Carissimo Massimo,
qualche giorno fa mi hanno girato l’ultimo tuo scritto, devo confessare di averlo letto velocemente e di essermi molto divertito e non volendo perdere tempo l’ho messo da parte.
Da tanti però mi viene sollecitata una risposta per evitare malintesi.
Preciso che la mia iniziativa comunicativa non è un autoelogio, né una forma di esibizionismo a scapito degli altri colleghi della direzione, perché mai dovrebbe essere così.
Ti assicuro che non sono l’unico a lavorare, L’U.I.C.I. ha una Direzione Nazionale molto attiva, ogni componente nel suo ambito di competenza, fa il possibile per dare un senso, un risultato pratico alla sua partecipazione.
Con la mia iniziativa informativa intendevo esclusivamente comunicare alla base associativa tutto quello che si sta tentando di portare avanti e mi sembrava un doveroso atto di trasparenza e di partecipazione informata.
Mi sorprende la tua distorta interpretazione, tantissimi hanno comunicato il loro apprezzamento, sostenendo che finalmente c’è qualcuno che esce dal palazzo e spiega alla gente quello che realmente succede.
In merito poi al comando presso l’I.Ri.Fo.R., ti preciso che il sottoscritto sta lavorando molto di più e che ha avuto una sostanziosa decurtazione del suo stipendio, mentre l’ I.Ri.Fo.R., solo per un progetto di cui sono il coordinatore e in ragione di tale comando, fra l’altro ha ricevuto un finanziamento di circa 20.000 euro dal MIUR.
Per quanto riguarda il Centro di Documentazione Giuridica, mai questione è stata così spiegata, motivata, documentata, controllata e ricontrollata. Penso che poche cose siano lineari come questa del CDG.
Questa questione è il classico esempio di denigrazione ad orologeria, l’avvocato Colombo è un evergreen, ieri c’era quello di Palermo e di Cuneo, oggi c’è una parte della Toscana, domani ho la sensazione che toccherà a quello di Bari e la Lombardia.
Caro Massimo, io non penso a quello che farò di qui ad un anno, la mia capacità di pensiero al massimo si spinge fino alla prossima settimana e ho, comunque, pensieri più impellenti, quali assicurare all’associazione i finanziamenti per la sua sopravvivenza, tutelare il valore della rappresentatività delle associazioni di categoria, garantire l’osservanza dei diritti al lavoro, all’istruzione, ai servizi sociali, all’accessibilità e mobilità autonoma dei non vedenti.
Ti inviterei a prestare maggiore attenzione ai contenuti e non alle persone, alle scelte politiche da compiere e non alle cariche e alle poltrone da conquistare. Servire l’associazione e i non vedenti non è un infantile gioco del risiko.
Dici di respirare una brutta aria, forse se l’aria fosse meno inquinata da cattiverie, falsità, insulti, minacce più o meno subliminali, e fosse più animata da spirito di servizio, da senso del dovere, da solidarietà collaborativa e da amore per la verità, staresti un po’ meglio.
Io credo che a nessuno interessi quello che l’avvocato Colombo pensa di fare fra un anno, immagino che abbiano cose più serie a cui pensare, diversamente da te, che manifesti un’attenzione morbosa per la mia persona e non impieghi la tua energia sulla riflessione e discussione di questioni concrete.
Massimo, tu sei stato voluto, fortemente voluto, come dirigente nazionale, devi sapere che io e tantissima gente stiamo osservando e riflettendo sulla tenuta della democrazia e della legalità nella nostra associazione, sul rispetto delle regole e delle persone, sulla garanzia dei valori del nostro sodalizio, sulle effettive capacità di gestire, di scegliere i collaboratori, di garantire la sintesi tra le esigenze della tradizione e il rinnovamento, sull’osservanza della meritocrazia e non delle clientele nella designazione agli incarichi associativi
Solo dopo consequenzialmente verrà il momento delle scelte, e comunque siamo sempre nelle mani del Signore.
Cordialmente
Caserta,09.12.2014 Avv. Paolo Colombo
Contributi dei lettori: Candidature annunciate e candidature pensate. Replica di Paolo Colombo
Autore: Paolo Colombo