Foggia: Volontari e non vedenti insieme… alla scoperta di Luoghi dello Spirito

Autore: Vito Pacillo

Domenica, 20 maggio, si è svolta la visita guidata al Santuario di Montevergine e a Pietrelcina organizzata dall'U.N.I.V.o.C, sez. di Foggia, il primo dei percorsi programmati nel progetto "VOLONTARI E NON VEDENTI INSIEME … alla scoperta  di Luoghi dello Spirito e meraviglie della Natura. " Il progetto, condiviso dall'Assessore alla Formazione ed alla Istruzione del Comune di Foggia, dott.ssa Maria Aida Episcopo, che ha provveduto a mettere a disposizione il pullman G.T. dell'ATAF, rientra tra le finalità che l'Associazione si prefigge: far vivere a coloro che sono privati della vista esperienze profonde sia di natura spirituale che di contatto con la natura.
Hanno partecipato al pellegrinaggio venti non vedenti, provenienti da Foggia, Candela, S. Giovanni Rotondo, Ortanova, accompagnati da amici, familiari e volontari.
Puntuale, intorno alle 9.30, la comitiva è giunta al Santuario di Montevergine, il complesso monastico mariano di Mercogliano, che sorge su un pianoro a 1270 m d'altitudine dominante la città di Avellino e l'ampia vallata del Sabato. Monumento nazionale, Montevergine è una delle sei abbazie territoriali italiane. Al suo interno viene venerato il quadro della Madonna che attira ogni anno circa un milione e mezzo di visitatori. La Guida ha accolto i pellegrini e li ha introdotti attraverso le navate della basilica romanica, opera dell'architetto Florestano di Fausto, narrando la storia del santuario strettamente legata alla figura del monaco eremita, Guglielmo da Vercelli (XI-XII sec), al quale si attribuisce anche la guarigione di un cieco. Li ha condotti nella basilica antica, presso l'altare maggiore, dove è posta la statua in marmo della Madonna delle Grazie e quelle di San Guglielmo e San Benedetto, e alle spalle dell'altare, dove è situato il coro. I visitatori hanno potuto toccare con mano gli alti seggi in legno di noce, le colonnine e i putti intarsiati sui braccioli. Hanno seguito con attenzione la dettagliata descrizione del quadro bizantino della Madonna di Montevergine o Madonna Schiavona, hanno pregato e partecipato alla celebrazione della S. Messa solenne.
Il pranzo sulla via per Pietrelcina, seconda tappa della visita guidata, si è svolto in un clima di allegria e di buonumore e ha permesso di consolidare i rapporti amicali tra non vedenti e volontari. È questa, infatti, una delle più importanti finalità dell' U.N.I.V.o.C.: creare legami di amicizia tra chi ha bisogno di aiuto e chi l'offre, perché solo un amico può pienamente comprendere e non creare disagio.
Nel pomeriggio si è svolta la visita ai luoghi di S. Pio. Paola, una ragazza dolce e solare, ha guidato i pellegrini nella casa natale di Francesco Forgione, in vico Storto Valle e nei diversi vani che si affacciano sulla stessa strada: la cucina, con il focolare e l'arredo originario, e la camera da letto dove Padre Pio fece le sue prime esperienze soprannaturali.
Per gentile concessione dell'autista  abbiamo costeggiato "Piana Romana", dove era sita la campagna dei Forgione, e qui è conservato tuttora l'olmo dove San Pio ricevette le prime stimmate.
I canti popolari alla Vergine "Statte bone, Madonna mia", "Evviva Maria"  e quelli del piccolo Leonardo dedicati a Padre Pio hanno permesso di continuare a mantenere vivo il legame spirituale e di amicizia nella comitiva.
Nel viaggio di ritorno l'Assessore Episcopo, contattata al telefono per i ringraziamenti, si è scusata per non poter accogliere personalmente il gruppo al rientro a Foggia, a causa della sua presenza alla fiaccolata organizzata per la tragedia di Brindisi, promettendo il suo diretto intervento in una prossima occasione.
                                                                                            Il Presidente U.N.I.Vo.C. Foggia
                                                                                                       prof. Vito Pacillo 

 

Roma: Cena al buio

Autore: Redazionale

La ROMA All Blinds in collaborazione con la trattoriola BURRO E SUGO

Riorganizza

“UNA BATTUTA NEL BUIO (il ritorno)"

 
Per sostenere la squadra di baseball Roma All Blinds (baseball giocato da ciechi)

vieni anche tu alla cena al buio prevista per giovedì 31 maggio alle 19.30 presso il ristorante burro e sugo, (Via Elvio Pertinace 1).

