Protagonista di uno dei 10 tirocini attivati dall’Unione ciechi e ipovedenti delle Marche, il giovane non vedente di San Benedetto del Tronto nel 2021 sarà in Francia e in Austria per un importante studio sulla disabilità precoce
“Grazie a questo tirocinio formativo ho avuto la possibilità di mettere a frutto le mie conoscenze e i miei studi. È stata un’esperienza importante che mi ha riservato anche una bella sorpresa: la collaborazione con un progetto europeo che nel 2021 mi porterà in Francia e in Austria. Per me è una grande soddisfazione”.
Damaso Di Emidio ha 31 anni, una laurea in lingue e letterature straniere, un master e già molti viaggi alle spalle. Non vedente dalla nascita, Damaso vive a San Benedetto del Tronto ed è il protagonista di uno dei 10 tirocini formativi extra curriculari promossi dall’Unione ciechi e ipovedenti delle Marche per migliorare le opportunità di inserimento lavorativo di giovani con disabilità visiva.
“Il progetto complessivo si chiama ‘Vediamoci al lavoro! – spiega Alina Pulcini, presidente Uici Marche – e lo abbiamo lanciato per motivare i giovani a inserirsi nel mondo del lavoro anche con professioni diverse da quelle tradizionali, per sensibilizzare le aziende e la comunità sulle capacità delle persone con disabilità visiva e per creare, attraverso un lavoro di rete, una sinergia tra la nostra associazione e i centri per l’impiego, favorendo l’incontro tra domanda e offerta”.
Il tirocinio di Damaso è sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno secondo cui “l’inserimento lavorativo, in particolare per i giovani diversamente abili, rappresenta una priorità assoluta”.
Damaso come è stato l’impatto con questa nuova esperienza?
“Molto positivo. Conosco l’unione ciechi da sempre ma non ero mai stato nella sede provinciale di Ascoli, dove ho svolto il tirocinio: il centro Officina dei Sensi. Nonostante questo, mi sono trovato subito a mio agio e sono riuscito a inserirmi senza grandi difficoltà. Il tirocinio è iniziato a febbraio e poi, durante il lockdown, è proseguito in smart working per poi riprendere in presenza in questi ultimi mesi”.
Di cosa ti sei occupato?
“Principalmente ho svolto traduzioni da e per l’inglese per il sito dell’Uici provinciale e anche per quello dell’Officina dei Sensi. Poi ho lavorato in segreteria, a contatto con i soci dell’Unione, sulla gestione dei database e come pubbliche relazioni. Ma la cosa che mi ha entusiasmato di più è stato collaborare a un progetto internazionale a cui parteciperò, speriamo in presenza, nel 2021: a febbraio infatti dovrei essere ad Angers, in Francia, e a fine maggio a Vienna. Il progetto riguarda la disabilità precoce di bambini e ragazzi e vede l’Uici di Ascoli e Fermo tra i partner. Io sarò in trasferta come aiuto segretario e traduttore. Sono molto contento di aver avuto questa opportunità”.
Che valore ha avuto per te questo tirocinio?
“E’ stata un’ottima occasione per entrare nel mondo del lavoro, fare formazione e aprire la strada ad altre opportunità legate ai miei studi. Sono una persona tenace e non mi abbatto facilmente ma non mi aspettavo di ottenere così tanti risultati. Per il futuro? Mi piacerebbe molto trovare un lavoro simile a questo”.
Cosa consigli ai ragazzi che hanno problemi alla vista?
“Di non restare chiusi in casa e di prendere al volo qualunque occasione. Come questa, ad esempio. Dico di provarci sempre perché restare in casa non serve a niente. E mettersi in gioco vale sempre la pena”.