Lavoro, disabilità visiva: costi!, a cura di Valter Calò

Parlare di lavoro è un argomento attuale che purtroppo si esprime solo nella sua negatività, ovvero disoccupazione e ricerca esasperata di una collocazione spesso di ripiego, che non si allinea con il livello di studio raggiunto e spesso accettato per disperazione, senza prospettive di realizzazione e di raggiungimento di un obiettivo, che permane per molti solo un sogno.
Con questo articolo si vuole dimostrare che l’assunzione di una persona con disabilità visiva non è un obbligo sociale, ma una vera e propria opportunità.
La tecnologia e l’innalzamento del livello di studio delle persone con disabilità visiva ci pone rispetto al mercato del lavoro come una vera e propria occasione per tutti gli operatori soffocati dal costo del lavoro in Italia e alla ricerca di validi collaboratori da inserire nell’organico aziendale.
Cosa può fare una persona con disabilità visiva?
Con un normale personal computer o un dispositivo mobile e ausili per la lettura dello schermo, una persona con disabilità visiva può occupare diverse mansioni all’interno di una azienda o attività commerciale che richiedano l’utilizzo dell’informatica, ivi comprese le mansioni dirigenziali e direttive, in piccole e grandi aziende o in strutture pubbliche.
Il mercato dell’e-commerce è in forte sviluppo; anche le piccole aziende potrebbero essere interessate: la gestione telefonica e delle pratiche tramite un normale PC potrebbe essere la soluzione giusta, per impiegare una persona con disabilità visiva, così come la gestione interna di siti aziendali che spesso vengono trascurati.
Molte ancora possono essere le possibilità di impiego all’interno di una azienda, considerando che numerose persone con disabilità visiva conoscono più di una lingua o che hanno parecchie competenze informatiche: per chi non lo sapesse, già quasi 30 anni fa sono stati formati programmatori con disabilità visiva.
I programmi informatici di una azienda girano attorno a 3 o 4 Software di facile apprendimento, se accessibili.
Le persone con un deficit visivo costituiscono una risorsa e un valore aggiunto per un’azienda che, ad esempio, voglia apparire all’avanguardia nell’innovazione digitale, perché potrà elaborare elettronicamente tutti i dati, evitando di stampare migliaia di documenti cartacei e risparmiando così spazio e risorse economiche.
Un non vedente è in grado di muoversi autonomamente, sia per raggiungere il posto di lavoro, sia all’interno dell’azienda, con un dispendio di risorse da parte della stessa o dei colleghi praticamente nullo, se non per poche norme di buon senso, soprattutto nel primo periodo chiamato di adattamento ambientale.
Costi
Riporto sotto il costo reale di una persona con disabilità visiva per una azienda, raffrontato con il costo di un normale dipendente senza incentivo.
Gli incentivi per le nuove assunzioni di disabili:
Al fine di promuovere l’inserimento e l’integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro, il Legislatore ha introdotto un’agevolazione contributiva a favore dei datori di lavoro che li assumono.
In particolare, l’articolo 10, comma 1, lettera a) del D.Lgs n. 151 del 14 settembre 2015 (attuativo del “Jobs Act”), modificando l’articolo 13 della Legge n. 68/1999, ha ridefinito la disciplina (misura e durata) relativa all’incentivo per i datori di lavoro che assumono persone con disabilità, prevedendone l’erogazione mediante conguaglio con i contributi dovuti dal datore di lavoro all’INPS. Dal primo gennaio 2016, l’incentivo è gestito dall’INPS. È concesso a domanda un incentivo per periodo di trentasei mesi:

SOGGETTI BENEFICIARI
Possono beneficiare dell’incentivo per l’assunzione di lavoratori disabili i datori di lavoro privati, compresi i soggetti non imprenditori (quali, ad esempio, associazioni culturali, politiche o sindacali, associazioni di volontariato, studi professionali, ecc.) e gli enti pubblici economici (EPE), in quanto a questi ultimi si applica la disciplina dei datori di lavoro privati, a prescindere dalla circostanza che siano soggetti (o meno) all’obbligo di assunzione previsto dalla Legge n. 68/1999.

