La Macula & Genoma Foundation riunisce a Roma i massimi esperti
in oftalmologia sulle soluzioni più avanzate per contrastare la cecità
Lunedì 17 novembre – Hotel Rome Cavalieri Waldorf Astoria
“RI-VEDERE IL FUTURO: Genetica, Visione Artificiale e Nuove Tecnologie per Combattere la Cecità” è il titolo della decima edizione del MACULA TODAY, che si terrà lunedì 17 novembre 2025, dalle ore 11.00 alle ore 17.30 circa a Roma, presso il Rome Cavalieri Waldorf Astoria (Sala Terrazza “Monte Mario”), Via Alberto Cadlolo 101. L’edizione 2015 del Macula Today sarà presentata da Mara Venier, nella sessione mattutina, e da Michele Mirabella in quella pomeridiana.
Il Macula Today: un atteso appuntamento annuale
Solo la degenerazione maculare legata all’età, per non parlare di altre specifiche patologie, colpisce oggi più di un milione di italiani. Per questo la Macula & Genova Foundation Ets, presieduta dal Prof. Andrea Cusumano, con il patrocinio dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS-APS e con la IAPB ITALIA ETS, organizza annualmente questo convegno internazionale sullo stato dell’arte delle più innovative e pioneristiche tecnologie che si prefiggono di restituire la visione ai non vedenti. Quest’anno focus su genetica oculare, visione artificiale, protesi retiniche e corticali e nuove tecnologie di imaging applicate all’oftalmologia.
La partecipazione alla straordinaria occasione di confronto – che promette di informare sulle nuove generazioni di microchip oculari e su terapie geniche di frontiera, biomarcatori predittivi, IA applicata alla diagnostica post-chirurgica – ha rapidamente superato la capienza del luogo che lo ospita, ma sarà possibile in streaming a questo link https://zoom.us/j/92871400219. Per accrediti-stampa: accrediti@maculagenomafoundation.com
I relatori di fama internazionale, che affiancheranno lunedì prossimo gli esperti “di casa” rappresentati dal Prof. Andrea Cusumano, dal Prof. Benedetto Falsini e dal Prof. Emiliano Giardina, saranno il Prof. Aniz Girach, il Prof. Eduardo Fernàndez, il Prof. Michael Gorin, il Prof. Richard Kramer, il Prof. Daniel Palanker, il Prof. Serge Picaud e il Prof. Marco Zarbin, provenienti dalle più prestigiose Università e Istituti stranieri. Obiettivo comune: “riaccendere la luce” per chi oggi non può vederla.
Cosa aspettarsi dalla nuova frontiera della ricerca
Dal Prof. Andrea CUSUMANO, una nuova tecnologia di ottiche adattive che permette per la prima volta di osservare cellule della retina invisibili con gli strumenti oggi disponibili: diagnosi molto più precoci delle distrofie retiniche e selezione più precisa dei pazienti per le terapie emergenti. La piattaforma apre la strada a una diagnostica oculare realmente personalizzata. Il Prof. Benedetto FALSINI informerà su nuove evidenze che mostrano che nelle distrofie retiniche ereditarie si verifica un rimodellamento interno della retina finora sottovalutato. Questo processo riduce la risposta alle terapie mirate ai fotorecettori. Immagini avanzate ed esami elettrofisiologici permettono oggi di misurarlo e identificare nuove finestre terapeutiche. Dal Prof. Eduardo FERNÁNDEZ, gli esiti di una ricerca internazionale che dimostra che microelettrodi impiantati nella corteccia visiva possono evocare percezioni visive stabili in persone non vedenti, permettendo di riconoscere lettere, forme e oggetti attraverso stimolazione elettrica controllata. È il risultato più avanzato finora verso una protesi visiva cerebrale “chiavi in mano”. L’Intelligenza Artificiale può rivoluzionare, per il Prof. Emiliano GIARDINA, la diagnosi genetica delle distrofie retiniche: l’AI è in grado di classificare varianti genetiche, correlare genotipo e fenotipo e prevedere la risposta alle terapie: ne nasce una medicina di precisione su misura per ogni paziente IRD. Con il Prof. Aniz GIRACH, prime terapie geniche per la malattia di Stargardt, la forma più comune di maculopatia giovanile, entrano nei trial clinici. I dati preclinici mostrano riduzione dei composti tossici che distruggono la retina, e i primi studi clinici sono già