Nel 2016, tre cari amici ci hanno lasciato, di Luciano Romanelli

Autore: Luciano Romanelli

Il 2017 è appena iniziato e il mio pensiero corre ancora al 2016, durante il quale, tre cari amici musicisti, qui di Genova, ci hanno lasciato: i Maestri, Giorgio Martini, Giuseppe Delucchi, (detto Pino), e Melchiorre Pasquero, (detto Marco). Sono scomparsi, rispettivamente: il 29 gennaio, il 13 aprile e il 18 dicembre.
Si trattava di tre personalità che, pur molto diverse fra loro, erano accomunate dalla passione per la musica e dalla conseguente professione di musicista.
Martini, dall’attività pianistica ottimamente poliedrica, che spaziava dalla musica classica al Jazz,dall’operetta alle canzoni, (che non di rado componeva), fra l’altro per diversi anni ha guidato un suo gruppo musicale Jazz, con il quale ha tenuto concerti in varie località d’Italia; è stato anche consulente musicale della Casa Discografica “Fonit Cetra”.
Egli ha svolto anche per molti anni l’insegnamento di Educazione Musicale nella Scuola Media Inferiore.
In anni lontani ha collaborato con l’U.I.C.I., ricoprendo anche la carica di Presidente della Sezione Provinciale di Genova.
Giuseppe Delucchi, (per gli amici, Pino), è stato a sua volta un ottimo insegnante di Scuola Media Inferiore. Personalità molto schiva e riservata, in possesso di un non indifferente talento pianistico, per un eccesso di modestia non ha mai voluto esibirsi in pubblico, preferendo farlo soltanto a casa, nel corso di piccole riunioni fra amici.
Negli ultimi anni settanta e nei primi ottanta, è stato Consigliere dell’U.I.C.I., per la Sezione Provinciale di Genova.
Pino era anche un grande appassionato delle tecnologie della comunicazione, legate alla registrazione e alla riproduzione sonora, di cui era un grande esperto.
Melchiorre Pasquero, (Marco, per gli amici),era un musicista straordinario: eccellente pianista, dotato, oltre tutto di un orecchio finissimo, (aveva “l’orecchio assoluto”), per tantissimi anni è stato insegnante di Pianoforte Principale, prima, presso il conservatorio di Piacenza, poi presso quello di Genova, “Niccolò Paganini”. Cattedra ottenuta a seguito di partecipazione brillante a concorsi pianistici e ad una attività concertistica svolta in Italia e all’estero.
Nell’anno 2000, durante le manifestazioni svoltesi a Genova, in occasione dell’ottantesimo anniversario di fondazione dell’U.I.C.I.,ha eseguito presso il Teatro “Carlo Felice”, il “Concerto N.2, in Fa minore”, di Frédéric Chopin, insieme con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo.
Marco ha fondato inoltre, alcuni gruppi vocali e strumentali che ha guidato per vari anni, (uno dei quali egli ha condotto, praticamente sino alla vigilia della sua dipartita). In questo ambito, spaziando in un repertorio vastissimo, comprendente genere classico, musical, sacro e liturgico, ha rivelato anche una capacità straordinaria di arrangiatore, trascrittore e adattatore musicale.
Tutti e tre i musicisti, sia pure in tempi diversi, provenivano dalla Scuola di Musica dell’Istituto “David Chiossone”, di Genova, la quale scuola, che ha formato anche il sottoscritto, aveva conosciuto il suo massimo fulgore negli anni quaranta, cinquanta e sessanta, , per estinguersi, poi, con il giungere degli anni settanta.
Scrivo queste righe a nome della Sezione Territoriale di Genova dell’U.I.C.I., di cui faccio parte; ma specialmente perché, come collega musicista e soprattutto come amico di Giorgio, Pino e Marco, intendo delineare il profilo delle loro figure, a beneficio di chi non li ha conosciuti. Non ho difficoltà a confessare che vengo colto da particolare commozione nel rievocare la loro personalità professionale ed umana. La scomparsa dei tre nostri amici, (per Martini e per Pasquero, inattesa ed improvvisa, mentre per Delucchi, sicuramente e drammaticamente annunciata da una relativamente breve quanto inesorabile malattia), ha lasciato un vuoto ed un rimpianto incolmabili in tutti noi, loro amici.

Luciano Romanelli