In considerazione della trasformazione dell’I.Ri.Fo.R. in corso e di particolari esigenze segnalate per l’Albo Nazionale dei Docenti Informatici per minorati della vista, si è ritenuto opportuno, in attesa dell’approvazione del nuovo Regolamento, procedere alla sospensione del pagamento della quota di iscrizione a tutti gli Albi dell’Istituto.
Per il rinnovo dell’iscrizione sarà sufficiente una comunicazione, inviata tramite PEC, con la quale si esprime la volontà di mantenimento dell’iscrizione stessa.
Per l’Albo Nazionale dei Docenti Informatici per minorati della vista, nelle more, l’Istituto si riserva di richiamare per un esame suppletivo tutti coloro che hanno sostenuto l’esame da più di tre anni; oggetto della verifica saranno i sistemi operativi Android e iOS, MAC e Windows 10.
Attualmente gli albi nazionali dell’I.Ri.Fo.R. sono i seguenti:
– Istruttori di orientamento e mobilità e autonomia personale e domestica
– Docenti informatici per minorati della vista
– Educatori tiflologici
– Operatori tiflologici
– Istruttori di attività motoria ed avviamento al nuoto
– Esperti delle problematiche dell’accessibilità
– Consulenti territoriali e domiciliari di Autonomia personale
– Perito fonico trascrittore
– Esperti di idrostimolazione per bambini e ragazzi pluridisabili
– Istruttori di vela per l’insegnamento ai disabili motori, sensoriali ed intellettivi
– Operatore specializzato nella relazione, nell’assistenza e nella gestione delle emergenze alle persone con mobilità ridotta.
Gli Albi Nazionali costituiscono lo strumento preferenziale utilizzato dalla struttura nazionale e dalle strutture territoriali dell’I.Ri.Fo.R. allo scopo di affidare gli incarichi professionali connessi alle proprie attività formative e riabilitative, secondo quanto previsto dal Vademecum Operativo delle Attività di Riabilitazione, Formazione e Ricerca dell’Istituto.
I Regolamenti approvati dal CDAN dell’I.Ri.Fo.R. nell’ottobre del 2012 e nel Giugno 2013 stabilivano che nel corso della procedura di selezione dell’incaricato iscritto ad un Albo Nazionale si doveva dare priorità a coloro che siano residenti nella località più vicina possibile alla sede formativa interessata.
Era pure previsto che l’eventuale affidamento di incarichi a soggetti non iscritti ad uno degli Albi Nazionali poteva avvenire solo in casi eccezionali, da motivarsi adeguatamente a cura della struttura territoriale, con preventiva autorizzazione del Consiglio di Amministrazione Centrale.
Infine, i Regolamenti di cui sopra obbligavano gli iscritti ai nostri albi alla frequenza di almeno otto ore di attività di formazione ed aggiornamento annuale che, in gran parte, l’I.Ri.Fo.R. si impegnava ad erogare.
Era soprattutto questa “garanzia” di qualità dell’offerta formativa e di aggiornamento da assicurare ai nostri operatori che induceva la “vecchia” Dirigenza del nostro Istituto a richiedere ai professionisti inseriti nei nostri albi nazionali il pagamento di una quota d’iscrizione e di rinnovo annuale della stessa.
In tal senso, per permettere all’IRIFOR di restare sul mercato, tra il 2012 ed il 2013 si è pensato di rivisitare gli Albi attraverso tre azioni:
1) richiesta di manifestare il proprio interesse ad essere iscritto attraverso il pagamento della quota annuale di iscrizione;
2) impegno a fornire adeguati percorsi di aggiornamento annuali e chiedere l’obbligo di frequenza;
3) promuovere l’azione degli iscritti mediante l’informazione e la diffusione degli elenchi alle scuole, cooperative e a coloro che hanno bisogno di tali interventi.
