di apprendimento, didattica, metodologie e tecniche per l’insegnamento non possa essere considerato un vero docente, è difficile da sostenere che proprio lui supporti la classe e l’intera scuola, nelle capacità di fornire insegnamenti inclusivi.
Respingiamo anche la tesi secondo la quale la nostra proposta sarebbe dettata dai bisogni delle famiglie e non terrebbe conto delle necessità dei docenti: la formazione di tutti i docenti sulle tematiche dell’inclusione, la specializzazione dei docenti per il sostegno (che personalmente tornerei a chiamare specializzati) e la creazione della specifica classe di concorso, definendo con chiarezza i compiti e le competenze, metteranno l’alunno alla pari con i compagni nel rapporto con i docenti e daranno una nuova dignità al ruolo di sostegno mettendolo al servizio della classe e della scuola per lo sviluppo di un sistema scolastico veramente inclusivo e non al “servizio” del ragazzo con disabilità sostituendosi ai docenti di classe.
Tre Enti, una Convenzione, di Gianluca Rapisarda
Il rilancio della Tiflologia è certamente una delle priorità della Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro ciechi.
Oggi infatti, in tema di integrazione scolastica in Italia possiamo contare su una legislazione tra le migliori a livello europeo. Peccato però che troppo spesso poi non si riesca ad applicare le norme in maniera davvero compiuta. Questo fa sì che in realtà non ci sia una vera integrazione, con conseguenti difficoltà da parte dei nostri ragazzi non vedenti a raggiungere apprezzabili livelli di inserimento. In questo senso dunque un ruolo fondamentale può svolgerlo proprio la tiflologia che ha bisogno però di rinnovarsi e innovarsi, così come accaduto ad esempio alla pedagogia che ha fatto passi da gigante nella definizione di nuovi sistemi di formazione.
C’è innanzitutto la necessità urgente di un riordino della figura del tiflologo da un punto di vista delle caratteristiche professionali. Al di là infatti dei compiti che il Ministero dell’Istruzione ha affidato ad alcuni atenei relativamente all’organizzazione di corsi specifici per insegnanti curriculari e di sostegno, rimane insoluto il problema di un vero e proprio riconoscimento giuridico della professione di tiflologo. Una riorganizzazione che dovrebbe chiamare in causa tutti quelli che oggi a vario titolo si occupano di ciechi e ai quali dovrebbero essere richieste delle competenze specifiche e ben definite. In Italia, ad esempio, non esiste un albo dei tiflologi e sarebbe opportuno istituirlo al più presto. Occorrerebbe insistere pure per far riesumare dai cassetti del Miur la “famigerata” legge 69 del 2000 che consentirebbe l’apertura della Scuola di metodo “Augusto Romagnoli” a Roma e la creazione di Centri di consulenza tiflodidattica a livello regionale.
Aspettando questo “miracolo” dalla politica, il Presidente Cav. Masto della Federazione, il nostro Presidente Nazionale Dott. Barbuto ed il Prof. Piscitelli, Presidente della Biblioteca “Regina Margherita” hanno recentemente rinnovato una Convenzione che impegna la Pro Ciechi, l’Irifor e la BIC a costituire un Comitato didattico scientifico con funzione consultiva e di proposta su eventuali iniziative da intraprendere nel campo della Tiflologia e della Formazione a distanza degli operatori del sostegno dei ragazzi ciechi ed ipovedenti.
Tale Comitato è composto dal Prof. Paschetta per conto dell’Irifor, dal Presidente della Biblioteca Prof. Piscitelli e dal Prof. Rapisarda della Federazione Pro Ciechi, che si sono riuniti per la prima volta lo scorso 9 Aprile alle ore 10,15 presso la sede centrale della nostra Unione. Era presente pure il Dott. Mirko Montecchiani, collaboratore dell’IRIFOR.
All’inizio dell’incontro, il Prof. Paschetta ricorda che il comitato didattico scientifico si riunirà, anche in teleconferenza, in via ordinaria su convocazione del Direttore centrale dell’I.RI.FO.R., quattro volte l’anno e, in seduta straordinaria, ogni qualvolta sarà necessario su convocazione di uno dei suoi componenti. Le decisioni del Comitato, quando comportino impegno di risorse, dovranno essere oggetto di proposta agli organi direttivi dei rispettivi Enti, ai quali spettano le deliberazioni finali. L’intesa avrà durata annuale e sarà tacitamente rinnovata per gli anni successivi.
