Regolamento UE 181/2011 relativo ai diritti dei passeggeri nei trasporti effettuati con autobus, lettera di Tommaso Daniele a Luigi Torsello

Autore: Tommaso Daniele

Pres. Mario Luigi Torsello
Capo di Gabinetto
Ufficio di Gabinetto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
segr.capodigabinetto@mit.gov.it

e p.c. Consigliere Gerardo Mastrandrea
Capo Ufficio Legislativo
Ufficio Legislativo del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
legislativo.segr@mit.gov.it

 

 

Egregio dott. Torsello,
Con riferimento all'imminente applicazione del Regolamento UE 181/2011 relativo ai diritti dei passeggeri nei trasporti effettuati con autobus e tenendo conto che la formazione e la relativa sensibilizzazione al tema della disabilità rappresentano uno strumento particolarmente efficace per garantire la non discriminazione e le pari opportunità di viaggio per le persone con disabilità,  mi rivolgo a Lei per chiederle se il Governo italiano ha emanato disposizioni affinché  i vettori applichino quanto sancito dall'articolo 16 in merito alla formazione del personale.
Nel caso in cui l'Italia intenda concedere una deroga all'applicazione dell'articolo riguardante la formazione dei conducenti, La prego cortesemente di volerci informare circa la durata del periodo di validità dell'eventuale deroga.
Con l'occasione, desidero far presente a codesto spettabile Ministero, nella mia qualità sia di Presidente Nazionale dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti sia di Presidente del Forum Italiano sulla Disabilità (FID),  che siamo disponibili ad essere coinvolti nella preparazione del contenuto della formazione ai sensi del considerando n° 13 del Regolamento in oggetto.
Ringraziandola anticipatamente per la Sua cortese attenzione, mi è gradita l'occasione per porgerle i più cordiali e distinti saluti.

