Una bussola per orientarsi- Intervento precoce residenziale presso la Fondazione Robert Hollman di Cannero Riviera: un approccio centrato sulla famiglia, di Elisa Moroni e Josee Lanners

Autore: Elisa Moroni e Josee Lanners

Rubrica per genitori.

Apriamo il 2015 conoscendo le attività del Centro di Cannero Riviera della Fondazione Robert Hollman, grazie all’aiuto delle dott.sse Elisa Moroni e Josee Lanners (rispettivamente terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva e vicedirettrice del Centro).
Il Centro di Cannero Riviera della Fondazione Robert Hollman si occupa dell’approccio precoce al bambino con deficit visivo ed eventuali altre disabilità. Propone ai bimbi e alle loro famiglie un intervento residenziale di consulenza e sostegno dalla nascita ai 5 anni dei piccoli, rivolgendosi a nuclei familiari provenienti da tutto il territorio italiano tramite interventi gratuiti.
L’impostazione teorica di riferimento, così come avviene presso il Centro di Padova, pone gli aspetti ri-abilitativi e di consulenza all’interno di una cornice più ampia di attenzione agli aspetti emotivi e alla relazione. Ciò va inteso sia come lavoro sugli aspetti affettivo-relazionali che fungono da sfondo a tutte le attività proposte sia come attenzione allo sviluppo psicoaffettivo del bambino stesso. L’intervento è quindi rivolto alla famiglia nel suo complesso e si snoda attraverso l’accoglienza di ciascuna realtà, il sostegno della relazione genitore-bambino, la comprensione dei bisogni del bambino e la conseguente attuazione di un intervento preventivo-abilitativo o terapeutico-riabilitativo. Tutti questi elementi diventano essenziali per la realizzazione di un progetto globale ed individualizzato offerto alla famiglia.
Trattandosi di un intervento precoce risulta essenziale considerare i bambini a cui si rivolge nel loro contesto relazionale. I genitori risultano quindi parte integrante e a loro volta destinatari dell’intervento poiché “Non esiste una cosa che si chiama ‘un lattante’, intendendo con ciò che se ci mettiamo a descrivere un lattante ci accorgiamo che stiamo descrivendo un lattante con qualcuno. Il bambino piccolo non può essere da solo ma è fondamentalmente parte di una relazione” (Winnicott, 1947).
In particolare il Centro offre un intervento di tipo residenziale con lo scopo di fornire uno spazio ed un tempo privilegiati nei quali la famiglia può dedicarsi a se stessa, condividere la propria esperienza con altre famiglie sia in momenti formali che informali ed affrontare inoltre le difficoltà di gestione quotidiana del bambino con l’affiancamento degli operatori se necessario.
La presa in carico avviene attraverso un primo soggiorno residenziale della durata di 3 settimane per i bambini sotto i 2 anni di età oppure di una settimana per quelli più grandi. Il primo soggiorno viene poi seguito da ulteriori soggiorni di una settimana con cadenze concordate con la famiglia. Parallelamente possono essere proposte giornate di osservazione/valutazione ai fini di un inquadramento funzionale dello sviluppo oppure un monitoraggio di quest’ultimo.
Gli interventi specifici rivolti al bambino hanno come obiettivo generale quello di individuare e comprendere precocemente i bisogni e le risorse del piccolo per attivare proposte condivise tra genitori ed operatori, volte a promuovere il benessere e lo sviluppo di ciascun bambino nel proprio ambiente. Proprio per l’unicità di ciascun bambino riteniamo importante la presenza di un tempo dedicato a conoscere ed osservare bisogni e potenzialità di ogni piccolo. Questa conoscenza preliminare avviene grazie all’ascolto dei genitori e attraverso le osservazione dirette degli operatori ed è fondamentale affinché si possa individuare un piano ri-abilitativo specifico ed individualizzato, pensato proprio per quel bambino e per la sua famiglia.