Il Prof. Paschetta comunica altresì che nel portale del MIUR “Inclusione scolastica” sono da poco presenti, oltre ai links di diverse Associazioni di disabili, anche quelli dell’UICI e dell’IRIFOR, invitando la BIC e la Federazione a fare altrettanto. Ciò consentirebbe a tale portale ministeriale di diventare un punto di riferimento per la disabilità anche visiva.
Il Direttore Paschetta riferisce ancora che l’IRIFOR sta effettuando un “restyling” del proprio sito per renderlo più attuale, accessibile e rispondente ai bisogni degli utenti e che l’IRIFOR ha inoltre stipulato di recente una Convenzione con il MIUR sulla ricerca e sulla formazione a distanza dei docenti.
Il Prof. Rapisarda, intervenendo, rammenta ai presenti che uno degli obiettivi prioritari del Comitato è quello del “lavoro in rete”. A tal proposito, a suo modesto avviso, uno degli articoli più importanti della Convenzione tra i tre Enti prevede la condivisione della piattaforma FAD dell’IRIFOR “I colori del buio”, il cui link dovrà essere inserito nei siti della BIC e della Federazione e delle loro strutture (Centri di consulenza tiflodidattica ed Istituzioni federate.). Sarà impegno comune dell’IRIFOR, della Federazione e della BIC sviluppare insieme la piattaforma, inserendo annualmente un numero congruo di lezioni sulla base di apposite “linee guida” che saranno a breve elaborate dall’esperto tifloinformatico dell’IRIFOR, Dott. Montecchiani.
Riprendendo la parola, il Prof. Paschetta spiega che la piattaforma “I colori del buio” è attualmente formata da 40 unità didattiche, quasi esclusivamente realizzate dall’IRIFOR, fatta eccezione per 5 video prodotti dalla Federazione e 7 moduli forniti dalla BIC.
Paschetta aggiunge che l’IRIFOR ha ultimamente messo in rete un’altra piattaforma FAD, denominata “E-learning”. Mentre quest’ultima è più “mirata” e destinata agli insegnanti ed agli operatori del sostegno (con la presenza di moduli didattici e relativo questionario di valutazione finale per superare la prova), la filosofia che ha ispirato ”I colori del buio” è ben diversa. Infatti, essa è una piattaforma più interattiva e, per così dire, di “autoformazione”, essendo indirizzata a chiunque intende relazionarsi concretamente e quotidianamente con la cecità, scegliendo personalmente il percorso formativo che vorrà approfondire.
A tal proposito, il Presidente Piscitelli sostiene che sia anacronistico ritenere ancora che il difficile compito dell’inclusione scolastica dei minorati della vista debba gravare solo sulle spalle degli insegnanti di sostegno, trascurando invece la formazione dei genitori, degli operatori socio-sanitari, dei docenti curriculari e persino del singolo “uomo della strada” che s’approccia al “mondo” dei non vedenti. E’, quindi, volontà della BIC collaborare a tale “ambizioso” progetto attraverso i suoi Centri di consulenza e soprattutto tramite il Centro di documentazione tiflologica, ma pur sempre nei limiti delle esigue risorse oggi a disposizione.
Relativamente a tale aspetto, il Prof. Rapisarda ritiene che uno dei problemi principali che impediva in passato la realizzazione di progetti “comuni” tra i tre Enti sia da ricercarsi nel fatto che, fino a qualche tempo fa, si preferiva agire singolarmente, seguendo la logica dell’individualismo, frutto spesso soltanto di invidie e gelosie reciproche. Invece, tale Convenzione deve diventare un modello di “best practics”, una buona base di partenza per creare rapporti di scambio e di condivisione stabili e duraturi, positivi per tutti i disabili visivi. Proprio per tale motivo, infatti, tale collaborazione non si limiterà solo a “I colori del buio”, ma sarà estesa anche alla piattaforma della Federazione “Tiflopedia”. Rapisarda conclude evidenziando che questo clima di ritrovata e rinnovata sinergia operativa non sarebbe stato possibile senza la lungimirante ed importante capacità negoziale e di mediazione dei Presidenti Barbuto e Masto.