IL PRESIDENTE NAZIONALE
 Prof. Tommaso Daniele

Riunione Commissione nazionale cani guida, di Giuseppe Terranova

Autore: Giuseppe Terranova

Il 16 gennaio 2013 presso la sede centrale dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti si è riunita, in modalità on line, la Commissione Nazionale Cani Guida.
Di essa, oltre al coordinatore, Giuseppe Terranova, fanno parte: in qualità di componenti, Balbo Irene, Baravalle Franca, Ciniglio Vittorio, Raffaeli Luigia, Zingale Fabrizio, ed in qualità di consulente, Maria Rubagotti.
Il coordinatore dopo i rituali saluti e gli auguri di buon anno formulati anche a nome del Presidente Nazionale dell'UICI, prof. Tommaso Daniele, ha passato in rassegna i problemi ed i principali fatti di cui si sono dovuti occupare gli organi associativi durante il 2012.
I risultati ottenuti hanno dimostrato la vitalità dell'associazione e la sua grande capacità di interlocuzione con le istituzioni ed in particolare con il Governo ed il Parlamento.
La commissione ha valutato molto positivamente l'approvazione della legge n. 220 dell'11 dicembre 2012 che contiene il nuovo regolamento condominiale, grazie al quale viene riconosciuto il diritto di ospitare animali domestici negli appartamenti, eliminando così, definitivamente, le contestazioni circa l'ospitalità dei cani guida nei condomini. L'obbiettivo raggiunto va ascritto anche alla intensa attività di sensibilizzazione, svolta dall'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti soprattutto negli ambienti parlamentari.
Inoltre, la commissione ha esaminato e discusso i sotto elencati punti, contenuti nella relazione programmatica 2013 della Direzione Nazionale
* Promuovere un concorso nell'ambito della scuola sulla "accoglienza" e sulla "importanza del servizio alla persona non vedente", reso dal cane guida.
* Promuovere trasmissioni on line su argomenti concernenti, ad esempio, "lo stato di benessere del cane", con particolare  riferimento alla sua salute, alla sua cura ed igiene, alla funzionalità dell'apparato visivo e uditivo. Inoltre va promossa la cultura circa il servizio reso dal cane guida alla persona non vedente, attraverso idonee campagne di sensibilizzazione da realizzarsi sull'intero territorio nazionale con la collaborazione delle sezioni provinciali dell'U.I.C.I. e di istituzioni impegnate nel settore specifico.
* Promuovere il servizio di consulenza ed informazione anche attraverso un periodico dedicato, in collaborazione con il Centro Nazionale per l'Autonomia "Helen Keller",  che affronti, fra l'altro, argomenti riguardanti le metodologie di addestramento del cane guida, di Orientamento e mobilità, di Autonomia personale, nonché le esigenze dell'utenza e dei potenziali utilizzatori del cane guida.
* Avviare una iniziativa, volta ad uniformare alle regole della Federazione internazionale delle scuole cani guida per ciechi, le attività ed i programmi didattici delle scuole, sottoponendole anche a verifiche periodiche, da parte della medesima Federazione, affinché sia assicurato il rispetto degli standards internazionali.
* Mantenere rapporti stabili con la Federazione nazionale degli Ordini dei veterinari, con gli ordini provinciali della medesima categoria, e con le strutture sanitarie competenti.
Sui predetti argomenti, il coordinatore ed i componenti si sono impegnati a dare il proprio contributo per la migliore riuscita delle iniziative.
E' stato poi preso in esame un documento elaborato dalla commissione cani guida del consiglio regionale UICI della Lombardia.
Infine, alcuni componenti hanno riferito su iniziative celebrative della VII Giornata Nazionale del Cane Guida, in cui è stata illustrata l'alta funzione sociale dello speciale  "compagno di libertà della persona non vedente".
Viene valutato positivamente soprattutto il coinvolgimento del mondo della scuola e quindi degli scolari e degli studenti, i quali, si confermano i soggetti più idonei a recepire il nostro messaggio.
E' stata ravvisata l'opportunità che, anche per le prossime edizioni, venga mantenuto il contatto con il citato mondo della scuola e si tengano in considerazione gli aspetti e le caratteristiche territoriali, elementi essenziali per la migliore veicolazione della comunicazione sul cane guida e sui diritti di autonomia e mobilità delle persone non vedenti.

Giuseppe Terranova

Aversa-Caserta: Il percorso dei sensi – La vista, Redazionale

Autore: Redazionale

La sezione provinciale dell'Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi e la rappresentanza zonale di Aversa dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, con la collaborazione del gruppo parrocchiale dell'Annunziata di San Cipriano di Aversa, coordinati dal Dr. Vincenzo Diana e dalla D.ssa Elisabetta Reccia, hanno dato vita all'evento "percorso dei sensi, la vista".
Si è trattato di un momento formativo per il gruppo parrocchiale: i partecipanti hanno potuto vivere, condividere e riflettere sul senso della vista, non solo  sotto il profilo meramente teologico, ma soprattutto in una realtà concretamente oscurata, ritrovandosi, attoniti e smarriti,  in un'atmosfera completamente offuscata.
L'U.N.I.Vo.C. e la rappresentanza zonale aversana dell'U.I.C.I., con questa innovativa e consolidata azione di formazione e sensibilizzazione hanno collaborato affinché la serata potesse raggiungere l'obiettivo condiviso tra le parti, ovvero la valorizzazione e la crescita di una    cittadinanza attiva e solidale.
 
I volontari non vedenti, quali il presidente Vincenzo del Piano dell'U.N.I.Vo.C., il dr. Marco Olivetti – rappresentante di zona su Aversa dell'U.I.C.I., il consigliere U.I.C.I. con delega ai giovani sig. Vincenzo Grillo e il Dr. Di Maio Angelo coordinatore U.I.C.I. dei massofisioterapisti, con il supporto dei volontari normodotati, dopo l'offuscamento del salone hanno potuto effettuare le loro performance, intervenendo all'occorrenza in veste di accompagnatori,  presentatori, di attori nonché volontari di assistenza a chi stava vivendo, anche se solo per qualche ora, una disabilità visiva simulata.
 