Nella convinzione che queste azioni avrebbero creato un circuito virtuoso, si è deliberato l’attuale regolamento. La ratio era cioè quella che, da un lato, l’IRIFOR garantiva le competenze acquisite dell’operatore, dall’altro l’operatore dimostrava di essere veramente capace e dunque validava e testimoniava la serietà dell’Ente.
Tuttavia, in quegli anni, l’inopinata modifica della modalità di concessione dei finanziamenti da parte del Ministero del Lavoro all’Ente e soprattutto il costante e progressivo taglio dei contributi da parte del Ministero dell’Interno ha di fatto “ingessato” e condizionato negativamente tutta l’attività del nostro Istituto connessa agli albi nazionali (contatti con gli iscritti, proposte di aggiornamento, valutazione e verifiche); aspetti che sono stati svolti in minima parte e in modo non completo ma non per incuria.
In pratica, gli iscritti si sono trovati a pagare una quota di iscrizione senza ottenere in cambio alcun beneficio se non uno sconto sulla quota di partecipazione ai corsi di aggiornamento fra l’altro scarsamente partecipati.
A tali problematiche si deve aggiungere che, fino ad oggi, sono state finanziate moltissime iniziative in vari settori sul territorio ma non è stato mai verificato se il personale coinvolto sia iscritto agli Albi di riferimento ed abbia le competenze riconosciute da IRIFOR.
Con la recente uscita dei bandi nazionali voluta fortemente dal nuovo Presidente Mario Barbuto non sarà più così. Infatti, è previsto un vademecum al quale è necessario attenersi per ottenere il riconoscimento del co-finanziamento.
Il regolamento ipotizzava altresì la costituzione di alcuni nuovi ed interessanti Albi, quali quelli degli “istruttori di vela, di “esperti di neurostimolazioni”, e di “addetti alla sicurezza” che, per i problemi di cui sopra, in pratica non sono stati ancora attivati.
Al momento del rinnovo degli Albi, è stata inviata agli iscritti una lettera per spiegare le motivazioni della revisione con allegato il regolamento di ogni singolo albo e con la richiesta di esprimere la volontà di mantenere l’iscrizione.
Comunque, al fine di facilitare al massimo le iscrizioni, non è stata assunta una posizione rigida nei confronti di chi non ha risposto tempestivamente iscrivendo anche successivamente coloro che ne hanno fatto richiesta avendone i requisiti.
Attualmente l’iscrizione avviene online mediante il rilascio di un account per accedere al sito e, una volta confermata, il nominativo risulta nell’elenco e inserito nel circuito delle comunicazioni.
Tutte queste criticità hanno certamente contribuito a determinare confusione ed una certa “disaffezione” dei nostri operatori nei confronti degli albi nazionali dell’I.Ri.Fo.R.
Da questo punto di vista, è molto importante non “scambiare” gli Albi nazionali dell’IRIFOR con Albi professionali che servono a garantire l’occupabilità. In fondo è stato questo il principale equivoco che ha causato tanto disorientamento tra gli iscritti ed il loro allontanamento dai nostri Albi che, dunque, non hanno loro assicurato un riscontro lavorativo concreto ed immediato.
La ratio che ha ispirato e deve ispirare gli Albi dell’IRIFOR è invece quella di creare una sorta di “marchio di fabbrica”, a garanzia esclusiva della qualità ed efficacia della formazione dei nostri operatori.
Quelli dell’I.Ri.Fo.R. non sono dunque Albi professionali ma Albi di professionalità che è però necessario garantire e monitorare.
Per tutte queste ragioni, noi riteniamo che assicurare la gratuità o ridimensionare la quota di iscrizione possa invogliare un maggior numero di persone ad iscriversi. E’ un fallimento pensare alla quota di iscrizione come forma di autofinanziamento.
Io sono certo che la volontà di iscriversi o di rimanere iscritto nei nostri albi non deve essere dimostrata dal pagamento della quota, ma dalla reale e ferma intenzione di partecipare alle ore di formazione obbligatorie.
