Torino: MOBILITiamoci! Non vedenti in piazza ottengono incontro col Vicesindaco, di Lorenzo Montanaro

Autore: Lorenzo Montanaro

Il presidente Salatino: «Un buon segnale, ma ora servono risposte concrete»
Un confronto con Elide Tisi, vicesindaco e assessore alle Politiche Sociali della Città di Torino: è questo il primo risultato della manifestazione MOBILITiamoci!, che lunedì 6 ottobre ha portato in piazza i ciechi torinesi, accanto ad altre categorie di disabili, per denunciare i tagli alla mobilità accessibile decisi dal Comune. La protesta, organizzata dall’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) di Torino si è svolta proprio sotto le finestre di Palazzo Civico. Armati di striscioni, slogan e determinazione, i manifestanti hanno chiesto e ottenuto che il vicesindaco Tisi (il sindaco Fassino si trovava a Roma per impegni istituzionali) scendesse in piazza per ascoltare le ragioni dei disabili.
Il confronto è stato rapido, ma denso di contenuti. I vertici UICI Torino, insieme con quelli delle altre associazioni coinvolte, hanno consegnato al Vicesindaco un documento condiviso che ribadisce le ragioni della protesta, ma propone anche soluzioni concrete per garantire ai disabili il trasporto accessibile a costi accessibili. Va ricordato che attualmente, da quando il servizio buoni taxi è stato drasticamente tagliato, i non vedenti torinesi affrontano costi enormi per potersi spostare. Chi lavora è costretto a spendere gran parte del proprio stipendio (fino a 600 euro mensili) solo per poter raggiungere quotidianamente il posto di lavoro: una situazione inaccettabile. E chi afferma “i ciechi hanno le gambe buone, che usino i mezzi pubblici” può sempre provare a bendarsi e poi tentare di raggiungere senza aiuto una fermata del tram o dell’autobus.
Il testo propone varie strade alternative, dal servizio di trasporto collettivo porta porta (che, se ben gestito, potrebbe essere molto più economico del taxi) fino alla possibilità per i ciechi di spostarsi sui mezzi pubblici con l’aiuto di accompagnatori. Oltre che dall’UICI, il documento è firmato da ANMIC (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili), ATE (Associazione Traumi Encefalici), CP (Coordinamento Paratetraplegici), UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), Associazione “Claudia Bottigelli”, HP (Associazione Handicap e Sviluppo).
Pur sottolineando la drammaticità della crisi e la scarsità di risorse a disposizione, il vicesindaco Tisi si è impegnato a esaminare le istanze dei disabili, condividendole con il sindaco Piero Fassino e con l’assessore ai Trasporti Claudio Lubatti. E ora le attese si concentrano sul 27 ottobre: per quella data infatti è stato fissato un nuovo incontro tra amministrazione comunale e associazioni di categoria.
«Siamo contenti – commenta Giuseppe Salatino, presidente UICI Torino – che il Vicesindaco abbia accettato di incontrarci e di ascoltare le nostre ragioni: è senz’altro un buon segnale. Il 27 ottobre però non ci accontenteremo di risposte generiche. Ci aspettiamo dal Comune una riflessione seria sulle proposte contenute nel nostro documento. Altrimenti intraprenderemo forme di lotta molto più incisive».
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