I partecipanti, circa 25, sono stati accolti dagli speciali operatori, che, per intuibili motivi, nel buio sanno orientarsi e muovere con estrema disinvoltura, si sono premurosamente presi cura di loro, rassicurandoli e facendoli accomodare su delle sedie opportunamente già predisposte in modo da formare una platea ben organizzata e gestibile per l'evento.
Con la complicità di un melodico sottofondo musicale, i partecipanti, nonostante i loro comprensibili timori e il disagio del buio, affidandosi coraggiosamente agli accompagnatori non vedenti, si lasciavano guidare ciascuno al proprio posto, dando così inizio alla serata!
Sono stati ascoltati 2 brani audio in mp3, dove il primo trattava del vangelo di marco e più precisamente il cieco di Gerigo"; a seguito, è stata la volta della preghiera di Papa Benedetto XVI "la porta della fede".
Dopo l'attento ascolto da parte di tutti delle tematiche religiose, tre dei partecipanti hanno voluto esternare e condividere la loro esperienza settimanale di meditazione sulla cecità, con riferimento al personaggio cieco miracolato da Gesù, hanno manifestato le loro riflessioni circa l'evoluzione sociale della figura del cieco fino ai giorni nostri.
 
Trascorsa una breve pausa meditativa, il percorso formativo ha finalmente dato luogo all'interazione multisensoriale.
Partendo dall'analisi dei sensi, sono state proposte le seguenti esperienze:
 
1. tatto, i partecipanti hanno toccato
Alcuni oggetti, indossando un guanto solo ad una
mano. Continuando hanno toccato un altro  oggetto senza l'uso del guanto.
lo scopo di tale espediente era diretto a dimostrare le differenze percettive, ovvero come certi dettagli sensoriali possono essere rilevati in funzione di modalità diverse.
 
 
2. l'udito, come col tatto, dopo una panoramica scientifica, ma soprattutto riabilitativa sotto l'aspetto più socializzante, si è proposto di giocare con i suoni e i rumori.
Il conduttore, battendo alcuni oggetti di materiali diversi (legno, ferro, cartone, plastica…) uno contro l'altro. invitava i presenti ad
individuare le varie combinazioni dei materiali utilizzati (ad esempio legno contro ferro, ferro contro plastica, cartone
contro vetro e così via).
Entrambi le attività suscitavano grande entusiasmo in una euforia di interesse e stupore  collettivo.
 
3. il gusto, quante volte si mangia e non si gusta? quante volte si è soddisfatti di ciò che ci si trova nel piatto solo a guardarlo? Bene con delle semplici caramelle a gusti misti sono state messe alla prova le capacità dei partecipanti, i quali hanno potuto decisamente apprezzare con "gusto" il momento.
 
4. l'olfatto, forse solo quando ci concediamo un momento direlax, che sia in montagna o al mare, riusciamo a dare veramente importanza all'ambiente e alle sue bellezze naturali che ci circondano, le quali, con grazia o con forza, ci avvertono della loro presenza: il profumo estasiante delle rose, quello dolce del miele, dell'erba bagnata, la salsedine del mare, etc…,  
Diversamente, la disattenzione e l'indifferenza che viviamo in città, tanto da non notare il soffocante smog, il caotico rumore del traffico urbano, il tanfo insopportabile dei cassonetti dei rifiuti etc..
 
Eppure, con una serie di vasetti contenenti spezie e aromi comuni, quasi estranee all'approccio proposto, si è riusciti a far si che, i partecipanti si rendessero conto delle sensazioni olfattive smarrite nel caos del disordine temporale di una società frenetica, che si basa principalmente sulle immagini, verità di verità nascoste.
 