La motivazione deve essere sulla qualità e non economica. Da ora in poi, ad esempio, La mancata partecipazione per tre anni consecutivi all’aggiornamento obbligatorio potrebbe essere considerato un motivo di cancellazione dall’Albo. A patto, ovviamente, che tali iniziative di aggiornamento vengano però organizzate efficacemente e puntualmente dal nostro Istituto.
Inoltre non bisogna assolutamente dimenticare che l’IRIFOR è un Istituto riconosciuto a livello ministeriale ed è titolato a certificare le competenze e che, pertanto, il regolamento vigente prevede che, per essere inserito nell’Albo, è giustamente necessario svolgere un esame finale.
Quindi, da nuovo Direttore scientifico dell’I.Ri.Fo.R. nazionale, nella mia ipotesi di revisione del regolamento dei nostri albi, proporrò al CDAN che il non “accertato” svolgimento di attività formative e riabilitative e la mancata verifica del mantenimento del possesso da parte dei nostri “esperti” delle competenze per almeno un triennio comporteranno il loro obbligo a partecipare ad una sezione suppletiva d’esame, il cui non superamento determinerà la loro automatica esclusione dai loro rispettivi albi.
Infine, a mio modesto avviso, molti iscritti hanno perso fiducia negli Albi e, da tempo, ne tengono poco conto, perché sono consapevoli che in determinate realtà territoriali vengono coinvolti solo pochi operatori, alcuni anche di alto livello ma sempre gli stessi, mentre gli altri sono tenuti costantemente fuori.
C’è di più, in passato troppo spesso avveniva che, nonostante fosse previsto che per accedere ai finanziamenti i docenti dei corsi dovessero essere iscritti agli Albi di riferimento, questa regola non è mai stata rispettata adeguatamente.
Come detto sopra, l’inosservanza di tale condizione sarà ora invece la principale causa di non finanziamento dei progetti sui nuovi bandi nazionali.
Nell’ultima riunione estiva del CTS Nazionale dell’I.Ri.Fo.R., alla fine di un dibattito molto acceso ma altrettanto costruttivo sull’argomento in oggetto al quale ha contribuito fattivamente anche il Vicepresidente Nazionale dell’Ente Massimo Vita, si è giunti alle decisioni sotto riportate e da condividere con il Consiglio di amministrazione Nazionale:
a) gli attuali Albi sono ritenuti molto importanti ma, allo stesso tempo, è riconosciuta anche la necessità che trovino la loro vera applicazione e che siano uno strumento dinamico tra iscritti e IRIFOR per garantire una formazione qualificata e facilitare la fidelizzazione degli iscritti stessi;
b) la volontà di essere iscritto deve essere espressa con una richiesta formale e non per automatismo. Si può pensare di eliminare il pagamento delle quote, a patto però di essere estremamente rigidi sull’aggiornamento costante (magari potenziandolo rispetto a quello attuale), che garantisce la qualità dei nostri operatori.
c) Le attività delle strutture territoriali che l’IRIFOR Centrale finanzierà dovranno utilizzare personale iscritto all’Albo, pena il non co-finanziamento;
d) deve essere prevista la distribuzione di questionari per la verifica di qualità, con compilazione anche online per comprendere se l’attività sul campo degli esperti IRIFOR sia in grado di garantire la qualità dei servizi all’utenza finale. L’IRIFOR deve essere il garante della qualità degli operatori e dei servizi da essi svolti;
e) occorre avviare una volta per tutte gli Albi mai attivati ed, in caso non ci si riesca, procedere immediatamente alla loro cancellazione.
Mi rendo conto che molto bisogna ancora fare nel variegato ed “eterogeneo” universo dell’I.Ri.Fo.R. Nazionale ma, come si suol dire, chi ben comincia è a metà dell’opera.
Irifor – Novità al Regolamento degli Albi Nazionali dell’I.Ri.Fo.R. di Gianluca Rapisarda
Autore: Gianluca Rapisarda