I componenti della squadra serviranno la cena in una sala opportunamente oscurata per farvi gustare le pietanze esercitando anche gli altri sensi.
 

Il costo a persona è di 28 €.

Il menu prevede antipasto, primo, secondo, contorno, dolce a scelta, bevande, caffè e l'immancabile ammazzacaffè,

tanto per… dimenticare il prezzo!

 

Le prenotazioni dovranno pervenire al numero di cellulare di Ada Nardin: 3398507611

Per raggiungere il locale:

dalla stazione Termini metro B (direzione Laurentina), fermata (Basilica San Paolo); percorrere via Giustiniano Imperatore (direzione via Cristoforo Colombo) e svoltare alla quarta

traversa a destra, ovvero, in via Settimio Severo… Proseguire per via della Collina Volpi. Arrivo sul lato sinistro.

 

http://www.burroesugo.com/index.php?option=com_content&view=article&id=52&Itemid=59

Ora basta. Se uno è cieco per davvero non può essere trattato come se fosse un finto cieco!

Autore: Tommaso Daniele

 

LETTERA APERTA DI TOMMASO DANIELE

Il fenomeno dei falsi invalidi e dei falsi ciechi è un dato oggettivo che nessuno può negare. E’ presente a tutte le latitudini del territorio nazionale. L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ne è consapevole e da sempre combatte il fenomeno costituendosi, come parte civile, nei processi penali contro i falsi ciechi: infatti, ciò che viene usurpato dai falsi ciechi, viene tolto ai ciechi veri.

Tuttavia, troppo si grida al falso cieco con motivazioni ritenute logiche solo da chi non conosce la realtà dei non vedenti, il loro quotidiano, il loro inserimento nel mondo del lavoro: infatti, si sostiene che una persona che pota un albero non può essere cieca, una persona che cammina speditamente con il bastone bianco non può essere cieca, una persona che evita un camion che sta fermo non può essere cieca, una persona che fa segno con la mano ad un autobus di fermarsi non può essere cieca, e gli esempi potrebbero continuare.

Tutta questa disinformazione è frutto del pregiudizio che da sempre esiste nei confronti dei ciechi che spesso sono considerati dei poveretti incapaci di fare qualunque cosa.

Si è verificato in queste ore un nuovo episodio che l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti vuole denunciare. A Siracusa, a conclusione delle indagini effettuate dalla Procura del capoluogo siciliano con l’ausilio della Guardia di Finanza, si delinea il rinvio a giudizio di sedici presunti “falsi ciechi” e di un solo Medico Oculista vicino alla categoria dei non vedenti siracusani.

La perizia redatta dai consulenti medici della Procura, anche quando gli esami eseguiti in quella sede sono confacenti con quelli che hanno portato alla dichiarazione di cecità assoluta o parziale, conclude sostenendo che l’esito degli esami, posti in relazione con i filmati dei pedinamenti, devono essere considerati artatamente falsati dalla non collaborazione consapevole dell’esaminato, il quale ha, così, indotto in errore la Commissione.

La Procura quindi accusa 16 persone di essere “falsi ciechi”, non prendendo in considerazione che l’autonomia più o meno ampia del non vedente acquisita con la riabilitazione, la tecnologia e/o con la volontà reattiva e positiva di non rimanere chiusi tra quattro mura, anche con la assunzione del rischio della incolumità personale, costituisce, oramai, elemento tipico del privo della vista, il quale vuole aprirsi al mondo per vivere, lavorare ed essere utile a se stesso e agli altri. Gli indagati, infatti, sono stati filmati mentre operavano al computer, formavano numeri al cellulare, camminavano con passo più o meno sicuro, mettevano la chiave nella toppa dopo aver individuato l’uscio con sicurezza, qualcuno addirittura mentre operava al bancomat.