Ritornando alla questione dei contenuti della piattaforma, il Direttore Paschetta precisa che le unità didattiche dovranno avere il formato del video parlato, con una durata non superiore a 10 minuti. I primi 2 minuti dovranno essere ”d’impatto” per incuriosire gli utenti, mentre dal terzo minuto in poi, per poter proseguire la visualizzazione del filmato, bisognerà iscriversi e pagare un importo, da quantificare prossimamente in sede di Comitato.
Alla fine del suo intervento, riassumendo, il Prof Paschetta chiarisce che le tre piattaforme dovranno costituire una sorta di “sistema integrato” di formazione a distanza a tre livelli, nell’ambito del quale:
“I colori del buio” sarà orientata al “cittadino qualunque” interessato all’universo dei ciechi,
la piattaforma “E-learning” sarà rivolta agli insegnanti ed agli operatori,
ed infine, Tiflopedia avrà un bacino d’utenza più ristretto e “d’elite”, costituito prevalentemente dagli stessi formatori e dalle Facoltà di Pedagogia che si occupano di Tiflologia.
L’auspicio dei componenti il Comitato didattico-scientifico è quello che i tre Enti, insieme, possano dare vita ad una vera e propria “autority” di Tiflopsicopedagogia. A loro modo di vedere, tuttavia, tale prestigioso traguardo potrà essere raggiunto non più solo con gli scarsi contributi del MIUR, ma anche attraverso fondi comunitari. L’ideale sarebbe riuscire a coinvolgere Associazioni, Società scientifiche e partners privati interessati a costituire con l’IRIFOR, la Federazione e la BIC una Fondazione, sull’esempio di quanto sta avvenendo nel campo della cura e della riabilitazione dell’autismo.
A questo punto interviene il Dott. Montecchiani, ricordando ai presenti che l’IRIFOR ha avviato nel 2013 un corso sperimentale Fad nella piattaforma “E-learning” con la partecipazione di 2700 docenti, e che gli attuali iscritti al sito dell’IRIFOR sono circa 1700. Montecchiani aggiunge che le unità didattiche de “I colori del buio” potranno essere realizzate, trasferendo il materiale e caricandolo on line nella piattaforma e che, ai fini della trasparenza, sarà importante rendere visibile e pubblicare la presentazione dei docenti delle varie lezioni. In questo senso, non sarebbe male creare una sorta di “anagrafe” dei relatori che potrà essere condivisa tra le tre piattaforme.
Il Dott. Montecchiani informa inoltre i presenti che lo sviluppo della piattaforma “I colori del buio sarà completata in questi giorni dall’esperto tifloinformatico, Prof. Foti , e che essa sarà operativa dal mese di Giugno 2015.
Le principali aree della piattaforma saranno: Bambino ed anziano, Formazione e lavoro, Gioco e tempo libero, Informatica e Tiflologia, Lettura e scrittura Braille, Psicologia, Sport e movimento, Strumenti per insegnanti, Sussidi, ecc…
L’accesso dei fruitori alla lezione avverrà mediante una registrazione on line con un apposito account. Le modalità di pagamento dei “clienti” del servizio e la scelta delle tematiche delle unità didattiche saranno presto oggetto di discussione da parte del Comitato.
Non essendovi altri punti all’ordine del giorno, la riunione ha termine alle ore 12,00.
Mi rendo conto che tale Convenzione e tale Comitato didattico-scientifico non rappresentino certamente la panacea del nostro “male scolastico” ma, in attesa del MIUR, per il momento, come si dice, “chi ben comincia è a metà dell’opera”!
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Sintesi dei lavori del Consiglio di Amministrazione del 6 marzo 2015, di Gianluca Rapisarda
Come da avvisi n. 185 del 3 marzo 2015 e n.198 del 4 marzo 2015, il giorno 6 marzo 2015 alle ore 15.00, si è riunito, in modalità online, il Consiglio di Amministrazione della Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi.
Alle ore 15.05 risultano essere in linea i Consiglieri Michele Borra, Claudio Cassinelli, Gianluca Rapisarda, Mario Barbuto e Hubert Perfler, il Presidente Rodolfo Masto dichiara aperta e valida la seduta. Risulta assente giustificato il Consigliere Raffaele Ciambrone.
Verbalizza i lavori il Segretario Generale Antonella Cenfi. Sono in linea l’Architetto Innocenzo Fenici e il Dottor Carmine Silano, invitati a partecipare in quanto, rispettivamente candidato ad assumere l’incarico di Segretario Generale e Presidente del Collegio dei Sindaci Revisori.
1 – Comunicazioni del Presidente.