Vengono quindi proposte diverse attività con obiettivi specifici adattati alle necessità di ciascun bambino:
– Valutazione ortottica, riabilitazione visiva, neuro-visiva e visuo-motoria: per accompagnare il bambino ad essere consapevole del proprio potenziale visivo ed imparare ad utilizzarlo al meglio, integrandolo nella quotidianità;
– Neuropsicomotricità e psicomotricità: per accompagnare il bambino a scoprire il piacere di relazionarsi con l’altro, conoscere e sperimentare il proprio corpo e il movimento. Sostenere e facilitare l’acquisizione delle competenza motorie e i prerequisiti di orientamento e mobilità;
– Attività di gioco/multisensorialità: per sostenere il bambino nella motivazione al gioco, nella comunicazione, condivisione e scambio con l’altro, nell’acquisizione di autonomie personali e nell’integrazione plurisensoriale;
– Gruppi di gioco genitori/bambini, massaggio infantile e musicoterapia: per sostenere la dimensione relazionale tra bambini, genitori e famiglie.
Un tempo viene dedicato anche a capire quale possa essere l’assetto emotivo e psicologico della famiglia; attraverso la raccolta anamnestica e colloqui con i genitori si cerca di comprendere meglio come la nascita di un bambino con disabilità influisca sulla funzione genitoriale, soprattutto alla luce del processo di elaborazione del lutto che i genitori devono o dovranno affrontare: al bambino immaginato si contrappone la realtà di un bimbo di cui prendersi maggiormente cura.
Gli interventi rivolti ai genitori hanno come obiettivo quello di accoglierne le difficoltà emotive e sostenere il processo di “empowerment”, ovvero di accrescimento delle competenze genitoriali percepite, aiutando i genitori a sentirsi competenti nel promuovere lo sviluppo e il benessere del proprio bambino.
In particolare alle famiglie vengono offerti:
– Sostegno psicologico attraverso colloqui individualizzati;
– Gruppi di sostegno facilitati ad orientamento psicodinamico;
– Un accompagnamento costante durante le attività con i bambini per facilitarli nel riconoscere le esigenze dei piccoli, la loro comunicazione e i bisogni e per promuovere la comprensione del progetto abi/riabilitativo proposto.
In generale, l’intervento proposto è di tipo integrato per offrire al bambino un ambiente psicologicamente adeguato che lo faciliti ad esprimere al meglio le proprie potenzialità e per restituire alla famiglia l’immagine del bambino nella sua globalità ed accompagnarla a comprenderlo, sostenendo la relazione genitore-bambino.
Il lavoro di osservazione, intervento ed accompagnamento di genitori e bambino viene svolto da un’equipe multidisciplinare. La presenza di diverse figure professionali e l’integrazione costante del loro lavoro conferisce un valore aggiunto ai singoli interventi. Consente infatti di sfruttare le conoscenze tecniche di ciascun operatore e di condividerle con gli altri con lo scopo di attuare un intervento ri-abilitativo che tenga conto di ciascuna area di sviluppo del bambino attraverso un’integrazione coerente delle proposte effettuate e delle indicazioni fornite.
Infine, obiettivo dell’intervento è anche quello di confrontarsi e dialogare con le altre strutture di riferimento della famiglia e di accompagnarla ad individuare centri territoriali a cui rivolgersi per costruire un’efficace rete di supporto. I contatti con gli altri centri vengono mantenuti nel tempo, in modo da favorire una collaborazione all’interno della quale condividere ed integrare le osservazioni emerse. L’obiettivo è quello di individuare gli interventi più appropriati per supportare l’intera famiglia ed accompagnarla nel percorso di crescita del bambino.
La motivazione che spinge i genitori a rivolgersi alla Fondazione Robert Hollman è il bisogno di attivare un intervento rivolto in modo specifico al proprio bambino, in seguito ad iniziativa personale o indicazione di altri genitori e/o Centri, Strutture Ospedaliere o Territoriali.
Durante i primi contatti l’urgenza è solitamente quella di comprendere le difficoltà del proprio bambino e di conseguenza attivare interventi riabilitativi per recuperare ed eliminare le difficoltà. Sulla base di tali richieste vengono attivati fin da subito interventi volti ad osservare le risorse e le difficoltà del piccolo per poter individuare le modalità più appropriate di intervento. Parallelamente, in considerazione dello stato di fragilità emotiva in cui si trova una coppia genitoriale alle prese con una situazione così difficile, vengono fin da subito attivati gli interventi volti ad offrire aiuto anche a loro. Questo si realizza nell’accogliere le loro preoccupazioni sullo sviluppo del figlio, aiutandoli a ritrovare una dimensione evolutiva rispetto al futuro del proprio bambino tramite l’osservazione non solo delle difficoltà ma soprattutto delle sue risorse e potenzialità. Questo avviene attraverso l’accompagnamento ed il sostegno quotidiano dei genitori nello “stare con” il proprio piccolo, ri-scoprendo il piacere del tempo condiviso. Concretamente si realizza con la presenza dei genitori nelle stanze di attività sia attraverso la possibilità di osservare insieme e a tappeto la modalità di ciascun bambino di comunicare e di entrare in relazione con gli altri sia attraverso rimandi costanti tra operatore e genitore. L’attenzione posta al bambino non ha quindi finalità esclusivamente riabilitative ma ha lo scopo di aiutare il piccolo e la sua famiglia a trasferire momenti preziosi di crescita e benessere anche nella propria quotidianità. Per tali ragioni ai genitori vengono fornite indicazioni su come portare l’esperienza fatta al Centro anche nella vita di tutti i giorni: per esempio vengono accompagnati a capire come costruire a casa un angolino gioco con le caratteristiche visuo-tattili più adatte per il loro bambino, si sperimentano facilitazioni posturali utili in diversi momenti della quotidianità, si forniscono per il periodo del soggiorno giochi o ausilii utilizzati in attività e, se i genitori ne hanno piacere, possono essere affiancati in momenti particolarmente intimi e delicati che talvolta risultano un po’ difficili come ad esempio il momento della pappa o della nanna. La residenzialità rende possibili queste attenzioni alla quotidianità ed una buona flessibilità organizzativa della giornata di ciascun bambino, pensata in base al suo ritmo sonno-veglia affinché possa godere appieno dei momenti di attività dedicati a lui.
Dall’esperienza accumulata nel corso degli anni e in riferimento alla nostra cornice teorica, riteniamo che l’intervento più appropriato e vincente sia quello che riesce a coinvolgere tutta la famiglia, favorendo nel bambino il benessere emotivo. Sperimentare un ambiente accogliente, affettivo ed attento ai propri bisogni pratici ed emotivi permette infatti al bambino di sentirsi compreso. Lo incoraggia ad avere fiducia nel mondo circostante, a scoprire il piacere ed il desiderio di aprirsi all’altro, esplorare, sperimentare e capire. Per tale motivo ciò che viene proposto durante i soggiorni presso il nostro centro non vuole essere un intervento riabilitativo di tipo intensivo, bensì uno spazio e un tempo privilegiati. Qui i genitori possono sentirsi meno soli condividendo le proprie esperienze e le proprie emozioni con altre famiglie e con personale formato, ed i bambini vengono accompagnati da operatori qualificati a trovare le modalità più adeguate attraverso le quali crescere.

Dott.ssa Elisa Moroni
Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva presso la Fondazione Robert Hollman di Cannero Riviera
Josée Lanners
Vicedirettrice Fondazione Robert Hollman di Cannero Riviera

Centro di Documentazione Giuridica: Legge Stabilità 2015 – Norme di interesse per le persone disabili, a cura di Paolo Colombo