Trascorsa quasi un'ora, malgrado il persistere dell'oscurità assoluta, nessuno dei partecipanti manifesta disinteresse o stanchezza e, dunque, si procede all'avvio delle esercitazioni relative alle tecniche di orientamento e mobilità.
Fornite le più elementari spiegazioni in merito, ci si accinge a vivere l'esperienza più forte ed emozionante.
Nonostante il buio, i partecipanti vengono esortati ad alzarsi dalle loro rassicuranti postazioni e tentare di avventurarsi da soli nell'ampio salone. Si propone loro, avvalendosi del richiamo reciproco delle loro voci, di scambiarsi di posto, operazione possibile in considerazione del fatto che ogni sedia era stata abbinata ad un numero in sequenza progressiva.
Per garantire sicurezza alla loro incolumità, tutti gli operatori non vedenti vigilavano sui movimenti azzardati degli astanti.
la serata è quasi giunta al termine, una serata che il presidente Vincenzo del Piano ritiene speciale, il tutto proposto in maniera eccellente, con sobrietà, simpatia, coinvolgimento, attenzione e serietà. Il messaggio è quello della promozione e del potenziamento del volontariato a favore della categoria, facendo sì che si conosca a pieno la realtà del mondo della cecità e dell'ipovisione, che è ancora oggi caratterizzata da grandi problematiche legate ad un sistema sociale avvolte cieco più dei ciechi.
 
Dopo tutto ciò, prima di accendere le luci, ci si lascia con un reciproco ringraziamento, con l'impegno di ritrovarsi insieme in azioni utili alla crescita della collettività, senza false ipocrisie ne smancerie di circostanza.
bene applausi per tutti, per gli educatori del gruppo parrocchiale, per gli operatori delle associazioni, ma soprattutto per i partecipanti.
ovviamente dopo tanto lavoro, non si poteva che concludere con un grande momento di condivisione e convivialità, tutti a tavola da nuova cucina organizzata NCO., in una suggestiva atmosfera allegra e brillante.
 
N.B.
è possibile ascoltare la rubrica radio sviluppata da gruppo parrocchiale cliccando al seguente indirizzo
http://api.spreaker.com/download/episode/2084080.mp3
all'interno della rubrica è presente l'intervista rilasciata dal presidente del Piano ed il Dr. Olivetti.X6 
 

Caserta: Concerto al buio II edizione “new emotion”, Redazionale

Autore: Redazionale

Le sezioni provinciali di  Caserta della Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi (U.N.I.Vo.C.) e della Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (U.I.C.I.)
 
 
 
organizzano 
 
 
 
Concerto al buio II edizione "new emotion"
 
 
 
che si terrà Venerdì 01 marzo 2013 al Teatro comunale di Caserta, viale Mazzini alle ore 20.00. Artista: maestro il concerto vedrà impegnato l'artista violinista Edo Notarloberti che, con la sua band si esibirà in un concerto di musica eclettica, classica, rinascimentale, romantica, popolare.
 
 
 
Perché un concerto al buio?
 
Il buio è una condizione normale per chi è affetto da cecità, ma  assolutamente una nuova condizione per chi parteciperà ed ascolterà il concerto a parità di chi è privo della vista.
 
L'evento propone di uscire dalla schiavitù e dal condizionamento delle immagini che distraggono dalla purezza dell'ascolto, proponendo il buio come sistema di abbattimento di quelle barriere architettoniche, culturali, professionali, etc., , che impediscono una vera integrazione dei minorati della vista all'interno dell'odierno tessuto sociale.
 
Suscitare atmosfere emotive incredibili? Si, perché attraverso il buio si intende esaltare le percezioni evocative dei partecipanti. Non vedere affatto le immagini degli artisti, ma ascoltare le note che si diffondono in sala, con questa innovativa tecnica di comunicazione, si vuole sollecitare l'immaginario interiore della collettività, facendo crescere sensazioni e sentimenti legati a nuovi punti di vista  e nello specifico, la cultura di un ascolto profondo dell'altro, la riscoperta di emozioni legate alla musica linguaggio universale, infine, la concezione di una realtà diversa ma esistente.
 

Considerata la complessità dell'evento, ai fini organizzativi si rende necessario la conferma di partecipazione. per ulteriori info contattare tel. 0823.355762, 328.4833087,
oppure scrivere a comunicati@uicicaserta.it

l'ingresso è libero e gli inviti possono essere ritirati presso la sede in via V. Lupoli 40, 81100 Caserta il lunedì dalle ore 15.30 alle 17.30 il martedì – mercoledì  e giovedì dalle ore 10.00 alle 11.00.