A. Il Presidente informa dell’avvio del corso di aggiornamento on-line sulle nuove tecnologie assistive dedicato alle responsabili dei Centri di Consulenza, confermando che il programma del corso è stato inviato anche a tutte le Istituzioni Federate.
B. Il Presidente, ricordando la necessità di rinnovare la strumentazione informatica del Centro di Consulenza Tiflodidattica di Padova, invita il Consigliere Mario Barbuto a prendere contatti con il dipendente Lucio Zito allo scopo di individuare le procedure più efficienti e trasparenti per l’acquisto della strumentazione informatica.
C. Il Presidente informa che i dipendenti Lucio Zito e Vincenzo La Francesca hanno partecipato il giorno 27 febbraio al Seminario tenutosi a Isernia sul tema “Dal Braille tradizionale a quello multimediale delle nuove tecnologie digitali: tavoletta e hi-tech a confronto”.
D. Il Consiglio viene informato della richiesta da parte di una società denominata “In Braille” di Barletta che chiede di indicare la Federazione tra i link utili del proprio sito web e di poter utilizzare notizie presenti sul sito della Federazione. Il Consigliere Mario Barbuto informa che analoga proposta era già pervenuta all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e suggerisce di uniformare la risposta della Federazione a quella dell’Unione consentendo l’uso del link e delle notizie compatibilmente con le leggi vigenti in materia. Il Consiglio approva.
2 – Centro Polifunzionale – valutazioni intorno all’ultima nota del Ministero dell’Interno – eventuali deliberazioni.
Richiamando la nota 26 febbraio u.s. concernente la realizzazione del Centro Polifunzionale, il Presidente illustra una nota del Professor Avvocato Angelo Clarizia che conferma che il progetto presentato dalla Federazione è, sotto il profilo giuridico, corretto e difendibile, invitando comunque ad espletare ogni iniziativa per evitare un contenzioso.
Dopo ampia discussione nella quale emerge la disponibilità del Centro Regionale S. Alessio ad individuare una sede diversa da quella originaria allo scopo di superare le criticità rilevate dal Ministero, il Presidente chiede al Consigliere Claudio Cassinelli di effettuare insieme all’architetto Innocenzo Fenici un sopralluogo prendendo i necessari contatti con il Presidente Amedeo Piva.
Nell’approfondire il problema, il Consiglio si ritrova unanime nel chiedere all’architetto Fenici di verificare la disponibilità di realizzare il progetto del Centro Polivalente presso lo stabile di Via Pollio n. 10 dando mandato al Presidente, in caso di fattibilità di rispondere al Ministero allegando l’eventuale progetto di massima.
3 – Presa d’atto del verbale dell’ultimo Consiglio di Revisione – considerazioni ed eventuali deliberazioni.
Il Presidente comunica di aver preso visione in via informale della bozza del verbale della riunione del Collegio dei Sindaci Revisori svoltasi il 22 gennaio u.s. dalla quale emergono alcune puntualizzazioni da parte del sindaco revisore rappresentante del Ministero dell’Economia e delle Finanze che ritiene la Federazione soggetta al decreto legislativo 163/2006 relativo alle procedure di acquisizione di beni e di servizi.
Il Consiglio, ritenendo la Federazione non soggetta alla disciplina indicata chiede al Presidente, che dopo aver ricevuto il verbale ufficiale, proceda ad approfondire la materia mediante l’acquisizione di apposito parere legale all’Avvocato Giovanni Carta.
4 – Assemblea Federale 15 aprile 2015 – Ultimi adempimenti:
a) Presa d’atto della situazione relativa al versamento delle quote da parte delle Istituzioni Federate ai sensi dell’art. 7, comma 1 dello Statuto.
Il Consiglio concorda sulla proposta del Presidente di svolgere l’Assemblea Federale a Roma presso l’NH Hotel Villa Carpegna il giorno 15 aprile p.v., approvando i relativi preventivi di spesa. In merito alla questione delle quote associative, il Consiglio invita a sollecitare le Istituzioni che al momento non abbiano ancora provveduto al versamento della quota 2014.
