Lettera alla Dirigente, dottoressa Clelia Caiazza – Direzione generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione e al Dirigente, dottor Luigi Fiorentino – Capo di Gabinetto Ministero dell’Istruzione
L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, in prossimità della ripresa delle attività scolastiche dopo lunga pausa, desidera contribuire al grande impegno comune volto a garantire le migliori condizioni di accoglienza e di frequenza degli alunni, nella sicurezza di tutta la collettività di studenti, insegnanti e operatori in genere.
L’attenzione nostra è rivolta in particolare agli alunni con disabilità visiva e disabilità aggiuntive i quali richiedono, oggi più che mai, comportamenti adeguati per poter fruire in piena libertà e cittadinanza del proprio diritto all’istruzione nella scuola di tutti.
Nei giorni scorsi, abbiamo svolto un’ampia consultazione con famiglie, docenti ed esperti per raccogliere le principali problematiche legate a questa ripresa d’anno scolastico e abbiamo ritenuto utile condensarle nel sintetico documento di raccomandazioni qui allegato che desideriamo condividere con l’intero mondo della Scuola.
Nello spirito cooperante che contraddistingue i rapporti del Ministero con la nostra Associazione, pertanto, confidiamo vogliate dare ampia diffusione a dette raccomandazioni che potranno essere, ce lo auguriamo, ausilio prezioso nell’affrontare il problema dell’accoglienza di alunni con disabilità visive e aggiuntive e della loro regolare e proficua frequenza scolastica.
La nostra Associazione rimane comunque a disposizione con le proprie strutture e i propri esperti per supportare l’impegno della Scuola per un felice svolgimento d’anno.
Raccomandazioni per la migliore accoglienza e frequenza scolastica di alunni ciechi, ipovedenti e con disabilità aggiuntive
In prossimità dell’apertura dell’anno scolastico che sarà comunque difficile e
particolare per tutti, l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, tramite la propria
commissione nazionale Istruzione e Formazione, ha ritenuto opportuno svolgere
un’ampia consultazione con i docenti non vedenti e ipovedenti e con le famiglie degli
alunni con disabilità visiva e disabilità aggiuntive.
Da tale consultazione, ampia e approfondita sull’intero territorio nazionale, sono
emerse riflessioni e considerazioni che facciamo totalmente nostre e sintetizziamo
nelle raccomandazioni che seguono.
Tutte le nostre strutture sull’intero territorio Nazionale, con particolare riferimento ai
19 Centri di Consulenza Tiflodidattica, rimangono a disposizione per offrire
consulenza, supporto, orientamento e sostegno alla scuola in un momento tanto
complicato.
In particolare siamo consapevoli della necessità che siano osservate le norme relative
al distanziamento fisico, ma vogliamo richiamare l’attenzione sul comma 2
dell’articolo 9 del DPCM 17 Maggio 2020 che consente a tutti gli operatori di
assistenza di derogare a tali norme, quando necessario e con gli opportuni presidi di
protezione della salute propria e degli altri.
Per gli alunni ciechi, ipovedenti e con disabilità aggiuntive, infatti, il contatto fisico è
a volte necessario alla didattica e allo svolgimento delle attività di insegnamento
quali l’apprendimento della scrittura e lettura Braille, l’esplorazione degli ambienti,
la didattica degli strumenti musicali ecc.
Alunni e famiglie
Tutti gli studenti e le studentesse con disabilità devono poter contare fin dal 1)
primo giorno di scuola sull’insegnante di sostegno e sulle figure
dell’assistente all’autonomia e comunicazione laddove previsto;
2) Si raccomanda a tutti i dirigenti scolastici:
organizzare incontri preliminari per consentire agli studenti e alle a)
studentesse cieche, ipovedenti e con pluridisabilità di conoscere
preventivamente i nuovi spazi rimodulati della classe e della scuola;
avere cura per l’adattamento funzionale degli ambienti e degli spazi con b)
particolare riguardo alla illuminazione, alla disposizione di banchi e
arredi che possibilmente devono essere mantenuti fissi al fine di favorire
l’orientamento spaziale;
evitare l’adozione di banchi a ruote e monoposto perché troppo piccoli c)
per contenere la strumentazione speciale e troppo pericolosi perché
inadatti ad accogliere persone con difficoltà fisiche e comportamentali
aggiuntive;
predisporre preventivamente orari di ingresso e uscita funzionali alle d)
famiglie per organizzare in sinergia e in tempi utili con gli enti locali il
servizio di trasporto;
istituire all’interno della scuola ambienti di accoglienza presidiati da e)
personale adeguato riservati ad alunni costretti ad arrivare prima
dell’inizio delle lezione o a lasciare la scuola dopo il loro termine;
consentire la compresenza in classe dell’insegnante di sostegno e degli f)
altri operatori qualificati in possesso delle garanzie sanitarie previste
dalla normativa vigente, funzionali al percorso scolastico dell’alunno/a;
assicurare agli insegnanti e operatori impegnati con più di un alunno g)
con disabilità la sanificazione del materiale didattico comune e la
sostituzione dei DPI a ogni cambio turno;
garantire lo svolgimento della didattica domiciliare con la presenza h)
dell’insegnante di sostegno e degli operatori specializzati, nel caso in cui
lo studente con disabilità ne abbia fatto richiesta per comprovate ragioni
sanitarie;
vigilare circa l’impiego costante dei dispositivi di protezione da parte di i)
tutti gli operatori scolastici al fine di tutelare la salute dello studente e
della comunità;
garantire una programmazione concordata e finalizzata al j)
raggiungimento degli obiettivi previsti dal PEI e con il supporto degli
insegnanti di sostegno assegnati e dalle figure di operatori specializzati,
anche nella deprecata eventualità di dover ricorrere alla DDI;
assicurare l’impiego di piattaforme per la didattica a distanza accessibili k)
e usabili ai ciechi e agli ipovedenti secondo quando previsto dalle
normative nazionali e internazionali vigenti, anche con l’assistenza di
mediatori tifloinformatici particolarmente utili in presenza di alunni
ciechi e ipovedenti della scuola primaria.
Infine desideriamo sottolineare che la prevista immissione in servizio di nuovi
insegnanti esige un aggiornamento specifico sulla disabilità visiva e sulle disabilità
aggiuntive.
In proposito abbiamo già reso disponibili appositi moduli formativi tramite la
piattaforma Sofia.
Docenti
La scuola italiana si nutre della competenza di milioni di insegnanti tra questi ci sono
i docenti non vedenti e i ipovedenti i quali intendono esercitare a pieno titolo la
propria funzione accanto ai loro colleghi. Per rendere effettivo questo esercizio
raccomandiamo ai Dirigenti scolastici di semplici misure quali:
Così come indicato dall’articolo 2 della Legge n. 601 del 1962 garantire la a)
libertà di avvalersi dell’assistente d’aula;
Qualora si dovesse optare di svolgere lezioni in ambienti diversi dai soliti b)
(teatri, cinema) garantire la possibilità di sopralluoghi preventivo per
consentire un’adeguata conoscenza degli spazi;
c) Individuare e adattare piattaforme accessibili e usabili per la DDI;
L’uso del Braille e più in generale dell’esplorazione tattile rende d)
impossibile servirsi dei guanti come dispositivi di protezione, di
conseguenza appare quanto mai opportuna una sanificazione più frequente
delle tastiere e delle superfici.