Ieri, entrare in associazione e sentirla pullulare di voci, conosciute e non, è stata per me un’emozione unica. Senza molto crederci, viste le volte che ci avevo provato, ricevendo per tutta risposta dinieghi assoluti, dei quali, per carità di patria, non è qui il caso di analizzare i motivi, accorgermi che gli amici erano intervenuti per partecipare al torneo di scopone scientifico, mi ha riempito di gioia. Abbracci, baci, erano lì a dimostrare il piacere di considerare la sezione come la propria casa, un ambiente non neutro da abitare per ritrovarsi e dimenticare ambasce quotidiane o dispiaceri vari, una casa dove trascorrere qualche ora di svago per sentire allontanarsi la crisi di appartenenza che talvolta ci coglie nel chiuso della nostra abitazione.
Tutti hanno gradito l’idea della tombolata che ci vedrà ancora riuniti fra una settimana e distribuito sorrisi sereni, andando via. In memoria di un amico scomparso da poco, un vero artista, porterò io la tombola, al fine di ricordarne a tutti l’immensa creatività.
I ragazzi del servizio civile che la sezione mette a disposizione di chi, socio e non, ha necessità di essere accompagnato, si sono prodigati per procurare i premi per la tombola, felici di partecipare con i nostri soci più giovani alla prossima sfilata degli abiti da sposa che si terrà il giorno 19 p.v. per autofinanziarci. L’iniziativa è stata sponsorizzata con molto entusiasmo dai negozi cittadini per il piacere di vedere il proprio logo sulla nostra locandina dal suggestivo titolo “C’era una volta”, per giustificare il quale hanno chiesto a chi aveva qualcosa di bello da far vedere di esporlo, per dare di noi un’immagine più vera di come siamo. In quella sede ognuno vedrà esposto il frutto delle proprie passioni, rese più concrete dal farle osservare a chi avrà la voglia di augurarci un buon Natale, apprezzando il com’eravamo, non dimenticando il come siamo.
Mena Mascia