Napoli: Difendiamo il “Colosimo”, I docenti dell’Istituto statale di Istruzione superiore “Paolo Colosimo”

Autore: I docenti dell'Istituto statale di Istruzione superiore "Paolo Colosimo"

Caro direttore,
il corpo docente dell'Istituto Paolo Colosimo, avendo avuto notizia di un eventuale accorpamento di questa situazione scolastica, riunito nel Collegio dei docenti del 22 gennaio scorso, ha ritenuto necessario stilare un documento, insieme a tutto il personale Ata, per denunciare presso tutte le istituzioni competenti la gravità di una tale decisione, che porterebbe non solo a ledere i diritti di persone con disabilità visiva, ma a distruggere il bagaglio di tradizione, competenze e specificità legate a questa scuola. Il Colosimo di Napoli è una storica scuola avente particolare finalità per alunni non vedenti e ipovedenti. La minorazione visiva, a differenza delle altre tipologia di handicap, impone una competenza didattica di estrema specificità. Si comprende, facilmente, che tale peculiarità non può essere acquisita solo frequentando un corso di specializzazione, ma discende da anni di insegnamento agli alunni ciechi. La didattica deve fondare su tre assunti: la conoscenza del codice Braille, l'utilizzo dei nuovi sistemi tiflotecnici (screen reader vocali e display Braille) e soprattutto, sulla perfetta conoscenza delle dinamiche psico-relazionali dei giovani ciechi. L'integrazione scolastica degli alunni non vedenti nelle scuole normali, per aver successo, deve poter contare su un contesto socio-ambientale adatto, dove tutti gli interventi della scuola non rimangono una sterile trasmissione di competenze, ma permettano l'integrazione in un mondo che conosce e comprende gli strumenti specifici del diversamente abile. La scuola "Paolo Colosimo" di Napoli, avente particolari finalità per ciechi e ipovedenti, fornisce tali strumenti e titoli specifici, sicuramente spendibili nel mondo del lavoro in quanto leggi speciali garantiscono nella pianta organica di istituzioni pubbliche e private (ospedali, Asl, Inps, Inail, comuni, province, eccetera) dei posti riservati ai centralinisti e ai massofisioterapisti ciechi. La specificità di questa istituzione scolastica e la notevole varietà di problematiche legate al mondo dei non vedenti impongono una dirigenza scolastica esclusivamente dedicata a questa tipologia di scuola. Si tenga conto che il Colosimo di Napoli raccoglie, come platea, tutti i disabili visivi d'Italia. Il suo eventuale accorpamento, pertanto, condizionerebbe in maniera significativa la sopravvivenza di un polo speciale che, unico, fornisce ai non vedenti imprescindibili e reali opportunità di lavoro, socializzazione, autonomia e integrazione. Il Colosimo è nato grazie alla lungimiranza di coloro che all'inizio del secolo scorso hanno indirizzato il loro impegno alla crescita culturale e lavorativa del non vedente. Sarebbe , pertanto, paradossale, nel secolo delle pari opportunità, rendere vana l'azione di chi ha voluto integrare le persone non vedenti nella società e ignorare le esigenze di un'utenza che, pur presentando oggettive difficoltà, può contribuire come gli altri all'evoluzione civile. Il corpo docente e il personale Ata chiedono a tutte le istituzioni competenti di non essere responsabili, per pure ragioni economiche, del declino di questa realtà formativa, punto di riferimento per tutti i non vedenti in età scolastica e non.