Autore: a cura di Paolo Colombo

Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 300 del 29 dicembre 2014 la Legge di Stabilità 2015, contenente “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato”.
La legge consta di un unico articolo e 735 commi, è entrata in vigore il 1 gennaio 2015, fatte salve le specifiche decorrenze previste dalle singole norme.
Anche se non ancora si è usciti dalla situazione di grave congiuntura economica che continua a penalizzare maggiormente le fasce più deboli e in particolare i disabili, la legge di stabilità 2015, rispetto agli scorsi anni, ha mostrato una maggiore attenzione alle politiche sociali.
Essa tuttavia presenta anche per il 2015 la sua debolezza nel contrastare l’impoverimento e la diminuzione delle diseguaglianze. Ancora non sufficienti sono stati gli interventi per favorire l’aumento del  potere di acquisto delle famiglie e dei consumi interni. Il cuneo fiscale è stato ridotto solo per le aziende (confidando in un aumento dell’occupazione) mentre a favore dei singoli contribuenti, in particolare per quelli a reddito più basso, per le famiglie numerose, per gli anziani  e i disabili in particolare, la situazione di fatto è rimasta inalterata rispetto all’anno passato.
Finanziamento all’U.I.C.I.
Comma 191
Con viva gioia, prima di procedere ad un breve excursus delle norme di interesse, segnaliamo il comma 191 che ha previsto uno stanziamento in favore del nostro Ente, negli anni passati fortemente penalizzato dai tagli di bilancio.
Esso autorizza “una spesa di 6,5 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2015 da assegnare all’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti di cui alla legge 3 agosto 1998, n. 282, alla legge 12 gennaio 1996, n. 24, e alla legge 23 settembre 1993, n. 379. 242.
Inoltre per il 2015, sono stati stanziati 400 milioni di euro per il Fondo per la non autosufficienza, 300 milioni per le politiche sociali, 112 milioni per il fondo per gli interventi a favore della famiglia, 20 milioni per il diritto al lavoro dei disabili.
Di seguito gli accennati interventi ed altri di rilievo previsti dalla legge di stabilità.
Patronato
commi 309 e ss
Nei commi 309 e ss. compare una riduzione degli specifici stanziamenti iscritti nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali per il finanziamento degli istituti di Patronato (legge 30 marzo 2001, n. 152) che sono complessivamente ridotti di 35 milioni di euro, comunque meno di quanto previsto inizialmente.
È anche previsto che i medesimi istituti possono svolgere senza scopo di lucro in favore di soggetti privati e pubblici, attività di sostegno, informative, di consulenza, di supporto, di servizio e di assistenza tecnica in materia di: previdenza e assistenza sociale, diritto del lavoro, sanità, diritto di famiglia e delle successioni, diritto civile e legislazione fiscale, risparmio, tutela e sicurezza sul lavoro. Lo schema di convenzione che definisce le modalità di esercizio delle predette attività sarà approvato con decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, da emanare entro il 30 giugno 2015.
Il comma 312, a seguito della entrata in vigore della riforma complessiva degli istituti di patronato, anche con riferimento alle attività diverse che possono svolgere e dei relativi meccanismi di finanziamento, nell’ambito della legge di bilancio per il triennio 2016-2018, prevede che siano rimodulate, nel rispetto degli obiettivi di finanza pubblica, le modalità di sostegno degli istituti di patronato e di assistenza sociale.
Fondi
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Nella Tabella C è previsto lo stanziamento di 12.992.666 di Euro nel 2015 (leggermente decrescente nel 2016-7) Fondo da ripartire per le politiche sociali (4.5 – cap. 3671) ex Art. 20, comma 8, Legge n. 328 del 2000.
Inoltre, nel comma 158 lo stanziamento del medesimo Fondo nazionale per le politiche sociali è incrementato di 300 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2015.
Il comma 159 prevede che lo stanziamento del Fondo per le non autosufficienze, di cui all’articolo 1, comma 1264, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, anche ai fini del finanziamento degli interventi a sostegno delle persone affette da sclerosi laterale amiotrofica, è incrementato di 400 milioni di euro per l’anno 2015 e di 250 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2016.
MEF
comma 200
Il comma 200 prevede che nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze è istituito un Fondo per far fronte ad esigenze indifferibili che si manifestano nel corso della gestione, con la dotazione di 27 milioni di euro per l’anno 2015 e di 25 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2016. Il Fondo è ripartito annualmente con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze. Il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato ad apportare le occorrenti variazioni di bilancio. Non sono indicate nel dettaglio le finalizzazioni delle somme stanziate.
Lavoro
Dotazione del Fondo per il diritto al lavoro dei disabili – comma 160 e 161
La dotazione del Fondo per il diritto al lavoro dei disabili di cui all’articolo 13, comma 4, della legge 12 marzo 1999, n. 68, è incrementata di 20 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2015.
Attribuzioni all’INAIL di competenze in materia di reinserimento e di integrazione lavorativa di persone disabili – comma 166
Il comma 166 attribuisce all’INAIL le competenze in materia di reinserimento e di integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro, da realizzare con progetti personalizzati mirati alla conservazione del posto di lavoro o alla ricerca di nuova occupazione, con interventi formativi di riqualificazione professionale, con progetti per il superamento e per l’abbattimento delle barriere architettoniche sui luoghi di lavoro, con interventi di adeguamento e di adattamento delle postazioni di lavoro.
TFR in busta paga – comma 26 e ss
Inoltre, per i lavoratori del settore privato che ne fanno richiesta ai commi 26 e ss. è prevista l’anticipazione del Tfr in busta paga in via sperimentale nel periodo 1° marzo 2015-30 giugno 2018. Per quel che riguarda il regime fiscale delle quote erogate si prevede la tassazione ordinaria senza quindi la più favorevole tassazione separata prevista sulle liquidazioni erogate a fine carriera. È poi innalzata dall’11,5 al 17% l’aliquota sulla rivalutazione del trattamento di fine rapporto.
Terzo Settore
Autorizzazione di spesa – comma 187
Per la riforma del terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale il comma 187 autorizza la spesa di 50 milioni di euro per l’anno 2015, di 140 milioni di euro per l’anno 2016 e di 190 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2017.
In particolare relativamente al servizio civile nel 2015 saranno avviati oltre 46.000 ragazzi a fronte dei 15.000 del 2014. Un obiettivo importante ottenuto sommando le risorse derivanti dal Fondo per il servizio civile e una parte di quelle del programma Garanzia Giovani. Inoltre, grazie alla stipula di quattro protocolli di intesa siglati con il ministero dei Beni Culturali, con il ministero dell’Ambiente, con l’Agenzia nazionale anticorruzione e con il Ministero dell’Interno, sempre nel 2015 verranno ingaggiati oltre 2.600 ragazzi ai quali bisogna aggiungerne altri 1.400 grazie ai bandi autofinanziati. Infine, sempre nel 2015, sarà emanato il bando straordinario per l’accompagnamento dei grandi invalidi e dei ciechi civili per circa mille volontari.
Pensionistica
Pagamento dei trattamenti pensionistici – comma 302
Il comma 302 prevede che, a decorrere dal 1° gennaio 2015, al fine di razionalizzare e uniformare le procedure e i tempi di pagamento delle prestazioni previdenziali corrisposte dall’INPS, i trattamenti pensionistici, gli assegni, le pensioni e le indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili, nonché le rendite vitalizie dell’INAIL saranno posti in pagamento il giorno 10 di ciascun mese o il giorno successivo se festivo o non bancabile, con un unico pagamento, ove non esistano cause ostative, nei confronti dei beneficiari di più trattamenti.
