Lettera al Presidente della REGIONE LIGURIA
Dott. GIOVANNI TOTI
ALISA Azienda Ligure Sanitaria
Oggetto: CAMPAGNA DI VACCINAZIONE COVID 19
Gentili Signori,
formulo la presente nella mia qualità di Presidente della sezione di Genova dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS, su espresso mandato ricevuto dal consiglio direttivo della sezione medesima; l’associazione da me presieduta conta oltre cinquecento soci e tutela più in generale gli interessi dei quasi duemila ciechi e ipovedenti gravi residenti nell’ambito della città metropolitana di Genova.
Per tale motivo, non posso esimermi dal rappresentare alle SS.VV. lo sconcerto diffuso tra gli iscritti nel constatare come la disabilità visiva non sia stata considerata dalla Regione Liguria tra le patologie che determinano una condizione di particolare fragilità e vulnerabilità e che non sia pertanto previsto nel piano vaccinale – a differenza di quanto ci risulta in altre Regioni – un percorso prioritario per garantire ai soggetti portatori di tale handicap la somministrazione del vaccino in tempi ristretti.
Vale in proposito la pena di sottolineare che il non vedente, se pure nella maggior parte dei casi dotato di mobilità autonoma, non è nella condizione– per la natura stessa della sua patologia -di rispettare alcune norme generali di profilassi, in primis quelle relative al distanziamento sociale, ed è pertanto maggiormente esposto al rischio di contagio. Ancora superiore è il rischio per chi, non autosufficiente per l’età avanzata o per il concorso di altre patologie, è costretto a ricorrere per tutte le esigenze della vita quotidiana all’assistenza stabile di un familiare convivente o di un collaboratore domestico; in questi casi, è con ogni evidenza indispensabile che la protezione vaccinale venga estesa al soggetto che svolge con continuità la funzione di caregiver.
Nel sottoporVi queste mie considerazioni, che mi auguro vengano valutate con la massima attenzione, desidero assicurare che questa associazione è pronta a collaborare per il buon funzionamento di tutte le iniziative che intenderete porre in essere per sopperire alle esigenze sopra illustrate; a tal proposito, mi permetto di allegare un elenco di nominativi (soci e caregiver) che, interpellati, hanno già manifestato la volontà di sottoporsi a vaccinazione, elenco che potrebbe costituire una prima base di dati da implementare gradualmente secondo le tempistiche che saranno definite.
Confido in una Vostra positiva e sollecita risposta e nell’attesa porgo distinti saluti.
Il Presidente Sezionale UICI
Giuseppe Pugliese
Di seguito la risposta per la CAMPAGNA DI VACCINAZIONE COVID 19 del Presidente Nazionale Mario Barbuto (presidente Regione Liguria; Presidente sanità Regione Liguria; direzione Alisa Regione Liguria)
Gentili tutti,
con la lettura della sottostante del Presidente Giuseppe Pugliese, mi corre l’obbligo di manifestare sconcerto e sorpresa per la situazione che egli descrive e denuncia.
Fin da gennaio scorso era stato manifestato un preciso impegno da parte del Commissario Straordinario all’emergenza, concretizzato con la pubblicazione delle linee guida vaccinali lo scorso 8 febbraio da parte del comitato tecnico scientifico.
A fugare ogni dubbio interpretativo in merito, dopo le dichiarazioni in Parlamento da parte del ministro Erika Stefani, il 10 marzo il ministero della salute ha emanato le raccomandazioni sulle priorità vaccinali, indicando espressamente quale priorità la vaccinazione dei soggetti con disabilità grave, definiti ai sensi dell’art.3, comma 3 della legge 104/1992.
Fra tali soggetti rientrano senza ombra di dubbio i ciechi totali e i ventesimisti.
Non va dimenticata inoltre, la raccomandazione specifica già emanata dall’O.M.S. fin dall’aprile 2020 che riconosceva ai ciechi uno specifico rischio di maggiore esposizione al contagio, dovuto proprio alla disabilità che obbliga a un uso intensivo del tatto quale mezzo prevalente di lettura e di esplorazione ambientale.
Certi della vs sensibilità, nel rispetto delle direttive emanate dalle autorità sanitarie di Governo, siamo a sollecitare un’azione rapida di attuazione della campagna vaccinale riguardante ciechi e ipovedenti gravi, più due familiari e/o accompagnatori, così come previsto dalle raccomandazioni ministeriali sopra richiamate.
La collaborazione della nostra sezione UICI di Genova risulterà quanto mai preziosa nell’attuazione della campagna vaccinale e ne auspichiamo pertanto il ricorso da parte di codesta azienda sanitaria.
In attesa di buone e tempestive nuove, l’occasione è gradita per porgere distinti saluti.
Mario Barbuto