Chi ha diritto alla fruizione del beneficio
L’incentivo spetta, a favore del datore di lavoro, esclusivamente per le assunzioni di:
lavoratori disabili con una riduzione della capacità lavorativa superiore al 79% o minorazioni ascritte dalla 1′ alla 3′ categoria delle tabelle allegate al DPR n. 915/1978 (Testo unico delle norme in materia di pensioni di guerra);
lavoratori disabili con una riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 67% e il 79% o minorazioni ascritte dalla 4′ alla 6′ categoria delle tabelle allegate al DPR n. 915/1978 (Testo unico delle norme in materia di pensioni di guerra);
lavoratori con disabilità intellettiva e psichica che comporti una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%. Rapporti di lavoro A Assunzioni con contratto a tempo indeterminato

Quali sono gli incentivi per i datori di lavoro
Si propongono di seguito le schede per il calcolo del costo di un dipendente “agevolato”, con una riduzione della capacità lavorativa superiore al 79%, assunto con contratto a tempo pieno e indeterminato applicando i CCNL Terziario Confcommercio, Metalmeccanica Aziende artigiane, Metalmeccanica Aziende Industriali.
Il costo così calcolato viene confrontato con quello di un lavoratore assunto a tempo indeterminato per il quale non si beneficia di alcuna agevolazione e viene evidenziato il risparmio a favore del datore di lavoro.

SETTORE TERZIARIO
lavoratore inquadrato al IV livello con un retribuzione lorda mensile pari a euro 1.618,75 (paga base pari a euro 1.092,46 + contingenza pari a euro 524,22 + terzo elemento pari a euro 2,07) come stabilito in sede di Accordo di rinnovo del 30 marzo 2015.
L’importo tiene conto di tutte le tranche di aumento stabilite in sede di rinnovo del CCNL, nonché del differimento a marzo 2018 della tranche inizialmente dovuta per il mese di novembre 2016, stabilito dagli Accordi integrativi del 24 ottobre 2016 e del 16 settembre 2017. Il CCNL applicato prevede, inoltre, sia la 13esima che la 14esima mensilità nonché, ovviamente, il TFR (a tale riguardo, si è ipotizzato che il lavoratore abbia optato per il mantenimento in azienda del TFR).

Gli incentivi per i datori di lavoro
Riporto di seguito i totali senza entrare nei dettagli, chi volesse approfondire troverà a fondo pagina i testi da consultare.

ipotesi: lavoratore con una riduzione della capacità lavorativa superiore al 79% assunto a tempo indeterminato – applicazione incentivo INPS pari al 70% dell’imponibile previdenziale
SETTORE COMMERCIO – Azienda fino a 5 dipendenti
Costo totale per assunzione senza agevolazione: 31.067 €
Costo totale per assunzione disabile: 15.203 €
Risparmio: 15.864 €
SETTORE COMMERCIO – Azienda da 5 a 15 dipendenti
Costo totale per assunzione senza agevolazione: 31.135 €
Costo totale per assunzione disabile: 15.271 €
Risparmio: 15.864 €
SETTORE COMMERCIO – Azienda con più di 15 dipendenti
Costo totale per assunzione senza agevolazione: 31.165 €
Costo totale per assunzione disabile: 15.301 €
Risparmio: 15.864 €
SETTORE METALMECCANICO ARTIGIANATO
Costo totale azienda per assunzione senza agevolazione: 24.865 €
Costo totale azienda per assunzione disabile: 12.600 €
Risparmio: 12.265 €
SETTORE METALMECCANICO INDUSTRIA
Costo totale azienda per assunzione senza agevolazione: 31.585 €
Costo totale azienda per assunzione disabile: 16.489 €
Risparmio: 15.096 €

Bibliografia:
Il file prospetto calcolo disabili è tratto dal seguente libro:
GLI INCENTIVI PER I DATORI DI LAVORO – IV Edizione. Editore: SEAC, anno: 2018
Ho consultato anche la guida nel sito del Ministero del Lavoro, facilmente accessibile e scaricabile.
Il professionista del settore che mi ha indirizzato e supportato è il dott. Daniele De Martin, al quale vanno i miei ringraziamenti.

Hanno collaborato:
dott. Marco Pronello, componente Commissione NAL/UICI
dott. Daniele De Martin, Commercialista