Eliminazione delle penalizzazioni in caso di accesso alla pensione anticipata – comma 113
Inoltre, con una modifica introdotta già alla Camera, il comma 113 esclude dalla riduzione percentuale dei trattamenti pensionistici prevista dalla “riforma Fornero” i soggetti che maturano il previsto requisito di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2017. Pertanto, sulla quota di trattamento relativa alle anzianità contributive maturate antecedentemente il 1° gennaio 2012 di tali soggetti non si applicano la riduzione percentuale pari ad 1 punto percentuale per ogni anno di anticipo nell’accesso al pensionamento rispetto all’età di 62 anni e di 2 punti percentuali per ogni anno ulteriore di anticipo rispetto a due anni.
Utilizzo delle informazioni relative ai rapporti finanziari – comma 314
Il comma 314 dispone che le informazioni comunicate dagli operatori finanziari sono utilizzate dall’Agenzia delle entrate per le analisi del rischio di evasione. Le medesime informazioni, inclusive del valore medio di giacenza annuo di depositi e conti correnti bancari e postali, sono altresì utilizzate ai fini della semplificazione degli adempimenti dei cittadini in merito alla compilazione della dichiarazione ISEE, nonché in sede di controllo sulla veridicità dei dati dichiarati nella medesima dichiarazione.
Limitazioni della quota retributiva e tetto massimo alle cd. pensioni d’oro – commi 707, 708 e 709
Il comma 707 prevede che, in ogni caso, l’importo complessivo del trattamento pensionistico non può eccedere quello che sarebbe stato liquidato con l’applicazione delle regole di calcolo (retributivo) vigenti prima della data di entrata in vigore del decreto-legge n. 201 del 2011, computando, ai fini della determinazione della misura del trattamento, l’anzianità contributiva necessaria per il conseguimento del diritto alla prestazione, integrata da quella eventualmente maturata fra la data di conseguimento del diritto e la data di decorrenza del primo periodo utile per la corresponsione della prestazione stessa.
Resta in ogni caso fermo il termine di 24 mesi per la liquidazione dei trattamenti di fine servizio, comunque denominati, per i lavoratori che accedono al pensionamento a età inferiore a quella corrispondente ai limiti di età.
Scuola
Fondo la buona scuola – comma 4 e 5
Per quanto concerne la scuola in generale i commi 4 e 5 istituiscono il fondo denominato «Fondo “La buona scuola”», con la dotazione di 1.000 milioni di euro per l’anno 2015 e di 3.000 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2016. Tale Fondo è finalizzato a dotare il Paese di un sistema d’istruzione scolastica che si caratterizzi per un rafforzamento dell’offerta formativa e della continuità didattica, per la valorizzazione dei docenti e per una sostanziale attuazione dell’autonomia scolastica, con prioritario riferimento alla realizzazione di un piano straordinario di assunzioni, al potenziamento dell’alternanza scuola-lavoro e alla formazione dei docenti e dei dirigenti.
Inoltre, nelle restanti norme (commi 325 e ss.) vi sono delle riduzioni di spesa in generale sul capitolo del MIUR.
comma 331 334 335
Il comma 331 prevede che, salve le ipotesi di collocamento fuori ruolo e delle prerogative sindacali ai sensi della normativa vigente, il personale appartenente al comparto scuola non può essere posto in posizione di comando, distacco, fuori ruolo o utilizzazione comunque denominata, presso le pubbliche amministrazioni, nonché le autorità indipendenti, ivi inclusa la Commissione nazionale per le società e la borsa (CONSOB), ovvero enti, associazioni e fondazioni.
Il comma 334 prevede che con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro sessanta giorni, in considerazione di un generale processo di digitalizzazione e incremento dell’efficienza dei processi e delle lavorazioni, si procede alla revisione dei criteri e dei parametri previsti per la definizione delle dotazioni organiche del personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola, in modo da conseguire, a decorrere dall’anno scolastico 2015/ 2016, a) una riduzione nel numero dei posti pari a 2.020 unità; b) una riduzione nella spesa di personale pari a 50,7 milioni di euro annui a decorrere dall’anno scolastico 2015/2016.
Il comma 335 prevede una autorizzazione di spesa di 10 milioni di euro per le attività di digitalizzazione dei procedimenti amministrativi affidati alle segreterie scolastiche, al fine di aumentare l’efficacia e l’efficienza delle interazioni con le famiglie, gli alunni e il personale dipendente.
Criteri composizione commissioni d’esame – comma 350
Il comma 350 stabilisce che con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, da adottare entro sessanta giorni, sono disciplinati, con effetto dall’anno 2015, i nuovi criteri per la definizione della composizione delle commissioni d’esame delle scuole secondarie di secondo grado. Ciò al fine di razionalizzare il sistema di valutazione degli alunni tenendo conto dell’esigenza di valorizzare i princìpi dell’autonomia scolastica e della continuità didattica, assicurando la coerenza degli standard valutativi e garantendo uno sviluppo ottimale della professione di docente in termini di conoscenze, competenze e approcci didattici e pedagogici e di verifica dell’efficacia delle pratiche educative.
Fisco
Stabilizzazione del bonus di 80 euro – comma 12
Il comma 12 rende strutturale il credito d’imposta IRPEF in favore dei lavoratori dipendenti e dei percettori di taluni redditi assimilati (cd. “bonus 80 euro”), originariamente introdotto per il solo anno 2014.
In particolare la somma spettante è pari:
– a 960 euro, se il reddito complessivo non è superiore a 24.000 euro;
– a 960 euro, se il reddito complessivo è superiore a 24.000 euro ma non a 26.000 euro.
Resta fermo che il credito spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 26.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 2.000 euro.
Buoni pasto – comma 16 e 17
I commi 16 e 17 modificano il Testo unico delle imposte dei redditi elevando, a decorrere dal 1° luglio 2015, la quota non sottoposta a tassazione dei buoni pasto da 5,29 euro a 7 euro, nel caso in cui essi siano di formato elettronico.
TFR in busta paga – comma 26 e 34
I commi 26 e ss. dispongo, in via sperimentale, in relazione ai periodi di paga dal 1° marzo 2015 al 30 giugno 2018, che i lavoratori dipendenti del settore privato (esclusi i lavoratori domestici e i lavoratori del settore agricolo) possano richiedere di percepire la quota maturanda del trattamento di fine rapporto (TFR), compresa quella eventualmente destinata ad una forma pensionistica complementare, tramite liquidazione diretta mensile.
Erogazioni liberali alle Onlus – commi 137 e 138
I commi 137 e 138 incrementano a 30.000 euro annui (da 2.065,83 euro) il limite massimo delle erogazioni liberali, per le quali spetta la detrazione di imposta ai fini IRPEF del 26% nonché la deduzione IRES nei limiti del 2 per cento del reddito di impresa, effettuate a favore delle ONLUS, delle iniziative umanitarie, religiose o laiche, gestite da fondazioni, associazioni, comitati ed enti individuati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, nei Paesi non appartenenti all’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE). Si dispone che le nuove norme trovino applicazione a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014.
a cura di Paolo Colombo (coordinatore del Centro di Documentazione Giuridica)
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Convegno “Ipovedenti tra passato, presente e futuro” – Terza edizione, Redazionale