I docenti dell'Istituto statale di Istruzione superiore "Paolo Colosimo" Napoli

Corriere del Mezzogiorno del 29-01-2013

 

51^ Edizione del Premio Campiello, di Piero Luxardo

Autore: Piero Luxardo

Venezia, 5 febbraio 2013
Il Presidente
del Comitato di Gestione
Egregio Presidente,
La ringrazio per il prezioso contributo e per l'importante segnale che ha voluto dare collaborando alla composizione della Giuria dei Trecento Lettori, cui spetta l'importante compito di scegliere il Vincitore del Premio Campiello tra i cinque romanzi che verranno selezionati dalla Giuria dei Letterati il prossimo 31 maggio, a Padova.
Facendo seguito a Sua cortese comunicazione riscontro con piacere l'incremento del numero di lettori della Vs. associazione che hanno manifestato il loro interesse a partecipare a questa iniziativa.
La Segreteria del Premio provvederà ad inviare l'invito ad aderire alla Giuria dei Lettori ad alcuni dei nominativi da Lei indicati lo scorso anno e si terrà costantemente in contatto con la Vs. struttura per tutti gli aspetti organizzativi.
Le ricordo che il regolamento, per garantire la serietà che ha sempre contraddistinto il nostro Premio, stabilisce che i nomi dei Trecento Giurati non siano resi noti fino alla proclamazione e premiazione del Vincitore.
Le invio i miei più cordiali saluti.
Piero Luxardo
_______________________
Gentile Signore
Dott. Tommaso Daniele
Presidente Nazionale
Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
Via Borgognona, 38
00187 Roma

Incontro sui fondi strutturali al Ministero dello Sviluppo Economico, di Patrizia Cegna

Autore: Patrizia Cegna

Il 4 febbraio 2013 il Presidente Nazionale prof. Tommaso Daniele, nella sua veste di Presidente del Forum Italiano sulla Disabilità (FID),  è stato ricevuto, insieme con la dott.ssa Patrizia Cegna della Segreteria FID, presso il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica, Direzione Generale per le Politiche dei Fondi Strutturali Comunitari, del Ministero dello Sviluppo Economico. 
Nel corso dell'incontro, il prof. Daniele ha potuto illustrare le istanze del movimento della disabilità in merito all'Accordo di Partenariato che verrà stipulato tra la Commissione Europea e il Governo Italiano riguardo ai Fondi del Quadro Strategico Comune 2014-2020 (tra i quali il Fondo Sociale Europeo e il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale). L'Accordo stabilirà, tra l'altro, l'ammontare dei Fondi che l'Italia  riceverà e, soprattutto, come questo denaro dovrà essere speso, specificando i settori e le priorità.  Il Presidente Daniele ha evidenziato come sia essenziale che:
– i principi di non discriminazione e accessibilità siano rispettati in ogni fase della progettazione e attuazione dei Fondi, in ogni priorità, settore e asse con il coinvolgimento attivo delle persone con disabilità in modo che l'uso di tali Fondi non crei per esse  nuovi ostacoli;
– si promuovano  azioni mirate alle persone con disabilità in ogni settore e asse con specifici inviti a presentare progetti ad esse dedicati, affinché i Fondi siano usati per migliorare la qualità di vita di tutte le persone con disabilità, comprese quelle più vulnerabili.
– sia previsto un Programma Operativo interamente dedicato alle persone con disabilità.

L'incontro si è svolto in un'atmosfera cordiale e attenta e con la disponibilità da parte delle autorità competenti a valutare proposte unitarie e concrete delle organizzazioni rappresentative delle persone con disabilità sia nell'ambito del confronto pubblico aperto, in preparazione dell'Accordo e dei Programmi Operativi, sul documento di indirizzo "Metodi e Obiettivi per un Uso Efficace dei Fondi Comunitari 2014-2020" predisposto dal Ministro per la Coesione Territoriale, sia tramite le audizioni previste con interlocutori privilegiati per approfondire singoli temi.

