A breve, il via ad importanti iniziative in seno alla Commissione Ausili, Nuove Tecnologie e Accessibilita’ della Sezione Uici di Napoli.
La Commissione inaugura la nuova stagione lavorativa con tre immancabili appuntamenti dove si vedra’ protagonista la nuova tecnologia che ci sorprendera’ per la realizzazione
di nuovi Ausili studiati per l’autonomia dei disabili visivi.
Un continuo crescendo di ingegno, avanguardia, innovazione e professionalita’; questi, i
principi della Commissione che, per la realizzazione dei suoi lavori ed iniziative, ha scelto uno sfondo di gran prestigio e risonanza culturale:
l’Istituto Paolo Colosimo di Napoli, sito in Via Santa Teresa degli Scalzi. L’Istituto Paolo Colosimo di Napoli e’ uno degli Istituti piu’ importanti d’Italia per
l’avviamento al lavoro e la scolarizzazione dei ragazzi privi della vista. Fondato nel 1892, inizialmente, come filiale della Societa’ Nazionale Regina Margherita Pro Ciechi, oggi, l’Istituto assurge ad una vera e propria Istituzione, dove gli studenti possono beneficiare di convitto, laboratori, teatro, sport, tutto su misura delle peculiari esigenze che la minorazione visiva richiede. Esso e’ frequentato da giovani provenienti da tutto il Mezzogiorno d’Italia;
quei giovani che, pur privati di quel bene prezioso che e’ la vista, possono inserirsi nel mondo del lavoro con adeguata competenza professionale.
Gli eventi in programma che la Commissione ha preso in carico sono i seguenti:
– 28 Settembre 2017 dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18 presentazione di Horus, dispositivo realizzato per assistere il disabile visivo nella
lettura dei testi, nel riconoscimento di oggetti, volti, ECC.
Horus è composto da una cuffia indossabile con telecamere e da una parte tascabile che contiene un potente processore e una batteria di lunga durata. Una volta indossata la cuffia, la persona attiva le diverse funzionalità grazie a pulsanti facilmente individuabili, di forme diverse, presenti sia sulla parte indossabile sia su quella tascabile.
Cosa può fare Horus?
1. Legge testi, anche su superfici non piatte.
2. Apprende e riconosce i volti delle persone, avvisando in automatico quando si incontra una persona conosciuta.
3. Riconosce oggetti. Una volta inquadrato (il dispositivo aiuta l’utente a centrare l’oggetto tramite indicazioni sonore) Horus ne impara l’aspetto. Grazie alla percezione 3D, Horus sarà poi in grado di riconoscere lo stesso oggetto da qualsiasi angolazione.
4. Avverte la persona in caso di ostacoli lungo il cammino. Le informazioni relative alla presenza di persone e oggetti vengono analizzate da un software che converte gli input visivi in istruzioni verbali.
5. Descrive foto e scenari. Che si tratti di una cartolina, una fotografia o un paesaggio, Horus fornisce una breve descrizione di ciò che si trova davanti.
– 7 Ottobre 2017 dalle ore 10 alle 12,30presentazione del Bastone Elettronico Lions. Il BEL Bastone Elettronico Lions e’ l’ausilio di nuova generazione realizzato
per i disabili visivi per poter offrire loro maggior sicurezza ed autonomia.
Il BEL, Bastone Elettronico Lions, è un’apparecchiatura che permette alle persone cieche (o ipovedenti gravi) di potersi muovere con maggiore autonomia e sicurezza, facilitandone la qualità della vita e un miglior inserimento sociale. I Lions Clubs International, a partire dai Distretti 108Ta1 e 108Ta2, ne sono stati i promotori in Italia.
Il principio è molto semplice! E’ lo stesso che usano i pipistrelli in natura, i radar in aviazione, ormai tutte le recenti automobili quando sono in retromarcia, le attuali macchine fotografiche per mettere a fuoco l’immagine.
Basta “lanciare un segnale” in avanti e misurare se ritorna indietro, di rimbalzo e riflesso, un altro segnale: vuol dire che di fronte, ad una certa distanza, vi è un ostacolo!
Certo, le modalità possono essere diverse: si possono usare “segnali” di diversa natura quali raggi infrarossi, laser, ultrasuoni, ecc., ma il principio resta identico. Ed il tempo che il segnale impiega a ritornare indietro, di rimbalzo, fornisce la misura della distanza che intercorre fra l’apparecchiatura e l’ostacolo. Occorre quindi decidere come comunicare al cieco la presenza di un ostacolo. Due i sistemi: una vibrazione (segnale tattile) oppure un suono (segnale acustico).
Si preferisce, in genere, la vibrazione poiché è talora difficile, in ambienti rumorosi quali le nostre strade o luoghi affollati, percepire bene il suono dell’apparecchiatura. Inoltre, le persone non vedenti utilizzano spesso l’udito per raccogliere preziose informazioni sull’ambiente che le circonda, ed un segnale sonoro in più, emesso dall’apparecchiatura, potrebbe interferire con tale esigenza. E’ anche nota la maggiore sensibilità tattile che si acquisisce quando, ad esempio, si è seguito un corso di linguaggio Braille.
Le apparecchiature che i Lions italiani hanno utilizzato ed ora distribuiscono sono numerose e funzionano con il principio sopra esposto:
-19 Ottobre 2017 dalle ore 11 alle ore 13,30 presentazione del bracciale sonoro.
I ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologie di Genova, hanno ideato Abbi, un bracciale sonoro che consente, ai disabili visivi, maggior autonomia nello spazio circostante.
L’idea alla base è molto semplice: Un bambino non vedente quando muove la mano non ha coscienza di quello che sta facendo e del movimento che compie nello spazio. Se al polso indossa un braccialetto sonoro inizia invece a prenderne coscienza, e se il braccialetto viene indossato anche dai genitori o dagli amici, il bimbo riesce a capire come si muovono e a interagire meglio con loro».
I suoni – dal fischio del treno al ruggito dell’elefante – sono stati ideati insieme con i bambini, che grazie ad Abbi sono riusciti per la prima volta anche a giocare a giochi come “moscacieca”.
Per i primi due eventi e’ possibile partecipare alle dimostrazioni provando gli strumenti, solo su previa prenotazione entro il 22 Settembre.
Per info. e prenotazioni chiamare al 3346048850
La Commissione Provinciale Ausili, Nuove Tecnologie e Accessibilita’
Cordinatore Giuseppe Fornaro