Autore: Redazionale

Sabato 14 febbraio 2015
Aula Magna della Clinica Universitaria Umberto I°
dell’Universita’ Sapienza di Roma
(Ingresso da Via Lancisi)

L’ipovisione si colloca in un’area “grigia”, a meta’ tra il vedere e il non vedere; che la si consideri una condizione medico-clinica o una condizione esistenziale, in entrambi i casi porta con se’ il segno dell’incertezza. La condizione dell’ipovedente risulta di difficile definizione, anche perche’ la valutazione medico-legale della minorazione visiva non e’ un “automatismo”, ma richiede una corretta applicazione della normativa e soprattutto conoscenza ed esperienza in campo clinico da parte dell’oculista.

La quotidianita’ dell’ipovedente serba infinite difficolta’, di cui sovente la massa dei vedenti e’ all’oscuro; la maggior parte delle persone e’ infatti abituata a prendere in considerazione gli estremi (in questo caso il vedere e il non vedere), e a tralasciare quello che sta in mezzo.
Il convegno affrontera’ il tema dell’ipovisione da differenti prospettive: dagli aspetti strettamente medico-oculistici a quelli medico-legali, dalle tematiche relative alla riabilitazione a quelle legate alla vita quotidiana dell’ipovedente, come la deambulazione in presenza di luce e buio, la diagnosi d’ipovisione nell’eta’ evolutiva e l’accessibilita’ del web e delle nuove applicazioni.
PROGRAMMA:
Ore 9.30 – Registrazione dei partecipanti
Ore 10.00 – Saluto delle Autorita’
Eugenio Gaudio (Magnifico Rettore dell’Universita’ Sapienza – Roma)
Mario Barbuto (Presidente Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS)
Giuseppe Castronovo (Presidente Nazionale Sezione Italiana dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecita’ – I.A.P.B. Italia ONLUS)
Antonella Polimeni (direttore dipartimento Testa-Collo, Università Sapienza Roma)
1° Sessione: moderano Roberto Grenga (Responsabile U.O.C. Oftalmologia A – Universita’ Sapienza, Roma) e Angelo Mombelli (Responsabile operativo Commissione Nazionale Ipovedenti dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS e Componente Direzione Nazionale I.A.P.B. Italia ONLUS)
Ore 10.30 – “La corretta valutazione clinica della minorazione visiva” – Filippo Cruciani (Responsabile U.O.C. Oftalmologia A – Universita’ Sapienza – Roma)
Ore 10,45 – “Le variabili visive che determinano e aggravano la disabilita’ visiva” – Roberto Perilli (Oculista – Pescara)
Ore 11.00 – “I futuri indirizzi dell’INPS per l’organizzazione delle Commissioni di Prima Istanza per l’accertamento degli stati di Invalidita’, cecita’ e sordita’” – Raffaele Migliorini (Responsabile del Management Sanitario Esterno dell’INPS)
Ore 11.15 – Dibattito
Ore 11.45 – “Investire in prevenzione ed in riabilitazione” – Michele Corcio (Vice Presidente Nazionale I.A.P.B. Italia ONLUS)
Ore 12.00 – “Le recenti scoperte scientifiche per il trattamento delle patologie oculari” – Leonardo Mastropasqua (Professore ordinario di malattie dell’apparato visivo all’Universita’ “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara)
Ore 12.15 – “Ipovedente di giorno, cieco di sera” – Giovanni Cipri’ (Componente la Commissione Nazionale Ipovedenti dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS)
Ore 12.30 – Dibattito
Ore 13.00 – Lunch offerto da I.A.P.B. Italia ONLUS.
2° Sessione: moderano Filippo Cruciani (Responsabile U.O.C. Oftalmologia A – Universita’ Sapienza di Roma e Componente Direzione Nazionale I.A.P.B. Italia ONLUS) e Adoriano Corradetti (Coordinatore della Commissione Nazionale Ipovedenti dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS)
Ore 14.00 – “Come affrontare e gestire la diagnosi d’ipovisione soprattutto nell’eta’ evolutiva” – Zaira Raiola (Componente la Commissione Nazionale Ipovedenti U.I.C.I.)
Ore 14.15 – “L’ipovedente in eta’ adulta: difficolta’ nella mobilita’, nel lavoro, in famiglia” – Marina Tescari (Componente la Commissione Nazionale Ipovedenti U.I.C.I.)
Ore 14.30 – “Ipovisione: accessibilita’ del web e delle applicazioni: problemi in uno scenario in continuo mutamento” – Massimiliano Martines (Rappresentante della Sezione Provinciale U.I.C.I. di Torino e Componente la Commissione Nazionale Osservatori Siti Internet dell’U.I.C.I.)
Ore 14.45 – Dibattito
Ore 15.30 – Valutazioni conclusive e fine dei lavori.