5 – Partecipazione all’asta giudiziaria per l’acquisto dell’immobile di Via Pollio n. 10 a Roma:
a) Avvio delle procedure per l’ottenimento del mutuo per l’acquisto dell’immobile sopraindicato;
b) Avvocato Antonio Testa – incarico di assistenza e consulenza per l’immobile in argomento – precisazioni.
a) Il Presidente informa delle condizioni offerte dall’UBI BANCA per la concessione del mutuo necessario all’acquisto dell’immobile di Via Pollio n. 10, confrontandole con quelle proposte dal Monte dei Paschi di Siena che risultano essere meno convenienti e non prevedono la concessione del 100% dell’importo necessario all’acquisto.
Il Consiglio decide di accettare le condizioni offerte dalla UBI BANCA chiedendo all’architetto Fenici di espletare tutte le formalità necessarie.
b) In relazione all’incarico dell’Avvocato Antonio Testa, già deliberato nella seduta del Consiglio del 20 febbraio u.s. concernente l’assistenza legale volta alla sola partecipazione all’asta, lo stesso ha fatto pervenire una nuova offerta per l’assistenza legale conseguente al success fee, riducendo il proprio onorario alla percentuale dello
0,75% sul valore dell’immobile. Il Consiglio all’unanimità approva.
6 – Presa d’atto delle dimissioni del Segretario Generale Antonella Cenfi a far data dal 15 marzo 2015.
Come già comunicato nel corso della riunione del 20 febbraio u.s., la Signora Antonella Cenfi ha formalizzato le proprie dimissioni a far data dal 15 marzo 2015. Il Consiglio prende atto.
7 – Conferimento incarico di Segretario Generale all’Architetto Innocenzo Fenici a far data dal 15 marzo 2015 e definizione relativa indennità.
Preso atto delle dimissioni della Signora Antonella Cenfi, il Consiglio di Amministrazione nomina, con incarico temporaneo revocabile “ad nutum”, l’Architetto Innocenzo Fenici nuovo Segretario Generale a far data dal 15 marzo 2015.
Richiamata altresì la necessità di individuare una nuova figura per l’espletamento della contabilità della Federazione, su proposta dell’Architetto Fenici, viene indicata la Ragioniera Viola Ruperto.
8 – Delega al Presidente per la formulazione di un nuovo contratto con il Commercialista Dottor Marco Giovannucci a seguito dei nuovi adempimenti da espletare per conto della Federazione.
Il Presidente, viste le numerose incombenze previste per il passaggio dalla vecchia contabilità finanziaria a quella idonea per la nuova veste giuridica della Federazione, propone la rivisitazione del contratto di assistenza amministrativa, fiscale e contabile in essere con il Commercialista Dottor Marco Giovannucci. Il Consiglio dà mandato al Presidente di sottoscrivere il nuovo contratto.
Alle ore 16.05 avendo esaurito i punti posti all’o.d.g., il Presidente dichiara chiuso il Consiglio di Amministrazione.
FEDERAZIONE NAZIONALE DELLE ISTITUZIONI PRO CIECHI
“Un invito originale”, di Patrizia Onori
La ricezione dell’invito alla partecipazione della presentazione del libro “La mia storia ti appartiene 50 persone con disabilità si raccontano” per mercoledì 15 aprile 2015 presso una delle aule del Senato, ha stimolato in me una grande curiosità ed un particolare interesse, poichè nel volume, tra gli altri, sono stati inseriti alcuni tra i miei scritti.
Chiamai immediatamente il mio accompagnatore ed insieme decidemmo di partecipare all’evento.
Decisione presa, evviva!
Notificai la mia adesione all’incontro via mail agli ideatori della pubblicazione del volume e, dato che per entrare in Senato c’è bisogno di un precedente accreditamento, comunicai anche la partecipazione di coloro che mi avrebbero accompagnato, che comunque mi hanno accompagnato e che ringrazio, il mio accompagnatore Roberto Bevilacqua, mia madre ed il mio amico Tommaso Luna il quale ha voluto essermi vicino in questo pregevole momento.
Nei giorni precedenti l’incontro, il tempo sembrava non trascorrere mai ma, d’un tratto, ecco giungere il giorno tanto atteso, così, partendo con la macchina da Latina città in cui vivo e lavoro, arrivammo a Roma e raggiungemmo il luogo che ospitava lo straordinario avvenimento.
Dopo i dovuti controlli burocratici, eccoci finalmente entrare presso il Senato della Repubblica, nella Sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro e, dopo una consueta ma comprensibile attesa, l’inizio dell’incontro ha avuto luogo con la presentazione del libro da parte degli ideatori della pubblicazione del volume ed in seguito con la proiezione della video mostra intitolata “la mia immagine ti appartiene”.
