Incontro su piattaforma Zoom a cura dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Sezione Territoriale di Modena, aperto alla cittadinanza.
Venerdì 23 aprile alle ore 20.45 l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti APS – Sezione Territoriale di Modena ‘Mariangela Lugli’, organizza un incontro sul tema “L’amministratore di sostegno cosa è e a chi serve” aperto liberamente a chiunque sia interessato all’argomento, su piattaforma Zoom.
L’incontro, al quale interverranno il Presidente Regionale UICI Emilia Romagna Avv. Stefano Tortini e il legale della Sezione Uici Modena, Avv. Francesca Romana Pellegrini, sarà propedeutico a definire il ruolo e la funzione dell’amministratore di sostegno. Gli esperti saranno disponibili per rispondere alle domande dei cittadini e per risolvere i dubbi nei confronti di questa figura a favore dei disabili o dei malati soli e bisognosi.
L’amministrazione di sostegno è un istituto giuridico, introdotto con la legge 9 gennaio 2004 n. 6., finalizzato a tutelare, con la minore limitazione possibile della capacità di agire, chiunque si trovi in condizioni di particolare difficoltà e ridotta capacità di autonomia, anche solo temporaneamente. L’idea di base è quella di avere un nuovo strumento, meno invasivo o – se vogliamo – meno “umiliante” delle vecchie figure dell’interdizione e dell’inabilitazione. La grande novità introdotta da questa figura sta nella duttilità e nella modellabilità al caso concreto del beneficiario: ad esempio persone anziane, sole, che, pur mantenendo buone capacità di relazione e di comprensione della propria situazione, non sono del tutto autosufficienti o che trovino difficoltà a districarsi nelle situazioni burocratiche (pensione, INPS, banche, contratti con badanti, dichiarazioni dei redditi ecc. ecc.); oppure l’invalido che non sia in grado di compiere alcuni atti; o il malato psichiatrico che manifesti un buon grado di autonomia. Tutte queste persone, pur conservando la capacità di agire e di compiere gli atti diretti a soddisfare le esigenze della quotidianità, necessitano di un supporto, l’amministratore di sostegno, che supervisioni e provveda a compiere le azioni in maniera proporzionale a quelli che sono i limiti e le necessità del beneficiario. Di base la figura dell’AdS andrebbe cercata nell’ambito famigliare, ma spesso purtroppo accade, che in casi di totale solitudine o in casi di realtà famigliari complesse o disagiate entri in campo la figura dell’AdS “professionista”.
Come viene nominato e quando viene nominato un ADS?
Qual è la mission dell’Amministratore di Sostegno? Bisogna fare, innanzi tutto, una distinzione di base, ovvero se l’AdS è un membro della famiglia oppure se l’incarico viene assunto da un professionista. Di solito, nelle famiglie che hanno al proprio interno persone disabili si pensa al futuro immediato, incombente, senza mai riuscire a stabilire una progettualità per un futuro a lungo termine. È necessario preoccuparsi in anticipo della sorte del figlio una volta scomparsi i genitori, ovvero costruire un “oltre noi durante noi”. Non bisogna altresì privare le persone con disabilità della loro adultità. Anche i figli, per quanto disabili, hanno il diritto ad allontanarsi dai genitori, e i genitori quello di non vivere prigionieri dei propri cari con difficoltà. Preoccuparsi deve significare ‘occuparsi in anticipo’. Questo significa promuovere una cultura della tutela giuridica, perché l’amministratore serve ad affiancare o aiutare una persona in una situazione di bisogno, non a prendere il controllo della vita di colui che assiste: la sua figura deve essere intesa come risorsa nuova per risolvere un problema antico.
Per il collegamento alla sala virtuale Zoom seguire quanto segue.
– Per chi si vuole collegare tramite pc o tablet o smartphone, cliccare sul link https://zoom.us/j/92405560834
– Per chi vuole partecipare tramite telefono, comporre il numero: 069 480 6488 Dopo aver sentito una frase inglese, comporre il seguente codice seguito da 2 volte il tasto cancelletto: 92405560834##