Il Comitato Italiano Paralimpico (CIP) ha deciso di premiare la Polisportiva dell’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) di Torino con la Stella di Bronzo al Merito Sportivo. L’onorificenza è stata assegnata per l’anno 2018, ma, come si legge nel documento ufficiale firmato dal presidente del CIP Luca Pancalli, è un “riconoscimento di tanti anni di attività”. Il premio sarà consegnato durante una cerimonia organizzata dal Comitato Paralimpico Regionale: luogo e data saranno resi noti in seguito.
“Siamo felici e onorati per questo riconoscimento – commenta Ivano Zardi, presidente della Polisportiva UICI Torino – Per noi non si tratta di una semplice onorificenza da tenere in bella mostra, chiusa in una bacheca, ma di uno stimolo a proseguire, con impegno ancora maggiore nelle nostre attività”.
Nata nel 1980, la Polisportiva ASD UICI Torino crede fermamente nello sport come strumento di integrazione e di crescita per le persone cieche e ipovedenti. Attraverso attività agonistiche e non, infatti, è possibile stimolare in chi ha una disabilità visiva l’autonomia individuale, la percezione dello spazio, il senso dell’equilibrio, la socializzazione.
Oggi l’associazione è in grado di offrire un ventaglio amplissimo di proposte accessibili: dagli sport invernali al nuoto, dalle arti marziali alla ginnastica, senza trascurare la danza (particolarmente interessante il progetto legato al tango) e le attività espressamente pensate per le persone non vedenti, come il Torball (molto seguito il torneo internazionale di questa disciplina che la Polisportiva organizza ogni anno). Tra le avventure più recenti, va citato il viaggio di 600 km in tandem, da Torino a Venezia, lungo la “Via del Po”.
Tutte queste iniziative vengono proposte con un fortissimo senso di comunità e con uno spirito di gruppo che sa tenere insieme vedenti e non. “Il riconoscimento – conclude Zardi – va a tutti i nostri atleti, ma anche ai tanti amici che ogni giorno ci affiancano e ci sostengono, convinti, come noi, che lo sport, soprattutto quando è per tutti, faccia bene al fisico, alla mente e al cuore. E contribuisca, più di tante parole, ad abbattere qualche barriera”.