La partecipazione al convegno e’ gratuita. Tuttavia, per ragioni organizzative chi desidera partecipare e’ pregato di segnalare il proprio nominativo alla Segreteria Organizzativa entro l’11 febbraio 2015:

IAPB – Sezione Italiana
Dott.ssa Barbara AULETA
tel. 06.36.00.49.29 (digitare “1”)
e-mail: sezione.italiana@iapb.it

Ascoli e Fermo: Torball- Campionato Nazionale di serie B, Redazionale

Autore: Redazionale

Sabato e Domenica si sono disputati a Campobasso e a Monza le gare valevoli per la  3 e 4  giornata di campionato di serie B di Torball.
In Molise i padroni di casa del GSD Olimpia Paideia (Campobasso) hanno ottenuto 18 punti conservando la vetta della classifica. Alle spalle dei molisani c’è l’ASD L’Aquilone L’Aquila che conquista gli stessi punti (18) mantenendo invariato il distacco dalla prima della classe. Ottimo invece il cammino della nostra Polisportiva Picena non vedenti che nei due turni ha collezionato lo stesso punteggio delle battistrada, raggiungendo un meritato 5 posto in classifica.
Bene Latina (13 punti), insoddisfacenti le performance del Perugia Torball e, soprattutto, quelle dell’ASD Ciociaria e dell’USSCRD Capitanata Foggia che perdono terreno.
A Monza, invece, splendido exploit del Gsd Ciechi Brianza (Monza) che, grazie ai 20 punti conquistati, sale al terzo posto raggiungendo l’Asd Real Vesuviana (Avellino) a quota 36. Buone le prestazioni dell’ASD Omero Bergamo          (17 punti) che ora occupa la quarta posizione con 30 punti totali. Deludenti le gare delle due sarde: 5 punti sia per L’Asd Tigers che per l’Asd Sas Po Cagliari. Primi 2 punti per l’ASD Pat Bologna che resta comunque fanalino di coda.
“ I ringraziamenti vanno a tutti i ragazzi che come sempre chiamati in causa hanno risposto con grinta e tenacia che da sempre gli contraddistingue” (l’anello mancante è qua) le parole a caldo del tecnico Palumbieri –
Orgoglioso di allenare questo stupendo gruppo che prima di tutto mette in piano l’amicizia fraterna ……….
Un ringraziamento va soprattutto a chi permette tutto ciò: (in ordine alfabetico):
Ares Mc Cain di San Benedetto del Tronto; Fainplast; Fondazione Simona Orlini e l’Unione Italiana Ciechi sezione interprovinciale Ascoli – Fermo.-
Classifica generale
G.S.D. OLIMPIA PAIDEIA: 42
A.S.D. L’AQUILONE: 39
A.S.D. REAL VESUVIANA: 36
G.S.D. CIECHI BRIANZA: 36
A.S.D. OMERO BERGAMO: 30
POL. PICENA NV: 28
A.S.D. CIOCIARIA NV: 20
U.S.S.C.R. CAP. FOGGIA: 18
POL. U.I.C. NUOVA LATINA: 17
A.S.D. SAS PO CAGLIARI: 15
A.S.D. PERUGIA TORBALL: 12
A.S.D. TIGERS CAGLIARI: 12
A.S.D. PAT BOLOGNA: 2

Torino: Notiziario audio, Redazionale

È online la nuova edizione del notiziario audio 011NEWS, n. 3/2015 del 23/01/2015.
Di seguito il link:

Tra gli argomenti trattati
• nasce una rubrica radio mensile per dialogare col presidente nazionale Mario Barbuto
• Be my eyes: aiuto a distanza per le persone cieche grazie allo smartphone
• Dalla Toscana il calendario che unisce vedenti e non vedenti
• Ritornano le ciaspolate in Valle di Lanzo in collaborazione con la Consulta Persone in Difficoltà

Buon ascolto

Torino: La segreteria UICI, Redazionale

Autore: Redazionale

COMUNICATI DEL 22 GENNAIO 2015
1) Convocazione Consiglio Provinciale UICI Torino
2) Visite al Museo Nazionale del Cinema
3) Accompagnamenti UNIVoC
4) Calendario delle attività del Circolo dell’Amicizia tra Ciechi e Vedenti
Convocazione Consiglio Provinciale UICI Torino
Informiamo i soci che Lunedì 26 Gennaio 2015 alle ore 16,00 è convocato il Consiglio Provinciale della nostra sezione UICI. L’ordine del giorno sarà consultabile sul sito della sezione e sulla bacheca della segreteria presso i nostri uffici.
Visite al Museo Nazionale del Cinema
L’UNIVoC e l’UICI Sezione di Torino organizzano visite con cadenza regolare al Museo Nazionale del Cinema. Le visite, che si terranno a piccoli gruppi per dare a tutti la possibilità di osservare con calma e attenzione, si terranno il primo sabato del mese, al mattino, o il secondo giovedì del mese, al pomeriggio. Avremo come guida l’architetto Rocco Rolli, che metterà a nostra disposizione le sue capacità e competenze. Chi fosse interessato è pregato di contattare la Signora Stefania Barella al numero 338/3173605, che provvederà a organizzare i gruppi.

Accompagnamenti UNIVoC
L’UNIVoC comunica che le richieste per il servizio di accompagnamento potranno essere rivolte alla signora Laura, dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00 dal lunedì al venerdì, telefonando al numero 011/859523 o cellulare 333/7773309 oppure alla signora Stefania al numero 338/3173605.

Calendario delle attività del Circolo dell’Amicizia tra Ciechi e Vedenti
Il Circolo dell’Amicizia tra ciechi e vedenti con sede presso la Famija Turineisa in Via Po 43 a Torino comunica il programma delle proprie attività:

Mercoledì 28 Gennaio – ASSEMBLE ANNUALE DEI SOCI – SALONE TURCHESE – ORE 21 Vi invitiamo tutti a partecipare a questo importante appuntamento in cui si farà il bilancio delle attività dell’anno appena trascorso, con le prospettive per l’immediato futuro, accogliendo le vostre proposte sempre gradite.

Mercoledì 4 Febbraio – SERATA MUSICALE – SALONE TURCHESE – ORE 21
La Compagnia Artisti per Caso sarà con noi per proporci la rappresentazione della commedia Leila, fior d’articioc riproposta in nuova versione e con l’esibizione di nuovi interpreti.

