In Piemonte U.I.C.I. e APRI denunciano: “A rischio i servizi per i disabili visivi”

Nei mesi scorsi, la Regione Piemonte ha deciso che gli stanziamenti destinati ai Centri di Riabilitazione Visiva per le attività relative al progetto di prevenzione della cecità e per la riabilitazione visiva nell’ambito della Legge n. 284/1997, dovranno confluire nella quota di fondo sanitario indistinta che annualmente la Regione assegna al Servizio Sanitario Regionale. Franco Lepore, presidente regionale U.I.C.I., e Marco Bongi, presidente APRI (Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti) affermano la loro preoccupazione per il rischio che, così, le tante persone con disabilità visiva che risiedono in Piemonte rimangano senza servizi di riabilitazione. Affermano, infatti, che “La ripartizione dei fondi destinati ai centri di riabilitazione visiva decisa dalla Regione potrebbe comportare una sensibile contrazione delle risorse economiche. Non essendoci più fondi specifici per le attività dei centri, ogni Azienda Sanitaria Locale, in modo del tutto discrezionale e in base alle proprie esigenze di bilancio, potrà decidere di risparmiare sulla riabilitazione visiva. Una diminuzione dei finanziamenti destinati ai CRV ci costringerebbe, nostro malgrado, a rivedere i contratti in essere con i professionisti e i collaboratori che ci seguono”.

U.I.C.I. e APRI gestiscono da anni diversi centri di riabilitazione visiva del territorio, in collaborazione con le ASL, che erogano servizi mirati a preservare le potenzialità visive residue delle persone ipovedenti e a far acquisire strategie e abilità alle persone cieche. Attività fondamentali che favoriscono l’autonomia, le capacità di movimento, il benessere psicofisico migliorando la qualità della vita di tanti ciechi e ipovedenti piemontesi.

Alla ricerca di chiarimenti da parte della Regione Piemonte in merito al mantenimento dei percorsi di riabilitazione visiva, i due Presidenti hanno chiesto più volte di incontrare l’Assessore Icardi senza ottenere risposta. Il timore è che la nuova modalità di ripartizione dei fondi, decisa senza il coinvolgimento delle due Associazioni, possa compromettere le attività a favore dei disabili visivi. Questo, l’appello dei Presidenti: “Chiediamo l’immediato ripristino del capitolo specifico di finanziamento dei Centri di Riabilitazione Visiva che ovviamente dovrà essere ricostituito annualmente. La preziosa attività dei centri va rafforzata, è urgente una profonda riflessione in ordine alla gestione e all’operatività delle strutture al fine di garantire uniformità e capillarità di prestazioni sull’intero territorio piemontese”. A sostenere U.I.C.I e APRI anche i presidenti regionali di FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità) e FISH (Federazione italiana per il Superamento dell’Handicap). In un momento storico particolarmente delicato come quello attuale, è necessario favorire e implementare servizi che possono migliorare autonomia e inclusione nella società di tutti. Ciechi e ipovedenti piemontesi hanno bisogno di certezze e, per questo, si esorta un intervento risolutivo della Regione Piemonte per far definitivamente chiarezza sul finanziamento, sulla gestione e sull’operatività dei Centri di Riabilitazione Visiva.