28 settembre 2019. Questa data è stata attesa da oltre 50 ex allievi, convittori e semi-convittori, dell’Istituto per Ciechi “Tommaso Ardizzone Gioeni” di Catania, i quali si sono incontrati proprio in istituto!
La colazione di gruppo avveniva alle ore nove e subito dopo si svolgeva la riunione con i diversi portatori d’interesse per discutere sul futuro dell’Istituto.
La vigilia dell’evento è stata caratterizzata dall’organizzazione della giornata, curata nei particolari, e dal clima gioioso respirabile dai messaggi vocali di tutti i membri del gruppo, in un’apposita chat!
Tutti i partecipanti, assenti dall’Istituto oramai da diverse decine di anni, serbavano il ricordo degli spazi, degli ambienti e dell’utilizzo degli stessi per l’educazione e la formazione ricevuta. Molti, raggiunto l’istituto, hanno avuto difficoltà a riconoscere i propri compagni a causa del cambiamento dovuto al tempo trascorso e la maggior parte ha ricercato le aule, i dormitori, gli ambienti destinati ad attività di laboratorio ma hanno trovato le porte chiuse!
L’illusione, legata al ricordo, ha ceduto il passo alla delusione e allo sconforto. Constatare che il gesto di liberalità del Barone Tommaso Ardizzone, volto a sollevare le sorti dei ciechi, sia precipitato nell’abisso più profondo, dove la luce non ha la possibilità di penetrare, ha generato nei presenti, e non solo, la spinta ad avversare chiunque volesse destinare l’Istituto ad altro uso.
L’inno cantato in coro dai partecipanti, destinato alle orecchie di chi ha la facoltà di orientare il destino dell’Istituto, esprimeva l’intenzione di agire per riconquistare l’Istituto e restituirlo ai proprietari legittimi, i ciechi di oggi e di domani.
La delusione lasciava il posto alla speranza! Il pranzo veniva preparato nella vecchia cucina e consumato nei locali destinati, a quel tempo, alla refezione. A questo proposito occorre sottolineare la lodevole organizzazione da parte del gruppo ex allievi che ha provveduto alla raccolta delle quote dei partecipanti mediante bonifico bancario e ha commissionato la gestione del vitto ad un’apposita ditta.
La giornata proseguiva con il caraoche. Gli ex allievi si sono messi a cantare, manifestando in questo modo la gioia di essersi ritrovati ed il piacere di poter interagire mediante la musica.
L’Unione dei Ciechi e degli Ipovedenti è stata largamente rappresentata. Erano presenti il Presidente Nazionale Mario Barbuto e diversi presidenti sezionali afferenti dalle diverse province siciliane.
Tutti i componenti del gruppo ex allievi è convinto che grazie all’Istituto molti ciechi hanno vissuto e vivono una vita dignitosa e che questo beneficio deve estendersi ai giovani ciechi del presente e alle future generazioni.
Nel tardo pomeriggio, dopo una giornata così intensa, gli ex allievi si salutavano e ognuno prendeva la strada di ritorno alla propria località.
La differenza tra un sogno e un obiettivo è una data. La citazione di Walt Disney è nota a tutti, e racconta una grande verità. Gli ex allievi dell’Istituto Tommaso Ardizzone Gioeni sognano di vedere l’istituto in piena attività a beneficio dei ciechi e con questo primo raduno, avvenuto in una data precisa, hanno manifestato il loro obiettivo.