Napoli:  Anche l’Unione Ciechi partecipa alla giornata per la vita 2015, di Mario Mirabile

Autore: Mario Mirabile

Domenica 1° febbraio, di Mario Mirabile
NAPOLI – Domenica 1° Febbraio 2015 verrà celebrata la 3a Giornata Nazionale per la Vita. L’Arcidiocesi di Napoli ed il Cardinale Crescenzio Sepe, insieme alle associazioni e alle famiglie del territorio parteciperanno alla tradizionale “passeggiata in famiglia”.

Quest’anno la “passeggiata” vedrà la sua partenza da piazza Duomo di Napoli e, percorrendo via Duomo , terminerà in piazza del Carmine dove l’accoglieranno  gli stand con i rappresentanti delle associazioni diocesane impegnate in difesa della vita.

La manifestazione pubblica terminerà con la solenne celebrazione  della Santa Messa nel Santuario della Madonna del Carmine.

La Sezione di Napoli dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, in collaborazione con l’Ottica Sacco, sarà presente in piazza Mercato dalle ore 09.00 alle ore 13.00 con uno stand informativo e con una unità mobile oftalmica al fine di effettuare screening oculistici gratuiti. Nel corso della mattinata, 2 persone non vedenti – Angelica Borrelli e Cristina Simonelli – parteciperanno ad una esibizione canora.

Di seguito il programma.

PROGRAMMA

ore 9.00 – 13.00 – Piazza Mercato
Stand delle Associazioni di volontariato che promuovono e difendono la vita e animazione

ore 9.00 – Piazza Duomo (via Duomo)
Raduno dei partecipanti

ore 9.55 – Piazza Duomo (via Duomo)
Arrivo del Cardinale

ore 10.00-11.15 – Piazza Duomo, via Duomo, p.zza Amore, via Ciccone, v. Fossataro, p.zza Mercato
“Passeggiata in famiglia” con il Cardinale Sepe

ore 11.15-12.00 – Piazza Mercato
Arrivo dei partecipanti della “passeggiata” e visita del Cardinale agli stand.

ore 12.30 – Piazza del Carmine
Concelebrazione della S. Messa presieduta dal Cardinale Crescenzio Sepe nel Santuario della Madonna del Carmine.

Centro di Documentazione Giuridica: La Giustizia amministrativa condiziona il diritto allo studio dei disabili alla disponibilità economica, a cura di Paolo Colombo

Autore: a cura di Paolo Colombo

La Giustizia Amministrativa mette in discussione il diritto allo studio dei disabili con una clamorosa inversione di tendenza rispetto agli orientamenti giurisprudenziali degli ultimi anni che si rifacevano in toto ai principi costituzionali della consulta.
Le due sentenze del Tar Sicilia e del Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione Siciliana di fatto sovvertono il principio del diritto allo studio per i disabili.  Giustificare la riduzione delle ore di sostegno per ragioni di bilancio  equivale in sostanza a mettere in discussione  lo stesso principio del diritto allo studio, che si riteneva definitivamente sancito dalla Corte Costituzionale.
Infatti prima il Tar Sicilia con sentenza n.369  del 2014, nega il risarcimento del danno patrimoniale e non  alle famiglie dei disabili a cui il sostegno scolastico era stato negato. Poi il  Consiglio di Giustizia Amministrativa (CGA) della Regione Siciliana con sentenza n. 617 del 17 novembre 2014 che confermando  l’indirizzo del TAR non solo nega il diritto al risarcimento per danni, ma mette in dubbio anche l’assolutezza del diritto costituzionale all’istruzione.
Nella Sentenza del CGA della Sicilia si legge “come periodicamente ribadito anche dalla giurisprudenza, che la ‘educazione ed istruzione’, piuttosto che la ‘salute’ quale ‘diritto fondamentale dell’individuo’ […], specie se riferiti […] alla cura dei minori handicappati, costituiscono altrettanti diritti personali e sociali oggetto di tutela rafforzata, è anche vero che la tutela c.d. ‘incondizionata’ della salute, ribadita dal primo Giudice per concedere il sostegno nella misura richiesta dai genitori – depurata dalla forte caratura ideologica che ne ha accompagnato la sua rappresentazione politica e giuridica (anche nella cit. sentenza n. 80/2010 della Corte Costituzionale), oltre che mai realizzata nei fatti, sia in termini di prevenzione che di cura – non può per altro verso non subire oscillazioni, specialmente in tempi di crisi finanziaria acuta, come accade per la stagione attuale di finanza pubblica, che inevitabilmente si riverberano sulle scelte dell’Amministrazione, ogni qualvolta questa è chiamata a dover ponderarne la misura”.
Anche omettendo di valutare le gravissime considerazioni che la CGA formula nei riguardi della Corte costituzionale (“forte caratura ideologica che ne ha accompagnato la sua rappresentazione politica e giuridica”), molto grave è che l’organo giudicante nella sostanza dichiara alcuni diritti non “indiscutibili”, ma condizionati nella loro esigibilità dalla crisi finanziaria. Aprendo concretamente la possibilità alle amministrazioni di limitare il sostegno scolastico a causa della crisi finanziaria.
Inoltre quando scive: “[…] l’assistenza pubblica ai minori, in tutte le forme con cui questa può essere prestata, è da reputare in via di principio ‘sussidiaria’, o, comunque, non sostitutiva rispetto agli obblighi di assistenza ed educazione che prioritariamente incombono sui genitori che su di essi esercitano la potestà”di fatto attribuisce alle famiglie il carico materiale ed economico del sostegno scolastico ritenendo che lo stato se ne debba invece occupare in modo sussidiario.
Certamente tali sentenze avranno non poche ripercussioni, in una fase di delicato equilibrio finanziario a molti studenti disabili sarà negato il diritto allo studio con una sensibile riduzione delle ore di sostegno perchè condizionate alle ridotte disponibilità economiche delle P.A.
a cura di Paolo Colombo (coordinatore del Centro di Documentazione Giuridica)

“A ricordo di Lino Cavicchini Presidente Onorario della sezione provinciale UICI di Mantova”, di Caterina Vallani