 

”Inaugurazione Anno Giudiziario 2013”, di Luciana Loprete

Autore: Luciana Loprete

Tribunale Corte d’Appello (CZ), 26 gennaio 2013

 

 

Il 26 gennaio 2013 il Presidente del Consiglio Regionale ENS Calabria Cav. Antonio
Mirijello ha partecipato all’Inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2013, svoltasi presso
l’Aula Magna del Palazzo di Giustizia sito a Catanzaro in Via Falcone e Borsellino. Si
tratta della terza partecipazione dell’ENS, dopo la partecipazione dell'anno scorso
all’Inaugurazione dell’Anno Giudiziario e all’Inaugurazione dell’Anno Tributario, e il Cav.
Antonio Mirijello, nel suo breve intervento, lo ha ribadito ringraziando sentitamente una
persona di straordinaria sensibilità quale il Presidente della Corte di Appello di Catanzaro
Dott. Gianfranco Migliaccio, che ha dato all'ENS la possibilità di assistere nuovamente
a questa solenne celebrazione. Oltre all'Esperta LIS (Lingua dei Segni Italiana)
Giuseppina Palmieri, presenti anche varie autorità politiche, civili, religiose, e la
Presidente della Sezione Provinciale UICI Catanzaro Luciana Loprete, segno di una
collaborazione sempre più intensa tra le due Associazioni Storiche che tutelano i diritti
delle persone affette da disabilità uditive e visive. Il Presidente Regionale dell'ENS ha,
inoltre, ricordato la partecipazione del Dott. Gianfranco Migliaccio alla cena al buio
organizzata dalla Sezione Provinciale UICI Catanzaro, in cui ha potuto constatare le
difficoltà che vivono quotidianamente le persone cieche e sorde, specie se sordo cieche, e
ha chiuso il suo intervento evidenziando l'importanza del riconoscimento di alcuni diritti
delle persone sorde quale, ad esempio, il diritto di essere affiancati durante un processo
giudiziario da Interpreti LIS nominati dai Tribunali che, in tal senso, dovrebbero
provvedere all'iscrizione anche delle figure degli Interpreti LIS all’interno del proprio
Albo Unico dei Consulenti Tecnici d’Ufficio, così da garantire alle persone sorde il
Servizio di Interpretariato LIS (Lingua Italiana dei Segni) anche all’interno delle aule
giudiziarie.

 

Catanzaro, lì 26 gennaio 2013

“Qui le domande le faccio io!” doniamo pagine al Libro Parlato, di Luisa Bartolucci

Autore: Luisa Bartolucci

Carissimi amici,
Questa iniziativa è rivolta a tutti gli amanti della lettura e a quanti credono nell'importanza del Centro Nazionale del Libro Parlato. Di recente ho pubblicato a mie spese un libro dal titolo "Qui le domande le faccio io!".

Nel volume di 424 pagine, sono raccolte più di 60 interviste edite e no, da me realizzate con personalità del mondo dello spettacolo, della cultura, della musica, della politica, della letteratura, del giornalismo, della radio e della televisione.

Il libro nasce non solo dai ripetuti inviti di molti di voi a raccogliere i pezzi più significativi da me pubblicati sui nostri periodici e non, in un unico volume, ma anche e soprattutto dal desiderio di contribuire in prima persona insieme a tanti di voi, a donare delle pagine al nostro Centro Nazionale del Libro Parlato.

Come sapete i tagli governativi hanno colpito duramente anche questo prezioso servizio così ho pensato che sarebbe bello ed importante se ciascuno di noi donasse alcune pagine al Libro Parlato. Come? Abbiamo realizzato una versione in cd audio ed una in cd contenente il testo in html di "Qui le domande le faccio io!".

Il libro sarà edito nella versione in formato elettronico html e nella versione audio, quale supplemento al periodico "Kaleidos". Il supplemento avrà sia nella versione audio, che in quella in html un costo di 10 euro, contro i 25 imposti dalla casa editrice per la versione cartacea.

L'intera somma che chi acquisterà il volume verserà sarà totalmente destinata alla produzione di libri audio in standard Daisy, da parte del Centro Nazionale del Libro Parlato dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.

Ciascuna delle opere prodotte con i proventi di "Qui le domande le faccio io!" recherà al proprio interno i nominativi di quanti, acquistando una delle due versioni di "Qui le domande le faccio io!", avranno contribuito alla produzione di un nuovo libro da mettere a disposizione di tutti tramite il Centro Nazionale del Libro Parlato.