avviati. È la più concreta possibilità terapeutica mai sviluppata per questa patologia. Il Prof. Michael B. GORIN racconterà di come la ricerca internazionale stia sviluppando terapie sia mirate a singoli geni sia “gene-agnostic”, potenzialmente applicabili a un vasto numero di pazienti con distrofie retiniche, puntando non solo a rallentare la degenerazione, ma anche a recuperare funzioni visive in stadi avanzati. Cresce il numero di trattamenti eleggibili per i prossimi trial clinici. Il Prof. Richard H. KRAMER annuncerà due nuovi farmaci chepotrebbero ripristinare la sensibilità alla luce nelle degenerazioni retiniche:ricercatori americani hanno sviluppato una molecola fotosensibile e un farmaco che blocca l’acido retinoico, entrambe in arrivo nei trial clinici per la retinite pigmentosa. Le terapie hanno già mostrato di recuperare risposte visive in modelli animali e primi pazienti. Il doppio approccio potrebbe cambiare la storia naturale della malattia.Dal Prof. Daniel PALANKER gli aggiornamenti su un microchip fotovoltaico sottoretinico in grado di restituire la visione centrale ai pazienti con maculopatia atrofica. L’impianto PRIMA, un array fotovoltaico impiantato sotto la retina, ha permesso ai pazienti con maculopatia atrofica di recuperare capacità di lettura, scrittura e riconoscimento delle forme. La tecnologia sfrutta occhiali AR che proiettano immagini direttamente sul chip sottoretinico. I nuovi modelli promettono acuità visive fino a 20/80. Con il Prof. Serge PICAUD, optogenetica e sonogenetica aprono nuove vie per restituire la vista ai non vedenti. Le terapie optogenetiche hanno già dimostrato di ripristinare forme visive funzionali in pazienti non vedenti, mentre la sonogenetica punta ad attivare neuroni attraverso ultrasuoni in soggetti che hanno perso completamente l’occhio. I due approcci rappresentano una nuova generazione di tecniche per il recupero della vista. Le prime prove su primati non umani confermano il potenziale clinico. Sarà il Prof. Marco A. ZARBIN ad illustrare un nuovo filone di ricerca che mostra che il distacco di retina provoca danni sinaptici permanenti a fotorecettori e cellule bipolari. Gli inibitori ROCK riducono queste alterazioni e potrebbero migliorare il recupero visivo dopo interventi di reattacco. Lo stesso meccanismo è coinvolto nei traumi cranici, aprendo a sviluppi anche in neurologia.
Come si vede da questi che sono solo accenni ai risultati illustrati nel convegno, l’occasione romana è una finestra unica – per la comunità scientifica e per i pazienti – sul mondo della ricerca e delle terapie più innovative in questo campo. Per informazioni ulteriori, visitare il sito: https://maculagenomafoundation.org/maculatoday2025
L’impegno della Fondazione
La Macula & Genoma Foundation, presieduta dal Prof. Andrea Cusumano, è una fondazione italiana, senza scopo di lucro per la ricerca e la divulgazione nell’ambito delle malattie oculari, impegnata nello sviluppo di innovazioni diagnostiche e terapeutiche avanzate e nella diffusione di una cultura della solidarietà sociale senza barriere. Accanto al Macula Today, la Fondazione porta avanti numerosi progetti di prevenzione sul territorio — tra cui La prevenzione non va in vacanza, Progetto terza età e Comunità solidali in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti — e iniziative scientifiche come lo screening genetico gratuito per il cheratocono in partnership con AICHE. A livello internazionale, ha realizzato la prima sperimentazione di fotocoagulazione laser teleguidata, aprendo la strada a modelli di cura accessibili anche nelle aree remote del mondo, mentre sul fronte sociale promuove l’oftalmologia solidale con Caritas Roma, garantendo visite e diagnostica ai pazienti più vulnerabili. La Fondazione integra ricerca, prevenzione e solidarietà in un impegno unico nel panorama del terzo settore italiano.
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Informazioni per la stampa e accrediti giornalisti
Ufficio Stampa Macula & Genoma Foundation
Diana Daneluz
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