Autore: Caterina Vallani

Nel giorno di Natale, si è spento il nostro stimato Cavaliere Ufficiale Lino Cavicchini, UOMO, che per 47 anni, è stato  il Presidente della nostra Sezione U.I.C.I di Mantova.
Cavicchini perse incidentalmente la vista all’età di quattro anni, a causa dell’esplosione di un ordigno bellico abbandonato nei pressi della Sua abitazione dopo una esercitazione militare.
Dopo aver concluso gli studi frequentando due Istituti per Ciechi, prima a Genova poi a Milano, ha lavorato per molti anni come centralinista presso gli uffici della Provincia di Mantova. Fin da giovane è sempre stato attivo in “prima linea” in campo associativo, prendendosi a cuore le problematiche dei ciechi e delle loro famiglie.
La Sua firma, prima in qualità di vicepresidente poi come presidente sezionale, compare sui verbali della locale sezione UICI dal 1963 e vi resta fino all’aprile del 2010 al termine del suo ultimo mandato dirigenziale.
Riconoscendone i PARTICOLARI meriti, il valore umano e l’incessante e assiduo impegno a favore dei Soci e dell’Unione, il 12/06/2010, la neo eletta Presidente Caterina Vallani e il Consiglio Provinciale dell’U.I.C.I. di Mantova , Gli hanno conferito il titolo di Presidente Onorario.
Non si possono dimenticare, tra le altre, la Sua perseveranza e il coraggio di lottare per il riconoscimento dei diritti e di una dignitosa integrazione sociale di ciechi e ipovedenti.
Nell’intento di ricercare ed ottenere quanto di più necessario ed utile a favore dei disabili visivi, sottolineando con forza le motivazioni, Lino Cavicchini, non ha mai mancato di interloquire con personalità politiche sia a livello locale che nazionale. In particolare si adoperò con grande tenacia assieme al Senatore Grazioli, nella stesura del testo per il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento al solo titolo della minorazione.
Negli anni ’80, in qualità di Presidente del Consiglio Regionale Lombardo UICI e di Responsabile nazionale per i problemi pensionistici, si prodigò per invitare le forze politiche affinché appoggiassero in Parlamento il riconoscimento dei diritti dei ciechi e dei sordomuti.
Si attivò personalmente per favorire le condizioni che hanno portato all’emanazione della legge n.437 del 31dicembre 1991, che a tutt’oggi riconosce provvidenze a favore dei cittadini deceduti o invalidati a causa di ordigni bellici in tempo di pace.
Considerando l’Unione la “Sua Seconda Famiglia”, è riuscito a creare una rete collaborativa con le Istituzioni Locali, per garantire l’inserimento scolastico e lavorativo delle persone con disabilità visiva.
“Quante famiglie, ma soprattutto quanti ciechi sono stati da Te accolti ed aiutati nelle loro necessità, a studiare e a trovare lavoro; quanti consigli hai elargito con autorevole saggezza, talvolta con fermezza, il più con paterna generosità, offrendo ed insegnando tanto a tutti coloro che Ti hanno conosciuto e che Ti sono stati accanto”.
ETERNAMENTE GRAZIE NOSTRO CARO  LINO, A TE AUGURIAMO DI INTRAPRENDERE UN NUOVO VIAGGIO VERSO UNA META DI LUCE E DI PACE!!!

LA TUA AMATA SEZIONE U.I.C.I DI MANTOVA TI RICORDERA’ PER SEMPRE!

Anziani e Politiche Intergenerazionali, di Angelo Fiocco

Autore: Angelo Fiocco

Proposte per la definizione degli orientamenti programmatici del XXIII congresso dell’UICI in tema di Anziani e Politiche Intergenerazionali, elaborate nel convegno “Quali idee? Su quali gambe?”(Napoli, 15-16 novembre 2014), promosso dal movimento Uicirinnovamento.

All’elaborazione del presente documento hanno partecipato: Graziella Zuccarato, Franca Secci e Angelo Fiocco.

Che le persone over 60 con deficit visivo costituiscano la maggioranza dei ciechi e degli ipovedenti è noto da tempo, come lo è il fatto che la proporzione è destinata a crescere con l’aumentare dell’aspettativa di vita. Ciò autorizza a formulare tre considerazioni sostanziali:
1. in futuro si renderanno sempre più necessari interventi di ordine socio-assistenziale che, oltre al mantenimento del benessere psicofisico individuale, pongano attenzione alle esigenze connesse alle specificità di questo deficit;
2. poiché, allo stato delle cose, le istituzioni pubbliche faticano a trovare risposte soddisfacenti a dette esigenze, le associazioni e il terzo settore sono e saranno chiamati ad elaborare forme di supporto capaci di integrarsi con quelle eventualmente attuate dai servizi territoriali e di sopperire alle carenze istituzionali laddove esse si riscontrino.

Chi coordina da anni i soggiorni estivi per anziani organizzati dall’U.I.C.I. osserva che, sebbene il maggior numero dei partecipanti risieda in famiglia, essi collocano al primo posto tra i disagi avvertiti il senso di solitudine e di isolamento vissuti nella quotidianità e che il malessere che ne deriva è destinato a condizionare enormemente l’invecchiare di quanti non vedono o vedono male, determinando ricadute negative sull’autostima e, alla lunga, sulle motivazioni a vivere.
Iniziative quali quelle appena menzionate sono indubbiamente lodevoli, perciò vanno a nostro avviso incoraggiate e sostenute secondo criteri di priorità, tuttavia dobbiamo essere consapevoli che esse rappresentano una “goccia” nell’oceano dei bisogni e che occorre inventare dei percorsi di aiuto e di autoaiuto basati sulla continuità, anche avvalendosi della consulenza di specialisti.

La terza considerazione di cui in premessa riguarda le persone a tutt’oggi impegnate da quasi una vita nella dirigenza Associativa: esse non sono immuni dalle limitazioni che l’invecchiamento esercita su tutti gli individui, tra le quali figura il modificarsi più o meno sensibile della percezione del sé in relazione al corpo sociale di appartenenza.
A fronte di tale constatazione e della necessità che l’Unione riacquisisca le energie e l’autorevolezza dei tempi migliori, il riferimento alle politiche intergenerazionali ci pare ragionevole. Certo il tema impone approfondimenti assai più ampi di queste scarne riflessioni, nondimeno l’ipotesi da cui riteniamo si debba partire è che i dirigenti meno giovani, fermo restando il loro diritto-dovere di rendersi utili, comincino a trasmettere nei fatti ai più giovani le tante competenze accumulate durante la militanza nell’Associazione, incoraggino questi ultimi ad assumere in prima persona responsabilità precise e li affianchino con la loro esperienza, continuando così a rendere comunque servizio ai ciechi e agli ipovedenti.