Nella valutazione di tutto ciò non si tiene conto del fatto che si tratta, spesso, di attività ripetitive e ripetute nel tempo, di percorsi e di movimenti oramai memorizzati con la memoria ancor più viva del non vedente. Non si tiene conto, inoltre, che spesso si tratta di patologie gravi che lasciano comunque fessure e spazi limitati di visione più o meno nitida che consentono quella limitata autonomia tramutata in finzione messa in atto anche ingannando la macchina per la misurazione del campo visivo percentualizzato. Non si tiene conto infine della legge 138 del 2001 la quale consente di dichiarare ciechi, nei vari gradi, soggetti che si trovano nelle condizioni sopra descritte.

Con questa indagine, pertanto, viene messa in serio pericolo la corretta applicazione presente e futura della normativa, partendo tra l’altro dal presupposto che già ora si verifica un maggiore irrigidimento delle commissioni e dei medici certificatori nel timore di vedersi incriminati per il solo fatto di avere valutato applicando la legge. Occorre a questo punto acquisire elementi medico-scientifici anche di natura psicologica e comportamentale che possano aiutare a demolire l’assurdo sillogismo del tipo “ti muovi da solo e sei apparentemente autonomo, quindi ci vedi”.

Vorrei cogliere l’occasione per spiegare che esistono diverse tipologie della disabilità visiva: i ciechi totali, i ciechi parziali e gli ipovedenti. Di questi soltanto i ciechi totali hanno diritto all’indennità di accompagnamento. Naturalmente, la gente che incontra un disabile visivo pensa che deve essere necessariamente un cieco totale e quando incontra qualcuno che si muove con una certa autonomia ritiene che si tratti di un falso cieco.

E’ evidente che il problema è eminentemente culturale; i ciechi in Italia sono una minoranza sociale e nonostante il costante impegno dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti la conoscenza delle loro problematiche è ancora a livelli molto bassi.

Ma ora basta. Se uno è cieco per davvero non può essere trattato come se fosse un finto cieco.

IL PRESIDENTE NAZIONALE – Prof. Tommaso Daniele

 

Potenza: Mini maratona e passeggiata per Telethon

Autore: Maria Buoncristiano

Si è svolta il 29 aprile 2012 a Potenza  l'evento Walk of Life, organizzato da Telethon per raccogliere fondi in favore della ricerca sulle malattie genetiche.
Potenza è stata una delle otto città italiane ad ospitare la mini maratona di dieci chilometri e  la passeggiata non competitiva di tre chilometri alla quale ha aderito anche la sezione UICI di Potenza. Una decina di ciechi e ipovedenti e relativi accompagnatori si sono dati appuntamento in piazza Don Bosco e, indossando le maglie degli eventi al buio con il logo dell'UICI, hanno partecipato alla passeggiata.
Al momento dell'iscrizione i partecipanti hanno ricevuto la maglia ufficiale dell'iniziativa donata da BNL Gruppo BNP Paribas;  la sezione UICI di Potenza, tuttavia, ha inteso partecipare con le magliette identificative dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e ciò al fine di determinare una presenza visibile in grado di contrastare la campagna mediatica sui falsi ciechi.
Far comprendere, infatti, che sicuramente corrisponde a verità il fenomeno delle false certificazioni, ma è altrettanto vero che ai cittadini comuni sfuggono le frustrazioni e i disagi che i ciechi e gli ipovedenti vivono quotidianamente, soprattutto quando vengono richiamati dall'INPS a visite di revisione a distanza ravvicinata o quando vengono sospese le indennità, pur in presenza della conferma dello status invalidante.
La passeggiata di solidarietà, come da programma, è partita alle ore 10 da Piazza Don Bosco per farne ritorno, intorno alle ore 11, dopo aver attraversato alcune strade della città. La bella giornata di sole, l'entusiasmo e la consapevolezza di aver contribuito alla ricerca in favore della malattie genetiche, hanno fatto da cornice al piacevole evento.
 

