Si è svolto a Bologna dal 29 Novembre al 1° Dicembre il secondo Campionato Italiano di Blind Tennis, ovvero il tennis per le persone non vedenti ed ipovedenti. Il piacentino Andrea Gregori si è aggiudicato il primo posto vincendo la finale contro il milanese Alberto Ordanini su due set divenendo così campione italiano di Blind Tennis 2019 nella categoria B2 ipovedenti. Questo innovativo sport, nato in Giappone a metà degli anni ’80, è arrivato soltanto nell’ultimo decennio nell’Occidente e dunque anche in Italia. Viene attualmente praticato da una grande moltitudine di atleti sparsi su tutti i continenti: dal Messico alla Corea, dall’Australia al Sud Africa. Le persone con disabilità visiva hanno la possibilità di giocare a tennis mediante l’utilizzo di una pallina speciale creata ad hoc per questo sport: più grande e meno rapida rispetto alla pallina da tennis tradizionale, e con un sonaglio all’interno che ne permette la localizzazione sul campo senza l’utilizzo della vista. Le regole di gioco sono le medesime del tennis convenzionale, soltanto il campo viene accorciato di qualche metro e le linee ricoperte con un nastro speciale per essere rese tattili mentre la rete viene abbassata di alcuni centimetri. Il Blind Tennis sbarca in Italia grazie all’apporto di Eduardo Silva: un maestro di tennis argentino ma friulano d’adozione che per primo inizia a farlo praticare ai disabili visivi italiani. Grazie al Progetto ‘Tennis per Ciechi Italia’ questo sport viene divulgato in tutta la nazione ed iniziano a formarsi nelle città italiane le prime associazioni sportive che offrono la possibilità di giocarlo. Sul territorio piacentino grazie all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Piacenza e al Consigliere Delegato Andrea Gregori viene praticato il Blind Tennis da 4 giocatori tra i quali figura anche Olimpia di Luccio, campionessa italiana nel 2018. Aldilà dei premi o dei trofei va ricordato che lo Sport per i disabili è sempre una prerogativa e che permette loro l’integrazione che altrimenti verrebbe meno. In questo senso i nostri tennisti sono sempre e comunque vincitori.