È scomparso ieri all’età di 93 anni l’artista Giuliano Vangi.
Il Museo Tattile Statale Omero di Ancona, con cui Vangi ha collaborato in più occasione, lo ricorda con le parole del suo presidente Aldo Grassini: “La scomparsa di un grande artista produce sempre grande commozione, ma se si aggiunge la perdita di un vero amico allora il dolore ci tocca nel profondo. Giuliano Vangi ci ha lasciato, la sua energia, la sua vitalità, la sua voglia di fare e di progettare, nonostante la sua età avanzata, ci faceva quasi dimenticare che anche per lui sarebbe arrivato il momento di fare i conti col tempo della vita. Più che celebrare l’importanza dell’artista che sarà oggetto di chissà quanti interventi, ci tengo a sottolineare la persona, come può farlo chi lo ha conosciuto ed ha avuto la fortuna di incontrarlo in molte circostanze. Vangi era un grande artista e la sua consapevolezza si proponeva sempre con una semplicità e una naturalezza che lo faceva sentire uno di noi, che non amava parlare dei suoi successi, ma dei suoi ideali. Vangi era un generoso, sempre pronto ad offrire se stesso alle cause in cui credeva. È stato un vero amico del Museo Omero, uno dei primi artisti insieme al suo amico e collega Loreno Sguanci, anche lui tosco-pesarese, che ha capito il valore artistico e sociale del nostro Museo, al quale, tra l’altro ha donato anche due importanti opere (Donna nel tubo, Lui e lei, anzi una addirittura ne ha creata appositamente, ed ha dato un contributo importante al film realizzato in Giappone da Koko Okano sul Museo Omero e sui suoi fondatori. Vangi era un mite, pronto alla condivisione, e tuttavia un artista forte che è riuscito a rappresentare persino la crudeltà umana con straordinaria efficacia. A lui va il nostro pensiero e alla sua famiglia all’altezza della sua generosità e del suo calore umano.”