Potenza: Il genio e le invenzioni

Autore: Maria Buoncristiano

Sabato 12 maggio 2012 un gruppo di circa 35 persone tra ciechi, ipovedenti delle sezioni provinciali dell'UICI di Potenza e Matera e volontari dell'U.N.I.Vo.C. hanno visitato la mostra internazionale "Il genio e le invenzioni" di Leonardo Da Vinci, allestita nel Borgo Casalini di Policoro.
La mostra, organizzata dall'associazione culturale Siddharta rimarrà aperta al pubblico fino al 16 giugno prossimo, tutti i giorni inclusi i festivi dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e dalle 16,30 alle 20,00. 
Si tratta di una mostra completamente accessibile e fruibile dalle persone con disabilità della vista.
L'approccio multisensoriale, basato sulla descrizione delle macchine e sulla conoscenza tattile consente ai partecipanti di scoprire la genialità di Leonardo da Vinci, il meccanismo di funzionamento, le finalità di impiego e tutti quei particolari che potrebbero sfuggire alla globalità della vista. E' un viaggio nel tempo  nel quale sorprende non poco la capacità di Leonardo di anticipare il futuro attraverso la semplice osservazione della natura che lo circondava e dell'ambiente in cui viveva.
Di seguito si riporta una breve descrizione delle 11 macchine che compongono la mostra.
Artiglieria con alzata a pioli
E' una delle tre bombarde disegnate da Leonardo. Per la sua dimensione è destinata ad essere usata nelle azioni della fanteria. Oltre all'affusto leggero a ruote, l'arma ha la possibilità di essere regolata in altezza utilizzando un sistema di bloccaggio mediante pioli. La bombarda è ad avancarica e con bocca da fuoco in bronzo.
Bicicletta
Nel Codice Atlantico di Leonardo da Vinci si trova il disegno di una bicicletta eseguito con matita a carboncino e databile intorno al 1493 che stupisce per la genialità della propria concezione, e può considerarsi il progenitore della bicicletta moderna.
Biella- Manovella
Il sistema biella-manovella è utilizzato per trasformate il moto rotatorio in moto lineare alternato. A una ruota viene applicata una manovella alla cui estremità è vincolata una biella. La biella è un sistema composto da due aste unite tramite perni. In altre parole, la biella trasforma l'energia muscolare, applicata sulla manovella (un movimento rotatorio), in un movimento lineare, attraverso un asse con vite senza fine che agisce su un ingranaggio a ruota con doppia dentatura.
Cuscinetti a sfera
I cuscinetti sono costituiti da due anelli di diverso diametro, tra i quali sono posizionati gli elementi principali ai quali è affidata la funzione di:
* Supportare l'elemento ruotante;
* Ridurre l'attrito di rotazione;
* Preservare la sede di rotazione.
Il cuscinetti sono degli elementi impiegati, al giorno d'oggi, in innumerevoli cinematismi, l'impiego più conosciuto è nei motori a scoppio, ma utilizzati nelle biciclette e nel settore ferroviario.
Meccanismo elicoidale
In questo meccanismo la vite senza fine ha forma concava così che il contatto con la ruota dentata non avviene in un solo punto di tangenza ma segue una porzione del profilo della ruota stessa. La sagomatura concava permette alla vite di ingranare contemporaneamente più denti della ruota distribuendo la forza e riducendo di conseguenza il rischio di rottura.
Ingranaggio a lanterna
E' un dispositivo largamente impiegato da Leonardo che compare in molti dei suoi disegni di macchine; consiste nell'abbinamento di un rocchetto a lanterna (formato da una serie di cilindretti tenuti insieme da due dischi) e di una ruota dentata o a pioli.
Martello azionato da camma eccentrica
Questa è una delle macchine più semplici progettate da Leonardo per migliorare l'efficienza del lavoro umano. Una camma eccentrica determina lo spostamento di una leva collegata ad un martello. Ad ogni giro della manovella il martello dà un colpo sulla grossa incudine.

