Care amiche e amici, sono un dirigente della Sezione UICI di Catania, ma non così cieco dall’avere seri dubbi sull’operazione che smisterebbe parte del contributo nazionale della “nostra” I.Ri.Fo.R. a favore del Polo tattile etneo.
Non vi nascondo effettivamente l’imbarazzo nel dirvi che reputo l’emendamento presentato in Commissione Bilancio al Senato del tutto inopportuno e fuori luogo sia nella forma che nella sostanza.
Innanzitutto perché, a primo acchito, l’emendamento mi sembrerebbe tecnicamente inammissibile, dato che la Stamperia Braille di Catania è un Ente della Regione Sicilia e che tra l’altro gode già di cospicue sovvenzioni regionali (circa 3 milioni e 500000 Euro l’anno). A tal proposito, mi permetto di consigliare altre strade ed altre fonti di finanziamento per il Polo tattile (quali ad es. la città metropolitana di Catania, la Regione siciliana, Fondi europei), più pertinenti per la specifica tipologia di quella struttura.
In secondo luogo, neanche il contenuto dell’emendamento mi convince, in quanto ritengo davvero ingiusto e sbagliato depauperare e strappare risorse all’I.Ri.Fo.R., che è il nostro Ente di formazione per eccellenza.
Ogni centesimo “estorto” a tale nostro grande “fiore all’occhiello” potrebbe significare un progetto di formazione in meno per i nostri disoccupati, un progetto di mobilità ed orientamento e di Tifloinformatica in meno per i ciechi e gli ipovedenti italiani, un progetto di riqualificazione professionale in meno per i lavoratori non vedenti, un campo estivo in meno per i bimbi disabili visivi e ciechi pluriminorati d’Italia. Per non parlare del duro colpo che subirebbero la ricerca tiflologica e l’aggiornamento e la formazione degli operatori del sostegno scolastico.
Ed allora, mobilitiamoci tutti ed adoperiamoci al massimo secondo quanto suggerito dal nostro Presidente Mario Barbuto nel suo comunicato 193 e SALVIAMO l’I.Ri.Fo.R!
Infatti, da operatore della scuola e da responsabile dei progetti tiflologici del C.d.a della Federazione vi dico che l’I.Ri.Fo.R. è troppo importante per noi e che invece va fortificato e rafforzato economicamente e nei suoi “poteri” per diventare sempre più il “punto di riferimento” per la ricerca, la riabilitazione e la formazione dei minorati della vista italiani.