Un momento particolarmente toccante però, l’abbiamo vissuto durante la lettura di attori professionisti i quali, esponendo estratti di brani tratti dal libro, con la loro singolare espressività, hanno dato luogo ad un’eccezionale interpretazione regalando al libro un’ulteriore forza rendendo alle storie immagini fotografiche attraverso la loro voce.
Dopo l’intervento dei relatori Luca Pancalli Presidente Comitato paralimpico, Vincenzo Falabella Presidente FISH, Raffaella Rinaldi Curatrice d’arte, prima di terminare l’incontro, il moderatore Roberto Fantini Educatore ai Diritti Umani per Amnesty International, ha comunicato ai partecipanti la possibilità di poter prendere la parola così, dopo aver prima ascoltato l’intervento di una signora che giustamente reclamava i diritti della figlia disabile di 47 anni ricoverata in un centro di accoglienza, anche se non è stato assolutamente facile, ho preso la parola descrivendo un po’ il significato dei miei racconti inseriti nel libro e soprattutto, l’importanza che hanno avuto e che tutt’ora hanno le persone descritte nelle mie storie.
Approvazione da parte degli ospiti per il mio intervento, durante il quale ho invitato il mio amico Tommaso Luna ad esprimere le sue considerazioni, così, dopo il mio contributo, anche Tommaso ha espresso le sue significative e rilevanti riflessioni.
Tornando a Latina, in macchina abbiamo espresso le nostre osservazioni riguardo l’incontro, il quale ha lasciato sicuramente in noi emozioni incancellabili.
Dalla vita ho avuto ogni cosa ed ho vissuto momenti indimenticabili come questo, perciò, anche se le parole non bastano a descrivere gioie indefinibili, ho semplicemente provato a condividere l’avvenimento di un’occasione speciale e certamente memorabile.
Patrizia Onori.
Ricordi d’infanzia, di Michele Sciacca
Nel 1949, mia madre acconsentì che io facessi da accompagnatore a un certo Spinella di Macchia di Giarre, che era un uomo privo di vista ma colto e poliglotta. Lo Spinella era padrone di una grossa bottega alimentare gestita dalla moglie e di un grande vigneto di uva bianca e nera da cui ricavava dell’ottimo vino che vendeva ai commercianti di Riposto. Il mio compito era di accompagnarlo nella vigna e al cinema di Giarre. La stradina che conduceva alla vigna presentava numerose piccole buche, che per lui potevano essere molto pericolose. Io vi prestavo molta attenzione e per questo lui, spesso e volentieri, mi lodava. Egli mi chiedeva di aiutarlo a controllare l’operato del massaro e di chi lavorava nella sua vigna. Approfittando della mia innocenza, essi riuscivano ad ottenere doppie quantità di vino e quando m’incontravano per strada, mi facevano una gran festa.
Il signor Spinella era un uomo ambivalente. Due o tre volte la settimana voleva essere accompagnato al cinema di Giarre, nella segreta speranza di potervi incontrare qualcuno disposto a dargli un po’ di confidenza. Egli, perciò mi raccomandava di farlo sedere accanto a giovani di sesso maschile.
Quando non riuscivo a esaudire i suoi desideri, per me erano guai seri.
Non lo erano quando, in certe sere d’estate, ci trovavamo seduti in piazza duomo per ascoltare i concerti della banda musicale di Giarre che, a quel tempo, era una delle più importanti della Sicilia orientale. Essa era composta per lo più da professionisti regolarmente stipendiati. Gli stipendi provenivano dai contributi che gli esercenti Giarresi versavano appositamente ogni mese.
La banda musicale raggiunse il culmine del suo prestigio quando, in un concorso tenutosi a Messina, le fu assegnato il primo premio. In essa suonava un certo Agatino Giunti di Mascali e un certo Striano di Napoli, che era uno dei due signori che di tanto in tanto mi portavano in collegio le vivande di cui necessitavo; egli si trasferì a Roma per lavorare nell’azienda tranviaria, ma, essendo un forte fumatore, lasciò la vita terrena per via di un brutto tumore alla gola.
Anche Mascali, ebbe la sua brava banda musicale. Un giorno un amico mi raccontò che quella banda andò a suonare nel paese di Sant’Alfio in occasione della festa del santo. I musicanti, credendo che i santalfioti fossero ignoranti in campo musicale, cominciarono a suonare a modo loro, cioè in modo “stonato”, ma i santalfioti meno ignoranti, se ne accorsero.
