La poetessa non vedente di Fossombrone, consigliere Uici Marche, racconta la sua ultima opera in un evento in programma per venerdì 31 gennaio all’Alexander Museum
“Il 31 gennaio sarò a Pesaro, all’Alexander Museum, a presentare l’ultimo nato, ‘Sussurri di vento’, che porterò l’8 febbraio anche alla Soms di Domodossola, dove ci saranno ad attendermi molti amici, tra cui Emanuela, la figlia di Alda Merini”.
E poi Sorrento, Gradara e la distribuzione internazionale che vede le sue poesie a San Pietroburgo, Londra, Budapest, Varsavia e anche in India. Mentre in tarda primavera uscirà la quarta raccolta ‘Mi chiamo per nome’ tradotta in spagnolo con la casa editrice Bertoni di Perugia e che sarà distribuita anche in Spagna, Argentina e probabilmente in Messico. “In mezzo ci sono viaggi in giro per l’Italia a ritirare riconoscimenti”.
L’agenda di Augusta Tomassini racconta la vita di una donna forte come le sue passioni, che non si è data per vinta e ha affrontato a viso aperto tutte le avversità: dai dolori che non le sono stati risparmiati alla Retinite pigmentosa che un po’ alla volta le ha portato via la vista, ma non la voglia di raccontare i suoi giorni e i sentimenti che li permeano.
“La copertina del nuovo libro è un dipinto realizzato da una mia carissima amica, Roberta Del Prete – spiega la poetessa di Fossombrone indicando i colori tenui e i tratti che richiamano l’Impressionismo -. L’appuntamento di Pesaro sarà particolarmente emozionante perché i versi saranno affidati a una lettrice d’eccezione: mia nipote Anita, di 10 anni”.
L’evento è in programma nella sala degli Specchi, dalle 19.00, con ingresso libero ed è solo il primo dei tanti appuntamenti in agenda. Completata l’ultima raccolta, edita dalla casa editrice Pegasus Edition di Cattolica, Augusta, che è anche componente della Commissione per le Pari Opportunità della Regione Marche e consigliere Uici Marche (Unione Ciechi e Ipovedenti), è già al lavoro sull’ottavo libro “che sarà qualcosa di diverso perché i versi partiranno da una immagine”.
La scrittura per Augusta “è qualcosa che mette l’anima in trasparenza, sussurra il linguaggio delle emozioni. Impossibile scrivere senza seguire i moti del cuore. I versi sono specchio dell’anima”.