UICI, un francobollo per il Centenario, per la Storia, per l’Identità, di Pierfrancesco Greco

Autore: Pierfrancesco Greco

Questa mattina, presso la Sede genovese di Poste Italiane, si è svolta la cerimonia relativa all’emissione celebrativa, a cui ha partecipato, in collegamento dalla Sede Nazionale dell’Associazione, il Presidente Nazionale Mario Barbuto.

I francobolli costituiscono una parte rimarchevole dell’identità di un Paese, di una Nazione, di una Comunità, di una Categoria: il francobollo è un compendio di Storia, di Cultura, di Arte, di Costume. Ecco perché l’emissione di un francobollo è sempre un evento di grande rilevanza, ancor di più se un’emissione è afferente a una ricorrenza importante, storica, veicolante valori solidali e inclusivi: ebbene la celebrazione dei primi 100 Anni di un’associazione come l’UICI è una ricorrenza avente tali crismi; ed è una ricorrenza che cade oggi, a un secolo esatto dalla fondazione dell’Associazione, avvenuta, grazie all’opera e alla personalità di Aurelio Nicolodi, ex ufficiale del Regio Esercito a cui la Grande Guerra portò via la vista, il 26 ottobre del 1920, a Genova, città ove stamattina, presso la Sede di Poste Italiane, si è svolta la cerimonia di annullo del francobollo, a cui ha partecipato, in collegamento dalla Sede Nazionale dell’UICI, in Roma, il Presidente Nazionale Mario Barbuto, massimo rappresentante dei non vedenti italiani, per i quali questo francobollo andrà certamente a rivestire quella funzione identitaria di cui si diceva prima. Durante la cerimonia è stata anche mostrata la cartellina contenente il francobollo, al cui interno si troverà la riproduzione grafica della carta valore in questione, con una breve didascalia sulla storia dell’UICI; il tutto riportato, ovviamente, in Braille, per dare ai protagonisti di questa ricorrenza la possibilità di cogliere le caratteristiche e le peculiarità di un’emissione destinata a entrare nella Storia, non solo dell’UICI, oltre che ad assurgere a punto di riferimento per gli appassionati di filatelia. “Il francobollo – ha spiegato la dottoressa Annamaria Palummo, Consigliere Nazionale dell’UICI – rappresenta un occhio stilizzato che vuole guardare al futuro, che è proiettato sul domani: la sua emissione va al di là della pregevolezza visiva e del valore filatelico in essa insita, assumendo, piuttosto, il significato proprio di un viatico positivo, di un messaggio ottimistico, rispetto al momento che il mondo sta vivendo. In particolare, tale iniziativa, promossa da Poste Italiane, in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dello Sviluppo Economico e in sinergia con l’UICI, rende onore e merito alla forza, alla resistenza, alla capacità rappresentativa di un sodalizio che è riuscito a proiettare i ciechi e gli ipovedenti nella dimensione della Cittadinanza attiva, dell’Autonomia, della Libertà!” Una dimensione che troverà nel francobollo emesso poco fa una pietra miliare: una pietra miliare di aulica bellezza e incommensurabile valore morale, in un percorso di progresso sociale, di crescita culturale, di elevazione globale.