Presentazione del libro “I sogni nel cassetto”

Autore: Antonella Iacoponi

Il libro di cui sto per parlarvi si intitola "I sogni nel cassetto" e contiene la maggior parte delle poesie che ho scritto fino ad ora. Lo immagino come un cassetto che custodisce i sogni perché ogni mia poesia è un sogno, una pagina bianca, che pian piano, magicamente, prende vita, grazie alla fantasia, e all'amore per ciò che ci circonda: la natura, le persone care, il nostro paese, l'arte, la storia, la mitologia.
Le mie poesie mi hanno portato ad affrontare degli immaginari viaggi, tra sogno e realtà, sia in luoghi reali ed attuali come le Alpi, la Finlandia, l'Afghanistan, Istanbul sia nell'antichità storica e mitologica come l'antico Egitto, il monte Elicona in Grecia, Troia.
Molte delle poesie qui raccolte, vincitrici di premi prestigiosi, sono apparse in periodici on line, ed audio riviste, a cura dell'Unione Italiana Ciechi.
La mia passione per la lettura è iniziata sin da quando ero piccola con testi di narrativa e di poesia.
Nel corso degli anni i miei studi universitari e l'interesse per la magistratura mi hanno condotto alla scrittura di testi giuridici, specialmente quando, dopo la laurea in giurisprudenza. ho frequentato una scuola in preparazione al concorso in magistratura.
Nello stesso periodo, sia per distrarmi dagli impegni quotidiani e un po' per caso ho iniziato a comporre poesie.
Questa passione si è,per così dire,accresciuta, visti gli inaspettati successi conseguiti ai concorsi, ai quali ho partecipato e mi ha permesso di conoscere numerose persone e di ampliare la mia cultura dato che mi documentavo sugli argomenti che volevo trattare.
In particolare i miei primi testi, sono stati ispirati da uno dei miei grandi interessi, la storia, che coltivavo già da tempo.
La mia prima poesia è stata infatti dedicata alla seconda guerra mondiale e si intitola "Un alpino in Russia". In questi versi ho descritto l'ambientazione storica, le atmosfere di quell'epoca come io le ho interpretate ed immaginate e sperando di renderle al meglio in modo da far immedesimare i miei lettori. Uno di questi, un mio caro amico, mi ha fatto credere di esserci riuscita con queste semplici parole "mi sembrava di essere lì".
Allora non credevo che la mia passione letteraria sarebbe proseguita così a lungo fino a diventare una parte importante della mia vita.
Con "Un alpino in Russia" ho partecipato al mio primo concorso a Rivalto, uno stupendo borgo in collina, una copiosa fonte di poesie.
Ho preso parte con grande gioia a tutte le altre edizioni del concorso svoltesi nel corso degli anni: ho sempre vinto dei premi ed ho fatto la conoscenza di persone appassionate di poesia come me, con le quali ho condiviso dei bei momenti.
Data la mia passione per la storia, mi sono ispirata all'antica Roma e mi sono immedesimata nel periodo storico ed in particolare nella poesia "Parole amare" ho rivissuto il dolore e l'amarezza dell'imperatore Tiberio, un uomo che, in seguito a lunghe riflessioni, accettò con molta umiltà, la cura dello Stato e malgrado tutto dallo stesso fu tradito ed abbandonato.
Questa figura storica è stata giustamente rivalutata dalla storiografia moderna mentre nell'epoca in cui è vissuto non venne apprezzato nonostante secondo me il suo comportamento sia ancora attuale e potrebbe, anzi,  essere di ispirazione e di insegnamento.
In occasione delle celebrazioni per i 150 anni dall'unità d'Italia svoltesi l'anno scorso ho scritto una poesia intitolata "Cara Italia" che ho letto il 17 marzo 2011, al teatro Verdi a Pisa, in una commovente e suggestiva cerimonia e che ho dedicato a tutti coloro che hanno lottato e che ancora combattono per il bene della patria.
"son così tanti i figli che hai stretto al petto,
e che han ricambiato il tuo amore con la vita,
il sangue… lava dal suolo ogni macchia, ogni ferita
quanti ricordi, frammenti di storia!
Molti emigranti han versato lacrime amare,
spargendo nel mondo la tua gloria,
il rimpianto per gli affetti, la terra, il mare,…"
In un evento analogo ho vissuto un'emozione veramente intensa, ovvero durante la premiazione del XXV Concorso Letterario Internazionale Giovanni Gronchi a Pontedera al quale ho partecipato con la poesia intitolata "Redipuglia" e dedicata alle "anime care" che hanno donato la vita e che riposano nell'omonimo sacrario: in quella circostanza, ho vinto la medaglia della Presidenza della Repubblica, della quale conservo un caro ricordo.
Mi sono lasciata guidare da alcune delle mie autrici preferite per affrontare diverse tematiche, ad esempio ho dedicato alcune composizioni alla mia poetessa preferita, Saffo. Per conoscerla meglio ho letto un libro bellissimo di Erika Jong, "Il salto di Saffo", in cui la poetessa, volendo gettarsi da una rupe, in seguito ad un amore infelice, ripercorre la sua vita, intrisa di avventure e con un compagno di viaggio di tutto rispetto: Esopo.
Mi sono ispirata spesso alle poesie di Saffo, nelle quali riesce a descrivere in maniera molto emozionante e veritiera l'amore per l'arte, per la poesia, per il canto e per un'altra persona.
Nei miei testi mi immagino Saffo mentre coltivava i suoi interessi, la poesia e la musica.
Leggendo i libri di Isabel Allende, quando denunciava gli orrori della dittatura nel suo paese e tracciava indimenticabili figure femminili, ho scritto alcune liriche, in particolare "Il Natale nascosto" e "canto di un rifugiato".
Ho dedicato alcune poesie all'amore nelle sue varie forme, sia quello complice, corrisposto o sofferto e segreto, degli innamorati, sia quello per le persone care, sia l'amore per la natura,  ispirandomi a poeti famosi quali Rabindranath Tagore, Pablo Neruda, Nazim Hikmet, Emily Dickinson e Percy Bysshe Shelley.
Concludo, ringraziando mia sorella Valentina, autrice della foto in copertina, scattata a Marina di Pisa, in un giorno d'estate.
Vi saluto, con una breve composizione con la quale ho partecipato ad un concorso "Premio Laurentum 2011 in cui ho tentato di definire cosa significa per me la poesia:
"Uno spruzzo di mare,
che si frange in melodia,
una rima da baciare:
ecco la poesia;
copiosa fonte, che danza e brilla,
fruscìo di seta, da offrire ad una stella."