Protagonista, di Gabriele Sacchi

Autore: Gabriele Sacchi

Stefano (figlio): “Meglio essere aquilone…che un patetico pagliaccio”.
Mamma: “Sapevo sarebbe stata dura essere madre”.
Stefano: “Scialla…ora, tu non conti più; dopo tanti fallimenti, sono fiero di me stesso…, dei pensieri più violenti… che traboccano dal cesso”.
Marco (fratellino): “…Ehm…mamma?…Cosa sta dicendo il mio fratellone”?
Stefano: “Tutto bene piccolo…è la mamma che non vuol capire!…Sono forse un delinquente”?
Papà: “Quante volte ti ho detto di non rivolgerti in quel modo a tua madre”?
Marco: “ Stefano non è cattivo, vero papà?…Quando gioco con lui io mi diverto un sacco!
Hai visto come è forte il mio nuovo aereoplanino comandato Stef?”
Mamma: “ Vai in camera tua Marcolino, che la mamma finisce di parlare col fratellone”.
Stefano: “Io non ho niente da dire. Andiamo Marco”?
Papà: “E’ tutta colpa dei suoi amici se è venuto su così. Noi l’abbiamo cresciuto con amore, ma quei compagni…!”
Stefano: “Non parlar male dei miei amici”!
Papà: “Ma sentilo! Ora Giorgio, Cristian e Franco sarebbero santi”.!
Stefano: “Dovete capirlo una volta per tutte: siamo giovani…non possiamo rimanere solo in paese, non ha molto da offrirci, il sociale non ti sballa…e poi…è un impegno.
Ve lo ripeto…siamo giovani”!
Papà, mamma: “Anche noi lo siamo stati”.
Papà: “Ne io e ne tua madre però ci siamo mai permessi di contraddire il volere dei nostri genitori…e sul fatto del sociale…beh”
Mamma: “L’amore l’ho trovato lì”.”.
Stefano: “Si vede proprio che siete vecchi!…l’amore; far del bene agli altri; studiare…m m m…ma goditi la vita”!
Marco: “Stef?…ehi Stef?…corri vieni! Ho fatto decollare l’aereoplanino”!
Papà: “Ragazzo io ti giuro che ce la sto mettendo tutta per aiutarti:
Cellulare; computer; tablet; playstation; la chitarra elettrica nuova di zecca e le sigarette!…
Sì lo sai bene che non sono contento che tu abbia iniziato a fumare, ma ho accettato lo stesso”!
Mamma: “Per quanto mi riguarda mi sono anche iscritta a quel…come si chiama”?
Stefano: “Facebook mamma…è un social network”.
Mamma: “Va be quello…volevo, sentirmi giovane anch’io!
Come fate però a passarci tutte quelle ore”?
Marco: “Gli hai dato un bacetto a quella tua amica sulla foto?
È carina Stef…e quel costume le sta…”
Papà: “Marco!!!…Fila subito in camera e non permetterti mai più di accedere al profilo face book di tuo fratello!!!”
Stefano: ”A a a a a a…hai sentito papà?
Buongustaio il piccoletto”!
Mamma: “Ti darei gli occhi miei, per vedere ciò che non vedi. L’energia, l’allegria, per strapparti ancora sorrisi.
Dirti sì, sempre si e riuscire a farti volare, dove vuoi, dove sai, senza più quel peso sul cuore.
Nasconderti le nuvole… e quell’inverno che ti fa male”.
Stefano:”Me la cantavi sempre prima di mettermi a letto.
Ora però voi…”
Papà:”Noi”?
Marco: “Voi non lo capite”.
Nonna: “Stefano vieni qui: la nonna ti recita una delle sue poesie preferite!
Ama la vita così com’è.
Amala pienamente,senza pretese.
Amala..quando ti amano o quando ti odiano.
Amala , quando nessuno ti capisce, o quando tutti ti comprendono.
Amala , quando tutti ti abbandonano, o quando ti esaltano come un re.
Amala, quando ti rubano tutto, o quando te lo regalano.

Amala, quando ha senso o quando sembra non averlo nemmeno un po’.
Amala, nella piena felicità, o nella solitudine assoluta.

Amala, quando sei forte, o quando ti senti debole.

Amala, quando hai paura, o quando hai una montagna di coraggio.

Amala, non soltanto per i grandi piaceri e le enormi soddisfazioni;
Amala, anche per le piccolissime gioie.
Amala, seppure non ti dà ciò che potrebbe.

Amala, anche se non è come la vorresti.
Amala ,ogni volta che nasci ed ogni volta che stai per morire. Ma non amare mai senza amore.
Non vivere mai senza vita”!
Gabriele: “E tu ragazzo…ami davvero questa vita”?
Gabriele Sacchi.
Nell’articolo ci sono riferimenti a canzoni di M. Masini e R. Zero e la trascrizione integrale di un famosissimo messaggio di Madre Teresa di Calcutta, che vuole essere il monito per quanti, come il giovane Stefano, vivono più che la “vita” la “quotidianità”.

Gabriele Sacchi