I Ciechi, il web e il telefono

Autore: Patrizia Onori

La condizione fisica dell'essere non vedenti, ci porta molto spesso ad isolarci da tutto ciò che ci circonda e quindi ci costringe il più delle volte ad essere poco in contatto con il mondo esterno.
Con l'invenzione del telefono, abbiamo trovato la maniera più giusta per comunicare in modo facile e veloce; e, se per le persone normodotate il telefono ha costituito un miglioramento della qualità della vita, per noi ha costituito una vera e propria rivoluzione.
Trascorriamo interminabili ore a dialogare e a raccontarci cose che magari, non saremmo mai riusciti a dirci nemmeno scrivendoci lunghissime lettere.
Parliamo e ci confrontiamo l'un l'altro via cavo pur trovandoci ad abitare al nord o al sud dell'Italia, e, sembriamo essere talmente vicini da confidarci e da riuscire a risolvere problemi che non riusciremmo mai a risolvere forse nemmeno confrontandoci con una persona che ci è di fronte.
L'arrivo dell'informatica, ci ha inoltre concesso la possibilità di inviarci mail in piena libertà senza dover chiedere ad alcuno di aiutarci ad affrancare buste da lettera e a spedire il tutto.
Leggiamo libri, giornali, testi di vario genere, e li arricchiamo confrontandoci via web o via telefono mettendo insieme le diverse opinioni di ognuno.
Con internet, abbiamo trovato un'ulteriore risorsa per apprendere, cercare e diffondere informazioni che senza tali mezzi, non avremmo avuto modo di visualizzare, nè tanto meno di scambiarci.
Se da un lato è vero che bisogna fare ancora molto per migliorare ciò che concerne l'accessibilità che molto spesso manca specialmente nei siti web, dall'altro, è anche vero che tutto questo è stato un enorme passo avanti che ha permesso di migliorare la vita dei ciechi, dando loro la possibilità di essere al pari di tutti, anche perché ne hanno tutte le capacità.
Inoltre, il tutto ci ha permesso di inserirci meglio nel contesto sociale, e di farci conoscere non solo per come siamo fisicamente, ma per ciò che molti di noi valgono mentalmente ed intellettivamente in quanto, il più delle volte, si tende a considerare la persona in base al suo handicap fisico, e non a conoscerla per quelle che sono le sue possibilità e le sue capacità mentali ed intellettive.
Da tutto ciò si può percepire, che spesso delle parole scambiate con il giusto criterio, valgono più di mille sguardi persi nel vuoto.

PATRIZIA ONORI