Si armarono di bastone e ci furono botte per tutti i musicanti che rapidamente si diedero alla fuga cercando scampo nelle campagne vicine.
Rimasi alle dipendenze del signor Spinella per più di un anno. Egli mi offrì la possibilità di poter mangiare a volontà uva, melograni, datteri, carne, pesci e dolci e i miei chili aumentarono in modo spropositato.
In quel periodo ebbi modo di vedere sua figlia intendersela con il maestro di pianoforte e la moglie amoreggiare con il barbiere dello stesso Spinella. Il mangiar bene, l’andar spesso nella vigna e al cinema mi inducevano a rimanere nonostante il richiamo continuo della mia famiglia.
Essendo alle dipendenze della famiglia Spinella, dovevo dormire nella loro abitazione.
Il mio letto si trovava in una stanzetta del primo piano.
Di notte, riposavo tranquillo ed il mattino mi alzavo abbastanza presto: mi lavavo, mi vestivo e poi mi affacciavo dal balcone che dava sul cortile interno.
Sulla ringhiera si erano arrampicati tralci di uva bianca che raccoglievo e mangiavo molto volentieri.
Mangia oggi e mangia domani, alla fine di uva ne rimase ben poca.
La moglie e la figlia dello Spinella mi facevano notare che i grappoli d’uva andavano diminuendo sempre più ed allora io rispondevo che erano gli uccelli a mangiarsela, «ma noi sappiamo bene che l’unico uccello sei proprio tu!».
E che dire dell’albero di melograno bello carico a cui spesso tendevo la mano, ed i suoi frutti a poco a poco scomparvero quasi tutti.
E che dire delle paste che io sottraevo furtivamente al dolciere, compare dello Spinella.
Egli collocava nel forno, a temperatura giusta, delle teglie con paste di mandorla.
Io, mettendo in atto piccoli stratagemmi, ne prendevo qualcuna e me la mangiavo sul posto; poi riuscivo abilmente a colmare gli spazi vuoti spostando le altre.
A quel tempo la fame era all’ordine del giorno, perciò i panificatori che lavoravano per conto del signor Spinella, preparavano piccole forme di pane, in modo tale da mettersele in testa, e nasconderle con i loro copricapo, per non farsi scoprire dalla moglie dello stesso Spinella.
Durante il mio servizio di accompagnatore, purtroppo per me, si ammalò donna Concettina, madre dello Spinella. La malattia si protrasse per parecchio tempo e, nonostante tutte le cure mediche, la poveretta finì per morire. Con la sua morte, a me venne meno la persona che soleva proteggermi dall’ira del figlio e dalla collera della nuora.
Durante la notte della veglia rimasi talmente impressionato che non volevo andare a dormire nel piano superiore. Allora, pensai di prendere il materasso e di portarlo al piano terra. Lì, fui severamente rimproverato dalla moglie del signor Spinella, che mi costrinse a riprendere il materasso e a portarlo di nuovo sopra. Siccome avevo sempre davanti agli occhi l’immagine della morta, quella notte non potei chiudere occhio, perciò cominciai a maturare l’idea di andar via per sempre. Ciò si doveva verificare, quando lo Spinella mi menò con un bastone e mi fece uscire sangue dal naso, allora io scappai e tornai a casa, raccontai l’accaduto a mia madre, che per fortuna decise di tenermi con sé per poter avere una mano di aiuto nel lavoro.
Sport: BXC Lampi Milano – Bluefire Cus Brescia al Kennedy, Redazionale
Domenica 19 aprile i Lampi Milano sfideranno il Bluefire Cus Brescia in un doppio incontro valevole per il XIX Campionato Italiano di baseball per ciechi.
L’appuntamento è alle 10:00 presso il campo Kennedy di via Olivieri 15.