Moto Perpetuo
A partire dal tredicesimo secolo sono stati molteplici i tentativi di costruire un cosiddetto "motore perpetuo", ovvero una macchina che una volta azionata possa continuare a funzionare autonomamente per esempio sollevando pesi o muovendo oggetti, in contraddizione con il principio di conservazione dell'energia. Leonardo disegno un dispositivo di mezze ruote con pesi all'interno, in grado di ricadere alternativamente per forza di gravità. Questo studio fornisce la prova dell'impossibilità per l'"umano ingegno" di fabbricare un dispositivo per il moto "continuo".
Riflettore
Nel 1502 Cesare Borgia chiese a Leonardo di progettare il porto canale di Cesenatico.  Dopo precisi rilievi dell'area, realizzò uno schizzo della città vista dall'alto e progettò un faro per guidare le imbarcazioni, ridisegnando il canale in modo tale da risolvere l'annoso problema dell'insabbiamento dell'imboccatura.
Il genio, ideò una semplice scatola con una grossa lente di vetro su una delle pareti ed all'interno una candela: questo è il modo di Leonardo per fare "un lume bello e grande".
Salvagente
Forse non tutti sanno che il salvagente lo inventò proprio il grande Leonardo da Vinci. Lo disegnò tra il 1487 ed il 1490, insieme allo scafandro, ai pattini per camminare sull'acqua e ai guanti palmati, per nuotare più veloci.
L'invenzione del moderno giubbotto di salvataggio invece, si deve al capitano inglese Johnn Ross Ward che nel 1851 creò una veste di sughero da far indossare all'equipaggio, sia per galleggiare, sia per difendersi dalle intemperie.
Volano
Nei suoi disegni, Leonardo si riferisce al volano come "ruota di aumento", sottolineando la caratteristica fondamentale del dispositivo che, a fronte di uno sforzo iniziale superiore, permette, una volta raggiunto il regime di rotazione, la diminuzione dello sforzo con una maggiore conservazione del movimento.

Al M.I.U.R. riunito l’osservatorio sulla disabilità

Autore: Luciano Paschetta

Giovedì 17 pomeriggio al M.I.U.R., assieme alla segretaria della commissione istruzione, con la riunione della Consulta delle associazioni iniziata alle 14,30 e seguita alle 18,00 da quella del Comitato Tecnico dell'osservatorio sulla disabilità, abbiamo concluso la maratona iniziata con una serie di incontri la settimana precedente dei quattro gruppi di lavoro, nei quali abbiamo discusso su :
GL 1 [formazione]
GL 2 [aspetti organizzativi]
GL 3 [ protocollo MIUR – Min. Salute]
GL 4 [nuove tecnologie e comunicazione] 
Importanti le conclusioni emerse nella riunione finale del Comitato tecnico dell'osservatorio alla quale erano presenti oltre i dirigenti del MI.U.R. anche quelli del ministero della salute. Il ministro Francesco Profumo, presente con il sottosegretario Rossi Doria, ha partecipato attivamente a tutto l'incontro, entrando nel merito delle tematiche trattate anche con propri suggerimenti tecnici.
Nel corso dell'incontro è stato presentato il nuovo data base per la rilevazione dei dati relativi allo stato dell'integrazione scolastica ed è stata presentata la bozza del testo, come concordata nel corso dei lavori, del protocollo di intesa che, dopo gli ultimi ritocchi, sarà sottoscritto a breve tra il MI.U.R. e il ministero della salute , mentre, noi assieme agli altri esperti delle associazioni presenti nel Comitato tecnico, proseguiremo nella predisposizione, entro fine mese, della bozza del D.L. che affronterà  le modalità di formazione obbligatoria in servizio dei docenti di sostegno e curriculari, le possibilità di continuità didattica in presenza di alunni disabili e la riorganizzazione del sistema in relazione alla soppressione degli USP e , di conseguenza di quella dei GLIP , attraverso il potenziamento dei CTS.
 

Manifestazione 23 maggio 2012

Autore: Tommaso Daniele

Carissimi,

 vi trasmetto il link ad un articolo di Repubblica che contiene una nota di Palazzo Chigi che è intervenuto per chiarire la questione della riforma dell'Isee: "In riferimento ad alcuni articoli stampa, il governo dichiara che è priva di ogni fondamento la notizia che si possa utilizzare la riforma dell'Isee per operare un taglio della spesa sociale, a partire dalla indennità di accompagnamento per i disabili":

http://www.repubblica.it/salute/2012/05/18/news/disabili_governo_riforma_dell_isee_non_taglier_la_spesa_sociale-35403277/?ref=HREC1-11 .