Come acquistare il volume e donare quindi pagine al Libro Parlato? E' molto semplice: è sufficiente effettuare un versamento di 10 euro sul c. c. p. n. 279018 intestato a: Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus – Via Borgognona 38 00187 Roma. Nella causale andrà inserito il titolo del libro "Qui le domande le faccio io!" seguito dalla dicitura cd audio, se si vuole ricevere la versione audio, o cd html se si vuole ricevere la versione in html.

Naturalmente è possibile acquistare in un'unica soluzione entrambe le versioni, indicandolo nella causale, così come richiedere più copie; è altresì possibile effettuare donazioni superiori alla cifra indicata, che naturalmente verranno destinate interamente alla produzione di libri audio in standard Daisy realizzati dal Centro Nazionale del Libro Parlato.

Per quanti volessero effettuare il versamento mediante bonifico bancario riportiamo le coordinate:
BANCA POPOLARE DI VICENZA – AG.8 ROMA –
IBAN IT14 A05728 03208 678570220571;
per quanti volessero, invece, utilizzare il postagiro le coordinate sono:
BANCO POSTA intestato a:
AMMINISTRAZIONE CORRIERE DEI CIECHI – IBAN IT77 Z07601 03200 000000279018.

Partecipiamo numerosi dunque, doniamo pagine al Centro Nazionale del Libro Parlato e diffondiamo l'iniziativa anche tra i nostri amici e conoscenti.

Più cultura, più informazione, più svago, più libri per tutti.

Per saperne di più e per dare la propria adesione si può inviare una e-mail all'indirizzo ustampa@uiciechi.it; sono inoltre stati creati un profilo ed una pagina su facebook recanti il titolo del libro. Tramite la nostra stampa associativa, le nostre circolari, il giornale elettronico (giornale.uici.it), il profilo e la pagina facebook verranno fornite informazioni, in tempo reale, sull'andamento dell'iniziativa.

Partecipiamo numerosi dunque, doniamo pagine tramite "Qui le domande le faccio io!".

Grazie.

Luisa Bartolucci

Abiterò in una smart city…, di Giuseppe Bilotti

Autore: Giuseppe Bilotti

L'evoluzione imperante e veloce del futuro impone anche a noi non vedenti ad  essere pronti a sfidare le nuove innovazioni che si stanno avvicinando per le nostre città.
Tutto cominciò nel 1854 con un'epidemia di colera che flagellava Londra e fermata grazie a quella che viene considerata la prima applicazione della città intelligente.
Un medico, John Snow, ebbe l'idea di mappare i casi di contagio direttamente sulla cartina della città.
Fu così che l'epicentro del contagio venne identificato in una fontana pubblica in Broad Street: con la chiusura della pompa, il numero di casi iniziò immediatamente a scendere.
È il primo caso significativo di utilizzo dei dati prodotti inconsapevolmente dalle persone per ottimizzare i servizi all'interno della città.
Energie rinnovabili, trasporti intelligenti e vocalizzati, servizi globalizzati e controllati da sistemi elaborati e gestiti  da sistemi elettronici: questi sono alcuni dei cuori pulsanti della sfida che si troveranno ad affrontare le città nel nuovo Millennio, il fulcro delle trasformazioni del futuro.
Agglomerati che cresceranno all'insegna dell'efficienza e del miglioramento della qualità della vita, attraverso l'uso intelligente  dello scambio dei dati. Ciò si potrà realizzare se noi cittadini  saremo ben istruiti e addestrati alla  condivisione e alla composizione  degli elementi che compongono una città.
Una ristrutturazione fatta di  infrastrutture e investimenti e di una governance che sia basata su una visione della strada verso la città intelligente, per tutto ciò la disponibilità delle tecnologie deve andare di pari passo con un cambio di prospettiva.
A partire "dal coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni e nelle scelte di indirizzo, sia con la semplice rilevazione dei comportamenti attraverso i sensori sia con la condivisione via social network.
Allora anche noi non vedenti siamo chiamati a destare interesse verso questa mutazione, preparandoci e dotandoci delle conoscenze per non rimanere soli e abbandonati dal progresso, perdendo  così il treno ad alta velocità delle smart City.

Giuseppe Bilotti