Risultati e classifiche
Girone Ovest
1. Blue Fire Cus Brescia punti 3 (1-1-0) – media 750
2. Lampi Milano 5 (2-1-1) – 625
3. Thunder’s Five Milano 2 (1-0-1) – 500
4. Patrini Malnate 2 (0-2-2) – 250
Risultati
15 marzo, Patrini Malnate – Lampi Milano (3 a 11 e 1 a 1);
22 marzo, i Patrini Malnate – Thunder’s Five Milano (non disputata causa maltempo)
28 marzo, Thunder’s Five Milano – Lampi Milano (4 a 7 e 3 a 2)
12 aprile, BlueFire Brescia – I Patrini Malnate (7 a 7 e 7 a 5)
prossimi turni
19 aprile a Milano (ore 10:00 campo Kennedy): Lampi Milano- BlueFire Cus Brescia
26 aprile a Brescia (ore 10:00 campo CUS Brescia): Thunder’s Five Milano -BlueFire Cus Brescia
3 maggio a Milano (ore 16:00 campo Kennedy): I Patrini Malnate- Thunder’s Five Milano
Girone Est
1. Fiorentina punti 6 (3-0-1) – media 750
2. BolognaWS-Cvinta 6 (3-0-1) – 750
3. Roma All blinds punti 4 (2-0-2) – 500
4. Tigers Cagliari 0 (0-0-4) – 000
Risultati
15 marzo, Tigers Cagliari – Roma Allblinds (2 a 7 e 1 a 5);
22 marzo, BolognaWS-Cvinta – Tigers Cagliari (11 a 3 e 9 a 2)
29 marzo, Fiorentina BXC – BolognaWS-Cvinta (8 a 4 e 6 a 7)
12 aprile, Fiorentina BXC – Allblinds Roma (15 a 6 e 9 a 1)
Prossimi turni
19 aprile a Firenze (ore 10:00 campo Cerreti): Tigers Cagliari – Fiorentina BXC
26 aprile a Roma (ore 14:00 campo Acquacetosa): BolognaWSCvinta – AllBlinds Roma
Intergirone
10 maggio a Bologna (ore 10:00 Campo Leoni): BolognaWSCvinta – Thunder’s Five Milano
a seguire: BolognaWSCvinta – I Patrini Malnate
A seguire: I Patrini Malnate – Fiorentina BXC
17 maggio a Roma (ore 10:00 Campo Acquacetosa): Lampi Milano – Allblinds Roma
A seguire: Tigers Cagliari – Lampi Milano
A seguire: Thunder’s Five Milano – Tigers Cagliari
24 maggio a Sasso Marconi (ore 10:00 Campo Valmarana): Bluefire Cus Brescia – Fiorentina BXC
A seguire: Allblinds Roma – Thunder’s Five Milano
A seguire: I Patrini Malnate – Allblinds Roma
2 giugno a Bologna (ore 10:00 Campo Leoni): Bluefire Cus Brescia – BolognaWSCvinta
A seguire: Allblinds Roma – Bluefire Cus Brescia
A seguire: Lampi Milano – BolognaWSCvinta
7 giugno a Firenze (ore 11:00 Campo Cerreti): Lampi Milano – Fiorentina BXC
7 giugno a Firenze (ore 15:00 Campo Cerreti): Fiorentina BXC – Thunder’s Five Milano
7 giugno a Malnate (ore 11:00 Campo Gurian): Bluefire Cus Brescia – Tigers Cagliari
A seguire: Tigers Cagliari – I Patrini Malnate
Semifinali e finali
20 giugno a Bologna (ore 16:00 campo Leoni): prima semfinale
21 giugno a Bologna (ore 10:00 Campo Leoni): Seconda semifinale
27 giugno a Bologna (ore 16:00 Campo Leoni): Finale
Varese: 1° corso di capacitazione di tennis per ciechi e ipovedenti, Redazionale
International Blind Tennis Association
I Ciechi Sportivi Varesini sono lieti di invitare volontari o amici amanti del tennis che potrebbero insegnarci a giocare a questo sport e renderlo disciplina paralimpica anche in Italia. Il costo è di 100€ + 15€ di iscrizione a Federazione internazionale di tennis e verrà rilasciato diploma riconosciuto dalle Federazioni.
Iscrizioni e informazioni entro e non oltre il 26 aprile a Eduardo Silva.
Rivolto a maestri e istruttori di tennis, professori __ di educazione fisica, laureati in Scienze Motorie e volontari dell’Unione Italiana Ciechi
Primo programma italiano di tennis per ciechi e ipovedenti riconosciuto e approvato da IBTA (International Blind Tennis Association)
DOMENICA 3 MAGGIO 2015 dalle ore 09:00 alle 18:00 presso tennis Le Bettole viale Ippodromo 9 VARESE info: Rossi
Silva Eduardo 340/8466480 tennisperciechiitalia@hotmail.com sportennissacile@hotmail.com