L’articolo contiene una certa ambiguità relativa al piano della non autosufficienza che il Governo sta elaborando dove si parla di una indennità di accompagnamento che tenga conto del bisogno; trattasi, tuttavia, di una riforma ancora da predisporre; avremo, quindi, il tempo per confrontarci con il Governo sulla materia.

Alla luce di quanto sopra riportato, ritengo che vengano meno le ragioni della protesta prevista per il giorno 23 maggio che pertanto è sospesa.

Non sono riuscito a contattare i Presidenti di FAND e FISH che dovranno emanare un loro comunicato stampa.

Cordiali saluti.   

IL PRESIDENTE NAZIONALE

Prof. Tommaso Daniele 

 

L’UNIONE ADERISCE ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEI DISABILI

Autore: Tommaso Daniele

 

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti aderisce con convinzione alla manifestazione delle persone con disabilità contro il nuovo ISEE. La manifestazione nazionale, indetta per il 23 maggio a Roma, è organizzata dalla FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili) e dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e vedrà la partecipazione di rappresentanti di tutto il mondo della disabilità.

“L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – dichiara Tommaso Daniele, presidente nazionale – è estremamente preoccupata per come sta evolvendo la riforma dell’ISEE che colpisce la concessione dell’indennità di accompagnamento. I ciechi sono stati i primi, in Italia, ad usufruire dell’indennità di accompagnamento e non sono in nessun caso disposti a rinunciarci: la cecità è una disabilità gravissima, abbiamo bisogno di aiuto per svolgere la maggior parte delle attività quotidiane.”

L'indennità di accompagnamento a favore dei ciechi civili assoluti è stata istituita dalla Legge 28 marzo 1968, n. 406 (art. 1) e viene erogata ai ciechi civili assoluti al solo titolo della minorazione e cioè indipendentemente dal reddito personale e dall'età.

“L’indennità di accompagnamento – continua Daniele – è il riconoscimento dello Stato del grande disagio che vive un disabile. Eliminare il riconoscimento, o assoggettarlo al reddito familiare, è un grave passo indietro per uno Stato civile. Ci opponiamo con sdegno ad uno Stato che scarica il peso della disabilità sui più deboli; non possiamo pagare due volte la crisi, una come cittadini, una come disabili. Lotteremo per la salvaguardia dei nostri diritti. Siamo disposti a tutto, anche ad una nuova marcia del dolore”.

Secondo il testo del decreto cui stanno lavorando il Ministero del Lavoro e quello dell’Economia, nel nuovo ISEE (reddito familiare) si dovrebbero conteggiare come se fossero redditi anche gli aiuti monetari che lo Stato riconosce alle persone con disabilità (assegni di cura, indennità di accompagnamento, pensioni). Si teme inoltre che il nuovo ISEE sarebbe applicato anche ai fini della concessione di pensioni e indennità di accompagnamento riservate alle persone con grave disabilità e ad ogni altra prestazione di sostegno all’autonomia personale. “Un’ipotesi gravissima e smaccatamente volta a tagliare quel minimo di sostegno economico che lo Stato riconosce in caso di disabilità civile”, affermano i promotori della manifestazione.

Roma, 18 maggio 2012

Articolo di “Repubblica” – richiesta smentita.

Autore: Tommaso Daniele

CIRCOLARE N.  127
Prot. 6351/2012-05-15
PN (TD/ts)
 
Ai Consigli Regionali
dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
 
Alle Sezioni Provinciali
dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
 
Ai Componenti il Consiglio Nazionale
dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
 
Ai Componenti il Collegio dei Probiviri
dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
 
LORO SEDI
 
 
 
Questa circolare e' presente in forma digitale sul Sito Internet: http://www.uiciechi.it/documentazione/circolari/main_circ.asp
 
OGGETTO: Articolo di "Repubblica" – richiesta smentita.
 
