La Firma Digitale, i dispositivi per utilizzarla ed i disabili visivi, di Nunziante Esposito

Autore: Nunziante Esposito

Le esultanze, il buon umore per esserci riusciti, il poter dimostrare a tutti che anche noi eravamo capaci di poterla usare, ha creato in noi un ottimismo che mai avremmo pensato di perdere da li a poco e dopo tanto lavoro fatto.

Tra l’altro, con il nostro entusiasmo e soprattutto con i corsi fatti attraverso la web radio “Parla con l’Unione”, abbiamo amplificato per tantissimi disabili visivi quell’aspettativa che già di per sé crea uno strumento così importante per la nostra autonomia.

Sembra ieri, ma sono circa 10 anni che ce ne occupiamo nell’ambito del GDL IRIFOR per la Firma Digitale. Infatti, è dal 2003 che la Direzione Nazionale ha ritenuto opportuno che dovesse essere un argomento da seguire molto da vicino per quello che, in termini di autonomia, significa per i disabili visivi.

Ci eravamo illusi troppo presto per aver avuto dalla società Infocert http://www.infocert.com un dispositivo di Firma Digitale accessibile con le tecnologie che usiamo abitualmente. Questa illusione è durata appena tre anni.

Essendo ancora oggi un argomento molto importante per noi e la nostra autonomia, ed avendo avuto di recente l’approccio con la firma digitale remota, potendolo fare, vi aggiorno sullo stato dell’arte, mentre continuiamo a combattere contro questa inaccessibilità che, per le attuali leggi vigenti, non dovremmo proprio avere.

Ecco lo stato dell’arte sulla Firma Digitale e sui dispositivi per il suo utilizzo, nell’ottica dell’accessibilità per i disabili visivi.

Premessa:

– ad oggi, 23 Giugno 2014, di dispositivi di firma digitale su pendrive USB o su Smart Card, non ne esistono di accessibili, perché, l’unica che era accessibile, quella di Infocert, non è stata più aggiornata e, attualmente, non è più accessibile.
– L’unica completamente usabile con le tecnologie abitualmente usate dai disabili visivi è il dispositivo per la firma digitale remota di Poste Italiane.

Per poter usufruire di questo servizio on-line di Poste Italiane, bisogna registrarsi prima al sito e poi, dall’area privata cui si accede con le proprie credenziali, farne richiesta, espletando poi tutte le formalità che vengono indicate.

Il servizio da richiedere è comprensivo di Posta certificata, Firma Digitale Remota e disco remoto da 4 Gigabyte. E’ un unico kit che costa circa 15 Euro l’anno (costo IVA compresa). La richiesta si effettua dallo spazio privato, se si è già registrati al sito, oppure lo si acquista all’ufficio postale abilitato.

Per i possessori di una Postepay o del conto corrente BancoPosta, questo servizio è fornito gratuitamente per un periodo, al fine di poterne apprezzare l’utilizzo. Precisamente, viene fornito per un anno ai possessori di una Postepay e per tre anni ai possessori di un conto corrente Banco Posta. Attualmente sul sito di Poste non se ne fa più menzione, ma ho chiamato il numero verde 803160 e mi hanno confermato che questa gratuità esiste ancora.

Il servizio, prevede un abbinamento con un cellulare con il quale effettuare la conferma dell’operazione. Il numero di cellulare fornito, funziona da dispositivo di sicurezza. Infatti, ad ogni operazione eseguita, cosa che conoscono bene i possessori di Postepay e di BancoPosta, viene inviato sul cellulare un messaggio SMS con un numero che bisogna digitare all’interno della pagina internet con la quale si sta eseguendo l’operazione di Firma.

Al momento della installazione del software, viene verificata sul computer che si sta usando la presenza della tecnologia Java che, tra l’altro, deve essere aggiornata per poter utilizzare la Firma Digitale Remota.

Questa firma si utilizza senza nessun dispositivo hardware, quindi, si tratta solo di collegarsi al sito ed espletare le operazioni di firma di un documento.

Al momento di firmare il documento scelto, bisogna fornire le credenziali di accesso al sito di Poste per poter utilizzare questo servizio.

Nel tempo, quando ci sono aggiornamenti della Java Virtual Machine o del software stesso di firma, ne siamo informati ad ogni avvio e dobbiamo obbligatoriamente aggiornare, pena il non funzionamento del software.

L’utilizzo di questo dispositivo di Firma Digitale Remota di Poste Italiane, l’unico verificato ed usabile in ogni sua parte, necessita di una certa dimestichezza con il computer e con le tecnologie assistive usate. In particolare, l’utente che volesse utilizzare questo servizio di firma Digitale, deve avere una certa preparazione. In particolare:

– essere un buon utilizzatore del computer, con piena padronanza dei comandi della tecnologia assistiva usata. Non deve necessariamente essere uno smanettone, ma deve essere perfetto conoscitore della gestione risorse e della navigazione Internet.
– Conoscere molto bene l’utilizzo del proprio cellulare per poter velocemente leggere l’SMS che viene inviato dal sito ad ogni operazione di Firma. E’ necessario poter individuare al più presto possibile il codice dispositivo da inserire nella pagina per poter confermare l’operazione. L’operazione consente un tempo massimo di un minuto, quindi, in tale tempo, bisogna aprire l’SMS, leggere il codice di 8 cifre e digitarlo nel campo editazione apposito della pagina Internet.

E’ bene che si sappia che la Commissione OSI è già in contatto con Poste Italiane per cercare di far modificare tale tempo e consentire di non avere problemi nella conferma di una operazione di Firma. Siccome si tratta della sicurezza, sapete meglio di me che i programmatori sono sempre restii ad apportare modifiche che possono mettere in pericolo i nostri dati, quindi, per il momento dobbiamo sopperire con la nostra preparazione a leggere in modo veloce i messaggi SMS.

Per i possessori di una carta prepagata Postepay o di un conto corrente Bancoposta, penso sia molto conveniente approfittare di questa promozione gratuita per il periodo indicato sopra. Se non altro, si può provare ad usare questo dispositivo di Firma Digitale Remota e poterne apprezzare l’utilizzo.

Per indicazioni pratiche di utilizzo e di installazione, mi potete contattare via email e vi posso inviare il materiale già disponibile e pubblicato in precedenza sul giornale Uiciechi.it.

Nunziante Esposito
nunziante.esposito@uiciechi.it