Carissimi,
 
 per conto della FAND ho predisposto una lettera per il Sottosegretario Cecilia Guerra che vi allego da utilizzare anche come comunicato stampa. Mi auguro che il Sottosegretario smentisca.
 Cordiali saluti. 
 
IL PRESIDENTE NAZIONALE
Prof. Tommaso Daniele
 
 
 
Alleg. 1
 

Prof.ssa Cecilia GUERRA
Sottosegretario Ministero Lavoro e
Politiche Sociali
 
OGGETTO: Richiesta di smentita.
 
Gentile Sottosegretario,
 
 le diverse associazioni costituenti la FAND hanno ricevuto telefonate e lettere di protesta da parte degli iscritti che hanno letto su "Repubblica" l'articolo a firma di Roberto Petrini nel quale si sostiene: "La seconda operazione, forse la piu' delicata, sara' quella di sottoporre ad una soglia di reddito Isee prestazioni che oggi sono di carattere universale e totalmente indipendenti dal reddito come gli assegni di accompagnamento per gli invalidi. In questo caso sarebbe emersa anche una cifra: sotto i 15 mila euro di reddito Isee gli assegni di invalidita' resteranno intatti, sopra ci saranno delle riduzioni proporzionali al reddito."
 Tutto cio' contrasta con le rassicurazioni ricevute da parte Sua e dal Ministro Fornero circa l'intangibilita' dell'indennita' di accompagnamento che non sarebbe stata sottoposta ad un tetto di reddito ma concessa solo al titolo della minorazione; inoltre, di cio' non e' stata fatta alcuna menzione nell'incontro con FAND e FISH del giorno 14 maggio durante il quale le due Federazioni hanno chiesto, fra l'atro, con forza che le prestazioni economiche esenti da reddito non entrassero nell'ISEE. Anche su questo punto Lei e' sembrata rassicurante; La prego, quindi, di smentire prontamente quanto affermato da "Repubblica", in caso contrario ci vedremmo costretti, nostro malgrado, a portare i disabili in piazza per dar vita ad una protesta contro il Governo a tempo indeterminato.
 In attesa, Le porgo distinti saluti.
 
 
IL PRESIDENTE DELLA FAND
Prof. Giovanni Pagano
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

IL CINEMA PER NON VEDENTI ENTRA ALL’UNIVERSITA’

Autore: Mario Mirabile

Oggi all'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, grazie all'impegno dell'UNIVOC locale (Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi) e alla disponibilità del Servizio di tale Ateneo per le Attività degli Studenti con Disabilità, verrà proiettato  il film  "Si può fare", diretto nel 2008 da Giulio Manfredonia, con Claudio Bisio, con l'audiodescrizione per i non vedenti. Non è la prima volta che a Napoli e Provincia la locale Sezione dell'UNIVOC, da sempre impegnata a rendere accessibili l'arte, la cultura e il tempo libero alle persone con disabilità e in particolare a quelle con disabilità visiva, organizza proiezioni di film con audiodescrizioni. Arrivare però a farlo all'interno di un'Università è certamente un risultato molto importante. Ed è quanto accadrà oggi alle ore 15.30 alla Sala Proiezioni dell'Università Suor Orsola Benincasa. Il film in programma con audiodescrizione sarà Si può fare, nota pellicola diretta da Giulio Manfredonia nel 2008, con Claudio Bisio come protagonista, ispirata alle storie vere delle coooperative sociali nate negli anni Ottanta, per dare lavoro ai pazienti dimessi dai manicomi in seguito alla Legge Basaglia. Un'opera, poi, scelta anche per lo stesso valore evocativo del titolo, che può certamente servire a far riflettere sulla complessa problematica della fruizione delle varie forme culturali da parte delle persone con disabilità. «Speriamo – commenta soddisfatto Salvatore Petrucci, presidente dell'UNIVOC di Napoli – di scuotere la sensibilità anche di chi può fare di più. Un ringraziamento particolare – aggiunge Petrucci – va al Rettore dell'Università Suor Orsola Benincasa, per la sua disponibilità, e a Carmela Pacelli del SAAD, che ha organizzato l'intera iniziativa». Presso la stessa Università l'UNIVOC ha già presentato, qualche mese fa, il progetto "Vediamo di Muoverci".